Il “latte formulato“, comunemente conosciuto come “latte artificiale per neonati” ha un grande vantaggio rispetto al latte materno: fornisce alla neo mamma che non può – per motivi di salute o altro – o non vuole allattare al seno, la possibilità di Continua a leggere
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Feci del neonato verdi, gialle, con muco, schiumose: cosa fare?
Variazioni piccole o temporanee del colore, della consistenza e della frequenza delle evacuazioni in genere non devono allarmare i neo-genitori: un certo grado di variabilità fa parte della fisiologia del nostro corpo. Ci sono però situazioni nelle quali è meglio tenere sott’occhio la situazione e, nel caso, sentire il proprio medico di fiducia. Vediamo di quali situazioni si tratta.
Feci di colore verde
Se il lattante è molto piccolo e le feci sono scarse e di colorito verdognolo, questi potrebbero essere segni di scarsa alimentazione, quindi una situazione da tenere sotto controllo, ma non immediatamente allarmante. Diverso invece se le feci sono un verde deciso, color foglie tritate: se non è un fenomeno occasionale – legato all’ingestione di qualche particolare alimento in bimbi più grandi – potrebbe dipendere da alterazioni intestinali di varia natura, dall’infezione (gastroenterite) all’intolleranza alimentare. Le intolleranze sono rare nei bambini allattati al seno, e riguardano invece soprattutto quelli alimentati con formula. Il piccolo può essere intollerante a qualche componente del latte artificiale e in particolare a proteine del latte vaccino.
Feci biancastre (acoliche)
Nel neonato e nel lattante queste devono preoccupare, perché possono essere il segnale di un’ostruzione delle vie biliari: le feci tendono a essere gialle per via dei sali biliari che contengono, se sono bianche potrebbe voler dire che i sali biliari non ci sono, cioè che per qualche motivo non riescono a essere eliminati. Tuttavia, è raro che si tratti di una condizione che insorge all’improvviso, come può accadere negli adulti: nei neonati e lattanti è tipicamente una situazione congenita, presente fin dalla nascita.
Feci nere
Le feci di colore nerastro sono tipiche dei bambini che, per qualche ragione, assumono un’integrazione di ferro, un minerale che appunto conferisce alla cacca questo colore. In questo caso, non c’è niente di cui preoccuparsi. Se invece il colore è decisamente nero è la consistenza è molto molle o simile a quella di fondi di caffè è necessario un controllo dal pediatra: questi infatti potrebbero essere segnali di un sanguinamento a livello dello stomaco, sul quale bisogna di sicuro indagare più a fondo.
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Feci con striature di sangue
Piccole striature di sangue rosso vivo nelle feci in genere non devono far preoccupare: nella grande maggioranza dei casi sono infatti dovute a escoriazioni della mucosa anale dovute all’espulsione di feci più dure del solito. Il punto che sanguina si vede anche a occhio nudo. Se il fenomeno si ripete e non sono visibili ‘taglietti’ attorno all’ano potrebbe trattarsi di una colite allergica, per esempio alle proteine del latte vaccino (in particolare per i bambini alimentati con latte artificiale).
Feci con muco
La presenza occasionale di muco non è un problema: in genere il muco viene prodotto e riassorbito a livello del colon, ma può capitare che ne scappi un po’. Se per esempio per un paio di giorni c’è un rallentamento del transito intestinale, le feci possono risultare un po’ mucose, ma non è niente. Se invece questa caratteristica è costante, è il caso di indagare meglio perché potrebbe esserci un’infiammazione del colon.
Cambiamenti nella consistenza delle feci e nella frequenza di evacuazione
Se le feci diventano molto liquide e le scariche sono più frequenti della norma siamo in presenza di una diarrea, che può dipendere da vari fattori: in genere è un sintomo di gastroenterite ma, più raramente, può dipendere da intolleranze alimentari o da malattie metaboliche o da malassorbimento.
Quale contenitore sterile usare per l’esame delle feci?
In caso di un eventuale esame delle feci, per raccogliere e conservare correttamente il campione di feci da inviare in laboratorio, è necessario usare un contenitore sterile apposito, dotato di spatolina. Il prodotto di maggior qualità, che ci sentiamo di consigliare per raccogliere e conservare le feci, è il seguente: http://amzn.to/2C5kKig
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Sindrome del bambino scosso: i gravissimi danni della violenza sul neonato
La sindrome del bambino scosso (anche chiamata con l’acronimo SBS, o Trauma cranico abusivo o ancora sindrome da scuotimento; in Continua a leggere
La diarrea è pericolosa nel bambino e neonato? Quando chiamare il pediatra? Cosa fare?
In un’altra occasione , in questo post, abbiamo analizzato i motivi e le cure relativi alla diarrea “comune”, articolo che vi consiglio di leggere per meglio comprendere cause e cure per la diarrea. Ma cosa fare quando la diarrea colpisce un bambino o un neonato?
Se il paziente è neonato si può continuare ad allattarlo e, se già svezzato, si può introdurre nella dieta alimenti altamente digeribili come il riso (che ha proprietà astringenti), la tapioca, la farina di mais e carne di tacchino e pollo.
- idratare il bimbo facendogli bere una adeguata quantità di acqua e spremute di arancia ed evitando i succhi di frutta del commercio che contengono zuccheri aggiunti.
- offrire al bambino durante lo spuntino pomeridiano, yogurt bianco naturalmente ricco di fermenti lattici per normalizzare la flora intestinale.
Quando bisogna chiamare il pediatra?
Interpellate subito il proprio pediatra se:
- il bambino ha meno di 6 mesi;
- ha una diarrea ininterrotta da 1 giorno;
- se si riscontra del muco o sangue nelle feci;
- se il bimbo vomita;
- se urina di rado e poca quantità;
Consigli per prevenire la diarrea
Di seguito troverete alcuni consigli utili per prevenire eventuali tossinfezioni batteriche che causano la diarrea:
- lavare sempre le mani per due minuti con sapone liquido contenente antibatterico;
- bere acqua solo in bottiglia se si viaggia in paesi stranieri;
- mangiare cibi cotti evitando quelli crudi, abbrustoliti o conservati che hanno un aspetto dubbio.
Articolo di Dr. Alessandro Scuotto su medicitalia.it
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Durante l’estate si ingrassa di più
Vacanze e peso: il tema non riguarda solo gli adulti, ma anche i bambini, per i quali il maggior tempo a disposizione e una dieta più libera rispetto a quella imposta dal menu scolastico non necessariamente – o non sempre – si rivelano benefici come si potrebbe pensare. A suggerirlo è uno studio condotto negli Usa e appena pubblicato dal Journal of School Health. Alcuni ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston (Texas), dopo aver ripetutamente monitorato il peso di quasi 3600 bambini (che sono stati seguiti dal loro ingresso alla scuola elementare e per tutta la sua durata) hanno osservato che la velocità dell’aumento di peso era maggiore durante la pausa estiva rispetto al periodo scolastico. Periodo che, invece, aveva un impatto positivo sul peso dei piccoli, soprattutto su quelli sovrappeso o obesi.
Continua la lettura su https://www.corriere.it/salute/pediatria/13_settembre_04/vacanze-peso-bambini_835702f2-10a4-11e3-abea-779a600e18b3.shtml
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