In ospedale con tatuaggio “non rianimare”: i medici rispettano la scelta

MEDICINA ONLINE New England Journal of Medicine DO NOT RESUSCITATE NON RESUSCITARE PICTURE HD PIC IMAGE PHOTO RIANIMAZIONE DEFIBRILLATORE.jpgUn uomo di 70 anni di Miami è arrivato in ospedale privo di sensi e i medici hanno trovato un tatuaggio subito sotto il suo collo con la scritta “do not resuscitate” (non rianimare). La vicenda è descritta sul New England Journal of Medicine, e si è conclusa con lo staff che ha rispettato le volontà dell’uomo dopo aver consultato un bioeticista. L’uomo aveva problemi cronici ai polmoni e al cuore, oltre al diabete. Arrivato al Jackson Memorial Hospital i medici hanno cercato di risvegliarlo senza successo, e il paziente non aveva alcun segno identificativo che potesse far risalire alla famiglia, per capire se la decisione espressa dal tatuaggio fosse meditata o frutto di un impulso.

“All’inizio abbiamo deciso di non onorare il tatuaggio – scrivono gli autori – invocando il principio di non prendere una decisione irreversibile senza certezze”. Il consulto con il bioeticista dell’università di Miami Kenneth Goodman ha però portato alla decisione opposta. “Gli esperti hanno suggerito che era più ragionevole pensare che il tatuaggio esprimesse una preferenza autentica”. Dopo il consulto i medici hanno trovato anche una dichiarazione scritta sul fine vita da parte del paziente, e hanno interrotto le procedure più invasive. “Le condizioni dell’uomo sono peggiorate durante la notte – conclude l’articolo – ed è morto”.

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Ragazza si fa tatuare il nome del fidanzato sull’ano

Maria Louise Del Rosario tattooChe i tatuaggi siano diffusissimi è risaputo, ma quello che ha fatto la giovane americana Maria Louise Del Rosario (la ragazza della foto qui in alto) è qualcosa di incredibile e anche molto strano: la ragazza si è fatta tatuare il nome del ragazzo sull’ano, indubbiamente un posto molto particolare per farsi un tatuaggio. Impresa tutt’altro che facile e molto delicata, per la quale è servita un’operazione fuori dal comune e un tatuatore disponibile ad effettuare il tatuaggio in questo luogo molto insolito.

Per completare il tutto la ragazza ha pensato bene di far filmare tutta la procedura e i momenti del tatuaggio per poi pubblicare su YouTube il video. Alle spalle della ragazza, per sua stessa ammissione, un passato abbastanza burrascoso con momenti di vita passati molto difficili: il padre tossicodipendente la picchiava da piccola senza molti scrupoli, ha passato qualche mese in carcere per furto, anche se si è sempre dichiarata innocente, affermando di essere stata incastrata dalla madre e proprio dal suo fidanzato. Ecco quindi che il gesto di tatuarsi sull’ano il nome del ragazzo non è chiaro se sia più un insulto al fidanzato che l’ha messa nei guai o un gesto d’amore (nella prima ipotesi ci sarebbe quindi anche una buona parte di masochismo).

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Vista la viralità del video in questione la ragazza in poco tempo è diventata molto famosa in tutto il mondo ma, intervistati e interpellati diversi tatuatori famosi, gli stessi hanno dichiarato che non condividono assolutamente l’idea della ragazza e dicono che non accetterebbero mai di fare un tatuaggio anale, perché questo tipo di tatuaggio può comportare delle complicazioni per la salute, anche gravi e secondo molti tatuatori ha solo un valore “shock” per chi se lo fa tatuare e non c’è nulla di artistico.

Per la fama che ha raggiunto Maria ora si sente realizzata e dice: “Ho sempre lavorato sodo per guadagnarmi da vivere, ora il mio sedere è famoso in tutto il mondo. Quando mi hanno criticata ho pianto tutta la notte, ma quando mi sono svegliata e ho visto che il mio video aveva avuto mezzo milione di visite su YouTube, ho sorriso. Ora che sono famosa voglio andare sempre più in alto e voglio mostrare a tutti il mio sedere con il mio tatuaggio”.

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Polimastia: quando la donna ha troppi seni

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SENO MAMMELLA CAPEZZOLO AREOLALa polimastia – detta anche ipermastìamultimammìa – è un’anomalia congenita caratterizzata dalla presenza di mammelle in numero maggiore dalla norma, cioè più di due nell’essere umano.

Dove si sviluppa il seno in sovrannumero?

Il seno in più tende a svilupparsi lungo la “linea mammaria”, cioè la linea immaginaria che va dalle ascelle sino all’inguine. Solitamente il fenomeno di verifica presso la regione ascellare (5% dei casi totali di polimastia) o toracica (90%) e, solo nel restante 5% dei casi, sono state riscontrate mammelle accessorie sulla parete addominale, sull’inguine o sulla superficie interna della coscia. Il tessuto mammario riscontrato all’infuori della linea mammaria è da ritenere ectopico.

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Quanto è sviluppato il seno in sovrannumero?

Le mammelle soprannumerarie sono più o meno sviluppate: solitamente sono rudimentali, scarsamente fornite del tessuto ghiandolare (ma, in alcuni casi, possono essere sede degli stessi processi patologici che insorgono a livello della ghiandola normale o, se è presente un capezzolo, si può verificare secrezione di latte), e, talvolta, possono essere molto voluminose, tese e doloranti.

Vedi anche: foto di paziente con polimastia nella regione ascellare

Capezzoli in sovrannumero

Una condizione correlata è la politelia, ossia la presenza di uno o più capezzoli sovrannumerari, a tal proposito leggi anche: Politelia: quando i capezzoli sono troppi, cause e terapie.

Quanto è diffusa la polimastia?

Si tratta di un’anomalia non rara (incidenza di un caso su 200), a volte bilaterale, spesso ereditaria, che si può manifestare indifferentemente in entrambi i sessi, senza distinzione di razza.

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Diagnosi di polimastia

In alcuni casi, il seno accessorio può non essere visibile in superficie: è possibile distinguerlo con la risonanza magnetica (MRI). Il tessuto mammario accessorio dell’ascella è solitamente privo di capezzolo e dell’areola e può essere confuso con alcune lesioni patologiche che possono verificarsi con caratteristiche similari, quali la linfadenopatia, il lipoma o il tumore dei tessuti molli. In questo caso può essere necessario un esame istologico. Una diagnosi corretta è molto importante, in quanto il tessuto ectopico può essere sede degli stessi eventi patologici che si verificano a carico delle mammelle situate nel loco usuale, quali i carcinomi, il papilloma intraduttale, il fibroadenoma e le formazioni cistiche.

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Patogenesi della polimastia

Durante lo sviluppo embrionale alcune linee del latte accessorie, che solitamente spariscono in un secondo tempo, possono svilupparsi seguendo la cresta lattea, in basso o in alto rispetto ad essa e la polimastia potrebbe quindi risultare da un’anomala persistenza di queste linee accessorie. In molti mammiferi, possono svilupparsi mammelle anche da alcuni abbozzi mammari, che normalmente nella donna spariscono. In realtà, le mammelle soprannumerarie possono svilupparsi al di fuori di essi, anche se raramente si allontano dalla linea del latte. In particolare, le localizzazioni meno frequenti sono le seguenti: lato mediale del braccio, spalla, padiglione auricolare, dorso, regione inguinale, coscia, linea mediana dell’addome e del torace (Ottolenghi – Preti , 1969). Questi rari casi possono essere spiegati considerando che le ghiandole mammarie sono ghiandole sudoripare apocrine modificate. Inoltre, i pochi casi descritti possono rappresentare un dislocamento della linea del latte (è stata descritta un’estensione dorsale della linea del latte fino alla scapola) o possono essere realmente ectopici.

Trattamento della polimastia

Per il trattamento dei sintomi e motivi puramente estetici, la rimozione può avvenire mediante intervento chirurgico.

Curiosità sulla polimastia

Alcuni animali hanno normalmente mammelle in regioni in cui per l’uomo si parla di polimastia: l’opossum presenta mammelle sulla linea mediana dell’addome; l’Hapalemur griseus sulla scapola; il Capromys fournieri e altri roditori sul dorso; il Delphinus delphis e i Balaenidae sulla vulva; il Lagostomus maximus sulla superficie posteriore della coscia.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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La ragazza con tre seni

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LA RAGAZZA DONNA CON TRE SENI MAMMELLE   Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgQuesta ragazza statunitense, originaria di Tampa, in Florida, ha tre seni. Jasmine Tridevil – questo il suo nome d’arte – ha un terzo seno non per una malformazione fisica, bensì è il frutto di un’operazione chirurgica che Jasmine ha fortemente voluto, come ha spiegato in un’intervista radiofonica, perché non voleva più risultare attraente agli occhi degli uomini.

Mastoplastica con capezzolo tatuato

L’operazione chirurgica particolare è costata bene 20mila dollari ed è stato molto difficile trovare un chirurgo che accettasse di portarla a termine. A Jasmine è stata effettuata una mastoplastica additiva con protesi in silicone ed il tutto è stato completato con un capezzolo tatuato sulla mammella neoformata. In medicina esiste un’anomalia congenita caratterizzata dalla presenza di mammelle in numero maggiore dalla norma e si chiama polimastia, a tal proposito vi consiglio di leggere: Polimastia: quando la donna ha troppi seni ed anche: Politelia: quando i capezzoli sono troppi, cause e terapie.

Non l’ho fatto per essere famosa

L’operazione ha creato non poco subbuglio nella sua famiglia: i suoi genitori non le parlano più. Ha spiegato Jasmine: “Ho dovuto parlare con tantissimi chirurghi prima di trovare quello giusto. Perché l’ho fatto? L’ho fatto perché non voglio più piacere agli uomini né avere relazioni”. Il che non le impedisce di postare foto che la ritraggono in versione provocante sulla sua pagina Facebook, anche se lei dice di non essersi sottoposta all’operazione per diventare famosa.

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PicoSure, il nuovo laser per eliminare i tatuaggi in maniera indolore

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO TATUAGGIO BRACCIO INCHIOSTROLa clinica universitaria tedesca di Bochum, in Nortrhein Westfalen, è il primo ospedale europeo ad avere in dotazione un nuovo laser che permetterà di rimuovere i tatuaggi in maniera quasi del tutto indolore e senza lasciare alcun residuo. La nuova tecnologia si chiama “PicoSure” e sembra sia molto più rapida e meno dolorosa rispetto alla precedenti tecniche laser, tuttavia è anche più costosa (per un tatuaggio di medie dimensioni si paga circa 2.000 euro).

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Il tuo tatuaggio non ti piace più? Rimuovilo con il laser

Un tatuaggio è per sempre? non esattamente!

I tatuaggi possono essere rimossi con una potente sorgente luminosa laser. Sino ad oggi l’utilizzo della dermoabrasione o del laser ad anidride carbonica riportava risultati alquanto deludenti provocando spesso la comparsa di esiti cicatriziali in sostituzione del tatuaggio rimosso. L’utilizzo dei più moderni laser Q-Switched permette oggi l’eliminazione senza lasciare segni o lesioni di alcun tipo. L’utilizzo da parte di questi innovativi laser sfrutta una specifica lunghezza d’onda che, assorbita dal colore relativo, ne causa la frammentazione; i frammenti verranno poi gradualmente eliminati dal sistema immunitario del nostro organismo.

Come agisce il laser nei confronti dei diversi pigmenti di colore?
Ogni colore è associato ad una diversa lunghezza d’onda, e di conseguenza verrà selezionata sul dispositivo laser la lunghezza d’onda appropriata per rimuovere il colore in questione. L’impiego di tali lunghezze d’onda in combinazione con impulsi estremamente brevi e potenti ne determina l’eliminazione completa senza alcun danno nei confronti della cute. I tatuaggi di colore nero e rosso, abitualmente spariscono più rapidamente rispetto al verde ed al blu, che richiedono più sedute, mentre il bianco ed il giallo sono di gran lunga i pigmenti più difficili da eliminare. Le percentuali di successo nella rimozione dei tatuaggi con il laser Q-Switched raggiungono oggi più del 90%.

Quante sedute sono necessarie per eliminare completamente un tatuaggio?
Mediamente sono necessarie circa sette sedute per rimuovere completamente un tatuaggio di tipo professionale, mentre quelli di tipo amatoriale ne richiedono solitamente quattro, questo perché la sua rimozione dipende dalla quantità e dal tipo di inchiostro utilizzato e dalla sua profondità nella cute. Le diverse sedute di trattamento saranno distanziate di circa un mese le une dalle altre.

Il trattamento con laser Q-Switched provoca dolore?
La maggior parte dei pazienti non richiede alcuna anestesia durante il trattamento. Viene rilevato un leggero sanguinamento puntiforme dopo la seduta. Verrà applicata una pomata antibiotica al termine del trattamento da utilizzare per una settimana circa. Per evitare qualsiasi effetto collaterale la zona trattata con la sorgente laser non va assolutamente sfregata.

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