Conoscere i giorni fertili per rimanere incinta velocemente: il calendario dell’ovulazione

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO GRAVIDANZA PANCIA MATERNITA MAMMA GINECOLOGIA CONCEPIMENTO PARTO PANCIONE FIGLIO MADRE BAMBINA AMOREIl vostro più grande desiderio è rimanere incinta ma finora non ci siete riuscite e per di più non sapete come fare per favorire il ‘lieto evento’? Sicuramente la cosa più importante è quella di conoscere i vostri giorni fertili e questo è possibile attraverso la conoscenza del calendario dell’ovulazione. Vediamo insieme come fare.

Avere pazienza!

E’ importante che per prima cosa capiate che non dovete essere frettolose: i tempi per restare incinta possono a volte essere lunghi e per ottenere un buon esito dovete restare tranquille e serene. Non per questo, però, meno determinate e costanti: sappiate che in media per rimanere incinta possono volerci anche 7-8 mesi e in ognuno di questi mesi la probabilità di concepire varia dal 15 al 20 per cento. Una volta presa la decisione e capito che sono necessarie costanza e pazienza, vediamo come fare per favorire la gravidanza.

Capire quali sono i giorni fertili

Innanzitutto è che dovete capire quali sono i giorni in cui siete fertili, e per farlo bisogna conoscere bene il vostro ciclo mestruale: questo è il principale segreto per sapere quando è in atto l’ovulazione. Nel corso del ciclo ci sono all’incirca 7 giorni in cui si è più fertili e si ha quindi una possibilità maggiore di concepire. Ma abbiamo ancora un aiuto in più: sappiate che durante il periodo di fertilità ci sono alcuni giorni in cui si tocca un picco. Questo avviene pochi giorni prima dell’ovulazione e dovete imparare a riconoscere questi giorni per poter rendere ancora più probabile la possibilità di rimanere incinta. Per far questo, dovete sapere come funziona il concepimento: nel corso dell’ovulazione una delle ovaie rilascia un ovulo maturo che entra nella tuba di Falloppio. Questo ovulo ha una vita media di un giorno e la natura fa sì che nel momento dell’ovulazione la temperatura del corpo salga in modo da rendere l’ambiente adatto per accogliere l’uovo fecondato.
A questo punto è necessario sapere esattamente quando avviene l’ovulazione in modo da poter individuare con precisione i giorni fertili. Il che è facile se il ciclo è regolare, dato che l’ovulazione si ha 14 giorni dopo la mestruazione. In questo caso è quindi sufficiente sottrarre 14 giorni dalla durata del ciclo. La cosa diventa più difficile se il ciclo è irregolare. Ma tranquille, a questo punto entrano in gioco alcuni “trucchi”.

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1) Misurare la temperatura

Il primo sistema è quello di controllare la temperatura del corpo, che aumenta durante l’ovulazione. E’ quindi sufficiente misurare la temperatura con un termometro (possibilmente digitale) ogni mattina alla stessa ora mentre si è ancora nel letto. La misurazione va effettuata per bocca o per via vaginale. In realtà l’aumento di temperatura durante l’ovulazione non è eccessiva: si tratta di mezzo grado in più, per questo il consiglio è di adoperare un termometro digitale, con il quale è facile rilevare ogni piccola oscillazione di temperatura.

2) Test di ovulazione

Un secondo trucco per favorire la gravidanza in caso di ciclo irregolare è quello di acquistare in farmacia un test digitale di ovulazione, che potrà indicare quali sono i 2 giorni più favorevoli per il concepimento. Il funzionamento del test si basa sulla rilevazione dell’ormone dell’ovulazione da 24 a 36 ore prima che la stessa ovulazione abbia luogo e va usato ogni giorno, per una volta e sempre allo stesso orario, ma solo nei giorni in cui prevedete il picco di fertilità.

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3) Muco cervicale

Un terzo sistema è quello di osservare qualunque cambiamento nel muco cervicale. Si tratta di un sistema poco tecnologico ma spesso efficace, che si basa sulla produzione di maggiore quantità di muco che avviene quando ci si prepara all’ovulazione. Come riconoscere il muco cervicale? Si tratta di una sostanza quasi trasparente, simile ad un albume d’uovo, la cui funzione è quella di preparare la strada allo sperma nel suo percorso volto ad incontrare l’ovulo.

Altri consigli

Ora che abbiamo un panorama chiaro del ciclo e dei giorni fertili, ecco alcuni consigli finali per favorire la gravidanza: ricordate che avere un rapporto sessuale subito dopo l’ovulazione potrebbe essere inutile, perché si corre il rischio di ‘arrivare in ritardo’; inoltre i rapporti sessuali devono avvenire (quotidianamente) già da 5 giorni prima dell’ovulazione e fino al giorno seguente la stessa ovulazione Seguendo le indicazioni che vi abbiamo dato, le probabilità di restare incinta saranno sfruttate al massimo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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L’esposizione al sole in gravidanza fa bene al bambino e previene la sclerosi multipla

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO GRAVIDANZA PANCIA MATERNITA MAMMA GINECOLOGIA CONCEPIMENTO PARTO PANCIONE FIGLIO MADREIl caldo è arrivato, improvviso e potente come ogni estate ed ovviamente come ogni anno arrivano gli immancabili consigli per esporsi al sole in sicurezza (ed io non faccio eccezione: leggi l’articolo qui). L’esposizione al sole porta anche tanti vantaggi, soprattutto alle future mamme ed ai loro bambini. In che modo? L’esposizione solare apporta vitamina D che passa al feto e contribuisce a prevenire la sclerosi multipla.

Lo sostiene uno studio dell’Università Nazionale australiana di Canberra e dell’Istituto Murdoch di ricerca infantile. La ricerca è stata condotta su 1524 malati di Sclerosi multipla. Ebbene si è evidenziato differenze tra le mamme che hanno trascorso i primi tre mesi di gestazione durante il periodo invernale e quello che lo hanno trascorso in quello estivo: in queste ultime, infatti, la percentuale di figli malati era minore del 32%.

In conclusione quindi esporsi al sole fa bene al bambino, rimane comunque l’avvertenza per le future mamme di esporsi al sole con criterio, avendo l’accortezza di evitare le ore più calde del giorno e di utilizzare una buona crema solare in grado di proteggere l’epidermide dai raggi UV.

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La gravidanza extrauterina: come riconoscere i sintomi ed intervenire in tempo

MEDICINA ONLINE VAGINA DONNA BACIO SESSULITA GRAVIDANZA INCINTA SESSO COPPIA AMORE TRISTE GAY OMOSESSUAANSIA DA PRESTAZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE FRIGIDA PAURA FOBIA TRADIMENTOLa gravidanza extrauterina (da cui l’acronimo GEU) indica quel fenomeno per cui la gravidanza si instaura all’esterno dell’utero, organo predisposto naturalmente ad accoglierla. È una delle complicazioni più gravi della gestazione e colpisce circa l’1% delle gestanti. L’embrione può andare ad instaurarsi in diverse zone extrauterine: nella quasi totalità dei casi nelle tube di Falloppio (con una preferenza per la tuba di destra), ma può accadere che si fermi nella cervice, nelle ovaie o addirittura nella cavità addominale. In realtà, tutte le gravidanze, nella loro fase iniziale, possono considerarsi extrauterine, perché l’ovulo fecondato dovrà passare nelle tube per depositarsi nell’utero. Qualora questo percorso venga interrotto, si parla di gravidanza ectopica.

Quanto è diffusa e quali sono i fattori di rischio?

La frequenza globale delle gravidanze ectopiche varia da 1/80 a 1/2000 gravidanze, in relazione alle diverse popolazioni osservate: il rischio di insorgenza è infatti maggiore in una popolazione di età maggiormente avanzata, o in una popolazione di nullipare con anamnesi di poliabortività.

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Classificazione in base alla sede

A seconda della sede di annidamento dell’uovo fecondato, la gravidanza extrauterina viene definita:

  1. tubarica (che è a sua volta distinguibile in interstiziale, istmica, ampollare e fimbrica, in base alla porzione della tuba in cui si ha l’annidamento dell’embrione). La gravidanza tubarica ampollare è la più frequente gravidanza extrauterina, circa il 90% dei casi);
  2. tubo-ovarica;
  3. ovarica;
  4. addominale: in questo caso l’impianto dell’embrione avviene nella cavità peritoneale o a livello degli organi addominali. L’impianto è definito primitivo (se si realizza in queste sedi fin dall’inizio) o secondario (se l’impianto addominale avviene solo successivamente, dopo che l’embrione si sia staccato da un precedente impianto tubarico o ovarico). È l’evenienza più rara. Al contrario di altri tipi di gravidanze ectopiche, quella addominale ha probabilità di riuscita molto più alta.

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Cause della gravidanza extrauterina

Le cause più frequenti che provocano una gravidanza extrauterina sono infiammazioni, infezioni, trattamenti per l’infertilità, endometriosi ed età della futura mamma: più si è in là con gli anni, più si corre il rischio di sviluppare una gravidanza extrauterina. Inoltre, essere primipare aiuta, perché le gravidanze ectopiche sono più frequenti nelle donne che hanno già partorito e che presentano quindi delle modificazioni nella struttura anatomica delle tube. È possibile, inoltre, che in seguito alla comparsa di una gravidanza extrauterina, la probabilità che essa si manifesti di nuovo nella gravidanza successiva è alta, ma ricordiamo comunque che la fertilità della donna non è assolutamente messa in discussione, come si credeva nel passato.

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Un feto umano di circa 9 settimane estratto a causa di una gravidanza ectopica (extrauterina)

Sintomi e diagnosi della gravidanza extrauterina

Dolori localizzati, emorragie e bassi livelli dell’ormone Beta Hcg sono elementi diagnostici. Accorgersi tempestivamente di una gravidanza ectopica non è semplice, in quanto nella fase immediatamente successiva alla fecondazione dell’ovulo non ci sono segnali che lascino intendere la comparsa della GEU; solo attraverso un’ecografia transvaginale e transaddominale è possibile diagnosticarla già dal primo mese di gestazione. Infatti, attraverso questo esame, è possibile analizzare l’aspetto dell’utero: questo risulterà pronto ad accogliere l’embrione ma in realtà risulterà vuoto, chiaro segnale d’allarme. Anche attraverso i livelli del Beta Hcg il medico può intuire che ci sia una gravidanza extrauterina in corso: questo ormone subisce un notevole incremento durante la gestazione e se si pensa di essere incinta ma il Beta Hcg è basso, si ha a che fare con una gravidanza ectopica.

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Terapie

Una gravidanza extrauterina può risolversi da sola: l’ovulo fecondato può arrivare autonomamente nell’utero anche dopo essersi arrestato per qualche tempo nelle tube o in un altro luogo. Se così non fosse, è necessario intervenire con farmaci (il methotrexate, ad esempio, impedisce l’ulteriore crescita delle cellule) o abortire chirurgicamente, tramite ablazione, laparotomia o laparoscopia. In questi ultimi casi l’intervento tempestivo è necessario in quanto la gestante, dopo un primo periodo gestatorio sereno, può accusare delle forti emorragie (causate dalla vera e propria rottura della tuba). Nei casi più seri, l’intervento consiste nell’asportazione della tuba in cui si è instaurata la gravidanza: ciò avviene solo se questa è recidivante o se l’embrione è arrivato a dimensioni troppo grandi.
In ogni caso, non c’è un metodo o una tecnica medica capace di prevedere la comparsa di una gravidanza extrauterina: un’accurata diagnosi può venire in aiuto e ricordati che solo il tuo medico può consigliarti la strada più adatta per risolvere il tuo caso.

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Caviglie gonfie in gravidanza: rimedi naturali e consigli pratici

caviglieIl gonfiore alle caviglie è un problema comune, specie tra le donne durante la gravidanza o subito dopo il parto ma anche tra le persone che stanno in piedi tutto il giorno o rimangono a lungo in posizione seduta. Se le masse muscolari poltriscono, il sangue fatica a ritornare al cuore, soprattutto quando la gravità non gioca a suo favore. La conseguente stasi ematica aumenta la pressione venosa, che è massima a livello delle caviglie sulle quali pesa l’intera colonna di sangue. Il rialzo pressorio favorisce il passaggio di liquidi plasmatici che, quando non vengono adeguatamente drenati dal sistema linfatico, si accumulano nei…

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