Narcisismo maligno: quando il narcisista patologico è sadico e antisociale

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AMORE COPPIA SESSO FIDANZATI (2)Con “narcisismo maligno” (in inglese “malignant narcissism”) in psicologia e psichiatria si indica una sindrome psicologica che caratterizzata dalla contemporanea presenza di tratti comportamentali che includono narcisismo, comportamento antisociale, aggressività e sadismo. Tali tratti comportamentali – se presenti contemporaneamente – sono considerati come predittori di psicopatologie e/o di comportamenti antisociali. Il narcisismo maligno non deve essere confuso con il narcisismo patologico (vedi più avanti nell’articolo). Il narcisismo maligno non è una categoria diagnostica, ma una sottocategoria del narcisismo. Il disturbo narcisistico della personalità è incluso nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM), mentre il narcisismo maligno non lo è. Il narcisismo maligno potrebbe includere aspetti del disturbo narcisistico di personalità insieme a un mix di tratti del disturbo di personalità antisociale, del disturbo di personalità paranoide e del sadismo (fino ad alcuni anni fa definito come “disturbo sadico di personalità“). È stata confermata l’importanza della proiezione come meccanismo di difesa nel narcisista maligno, così come “la vulnerabilità del paziente alla regressione narcisistica maligna”. Poiché la personalità di un narcisista maligno non può tollerare alcuna critica, essere “preso in giro” provoca generalmente nel soggetto paranoia e psicotici deliri di persecuzione. Il narcisista maligno è chiamato anche “narcisista perverso” o “manipolatore perverso“. Lo psicologo Keith Campbell ha definito il narcisismo maligno specificamente come la combinazione rara, ma pericolosa, di narcisismo e sadismo. A livello penale, il narcisismo maligno non è considerato un ostacolo alla capacità di intendere e di volere né rappresenta un attenuante a comportamenti antisociali.

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Origini del nome

L’espressione “narcisismo maligno” è stata ideata dallo psicologo, psicoanalista, filosofo ed accademico tedesco Erich Fromm nel 1964. Fromm lo definisce il narcisismo maligno come una malattia mentale grave che rappresenta la quintessenza del male ed è alla radice della distruttività viziosa e disumana.

Cause

Le cause del narcisismo maligno, non sono attualmente note. Alla base della condizione, potrebbe esserci un mix tra predisposizione genetica e fattori ambientali. Tra i possibili fattori ambientali, potrebbero esserci:

  • avere dei genitori svalutanti;
  • aver subito da bambini traumi psicologici e violenze fisiche, anche sessuali;
  • aver subito atti di bullismo a scuola;
  • avere scarsa autostima;
  • aver sperimentato un fortissimo senso di colpa durante l’infanzia.
  • vivere in un ambiente sociale e familiare degradato, trascurante e povero di stimoli positivi;
  • essere stati cresciuti da genitori narcisisti, sadici o con triade oscura, assenti, scarsamente empatici ed anaffettivi;
  • avere dei genitori divorziati;
  • avere dei genitori o altri parenti che hanno compiuto reati;
  • aver avuto diagnosi infantili di patologie e condizioni dell’età evolutiva di interesse neuropsichiatrico.

Il narcisista maligno ha avuto probabilmente un genitore molto svalutante, che lo ha pesantemente denigrato, anche di fronte ai suoi coetanei. Nel tempo, il bambino ha iniziato a covare rabbia e odio contro questo genitore; questo odio profondo può portare il narcisista adulto a provare rabbia verso ciò che inconsciamente identifica con il genitore. Può prendere di mira anche i figli, assecondando il proprio desiderio di replicare su qualcun altro quello che ha subìto, secondo il meccanismo di identificazione proiettiva. Secondo alcuni specialisti, un ruolo fondamentale nello sviluppo del narcisismo sarebbe giocato dal risentimento, cioè dalla sensazione di avere subito delle ingiustizie e di non aver potuto ribellarsi al riguardo. Se il bambino sente di avere vissuto delle forti ingiustizie, può sviluppare il risentimento come un sistema di difesa, e quindi arrivare all’età adulta con determinate aspettative su quello che gli spetta come risarcimento e con sentimenti patologici di vendetta sugli altri.

Caratteristiche

Il narcisista maligno tende a mentire agli altri, persegue degli obiettivi grandiosi usando chiunque può aiutarlo a raggiungerli ed annientando chiunque si frapponga tra lui ed essi. Il narcisista maligno non solo non è empatico, ma è anzi sadico e gode della sofferenza altrui, deumanizzando gli altri e non curandosi del fatto che le proprie azioni possano creare sofferenza, ma anzi auspicandolo. Manipola gli altri, non tollera chi non la pensi come lui ed esprime giudizi molto negativi su chiunque non lo aduli. Le critiche possono generargli forti stati di ansia e di paranoia, generalmente nascosti al suo pubblico, con cui ostenta – o prova ad ostentare – sicurezza sempre e comunque. Il narcisista maligno non ha alcun rispetto per le leggi ed è portato a compiere atti illegali per raggiungere i suoi obiettivi. Nelle sue azioni e comportamenti, si connota una forte risolutezza ed aggressività. Alcuni di questi tratti possono essere visti positivamente da potenziali partner, soprattutto di sesso femminile, che possono superficialmente interpretarli come tratti vincenti, “di successo”: non di rado il narcisista maligno è un abile seduttore e tende ad avere numerosi partner occasionali, ma poche relazioni stabili e durature. Comportamenti gravi associati al narcisismo maligno sono la violenza domestica, l’abuso infantile, la molestia sessuale (anche verso i propri figli), lo stalking, la tortura (fisica e psicologica) e l’omicidio. Alcuni tratti del narcisista maligno possono essere evidenti già da bambini, manifestandosi in atti di bullismo e di tortura verso animali.

Narcisismo maligno e sesso

Il narcisista maligno può avere orientamento sessuale eterosessuale, omosessuale, bisessuale od altro orientamento. Nonostante molti credano che il narcisismo maligno possa riguardare solo gli uomini, in realtà il narcisista maligno può essere indistintamente di sesso femminile o maschile. A mio avviso ed in base all’esperienza che ho accumulato con numerosi pazienti, una narcisista maligna che manipola e abusa psicologicamente il partner maschio, tende spesso ad essere molto più subdola di un narcisista uomo, proprio perché la donna viene vista – socialmente – come vittima dell’uomo e non come suo carnefice, quindi la gravità dei suoi comportamenti viene spesso sottostimata, perfino in sede penale ed un uomo che accusa la propria partner di violenza psicologica in molti casi non viene preso sul serio, inoltre non di rado l’uomo che subisce il narcisismo maligno da parte della propria partner, può anche decidere di non rendere nota la cosa per paura di essere considerato debole.

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Narcisismo maligno e triade oscura

Pur essendo due condizioni distinte, il narcisismo maligno in molte caratteristiche si sovrappone al costrutto di personalità della triade oscura, che descrive la contemporanea presenza, in un soggetto, di tre tratti di personalità: machiavellismo, narcisismo e psicopatia. Alcuni ricercatori hanno aggiunto alla triade oscura il sadismo alla triade per creare la tetrade oscura, ancor più sovrapponibile al narcisismo maligno.

Narcisismo maligno e narcisismo patologico

La differenza principale tra narcisismo patologico (disturbo narcisistico di personalità) e narcisismo maligno è che il narcisismo maligno include non solo le caratteristiche appartenenti al disturbo narcisistico di personalità, ma anche ad altri disturbi di personalità come quello paranoide ed antisociale, oltre al sadismo, quindi consiste in una gamma più ampia di sintomi rispetto al narcisismo patologico. Nel termine “narcisismo maligno”, il termine “maligno” è usato nel senso della definizione descritta dal dizionario Merriam-Webster come “appassionatamente e implacabilmente malevolo, aggressivamente malizioso“. Nel narcisismo maligno, il narcisismo patologico è accompagnato da ulteriori sintomi di disturbi di personalità antisociali, paranoici e sadici. Sebbene un individuo narcisista patologico danneggi deliberatamente altre persone nel perseguimento dei propri desideri egoistici, potrebbe pentirsi e in alcune circostanze mostrerà rimorso per averlo fatto, al contrario di ciò che avviene nel narcisista maligno, dove pentimento e rimorso non sono praticamente mai neanche lontanamente avvertiti. Poiché i tratti del disturbo antisociale della personalità sono presenti nel narcisismo maligno, il narcisista maligno ha una mancanza di empatia più pervasiva rispetto a qualcuno con solo narcisismo patologico e mancherà di sensi di colpa o rimorso per il danno che causa. Poiché il sadismo è spesso considerato una caratteristica del narcisismo maligno, un individuo affetto dalla sindrome può non solo non provare sentimenti di colpa o rimorso per aver ferito gli altri, ma può anche trarre piacere dall’inflizione gratuita di dolore mentale o fisico agli altri. Questi tratti erano precedentemente codificati nel DSM-III sotto il disturbo sadico di personalità. Nel più recente DSM-5 il disturbo sadico di personalità non è incluso e può quindi essere visto come un disturbo della personalità non altrimenti definito.

Terapia

Poiché il narcisismo maligno è una condizione che ha effetti sociali e familiari di vasta portata, richiede attenzione da parte della comunità psichiatrica. Il trattamento raccomandato è la psicoterapia cognitivo-comportamentale. Anche le persone vittime di un narcisista maligno potrebbero aver bisogno di assistenza psicologica. E’ altamente improbabile che un soggetto con narcisismo maligno, ricerchi spontaneamente una cura per la sua condizione, proprio perché lui non riconosce i propri tratti comportamentali come negativi, bensì li vede in modo egosintonico, sentendo di avere addirittura dei vantaggi dal possederli. Oltre a boicottare la terapia trattando il terapeuta senza empatia né rispetto e cercando in ogni seduta di annientarlo psicologicamente, il narcisista maligno può addirittura cercare di distruggere la reputazione del terapeuta, qualora egli non si lasci manipolare, quindi il professionista deve avere particolare esperienza per gestire questi pazienti.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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