Il sadismo è un tratto comportamentale caratterizzato dall’ottenere piacere nel vedere gli altri che subiscono disagio o dolore psicologico e/o fisico o provare piacere nell’intraprendere in prima persona atti sadici che generino disagio o dolore negli altri. Mentre in genere le persone sono dotate di empatia ed osservare il disagio o il dolore altrui gli genera fastidio e repulsione, il sadico – al contrario – non possiede empatia e gode nel veder soffrire gli altri, al punto di arrivare a compiere gesti antisociali, crudeli ed a volte perfino illegali per procurare sofferenza fisica o morale ad altre persone e goderne.
Origine del termine
Il termine “sadismo” è stato coniato dallo psichiatra e neurologo tedesco naturalizzato austriaco Richard von Krafft-Ebing con riferimento al Marchese de Sade (1740 – 1814), un aristocratico francese autore di vari libri erotici in cui è evidenziata la figura del sadico come individuo capace di compiere ogni sorta di azione volta all’immoralità, rifiutando ogni limitazione imposta dalla morale comune e riconoscendo come unica legge il perseguimento del proprio piacere.
Sadismo sessuale e disturbo da sadismo sessuale
Il sadismo sessuale è una parafilia consistente nell’ottenere piacere sessuale ed il raggiungimento dell’orgasmo nell’osservare o nel procurare in prima persona, disagio e/o dolore in altre persone. Il sadismo sessuale è una forma di parafilia ma bisogna sottolineare il fatto che un comportamento sessuale sadico moderato è una pratica sessuale comune tra adulti consenzienti che può non soddisfare i criteri clinici per un disturbo parafilico, i quali richiedono che comportamenti, fantasie o impulsi di una persona provochino disagio clinicamente significativo o compromissione comportamentale o possano causare danno ad altri. Il sadismo sessuale è quindi, entro certi limiti, non patologico, tuttavia – in alcuni soggetti – i comportamenti sadici si accentuano fino a divenire dannosi, ad esempio perché il sadismo sessuale diventa un pensiero ossessivo e può interferire con la vita sociale, relazione, professionale o con la fedina penale del paziente, configurandosi come una dipendenza comportamentale sessuale. In altri casi il sadismo sessuale può invece configurarsi come “disturbo da sadismo sessuale”, diventando spesso un problema non solo per sé stessi , ma anche per l’incolumità degli altri. Il disturbo da sadismo sessuale è un tipo di sadismo sessuale che causa disagio significativo o compromissione comportamentale significativa ed è attuato nei confronti di una persona non consenziente. La diagnosi di disturbo da sadismo sessuale si basa su specifici criteri clinici dal DSM-5:
- I pazienti sono stati ripetutamente e intensamente eccitati dalla sofferenza fisica o psicologica di un’altra persona; l’eccitazione si esprime in fantasie, intensa impulsività o altri comportamenti.
- I pazienti hanno agito in base alle loro sollecitazioni con una persona non consenziente, o queste fantasie o impulsi causano un disagio significativo o compromettono il funzionamento lavorativo, in situazioni sociali o in altre sfere importanti.
- La condizione è stata presente per ≥ 6 mesi.
Il disturbo da sadismo sessuale può essere diagnosticato in pazienti che negano di avere fantasie o impulsi legati all’eccitazione sessuale innescati dal dolore o dalla sofferenza degli altri se questi pazienti segnalano più episodi sessuali di dolore o sofferenza inflitti a una persona non consenziente. Il trattamento del disturbo da sadismo sessuale è generalmente inefficace.
Sadismo e masochismo, il sadomasochismo
Tradizionalmente il sadismo sessuale è combinato con il masochismo e viene chiamato, complessivamente, sadomasochismo. Il masochismo è l’ottenimento del piacere attraverso il provar dolore; questo può essere psicologico (umiliazione) oppure fisico (algolagnia). Attualmente il masochismo è considerato una parafilia solo nei casi in cui la ricerca del dolore è l’unica forma di sessualità che permetta il raggiungimento dell’orgasmo.
Disturbo sadico di personalità nel DSM
Il sadismo è stato definito come “disturbo sadico di personalità” all’interno del DSM-III-R, la revisione della terza edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, pubblicato nel 1987. La diagnosi scomparve nel successivo DSM-IV. Nella più recente versione del Manuale, il DSM-5, il disturbo sadico di personalità non è incluso e può quindi essere visto come un disturbo della personalità non altrimenti specificato (NAS). Il sadismo si può riscontrare in molti altri disturbi di personalità, come quello narcisistico, l’antisociale, il borderline. Il sadismo può essere presenti in individui psicotici, psicopatici ed ipersessuali.
Cause
Le cause del sadismo, non sono attualmente note. Alla base della condizione, potrebbe esserci un mix tra predisposizione genetica e fattori ambientali. Tra i possibili fattori ambientali, potrebbero esserci:
- avere dei genitori svalutanti;
- aver subito da bambini traumi psicologici e violenze fisiche, anche sessuali;
- aver subito atti di bullismo a scuola;
- avere scarsa autostima;
- aver sperimentato un fortissimo senso di colpa durante l’infanzia.
- vivere in un ambiente sociale e familiare degradato, trascurante e povero di stimoli positivi;
- essere stati cresciuti da genitori narcisisti, sadici o con triade oscura, assenti, scarsamente empatici ed anaffettivi;
- avere dei genitori divorziati;
- avere dei genitori o altri parenti che hanno compiuto reati;
- aver avuto diagnosi infantili di patologie e condizioni dell’età evolutiva di interesse neuropsichiatrico.
Sadismo e narcisismo maligno
Il sadismo è uno dei tratti di personalità distintivi del narcisisto maligno, che include, oltre al sadismo, anche tratti del disturbo narcisistico della personalità, del disturbo di personalità antisociale, del disturbo di personalità paranoide e di aggressività.
Sadismo, triade oscura e tetrade oscura
Con l’espressione triade oscura della personalità o più semplicemente “triade oscura” (in inglese “dark triad“) in psicologia si intende un insieme di tre tratti comportamentali che – se presenti contemporaneamente – sono considerati come predittori di psicopatologie e/o di comportamenti antisociali. I tre tratti comportamentali che compongono la triade oscura, sono: narcisismo, machiavellismo e psicopatia. Ad essi alcuni ricercatori aggiungono anche il tratto del sadismo, andando a comporre la “tedrade oscura di personalità“.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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