Esercizi e consigli per rassodare e tonificare il seno

MEDICINA ONLINE PALESTRA DONNA MUSCOLI IPERTROFIA ALLENAMENTO MUSCOLARI ROSSE BIANCHE POTENZIALE GENETICO PESI PESISTICA WORKOUT PRE POST INTEGRATORI PROTEINE AMINOACIDI RAMIFICATI BCAA WHEY CASEINE CREATINA CARNITINA FISICLa medicina estetica può fare molto per rendere un seno più bello, ma ciò non significa che ogni giorno una donna non possa occuparsi in prima persona della bellezza di tale parte del corpo così importante per la propria femminilità. Ci sono varie accortezze ed esercizi a riguardo ed in questo post ne elencherò alcuni.

Consigli generali

La bellezza del seno passa prima di tutto da questi consigli generali:

  • Mantenete sempre la pelle idratata, ed una volta a settimana applicate una maschera nutriente e rassodante, unita all’azione di un buon massaggio per stimolare la circolazione ed il flusso linfatico.
  • Quando vi esponete al sole proteggete la zona del seno con un fattore molto alto: i raggi ultravioletti contribuiscono all’invecchiamento precoce della pelle.
  • Non fate il bagno con acqua troppo calda: prendete l’abitudine di effettuare delle spugnature di acqua fredda per tonificare il tessuto.
  • Indossate sempre il reggiseno, soprattutto durante l’allenamento fisico.
  • Cercate di mantenere quanto più possibile la schiena dritta.

Oltre questi consigli è necessario sempre tener presente che l’attività fisica è fondamentale per avere un seno tonico e sostenuto. La mammella, composta da adipe, tessuto connettivo e tessuto ghiandolare, non deve però essere sottoposta ad un allenamento troppo intensivo perché rischia un’eccessiva ipertrofia che può portare ad una separazione esteticamente sgradevole tra il muscolo ed il tessuto mammario. Per migliorare la tonicità e l’elasticità del seno è necessario quindi svolgere esercizi mirati per sviluppare la sua fascia laterale ed inferiore, ma senza esagerare, soprattutto quando si sta seguendo un regime dimagrante oppure nel dopo parto, cioè in tutte quelle situazioni in cui la perdita di peso può causare uno svuotamento e quindi un cedimento del seno. Un’attività fisica mirata al seno, coadiuvata da prodotti specifici, rimane comunque un ottimo rimedio per tutte le donne che vogliono sfoggiare un bel decolté ed evitare il suo rilassamento.

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Esercizi per tonificare il seno

Di seguito elenco alcuni esercizi che potete eseguire abbastanza facilmente, per rassodare il vostro seno. E’ molto importante durante gli esercizi, eseguire un movimento completo sia nella fase di contrazione che in quella di massimo allungamento e respirare in maniera corretta per favorire l’ossigenazione dei muscoli. Bisogna sempre evitare di affaticare la schiena. Il peso deve essere spostato sugli addominali e mai sulla schiena. Farsi seguire da un personal trainer, è un’ottima idea.

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Esercizi a corpo libero

Uno degli esercizi che spesso vengono consigliati per tonificare il seno è quello dei piegamenti sulle braccia. Per le più allenate i piegamenti possono essere fatti direttamente sul pavimento (le “flessioni”), per chi invece non è abituata può ricorrere ai piegamenti in piedi appoggiando le mani contro il muro. Tenendo le braccia tese all’altezza delle spalla si deve eseguire il movimento di flessione per almeno 10- 15 volte di seguito tenendo il busto eretto e piegando solo le braccia. I gomiti devono essere tenuti alti e vanno portati verso l’esterno quando ci si avvicina con il viso alla parete. Gradualmente si può aumentare il numero di ripetizioni e quando ci si sente abbastanza allenate si può passare alle flessioni a terra.
Tenendo il busto eretto si deve aprire il più possibile le spalle in modo da spingere il seno in avanti. Poi vanno sciolte le spalle incurvandole. Ripetere la sequenza lentamente per 20 volte.
Davanti allo specchio stendere le braccia in avanti ad angolo retto poi unire le mani come in preghiera, girando i gomiti verso l’esterno e premere i palmi uno contro l’altro. Il movimento va ripetuto almeno 20 volte.
Con le braccia tese all’indietro alzarle leggermente fino a che non si sente tirare sotto il seno. Tornare poi alla posizione di partenza all’altezza delle anche. Da ripetere 20 volti.
In piedi, tenendo le braccia in alto allungate alternando le braccia come se cercaste di afferrare qualcosa.

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Esercizi con elastici o estensori

L’esercizio può essere eseguito sia in piedi a gambe aperte che sedute a terra con le gambe incrociate. Dalla posizione che si è scelto si devono mettere le braccia tese in avanti all’altezza delle spalle e poi, stringendo l’elastico con le due mani, portare i gomiti indietro fino a che le mani sono all’altezza delle spalle. La schiena deve sempre tenuta dritta.
Portare gli estensori all’altezza dell’addome ed eseguire 20 estensioni, fermandosi qualche secondo prima di rilasciare l’attrezzo. Ottimo esercizio per rafforzare i muscoli che sostengono il seno.
Afferrare le maniglia degli estensori portandoli all’altezza del seno e tirate e rilassare per 20 volte consecutive.

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Esercizi con la panca e i pesi

Il pull over è uno degli esercizi migliori per il seno. La posizione di partenza è stando straiati a pancia in su sulla panca (o su una qualsiasi superficie piana) tenendo le gambe sollevate e leggermente flesse e le braccia tese in alto all’altezza del petto con le mani che stringono un peso (ad esempio un piccolo manubrio da 2 kg). Da questa posizione si devono portare le braccia dietro la testa piegandole leggermente fino a far scendere il peso più in basso delle testa e tornare alla posizione di partenza. La schiena deve rimanere sempre molto aderente alla panca e gli addominali contratti. Fare almeno 3 serie da 10-15 ripetizioni, due volte la settimana.
Sempre stesi sulla panca piana, potete eseguire la distensione con bilanciere. Sdraiati supini (cioè a pancia in su) su una panca orizzontale, impugnare il bilanciere, i palmi delle mani devono essere rivolti in avanti e l’ampiezza delle braccia deve essere di poco superiore a quella delle spalle in modo che a bilanciere abbassato sul petto gli avambracci siano perfettamente perpendicolari al terreno. Abbassare lentamente il bilanciere, controllando il bilanciere, sino quasi a toccare il petto. Sollevare quindi il bilanciere senza raggiungere la completa estensione delle braccia, ma mantenendo il gomito in lieve flessione. Dopo un istante ripetere il movimento. Fare almeno 3 serie da 10 ripetizioni, due volte la settimana. Inizia con un peso più leggero, da aumentare gradatamente nel tempo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Ecografia del seno: cos’è, a cosa serve e come si svolge

MEDICINA ONLINE MEDICO PAZIENTE CONSULTO DIAGNOSI MEDICO DI BASE FAMIGLIA ANAMNESI OPZIONI TERAPIE STUDIO OSPEDALE AMBULATORIO CONSIGLIO PARERE IDEA RICHIESTA ESAME LABORATORIO ISTOLOGICO TUMORE CANCROL’ecografia della mammella è una modalità diagnostica basata sugli ultrasuoni, pertanto biologicamente innocua tanto che – nella maggioranza dei casi – viene usata anche durante la gravidanza, in grado di produrre immagini delle componenti anatomiche e strutturali del seno ma anche della sottostante parete toracica e delle stazioni linfonodali satelliti. Durante l’esame ecografico il medico può utilizzare la metodica Doppler per valutare l’eventuale presenza o assenza di flusso di sangue in un nodulo mammario.

Leggi anche: Differenza tra ecografia e mammografia nella diagnosi di tumore al seno

A cosa serve?

L’ecografia del seno è in grado di determinare se un’alterazione è solida (può trattarsi di un nodulo o pseudonodulo benigno o di tessuto tumorale) o liquida (cisti benigna) o ancora se ha struttura mista, in parte solida e in parte liquida. Gli ultrasuoni possono valutare anche altre caratteristiche strutturali di un tessuto alterato. L’indagine ecografica rappresenta un metodica di prima scelta anche per la rivalutazione delle dimensioni di un tumore dopo chemioterapia neoadiuvante e per valutare l’evoluzione di una flogosi o di un’alterazione post-traumatica.

Vedi anche: foto della sonda ecografica che passa sulla mammella

Come si svolge l’esame?

Durante l’ecografia al seno il medico muove la sonda sulla cute della paziente per esaminare i tessuti sottostanti, soffermandosi su alcuni punti che possono essere “sospetti”. Gli impulsi sonori diretti all’interno del corpo incontrano innumerevoli interfacce tessutali che li riflettono generando degli echi. Questi ultimi dopo essere tornati alla sonda vengono convertiti in impulsi elettrici e digitalizzati per essere elaborati dal computer contenuto nell’apparecchiatura. Gli impulsi elettrici elaborati restituiscono l’immagine sullo schermo. L’esame ecografico della mammella è di solito completato da una accurata anamnesi e dalla palpazione della mammella.

Continua la lettura con: L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita

Per approfondire:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Filler ad alta densita’: Macrolane™ per l’aumento del seno senza bisturi

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO SENO MAMMELLA REGGISENO PETTO TORACE SESSO (2)Lo scopo del trattamento è lumento del volume del seno mediante impianto di acido jaluronico ad alta densità. L’acido jaluronico è la più inerte delle sostanze iniettive ed ha una bassissima percentuale di complicanze (per altro sempre risolvibili non fosse che per la riassorbibilità del materiale). Il Macrolane™ è un prodotto a base di acido ialuronico sotto forma di gel stabilizzato, non animale a lunga durata. Viene utilizzato per l’aumento volumetrico delle mammelle, l’aumento e contestuale sollevamento dei glutei, per il rimodellamento dei polpacci e della regione pettorale nei maschi. Viene altresi’ impiegato nella lassità cutanea delle braccia, in cui svolge un’azione rimodellante e tonificante.

Metodo

Si crea un “ponfetto” in anestesia locale nel cavo ascellare o nel solco mammario e si inserisce un ago-cannula specifico che viene diretto al di sotto della ghiandola mammaria. Una volta che il professionista si è accertato che lo spazio di posizionamento sia corretto, inietta il macrolane in boli multipli o in un bolo unico a seconda della preferenza del chirurgo o delle necessità della paziente. Si rimuove quindi la cannula e si applica un cerotto. L’effetto è immediato, non serve applicare medicazioni di sorta. La tecnica consente aumenti del seno nell’ordine di una taglia. Ma soprattutto consente di dare tono ad un seno lievemente svuotato. L´intervento è ambulatoriale e durerà meno di un´ora. Si può ricorrere al Macrolane™ anche per il rimodellamento del corpo (come polpacci e glutei). La metodica è adatta per le pazienti che non vogliano affrontare la chirurgia e che apprezzino correzioni “naturali”.

Durata del risultato

Un anno circa. Il risultato ottenibile con il Macrolane™ è transitorio e non è mai sostitutivo della mastoplastica additiva.

Vedi anche: foto prima e dopo

Rischi

Che succede nella mammella una volta iniettato il Macrolane™ ? Il primo dubbio da fugare riguarda la cancerogenicità: l’acido jaluronico non è cancerogeno né lo è il legante che viene utilizzato per stabilizzare la molecola. Ci sono studi al riguardo. Il secondo dubbio riguarda la diagnosi strumentale e radiologica della mammella. In ecografia e mammografia l’aspetto dei boli di jaluronico è ben leggibile ed essi assumono caratteristiche simili alle cisti mammarie. Occorre però sempre avvisare il radiologo, meglio ancora richiedere al chirurgo plastico che pratica l’impianto, la descrizione del materiale iniettato e dell’aspetto che assume radiologicamente una volta impiantato.

Le candidate migliori

Le candidate migliori, sono:

  • Ragazze e giovani donne con mammelle che abbiano necessità di aumentare di poco il volume della mammella.
  • Ragazze e giovani donne che desiderino modellare un determinato quadrante della mammella: ad esempio il decoltè svuotato dopo l’allattamento o la perdita di peso.
  • Ragazze e giovani donne che abbiano protesi mammarie con contrazione capsulare in cui siano evidenti o palpabili i bordi protesici o comunque che desiderino un miglioramento della forma della mammella.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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