Spinaci: proprietà, calorie, dieta, valori nutrizionali e ferro

MEDICINA ONLINE SPINACI VERDURA ORTAGGI INSALATA RICETTE LIGHT CUCINA AL FORNO DIETA PROPRIETA CALORIE DIMAGRIRE GRASSI FERRO NON EME CARNE VALORI NUTRIZIONALI SPINACH WALLPAPER.jpgLo spinacio (Spinacia oleracea) è una pianta erbacea della famiglia delle Chenopodiaceae, originaria dell’Asia sudoccidentale ed introdotta in Europa attorno al 1000, sebbene sia diventata sempre più importante come alimento solo nel corso del XIX secolo. Di questa pianta si consumano le Continua a leggere

Differenza tra verdura ed insalata con esempi

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Differenza tra verdura, legumi ed ortaggi con esempi

MEDICINA ONLINE LEGUMI FAVE PISELLI LENTICCHIE CECI SOIA FAGIOLI DIABETICO DIABETE GLICEMIAVerdura ed ortaggi

Con il termine “verdura” si fa riferimento alle parti commestibili di un ortaggio, che possono essere una o più sue parti, come le radici, il gambo, il fusto, le foglie e/o i germogli. Gli ortaggi – le cui parti commestibili sono chiamate Continua a leggere

Differenza tra verdura cotta e cruda: quale preferire?

MEDICINA ONLINE MANGIARE DOLCI VERDURA FAMIGLIA MAMMA FIGLI BAMBINI DIETA FIBRA GRASSI ZUCCHERI PROTEINE GONFIORE ADDOMINALE MANGIARE CIBO PRANZO DIMAGRIRE PANCIA PESO INTESTINO DIGESTIONE STOMACO CALORIE METABOLISMOE’ necessario partire da un punto fermo: le verdure fanno davvero bene alla nostra salute. Dal punto di vista nutrizionale le verdure contengono moltissima acqua (tra il 75 ed il 95%) e pochi carboidrati, proteine, grassi e calorie; inoltre sono ricche di sali minerali, vitamine (A, E,C) e fibra alimentare che oltre ad avere potere saziante perché “riempie” lo stomaco, agisce positivamente contro Continua a leggere

Differenza tra verdura e frutta con esempi e proprietà

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Con il termine “verdura” si fa riferimento alle parti commestibili di un vegetale (ortaggio) sia coltivato che selvatico. Le parti commestibili di un vegetale possono essere una o più sue parti, come le radici, il gambo, il fusto, le foglie e/o i germogli. Tali parti in alcuni casi possono essere consumate sia crude che cotte, mentre in altri casi devono essere sottoposte a cottura, prima di essere consumati. Esempi di verdura sono Continua a leggere

Differenza tra verdura ed ortaggi con esempi e proprietà

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Le zucchine sono verdure verdi appartenenti al gruppo degli ortaggi da frutto

Verdura

Con il termine “verdura” si fa riferimento alle parti commestibili di un vegetale sia coltivato sia selvatico. Le parti commestibili di un vegetale possono essere una o più sue parti, come le radici, il gambo, il fusto, le foglie e/o i germogli. Tali parti in alcuni casi possono essere consumate sia crude che cotte, mentre in altri casi devono essere sottoposte a cottura, prima di essere consumati. Esempi di verdura sono Continua a leggere

Lattuga ed altre verdure: contengono lattosio o no?

MEDICINA ONLINE VEGAN GIRL VEGETARIAN EAT WOMAN DINNER CRUDISTI FRUTTARIANI VEGETARIANI VEGETARIANI DIFFERENZE VERDURA CARNE CIBO PROTEINE WALLPAPER HD PHOTO PICTURE HI RES EATING MANGIARE DIETA RICETTA CIBO CAROTA VEGETALI KCALIl lattosio è uno zucchero disaccaride, cioè uno zucchero formato da due zuccheri monosaccaridi: il galattosio ed il glucosio. Il lattosio è – come il nome suggerisce – estremamente presente nel latte e nei latticini: circa il 98% di tutti gli zuccheri presenti nel latte è infatti costituito proprio da Continua a leggere

Più grassi e meno carboidrati per ridurre la mortalità

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L’assunzione di grassi totali per circa il 35% dell’energia con una riduzione concomitante dell’assunzione di carboidrati può far calare il rischio di mortalità totale. Infatti, gli individui con elevata concentrazione di carboidrati – oltre il 60% dell’energia – possono beneficiare di una riduzione dell’assunzione di carboidrati e dell’aumento del consumo di grassi”. Insomma, meno pasta, più camembert? In realtà non tutti i grassi, come sappiamo, sono uguali.

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Più grassi saturi, meno ictus

Ogni tipo di grasso è comunque associato a una significativa riduzione del rischio di mortalità. Meno 14% per i grassi saturi, meno 19% per i monoinsaturi e meno 20% per i polinsaturi. Di più: una più elevata assunzione di grassi saturi, quelli che fino a oggi ci hanno invitato a rifuggire come la peste, è stata associata a una diminuzione del 21% del rischio di ictus.

“Una diminuzione dell’assunzione di grassi ha portato automaticamente un aumento del consumo di carboidrati”, spiega Dehghan, autrice principale dello studio. “E le nostre scoperte potrebbero spiegare perché alcune popolazioni come quelle del sud dell’Asia, che non consumano molti grassi ma mangiano molti carboidrati, hanno tassi di mortalità più elevati”.

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Frutta e verdura: bastano 3-4 porzioni

Non contenti di far vacillare le nostre certezze sul fronte dell’assunzione di grassi e carboidrati, i ricercatori canadesi in un altro studio, pubblicato e presentato contestualmente al primo, hanno dato un’occhiata anche al consumo di frutta, verdura e legumi, per capire se e quanto la loro assunzione abbondante, anch’essa suggerita dalle linee guida, sia effettivamente protettiva.

E’ emerso che ad avere l’effetto più significativo, cioè un maggiore abbassamento del rischio di mortalità, era un’assunzione moderata, pari a tre-quattro porzioni (tra i 375 e i 500 grammi) di frutta, verdura e legumi al giorno, con pochi benefici aggiuntivi derivanti da un consumo più abbondante. L’assunzione di frutta, a quanto pare, era più fortemente associata ai benefici rispetto a quella di verdura. Perciò a chi stentasse ad arrivare a quattro porzioni quotidiane conviene aggiungere una macedonia piuttosto che un’insalata.

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Più verdura cruda e legumi

Ma meglio un’insalata di un piatto di verdure alla griglia. Già, perché un’altra delle scoperte fatte dai ricercatori è che “l’assunzione di verdure crude ha un’associazione più forte a un minore rischio di morte rispetto all’assunzione di verdure cotte”. “Le linee guida dietetiche non distinguono i vantaggi delle verdure crude rispetto alle verdure cotte”, avvertono, ma “i nostri risultati indicano che le raccomandazioni dovrebbero mettere in risalto l’assunzione di verdure crude rispetto a quelle cotte”. E i legumi? Fagioli, lenticchie, ceci, piselli sono comunemente consumati da molte popolazioni dell’Asia meridionale, dell’Africa e dell’America Latina. “Mangiarne una porzione al giorno diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari e morte“, spiegano i ricercatori. Occorrerebbe perciò incoraggiarne il consumo in Europa e Nord America, dove i livelli di assunzione non sono molto alti.

Dieta equilibrata

Lo studio PURE (Prospective Urban Rural Epidemiology) dal quale sono stati attinti i dati “comprende popolazioni provenienti da regioni geografiche che non sono state studiate prima e la diversità delle popolazioni aumenta notevolmente la forza delle nostre scoperte”, spiega Victoria Miller, studentessa di dottorato tra gli autori dello studio. Ma se tutto quello che ci hanno raccomandato finora era sbagliato o impreciso, come dobbiamo regolarci da adesso in poi? “La moderazione nella maggior parte degli aspetti della dieta va preferita, rispetto all’assunzione molto bassa o molto elevata della maggior parte dei nutrienti”, chiosa Salim Yusuf, ricercatore principale dello studio e direttore del Population Health Research Institute della McMacter, che ha condotto l’indagine. Il vecchio mantra che suggerisce di seguire una dieta equilibrata, mangiando un po’ di tutto, alla fine si rivela la linea guida più intelligente e forse, in ultima analisi, anche la più facile da seguire.

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