Con “ptosi mammaria“, comunemente chiamata “seno cadente”, in medicina si intende il graduale spostamento verso il basso della mammella, con capezzolo che – nei casi più gravi – Continua a leggere
Archivi tag: areola
Differenza tra seno della donna e seno dell’uomo
La mammella è costituita da tre componenti fondamentali:
- un insieme di ghiandole chiamate lobuli, che nella donna producono il latte;
- piccoli tubi che prendono il nome di dotti, che portano il latte dal lobulo al capezzolo;
- stroma, tessuto grasso e connettivo che circonda lobuli e dotti, assieme a vasi sanguigni e linfatici.
Nelle prime fasi della vita e fino alla pubertà, maschi e femmine presentano più o meno la stessa quantità di tessuto mammario; la situazione cambia radicalmente con l’arrivo della pubertà quando gli ormoni femminili prodotti dalle ovaie fanno accrescere dotti, lobuli e stroma nelle donne, mentre gli ormoni maschili tengono sotto controllo la crescita di tali tessuti negli uomini che in genere possiedono i dotti, ma pochissimi lobuli e poco tessuto adiposo (almeno finché la percentuale di massa grassa del corpo maschile rimane entro certi limiti).
Ciò si riflette ovviamente sia dal punto morfologico che funzionale: la mammella femminile diventa, al contrario di quella maschile, fisiologicamente adatta all’allattamento della prole ed acquista una forma più generosa dal momento che, mentre le dimensioni della mammella di un uomo normopeso sono determinate principalmente dal muscolo pettorale, nella mammella femminile sono determinate dall’accumulo di tessuto mammario, specialmente quello adiposo. Il maggiore volume della mammella femminile rappresenta una caratteristica che permetteva all’uomo preistorico di distinguere la femmina dal maschio ed è quindi diventata una caratteristica sessuale secondaria femminile molto ricercata dall’uomo.
I capezzoli maschili e femminili, così come le areole che li circondano, sono molto simili tra loro prima della pubertà: sono piccoli, poco pronunciati, poco pigmentati e circondati da cute glabra. Le cose cambiano radicalmente dalla pubertà in poi dal momento che capezzolo ed areola di una donna adulta sono invece generalmente molto più grandi e pronunciati rispetto a quello di un maschio adulto, oltre al fatto che la cute della mammella maschile si riempie di peli, mentre ciò non avviene nella donna. Per approfondire, leggi: Differenza tra capezzolo maschile e femminile
La mammella maschile può, in determinate condizioni e patologie, acquisire alcune caratteristiche femminili, a tal proposito leggi: Ginecomastia: quando è l’uomo ad avere il seno
Come prima accennato, però, anche nella mammella maschile per tutta la vita sono presenti piccole quantità di tessuto mammario che, come succede nella donna, possono mutare e dare il via alla formazione del cancro al seno ed alla sua successiva diffusione negli organi vicini: per questo motivo il tumore del seno, nonostante venga spesso considerato una malattia esclusivamente femminile, in realtà può svilupparsi anche negli uomini anche se in questi ultimi si sviluppa raramente, mentre tra le donne è il tumore più diffuso.
Leggi anche:
- Differenza tra ginecomastia vera, falsa, acquisita, congenita e puberale
- L’uomo può allattare al seno?
- Capezzolo femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Areola femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Differenza tra capezzolo maschile e femminile
- Gli uomini possono avere il tumore al seno?
- Tumore al seno nell’uomo sintomi, dolore, sopravvivenza e guarigione
- A che età inizia a crescere il seno nelle donne?
- A che età smette di crescere il seno nelle adolescenti?
- E’ normale avere un seno asimmetrico? Esistono rimedi?
- E’ normale avere un seno più grande dell’altro? Rimedi?
- La donna con un enorme seno sulla schiena
- Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
- Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
- Storia di un seno: dall’embrione alla menopausa
- Cos’è la pubertà, a che età inizia e come si manifesta?
- Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzione
- Il reggiseno provoca il cancro al seno? Finalmente abbiamo una risposta
- La visita senologica: come, quando e perchè farla?
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto [VIDEO]
- Perché ho il seno piccolo? Quali sono i fattori che influenzano la grandezza del mio seno?
- Perché agli uomini piace così tanto il seno delle donne?
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- Differenza dolore al seno da gravidanza e da ciclo mestruale
- Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale
- Quando una mammella non si sviluppa: la Sindrome di Poland
- Politelia: quando i capezzoli sono troppi, cause e terapie
- Mastodinia: quando il seno è gonfio e dolorante
- Rassodare il seno senza chirurgia con la Radiofrequenza Monopolare
- Aumentare il seno senza chirurgia con i cibi ricchi di fitoestrogeni
- Tumore alla mammella: cause, diagnosi e prevenzione
- Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta
- Dimagrire senza perdere seno
- Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
- Grandezza del seno: le donne del nord battono quelle del sud
- La donna con il seno più grande del mondo [VIDEO]
- I deodoranti che contengono alluminio causano il cancro al seno?
- Esercizi e consigli per rassodare e tonificare il seno
- Il reggiseno che può far crescere il tuo seno
- L’incidenza del tumore al seno in crescita tra le quarant’enni: l’importanza della mammografia
- Linfonodo sentinella: cos’è e perché è importante in caso di cancro
- Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Ingrandire il seno con l’ipnosi
- Biopsia del linfonodo sentinella: a che serve, perché è importante
- Filler ad alta densita’: Macrolane™ per l’aumento del seno senza bisturi
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
La mammella femminile può essere idealmente suddivisa in quattro quadranti, costituiti da due linee perpendicolari che si intersecano presso il capezzolo.
- QSE quadrante superiore esterno (Q1);
- QSI quadrante superiore interno (Q2);
- QIE quadrante inferiore esterno (Q3);
- QII quadrante inferiore interno (Q4).
L’area tonda che include capezzolo ed areola, che ha il suo centro nel punto in cui si incontrano le due linee perpendicolari, prende il nome di “complesso areola capezzolo” (CAP, Q5).
Per meglio comprendere la disposizione dei quadranti, vedi quest immagine che raffigura i quattro quadranti della mammella
Leggi anche:
- Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
- Quadranti mammari, tumore al seno, quadrantectomia e mastectomia radicale
- Breast Unit salvavita: -18% di mortalità in caso di cancro al seno
- Capezzolo femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Storia di un seno: dall’embrione alla menopausa
- Cos’è la pubertà, a che età inizia e come si manifesta?
- Perché ho il seno piccolo? Quali sono i fattori che influenzano la grandezza del mio seno?
- Riconoscere il cancro al seno: sintomi precoci e tardivi
- Tumore al seno: sintomi e segni visibili
- Tumore al seno: stadiazione, prognosi e sopravvivenza
- Cancro al seno: metastasi e sintomi avanzati del tumore
- Differenza tra ecografia e mammografia nella diagnosi di tumore al seno
- Noduli al seno: quando preoccuparsi ed andare dal medico?
- Come riconoscere un nodulo maligno del seno da uno benigno?
- Tumore al seno: sintomi e dolore al braccio
- Tumore al seno C1 C2 C3 C4 C5: cosa significa il referto?
- Tumore al seno età: a quanti anni si può verificare?
- Classificazione e stadiazione delle fasi del tumore alla mammella
- Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Areola femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Differenza tra capezzolo maschile e femminile
- Differenza tra capezzolo ed areola
- Differenza tra seno della donna e seno dell’uomo
- Gli uomini possono avere il tumore al seno?
- Tumore al seno nell’uomo sintomi, dolore, sopravvivenza e guarigione
- A che età inizia a crescere il seno nelle donne?
- A che età smette di crescere il seno nelle adolescenti?
- E’ normale avere un seno asimmetrico? Esistono rimedi?
- E’ normale avere un seno più grande dell’altro? Rimedi?
- La donna con un enorme seno sulla schiena
- Perché agli uomini piace così tanto il seno delle donne?
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- Differenza dei capezzoli e del seno in gravidanza
- Differenza dolore al seno da gravidanza e da ciclo mestruale
- Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale
- Ginecomastia: quando è l’uomo ad avere il seno
- Differenza tra ginecomastia vera, falsa, acquisita, congenita e puberale
- L’uomo può allattare al seno?
- Quando una mammella non si sviluppa: la Sindrome di Poland
- Politelia: quando i capezzoli sono troppi, cause e terapie
- Mastodinia: quando il seno è gonfio e dolorante
- Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzione
- Il reggiseno provoca il cancro al seno? Finalmente abbiamo una risposta
- La visita senologica: come, quando e perchè farla?
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto [VIDEO]
- Rassodare il seno senza chirurgia con la Radiofrequenza Monopolare
- Aumentare il seno senza chirurgia con i cibi ricchi di fitoestrogeni
- Tumore alla mammella: cause, diagnosi e prevenzione
- Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta
- Dimagrire senza perdere seno
- Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
- Grandezza del seno: le donne del nord battono quelle del sud
- La donna con il seno più grande del mondo [VIDEO]
- I deodoranti che contengono alluminio causano il cancro al seno?
- Esercizi e consigli per rassodare e tonificare il seno
- Il reggiseno che può far crescere il tuo seno
- L’incidenza del tumore al seno in crescita tra le quarant’enni: l’importanza della mammografia
- Linfonodo sentinella: cos’è e perché è importante in caso di cancro
- Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Ingrandire il seno con l’ipnosi
- Biopsia del linfonodo sentinella: a che serve, perché è importante
- Filler ad alta densita’: Macrolane™ per l’aumento del seno senza bisturi
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
Il capezzolo introflesso (o retratto) è una malformazione caratterizzata dall’assenza di prominenza del capezzolo, che risulta quindi come «risucchiato» all’interno del seno. Si presenta in due forme principali:
- capezzolo introflesso reversibile: il capezzolo è introflesso a riposo, ma può estroflettersi manualmente o con il freddo;
- capezzolo introflesso irreversibile: il capezzolo rimane introflesso anche se stimolato; è la forma più grave.
Il capezzolo introflesso può verificarsi sia nelle donne che nell’uomo.
Cause di capezzolo retratto
Questa anomalia è determinata da dotti galattofori (i tubicini che durante l’allattamento portano il latte al capezzolo) troppo corti, che trattengono all’interno della mammella il capezzolo. L’origine del problema, che colpisce in media 20 donne su mille, è di solito ereditario; in rari casi può essere causato da infiammazioni o da interventi chirurgici. Un tipo di capezzolo introflesso temporaneo, può presentarsi dopo l’allattamento.
Capezzolo introflesso e cancro alla mammella
Il capezzolo introflesso, specie se è monolaterale (solo su una mammella) e/o compare all’improvviso, può essere segno di tumore al seno. In questi casi, però, non si presenta da solo, bensì generalmente accompagnato da altri sintomi, come:
- un ispessimento diverso dagli altri tessuti della mammella,
- una mammella che diventa più grande o più bassa,
- un capezzolo che cambia posizione o morfologia,
- la presenza di una increspatura della pelle o di fossette, “pelle a buccia d’arancia”,
- un arrossamento cutaneo intorno a un capezzolo,
- una secrezione purulenta e/o ematica dal capezzolo,
- dolore costante in una zona della mammella o dell’ascella,
- un gonfiore sotto l’ascella o intorno alla clavicola.
Cure
Se il capezzolo introflesso è causato da tumore, la sua cura dovrà ovviamente passare attraverso il processo terapeutico specifico per questo tipo di patologia, a tal proposito leggi: Tumore alla mammella: cause, diagnosi e prevenzione
Nei casi più lievi e puramente estetici, per correggere l’anomalia si può ricorrere a dispositivi, simili a piccole ventose, che, creando dall’esterno un vuoto con pressione negativa, spingono il capezzolo in fuori. Devono essere applicati per circa 6-8 ore al giorno per almeno tre mesi. Gli svantaggi? Sono scomodi e visibili attraverso i vestiti. Inoltre, se la pelle è molto delicata, possono provocare l’ulcerazione del capezzolo.
Trattamento chirurgico
In caso di trattamento estetico, l’alternativa chirurgica è sicuramente la più efficace e consiste nell’effettuare una piccola incisione a livello del capezzolo, attraverso la quale rimuovere i tralci fibrosi e i dotti galattofori troppo corti. Al termine dell’operazione, il capezzolo verrà suturato sia all’interno (pull out), per proiettarlo in fuori, che sulla cute esterna (per affrancare meglio i margini). Poi verrà posizionata una medicazione ad anello (detta a ring). L’intervento, che ha una durata di 30-60 minuti, avviene in anestesia locale e in regime di day surgery. La medicazione applicata sulla mammella verrà rimossa dopo circa 5-7 giorni, eventuali punti di sutura, se non riassorbibili, dopo circa 10 giorni. Inizialmente la zona potrà risultare tumefatta, ma il gonfiore si ridurrà progressivamente fino a scomparire nell’arco di due settimane circa.
Dopo l’intervento
All’inizio la sensibilità di areola e capezzolo potrebbe essere alterata: ma si tratta di una condizione provvisoria, destinata a tornare alla normalità nell’arco di alcune settimane o di pochi mesi. In seguito a questa operazione, non è più possibile allattare. L’iter per avere le corrette indicazioni prevede una visita del medico di famiglia che, constatata l’anomalia, prescriverà una visita specialistica dal chirurgo plastico. Sarà poi quest’ultimo a decidere e a programmare, nell’ambito dell’attività ospedaliera, l’intervento, che ha un costo variabile fra i mille e i duemila euro.
Leggi anche:
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Capezzolo femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzione
- La visita senologica: come, quando e perchè farla?
- Riconoscere il cancro al seno: sintomi precoci e tardivi
- Tumore al seno: sintomi e segni visibili
- Tumore al seno: stadiazione, prognosi e sopravvivenza
- Cancro al seno: metastasi e sintomi avanzati del tumore
- Differenza tra ecografia e mammografia nella diagnosi di tumore al seno
- Noduli al seno: quando preoccuparsi ed andare dal medico?
- Come riconoscere un nodulo maligno del seno da uno benigno?
- Tumore al seno: sintomi e dolore al braccio
- Tumore al seno C1 C2 C3 C4 C5: cosa significa il referto?
- Tumore al seno età: a quanti anni si può verificare?
- Classificazione e stadiazione delle fasi del tumore alla mammella
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
- Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
- Quadranti mammari, tumore al seno, quadrantectomia e mastectomia radicale
- Breast Unit salvavita: -18% di mortalità in caso di cancro al seno
- Areola femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Differenza tra capezzolo maschile e femminile
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto [VIDEO]
- Perché ho il seno piccolo? Quali sono i fattori che influenzano la grandezza del mio seno?
- Biopsia del linfonodo sentinella: a che serve, perché è importante
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
- Ginecomastia: quando è l’uomo ad avere il seno
- Differenza tra ginecomastia vera, falsa, acquisita, congenita e puberale
- L’uomo può allattare al seno?
- Storia di un seno: dall’embrione alla menopausa
- Cos’è la pubertà, a che età inizia e come si manifesta?
- Il reggiseno provoca il cancro al seno? Finalmente abbiamo una risposta
- Perché agli uomini piace così tanto il seno delle donne?
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- Differenza dolore al seno da gravidanza e da ciclo mestruale
- Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale
- Quando una mammella non si sviluppa: la Sindrome di Poland
- Politelia: quando i capezzoli sono troppi, cause e terapie
- Mastodinia: quando il seno è gonfio e dolorante
- Rassodare il seno senza chirurgia con la Radiofrequenza Monopolare
- Aumentare il seno senza chirurgia con i cibi ricchi di fitoestrogeni
- Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta
- Dimagrire senza perdere seno
- Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza
- Grandezza del seno: le donne del nord battono quelle del sud
- La donna con il seno più grande del mondo [VIDEO]
- I deodoranti che contengono alluminio causano il cancro al seno?
- Esercizi e consigli per rassodare e tonificare il seno
- Il reggiseno che può far crescere il tuo seno
- L’incidenza del tumore al seno in crescita tra le quarant’enni: l’importanza della mammografia
- Linfonodo sentinella: cos’è e perché è importante in caso di cancro
- Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Ingrandire il seno con l’ipnosi
- Filler ad alta densita’: Macrolane™ per l’aumento del seno senza bisturi
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
La mammella è una organo ghiandolare, nella maggioranza degli animali (tra cui l’essere umano) è pari, e nelle femmine di mammifero secerne il latte. Nel genere umano l’organo femminile ha grandezza e forma variabile in base a molti fattori, come genetica, età, elasticità della pelle e percentuale di massa grassa. La mammella destra e sinistra sono difficilmente uguali in dimensioni e perfettamente simmetriche. Oltre che strumento di nutrizione della prole, la mammella è – dopo la pubertà – una caratteristica sessuale secondaria della donna e rappresenta una parte del corpo erogena, molto sensibile e generalmente considerata fonte di attrazione sessuale.
Mammella, seno e petto
Con il termine “seno” ci si riferisce allo spazio compreso tra le mammelle, tuttavia, nella lingua italiana la parola “seno” viene comunemente usata come sinonimo di “mammella”. Va però precisato che tale termine, in riferimento alla mammella femminile, risulta essere errato, poiché il termine indica una concavità (come si può intuire da espressioni come “in seno a”, oppure “insenatura”, le quali indicano entrambe “qualcosa che sta all’interno”). Anche il termine “petto“, viene in italiano spesso utilizzato come sinonimo di mammella nel linguaggio comune, ma va ricordato che in realtà in medicina con “petto” si indica il torace nel suo insieme, e non solo le mammelle.
Leggi anche:
- Perché agli uomini piace così tanto il seno delle donne?
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- I dieci trucchi per avere un seno bello ed in salute
Anatomia della mammella umana
La mammella umana è un organo pari (cioè è presente in due copie, la mammella destra e quella sinistra), posto nella regione anteriore del torace, ai lati della linea mediana, localizzata tra il terzo e il sesto spazio intercostale. La mammella poggia in particolare su due strutture muscolari: una più esterna, muscolo grande pettorale, ed una profonda, muscolo piccolo pettorale.
L’organo è costituito da due parti fondamentali:
- tessuto adiposo;
- strutture ghiandolari;
nel complesso queste componenti costituiscono la ghiandola mammaria. Fino al periodo della pubertà, le mammelle sono poco sviluppate e sono uguali in maschi e femmine. Nella pubertà lo sviluppo della mammella maschile si interrompe, mentre invece la struttura femminile, subisce uno sviluppo che varia da donna e donna, in base al corredo genetico ed alla presenza o non di eventuali patologie, specie quelle ormonali. La dimensione e la forma dell’organo femminile è molto variabile. Tale variabilità è principalmente dovuta alla quantità di tessuto adiposo presente ed alla sua localizzazione.
Riguardo allo sviluppo della mammella, leggi anche:
- Storia di un seno: dall’embrione alla menopausa
- Cos’è la pubertà, a che età inizia e come si manifesta?
- Perché ho il seno piccolo? Quali sono i fattori che influenzano la grandezza del mio seno?
La mammella femminile
La mammella femminile può essere idealmente suddivisa in quattro quadranti, costituiti da due linee perpendicolari che si intersecano presso il capezzolo.
E’ composta da varie componenti:
- componente ghiandolare, (15-20 lobi), ognuno dei quali ha uno sbocco verso il capezzolo attraverso un dotto galattoforo;
- componente adiposa, in cui sono inserite ed immerse le strutture ghiandolari;
- componente fibrosa di sostegno, che genera suddivisioni tra le diverse appendici ghiandolari.
Capezzolo ed areola
Presso l’apice della mammella si trova il capezzolo, sporgenza esterna di forma conica, nella cui regione apicale presenta 15-20 forellini (pori lattiferi) che costituiscono lo sbocco dei dotti galattofori. Il capezzolo è circondato dall’areola, una regione circolare pigmentata avente diametro medio che varia dai 3 agli 8 cm. L’areola è caratterizzata da piccole sporgenze (tubercoli di Montgomery), dovute alla presenza sottostante di ghiandole sebacee, dette anche ghiandole areolari, esse sono considerate ghiandole mammarie rudimentali. Sia il capezzolo che l’areola sono dotati di fibre muscolari lisce, disposte sia circolarmente che radialmente, che ne permettono la contrazione, formano strutture che prendono il nome di muscoli areolari. La contrazione genera l’erezione del capezzolo ed il corrugamento dell’areola, nonché la contrazione dei dotti galattofori. Ciò permette, nel periodo dell’allattamento, un agevole deflusso del latte materno, cioè il nutrimento che, in seguito al parto, la madre fornisce al neonato. Il secreto della ghiandola mammaria è, nei primi giorni, una sostanza amarognola povera di grassi ma particolarmente ricca di proteine e immunoglobuline, detta colostro. Il colostro quindi trasferisce al lattante una sorta di immunità passiva, ha anche proprietà lassative. Successivamente ha inizio la secrezione di latte vero e proprio.
Lobi e lobuli della mammella
I fasci fibrosi della mammella, talvolta detti retinacoli, si portano in profondità e dividono il parenchima ghiandolare in lobi e lobuli. Ogni lobulo comprende gli alveoli che fungono da unità secernenti. Gli alveoli sono rivestiti da epitelio semplice poggiante su una membrana basale in cui sono intercalate cellule mioepiteliali che favoriscono la progressione del secreto attraverso dotti di calibro progressivamente crescente. Si comincia con i dotti alveolari per continuare in quelli lobulari ed arrivare ai dotti galattofori. Ogni lobulo ha il suo dotto galattoforo che sbocca lateralmente al capezzolo in un’ampolla, che prende il nome di seno galattoforo, questa ha la capacità di accumulare il secreto prodotto. L’epitelio da cubico semplice dei dotti alveolari diventa pluristratificato non cheratinizzato nei dotti galattofori.
Leggi anche:
- La ragazza con tre seni
- Diphallia: l’uomo nato con due peni [FOTO]
- Da donna a uomo: l’incredibile trasformazione di Jamie
- La ragazza con due vagine che ha dovuto perdere la verginità due volte
- Vagina: anatomia, funzioni e patologie in sintesi
Vasi sanguigni e linfatici della mammella
- L’arteria mammaria esterna (o toracica laterale), ramo dell’arteria ascellare, è responsabile della vascolarizzazione della regione superficiale della mammella e dei quadranti laterali (supero-laterale ed infero-laterale) della ghiandola mammaria. Le regioni profonde ed i quadranti mediali (supero-mediale ed infero-mediale) della ghiandola mammaria sono vascolarizzati da rami perforanti dell’arteria mammaria interna (o toracica interna), ramo dell’arteria succlavia. La mammella è inoltre raggiunta da rami mammari laterali delle arterie intercostali posteriori da II a VI.
- Le vene fanno capo alle vene cefalica, giugulare esterna, mammaria interna e intercostali.
- I linfatici posteriori e laterali fanno capo ai linfonodi ascellari, quelli mediali drenano nei linfonodi mammari interni. Si hanno inoltre anastomosi fra i linfatici delle due mammelle e con i linfatici addominali. Il drenaggio della linfa si deve inoltre ai linfonodi interpettorali di Rotter.
Modificazioni fisiologiche della mammella in gravidanza
La mammella subisce notevoli modificazioni durante la gravidanza. Durante la prima metà della gravidanza la secrezione di estrogeni e progestinici induce ipertrofia alveolare e sviluppo di tutti i componenti della mammella, fatta eccezione del tessuto adiposo interstiziale, la cui massa diminuisce. L’areola, infatti, assume una colorazione più scura ed aumenta di diametro. Ciò è legato essenzialmente all’azione degli ormoni gonadotropi e, successivamente, dalla prolattina. La consistenza, poi, aumenta notevolmente in seguito al parto, dove l’ossitocina prodotta dall’ipotalamo induce la contrazione delle cellule mioepiteliali e quindi la secrezione di latte durante il periodo dell’allattamento. Le mammelle divengono più turgide durante il periodo mestruale e, in maniera più o meno evidente, in seguito all’eccitazione femminile. L’invecchiamento porta invece ad un progressivo calo di volume della mammella con riduzione della ghiandola e aumento del tessuto adiposo.
Leggi anche:
- Differenza dei capezzoli e del seno in gravidanza
- Differenza dolore al seno da gravidanza e da ciclo mestruale
- Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale
La mammella maschile
L’organo maschile è decisamente meno sviluppato di quello femminile. Nel maschio la mammella è costituita da un piccolo rilievo, con una piccola areola ed un piccolo capezzolo (silloide). La struttura ghiandolare sottostante è composta da un numero ridotto di strutture alveolari prive di lume. Esistono dotti lattiferi, ma sono brevi e privi di vere e proprie ramificazioni. Durante l’adolescenza, in ogni caso, può esserci un aumento anche delle dimensioni della mammella maschile (ginecomastia puberale). Tale aumento, in realtà, è seguito solitamente da una regressione in un tempo breve (uno-due anni).
Leggi anche:
- Ginecomastia: quando è l’uomo ad avere il seno
- Differenza tra ginecomastia vera, falsa, acquisita, congenita e puberale
- L’uomo può allattare al seno?
Anomalie e patologie della mammella
Tra le patologie che colpiscono la mammella figurano patologie genetiche e patologie legate allo sviluppo. Tra le patologie genetiche figurano la politelia (la presenza di un soprannumero di capezzoli) o la polimastia (soprannumero di ghiandole mammarie). Sono in genere formazioni poco evidenti, non secernenti, che possono essere confuse con un lipoma se si tratta di ghiandola o con macchie cutanee o nei in caso di capezzoli rudimentali. Hanno la caratteristica di presentarsi costantemente lungo una linea ideale che va dalla cavità ascellare alla radice interna della coscia, la cosiddetta linea del latte, milk line degli autori anglosassoni e che coincide con quella presente in alcuni mammiferi. Tra le patologie legate allo sviluppo, si può verificare nei maschi uno sviluppo volumetrico mono o bilaterale, detto ginecomastia. La mammella femminile, invece, nel corso dello sviluppo può andare incontro ad un numero maggiore di anomalie, tra cui:
- il mancato sviluppo nel periodo della pubertà, solitamente legato a casi di agenesia delle ovaie o di deficienza ovarica;
- l’ingrossamento prematuro dell’organo, spesso correlato ad una sindrome di pubertà precoce;
- l’ipertrofia dell’organo (detta anche macromastia).
Leggi anche:
- Quando una mammella non si sviluppa: la Sindrome di Poland
- Politelia: quando i capezzoli sono troppi, cause e terapie
- Mastodinia: quando il seno è gonfio e dolorante
- Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzione
- Il reggiseno provoca il cancro al seno? Finalmente abbiamo una risposta
Possono anche verificarsi casi in cui una o entrambe le mammelle siano mancanti (amastia), sebbene anomalie di questo tipo siano spesso correlate a malformazioni sistemiche ben più gravi, generalmente incompatibili con la vita. In ogni caso, le patologie vere e proprie sono legate a problemi nel delicato equilibrio degli ormoni provenienti essenzialmente da surrene e, soprattutto, ipofisi. Altri fattori determinanti lo sviluppo di patologie sono eventuali lesioni traumatiche a cui la mammella viene sottoposta o processi infiammatori cronici, che possono sfociare o complicare le forme tumorali (vedi mastopatia). Una patologia infiammatoria dovuta a traumi o iatrogena è la malattia di Mondor.
Visita senologica e palpazione
Per la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie che interessano la mammella, è particolarmente importante la visita senologica e la palpazione (fatta dal medico e da sole). L’esame clinico mira principlamente ad identificare eventuali lesioni o noduli sospetti ed indirizza nella scelta delle indagini strumentali (ecografia e mammografia) per l’approfondimento diagnostico. Inoltre il senologo potrà richiedere esami del sangue ed una radiografia del torace, per valutare ed indagare in maniera più efficace una situazione clinica sospetta. Per approfondire, leggi:
- La visita senologica: come, quando e perché farla?
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto VIDEO
Chirurgia plastica del seno
La chirurgia plastica è in grado di rimodellare il seno, a scopo di miglioramento estetico oppure per riparare i danni indotti da interventi quali l’asportazione di un tumore. Di frequente, vengono utilizzate protesi in silicone o altro. Tali protesi però presentano aspetti controversi, in parte discussi ed esaminati nelle relative voci. Un’ altra tecnica usata in medicina e chirurgia estetica per il seno è la radiofrequenza, a tal proposito leggi: Rassodare il seno senza chirurgia con la Radiofrequenza Monopolare
Leggi anche:
- Grandezza del seno: le donne del nord battono quelle del sud
- La donna con il seno più grande del mondo VIDEO
- I deodoranti che contengono alluminio causano il cancro al seno?
- Esercizi e consigli per rassodare e tonificare il seno
- Il reggiseno che può far crescere il tuo seno
- L’incidenza del tumore al seno in crescita tra le quarantenni: l’importanza della mammografia
- Riconoscere il cancro al seno: sintomi precoci e tardivi
- Tumore al seno: sintomi e segni visibili
- Tumore al seno: stadiazione, prognosi e sopravvivenza
- Cancro al seno: metastasi e sintomi avanzati del tumore
- Differenza tra ecografia e mammografia nella diagnosi di tumore al seno
- Noduli al seno: quando preoccuparsi ed andare dal medico?
- Come riconoscere un nodulo maligno del seno da uno benigno?
- Tumore al seno: sintomi e dolore al braccio
- Tumore al seno C1 C2 C3 C4 C5: cosa significa il referto?
- Tumore al seno età: a quanti anni si può verificare?
- Classificazione e stadiazione delle fasi del tumore alla mammella
- Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
- Quadranti mammari, tumore al seno, quadrantectomia e mastectomia radicale
- Breast Unit salvavita: -18% di mortalità in caso di cancro al seno
- Capezzolo femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Areola femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Differenza tra capezzolo maschile e femminile
- Differenza tra capezzolo ed areola
- Differenza tra seno della donna e seno dell’uomo
- Gli uomini possono avere il tumore al seno?
- Tumore al seno nell’uomo sintomi, dolore, sopravvivenza e guarigione
- A che età inizia a crescere il seno nelle donne?
- A che età smette di crescere il seno nelle adolescenti?
- E’ normale avere un seno asimmetrico? Esistono rimedi?
- E’ normale avere un seno più grande dell’altro? Rimedi?
- La donna con un enorme seno sulla schiena
- Aumentare il seno senza chirurgia con i cibi ricchi di fitoestrogeni
- Tumore alla mammella: cause, diagnosi e prevenzione
- Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta
- Dimagrire senza perdere seno
- Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
- Linfonodo sentinella: cos’è e perché è importante in caso di cancro
- Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Ingrandire il seno con l’ipnosi
- Biopsia del linfonodo sentinella: a che serve, perché è importante
- Filler ad alta densita’: Macrolane™ per l’aumento del seno senza bisturi
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
- Avere un seno perfetto con olio di jojoba, fitoestrogeni e qualche semplice esercizio
- Come alleviare i sintomi della Sindrome pre-mestruale?
- Isoflavoni di soia: proprietà e controindicazioni (tiroide e metabolismo)
- Olio di borragine: funziona davvero per aumentare il seno in modo naturale?
- Fitoestrogeni e isoflavoni del trifoglio per il trattamento della menopausa
- Fitoestrogeni in menopausa: efficacia, effetti indesiderati e raccomandazioni
- Fitoestrogeni, ormoni e tumore alla mammella: legami pericolosi
- Fino a che età una donna può avere figli?
- Rimuovi definitivamente le macchie cutanee in modo veloce e sicuro con la Luce Pulsata Medicale
- L’ecografia transvaginale esplora gli organi genitali interni femminili
- Sesso e AIDS: l’HIV si trasmette anche tramite il sesso orale
- Non ho mai raggiunto l’orgasmo: è un problema? Quali soluzioni?
- Il sesso è davvero importante in una coppia?
- Amore senza sesso o sesso senza amore?
- Le donne rivelano le 16 piccole cose che rendono un uomo irresistibile
- Orgasmo femminile: dieci consigli per raggiungerlo più facilmente
- Come avere un orgasmo vaginale
- Orgasmo femminile: le posizioni migliori per raggiungerlo
- Sintomi di eccitazione sessuale femminile e maschile
- Progesterone: cos’è, a cosa serve, valori e quali funzioni ha in gravidanza?
- Endometriosi: cause, sintomi e menopausa
- Estrogeni, sindrome premestruale, vampate di calore e menopausa
- Aumentare gli estrogeni naturalmente e senza farmaci
- Rimedi per la secchezza vaginale in menopausa
- La menopausa rovina la tua pelle, ecco i consigli per mantenerla giovane
- Menopausa: 8 consigli per affrontarla al meglio
- Menopausa: quali cambiamenti aspettarsi e come gestirli
- Pavimento pelvico: come cambia durante la menopausa?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Differenza tra capezzolo ed areola
Il capezzolo è la formazione anatomica presente sulla Continua a leggere
E’ normale avere un seno asimmetrico? Esistono rimedi?
Ogni donna sogna un seno perfetto, tonico, alto, perfettamente simmetrico, ma in realtà in natura le cose sono un po’ diverse ed è molto comune riscontrare leggere o accentuate asimmetrie nell’altezza tra un seno e l’altro: il seno sinistro potrebbe essere più alto o più basso dell’altro o viceversa. Soprattutto in fase di sviluppo, può addirittura capitare che un seno si sviluppi più velocemente dell’altro, creando un effetto di ulteriore asimmetria, tuttavia entro la fine della pubertà, entrambi i seni tendono ad essere egualmente sviluppati. Ciò non significa ovviamente che una eventuale asimmetria non debba comunque essere sottovalutata, specie se sono presenti altri sintomi e segni.
Campanello d’allarme
Attenzione quindi ad eventuali asimmetrie o differenze tra un seno e l’altro, specie se insorgono improvvisamente: potrebbero infatti segnalare la presenza di una patologia mammaria. Attenzione in particolare se si presentano questi segni, che potrebbero indicare cancro alla mammella:
- un ispessimento ad una sola mammella,
- una mammella che diventa più grande o più bassa all’improvviso,
- un capezzolo che cambia posizione, morfologia o si ritrae (capezzolo introflesso),
- la presenza di una increspatura della pelle o di fossette, “pelle a buccia d’arancia”,
- un arrossamento cutaneo intorno a un capezzolo,
- una secrezione purulenta e/o ematica dal capezzolo,
- dolore costante in una zona della mammella o dell’ascella,
- un gonfiore sotto l’ascella o intorno alla clavicola.
Se si presentano tali segni e sintomi, è importante effettuare al più presto una visita senologica. Per approfondire: Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzione
In altri casi una asimmetria potrebbe essere dovuta a varie patologie, come ad esempio la sindrome di Poland. Per approfondire: Quando una mammella non si sviluppa: la sindrome di Poland
Rimedi
Per rimediare ad una asimmetria di altezza del seno, potrebbe essere utile effettuare per prima cosa una visita medica per individuare eventuali problemi posturali che, in alcuni casi, possono essere la vera causa di una asimmetria. Purtroppo non esistono tante altre possibilità, se non massaggi particolari – che a mio avviso non determinano reali vantaggi – e la chirurgia estetica, che invece è estremamente efficiente nel risolvere questo tipo di inestetismo, come nel caso del prima/dopo raffigurato qui in alto.
Vedi anche: FOTO PRIMA E DOPO INTERVENTO CHIRURGICO CORRETTIVO
Chirurgia
L’intervento può interessare una sola mammella o, più frequentemente, entrambe le mammelle: ciò perché raramente si riesce ad eseguire una correzione perfetta solo riducendo la mammella più grande o ingrandendo quella più piccola, ma spesso è necessario eseguire l’intervento sui due seni. L’operazione si esegue in genere in anestesia generale, anche se in alcuni casi selezionati è possibile eseguirla in anestesia locale e sedazione. Le situazioni possibili sono in genere tre:
- paziente con entrambi i seni piccoli ed asimmetrici con volontà di aumentare il volume del seno: si procede con una mastoplastica additiva bilaterale tramite protesi in silicone, inserendo protesi di volume diverso in maniera tale da compensare l’asimmetria;
- paziente con un seno di dimensioni normali e l’altro più piccolo: si procede con una mastoplastica additiva monolaterale in cui la protesi viene aggiunta solo al seno più piccolo;
- paziente con un seno di dimensioni normali e l’altro ritenuto troppo grande dalla paziente: si procede con riduzione e rimodellamento del seno troppo grande, tramite una mastoplastica riduttiva.
Tutti questi interventi tendono a lasciare cicatrici più o meno visibili, che variano soprattutto in base al tipo di intervento usato. La degenza è generalmente di uno o due giorni, salvo complicazioni (che sono infezioni, emorragie e reazioni allergiche ai materiali usati durante l’anestesia e l’intervento), mentre la ripresa completa si ha nel giro nel giro di 10/15 giorni. Piccoli aggiustamenti sono anche possibili con tecniche di lipofilling, che usano il grasso stesso prelevato dalla paziente per riempire il seno più piccolo.
Leggi anche:
- Differenza tra liposuzione, liposcultura e lipofilling
- Perché ho il seno piccolo? Quali sono i fattori che influenzano la grandezza del mio seno?
- Mastopessi (lifting del seno): rischi, costi, complicazioni, risultati
- Ptosi mammaria (seno cadente): rimedi, creme, medicina estetica
- Ingrandimento del seno con la mastoplastica additiva: intervento, anestesia e rischi
- Storia di un seno: dall’embrione alla menopausa
- Cos’è la pubertà, a che età inizia e come si manifesta?
- Capezzolo femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Areola femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Differenza tra capezzolo maschile e femminile
- Differenza tra seno della donna e seno dell’uomo
- Gli uomini possono avere il tumore al seno?
- Tumore al seno nell’uomo sintomi, dolore, sopravvivenza e guarigione
- A che età inizia a crescere il seno nelle donne?
- A che età smette di crescere il seno nelle adolescenti?
- E’ normale avere un seno più grande dell’altro? Rimedi?
- La donna con un enorme seno sulla schiena
- Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
- Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
- Tumore alla mammella: cause, diagnosi e prevenzione
- La visita senologica: come, quando e perchè farla?
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Differenza dei capezzoli e del seno in gravidanza
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto [VIDEO]
- Biopsia del linfonodo sentinella: a che serve, perché è importante
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
- Ginecomastia: quando è l’uomo ad avere il seno
- Differenza tra ginecomastia vera, falsa, acquisita, congenita e puberale
- L’uomo può allattare al seno?
- Il reggiseno provoca il cancro al seno? Finalmente abbiamo una risposta
- Perché agli uomini piace così tanto il seno delle donne?
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- Differenza dolore al seno da gravidanza e da ciclo mestruale
- Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale
- Politelia: quando i capezzoli sono troppi, cause e terapie
- Rassodare il seno senza chirurgia con la Radiofrequenza Monopolare
- Aumentare il seno senza chirurgia con i cibi ricchi di fitoestrogeni
- Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta
- Dimagrire senza perdere seno
- Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza
- Grandezza del seno: le donne del nord battono quelle del sud
- La donna con il seno più grande del mondo [VIDEO]
- I deodoranti che contengono alluminio causano il cancro al seno?
- Esercizi e consigli per rassodare e tonificare il seno
- Il reggiseno che può far crescere il tuo seno
- L’incidenza del tumore al seno in crescita tra le quarant’enni: l’importanza della mammografia
- Linfonodo sentinella: cos’è e perché è importante in caso di cancro
- Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Ingrandire il seno con l’ipnosi
- Filler ad alta densita’: Macrolane™ per l’aumento del seno senza bisturi
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Differenza tra capezzolo maschile e femminile
I capezzoli maschili e femminili, così come le areole che li circondano, sono molto simili tra loro prima della pubertà: sono piccoli, poco pronunciati, poco pigmentati e circondati da cute glabra. Le cose cambiano radicalmente dalla pubertà in poi dal momento che capezzolo ed areola di una donna adulta sono invece generalmente molto più grandi e pronunciati rispetto a quello di un maschio adulto, oltre al fatto che la cute della mammella maschile si riempie di peli, mentre ciò non avviene nella donna.
Il capezzolo di una donna adulta generalmente misura circa 10 millimetri di lunghezza ed altrettanto di diametro, tuttavia questo dato può variare di molto tra soggetto e soggetto. Il capezzolo di un uomo adulto ha dimensioni estremamente più ridotte, avendo generalmente 5 millimetri di lunghezza e di diametro.
La differenza di dimensioni tra uomo e donna, generalmente è ancora più visibile osservando l’areola. L’areola maschile e femminile sono molto simili fino alla pubertà, ma dopo la pubertà ed in età adulta l’areola di una donna è invece molto più grande rispetto a quella di un uomo, specie se la mammella femminile è pronunciata ed ha una forte componente adiposa. Le donne adulte hanno areole di diametro media di 38 mm, ma le dimensioni variano da un minimo di 10 mm fino a 100 mm o anche superiori, specie in fase avanzata e/o quando la componente adiposa tende ad accrescere la salienza mammaria. Una mastoplastica additiva con protesi, può determinare un aumento delle dimensioni dell’areola. Nell’uomo l’areola ha una misura decisamente minore, attestandosi intorno ai 2-4 centimetri sul lato lungo. Una differenza importante è che mentre la donna ha una areola di forma generalmente circolare, l’areola maschile tende ad essere invece ovale, schiacciata ai due poli, inoltre l’areola femminile può presentarsi elevata rispetto alla mammella, mentre quella maschile è piatta.
Dal punto di vista sessuale, sia i capezzoli maschili che femminili rispondono inturgidendosi, assumendo colore più scuro e diventando più sensibili durante l’eccitazione, tuttavia questa risulta una zona maggiormente erotica nella donna che nell’uomo, inoltre l’uomo tende ad essere sessualmente più attratto dalla visione di un capezzolo femminile, rispetto ad una donna che osserva un capezzolo maschile.
Le differenze tra uomo e donna aumentano ancora quando la donna è incinta o allatta, a tal proposito leggi anche: Differenza dei capezzoli e del seno in gravidanza
Leggi anche:
- Storia di un seno: dall’embrione alla menopausa
- Cos’è la pubertà, a che età inizia e come si manifesta?
- Capezzolo femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Areola femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Differenza tra seno della donna e seno dell’uomo
- Gli uomini possono avere il tumore al seno?
- Tumore al seno nell’uomo sintomi, dolore, sopravvivenza e guarigione
- A che età inizia a crescere il seno nelle donne?
- A che età smette di crescere il seno nelle adolescenti?
- E’ normale avere un seno asimmetrico? Esistono rimedi?
- E’ normale avere un seno più grande dell’altro? Rimedi?
- La donna con un enorme seno sulla schiena
- Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
- Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
- Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzione
- Il reggiseno provoca il cancro al seno? Finalmente abbiamo una risposta
- La visita senologica: come, quando e perchè farla?
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto [VIDEO]
- Perché ho il seno piccolo? Quali sono i fattori che influenzano la grandezza del mio seno?
- Perché agli uomini piace così tanto il seno delle donne?
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- Differenza dolore al seno da gravidanza e da ciclo mestruale
- Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale
- Ginecomastia: quando è l’uomo ad avere il seno
- Differenza tra ginecomastia vera, falsa, acquisita, congenita e puberale
- L’uomo può allattare al seno?
- Quando una mammella non si sviluppa: la Sindrome di Poland
- Politelia: quando i capezzoli sono troppi, cause e terapie
- Mastodinia: quando il seno è gonfio e dolorante
- Rassodare il seno senza chirurgia con la Radiofrequenza Monopolare
- Aumentare il seno senza chirurgia con i cibi ricchi di fitoestrogeni
- Tumore alla mammella: cause, diagnosi e prevenzione
- Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta
- Dimagrire senza perdere seno
- Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
- Grandezza del seno: le donne del nord battono quelle del sud
- La donna con il seno più grande del mondo [VIDEO]
- I deodoranti che contengono alluminio causano il cancro al seno?
- Esercizi e consigli per rassodare e tonificare il seno
- Il reggiseno che può far crescere il tuo seno
- L’incidenza del tumore al seno in crescita tra le quarant’enni: l’importanza della mammografia
- Linfonodo sentinella: cos’è e perché è importante in caso di cancro
- Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Ingrandire il seno con l’ipnosi
- Biopsia del linfonodo sentinella: a che serve, perché è importante
- Filler ad alta densita’: Macrolane™ per l’aumento del seno senza bisturi
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!