Scatta l’aumento record per le sigarette: un motivo in più per smettere

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMA SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZAProprio ieri, 16 ottobre 2013, ho festeggiato un anno da quando ho smesso di fumare. Sono veramente soddisfatto della mia scelta e spero che tutti voi lettori fumatori possiate trovare la forza e la voglia per prendere quel pacchetto che avete in tasca o in borsa e buttarlo definitivamente nella spazzatura. Non volete farlo per la vostra salute? Non volete farlo per la salute dei vostri figli? Non volete farlo per essere più belli e per avere più energia “sotto le coperte”? Presto avrete un motivo in più per smettere, visto che viene ad essere colpito qualcosa che di questi tempi sta soffrendo già veramente molto: il portafogli.

Aumento record

Sta per scattare infatti l’aumento record per le sigarette voluto dal governo e questa non è la sola brutta notizia per i fumatori visto che ulteriori aumenti sono già programmati per i prossimi tre anni. I consumatori delle “bionde” dovranno sorbirsi a partire dal primo gennaio 2014 almeno quaranta centesimi di aumento per ciascun pacchetto. Non che sia il primo, ma, certamente, è l’incremento più consistente mai messo in atto in una volta sola. Il rincaro così come concepito dai tecnici di Fabrizio Saccomanni è programmato per tappe: sarà di ben il 18,7% in tre anni. Dopo i quaranta centesimi del 2014, infatti, seguiranno almeno due aumenti di venti centesimi a pacchetto dal 2015 in poi.

Troppo aumento, minori entrate

Tutto questo serve per ricavare qualche soldo per questa Italia in piena crisi economica, anche se i risultati sperati (le maggiori entrate) potrebbero essere minori delle aspettative. Dovete infatti sapere che proprio l’anno scorso, tra gennaio e giugno del 2012, le vendite di tabacchi lavorati hanno messo a segno un calo del 9%. Detta così sembra che qualche campagna contro il tabagismo abbia sortito l’effetto sperato. E invece no. Semplicemente sembra essere stata raggiunta la soglia massima di tassazione portando il prezzo del pacchetto oltre i 5 euro e quindi nel migliore dei casi qualcuno ha smesso, nel peggiore si è rivolto al mercato di contrabbando delle sigarette. E’ quello che molti prevedono che avverrà anche con l’ultimo aumento dell’IVA: i prezzi aumentano, la gente non compra, i ricavi per lo Stato diminuiscono. Ma l’Economia non è proprio la mia materia, forse è meglio se torno alla mia amata Medicina!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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In arrivo il vaccino che ci farà smettere di fumare per sempre

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMO SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZA UOMOI fumatori lo sanno: il passo più difficile per smettere di fumare è liberarsi dalla dipendenza dalla nicotina: quel desiderio di accendere una sigarette, soprattutto dopo il pasti o dopo il caffè. Colpa degli effetti del tabacco (e della nicotina in particolare) sul cervello. Ebbene, tra soli cinque anni tutto ciò sarà più facile, grazie al vaccino anti-fumo. O meglio: anti-tabacco.

La Selecta RUS, società con sede a Mosca che si sta occupando dei test, ha fatto sapere che l’attività sta dando i risultati sperati e ora inizierà la seconda fase. Ciò significa che il vaccino potrà presto essere commercializzato. A quantificare il “presto” è stato il vicedirettore della società, Dmitry Ovcinnakov, secondo il quale occorreranno soltanto cinque anni. Per ora del vaccino non si sa molto, per motivi di “brevetto”. Di certo è noto solo che il funzionamento si basa sull’inserimento nell’organismo di un anticorpo, proprio come nel caso dei vaccini tradizionali contro malattie come rosolia, morbillo, ecc. In questo caso, però, la funzione è quella di bloccare la penetrazione della nicotina nella barriera emato-encefalica del cervello, appunto, il cui superamento genera i meccanismi di dipendenza.

Una buona notizia, proprio mentre si inaspriscono le leggi contro il fumo, allo scopo di disincentivare l’approccio, specie nei più giovani, alle sigarette. Va in questa direzione la nuova norma che impedisce di fumare, sia sigarette tradizionali che elettroniche, all’interno dei locali scolastici, compresi cortile, corridoi e marciapiede antistante l’ingresso dell’istituto. Molti ragazzi se ne sono accorti al ritorno nelle aule e c’è già chi annuncia di non volersi adeguare.

D’altro canto si moltiplicano anche le campagne shock contro il fumo e i suoi effetti, come quella messa a punto dal Centers fors Disease Control and Prevention, lanciata negli Usa e che ha portato, secondo le stime, a tentare di smettere di fumare 1,6 milioni di americani, dei quali almeno 100 mila avrebbero davvero smesso. Come mostra un video riportato dal quotidiano elvetico Le Matin , si vede una donna, di nome Terry, che dopo aver spiegato di aver iniziato a fumare a 13 anni, dà alcuni consigli su come affrontare la mattina: “Prima la dentiera, poi la parrucca, poi l’aggeggio per avere le mani libere. E poi siete pronti per la giornata”. Perché? Perché lei ha perso i capelli e i denti a causa di un tumore ed è costretta ad utilizzare un dispositivo per coprire il buco in gola che le ha lasciato una laringectomia, che le ha anche reso roca la voce.

Per concludere: il vaccino è in arrivo, ma visto che ancora ci vorrà qualche anno perché nel frattempo non provare a mettere di fumare coi vecchi sistemi?

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Obesità e fumo insieme: danni esponenziali per la nostra salute

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO OBESITA GRASSO SOVRAPPESO DIETA DIMAGRIRE METRO ADDOME PANCIA GRASSOL’obesità e il tabagismo sono due condizioni che già prese singolarmente sono pericolose per la salute, ma insieme i loro effetti negativi sarebbero esponenziali. Quando un obeso è anche fumatore i rischi per la salute infatti aumentano enormemente ed a quelli noti se ne aggiungono altri che non sono ancora mai stati investigati a fondo. Ha finalmente provato a farlo uno studio appena presentato al meeting dell’American Chemical Society, con risultati poco rassicuranti. Diversi tumori, l’infarto e l’ictus sono stati da tempo collegati al fumo e all’obesità; quello che queste due condizioni possono fare insieme è da un lato aumentare il rischio di incorrere in alcune di queste conseguenze negative, dall’altro alterare alcuni meccanismi metabolici con il risultato che, per esempio, alcune medicine potrebbero non essere assorbite in dosi sufficienti per essere efficaci, oppure al contrario potrebbero essere assorbite in quantità eccessive. Un altro modo in cui l’accoppiata è perdente è il ruolo dell’obesità nell’intensificare il potenziale cancerogeno delle sigarette.

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Tabagismo in aumento tra i giovanissimi: un 15enne su quattro fuma abitualmente

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMA SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZALa sigaretta continua ad essere un vizio molto diffuso tra i giovani. Anche tra i minorenni. In Emilia-Romagna fuma il 23% dei 15enni, il 6% dei 13enni e addirittura l’1% degli 11enni.

Tra i ragazzi, la percentuale di chi fuma ogni giorno è in crescita: dello 0,2% negli 11enni; dello 0,8% nei 13enni; del 10% nei 15enni. A loro si aggiungono i ragazzi tra i 18 e i 24 anni, dei quali fuma il 31%, e i giovani tra i 24-35enni (35% di fumatori), la fascia d’età in cui la sigaretta è più frequente. A dirlo sono i dati raccolti nel periodo 2009-2012 dal sistema di sorveglianza “Passi” (Politiche delle aziende sanitarie per la salute in Italia). Nei quattro anni presi in esame, sono state realizzate in Emilia-Romagna più di 13.800 interviste (oltre 150.000 a livello nazionale). E dalle risposte emerge che in regione fuma il 29% degli emiliano-romagnoli tra i 18 e i 69 anni, circa 873.000 persone. Il 22%, invece, è un ex fumatore mentre il 49% degli intervistati non ha mai fumato.

Il fumo di sigaretta, si legge nel report Passi Emilia-Romagna «è più diffuso tra gli adulti con molte difficoltà economiche (il 43%) e con bassi livelli di istruzione (il 60% di chi non ha titoli o ha solo quelli di scuola media o elementare). Tra i fumatori adulti, il 2% è occasionale (meno di una sigaretta al giorno), mentre il 27% è un forte fumatore (20 sigarette o più al giorno)». Più in generale, a livello statistico, «l’abitudine al fumo di sigaretta si conferma maggiore nelle classi d’età più giovani, negli uomini (32% contro il 26% delle donne), nelle persone con un basso livello d’istruzione, in quelle con molte difficoltà economiche e in quelle con cittadinanza italiana o provenienti da altri Paesi a sviluppo avanzato». Dal report “Passi”, la percentuale di fumatori in Emilia-Romagna appare nel complesso stabile nel periodo 2007-2012. In particolare «la mancata diminuzione negli ultra 50enni è legata alla componente femminile, nella quale si evidenzia una minor propensione a smettere di fumare». Il 39% dei fumatori ha dichiarato di aver provato a smettere di fumare negli ultimi 12 mesi (circa 349.000 persone). La maggior parte di loro ha però ripreso a fumare (82%), mentre l’11% non fuma più da meno di sei mesi.

Chi è riuscito ad abbandonare la sigaretta è solo il 7% e quasi tutti spiegano di esserci riusciti da soli. Chi si è aiutato con farmaci o cerotti è appena l’1%, ancora meno chi si è rivolto a corsi organizzati dalle Ausl. Arduo smettere di fumare anche per chi soffre di patologie croniche: continua ad accendere sigarette circa un quarto di chi soffre di cuore, diabete o è malato di tumore, circa un terzo di chi ha patologie respiratorie croniche. Nel report si stima anche che circa il 42% degli intervistati non fumatori sia esposto anche solo occasionalmente al fumo passivo: per il 15% si stima che l’esposizione avvenga con alta frequenza.

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In forte aumento il numero di minorenni che fuma la sigaretta elettronica

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SIGARETTA ELETTRONICA FUMARE NICOTINA FUMO SMETTEREIl fumo elettronico è un fenomeno consistente anche Oltreoceano, soprattutto fra i giovani. La quota di studenti delle scuole medie e superiori che utilizzano le ‘e-cig’ risulta raddoppiata nel 2012 rispetto all’anno precedente, mostrano i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc): per esempio, uno studente su 10 delle scuole superiori ha dichiarato di aver provato la ‘e-cig’ durante l’anno precedente, mentre nel 2011 era uno a 20.

Circa il 3% dei ragazzi ha dichiarato di aver utilizzato una sigaretta elettronica negli ultimi 30 giorni. In totale, 1,8 milioni di studenti delle scuole medie e superiori ha ammesso di aver ‘svapato’ nel 2012. “E’ un fenomeno che sta prendendo davvero piede fra i giovani”, evidenzia Thomas Frieden, direttore dei Cdc.

Una delle maggiori preoccupazioni tra i funzionari della sanità americana è che le ‘e-cig’ diventino un cancello d’entrata per il fumo ‘vero’ tra giovani che altrimenti non avrebbero mai provato le sigarette. Ma l’indagine ha rilevato che la maggior parte degli studenti che avevano sperimentato la sigarette elettronica, aveva anche fumato sigarette tradizionali. Eppure, uno studente delle scuole medie su 5 non aveva mai acceso una sigaretta normale, così come il 7% dei ragazzi delle superiori. Sempre secondo i dati dei Cdc, il 6% degli adulti nel 2011 aveva provato una ‘e-cig’, una percentuale doppia rispetto al 2010. Per il 2012 i numeri non sono ancora disponibili ma lo saranno a breve.

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Stop sigarette in gravidanza, ma quasi tutte le mamme riprendono a fumare dopo il parto

MEDICINA ONLINE CIGARETTE SIGARETTA FUMO PASSIVO ATTIVO TERZIARIO DANNI DIFFERENZE NICOTINA SMETTERE DI FUMARE NO STOP SMOKING CANCRO POLMONE TOSSICODIPENDENZA VIZIO ARIA TUMOREIl fumo in gravidanza fa molto male al bambino. Le donne lo sanno bene, infatti, quasi la metà delle fumatrici in caso di gestazione decide di smettere. È uno sforzo di volontà davvero faticoso e va premiato, perché si tratta di un atto d’amore per il proprio piccolino. La brutta notizia sta però in un altro dato: circa l’80 percento delle signore riprende a fumare dopo il parto. I dati che vi ho appena riportato sono quelli elaborati da un gruppo di ricercatori della Standford University, della Wahington e di Yale che hanno evidenziato quali sono i fattori che inducono le neomamme a ricadere nel piacere della sigaretta.

Secondo gli esperti, si può cadere in tentazione se si vive in un ambiente di fumatori o si frequentano fumatori, inoltre, il cambiamento di vita (l’arrivo del bimbo) causa un forte stress, difficile da gestire. Bisogna ammettere che non è semplice rinunciare a fumare soprattutto se vi è chiaro che fumare non è un vizio nè un’abitudine: FUMARE E’ UNA TOSSICO-DIPENDENZA. Smettere di fumare è una cosa semplicissima e allo stesso tempo difficilissima, specie se le persone intorno a noi sono abituate a fumare.

Ma continuare a non fumare anche dopo il parto è un atto doveroso verso nostro figlio. Bisogna ricordare ai genitori che fumare fa male al bambino, non solo durante la gravidanza. Il fumo passivo e il fumo terziario sono estremamente nocivi. Probabilmente l’unico modo per farsi forza e affrontare questo cambio radicale di vita è pensare a lui, al piccolino che sta crescendo e che merita una vita sana e felice. Ma poi scusate neomamme: avete smesso di fumare per 9 mesi, non avete più i sintomi della astinenza o comunque ne avete raramente, quindi siete avvantaggiate: smettete del tutto!

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La cura estetica migliore? Smettere di fumare!

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMO SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZA UOMOIn molti mi hanno chiesto come mai in questo sito mi dedico così tanto alla trattazione dello smettere di fumare. Ci pensavo proprio questa mattina ed il rispondere a tutti voi mi da l’occasione di trattare un argomento importante, una cura estetica veramente formidabile, efficace, senza effetti collaterali né controindicazioni ed assolutamente gratuita per tutti, per cui vi consiglio di continuare a leggere.

Per prima cosa rispondo alla vostra domanda. Perché insistere così tanto sullo smettere di fumare? Per almeno quattro motivi di cui uno personale e tre professionali:

1) Ho spento l’ultima sigaretta quasi un anno fa, forse scrivere così tanto sullo smettere di fumare è una maniera inconscia per tenere viva in me la promessa di non fumare mai più.

2) Come medico sento il bisogno di aiutare ed informare più gente possibile sui rischi del fumare e sui sistemi per smettere, tutti i medici dovrebbero condividere con me questa responsabilità (ed invece pare che il mestiere del medico sia quello che statisticamente fuma di più).

3) Trattando da anni di  problemi legati alla dietologia mi è capitato spessissimo di avere a che fare con persone che giungono da me perché sono ingrassate vari kg, proprio a causa dell’aver smesso di fumare. Trattare il sovrappeso da cessazione del tabagismo significa non soltanto dare una dieta e mandare a casa il paziente, ma anche accompagnarlo psicologicamente nei difficili momenti successivi all’ultima sigaretta, quelli non a caso più a rischio di ricaduta.

4) Trattando soprattutto di medicina e chirurgia estetica vi assicuro che qualsiasi trattamento che io vi posso proporre sarà molto più efficace se siete non fumatori o ex fumatori, rispetto a chi viene da me con un pacchetto di sigarette giornaliero sui polmoni.

Proprio a questo proposito vi voglio parlare oggi di come il fumo sia una delle cose peggiori che potete fare se state cercando la bellezza del corpo. Ormai è infatti chiaro il legame tra fumo e invecchiamento cutaneo: le fumatrici sui 50 anni hanno molte più rughe delle loro coetanee che non fumano, ma già prima dei 30 la differenza può essere evidente.

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I danni legati a questo tipo di problema non sono visibili subito, il processo è lento e mediamente ci vogliono circa 10 anni per poter notare quello che dermatologicamente viene descritto come smoker’s face e che ovviamente, non coinvolge soltanto la pelle del viso.

Fumare significa aumentare il processo di ossidazione della pelle e rallentare la microcircolazione dermica e ciò contribuisce alla formazione di vari inestetismi:

1) Più rughe: il numero di radicali liberi aumenta e compromette la sintesi di collagene ed elastina.

2) Colorito spento: i vasi sanguigni si restringono, l’apporto nutritivo e il flusso dell’ossigeno diminuiscono.

3) Couperose: i capillari perdono elasticità e la cute è più soggetta ad arrossamenti e irritabilità cutanea.

4) Rischio cellulite: l’alterazione della microcircolazione favorisce il ristagno dei liquidi e provoca la riduzione del metabolismo.

5) Minori difese: gran parte degli ossidanti dell’organismo viene consumato per contrastare l’azione tossica della sigaretta, così la pelle affronta il difetto degli stress ambientali.

Anche i gesti rituali che accompagnano ogni sigaretta accesa favoriscono tutta una serie di inestetismi:

1) Il continuo movimento delle labbra per aspirare il fumo accentua le rughe in questa zona già molto fragile.

2) La nuvoletta che si forma dopo ogni tiro è nociva quanto il fumo aspirato. L’irritazione degli occhi provoca frequenti lacrimazioni e strizzate che favoriscono la formazione di microrughe.

3) La nicotina provoca macchie antiestetiche in punti sensibili: dita, unghie denti.

Per cui vi ricordate quando all’inizio dell’articolo vi dicevo del trattamento estetico formidabile ed efficace? Questo trattamento è SMETTERE DI FUMARE: non solo è gratuito ma ci guadagnerete parecchi soldi risparmiati!

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Piombo, arsenico, cromo e altri metalli pesanti: i liquidi delle sigarette elettroniche sono tossici?

MEDICINA ONLINE SIGARETTA ELETTRONICA FUMARE NICOTINA FUMO SMETTERENel corso degli ultimi mesi il sottoscritto ha cambiato parzialmente idea riguardo alle sigarette elettroniche, pur rimanendo certo del fatto che esse non diano un valido aiuto per smettere con le tradizionali. Mentre qualche tempo fa ero assolutamente contrario all’uso delle sigarette elettroniche, negli ultimi periodi ho iniziato a considerare il fatto che la e cig potesse almeno far ridurre al soggetto il quantitativo di sigarette “standard” fumate. Poi però purtroppo leggo i risultati di alcune ricerche e torno dubbioso, e non è la prima volta.

Stavolta sotto accusa finiscono sostanze come piombo, arsenico, cromo e altri metalli pesanti trovati nei liquidi di trenta ricariche nel corso di un’analisi, realizzata dall’Università Federico II di Napoli. A giugno Il Salvagente, che ha commissionato l’indagine, aveva denunciato una presenza eccessiva di arsenico e di altri metalli pesanti nelle ricariche di sigarette elettroniche in vendita in Italia e, qualche giorno fa in Francia è stata dimostrata una presenza di sostanze potenzialmente cancerogene nel fumo elettronico. Nelle analisi italiane, in due casi (Puffit e DKS) le concentrazioni di cromo sono più alte della media del campione e in un altro lo stesso accade per il rame (Genesis), mente per quanto riguarda il piombo i livelli riscontrati sono superiori a quelli che la legge prevede per l’acqua, e 12 casi superano la concentrazione media nel sangue degli italiani. Per l’arsenico addirittura 20 campioni sforano entrambi i limiti.

Il Codacons ha chiesto controlli e sequestri a tappeto in tutta Italia e soprattutto regole certe in materia, sottolineando che il vero problema è l’assenza di una normativa che regolamenti il settore delle e-cigarettes e dei liquidi, nel quale regna il vero e proprio caos e in attesa di regole certe, il ministero della Salute e i Nas devono compiere analisi a tappeto su tutti i liquidi per sigarette elettroniche venduti in Italia, acquisendo i prodotti all’interno dei tanti punti vendita in franchising presenti sul territorio. Ad ogni modo chiudo spezzando una lancia a favore delle sigarette elettroniche: per quante sostanze tossiche siano presenti, sono nulla comparate a quelle presenti nelle sigarette normali. Rimane comunque il fatto che smettere completamente è sempre e comunque la migliore soluzione.

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