Ipoposia: quando lo sperma è troppo poco. Come aumentare la quantità di eiaculato

MEDICINA ONLINE ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE PAURA TIMORE COPPIA MENTE PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE MATRIMONIO FIDANZATI UOMO DONNA LIBIDO SPERMA PIACERE SEXDopo aver parlato degli esercizi di Kegel che, tra i vari effetti, potenziano la forza dell’eiaculazione, e dopo aver descritto i metodi per aumentare il volume dell’eiaculato in condizioni fisiologiche, oggi invece parliamo di quando lo sperma è diminuito a causa di una patologia e di come alcune terapie possano risolvere il problema riportando la quantità di eiaculato a livelli ottimali.

La situazione tipica in ambulatorio è il paziente che giunge da me lamentandosi di come il suo sperma sia poco e/o “strano”. Il soggetto, di solito non giovanissimo, riferisce di aver notato ipoposia, cioè la riduzione del volume dello sperma, e l’agglutinazione , cioè uno sperma non liquido, ma finemente granuloso (sperma “a grumi”) o con presenza di fiocchi. Ciò può indicare la presenza di prostatite. Il mio obbiettivo a questo punto diventa curare la prostatite e ciò determinerà fisiologicamente un aumento della quantità dello sperma e della sua qualità. Ma cominciamo come al solito dal principio con la domanda più importante:

Cos’è lo sperma?

Lo sperma, anche chiamato “liquido seminale“, è un liquido organico di consistenza liquido-albuminosa, generalmente di colore biancastro oppure bianco-perlato, con aspetto opalescente o lattescente, che contiene gli spermatozoi prodotti nei testicoli ed altre sostanze di natura organica prodotte dalla prostata, dalle vescichette seminali e dalle ghiandole periuretrali. Interventi chirurgici come la vasectomia permettono all’uomo di avere rapporti eiaculando solamente liquido spermatico privo di spermatozoi, annullando così la possibilità di concepire un figlio.

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Qual è la quantità normale di sperma e di spermatozoi?

Un uomo adulto con una singola eiaculazione emette circa dai 1,5 ml ai 6 ml di sperma (circa un cucchiaino), quantità che dipende dall’intervallo di tempo che passa tra un’eiaculazione all’altra, dalla produzione di testosterone, dallo stress psicofisico del soggetto e da molti altri fattori individuali non del chiariti. In genere, più è lungo l’intervallo passato dall’ultima eiaculazione, più sperma viene prodotto, con una quantità massima cumulabile che si raggiunge generalmente dopo circa una settimana di astinenza. Variabile è anche il numero di spermatozoi per millilitro di eiaculato, legato soprattutto allo stato di salute del soggetto, tale numero varia da 20 a 200 milioni per millilitro. Anche la densità del liquido spermatico dipende da più fattori. Nella maggior parte dei casi ha una densità discreta, ma il suo aspetto può variare da una cremosità vistosa ad uno stato quasi completamente liquido, ma mai trasparente. La viscosità del liquido seminale cambia rapidamente dopo l’emissione; inizialmente molto denso e cremoso, tende a fluidificarsi in tempi variabili da pochi minuti a mezz’ora. Il caratteristico intenso odore è dovuto all’ossidazione della spermina nella sua base volatile.

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Protezione e nutrimento nel lungo viaggio fino all’ovulo da fecondare

Il seme degli esseri umani contiene una complessa gamma di costituenti organici ed inorganici e rappresenta per gli spermatozoi sia una protezione che un nutrimento, durante il loro viaggio attraverso il tratto riproduttivo femminile. L’ambiente vaginale è infatti ostile per le cellule dello sperma, poiché è un ambiente molto acido (per via della microflora ivi esistente che produce acido lattico), viscoso e ricco di cellule immunitarie. I tanti componenti presenti nel seme, favorevoli agli spermatozoi, cercano di compensare con questo ambiente ostile affinché gli stessi possano sopravvivere per il tempo necessario al raggiungimento dell’ovulo da fecondare.

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Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, erezione e libido

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna:

Cause di riduzione dello sperma

Il ridotto volume del liquido seminale – che come dicevo all’inizio dell’articolo si chiama ipoposia – può essere dovuto principalmente ad infiammazione, in genere delle vescicole seminali o della prostata (prostatite), o ad una carenza di testosterone. Per decidere la terapia è necessario valutare la situazione vescicolare e prostatica (con una ecografia) ed il quadro ormonale. Elenchiamo comunque le maggiori possibili cause di ipoposia.

1) Prostatiti e ipertrofia prostatica: il processo infiammatorio altera la qualità del secreto prostatico ed induce inibizione sull’attività testicolare di produzione degli spermatozoi. La presenza della infiammazione produce edema all’interno della ghiandola prostatica che determina un aumento della pressione interna (dato che la prostata è dotata di una capsula inestensibile), fa collabire i dotti eiaculatori, per cui per il passaggio dello sperma sarà necessaria una maggiore spinta. La presenza di questa pseudostruzione transitoria fa fuoriuscire solo una parte dello sperma al momento della eiaculazione, mentre un’altra parte dello sperma viene poi espulso lentamente con le urine. Il meccanismo della prostatite può valere anche nella ipertrfoia prostatica, dove l’aumento volumetrico della ghiandola da incremento delle ghiandole e delle dimensioni di esse, porta a ipoposia.

2) Malattie a trasmissione sessuale: i microrganismi possono interferire con la vitalità e la produzione degli spermatozoi, nonché con la qualità del secreto prostatico e vescicolare. La reazione immunitaria può indurre danni alla struttura degli spermatozoi ed alla funzione prostatico-vescicolare.

3) Malattie sistemiche: febbre, infezioni, malattie renali, alterazioni metaboliche ed immunitarie possono determinare alterazioni qualitative e quantitative dello sperma.

4) Varicocele: l’alterazione indotta dei flussi vascolari peritesticolari e pelvici può alterare la capacità funzionale della prostata e dei testicoli.

5) Criptorchidismo: la mancanta discesa nello scroto dei testicoli induce la perdita della funzione produttiva degli spermatozoi.

6) Disfunzioni ormonali: i disordini della regolazione ipotalamico-ipofisario-testicolare altera gli equilibri necessari alla stimolazione ormonale degli organi produttori; tali disordini possono essere dovuti a fattori endogeni e talvolta all’azione di alcuni farmaci.

7) Farmaci: oltre quelli interferenti con la regolazione ormonale, altri farmaci hanno azioni tossiche più o meno dirette, soprattutto nelle assunzioni a medio-lungo periodo.

8) Eiaculazione retrograda: in seguito ad alcune disfunzioni motorie del collo vescicale od a seguito di interventi su di esso, l’eiaculazione può essere riversata totalmente o in parte nella vescica anziché avere la sua naturale espulsione all’esterno.

9) Traumi testicolari e cancro testicolare: il danno indotto altera la funzione produttiva degli spermatozoi o la loro emissione verso il dotto deferente.

10) Ostruzioni dei dotti deferenti ed eiaculatori: microtraumi, infezioni, infiammazioni, malformazioni, possono indurre l’occlusione dei dotti impedendo la migrazione degli spermatozoi verso l’uretra prostatica.

11) Malattie geniche: alcune malattie genetiche possono portare ad alterazioni testicolari o delle strutture coinvolte impedendo la produzione di spermatozoi e la loro emissione.

12) Malattie autoimmunitarie. Anticorpi prodotti nella via maschile o femminile possono paralizzare gli spermatozoi impedendo loro di nuotare verso la loro destinazione.

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Terapie per l’ipoposia

Non esiste una unica terapia che risolva tutti i casi di ipoposia. Ogni terapia deve essere specifica per la patologia o per la condizione che a monte ha determinato la riduzione dello sperma. Essendo prostatite, ipertrofia prostatica e calo del testosterone le cause più diffuse di ipoposia, facciamo un rapido accenno sulle terapie per queste tre patologie:

1) Terapia per la prostatite (anche se asintomatica o come unico sintomo presenza di riduzione del volume dello sperma): Antibiotico , possibilmente chinolonico, ad ottima penetrazione tessutale prostatica, ed antinfiammatorio. A questi prodotti è possibile associare una varietà di integratori che hanno il compito di migliorare la quantità dello sperma (come tribulus terrestre e arginina). In caso di secrezione più vischiosa , ci sono indicazioni ad assumere anche dei fluidificanti ed effettuare terapia idropinica (almeno due litri di acqua oligominerale al giorno)

2) Terapia per l’ipertrofia prostatica (anche se asintomatica o come unico sintomo presenza di riduzione del volume dello sperma): diverso sarà il quadro della ipoposia che si realizza nella ipertrofia prostatica. In questo caso , anche se non sono presenti sintomi irritativi ed ostruttivi , dovrà essere intrapresa una terapia volta alla riduzione del volume della ghiandola. Oltre ai farmaci che possono essere usati anche per la prostatite, si può usare serenoa repens associata allo zinco , per arrivare fino alla finasteride o dudasteride (anche se questi farmaci sono caratterizzati dal rischio diminuizione libo/deficit erettile).

3) Terapia per il calo di testosterone
Si ricorda che un’altra importante causa della ipoposia può essere il calo del testosterone, l’importante ormone maschile. Verificato il deficit di quest’ultimo il medico vi saprà indicare una buona terapia. Importante limitare l’uso della melatonina. Ovvio che prescrizione e somministrazione di tutti i farmaci e gli integratori fin qui descritti, dovranno avvenire sotto stretto controllo medico.

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IMPORTANTISSIMO: Se cerchi un aumento del testosterone e della quantità/qualità dell’eiaculazione, poche cose sono peggiori della masturbazione compulsiva attuata nella dipendenza da video pornografici su internet. Leggi questo articolo per capire in cosa consiste l’enorme trappola del porno online: Masturbazione compulsiva e dipendenza dalla pornografia online causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge

ATTENZIONE ALLA MELATONINA: La melatonina, usata per trattare l’insonnia, influenza molto negativamente la sfera sessuale dell’uomo. La melatonina diminuisce – da parte dell’ipotalamo – il rilascio di GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine) che induce il rilascio di gonadotropine (FSH e LH) dall’ipofisi anteriore, per questo motivo diminuisce la sintesi di testosterone e quindi la libido. Più precisamente, inibisce la secrezione dell’LH (ormone luteinizzante) che stimola nel maschio l’attività endocrina delle cellule interstiziali del testicolo con produzione di testosterone e di sperma. Smettete di assumere la melatonina, o almeno limitate l’assunzione alla dose di 1mg/die.

Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici

Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare, anche se di poco, circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

Le pompe Bathmate non sono tuttavia sempre disponibili su Amazon. Un prodotto più economico, ma comunque caratterizzato da buona costruzione, è questo: https://amzn.to/3qn4ILB
Un altra pompa peniena, ancora più economica ma comunque ben funzionante, è questa: https://amzn.to/3K7H6Ti

Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un suo allungamento non chirurgico. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

Nota bene: le indicazioni che leggete qui sono solo indicative, non giocate con la vostra salute cercando di curarvi da soli: rivolgetevi ad un bravo medico!

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Esercizi di Kegel: allena il muscolo pubococcigeo per aumentare potenza sessuale ed eiaculazione

Sono definiti esercizi di Kegel, dal nome del dr. Arnold Kegel, che li ha ideati, delle semplici contrazioni volontarie attuate per esercitare i muscoli del pavimento pelvico, più precisamente il muscolo pubococcigeo. Questi esercizi vengono utilmente prescritti da medici in caso di incontinenza urinaria, ma sono ottimi per contrastare la disfunzione erettile (quella che una volta veniva chiamata impotenza) e l’eiaculazione precoce. Imparare a governare il muscolo pubococcigeo ti permetterà di aumentare il piacere nel rapporto regalando addirittura erezioni ed eiaculazioni più potenti.

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Allenare il tuo muscolo pubococcigeo

1) Trova il tuo muscolo pubococcigeo

Il muscolo pubococcigeo forma il pavimento della cavità pelvica e si estende, formando una specie di amaca, dall’osso pubico all’osso sacro (vedi immagine).

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Gli uomini possono individuare grossolanamente la posizione del muscolo pubococcigeo mettendo due dita subito dietro ai testicoli (in pratica tra lo scroto e l’ano). Per individuarlo prova questo semplice esercizio che puoi effettuare anche subito, anche se sei a lavoro (nessuno se ne accorgerà!): prova a fare finta di urinare, poi cerca di fermare improvvisamente il flusso con una veloce contrazione muscolare. Quel muscolo che hai appena contratto per bloccare il flusso virtuale dalla vescica è il tuo muscolo pubococcigeo. Se non riesci ad individuarlo subito, non preoccuparti: la prossima volta che andrai in bagno ad urinare, prova ad interrompere il flusso di urina, poi ricomincia a urinare per poi riprovare a bloccare il flusso. Con questo sistema sono sicuro che riuscirai a localizzare il “misterioso” muscolo!

2) Tendi il muscolo pubococcigeo venti volte

Una volta che hai capito come contrarre volontariamente il muscolo in questione, procediamo con l’allenamento, che puoi praticare ovunque, anche quando sei seduto alla scrivania del tuo ufficio. Per prima cosa cerca di tenere i muscoli delle cosce e dello stomaco rilassati e concentrati solo sul muscolo pubococcigeo, cercando di visualizzare mentalmente la sua posizione all’interno del tuo corpo.  Inizia a contrarlo e cerca di mantenere tale contrazione per uno o due secondi, poi rilassalo. Procedi per dieci volte l’esercizio di contrazione/rilassamento. Ripeti l’intera sequenza tre volte al giorno. Respira normalmente mentre esegui questo esercizio e cerca di evitare di trattenere il respiro.

3) Aggiungi dieci contrazioni molto lente

Appena sarete diventati pratici con l’esercizio precedente – basato sul controllo e sulla reattività del muscolo – potete aggiungere anche questo secondo esercizio, basato sulla resistenza. Esegui delle contrazioni molto lente di cinque secondi e  in maniera graduale fino ad arrivare a contrarre il muscolo pubococcigeo il più possibile. Usa i successivi cinque secondi per rilassare gradualmente il muscolo tornando nella posizione di partenza.

Consigli e avvertenze

Fate attenzione a queti consigli:

  • Poiché gli esercizi del muscolo pubococcigeo coinvolgono movimenti solo interni e le contrazioni sono virtualmente invisibili alle persone intorno a te, puoi eseguirli praticamente ovunque: ad esempio, mentre sei seduto in macchina, in ufficio, all’università o mentre sei a letto.
  • Gli esercizi possono risultare un po’ difficili all’inizio. Sii perseverante e cerca infine di raggiungere, passo per passo, il numero massimo di ripetizioni. Potrebbero volerci alcuni giorni, o anche alcune settimane, per riuscirci.
  • Come ogni altro muscolo, il pubococcigeo può strapparsi o affaticarsi. Se senti dolore o avverti un crampo mentre esegui gli esercizi, fermati immediatamente.
  • L’esercizio del muscolo pubococcigeo è come l’esercizio di qualsiasi altro muscolo. Più ti eserciti e più veloci e di effetto saranno i risultati, ma il concetto più importante è la costanza.

Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici

Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

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Torsione del testicolo: sintomi, cure, conseguenze, neonati. E’ doloroso? Cosa fare dopo l’intervento?

MEDICINA ONLINE TORSIONE TESTICOLO FUNICOLO SINTOMI CURE Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene VagiLa torsione testicolare, o torsione del funicolo spermatico, è una patologia caratterizzata dalla rotazione del testicolo attorno al proprio asse. E’ una urgenza chirurgica a tutti gli effetti. Se trascurata, può portare ad atrofia del testicolo.

Leggi anche: Testicoli e scroto: dimensioni, anatomia e funzioni in sintesi

Fattori di rischio

Le probabilità di una torsione aumentano se il cordone è troppo lungo e se il didimo non è ben ancorato alla parte terminale dello scroto.

Frequenza

La torsione del testicolo si manifesta in un caso ogni 15 mila maschi al di sotto dei 25 anni.

Leggi anche: L’autopalpazione del testicolo ti salva dal cancro testicolare

Cause

Le cause sono genetiche: alcuni pazienti sembrano essere più predisposti di altri al problema per motivi anatomici. In età neonatale le cause sono l’anomala mobilità testicolare all’interno dello scroto. Altre possibili cause sono traumi ripetuti, criptorchidismo, testicolo posto orizzontalmente, incremento volumetrico testicolare, neoplasie del didimo e disuria.

Sintomi e segni

In caso di torsione completa, non ricevendo più sangue, il testicolo tende ad atrofizzarsi e andare in necrosi nel giro di poche ore. Il dolore è fortissimo e può essere spesso confuso con coliche molto fastidiose, dato che i nervi che partono dal testicolo ramificano fino in zona inguinale. Il testicolo tende ad aumentare di volume e ad assumere una posizione anomala nello scroto. Lo scroto si arrossa. Il paziente può inoltre avere malessere, nausea, febbre e dolore durante la minzione.

Leggi anche: Cancro del testicolo: prevenzione, diagnosi, stadiazione, cure

Rischi

Se non trattata in tempo, la torsione del testicolo può determinare lesioni irreversibili del testicolo, necrosi del testicolo, infertilità o sterilità.

Per approfondire, leggi anche:

Diagnosi

La torsione testicolare viene diagnosticata principalmente con anamnesi, esame obiettivo ed ecografia.

Leggi anche: Micropene: quanto misura, complicazioni, c’è una cura?

Terapie

Se non viene diagnosticata e di conseguenza curata (con un intervento chirurgico), può arrecare danni irreversibili al testicolo con l’inevitabile asportazione chirurgica. Pertanto a qualsiasi età sussista il sospetto clinico di torsione del testicolo l’intervento chirurgico assume i caratteri dell’urgenza indifferibile. Se il testicolo non può essere salvato, il chirurgo lo rimuove e può essere applicato un testicolo artificiale; ed a tal proposito leggi: Impianto di protesi testicolare: quando, come e perché si effettua

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