Encefalopatia bilirubinica (kernittero): l’ittero neonatale con infiltrazione di bilirubina nel cervello

MEDICINA ONLINE ITTERO NEONATALE NEONATO BAMBINO BIMBO LATTANTE FEGATO BILIRUBINA DIRETTA INDIRETTA EMOLISICon encefalopatia bilirubinica (anche chiamata “encefalopatia da bilirubina” o “kernittero” o “kernitterus” o “kernicterus”; in inglese “bilirubin encephalopathy”) in medicina si indica un ittero neonatale patologico con passaggio (attraverso la barriera emato-encefalica) e deposito di bilirubina libera nel Continua a leggere

Colica biliare: rimedi, cosa fare per il dolore, terapia, dieta

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO COLICA BILIARE BILE CISTIFELLEA DOTTO CISTICO EPATICO COMUNE COLEDOCO CALCOLOSI DELLA COLECISTI FEGATO LITIASI COLELITIASI CALCOLI BILIARI RIMEDICon “colica biliare” ci si riferisce alla manifestazione clinica più caratteristica e fastidiosa della colelitiasi (presenza di calcoli lungo le vie biliari) o della severa presenza di sabbia biliare ed è il risultato della Continua a leggere

Sindrome di Gilbert: stanchezza, valori, trasmissione, invalidità

MEDICINA ONLINE MALATTIE FEGATO EPATOPATIE AUTOIMMUNI VARICI ESOFAGEE SINTOMI PRURITO PELLE ITTERO INSUFFICIENZA RENALE ALCOL GRASSI DIABETE CISTIFELLE EPATITE A B C CIRROSI EPATICA STEATOSI ALCOLICA NON EPATOCITI TRAPIANTOLa sindrome di Gilbert è una patologia benigna del fegato che si manifesta con iperbilirubinemia, cioè un aumento della bilirubina nel sangue, spesso nel Continua a leggere

Iperbilirubinemia diretta, indiretta, totale: cause e terapia

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo RomaBILIRUBINA DIRETTA INDIRETTA ITTERO Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene VaginaL’iperbilirubinemia è un aumento eccessivo e non controllato della bilirubina nel sangue; la bilirubina è il maggior prodotto del Continua a leggere

Emolisi: significato, sintomi, bilirubina, indici e valori

MEDICINA ONLINE LABORATORIO BLOOD TEST EXAM ESAME DEL SANGUE FECI URINE GLICEMIA ANALISI GLOBULI ROSSI BIANCHI PIATRINE VALORI ERITROCITI ANEMIA TUMORE CANCRO LEUCEMIA FERRO FALCIFORME MCon “emolisi” in campo medico si indica il processo attraverso il quale gli eritrociti, cioè i globuli rossi contenuti nel sangue, vengono distrutti nell’organismo, processo che può essere sia fisiologico, cioè normale ed anzi necessario, che patologico, cioè determinato da malattia. L’emolisi dei globuli rossi anziani è un processo fisiologico necessario per rinnovare la popolazione degli eritrociti, che solitamente hanno una vita media di Continua a leggere

Pelle gialla: differenza tra ittero e carotenodermia

MEDICINA ONLINE ITTERO BILIRUBINA EMOLITICO COLESTATICO OSTRUTTIVO NEONATALE SIGNIFICATO CISTIFELLEA SCLERA COLECISTI BILE GRASSI DIGESTIONE DOTTO CISTICO COLEDOCO COMUNE FEGATO PANCREAUna colorazione gialla della cute può essere determinata generalmente dalla presenza di ittero o di carotenodermia.

Ittero

L’ittero è un segno medico caratterizzato da colorazione giallastra della pelle, delle sclere e delle mucose causata dall’eccessivo innalzamento dei livelli di bilirubina nel sangue. Tale colorazione diventa ben visibile quando la bilirubinemia supera i 2,5 mg/dL. La causa dell’ittero è da ricercarsi nella sua aumentata produzione e/o ad un’impossibilità da parte del fegato di effettuare il processo di coniugazione con acido glucuronico (ittero emolitico). Altra causa tipica di ittero è la colestasi (ittero colestatico o ostruttivo) condizione in cui la bilirubina viene normalmente prodotta, va a costituire la bile, ma questa incontra un ostacolo e non può percorrere il normale tragitto che la porterebbe nell’intestino e quindi a essere eliminata con le feci.

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Carotenodermia

La cute diventa giallastra anche nella carotenosi (anche chiamata carotenemia o xanthaemia o ipercarotenosi o carotenodermia) ma in questo caso la colorazione non ha nulla a che vedere con la bilirubina, come avviene nell’ittero: la cute diventa gialla per la presenza di un pigmento arancione noto come carotene nel sangue, che deriva da un eccessivo suo apporto con la dieta, condizione che può derivare da un consumo eccessivo di carote o altri vegetali contenenti il sopra citato pigmento, come le patate dolci. Inoltre mentre la colorazione giallastra nell’ittero colpisce anche le sclere (il “bianco” dell’occhio, vedi foto in alto), ciò non avviene nella carotenodermia in cui il giallo tende ad essere presente nei palmi delle mani e nelle piante dei piedi ma le sclere sono normali. La carotenodermia può essere secondaria (cioè causata, direttamente o indirettamente) anche da: ipotiroidismo, diabete mellito, anoressia nervosa, sindrome nefrosica e malattie epatiche.

Ricordiamo che un’altra causa di colorazione giallastra della cute può essere un’eccessiva esposizione ai fenoli.

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Bilirubina diretta, indiretta, coniugata e libera: valori normali, ittero, significato, patologie

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo RomaBILIRUBINA DIRETTA INDIRETTA ITTERO Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina

La bilirubina è una sostanza derivante dall’emoglobina, in particolare dalla distruzione dei globuli rossi al termine del loro ciclo vitale. Si distinguono due tipi di bilirubina,:

  • bilirubina libera (anche chiamata indiretta, sono sinonimi);
  • bilirubina coniugata (anche chiamata diretta).

Il termine “bilirubinemia” indica la bilirubina ematica, cioè quella contenuta nel nostro sangue.

Che differenza c’è tra la bilirubina diretta (o “coniugata”) e quella indiretta (o “non coniugata” o “libera”)?

La bilirubina che viene riversata nel sangue quando un globulo rosso viene distrutto, è in forma libera (o indiretta o non coniugata). Si lega all’albu­mina, una proteina prodotta dal fegato, e viene captata dalle cellule del fega­to che la legano all’acido glucuronico, una sostanza che la rende solubile nella bile. In questa forma legata all’acido glucuronico la bilirubina prende il nome di bilirubina coniugata (o diretta) e viene escreta con la bile nell’intestino. Qui, ad opera della flora bat­terica intestinale, viene in parte eliminata con le feci ed in parte riassorbita dal fegato e di nuovo escreta con la bile. Un’altra parte, invece, sfugge alla captazione del fegato e viene eliminata attraverso i reni.

Perché è importante controllare la bilirubina totale e frazionata?

L’analisi della bilirubina totale e della bilirubina frazionata (che corrisponde alla somma della bilirubina diretta ed indiretta), viene prescritta perché è utile per orientare il medico verso la diagnosi di varie malattie come, per esempio, l’eccessiva distruzione dei globuli rossi che provoca anemia o talassemia e, soprattutto, per offrire indicazioni sul funzionamento del fegato e della bile ed indagare su eventuale ittero.

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Come si analizza la bilirubina?

La biliribunemia si calcola in laboratorio, su un campione ottenuto con semplice prelievo di sangue venoso periferico (dal braccio).

Come ci si prepara all’esame?

Per eseguire l’esame non è necessario essere a digiuno, anzi un digiuno protratto oltre le ventiquattro-quarantotto ore può indurre aumenti della bilirubina.

Farmaci che interferiscono col risultato dell’esame

I farmaci non influi­scono sul risultato, fatta eccezione per quelli a base di paracetamolo, clora-diezepossido, novobiocina ed acetoeximide. E’, quindi, sempre consigliabile informare il medico su quale tipo di medicinali si sta assumendo.

Quali sono i valori normali di bilirubina?

I valori normali di bilirubina, sono:

  • bilirubina totale 0,1-1,3 mg/dl
  • bilirubina libera (indiretta) 0,0-1,2 mg/dl
  • bilirubina coniugata (diretta) 0,0-0,3 mg/dl.

I valori di riferimento del test della bilirubina totale e frazionata possono cambiare in funzione dell’età, del sesso e anche della strumentazione in uso nel singolo laboratorio. È pertanto preferibile consultare i range forniti dal laboratorio direttamente sul referto. Si ricorda inoltre che lievi alterazioni non indicano necessariamente malattia: è sempre importante che i risultati delle analisi vengano valutati NON in assoluto, bensì nell’insieme e mai da soli, ma sempre dal proprio medico di fiducia che conosce la propria situazione clinica specifica.

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Quali patologie indica un livello di bilirubina totale alto o basso?

Se il valore della bilirubina totale aumenta oltre quello normale, si parla di “iperbilirubinemia” e siamo quasi certamente in presenza di un “ittero” causato dall’eccesso di bilirubina.
Si definisce ittero la colorazione giallastra della pelle, delle sclere e delle mucose causata dall’eccessivo innalzamento dei livelli di bilirubina nel sangue. L’iddeto non deve essere confuso con la carotenodermia. . Affinché l’ittero sia visibile il livello di bilirubina deve superare 2,5 mg/dL. Un ittero lieve (denominato “sub-ittero”), osservabile esaminando le sclere alla luce naturale, è di solito evidenziabile quando i valori della bilirubina sierica sono compresi tra 1,5 – 2,5 mg/dl. L’ittero è una condizione parafisiologica nel neonato, mentre è frequentemente segno di patologia nell’adulto.
Se invece il valore della bili­rubina è basso, si parla di “ipobilirubinemia” e nella maggioranza dei casi siamo in presenza di una anomalia spesso non rilevante.

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Quali patologie indica un livello di bilirubina libera (indiretta) alto o basso?

Il valore della bilirubina libera (o indiretta) aumenta oltre il valore nor­male, da sola, nel sangue degli itteri emolitici (come nella talassemia o da emolisi, cioè distruzione dei globuli rossi, causata da farmaci o sostanze tossiche) e nella malattia di Gilbert (che provoca un sovracca­rico di bilirubina nel sangue perché il fegato non la capta), mentre aumenta insieme alla bilirubina coniugata (o diretta) negli itteri epato­cellulari (epatite, cirrosi epatica) e negli itteri meccanici cronici (calcolidella colecisti).

Quali patologie indica un livello di bilirubina coniugata (o diretta) alto o basso?

Il valore della bilirubina coniugata (o diretta) aumenta oltre il valore normale, da sola, nella malattia di Dubin Jhonson (malattia ereditaria causata da una eccessiva presenza in circolo di bilirubina coniugata per un difetto di escrezione del fegato), mentre aumenta insieme con la bili­rubina libera (o indiretta) negli itteri epatocellulari (malattia causata da
sostanze tossiche o infettive che compromettono la capacità del fegato di secernere la bilirubina) e negli itteri meccanici cronici (malattia cau­sata da un ostacolo che ostruisce il deflusso della bile dal fegato all’inte­stino). In particolare, inoltre, aumenta rispetto alla bilirubina libera (o indiretta) negli itteri meccanici recenti (coliche epatiche causate da calcoli alla bile) e aumenta di meno negli itteri epatocellulari.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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