Con segno di Myerson o riflesso glabellare o segno del colpetto glabellare o segno della percussione glebellare o segno della percussione della glabella (in inglese “Myerson’s sign” o “glabellar tap sign”) in medicina e semeiotica si intende un segno usato per la diagnosi della malattia di Parkinson e di altre Continua a leggere
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Differenza tra eiaculazione precoce e ritardata
L’eiaculazione precoce
L’eiaculazione precoce è la più frequente disfunzione sessuale maschile, alcuni studi sostengono infatti che circa il 90% degli uomini ne abbiano avuto almeno un episodio nel corso della loro vita mentre altri studi affermano che il 40% della popolazione maschile ne e’ afflitto. La si definisce come la condizione per cui un uomo non riesce ad agire un controllo volontario sul suo riflesso eiaculatorio, per cui, in condizione di eccitazione sessuale, raggiunge l’orgasmo prima della donna nella maggior parte dei rapporti, con qualsiasi donna e qualsivoglia tipo di rapporto. Per quanto anche i rapporti omosessuali registrino una certa incidenza di questo disturbo, essa e’ decisamente inferiore a quella esistente nei rapporti eterosessuali poiche’ e’ il senso di incapacita’ di dare alla partner soddisfacimento che angoscia fortemente il maschio. Occorre fare attenzione al fatto che nella definizione di eiaculazione precoce non si fa riferimento, come di solito si crede, a tempi limite o numero minimo di “spinte pelviche”, concezioni queste piuttosto antiquate, ma solo all’incapacita’ di avere un controllo dell’eiaculazione e comunque prima che la persona lo desideri. Si pensi ad esempio al fatto che sarebbe un errore definire precoce un uomo che raggiunge l’orgasmo prima della partner, se questa ha difficolta’ a raggiungerlo. Ma se volessimo a tutti i costi, piu’ per nostra necessita’ e per avere un riferimento oggettivo, piuttosto che per obiettivita’ scientifica definire un stadiazione della gravita’ dell’eiaculazione precoce secondo dei tempi, si puo’ ricorrere ad una classificazione “classica”. Essa prevede che l’eiaculazione precoce “grave” può avvenire sia prima della penetrazione (ante-portas) o comunque entro 15 secondi oppure per la “media” immediatamente dopo (post-portas) e comunque entro i 15-30 secondi o 15 spinte pelviche. Un tempo di eiaculazione che si colloca fra 1 e 2 minuti e’ da considerarsi invece lieve e non si potrebbe gia’ piu’ parlare di precocita’ oltre questo tempo. L’eiaculazione precoce può essere inoltre definita primaria, nel caso in cui si sia sempre verificata gia’ dall’inizio dell’attività sessuale, o secondaria, se e’ insorta dopo un periodo di normalità. Spesso può essere associata ad un deficit dell’erezione, ed e’ in questo caso dovuta al tentativo di accelerare il raggiungimento dell’orgasmo per evitare le difficolta’ di mantenimento dell’erezione. Si distinguono poi forme di eiaculazione precoce assolute, che si verificano con qualunque partner ed in qualunque situazione, e forme relazionali, in cui la precocità si manifesta solamente in limitate situazioni o con determinati partner.
Le cause dell’eiaculazione precoce. possono essere organiche o psicologiche. Il fenomeno dell’eiaculazione risulta, comunque, da una complicata integrazione tra diverse funzioni dell’organismo: il sistema nervoso, quello muscolare, e la componente psico-emotiva, poiché essa influenza il modo in cui l’eccitazione sessuale viene percepita.
Tra le cause organiche si evidenziano:
- Le infiammazioni della prostata, dell’uretra, dei testicoli o delle vescicole seminali
- Malattie neurologiche e genetiche (come la sclerosi multipla o la spina bifida), e alcune malattie generali (il diabete).
- Il pene troppo sensibile nella zona del glande.
- Alcune anomalie dell’organo genitale maschile (un frenulo troppo breve, o la “fimosi”) .
- L’assunzione temporanea di determinate sostanze, tra cui specialmente le droghe (anfetamina, allucinogeni, cocaina).
- I traumi che coinvolgono direttamente il pene o la colonna vertebrale.
Per quanto riguarda le cause psicologiche, gli individui affetti da questo disturbo sono accomunati da un tentativo di difendersi dall’ansia generata dalla sessualità e, in particolare, dalle intense sensazioni erotiche che precedono l’orgasmo, e sono quindi impossibilitati a controllarlo. L’ansia alla base di questo meccanismo non può derivare una sola causa: si evidenziano, infatti, elementi conflittuali risalenti all’infanzia, ostilità verso la donna, prime esperienze sessuali traumatiche e conflitti di coppia, paura del rifiuto e ansia di prestazione. Tutti questi fattori possono contribuire con diversa rilevanza alla base psicologica di questo disturbo.
Le persone che presentano ansia da prestazione hanno una personalità ansiosa, insicura, e manifestano sentimenti di inferiorita’ specie dal punto di vista sessuale. Spesso presentano errate idee che l’uomo, per essere definito “sessualmente attivo”, debba mantenere la sua erezione per lungo tempo. Sono persone molto vulnerabile alle critiche, soprattutto quelle derivanti dalle partners. Sovente si osserva in questi casi che le persone tendono a “osservarsi”, un comportamento che i sessuologi definiscono “spectatoring”, e che si verifica quando la persona, invece di rilassarsi e lasciarsi andare alle sue sensazioni piacevoli si concentra solo sul suo organo sessuale e sulle sue reazioni. Questo comportamento perché fa perdere di vista la vera causa del problema, che non è il pene, ma la propria tranquillità.
Coloro che presentano angoscie per il rapporto sessuale vedono il sesso come qualcosa di “sporco” e di “sgradevole” e alla base di questo vissuto anomalo possono esservi molti motivi inconsci. In alcuni casi piu’ rari, il rapporto sessuale puo’ essere vissuto con terrore per una distorta percezione dell’organo sessuale femminile che è visto come “aggressivo”.
Molto spesso alla base del disagio psicologico che provoca l’eiaculazione precoce vi è un problema di coppia. Ciò è evidente quando la persona manifesta il disturbo soltanto con la partner fissa e non in occasione di rapporti occasionali.
Di tutt’altra natura sono le cause psicologiche dell’eiaculazione precoce che derivano da una reazione anomala a problemi sessuali della donna, come la scarsa lubrificazione vaginale, il vaginismo, la disparerunia (dolore durante il rapporto sessuale). In queste situazioni le problematiche femminili possono distruggere anche le sicurezze del maschio, che reagisce con un rapporto affrettato e non controllato.
Esistono degli esami medici che possono essere d’aiuto a diagnosticare l’esistenza e a individuarne una causa dell’eiaculazione precoce.
Il primo esame per accertare e studiare l’effettiva presenza di eiaculazione precoce è il Viricare test o test di fallovibrazione:
viene effettuata una microiniezione nel pene di farmaci vasodilatatori che inducono l’erezione, dopodichè il pene viene appoggiato su una piccola piattaforma vibrante che registra il numero di vibrazioni necessarie per indurre l’eiaculazione (Viri-care test). Quando l’eiaculazione avviene in pochissimi minuti probabilmente la causa è di tipo organico.
Successivamente viene eseguita una Valutazione Neuroandrologica che consiste nell’esecuzione di due esami specifici che sono:
- Sudio dei Potenziali evocati sacrali (P.E.S.) e dei Potenziali evocati corticali (P.E.C.). Tali indagini vengono eseguite mediante l’applicazione di alcuni elettrodi stimolatori ed altri riceventi. Mediante una leggera stimolazione elettrica assolutamente indolore si valuta la conduzione dell’impulso nervoso e la velocità dello stesso in modo da poter valutare la possibile presenza di ipereccitabilità peniena.
- Il test di desensibilizzazione: questo test puo’ essere eseguito a casa e prevede l’utilizzo di una crema desensibilizzante riduce la sensibilità del pene. Se durante il rapporto sessuale si verifica un’eiaculazione precoce è molto probabile che la causa del problema sia esclusivamente di natura psicologica e non causata da una eccessiva sensibilità del pene. Se al contrario l’eiaculazione avviene in tempi nettamente maggiori rispetto al solito è molto probabile che la causa sia dovuta ad una ipereccitabilità del pene spesso secondaria alla presenza di prepuzio esuberante o di fimosi.
La terapia dell’eiaculazione precoce laddove le sue cause non sono organiche e’ principalmente di tipo psicoterapeutico. Attualmente sono a disposizione alcuni farmaci che pero’ non sono specifici per questo disturbo che possono costituire un valido supporto al lavoro psicologico. La terapia chirurgica che mira a eliminare l’esagerata sensibilità del pene senza agire sui grandi fasci nervosi in modo tale da non far perdere la normale sensibilità peniena viene utilizzata solo nei casi in cui e’ dimostrata tale eccessiva sensibilita’ dell’apparato genitale maschile.
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L’eiaculazione ritardata
E’ un disturbo sessuale della fase orgasmica molto meno frequente dell’eiaculazione precoce, anche se in aumento. È caratterizzata da un ritardo involontario, e quindi sgradevole, del riflesso eiaculatorio, nonostante una stimolazione lunga e adeguata. Può essere primaria o secondaria, assoluta (il paziente non riesce mai a eiaculare quando lo desidera) o, più spesso, situazionale. Raramente è su base organica (malattie neurologiche, neuropatia diabetica, farmaci); generalmente è su base psicologica, indice della difficoltà a vivere serenamente il rapporto con il partner o l’esperienza di perdere una parte di sé (lo sperma) che può risultare ansiogena per alcuni uomini, come del resto può essere l’esperienza dell’eiaculazione, associata all’orgasmo, e quindi alla perdita di controllo o dei propri confini.
Tra le cause organiche che la inducono e che inducono, ancor più precisamente, l’eiaculazione impossibile, troviamo:
A) Cause neurologiche
– tumori o traumi del midollo
– sclerosi multipla
– morbo di Parkinson
– neuropatie
B) Cause endocrino-metaboliche
– ipotiroidismo
– diabete
C) Cause chirurgiche
– interventi nel distretto addomino-pelvico-perineale
D) Farmaci
– bloccanti alfa-adrenergici
– neurolettici
– antidepressivi triciclici e serotoninergici
– alcool
– metoclopramide
– cannabinoidi
– narcotici
In particolare sono i farmaci antidepresivi triciclici e serotoninergici che presentano come frequente effetto collaterale il ritardo dell’eiaculazione.
Più frequentemente le cause sono invece di tipo psichico e questa disfunzione e’ collegata a problemi di tipo psicologico riguardanti soprattutto la capacità di lasciarsi andare al piacere, specie con la propria partner. L’eiaculazione ritardata tende ad allungare i tempi dei rapporti sessuali e, se per l’uomo non è scontato il raggiungimento dell’orgasmo, per la donna il rapporto può essere pesante e doloroso, facendo inoltre sentire i due partners l’uno deluso e l’altra in colpa. Non parliamo, ovviamente, di episodi sporadici che rientrano, comunque, nella normalità della vita sessuale. Solo se si ripetono con una certa frequenza e se sono ravvicinati nel tempo, tanto da creare disagio a uno o a entrambi i partners, si dovrebbe richiedere l’intervento integrato di più specialisti.
In alcuni particolarissimi casi si puo’, infine, parlare di eiaculazione impossibile.
Occorre fare una differenziazione tra
a) il quadro clinico completo, nel quale non vi è eiaculazione e neppure orgasmo;
b) le condizioni nelle quali non vi è eiaculazione, ma è mantenuta la sensazione orgasmica;
c) quelle situazioni in cui vi è eiaculazione senza orgasmo.
Nella situazione a) le cause organiche sono assimilabili a quelle viste per l’eiaculazione ritardata. Sul piano psicologico, solitamente, si tratta di una conseguenza di un quadro ossessivo, caratterizzato da una necessità di controllo che si riverbera anche sulla sessualità. Nella situazione b) posiamo essere di fronte a quella che si definisce eiaculazione retrograda, con orgasmo quindi mantenuto, ma mancanza di emissione di sperma che, invece, viene spinto in vescica. Ne possono essere causa:
A) Problemi chirurgici
– esiti di prostatectomia
– interventi di simpaticectomia addominale
– chirurgia dell’aorta addominale
– linfoadenectomia retroperitoneale
B) Diabete mellito
C) Farmaci
– tioridazina
Quando invece all’esame delle urine non sono presenti spermatozoi, si è di fronte ad un orgasmo anaeiaculatorio, che può essere determinato da:
A) Cause chirurgiche
– distruzione delle vie simpatiche addominali
– blocco dei deferenti a livello del collicolo prostatico da cause infiammatorie o traumatiche e post-chirurgiche
B) Cause endocrine
– ipogonadismi primitivi e secondari (vi è diminuzione di eiaculato per deficit di testosterone)
C) Farmaci
– bloccanti alfa-adrenergici
Nella situazione c) il normale riflesso eiaculatorio non è accompagnato da orgasmo.
Di solito tutte le fasi della risposta sessuale si susseguono normalmente e l’erezione è mantenuta per diversi minuti dopo l’eiaculazione. La sola causa organica di questo disturbo è da attribuirsi ad una patologia del midollo spinale. Di solito le cause sono psicologiche, con meccanismi psicosomatici che bloccano il piacere. Spesso si tratta di un sintomo psichiatrico di tipo isterico.
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Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
Quando un tumore dà segno di sé, perché dà sintomi, si usano un gran numero di esami utilizzati per individuarne la presenza, la gravità e le caratteristiche istologiche e genetiche. Tali esami variano moltissimo in base alla sede o al tessuto coinvolto, ma integrano quasi sempre varie tecniche di laboratorio (ad esempio marker tumorali) e di diagnostica per immagini (come TAC, ecografia, risonanza magnetica, PET), il tutto ovviamente osservato nell’ottica di una accurata anamnesi (la presenza di un tumore in un genitore può aumentare il rischio di avere un tumore) e di un esame obiettivo.
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Nel tumore del colon-retto la diagnosi si avvale ad esempio di:
- anamnesi, cioè la raccolta di tutte quelle informazioni e notizie riguardanti la storia del paziente e della sua famiglia, che possono aiutare il medico a indirizzarsi verso una diagnosi di una certa patologia. Fondamentale capire subito eventuali fattori di rischio, che nel caso di tumore al colon-retto sono principalmente la presenza di poliposi familiare ed una dieta sbagliata (pochi vegetali, troppi grassi animali e carni rosse) che porta a ipercolesterolemia, sovrappeso e obesità;
- esame clinico, che consiste nella palpazione dell’addome alla ricerca di eventuali masse a livello dell’intestino, del fegato e dei linfonodi, e nell’esplorazione rettale (circa il 70% dei tumori del retto si sente con le dita);
- medicina di laboratorio: ricerca di sangue occulto nelle feci, VES elevata e markers tumorali (CEA, CA 19.9);
- diagnostica per immagini: permette di diagnosticare il tumore e, in seguito, di eseguirne la stadiazione, ovvero di valutarne la gravità. Ad esempio la colonscopia con biopsia ed esame istologico; l’ecografia transrettale; la TC addome con mezzo di contrasto (che permette di valutare i rapporti con gli organi circostanti, lo stato dei linfonodi e le eventuali metastasi presenti nell’addome). Per identificare l’esistenza di metastasi a distanza si può eseguire una radiografia, una TC del torace, una risonanza magnetica o la PET (tomografia a emissione di positroni). A tal proposito leggi anche: Differenze tra risonanza magnetica, TAC, PET, MOC, radiografia, ecografia ed endoscopia
Questi elencati sono elementi che, nel loro insieme, permettono la diagnosi e stazione di un cancro al colon-retto, ovviamente la ricerca di un tipo diverso di tumore si avvarrà di tecniche specifiche diverse.
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Scoprire un tumore prima che si manifesti: l’importanza dello screening
Fare diagnosi precoce significa individuare il tumore in fase iniziale, quando ancora non si è diffuso in altri organi (un processo noto col nome di metastasi). In genere risulta molto più semplice trattare un tumore nei suoi primi stadi: spesso si ottengono ottimi risultati in termini di cura con interventi chirurgici o farmacologici non particolarmente invasivi e, di conseguenza, migliora anche la qualità della vita della persona che si sottopone alle terapie. La diagnosi precoce in campo oncologico può essere frutto del caso, quando, per esempio, il tumore viene individuato grazie a un esame effettuato per altri motivi e non con lo scopo specifico di cercare un cancro. Molto più spesso, però, il merito della scoperta precoce di alcuni tra i tumori più diffusi (come seno, collo dell’utero, colon) deve essere attribuito a programmi di screening appositamente studiati. In Italia, secondo le indicazioni del ministero della Salute, il Servizio sanitario nazionale fornisce gratuitamente accertamenti per la diagnosi precoce oncologica e in particolare:
- tumore del seno: mammografia ogni 2 anni per le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni;
- tumore del collo dell’utero: Pap test ogni 3 anni per le donne tra i 25 e i 65 anni;
- tumore del colon-retto: per uomini e donne ricerca del sangue occulto nelle feci ogni anno tra i 50 e i 75 anni; se il primo esame risulta positivo, si esegue una colonscopia; in caso di familiarità per questo tumore si consiglia una colonscopia ogni 5 anni dopo i 50 anni.
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Eiaculazione precoce: sintomi, cura, rimedi naturali e farmaci
L’eiaculazione precoce è una patologia caratterizzata da difficoltà o incapacità da parte dell’uomo nell’esercitare il controllo volontario sull’eiaculazione, col risultato che l’espulsione dello sperma arriva in tempi troppo brevi per godere di un rapporto sessuale soddisfacente. Tra i vari sintomi dell’eiaculazione precoce, che consentono di qualificare un uomo come eiaculatore precoce, vi è ovviamente innanzitutto la durata del rapporto sessuale, poiché se più volte capita che l’atto sessuale si concluda prima che entrambi i partner lo desiderino allora è probabile che l’uomo presenti effettivamente la condizione di eiaculazione veloce. La breve durata dell’amplesso non può però essere sempre annoverata tra i sintomi dell’eiaculazione precoce in quanto può accadere che in particolari situazioni si possano verificare episodi di eiaculazione veloce, come ad esempio dopo un’astinenza prolungata: in questi casi è del tutto normale non riuscire ad avere un controllo del riflesso eiaculatorio. Altri casi in cui è normale avere una eiaculazione precoce è ad esempio quando il soggetto è alle sue prime esperienze sessuali e/o è di fronte ad un nuovo partner: in questi casi l’ansia da prestazione sessuale può influire negativamente sul controllo dell’eiaculazione. Finché l’eiaculazione precoce è “acuta”, cioè capita di tanto in tanto con episodi sporadici legati allo stress o all’ansia, il problema potrebbe non essere grave; se invece l’eiaculazione precoce è “cronica” cioè si presenta ad ogni esperienza sessuale, allora potrebbe essere la manifestazione di una patologia. Dopo avervi descritto classificazione, cause e sintomi, in fondo all’articolo vi forniremo anche una lista di alcuni prodotti come integratori e spray desensibilizzanti che sono estremamente utili per ritardare l’eiaculazione.
Leggi anche: Troppo “veloci” a letto: i numeri dell’eiaculazione precoce
Classificazione
In base all’inizio dei sintomi, l’eiaculazione precoce viene distinta in:
- eiaculazione precoce primaria: si è manifestata fin dall’inizio dell’attività sessuale del soggetto (in pratica il soggetto ha sempre sofferto di eiaculazione precoce, fin dalle sue prime esperienze;
- eiaculazione precoce secondaria: è intervenuta più o meno all’improvviso, dopo un periodo di attività sessuale normale e soddisfacente.
In base alla costante o meno presenza dei sintomi, si parla di:
- disturbo generalizzato: i sintomi sono sempre presenti, sia con la masturbazione che con il sesso con il partner e con tutti i partner, in qualsiasi situazione;
- disturbo situazionale: i sintomi NON sono sempre presenti, bensì si verificano solo in determinate situazioni o partner, ad esempio può verificarsi solo durante il sesso con un partner e non durante la masturbazione, oppure può verificarsi solo con un determinato partner (magari conosciuto da poco) e non con un altro partner.
In base al momento in cui si verificano i sintomi, si parla di:
- eiaculazione ante portam: l’eiaculazione precoce si verifica prima ancora della penetrazione, a causa dei preliminari o anche semplicemente all’idea di avere un rapporto sessuale;
- eiaculazione intra portam: il soggetto riesce a non eiaculare durante i preliminari, ma eiacula poco tempo (pochi minuti o – nei casi più gravi – pochi secondi) dopo aver iniziato la penetrazione.
Classificazione in base alle cause
Le cause dell’eiaculazione precoce possono essere di tipo organico o di tipo psicologico/emotivo, riguardando la storia e le caratteristiche individuali e in alcuni casi le dinamiche relazionali della coppia.
- Cause organiche: possono essere riferite ad ipersensibilità del glande, eventualmente accentuata da anomalie anatomiche esterne come la fimosi oppure dal frenulo corto (o breve) del pene, oppure a processi infiammatori come prostatite e vescicolite.
- Cause psicologiche: in questo caso il problema riguarda spesso un’errata abitudine psicofisiologica acquisita attraverso un’attività autoerotica condotta con fretta e frenesia nell’epoca adolescenziale, spesso per via di sensi di colpa latenti o della necessità di celare tale pratica agli adulti. Alla difficoltà nel controllo dell’eiaculazione può inoltre contribuire il fenomeno dell’ansia da prestazione e una difficoltà più generale a gestire ed esprimere le emozioni.
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Le diverse definizioni diagnostiche
Secondo una prima definizione proposta da Masters & Johnson un uomo soffre di eiaculazione precoce se eiacula prima che il partner raggiunga l’orgasmo in più della metà dei rapporti sessuali. Nei successivi sviluppi scientifici della sessuologia, a questa definizione si sono susseguite altre interpretazioni del fenomeno che correlano la precocità dell’eiaculazione alla durata del rapporto sessuale, al numero di spinte coitali, alla percezione di controllo sull’eiaculazione, alla soddisfazione del partner e della coppia. Una definizione diagnostica che utilizzi quale parametro di riferimento il raggiungimento dell’orgasmo del partner deve valutare l’eventuale presenza di una parallela disfunzione femminile dell’orgasmo che ne ritarda o ne rende impossibile il raggiungimento e che potrebbe rappresentare la reale difficoltà della coppia.
Recentemente, secondo i principi dell’evidence-based medicine, è stato proposto un modello interpretativo focalizzato sul tempo di latenza eiaculatoria intravaginale (IELT); si ritiene così di poter definire come affetto da eiaculazione precoce colui il quale eiacula, mediamente, in un tempo inferiore al minuto rispetto all’inizio della penetrazione. Appare tuttavia evidente come tale modello non sia sufficiente a contenere i numerosi casi di insoddisfazione di coppia associati ad una tempistica superiore al minuto ma ritenuta inadeguata dall’uomo e dalla partner.
Attualmente la definizione diagnostica maggiormente sostenuta dalla sessuologia scientifica si centra sulla carente percezione e possibilità di controllo dell’individuo con eiaculazione precoce sui tempi del processo di eccitazione sessuale e quindi sul raggiungimento della soglia psicofisiologica di attivazione del riflesso eiaculatorio. A tale condizione deve associarsi l’insoddisfazione e il disagio soggettivo dell’uomo e/o della partner per potersi correttamente configurare una diagnosi di eiaculazione precoce.
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Sintomi dell’eiaculazione precoce e conseguenze psicologiche
Quando si presentano i primi sintomi dell’eiaculazione precoce è inevitabile che vi siano anche delle conseguenze psicologiche che possono ledere la salute mentale dell’uomo in maniera anche accentuata. L’eiaculazione veloce causa spesso ansia da prestazione a cui susseguono disagio e preoccupazione durante i rapporti sessuali, stati d’animo negativi che non fanno altro che peggiorare la condizione di eiaculatore precoce.
In molti casi può accadere che l’uomo, per ridurre gli episodi di eiaculazione veloce, cerchi di avere più rapporti consecutivi nel tentativo di ottenere orgasmi ritardati nei rapporti successivi. Talvolta l’eiaculatore precoce cerca anche di formulare pensieri distrattivi durante l’amplesso, tenta di limitare le stimolazioni genitali al minimo oppure riduce i tempi dedicati alle attività preliminari col risultato di costruire un rapporto deprivato di ogni aspetto piacevole.
Quando l’eiaculatore precoce si rende conto che pur avendo attuato numerose strategie per ridurre al minimo i sintomi dell’eiaculazione precoce senza però aver ottenuto risultati apprezzabili, tende, solitamente, ad evitare di avere rapporti sessuali, complicando così la condizione di eiaculazione veloce e alterando profondamente gli aspetti psichici e sociali di se stesso ma anche della coppia.
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Ritardare l’eiaculazione
Riuscire a ritardare l’ eiaculazione è un desiderio che accomuna molti uomini, infatti, non sono pochi coloro che dichiarano di non riuscire ad avere un rapporto sessuale “normale” a causa di un mancato controllo del riflesso eiaculatorio. L’eiaculazione precoce è un disturbo che non consente di avere un’attività sessuale appagante e soddisfacente, generando conseguentemente anche stati d’animo negativi come ansia, stress e depressione. Proprio per tale ragione numerosi uomini hanno cercato dei validi metodi che permettessero loro di riuscire a ritardare l’ eiaculazione ed avere una vita sessuale migliore. Attualmente vi sono varie terapie alternative che consentono di ritardare l’ eiaculazione ed avere un maggiore controllo del riflesso eiaculatorio. Vi è poi, anche il trattamento farmacologico da prescrizione che può essere utile a ritardare l’ eiaculazione, soprattutto quando il disturbo sessuale si manifesta in maniera accentuata.
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Ritardare l’eiaculazione con le terapie alternative
Fra le terapie alternative per ritardare l’ eiaculazione vengono incluse tutte quelle pratiche per le quali non esiste alcuna prova scientifica che ne dimostri l’efficacia. Proprio per tale ragione le terapie alternative non possono essere comprese nella medicina scientifica.
Ritardare l’eiaculazione con l’agopuntura
Svariate ricerche scientifiche hanno valutato i risultati ottenuti con l’agopuntura per ritardare l’ eiaculazione e consentire di avere maggior controllo del riflesso eiaculatorio. In particolare, è stato condotto uno studio su 90 uomini, di età compresa tra i 28 ed i 50 anni, in cui è stato dimostrato che gli uomini trattati con l’agopuntura, rispetto a coloro che invece erano stati sottoposti ad altre tecniche alternative riuscivano, successivamente, ad avere un controllo del riflesso eiaculatorio più saldo e continuativo.
È stato appurato, però, che gli effetti di questa antica tecnica orientale per ritardare l’eiaculazione sono buoni ma, inferiori alla terapia farmacologica. La maggior parte dei pazienti riferisce un miglioramento dopo i primi 3-4 trattamenti, però, l’agopuntura per poter essere inclusa fra le terapie a lungo termine deve essere effettuata ogni 6 mesi.
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Ritardare l’eiaculazione con la terapia del calore
Uno studio condotto solamente in via sperimentale, dalla University Hospitals Case Medical Center di Cleveland, ha progettato, qualche tempo fa, la terapia del calore per cercare di ritardare l’ eiaculazione . Questa terapia alternativa si avvale di uno strumento neuro-termico che emana onde radio in grado, teoricamente, di diminuire le sensazioni provocate dalle sedi nervose che causano difficoltà nel riuscire a tenere il controllo del riflesso eiaculatorio. Questa terapia, però, può essere indicata quando la disfunzione sessuale deriva da problemi di tipo psicologico.
Ritardare l’eiaculazione con la luce-terapia
Per ritardare l’eiaculazione la luce-terapia prevede che ogni mattina il paziente si sottoponga all’esposizione di un fascio di luce bianca di intensità pari ai raggi solari per circa 30 minuti per un periodo di due settimane. I pazienti dopo la luce terapia hanno dichiarato di riuscire ad avere un controllo più intenso sul riflesso eiaculatorio. Allo stato attuale, però, bisogna ancora accertare se la luce-terapia sia una soluzione a lungo termine oppure no.
Rimedi per l’eiaculazione precoce: la terapia naturale
La terapia naturale può essere compresa fra i rimedi per l’ eiaculazione precoce quando questo disturbo si presenta episodicamente e quindi quando non può considerarsi grave. I rimedi per l’ eiaculazione precoce di tipo naturale includono le piante che possono ritardare, seppur di poco, il processo eiaculatorio, oli essenziali e preservativi ritardanti.
Piante
Fra le piante che più comunemente vengono utilizzate come soluzione all’eiaculazione precoce vi è innanzitutto l’impatiens. Questa pianta favorisce il rilassamento mentale e corporeo e permette quindi di avere un maggiore autocontrollo consentendo di gestire con più facilità il proprio riflesso eiaculatorio.
Anche valeriana, passiflora e tiglio risultano essere indicate per il trattamento dell’eiaculazione precoce lieve. Queste piante, infatti, hanno proprietà rilassanti e possono essere d’aiuto per vivere la relazione sentimentale con maggiore serenità diminuendo così l’ansia da prestazione che è fra le cause più comuni di eiaculazione precoce.
Oli essenziali
Gli oli essenziali possono essere ritenuti una possibile soluzione all’eiaculazione precoce per la loro azione sulla psiche. L’olio essenziale chiamato Ylang ylang, ad esempio, svolge un’azione rilassante sul sistema nervoso, attenuandone i disturbi, come ansia, depressione, irritabilità e nervosismo che spesso causano l’eiaculazione precoce.
L’olio essenziale agli estratti di sandalo, invece, agisce equilibrando la sessualità con lo spirito e trasformando le energie sessuali in energie spirituali. Non è dunque una diretta soluzione all’eiaculazione precoce, in quanto la sua azione è prevalentemente di tipo meditativo e rivolta verso l’interiorità. Ma, il suo pregio particolare, consiste nel fatto che riesce a calmare la mente agevolando il rilassamento e aiutando a lasciarsi andare, avendo così maggior controllo del riflesso eiaculatorio.
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Preservativi ritardanti
I preservativi ritardanti possono rappresentare una soluzione all’eiaculazione quando questa condizione si presenta raramente. I preservativi ritardanti contengono un composto chimico chiamato benzocaina che consente all’uomo di ritardare l’eiaculazione e prolungare così il rapporto sessuale.
Rimedi per l’eiaculazione precoce: la terapia psicologica
La terapia psicologica individuale o di coppia può essere compresa fra i rimedi per l’ eiaculazione precoce solo quando il disturbo è causato da problemi psicologici come ansia, depressione stress. Queste condizioni, influiscono sul normale processo di eiaculazione andando e ledere il riflesso eiaculatorio e causando così la comparsa della disfunzione sessuale dell’eiaculazione precoce.
Rimedi per l’eiaculazione precoce: la terapia farmacologica
La molecola usata è la “dapoxetina” (il nome commerciale è Priligy®) che viene assunto un paio d’ore prima del rapporto e permette di allungare i tempi eiaculatori.
Molto spesso per ridurre questo tipo di problematica, possiamo mettere sul frenulo una piccolissima quantità di crema anestetica; desensibilizzando la zona si possono benissimo allungare i tempi eiaculatori, in maniera molto semplice e tranquilla.
Esercizi per ritardare l’eiaculazione
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Psicoterapia individuale
La psicoterapia individuale pone al centro del suo interesse l’individuo e le problematiche che lo affliggono. Solitamente l’approccio individuale viene considerato con maggiore assiduità, fra i vari rimedi per l’ eiaculazione, rispetto all’approccio di coppia, poiché in molti casi l’uomo, che presenta il disturbo sessuale dell’eiaculazione precoce, prova difficoltà ed imbarazzo a parlarne con la propria partner e preferisce quindi recarsi da solo dallo specialista per cercare insieme la soluzione all’eiaculazione precoce.
Psicoterapia di coppia
La terapia di coppia, seppur presa meno in considerazione rispetto a quella individuale, risulta essere più efficace. La qualità della terapia di coppia è più consistente rispetto a quella individuale perché quando una coppia decide di recarsi insieme da uno psicoterapeuta vuol dire che si è compreso che il problema dell’eiaculazione precoce oltre ad affliggere il diretto interessato crea insoddisfazione e malumore anche nella propria partner. Aver compreso questo aspetto permette alla psicoterapia di coppia di includersi fra i migliori rimedi per l’ eiaculazione precoce, nel caso in cui questa dovesse essere dovuta a cause psicologiche.
Ritardanti
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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