Numero Verde gratuito per informazioni su HIV, AIDS e malattie sessualmente trasmesse

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800-861061

Il servizio è anonimo e gratuito e dispone di 6 linee telefoniche, attive dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle 18.00. Gli esperti rispondono oltre che in lingua italiana anche in lingua inglese, francese e portoghese. Il servizio si avvale della competente consulenza di un legale esperto nell’area della tutela dei diritti delle persone con Hiv e delle loro famiglie. Il legale è presente presso il servizio due volte a settimana e risponde in lingua italiana e in lingua inglese.

Istituito nel 1987, il Telefono Verde è nato per fornire informazioni scientifiche e aggiornate sull’Aids. Dal 2010 ha cambiato il suo nome da Telefono verde Aids a “Telefono verde Aids e Infezioni sessualmente trasmissibili (TVA/IST)”. Co-finanziato dal Ministero della salute, svolge attività di counselling telefonico in modo gratuito e anonimo per le persone direttamente o indirettamente coinvolte nelle problematiche.

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Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza e trasmettere l’HIV?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (6)Spesso si sente parlare di un liquido che viene espulso dal pene, prima che ci sia una vera e propria eiaculazione, e molti pazienti mi chiedono se è vero che questo liquido posso indurre o no una gravidanza, specie quelli che praticano il “coitus interruptus“, cioè la tempestiva estrazione del pene eretto dalla vagina qualche istante prima dell’eiaculazione, nel tentativo di evitare il contatto diretto dello sperma con la vagina e quindi una gravidanza indesiderata. Una donna può rimanere incinta solo con questo liquido? La prima cosa da dire è che tale secrezione prende il nome di…

Liquido pre-eiaculatorio (liquido di Cowper): cos’è?

Ha diversi sinonimi: secrezione eiaculatoria, secretio ex libidine, liquido preorgasmico, liquido prostatico, liquido prespermatico, liquido preseminale. Ai tempi dell’università il nome che il prof. esigeva all’esame era il più corretto “liquido di Cowper“, perché viene prodotto dalle ghiandole omonime. Come appare il liquido pre-eiaculatorio? In condizioni fisiologiche è un liquido trasparente, incolore o lievemente biancastro e viscoso. Viene prodotto – come già prima acennato – dalle ghiandole di Cowper (o ghiandole bulbouretrali) durante la masturbazione, i preliminari e le fasi iniziali di un rapporto sessuale, ma anche durante la penetrazione precedentemente all’orgasmo ed all’eiaculazione dello sperma. In alcuni casi viene espulso durante la notte o semplicemente in caso di estrema eccitazione se l’uomo è esposto ad immagini, video o situazioni erotiche anche in assenza di attività sessuali, soprattutto in caso di prolungata astinenza. Per approfondire, leggi: Ghiandole di Cowper e liquido di Cowper: anatomia e funzioni

Il liquido preseminale viene espulso dal meato uretrale posto sull’apice del pene dell’uomo ben prima dell’eiaculazione vera e propria. La quantità emessa dipende dal singolo individuo, si possono verificare espulsioni di quantità modeste fino ad emissioni copiose.

Se sei qui perché hai paura di essere incinta, potrebbe essere utile leggere questo importante articolo che ti aiuterà a capire se è già in corso una gravidanza: Capire se sono incinta: i primi sintomi di gravidanza

Leggi anche: E’ possibile rimanere incinta con il coito interrotto?

A che serve il liquido pre-eiaculatorio?

La sua funzione è quella di neutralizzare l’acidità dell’urina e quindi in pratica esso prepara un ambiente idoneo al passaggio dell’eiaculato vero e proprio. In poche parole “pulisce e lubrifica” l’uretra, favorendo il successivo passaggio di sperma. Inoltre sembra facilitare l’adesione dello spermatozoo all’ovocita e la sua capacitazione: ovvero facilita le fertilizzazione della cellula uovo e quindi la genesi dell’ embrione.

Leggi anche: Restare incinta vergine senza penetrazione è possibile?

Cosa contiene il liquido pre-eiaculatorio?

Non sono noti studi su larga scala riguardo alla presenza di sperma nel liquido di Cowper. Indagini su campioni ridotti di popolazione rilevano l’assenza di tracce di spermatozoi. Tuttavia la presenza di spermatozoi può essere causata dallo stesso liquido che lubrificando l’uretra trasporta con sé eventuali residui di sperma presenti da un rapporto precedentemente avuto, ed è quindi consigliabile orinare tra la consumazione di un rapporto e l’altro. Questi solitamente sono in numero insufficiente a causare una gravidanza, ma possono verificarsi casi inattesi, che rendono rischioso il metodo anticoncezionale del coito interrotto.

Leggi anche: Dita sporche di sperma toccano la vagina: c’è rischio di gravidanza?

Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza?

Per prima cosa è utile ricordare che il “coito interrotto” è una pratica contraccettiva assolutamente poco sicura e poco consigliabile, anche perché non ci ripara dalle malattie veneree, al contrario di quanto avviene usando un profilattico. Detto ciò il liquido pre-eiaculatorio non contiene spermatozoi (se non quelli, come detto prima, che ristagnano nell’uretra da una eiaculazione precedente), quindi non è teoricamente in grado di indurre gravidanza. Tuttavia altre ricerche indicano che in circa il 40% dei casi si repertano qualche centinaio di migliaia di spermatozoi, spesso mobili, nel liquido pre-eiaculatorio. Chi ha ragione? Probabilmente la differenza sta nella tecnica di raccolta del liquido preeiaculatorio. Uno studio ha rivelato che il liquido pre-eiaculatorio raccolto mediante eccitazione indotta da stimoli visivi NON contiene spermatozoi, mentre il liquido pre-eiaculatorio raccolto mediante eccitazione indotta da masturbazione e movimenti coitali ne contiene qualche centinaio di migliaia. Esisterebbe quindi una differenza fra i liquidi pre-eiaculatori secreti con o senza senza stimolazione tattile del pene: sono presenti spermatozoi solo nel secondo caso. In effetti gli autori della ricerca, prudentemente, concludono raccomandando l’uso del profilattico o di altro anticoncezionale. In via del tutto induttiva la quantità secreta non dovrebbe essere sufficiente ad indurre gravidanza. Quindi se da un lato si può stare sufficientemente tranquilli, dall’altro meglio sempre le cautele!

Leggi anche: Perché ho un ritardo del ciclo? Quanti giorni devono passare prima di preoccuparmi? A chi chiedere aiuto e come mi devo comportare?

La sopravvivenza degli spermatozoi in uretra

Ribadiamo ancora, visto che è un concetto importantissimo: gli spermatozoi rimangono vivi in uretra dopo l’eiaculazione anche fino a SEI ore e vengono teoricamente dilavati dall’urina alla prima minzione. In caso di secondo rapporto ravvicinato, tenete sempre in considerazione che un eventuale liquido pre-eiaculatorio, seppur non contenente di per se spermatozoi, può “raccogliere” spermatozoi dell’eiaculazione precedente, rimasti lungo l’uretra. Meglio urinare e lavarsi bene tra un rapporto ed il successivo, meglio ancora usare il preservativo. Per approfondire: Per quanto vivono gli spermatozoi dopo un’eiaculazione in vagina e nell’ambiente?

Può il liquido pre-eiaculatorio trasmettere il virus dell’HIV?

La risposta purtroppo è SI. Vari studi hanno confermato che il liquido pre-eiaculatorio può veicolare il virus dell’HIV, cioè il virus che causa l’AIDS. A tale proposito vi consiglio di leggere anche: HIV e AIDS: come, dove e quando si eseguono i test per la diagnosi?

Per difenderti dal liquido pre-eiaculatorio:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Herpes genitale: saperlo riconoscere, come si trasmette e come si cura

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OSPEDALE ANAMNESI ESAME FONENDOSCOPIOL’herpes genitale è una malattia sessualmente trasmissibile provocata da un virus, l’herpes simplex virus. Le crisi di recidive possono essere all’origine di dolori e di disagio che alterano la qualità della vita.

Saper riconoscere l’herpes genitale

I sintomi dell’herpes sono presenti solo nel 10% dei casi. Sono molto dolorosi nella zona d’infezione (sesso, natiche, cosce) e possono essere accompagnati da febbre, mal di testa e dolori al ventre. Nella donna: all’inizio si manifesta con pruriti, bruciori, pizzicori. Si possono avvertire dolori anche urinando. Nella zona della vulva compare del rossore a cui fanno seguito piccoli gruppi di vescichette (o piccole pustole). Queste vesciche piene di virus, poi, si rompono provocando piaghe vive, a volte molto dolorose. La cicatrizzazione avviene solo dopo 2 o 3 settimane e la crosta formatasi cade. I sintomi possono essere accompagnati da perdite vaginali. In alcune donne, l’herpes può localizzarsi all’interno della vagina e persino sul collo dell’utero, il che rende molto difficile la diagnosi, dato che i segni non sono visibili a occhio nudo. Nell’uomo: i sintomi sono spesso meno dolorosi e la guarigione è più rapida (una decina di giorni). Le zone colpite sono in genere quelle del pene e del prepuzio (piega di pelle che ricopre il glande). L’herpes può situarsi anche sulla piccola zona che si trova tra i due. Quando le lesioni colpiscono i testicoli è particolarmente fastidioso e la cicatrizzazione è lunga.

La diagnosi

Solo il medico può stabilire una diagnosi sicura. L’herpes infatti può essere confuso con altre malattie relative agli organi sessuali (micosi, infezione urinaria, altre MST…), in quanto i sintomi sono simili. Per sapere se si è portatori del virus, esistono due metodi: tramite prelievo con tampone (una sorta di cotton fioc) strisciato sulle lesioni e poi messo in coltura, e/o tramite un prelievo di sangue. È importante consultare il medico sin dalla comparsa dei primi sintomi o in presenza di una lesione dolorosa, un’irritazione o un semplice fastidio nelle parti intime, perché un ritardo nella consultazione può rendere la diagnosi più difficile.

Leggi anche: Il liquido pre-eiaculatorio può indurre gravidanza e trasmettere l’HIV?

Le modalità di trasmissione

Il primo contatto dell’organismo con il virus dell’herpes si verifica durante un rapporto sessuale, con o senza penetrazione, con una persona con lesioni erpetiche sul sesso, sulle natiche o sulle cosce, oppure con una persona semplicemente portatrice del virus che però non presenta sintomi. In caso di herpes labiale, un rapporto in cui bocca e organi sessuali entrano in contatto può causare la trasmissione del virus presente sulle labbra alle parti intime del partner. Succede dall’1 al 30% dei casi di herpes genitale. Può verificarsi anche il contrario.

Una malattia recidiva

Una volta contratto il virus, esso resto nell’organismo per tutta la vita, nascosto in un ganglio nervoso nella parte bassa della schiena. È lì che elegge il suo domicilio a vita. Si ripresenta più o meno regolarmente, riprende lo stesso tragitto nervoso dell’andata e ricompare laddove è stato contratto: sono le recrudescenze dell’herpes, dette anche “recidive” o “crisi” la cui frequenza e intensità variano da una persona a un’altra.

Leggi anche: Smegma: i rischi dell’accumulo di sporco sul pene

Complicazioni della malattia erpetica

Le complicazioni della malattia erpetica a volte possono essere gravi, soprattutto se vengono contagiati gli occhi, oppure in gravidanza, se il feto subisce il contagio al momento del parto, con serie conseguenze per il neonato.

Cure per l’herpes genitale

L’herpes genitale non è una malattia di cui vergognarsi. È falsamente rassicurante dirsi che si conosce bene il proprio partner e che non si rischia niente: il tuo partner può benissimo trasmetterti il virus senza neanche sospettare di esserne portatore. Se, nonostante tutto, il senso di colpa diventa troppo grande, o se le recidive sono troppo fastidiose, è consigliabile parlarne con il proprio medico di fiducia. La visita è confidenziale. Un ritardo nella consultazione può rendere la diagnosi più difficile. È molto importante dunque consultare il medico sin dalla comparsa dei primi sintomi. Esistono trattamenti efficaci per limitare il dolore, la frequenza delle crisi e per ridurre il rischio di contagio. Prima vengono messi in atto, più sono efficaci. Pertanto è necessario recarsi subito dal proprio medico, anche nel caso in cui vi sia solo il dubbio di un eventuale contagio. Nel nostro Paese l’herpes genitale non è incluso tra le malattie infettive sottoposte a denuncia obbligatoria, quindi non esistono dati nazionali certi sull’incidenza di questa malattia. Gli unici dati disponibili provengono dal Sistema di Sorveglianza delle Malattie Sessualmente Trasmesse (MST).

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I giovani italiani precoci e disinformati: uno su cinque ha il primo rapporto sessuale entro i 14 anni

A che età è si è maturi abbastanza per avere il primo rapporto sessuale? Domanda complessa a cui è difficile rispondere. Il dato oggettivo è che i giovani italiani arrivano sempre più precocemente al primo rapporto. Il problema è che ci arrivano anche più disinformati, con il risultato che dilagano le malattie a trasmissione sessuale. Lo ha scoperto un’indagine condotta per Paidòss, Osservatorio Nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza, dal Leo Club, l’associazione giovanile dei Lions, ‘Valle del Conca’ di Rimini presentata il 14 settembre. Lo studio ha riguardato 1.400 ragazzi tra i 15 e i 25 anni. Per quasi un intervistato su cinque, cioè il 19%, il primo rapporto è avvenuto prima dei 14 anni, una cifra doppia rispetto a un’indagine analoga del 2012.

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