Gli ultravioletti (UV) sono una delle componenti della luce solare e – pur non essendo visibili ad occhio nudo – sono estremamente potenti e responsabili non solo delle nostre abbronzature, ma anche di numerosi danni alla pelle. Gran parte della radiazione solare viene arrestata dall’atmosfera terrestre, ciò significa che un soggetto, più è posto in vicinanza del livello del mare, da meno radiazioni ultraviolette è raggiunto. Al contrario, tanto più si sale di quota, tanto più la quantità di atmosfera diminuisce e tanto maggiore è la quantità di radiazioni solari che investe il soggetto. Circa ogni 300 metri di dislivello l’intensità dei raggi UV aumenta di quasi il 5%, il che significa che a 1500 metri l’intensità è circa il 25% in più rispetto al livello del mare. Quindi il sole preso in montagna è certamente più forte rispetto a quello preso al mare ed abbronza più velocemente, ma è anche più rischioso, specie per chi ha carnagione chiara, ha molti nei e per chi ha casi in famiglia di tumore maligno della pelle (melanoma).
Ed in inverno?
In montagna il rischio di scottature solari aumenta, ma non solo d’estate, anche nei mesi più freddi, anzi in inverno questo rischio è addirittura maggiore, perché:
- il freddo e le nuvole non ci fanno percepire il rischio legato all’esposizione al sole e ci fanno sottovalutare l’intensità dei raggi solari;
- anche se il cielo è nuvoloso, al contrario degli infrarossi, i raggi ultravioletti penetrano ugualmente;
- la neve riflette le radiazioni intensificandone la potenza (effetto specchio).
In montagna può bastare una sola applicazione di crema solare?
No, è sempre meglio rinnovare il prodotto più volte e metterlo PRIMA di esporsi al sole. L’effetto di una crema non è illimitato poiché la pelle – anche se non suda o viene esposta all’acqua come accade al mare – comunque traspira.
È vero che l’abbronzatura presa in montagna è più duratura di quella presa al mare?
No, anche se è pensiero comune, non è vero che l’abbronzatura di montagna sia maggiormente duratura di quella marina. E’ vero invece che, per i motivi sovraesposti, l’abbronzatura di montagna sia più rapida – e più pericolosa! – rispetto a quella marina, per questo motivo è bene limitare il tempo di esposizione specie le prime volte e se avete un fototipo chiaro.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Il sole abbronza la nostra pelle anche quando è ricoperto da nuvole?
Il primo capello bianco viene spesso vissuto come una tragedia, come il primo segno della vecchiaia incombente. Ma non è vero che capelli grigi e maggiore età sono sempre collegati. Moltissimi sono i miti relativi alla canizie: da quello classico, che esorta a non staccarsi alcun capello bianco se non si vuole rischiare di ritrovarsi con la testa piena di fili argentati; alla teoria che associa stress e incanutimento. Ecco alcuni miti sui capelli bianchi:
La verruca plantare o, in genere, le verruche del piede sono davvero semplici da riconoscere. Tuttavia, possono essere confuse con i calli, i duroni o l’occhio di pernice. Vediamo le terapie e le cure per le une e per le altre. La prima differenza tra una verruca e un occhio di pernice è che la prima si cura, mentre il secondo è recidivo. La verruca è causata da un virus che si impianta nelle lesioni del piede, mentre il callo è un ispessimento della pelle sottoposta a continue sollecitazioni.
Fare le lampade non protegge la vostra pelle dai raggi solari. Le lampade donano una colorazione poco duratura ossidando solo la melanina superficiale, che non sarà in grado dunque di proteggere la pelle una volta che vi esporrete al sole, specie nei mesi e nelle ore più calde. Quindi, anche se apparentemente siete già abbronzati grazie a varie lampade, applicate sempre adeguati schermi solari prima di esporvi al sole, sia al mare che in montagna, per evitare danni anche gravi alla vostra cute.
Qual è la differenza tra bagno turco e sauna? Tanto per cominciare il bagno turco è di origini mediterranee mentre la sauna ha origini finlandesi. Entrambe offrono gli stessi effetti benefici e grazie all’elevata temperatura creano una forte sudorazione rinvigorendo il sistema linfatico ed eliminando l’acido lattico, l’acido urinico e gli aminoacidi. Rigenerano la pelle rendendola più resistente allo smog e agli agenti atmosferici. La pressione sanguigna viene regolarizzata dagli sbalzi termici che creano la vasodilatazione con il calore e la restrizione dei vasi sanguigni con le docce fredde. Questo diventa un allenamento di cui ne beneficia anche il cuore che con una migliore circolazione sanguigna impedisce l’accumulo di grasso nel sangue.
E’ universalmente noto che l’idratazione sia essenziale per la nostra pelle, ma possiamo utilizzare un idratante su una pelle tendente all’acne? Per rispondere a questa domanda dobbiamo ricordarci che non esistono solo il bianco e il nero: la risposta, infatti, varia a seconda del prodotto, del momento in cui lo si utilizza, e del vostro tipo di pelle.
Un po’ di aceto e limone e il gioco è fatto, senza costose lozioni o aggressivi prodotti chimici: eccoci con un nuovo consiglio di bellezza fai da te, per aiutarvi a farvi una cosmesi naturale e low cost. Anche in questo caso ci servono prodotti poveri e facilmente a disposizione nelle nostre credenze, poche mosse e la tecnica giusta.