Trenbolone acetato: effetti, dosaggi ed effetti collaterali

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma RICONOSCERE ATLETA DOPATO NATURAL PALESTRA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari A PeneIl trenbolone acetato è un potente steroide anabolizzante androgeno, che non può essere convertito in estrogeni dall’organismo umano. Queste sue caratteristiche lo rendono adatto per aumentare forza, densità e definizione muscolare. Il suo effetto anabolico è quindi “pulito” e non viene influenzato, come spesso accade, da un apparente guadagno di peso legato a ritenzione idrica ed aumento delle riserve adipose. Qualcuno ritiene che i suoi effetti anabolizzanti siano simili a quelli del testosterone e del dianabol anche se tale paragone è forse un po’ troppo generoso. Quando si ricerca il massimo sviluppo muscolare la mancata conversione in estrogeni sembra infatti essere un fattore limitante. Per tutti questi motivi nei cicli di massa il Trenbolone acetato viene generalmente utilizzato insieme ad altri anabolizzanti (Deca-durabolin ® o Equipoise ® se si mira a mantenere una discreta definizione; testosterone, Dianabol ® o Anadrol 50 ® se l’obiettivo è il massimo aumento delle masse muscolari).

Le proprietà anaboliche del trenbolone, a parità di dosaggio, sono superiori a quelle del deca-durabolin e, presubilmente, a quelle di tutti gli altri anabolizzanti privi di attività estrogenica. Nel periodo che precede le competizioni il Trenbolone viene generalmente abbinato ad altri anabolizzanti non aromatizzabili come Winstrol ® o Primobolan ®.

Dal punto di vista chimico il Trenbolone è un derivato del Nandrolone ed è stato studiato per annullare la già bassa attività estrogenica di questo ormone. Anche se il confronto tra questi due steroidi anabolizzanti è difficoltoso, è indubbio che il trenbolone sia dotato – a parità di dose – di effetti anabolici ed androgeni molto più marcati. Il trenbolone, inoltre, è accreditato di un potere androgeno tre volte superiore al testosterone. Gli effetti collaterali legati a questa sua caratteristica (acne, eccessiva virilizzazione, caduta dei capelli) sono in parte mitigati dalla struttura chimica, che ne riduce la suscettibilità all’azione dell’enzima 5-alfa reduttasi; di conseguenza finasteride e dutasteride non sortiscono una particolare azione protettiva. Effetti collaterali legati al suo elevato potere androgeno sono comunque comuni e possono includere acne, pelle grassa, ipertrofia prostatica e aumentata crescita dei peli corporei (ad eccezione dei capelli, che specie in presenza di una predisposizione genetica, tendono a cadere).

Il Trenbolone conquistò popolarità, sotto il nome commerciale di Finajet, negli anni ’80 e, nonostante fosse destinato al settore veterinario, si conquistò presto un ottima reputazione anche nel mondo del bodybuilding. Dopo essere stato tolto dal mercato per alcuni anni oggi è disponibile con nomi commerciali diversi. L’evoluzione del farmaco ha portato nel 2004 alla sintesi del Trenbolone enantato, come sempre destinato al settore veterinario. Questo nuovo prodotto si caratterizza per il graduale e lento rilascio, che permette di ridurre l’elevato numero di iniezioni rese necessarie dalle caratteristiche chimiche del tradizionale trenbolone acetato.

Effetti collaterali del trenbolone

A dosaggi elevati sono stati documentati gravi effetti collaterali a carico del fegato, nonostante non si tratti di un 17-alfa-alchilato e la sua epatotossicità sia per certi aspetti ancora poco chiara. Da non sottovalutare inoltre, l’effetto negativo sul rischio cardiovascolare, dovuto all’aumento del colesterolo LDL e al calo della frazione HDL. Analogo discorso per la funzionalità orale, che può essere compormessa da dosaggi eccessivi, specie se non accompagnati da un generoso apporto di liquidi. Oltre ai già citati effetti indesiderati, il trenbolone presenta un ulteriore, grosso, svantaggio. Questo farmaco, nonostante la bassa estrogenicità, tende infatti ad inibire la sintesi endogena di testosterone. In studi sperimentali tale sopressione si è dimostrata tre volte superiore a quella del testosterone. Per questo motivo, al termine del ciclo, specie quando è condotto a dosaggi elevati, si rende necessaria l’assunzione di antiestrogeni (Nolvadex, Clomid) o di altri prodotti, come la gonadotropina corionica (HCG), in grado di riattivare la sintesi endogena di testosterone.

Dosaggio tipico

La maggior parte dei body builder maschi assume circa 150-300 mg di trenbolone (acetato o enantato) alla settimana, per 6-8 settimane consecutive (da notare che l’uso umano non è mai stato approvato). Se si utilizza la forma acetato, a causa della breve emivita, la dose settimanale dev’essere suddivisa in due o tre dosi. A causa degli elevati effetti androgeni l’utilizzo di trenbolone è sconsigliato alle donne, anche a bassi dosaggi.

EFFETTI ANABOLIZZANTI: 500*

EFFETTI ANDROGENIZZANTI: 500*

ATTIVITÀ ESTROGENICA: nessuna

ATTIVITÀ PROGESTINICA: da bassa a moderata

* l’ormone di riferimento è il testosterone (100/100)

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Accertati di essere a conoscenza degli effetti collaterali e delle ripercussioni legali derivanti dall’utilizzo degli steroidi anabolizzanti (regolamentate dalla legge in materia antidoping 14 dicembre 2000, n. 376 e successivi aggiornamenti, e dalla legge in materia di disciplina degli stupefacenti D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 e successivi aggiornamenti).

Tale farmaco è uno dei prodotti più contraffatti. Oltre a sconsigliarne l’acquisto in assoluto, se ne sconsiglia in particolare il suo acquisto via internet o dal mercato nero, per evitare farmaci contraffatti estremamente pericolosi per la salute.

Tali indicazioni hanno esclusivamente scopo informativo e NON intendono in alcun modo sostituirsi al parere di un medico o favorire l’utilizzo di steroidi anabolizzanti, né tanto meno promuovere specifici prodotti commerciali, eventualmente indicati a puro scopo informativo. Il ricorso agli steroidi anabolizzanti al di fuori dell’ambito medico è una pratica pericolosa ed aberrante dalla quale ci discostiamo CONDANNANDOLA E SCORAGGIANDOLA nella maniera più assoluta.

Fonte: my-personaltrainer.it

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Ernestine Shepherd bodybuilder ad 80 anni: “L’età è solo una cifra”

MEDICINA ONLINE Ernestine Shepher DONNA PIU ANZIANA MONDO 80 ANNI ALLENAMENTO MUSCOLI PESI GINNASTICA GUINNESS RECORD MORTE DEAD DEATH CUORE PATOLOGIA STEROIDI DOPING SOSTANZE DOPANTI GH BODYBUILDER BODY BUILDING CULTURISTAE’ stata una passione tardiva quella della palestra, per Ernestine Shepherd, che dal 2010 può fregiarsi del titolo di body builder più anziana del mondo del Guinness dei Primati. Il 16 giugno la signora di Baltimora nel Maryland USA, classe 1936, ha infatti spento le sue 80 candeline con un fisico da urlo. Sposata con un figlio e un nipote, si è stufata di aspettare di fare la nonna e ha cominciato ad allenarsi a 56 anni ed è riuscita ad aggiudicarsi ben due titoli di body building.

Ha cambiato tutto, cominciando la mattina con una colazione a base di uova, noci e, subito dopo, e una decina di chilometri di corsa al giorno. “Fate come me, funziona. Dimostro i miei 80 anni? L’età è solo una cifra” dice ai suoi allievi, anziani desiderosi di fare come lei. Ernestine, infatti, ora insegna anche alla gente come cambiare vita. Complimenti Ernestine!

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Andreas Munzer: i dosaggi degli steroidi del bodybuilder morto per emorragia

MEDICINA ONLINE ANDREAS MUNZER FARMACI LISTA ANNI ALLENAMENTO MUSCOLI PESI GINNASTICA GUINNESS RECORD MORTE DEAD DEATH CUORE PATOLOGIA STEROIDI DOPING SOSTANZE DOPANTI GH BODYBUILDER BODY BUILDING CULTURISTA.jpgAndreas Munzer era un campione di body building degli anni 90 noto per la sua definizione spaventosa e densità muscolare incredibile. Nato in Austria il 25 ottobre 1964, nei primi mesi del 1996 soffrì di un forte mal di stomaco e fu ricoverato in ospedale la mattina del 12 marzo 1996 dove gli fu trovata una emorragia gastrica. Alle 7 di sera, i medici avevano deciso di operarlo per fermare l’emorragia dallo stomaco, ma poco dopo il suo fegato e i suoi reni cedettero di funzionare. Munzer morì la mattina del 14 marzo. L’autopsia riscontrò, oltre all’emorragia gastrica, una quasi totale assenza di grasso sottocutaneo, un fegato che conteneva numerosi tumori, una ipotrofia testicolare ed una grave ipertrofia cardiaca (il cuore di Münzer pesava 636 grammi mentre il cuore di un uomo normale di solito pesa 300-350 g). La causa ufficiale della morte fu indicata come “insufficienza multiorgano distrofica”. Nel corpo del culturista furono trovate tracce di circa 20 farmaci diversi.

Dopo la morte di Muzer, furono anche svelati i dosaggi e i farmaci usati dal bodybulder, da lui stesso confessati ai medici poco prima di morire. Ecco la spaventosa lista:

Settimana 1-10

  • Ephedrine
  • Aspirin
  • Clenbuterol
  • Valium
  • Captagon
  • Cytomel

Settimana 1-5

  • 500mg Test Enanthate
  • 152 mg Parabolan
  • 150 mg Halostestin
  • 20 IU HGH
  • 20 IU Insulina

Settimana 6-8

  • 300mg Masteron
  • 152 mg Parabolan
  • 250 mg Winstrol Tab
  • 150 mg Halostestin
  • 50 mg Winstrol Inj
  • 24 IU HGH

Settimana 9-10

  • 200mg Masteron
  • 100mg Winstrol Inj
  • 200mg Halostestin
  • 400mg Winstrol Tab
  • 24 IU diarios HGH
  • Insulin
  • IGF-1

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Bodybuilder perde un braccio per essersi iniettato olio di cocco nei muscoli

MEDICINA ONLINE INIEZIONE OLIO SYNTHOL PALESTRA MORTO ALLENAMENTO PESI MUSCOLI PALESTRA DOPING PROTEINE MORTE INTEGRATORE BODY BUILDING 14 FARMACI ILLEGALI PROIBITI ANFETAMINE TREMBOLONE OBESO MUSCOLI FOTO PICTURE death.jpgI medici mettono in guardia circa la pratica tra i culturisti nel Regno Unito di sostanze per via parenterale come ad esempio l’olio di cocco per migliorare la loro forma muscolare. L’estensione della pratica è venuta alla luce solo grazie al caso di un giovane uomo che è ricoverato in ospedale con perdita di funzione del suo braccio destro, ma i medici avvertono che questo è potenzialmente solo la “punta dell’iceberg”. In modo allarmante, questa pratica utilizzata per la valorizzazione a breve termine dell’aspetto muscolare sembra venire ad un costo significativo. “C’è un rischio di fibrosi muscolare a lungo termine, deformità e perdita irreversibile della funzione.”

La pratica è stata riportata alla luce a causa di un’occasione in cui un 25enne bodybuilder amatoriale è stato trattato per il dolore e la perdita di funzione nel suo braccio destro. Ha detto ai medici che aveva avuto difficoltà a spostare il braccio per qualche mese. L’ecografia del braccio ha rivelato che non solo aveva rotto i suoi tricipiti, ma che c’erano numerose cisti all’interno del suo muscolo del braccio. L’uomo ha poi rivelato che si era iniettato olio di cocco per migliorare l’estetica ed il rimodellamento dei propri muscoli.

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Le parole dei medici

Mentre l’auto-somministrazione di steroidi è una pratica ben nota, la misura di utilizzare altri composti, come olio di noce, olio di sesamo, e paraffina, è meno consolidata e non realmente riconosciuto tra i medici. I medici pensano che è improbabile che la rottura del tendine che collega il tricipite all’osso vicino al gomito, un infortunio che è raro in giovani, sia legato all’olio di cocco, ed è più probabilmente legata al fatto che assumesse steroidi. Ma le cisti che si son formate nei muscoli certamente sono il risultato di iniezioni di olio di cocco.

“L’impatto a lungo termine di questa pratica sulla muscolatura in sé, così come i potenziali effetti negativi che compromettono la capacità di salute e sportiva, segnano la mancanza descrizione approfondita”, i medici continuano. “Dobbiamo essere consapevoli di questi casi, per consentire diagnosi cliniche corrette e anche di riconoscere altre pratiche di auto-abusive e potenzialmente pericolose per la vita.”

Gli esperti avvertono anche che l’olio di cocco potrebbe causare potenziali coaguli di sangue se le iniezioni hanno colpito un vaso sanguigno. Inutile dire che i medici raccomandano contro tali pratiche in tutte le situazioni.

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Lutto nel mondo del culturismo, muore a 33 anni noto bodybuilder salentino

MEDICINA ONLINE CRISTIAN SOLIDORO PALESTRA MORTO ALLENAMENTO PESI MUSCOLI PALESTRA DOPING PROTEINE MORTE INTEGRATORE BODY BUILDING 14 FARMACI ILLEGALI PROIBITI ANFETAMINE TREMBOLONE OBESUn’emorragia cerebrale lo ha stroncato a soli 33 anni: i medici del 118 non hanno potuto strapparlo alla morte. Lutto nel mondo del bodybuilding salentino e nazionale, per la morte del culturista Cristian Solidoro, di Gallipoli, istruttore in una palestra di Galatone, comune italiano di quasi 16mila abitanti della provincia di Lecce in Puglia, e conosciuto in tutto l’ambiente del culturismo d’Italia. Pare che nei giorni scorsi il bodybuilder leccese avesse accusato un malore, scambiato per un problema di cervicale.

La notizia della morte del giovane culturista salentino si è presto diffusa sia a Gallipoli, dove vive la famiglia, sia a Galatone, dove Cristian lavorava. Il bodybuilder leccese era sposato con Diana e dalla loro storia d’amore è nata una bambina, che oggi ha 9 anni. Sono centinaia i messaggi di cordoglio e conforto che i tantissimi amici e colleghi del bodybuilder hanno inviato alla famiglia ed alla moglie, travolti da questo improvviso lutto.

Su una delle pagine social di bodybuilding italiano, New Generation BodyBuilder, si legge: “Non si è mai preparati a notizie di questo tipo. Lo sgomento, il dolore e poi il senso di vuoto. Eri un grande amico e un grande atleta. Tutto il team di NGB si stringe intorno alla tua famiglia… Riposa in pace Cristian Solidoro”.

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Bodybuilder fa un salto, cade male e muore davanti ai fan [VIDEO]

MEDICINA ONLINE Sifiso Lungelo Thabete morto mentre fa un salto si rompe il colloÈ stato un salto mortale, nel senso letterale del termine, a spazzare via nei giorni scorsi l’esistenza di Sifiso Lungelo Thabete, giovane promessa sudafricana del bodybuilding, già laureatosi campione mondiale under 23 IFBB nella categoria fino ai 75 chili.

Durante un’esibizione prima di una gara, accolto dall’ovazione del suo pubblico, in Sudafrica, ha effettuato un salto all’indietro, acrobazia già messa a segno in tante altre occasioni ma che stavolta è finita male: Sifiso è atterrato sulla testa spezzandosi il collo e morendo quasi all’istante. Nel filmato girato da uno spettatore lo si vede rimanere immobile subito dopo l’impatto, mentre intorno a lui si affollano varie persone che prestano i primi soccorsi. Ogni tentativo di rianimarlo risulterà inutile: all’arrivo in ospedale il ragazzo è stato dichiarato morto.

Sifiso, che aveva impressionato già in passato pubblico e giudici per le incredibili dimensioni muscolari e per la sua maturità, superiore a quella dei suoi coetanei, è stato ricordato sui social da tantissimi amici, parenti e appassionati, oltre che dalla rivista specializzata Muscle Evolution.

Il filmato mostra il giovane culturista immobile subito dopo il bruttissimo impatto mentre intorno a lui si affollano varie persone che prestano i primi, e purtroppo, inutili soccorsi.

Il video può essere visionato a QUESTO LINK.

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Giovane ragazza bodybuilder muore per aver mangiato troppe proteine

MEDICINA ONLINE MEEGAN HEFFORD RECORD DOPING PROTEINE MORTE INTEGRATORE BODY BUILDING 14 FARMACI ILLEGALI PROIBITI ANFETAMINE TREMBOLONE OBESO MUSCOLI FOTO PICTURE death-blamed-on-protein-shakes.jpgUna bodybuilder australiana di 25 anni, Meegan Hefford, è morta per aver consumato troppe proteine. Stava seguendo una dieta rigida con cibi ricchi di proteine per partecipare ad una competizione di bodibuilding a settembre, ma non sapeva, come hanno scoperto i medici dopo il suo decesso, di soffrire di una malattia rara che non permette al corpo di scomporre le proteine. Ciò significa, è bene sottolinearlo, che non è stato l’integratore proteico in sé a causare la morte, bensì la patologia preesistente della sportiva; come è bene sottolineare per l’ennesima volta che assumere proteine (o creatina, o amminoacidi) NON EQUIVALE  ASSOLUTAMENTE a doparsi. A riportare l’episodio è il quotidiano inglese The Independent.

La giovane donna, madre di due figli ed istruttrice paramedico, è stata trovata incosciente nel suo appartamento e poi trasportata in ospedale, dove è morta due giorni più tardi. La dieta che stava seguendo era ad alto dosaggio proteico, con frullati, integratori e cibi ricchi di proteine. La sua malattia genetica, il disturbo del ciclo dell’urea, colpisce circa una persona su 8.000, ma molti non sanno di averla. E’ causata da errori congeniti nel sistema di eliminazione dell’ammoniaca, che finisce per accumularsi nel sangue, così come si accumula fluido nel cervello, causando danni cerebrali e anche la morte.

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La famiglia di Meegan chiede ora maggiori restrizioni sui supplementi e le polveri proteiche. “La vendita di questi prodotti deve essere maggiormente regolamentata. Mia figlia andava in palestra due volte al giorno per prepararsi a questa gara, ma da giugno aveva iniziato a sentirsi letargica e ‘strana’”, racconta Michelle White, madre della ragazza, che non aveva idea che la figlia stesse assumendo questo tipo di integratori.

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Record di doping per un culturista italiano: 14 farmaci proibiti

MEDICINA ONLINE GIUSEPPE IPPOLITO 23 ANNI RECORD DOPING BODY BUILDING 14 FARMACI ILLEGALI PROIBITI ANFETAMINE TREMBOLONE OBESO MUSCOLI FOTO PICTURE PHOTO HDLa sua filosofia: «allenarsi fino allo stremo tornando a casa distrutto ma felice per aver dato il massimo. Alimentarsi come un culturista, pensare come un culturista perché il culturismo non è solo sollevare pesi è uno stile di vita che va portato avanti ogni giorno». Giuseppe Ippolito, siracusano, 23 anni lavorava senza tregua in palestra sognando il titolo italiano di body building in palio lo scorso 2 luglio a Roma. Si ritrova invece detentore del più triste primato sportivo nazionale: 14 diversi farmaci proibiti (e quattro loro metaboliti) trovati in un solo controllo antidoping proprio ai campionati nazionali.

Venti casi in un anno
Dalla A di anfetamine alla T di trenbolone, c’è di tutto: steroidi per uso umano e veterinario, diuretici per l’ipertensione, farmaci anti Parkinson, anoressizzanti e psico stimolanti. I suoi campionati italiani Giuseppe li aveva giudicati cosi: «La miglior forma di sempre premiata solamente col quarto posto. Non è da me lamentarmi ma mi permetto di dire che meritavo qualcosina in più». Quel qualcosina — se la controanalisi conformerà — saranno quattro anni di squalifica e un processo penale. La «non negatività» di Ippolito è la ventesima in 12 mesi di un body builder italiano. Il diario di Giuseppe Ippolito è simile a quello di centinaia di altri colleghi: una vita votata alla cultura del corpo con l’ossessione di non perdere nemmeno un minuto di lavoro in palestra per non far sfumare la definizione di ogni singola fibra muscolare. Mesi per preparare esibizioni sul palco di un teatro con la pelle coperta di vernice marrone.

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Il rapporto dell’antidoping
«A 14 anni — scrive Ippolito — raggiunsi lo status di ragazzino obeso e il medico mi disse: se continuerai a mangiare così ti ammalerai presto. Decisi di cambiare vita, m’iscrissi in palestra e iniziai a curare l’alimentazione. Che gioia di tornare a lacerare le fibre muscolari e avvertire quella sensazione di dolore-piacere che rende le mie giornate più belle. Le gare di culturismo si vincono prima di salire sul palco, quando si sta a dieta, si riesce a trovare una soluzione invece di una scusa, quando si ci allena oltre i propri limiti fisici e soprattutto mentali». Dietro al body building italiano un meccanismo di tesseramenti e competizioni a dir poco singolare. La disciplina, pur riconosciuta dal Coni, non ha una federazione di riferimento ma è gestita da associazioni che fanno le veci delle federazioni affiliandosi agli enti di promozione sportiva. Le più attive sono «lfbb» (legata all’Asi, l’ex ente di riferimento di Alleanza Nazionale) e la «Wabba», affiliata a quelle Polisportive Giovanili Salesiane che la settimana scorsa si sono viste infliggere quattro anni di squalifica a dieci loro atleti. Il danno d’immagine non riguarda solo i salesiani. A settembre l’Agenzia Mondiale Antidoping pubblicherà i rapporti statistici 2016 e, grazie al body building, l’Italia ha buone possibilità di passare dal secondo al primo gradino del ranking, scalzando la Russia dalla triste leadership di paese con più casi di doping al mondo.

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