Muscolo soleo: anatomia, infiammazione, dolore, esercizi e stretching

MEDICINA ONLINE MUSCOLI GAMBA COSCIA POLPACCIO GEMELLO GASTROCNEMIO TRICIPITE SURA SOLEO BICIPITE FEMORALE SARTORIO PLANTARE GINOCCHIO DOLORE CORSA PIEDE ARTERIE VENE FEMORE TIBIA PERONEIl muscolo soleo è posto profondamente rispetto ai due gemelli, ed assieme a questi forma il muscolo tricipite della sura.

Anatomia

Il soleo origina dalla testa e dal terzo superiore della faccia posteriore della fibula, dalla linea del muscolo soleo della tibia e dall’arco tendineo tra testa fibulare e tibia (arco tendineo del muscolo soleo) distalmente al muscolo politeo. Inserzione: il suo tendine si unisce a quello del muscolo gastrocnemio formando il tendine d’Achille (tendine calcaneare) che va ad inserirsi alla tuberosità calcaneare, nel terzo medio della faccia posteriore del calcagno. Il soleo è l’unico tra i muscoli che formano il tricipite della sura ad essere monoarticolare. E’ innervato dal nervo tibiale (L4-S1).

Funzioni del muscolo soleo ed importanza nello sport

Con la sua azione flette plantarmente la caviglia e partecipa alla flessione del ginocchio. Sviluppa la sua massima potenza quando, partendo dalla posizione caviglia flessa e ginocchio esteso si contrae per estendere il piede. Il soleo è particolarmente importante nelle discipline di resistenza (alta percentuale di fibre rosse) mentre il gastrocnemio è più un muscolo di potenza.

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Dolore al soleo

Tipicamente un esercizio intenso o traumi vari possono determinare dolore al polpaccio ed al soleo. I danni più frequenti sono le infiammazioni e gli strappi, inoltre i gemelli ed il soleo sono i muscoli tipicamente interessati da contratture muscolari. Solo una approfondita indagine medica, che spesso utilizza RX ed ecografia ad elevata frequenza, può distinguere la patologia che interessa il polpaccio.

Esercizi per il soleo

Gli esercizi da fare sono davvero numerosi. Il miglior allenamento per il muscolo monoarticolare, il soleo, è quello effettuato da seduto sulla macchina di Calf. Qui, infatti, il ginocchio è flesso e i gemelli sono detesi, favorendo lo sforzo e l’allenamento del solo soleo perché non possono contrarsi con tutta la loro potenza. L’esercizio risulterà più semplice nelle palestre dotate di una apposita macchina per il Calf seduto, basterà posizionare le ginocchia sotto il pad e il piede con i talloni fuori dalla pedana, dopo essersi seduti, e alzare ginocchia e peso caricato facendo perno con la pianta del piede. In caso contrario basterà adattare una panca e una pedana bassa per accrescere l’estensione angolare dell’esercizio. Seduti sulla panca con il bilanciere sulle cosce e i piedi stabili sul pavimento è possibile sollevare i talloni e il peso scelto per l’esercizio.

Lista di esercizi che coinvolgono il Soleo:

  • Push press davanti
  • Push press dietroSquat al multipower
  • Squat con bilanciere
  • Stacchi da terra con bilanciere
  • Stacchi da terra con bilanciere in posizione sumo
  • Affondi frontali con manubri
  • Affondi laterali con manubri
  • Calf machine in piedi
  • Calf rise con manubrio
  • Front squatLeg press a 45 gradi
  • Leg press orizzontale
  • Pistol squat al multipower
  • Pistol squat con manubri.

Stretching per polpaccio e soleo

Il soleo e il polpaccio sono i muscoli più importanti per l’allenamento dei runners, oltre che degli sportivi, come i calciatori, che corrono a lungo durante l’attività sportiva. Un buon allenamento non può prescindere da una fase di riscaldamento e da una di defaticamento che preveda esercizi di stretching finalizzati proprio ad allungare e poi rilassare questi muscoli. L’obiettivo è quelli di favorirne il riscaldamento tutelandoli dai traumi che potrebbero derivare da uno sforzo fisico improvviso. Nel caso del soleo, che rappresenta uno dei pochi muscoli monoarticolari del corpo umano, gli esercizi da effettuare non sono così banali. Lo stretching tradizionale, infatti, non interessa adeguatamente questo muscolo che, protetto dal polpaccio, non effettua il giusto allenamento. Come risolvere questa situazione? Scegliendo gli esercizi giusti. Il tradizionale allungamento del polpaccio, con ginocchio esteso, deve tenere conto della necessità di allenare e “stirare” anche il soleo. Per questo motivo durante la flessione il ginocchio, invece che esteso, va flesso al fine di consentire una detensione del gastrocnemio a favore dello stretching per il soleo. Questi muscoli sono particolarmente stressati nei runner, soprattutto in condizioni climatiche particolarmente rigide o su percorsi complessi, caratterizzati da salite, montagne, oltre che in atletica leggera. Ecco perché vanno curati con esercizi ad hoc, capaci di tutelarli e prepararli allo sforzo o, al contrario, al riposo dopo l’attività fisica.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Differenza tra stiramento, strappo, contrattura, distorsione e distrazione

MEDICINA ONLINE CAVIGLIA SLOGATA DISTORSIONE STORTA DOLORE FASCIATURA GONFIA RIMEDI TERAPIA FARMACILe lesioni muscolari sono frequenti e si rilevano soprattutto nei soggetti che praticano sport; le più frequenti lesioni muscolari sono (in ordine di gravità):

  • contrattura;
  • stiramento;
  • distrazione;
  • strappo (di I°, II° e III° grado).

Delle patologie elencate nel titolo, fa eccezione la distorsione, che non interessa i muscoli. Cominciamo proprio con questa patologia.

Cos’è una distorsione?
La distorsione è una lesione della capsula e dei legamenti, a volte  con lacerazione, ma senza rottura; provoca una fuoriuscita di sangue nella sede articolare per cui si verifica gonfiore e tumefazione. Ci può essere anche dolore intenso e il movimento è bloccato. Interessa di solito la caviglia, il ginocchio e il polso, è favorita da un tono muscolare insufficiente ed è provocata da un movimento brusco che sposta l’articolazione portando temporaneamente i capi articolari al di là dei limiti fisiologici (al contrario della lussazione, dove la perdita di contatto dei due capi è permanente). E’ più frequente negli adulti che nei bambini e la sua gravità è estremamente variabile  in quanto può comportare danni di varia entità alle componenti dell’articolazione: capsula, legamenti, tendini e menisco. La distorsione a carico della caviglia può portare a distorsioni recidivanti anche per tutta la vita, a causa di disfunzioni permanenti e mancanza di risposta muscolo-tendinea. In caso di distorsione è necessario mettere immediatamente l’arto in posizione sollevata, applicare una borsa del ghiaccio e rivolgersi al medico, anche per escludere la presenza di fratture.

Cosa fare in caso di distorsione?
Nella maggior parte dei casi, per risolvere una distorsione, basta riposo e fasciatura seguite a riabilitazione con esercizi e mezzi fisici (magnetoterapia, ultrasuoni…); per alcune distorsioni più gravi si ricorre ad immobilizzare con un’ingessatura come per le fratture, ma raramente si ricorre all’intervento chirurgico per ricostruire i legamenti lesionati, per evitare esiti permanenti o complicazioni come l’artrosi.

Cos’è una contrattura muscolare?
La contrattura muscolare è una delle lesioni più frequenti e consiste in una contrazione del muscolo superiore alle possibilità fisiologiche della fibra stessa. Tale contrattura produce dolore e rigidità della fibra, limitazione nella deambulazione e dolore vivo nei movimenti di contrazione muscolare. La contrattura, però, è la lesione meno grave tra le lesioni muscolari poiché non causa una rottura di fibra.

Cosa fare in caso di contrattura muscolare?
In caso di contrattura muscolare il riposo è la terapia più efficace. Per guarire da una contrattura muscolare di solito occorre una settimana di pausa. Per accelerare il recupero possiamo abbinare il riposo a massaggi decontratturanti, effettuati da fisioterapisti e a tutte quelle attività che permettono di allungare la muscolatura.

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Cos’è uno stiramento muscolare?
Questa lesione muscolare provoca un dolore acuto e improvviso, anche se spesso sopportabile. È un tipo di lesione facilmente riscontrabile in ambito sportivo ed è provocato da un allungamento eccessivo delle fibre del muscolo.

Cosa fare in caso di stiramento muscolare?
Lo stiramento muscolare generalmente guarisce nel giro di 2-3 settimane di riposo; è utile applicare impacchi di ghiaccio per i primi giorni e bendaggi compressivi. Eventualmente il medico può prescrivere una terapia antinfiammatoria ed un’ecografia può risultare utile.

Cos’è uno strappo muscolare?
Lo strappo muscolare provoca una rottura delle fibre muscolari, che è molto dolorosa e può essere più o meno seria a seconda di quante fibre vengono coinvolte. Lo strappo può riguardare qualsiasi muscolo del corpo, ma solitamente sono più soggetti a strappo i muscoli di gambe e braccia. Più raramente si ‘strappano’ i muscoli di addome e schiena. La lesione viene provocata da una eccessiva sollecitazione alle fibre muscolari, a causa di scatti o contrazioni improvvise. Gli strappi possono essere di I°, II° e III° grado a seconda del numero delle fibre coinvolte:

  • Lesione di I° grado: vengono danneggiate poche fibre muscolari, il danno è localizzato a fibrille e filamenti senza perdita di continuità del muscolo; il fastidio è lieve ed i movimenti sono quasi completamente senza dolore.
  • Lesione di II grado: è caratterizzata da un maggior numero di fibre muscolari lesionate: si ha l’interruzione di un certo numero di fibre muscolari senza coinvolgere una porzione macroscopicamente riconoscibile del ventre muscolare; il dolore compare ogni volta che si cerca di contrarre il muscolo.
  • Lesione di III° grado: causa una vera e propria lacerazione del muscolo, si ha la rottura di un’ampia porzione del ventre muscolare con soluzione di continuo clinicamente evidente, accompagnata da un dolore molto intenso.

Cosa fare in caso di strappo muscolare?
Se si è avuto uno strappo in primo luogo è necessario sospendere subito l’attività che si sta compiendo, che sia sportiva o lavorativa. È meglio consultare subito l’ortopedico per valutare l’entità del problema. Se la lesione è lieve serve un riposo completo per un paio di settimane, associato ad impacchi freddi che esercitano una potente azione sulla circolazione sanguigna, riducendo il flusso di sangue ai vasi lesionati. Inoltre è opportuno ricorrere all’assunzione, su prescrizione medica, di antidolorifici e miorilassanti. Le indagini devono essere completate con un’ecografia e una eventuale risonanza magnetica. I casi più seri richiedono tempi di recupero maggiori e sedute di fisioterapia, come tecarterapia, laserterapia.

Cos’è una distrazione muscolare?
La distrazione muscolare (o rottura sottocutanea del muscolo) è da molti considerata come sinonimo di strappo muscolare, ma nella prima non si verifica mai la rottura delle fibre di tutto il muscolo (percentuale di rottura delle fibre inferiore al 50%) e si tratta pertanto una lesione sì di una certa importanza, ma senz’altro meno grave di uno strappo muscolare vero e proprio. Può avvenire per scatti improvvisi o improvvise e violente contrazioni muscolari e colpisce soprattutto gli sportivi.
Le sedi muscolari maggiormente coinvolte sono i muscoli lunghi degli arti inferiori (meno coinvolti sono i muscoli addominali e i dorsali), soprattutto quelli della coscia come gli adduttori, i flessori e il quadricipite oppure quelli della gamba come il tricipite surale. La lesione avviene in genere a livello delle giunzioni muscolo-tendinee, la zona fisiologicamente e meccanicamente più debole, mentre molto raramente si verifica a livello del ventre del muscolo.

Cosa fare in caso di distrazione muscolare?
Valgono le stesse raccomandazioni usate per i lievi strappi muscolari, prima elencate.

Come prevenire le lesioni muscolari ed articolari
Ci sono delle generiche accortezze, che diminuiscono il rischio di lesioni muscolari ed articolari. Certamente è importantissimo – prima dello sforzo fisico intenso – un buon riscaldamento graduale generale, e se necessario un riscaldamento più specifico. Importante anche lo stretching, per garantire elasticità a muscoli e tendini. Per prevenire le lesioni muscolari è infine importante eseguire in maniera adeguata i vari esercizi, con calma e sempre facendo attenzione al movimento che si sta effettuando ed ai carichi che si stanno usando: l’ideale è evitare il fai da te, specie se non siete sportivi esperti, e farsi seguire da un professionista, che vi guiderà nella corretta esecuzione dei singoli esercizi.

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Differenza tra distorsione, distrazione, strappo e contusione

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA TRAUMA MUSCOLO OSSO FRATTURA LUSSAZIONE DISTORSIONE STRAPPO DISTRAZIONE  MOVIMENTO ROTTURA MUSCOLARE ATTIVITA FISICA SPORT MOVIMENTO GAMBA PIEDE GINNASTICA SCARPE CORRERE CRAMPI MIOCLONIE SPASMO.jpgLa “distorsione” è una lesione della capsula e dei legamenti, a volte  con lacerazione, ma senza rottura; provoca una fuoriuscita di sangue nella sede articolare per cui si verifica gonfiore e tumefazione. Ci può essere anche dolore intenso e il movimento è bloccato. Interessa di solito la caviglia, il ginocchio e il polso, è favorita da un tono muscolare insufficiente ed è provocata da un movimento brusco che sposta l’articolazione portando temporaneamente i capi articolari al di là dei limiti fisiologici. E’ più frequente negli adulti che nei bambini e la sua gravità è estremamente variabile  in quanto può comportare danni di varia entità alle componenti dell’articolazione: capsula, legamenti, tendini e menisco. La distorsione a carico della caviglia può portare a distorsioni recidivanti anche per tutta la vita, a causa di disfunzioni permanenti e mancanza di risposta muscolo-tendinea. In caso di distorsione è necessario mettere l’arto in posizione sollevata, applicare una borsa del ghiaccio e rivolgersi al medico, anche per escludere la presenza di fratture.

Lo “strappo muscolare” (anche chiamato “rottura muscolare”) è una lesione di uno o più fasci di fibre muscolari causata da uno stiramento improvviso che determina la rottura delle fibre del muscolo. Solitamente si manifesta a seguito di violente contrazioni o scatti improvvisi ed è molto frequente soprattutto fra coloro che praticano degli sport dove è richiesto un movimento muscolare di tipo esplosivo ad esempio nel calcio, nel body building, nelle gare di salto, ect. A volte invece colpisce le persone non allenate oppure coloro che non si sono sufficientemente riscaldati prima di affrontare un allenamento. Gli strappi muscolari interessano soprattutto i muscoli della coscia (flessori, adduttori, quadricipite) e della gamba (tricipite surale), mentre è più raro che colpiscano i muscoli addominali o dorsali. In generale però lo strappo muscolare può colpire qualsiasi muscolo del corpo. Il disturbo può coinvolgere un diverso numero di fibre muscolari e, sulla base al numero di fibre interessate,  sono stati individuati 3 gradi:

  • Strappo muscolare di primo grado: si manifesta quando si lesionano poche fibre muscolari;
  • Strappo muscolare di secondo grado: si manifesta quando si lesionano parecchie fibre a seguito di una contrazione muscolare;
  • Strappo muscolare di terzo grado: si manifesta quando si lesionano quasi tutte le fibre e si verifica anche una lacerazione muscolare.

Il termine “distrazione” è sinonimo di strappo muscolare.

La “contusione” infine  è un trauma prodotto da un urto con un corpo contundente, senza lacerazione della cute. Dopo il trauma sulla cute compare un’ecchimosi, una macchia inizialmente rossa e poi violacea che con il tempo assume una colorazione giallognola, prima di scomparire. È il risultato di una rottura di capillari che versano il sangue nei tessuti superficiali; se il travaso di sangue è più abbondante si ha invece un ematoma, più esteso, gonfio e scuro. In caso di ematomi ed ecchimosi è consigliabile applicare degli impacchi di ghiaccio per indurre una vasocostrizione ed eventualmente un bendaggio non stretto. Si possono inoltre applicare delle apposite pomate. Se la contusione non interessa zone a rischio, come ad esempio la testa o zone ove sono presenti organi interni, non c’è da preoccuparsi: ecchimosi ed ematomi regrediscono spontaneamente in poco tempo.

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Differenza tra distorsione, lussazione, sublussazione e strappo muscolare

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA DISTORSIONE LUSSAZIONE STRAPPO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pen.jpg

23 febbraio 2008, durante un incontro di Premier League,
Martin Taylor, difensore del Birmingham determina la frattura scomposta di tibia e perone della gamba sinistra di Eduardo Da Silva, all’epoca attaccante dell’Arsenal.

Distorsioni, lussazioni, sublussazioni e strappi muscolari possono verificarsi frequentemente in seguito a cadute o movimenti sbagliati – lo sa bene chi pratica assiduamente attività sportiva – tuttavia sono patologie diverse tra loro. Cerchiamo di capire cosa sono e quali fattori li differenziano, con parole semplici ed in maniera sintetica.

Cos’è una distorsione?

La distorsione è una lesione della capsula e dei legamenti, a volte  con lacerazione, ma senza rottura; provoca una fuoriuscita di sangue nella sede articolare per cui si verifica gonfiore e tumefazione. Ci può essere anche dolore intenso e il movimento è bloccato. Interessa di solito la caviglia, il ginocchio e il polso, è favorita da un tono muscolare insufficiente ed è provocata da un movimento brusco che sposta l’articolazione portando temporaneamente i capi articolari al di là dei limiti fisiologici. E’ più frequente negli adulti che nei bambini e la sua gravità è estremamente variabile  in quanto può comportare danni di varia entità alle componenti dell’articolazione: capsula, legamenti, tendini e menisco. La distorsione a carico della caviglia può portare a distorsioni recidivanti anche per tutta la vita, a causa di disfunzioni permanenti e mancanza di risposta muscolo-tendinea. In caso di distorsione è necessario mettere l’arto in posizione sollevata, applicare una borsa del ghiaccio e rivolgersi al medico, anche per escludere la presenza di fratture.

Leggi anche: Differenza tra stiramento, strappo, contrattura, distorsione e distrazione

Terapia delle distorsioni

Nella maggior parte dei casi, per risolvere una distorsione, basta riposo e fasciatura seguite a riabilitazione con esercizi e mezzi fisici (magnetoterapia, ultrasuoni…); per alcune distorsioni più gravi si ricorre ad immobilizzare con un’ingessatura come per le fratture, ma raramente si ricorre all’intervento chirurgico per ricostruire i legamenti lesionati, per evitare esiti permanenti o complicazioni come l’artrosi.

Cos’è una lussazione?

Quando la perdita di contatto dei due capi è permanente si parla di lussazione; questa  è frequente a livello della spalla e comporta la fuoriuscita della testa dell’omero dalla cavità in cui è alloggiato (cavità glenoide). Comporta lacerazioni più o meno gravi della capsula articolare e dei legamenti. Il dolore può essere più o meno intenso e aumenta tentando il movimento. Può essere causata da un trauma a livello di uno dei due capi articolari o a distanza, con un meccanismo in cui l’arto agisce da leva. La lussazione può essere associata a frattura.  Può interessare il gomito, il collo del piede o il ginocchio. Si deve intervenire sollevando l’arto e applicando un impacco freddo. Ci si deve sempre rivolgere a un medico tempestivamente per evitare complicazioni.

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Differenza tra lussazione e sublussazione

La lussazione è detta completa quando la perdita dei rapporti fra le due superfici articolari è totale; si parla invece di sublussazione (o lussazione incompleta) quando invece resta un contatto parziale tra le due superfici.

Differenza principale tra distorsione e lussazione

Mentre la distorsione consiste in una temporanea modificazione dell’articolazione che non comporta una perdita di contatto permanente tra le superfici articolari; nella lussazione invece si verifica perdita permanente completa o incompleta dei rapporti tra le due superfici articolari.

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Cos’è uno strappo muscolare?

Lo strappo muscolare è la rottura di fibre del  muscolo per eccessiva sollecitazione: torsione violenta, sforzo eccessivo, stiramento. Il dolore tende ad aumentare con il passare delle ore e limita il movimento; si possono anche verificare gonfiore ed ematoma. Se ad essere colpito è un arto, questo va sollevato e mantenuto fermo, si deve applicare una borsa del ghiaccio. Il medico darà le indicazioni necessarie su eventuali terapie. Per prevenire gli strappi muscolari è bene effettuare sempre un buon riscaldamento prima dell’attività fisica.

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