Vorrei darvi una risposta netta e definitiva, ed invece la risposta che vi darò è: forse l’aumenta, o forse la diminuisce, o forse non cambia nulla!
La questione è tuttora piuttosto controversa visto che, statistiche alla mano, circa l’ 80% delle donne che assumono regolarmente la pillola afferma di non notare alcun calo di desiderio, il 10% pensa di aver ottenuto un miglioramento della vita sessuale, mentre il rimanente 10% sostiene di aver perso interesse per il sesso. Gli specialisti ritengono che un eventuale calo del desiderio sessuale conseguente all’assunzione della pillola sia dovuto agli estrogeni che essa contiene, sia pure in minima quantità. Gli estrogeni hanno infatti la caratteristica di agire direttamente sulla libido attenuandola. D’altra parte, è un dato di fatto che il numero di estrogeni contenuto è talmente basso da risultare pressoché ininfluente.
Pare quindi che i problemi sessuali legati all’uso della pillola siano più che altro di natura psicologica: alcune donne infatti hanno così paura degli effetti di questo contraccettivo sulla sessualità da concretizzarli; altre invece, pur assumendo la pillola per propria scelta, paradossalmente non riescono più a provare piacere vivendo un rapporto sessuale non più a rischio di gravidanza. Si pensa infatti che , nella maggior parte dei casi, la pillola abbia un’influenza negativa sulla sessualità nel momento in cui nasce nella donna il conflitto tra la volontà, tradotta in pratica, di usare la pillola e il desiderio inconscio di concepire un bambino. Viceversa, per molte altre donne il fatto di non dover più preoccuparsi di una gravidanza indesiderata aumenta il desiderio e la risposta sessuale. A questo proposito pare anche che alcune donne siano riuscite a raggiungere l’orgasmo per la prima volta solo dopo aver iniziato a fare uso della pillola.
La pillola contraccettiva già qualche anno fa venne salutata come il primo contraccettivo orale che non faceva ingrassare, se non addirittura dimagrire. In occasione del congresso mondiale di ginecologia psicosomatica (Venezia, ottobre 2010) giornali, blog e siti web l’hanno ulteriormente celebrata come la pillola che “riaccende il desiderio” e stimola la libido femminile. Il segreto? Una molecola sintetica, il drospirenone, interessata dal travagliato brevetto di un colosso dell’industria farmaceutica. Ora, a smorzare gli entusiasmi, ci pensa una ricerca italiana pubblicata da The Journal of Sexual Medicine, che mette in discussione le proprietà “afrodisiache” della super-pillola.
Il drospirenone è pur sempre un anti-androgeno e, anche nella donna, gli ormoni androgeni sono associati alla regolazione del desiderio sessuale. I ricercatori hanno sottoposto le donne ad un questionario su comportamento e soddisfazione sessuale, e hanno analizzato per la prima volta gli effetti della pillola sulla morfologia e la funzionalità dei genitali femminili.
I risultati sono apparsi chiari. Dopo tre mesi di assunzione della pillola la frequenza dei rapporti sessuali si è ridotta del 42 per cento, la frequenza dell’orgasmo del 26 per cento, la comparsa di dolore durante i rapporti è aumentata di oltre il 50 per cento, mentre lo spessore delle piccole labbra della vulva e l’ampiezza dell’apertura vaginale, due aspetti legati, secondo gli studiosi, alla “risposta sessuale”, sono diminuiti rispettivamente del 13 e 22 per cento.
A cosa si deve quindi la fama di stimolante del desiderio sessuale della pillola al drospirenone? La risposta è un precedente studio dell’Università di Catania, che aveva prodotto risultati opposti a quelli di Bologna. La ricerca siciliana si era però limitata a sottoporre le donne ad un questionario, senza analizzare i cambiamenti ormonali, e quelli morfologici e funzionali a livello genitale. L’ultimo studio, d’altro canto, sebbene più approfondito, è stato completato su un minor numero di donne: 21, contro le 67 di Catania.
Nonostante i dubbi sulle virtù afrodisiache della nuova pillola, sembrano invece fuori discussione le proprietà contraccettive e i beneficî per la linea, di cui pure Battaglia si mostra persuaso. Pur con i suoi limiti la pillola contraccettiva al drospirenone resta una delle migliori opzioni per il controllo delle nascite tra le giovani donne.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Il comportamento femminile è largamente correlato ai diversi giorni del ciclo mestruale: ciò è cosa nota a tutti. Le donne lo sanno perché a seconda del giorno passano da essere dolcissime ed affamate di cioccolato, al pianto per futili motivi: gli uomini che sono accanto alle donne in questi giorni ormai hanno abbandonato ogni speranza di capirle!
Nella più classica filmografia italiana vi sono moltissime commedie incentrate sull’uomo farfallone che “fa fessa” la moglie ignara, mentre invece sono molto meno i film in cui è la donna a tradire. Eppure questa epoca sembra essere ormai finita! Secondo una nuova tendenza, le donne tradiscono di più rispetto agli uomini. E’ quanto rileva un sondaggio effettuato in Gran Bretagna dalla UK Survey su 4.000 casi di tradimento. Il risultato del sondaggio vede sorprendentemente le donne battere gli uomini con una media di 2,3 amanti a testa contro solo 1,8 degli uomini. Tutto ciò spiazza se si pensa che a tutt’oggi si tende ancora a credere che sia l’uomo quello più propenso al tradimento e che la donna vive ancora sotto l’insegna accesa della perfetta madre di famiglia e moglie fedele.
Gli ormoni regolano quasi tutto nella nostra vita: fame, sonno, metabolismo, crescita, mestruazioni… La lista è infinita ed oggi, dopo studi approfonditi, ormai possiamo affermare che “gestiscono” non solo la nostra attività sessuale, ma addirittura dirigono le tre fasi delle nostre storie d’amore. La reazione amorosa può essere infatti divisa in tre fasi: quella iniziale del desiderio, che potremmo dire dell’amore lussurioso, quella seguente della costruzione di un legame profondo di attrazione, che potremmo definire dell’amore romantico, e una finale in cui sono presenti calore e attaccamento, che potremmo definire dell’amore maturo.
E’ opinione comune che il sesso sia uno dei piaceri più alti che un essere umano possa provare, ciò è assolutamente comprensibile visto che il sesso è una attività pesante dal punto di vista del dispendio energetico quindi la natura, prevedendo la nostra pigrizia, ha “deciso” che doveva necessariamente “corredarla” di grandissima ricompensa (il piacere) altrimenti addio prosieguo della specie!
Vi siete mai chiesti perché durante l’estate c’è un boom di nuove coppie? I motivi sono vari: le vacanze, l’assenza di stress, i vestiti si accorciano e diventano più provocanti… Ma per quel che riguarda l’uomo anche la chimica gioca la sua parte! Uno studio chiamato “
Ostriche, aglio, mandorle, peperoncino, anice… Tutti
Sta scoppiando la viagra-mania per le donne. Dopo l’entrata in commercio negli Stati Uniti di “Osphena”, farmaco per il trattamento della dispareunia, il dolore durante la penetrazione, di cui soffrono alcune donne in menopausa, è arrivato l’annuncio della società Emotional brain che nel 2016 metterà in commercio un farmaco chiamato “Lybrido”, per il trattamento del disturbo da desiderio sessuale ipoattivo (Hsdd), caratterizzato da una forte calo della voglia e delle fantasie sessuali. E nei mesi scorsi è stato annunciato l’arrivo anche di “Tefina” (