Gli italiani sono più social degli statunitensi: secondo una ricerca di LiveXtension negli Stati Uniti i social network sono utilizzati dal 72% della popolazione internet, mentre nel nostro Paese il dato arriva al 75%, un risultato ancora più stupefacente se si considera la fascia di età dai 50 anni in su – nata prima di computer e smartphone – la differenza è ancora maggiore.
Lo studio
Lo studio ha incrociato i dati sull’utenza internet americana, così come dal report Pew Research 2013 relativo ai mesi di aprile e maggio 2013 e quelli italiani di Audiweb di giugno, da cui emerge che se la nostra popolazione più anziana è maggiormente vittima del digital divide rispetto ad altrove, quando utilizza internet è invece più social, dal momento che oltre il 60% degli utenti internet italiani over 64 usa Facebook, Twitter o altri, mentre negli Usa ci si ferma al 43%. E nella fascia d’età tra i 50 e i 64 il 60% degli americani usa i social, mentre in Italia è il 75%.
Italiani più social degli americani
Una verifica ulteriore di questo fenomeno, è stata effettuata confrontando altri dati, quelli relativi al mese di luglio 2013 di Nielsen Usa e di Audiweb: pur con qualche differenza il vantaggio italiano rimane con una penetrazione complessiva dei social network in America del 63,4% e sui 50-64 del 65,4%, numeri lontani da quelli del nostro paese dove gli Italiani che navigano sui social network corrispondono al 73% e al 74,5% nella fascia 50-64 anni. Mentre per quanto riguarda gli over 64 gli Stati Uniti si allineano al dato italiano del 60%.
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Lo staff di Medicina OnLine
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Ragazzine che improvvisamente cominciano ad avere un inspiegabile singhiozzo. Studentesse, tutte della stessa scuola, che comunicano a manifestare strani tic vocali. Tutte insieme. Tutte senza un perché. È successo a Danvers, cittadina del Massachusetts nota per essere stata, alla fine del Seeicento, teatro del famoso processo alle «streghe di Salem», che portò all’impiccagione di venti donne, accusate di stregoneria e di possessione diabolica. Un precedente piuttosto infelice cui, quando i ragazzini della città hanno cominciato a comportarsi in modo «strano» , non è stato possibile non pensare almeno una volta.
Per qualcuno lanciarsi nell’universo dei social network può essere meglio del sesso. In fondo c’è tutto il mondo con cui intrattenersi, anziché uno solo partner, o anche più, ma insomma mai quanti se ne trovano nel flusso inarrestabile dei media sociali. Nonostante le differenze nell’esperienza, la pensa così il 42% dei partecipanti a uno studio dell’Università di Chicago, che ha dichiarato di non riuscire a resistere al richiamo del web, mentre Eros si deve accontentare dell’11% del campione. Ma non solo la carnalità soccombe alla tecnologia: Facebook e Twitter sarebbero ormai tentazioni più forti di sesso e sigarette. Lo afferma uno studio pubblicato dalla rivista Psychological Science, secondo cui il desiderio di dare una sbirciatina al proprio profilo è molto più difficile da tenere a bada.
Aaron Pino Martinez, 22 anni, di Tecate, Baja California, alcuni giorni fa ha pubblicato sul suo profilo Facebook (ora disattivato) una foto di un cane crocifisso con chiari segni di abuso e tortura. Martinez afferma in un’intervista a Redaccion Frontiera, di aver trovato il cane “Chuyita” già crocifisso lungo la riva di un fiume e di aver solo pubblicato la foto su Facebook.