Quando viene eseguito un prelievo di sangue, l’operatore che lo effettua può scegliere fra una varietà di provette apparentemente tutte uguali, ma con il tappo di colore diverso. Ma che significato hanno i vari colori? Perché scegliere una provetta con il tappo verde piuttosto che giallo? La scelta del colore del tappo della provetta viene fatta a seconda del Continua a leggere
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Cardioaspirin 100mg: effetti indesiderati, a cosa serve, dosaggi (foglio illustrativo)
Cardioaspirin è un farmaco molto diffuso, della industria farmaceutica Bayer. E’ un antitrombotico, cioè un medicinale che previene la formazione di coaguli di sangue (trombi) nei vasi sanguigni.
Cosa contiene Cardioaspirin:
Il principio attivo di Cardioaspirin è l’acido acetilsalicilico. Una compressa di Cardioaspirin contiene 100 mg di acido acetilsalicilico
Gli altri componenti sono: polvere cellulosa, amido di mais, copolimeri dell’acido metacrilico, sodio laurilsolfato, polisorbato 80, talco, trietile citrato.
Cardioaspirin viene venduto in confezioni di 30, 60 o 90 compresse.
CARDIOASPIRIN SI USA IN CASO DI:
1) prevenzione degli eventi atero-trombotici maggiori
- dopo infarto del miocardio (attacco di cuore);
- dopo ictus cerebrale (improvvisa interruzione del flusso di sangue al cervello) o attacchi ischemici transitori (TIA) (temporanea interruzione o riduzione del flusso di sangue al cervello);
- in pazienti con angina pectoris instabile (attacchi che si manifestano con dolore e senso di oppressione al torace in corrispondenza dello sterno, a riposo);
- in pazienti con angina pectoris stabile cronica (o angina da sforzo, che si manifesta con forte dolore toracico e senso di oppressione nella regione dietro lo sterno, generalmente in seguito ad uno sforzo).
2) Prevenzione della riocclusione dei by-pass aorto-coronarici (la tecnica chirurgica che consente di ripristinare il corretto afflusso di sangue al cuore) e nell’angioplastica coronarica percutanea transluminale (PTCA) (la tecnica d’intervento non chirurgica che consente di ripristinare il corretto afflusso di sangue al cuore).
3) Prevenzione degli eventi cardiovascolari nei pazienti con malattia ateromasica conclamata (malattia che porta all’irrigidimento ed al deposito di grassi all’interno delle arterie), nei pazienti sottoposti alla dialisi del sangue e nella prevenzione della trombosi durante circolazione extracorporea.
4) Prevenzione degli eventi cardiovascolari in pazienti ad elevato rischio.
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Controindicazioni: quando NON dev’essere usato Cardioaspirin?
Non assuma Cardioaspirin:
- se è allergico all’acido acetilsalicilico, ai salicilati o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale;
- se soffre di mastocitosi (un tumore del sangue), perché l’utilizzo di acido acetilsalicilico può causarle gravi reazioni allergiche (che comprendono shock circolatorio con vampate di calore, ipotensione, tachicardia e vomito);
- se ha sofferto in passato di asma indotta dalla somministrazione di salicilati o sostanze ad attività simile, in particolare i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS);
- se soffre di ulcera gastroduodenale (ulcera allo stomaco o alla prima parte dell’intestino);
- se soffre di diatesi emorragica (tendenza al sanguinamento);
- se soffre di grave insufficienza renale (ridotta funzionalità dei reni) o epatica (del fegato) o cardiaca (del cuore);
- se è in trattamento concomitante con metotrexato a dosi di 15 mg/settimana o più (vedere “Altri medicinali e Cardioaspirin”);
se è nell’ultimo trimestre di gravidanza.
Precauzioni per l’uso
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere Cardioaspirin:
- Se è allergico ai medicinali analgesici (antidolorifici), antinfiammatori o antireumatici, e/o soffre di altre allergie. Interrompa l’uso di Cardioaspirin ai primi segnali di reazione cutanea, lesioni alle mucose e altri segni di allergia;
- Se ha sofferto di ulcere gastrointestinali, o di emorragie gastrointestinali;
- Se è in trattamento concomitante con anticoagulanti (farmaci per fluidificare il sangue/prevenire i coaguli di sangue) (vedere “Altri medicinali e Cardioaspirin”);
- Se ha problemi renali o cardiocircolatori, ad esempio vasculopatia renale (alterazioni nei vasi sanguigni dei reni), insufficienza cardiaca congestizia, deplezione di volume (riduzione del volume di sangue), chirurgia maggiore, sepsi (grave infezione generalizzata) o emorragie maggiori, poiché l’acido acetilsalicilico può aumentare ulteriormente il rischio di compromissione della funzionalità dei reni e di insufficienza renale acuta (rapida riduzione della funzionalità dei reni);
- Se soffre di grave deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD, enzima la cui assenza, geneticamente determinata, comporta una malattia caratterizzata da ridotta sopravvivenza dei globuli rossi, detta favismo). L’acido acetilsalicilico può indurre emolisi (distruzione dei globuli rossi) o anemia emolitica;
- Se ha problemi al fegato;
- Se sta assumendo ibuprofene come antidolorifico (vedere “Altri medicinali e Cardioaspirin “);
- Se soffre d’asma, febbre da fieno, poliposi nasale (piccole escrescenze lungo la mucosa nasale o all’interno dei seni paranasali, dette polipi) o malattie respiratorie croniche. Queste condizioni aumentano la probabilità che l’acido acetilsalicilico possa provocare broncospasmo (contrazione della muscolatura delle vie aeree che ostacola il passaggio dell’aria) e indurre attacchi d’asma o altre reazioni allergiche. Queste reazioni possono manifestarsi anche in pazienti che presentano reazioni allergiche (ad esempio reazioni cutanee, prurito, orticaria (piccole macchie sulla pelle e prurito)) ad altre sostanze;
- Se ha più 70 anni di età, soprattutto se sta seguendo anche altre terapie;
- Se deve essere sottoposto ad un intervento chirurgico anche di piccola entità, come ad esempio l’estrazione di un dente, poiché, a causa dell’effetto inibitorio sull’aggregazione piastrinica, che persiste per diversi giorni dopo la somministrazione, l’acido acetilsalicilico può aumentare la tendenza al sanguinamento durante e dopo gli interventi chirurgici;
- Se ha mai avuto la gotta, poiché, a basse dosi, l’acido acetilsalicilico riduce l’escrezione di acido urico e questo può talvolta causare attacchi di gotta nei pazienti predisposti.
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Cardioaspirin nei bambini
Cardioaspirin non è indicato per l’uso nella popolazione pediatrica. I medicinali contenenti acido acetilsalicilico non devono essere utilizzati nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 16 anni con infezioni virali (come influenza e varicella) a prescindere dalla presenza o meno di febbre. L’acido salicilico può provocare la Sindrome di Reye, una malattia molto rara, ma pericolosa per la vita, che richiede un immediato intervento medico. Il vomito persistente in pazienti affetti da queste malattie può essere un segno di Sindrome di Reye.
Interazioni: quali farmaci o alimenti possono modificare l’effetto di Cardioaspirin?
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.
L’effetto del trattamento può essere modificato se Cardioaspirin è assunto in concomitanza con altri medicinali quali:
- anticoagulanti (per fluidificare il sangue/prevenire i coaguli di sangue, ad esempio warfarin);
- medicinali antirigetto (per prevenire il rigetto di organo trapiantato, ad esempio ciclosporina, tacrolimus);
- antipertensivi (per trattare la pressione alta del sangue, ad esempio diuretici e ACEinibitori);
- antidolorifici e antinfiammatori (per il dolore e l’infiammazione, ad esempio steroidi, FANS);
- medicinali per la gotta (probenecid);
- medicinali per il trattamento del cancro e per l’artrite reumatoide (metotrexato). Non prenda Cardioaspirin insieme al metotrexato a dosi maggiori o uguali a 15 mg/settimana, perché aumenta la tossicità del metotrexato nel sangue.
Prenda Cardioaspirin insieme ai seguenti medicinali solo sotto stretto controllo del medico:
- Metotrexato a dosi inferiori a 15 mg/settimana;
- Ibuprofene: il trattamento con ibuprofene in pazienti con aumentato rischio cardiovascolare può limitare gli effetti cardioprotettivi dell’acido acetilsalicilico;
- Anticoagulanti, trombolitici/altri agenti antipiastrinici: aumento del rischio di sanguinamento;
- Altri medicinali antinfiammatori non steroidei contenenti salicilati ad alte dosi: aumento del rischio di ulcere ed emorragia gastrointestinale;
- Inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (medicinali usati nella depressione);
- Ciclosporina e altri farmaci immunodepressivi: aumento della tossicità renale. Presti particolare attenzione se è una persona anziana;
- Digossina (medicinale usato nell’insufficienza cardiaca): aumento della concentrazione di digossina nel sangue;
- Antidiabetici, ad esempio insulina, sulfoniluree: aumento dell’effetto ipoglicemico per alte dosi di acido acetilsalicilico;
- Diuretici in associazione con acido acetilsalicilico ad alte dosi;
- Glucocorticoidi (cortisonici) sistemici, ad eccezione dell’idrocortisone usato come terapia sostitutiva nel Morbo di Addison (insufficienza della ghiandola surrenale);
- Inibitori dell’Enzima di Conversione dell’Angiotensina (ACE-inibitori) in associazione con acido acetilsalicilico ad alte dosi: ridotta filtrazione del rene e riduzione dell’effetto antipertensivo;
- Altri antipertensivi (beta bloccanti): diminuzione dell’azione antipertensiva;
- Acido valproico (medicinale usato contro l’epilessia): aumento della tossicità dell’acido valproico;
- Fenitoina (medicinale usato contro l’epilessia): aumento dell’effetto della fenitoina;
- Uricosurici (medicinali che aumentano l’eliminazione di acido urico) come benzbromarone, probenecid: diminuzione dell’effetto uricosurico.
Cardioaspirin e alcol
L’assunzione di alcool (vino, birra, cocktail superalcolici) con Cardioaspirin provoca un aumento del danno sulla mucosa gastrointestinale e un prolungamento del tempo di sanguinamento.
Gravidanza e allattamento
Se è in corso una gravidanza, anche solo se si sospetta o si sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico prima di prendere questo medicinale.
- L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrio/fetale. Non prenda Cardioaspirin durante il terzo trimestre di gravidanza. Durante il primo ed il secondo trimestre di gravidanza, assuma questo medicinale solo in caso di effettiva necessità e su consiglio del medico. Se sta pianificando una gravidanza assuma medicinali contenenti acido acetilsalicilico per il più breve periodo possibile e la dose la più bassa possibile.
- I salicilati ed alcuni loro derivati passano nel latte materno in piccole quantità. Dal momento che non sono stati osservati effetti indesiderati nel lattante in seguito ad un uso occasionale, l’interruzione dell’allattamento non è di norma necessaria. Tuttavia, in caso di uso regolare o di assunzione di dosaggi elevati, si deve prendere in considerazione la possibilità di uno svezzamento precoce.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
Cardioaspirin non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari
Cardioaspirin: posologia e modo d’uso
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
La dose raccomandata è: 1 compressa al giorno in un’unica somministrazione.
Assuma il medicinale con un’abbondante quantità di liquido (½ – 1 bicchiere d’acqua), prima dei pasti. La prevenzione degli eventi cardiovascolari in pazienti ad elevato rischio dovrà essere effettuata con il dosaggio di 100 mg (1 compressa). Non assuma Cardioaspirin a dosaggi maggiori senza espressa prescrizione del medico.
Sovradosaggio: cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Cardioaspirin
In caso di ingestione accidentale di una dose eccessiva di Cardioaspirin, avverta immediatamente il medico o si rivolga al più vicino ospedale.
La tossicità da salicilati (un dosaggio superiore a 100 mg/kg/giorno per 2 giorni consecutivi può indurre tossicità) può essere la conseguenza di un’assunzione cronica (per lungo tempo) di dosi eccessive, oppure di sovradosaggio acuto, potenzialmente pericoloso per la vita, che comprende anche l’ingestione accidentale nei bambini.
- I sintomi da sovradosaggio lieve/moderato possono includere: respiro accelerato, sudorazione, nausea, vomito, mal di testa, vertigini.
- I sintomi del sovradosaggio moderato/grave possono includere: febbre, insufficienza respiratoria, asfissia, edema polmonare, aritmie (alterazioni del battito cardiaco), ipotensione (pressione del sangue bassa), arresto cardiocircolatorio (cessazione del battito cardiaco), disidratazione, oliguria (diminuzione delle urine) fino ad insufficienza renale (ridotta funzionalità dei reni), alterazione del metabolismo degli zuccheri, chetosi (“acetone”), tinnito (suono o sibilo nell’orecchio), sordità, sanguinamento gastrointestinale, ulcera gastrica, alterazione della coagulazione del sangue, encefalopatia (sofferenza del cervello), edema cerebrale (rigonfiamento del tessuto cerebrale) e depressione del sistema nervoso centrale, con manifestazioni variabili dalla letargia (profonda sonnolenza) e confusione fino al coma e alle convulsioni.
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Effetti indesiderati: quali sono gli effetti collaterali di Cardioaspirin?
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati anche gravi, sebbene non tutte le persone li manifestino.
Gli effetti indesiderati più comuni sono i disturbi gastrointestinali che possono essere o meno associate ad emorragia e possono presentarsi con qualsiasi dose di acido acetilsalicilico e in pazienti con o senza sintomi predittivi e con o senza storia di gravi eventi gastrointestinali.
Effetti sul sangue:
- ipoprotrombinemia (carenza di protrombina) (si verifica a dosi elevate),
- anemia,
- emolisi (distruzione dei globuli rossi) ed anemia emolitica in pazienti con gravi forme di deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD),
- sindromi emorragiche come : epistassi (sangue dal naso), sanguinamento delle gengive, sanguinamenti dell’apparato urinario e genitale, porpora (macchie rossastre sulla pelle), con aumento del tempo di sanguinamento. Questa azione persiste per 4-8 giorni dopo l’interruzione del trattamento con acido acetilsalicilico.
Effetti sul sistema nervoso:
- sudorazione,
- mal di testa,
- confusione,
- emorragia cerebrale.
Effetti sull’orecchio e sul labirinto:
- vertigini,
- tinnito (ronzio/ fischio nell’orecchio),
- sordità.
Effetti sull’apparato respiratorio:
- rinite (naso che cola),
- broncospasmo parossistico (contrazione della muscolatura delle vie aeree),
- dispnea (affanno) grave,
- edema polmonare non cardiogeno durante l’uso cronico del medicinale e in un contesto di reazione allergica all’acido acetilsalicilico.
Effetti sull’apparato gastrointestinale
- emorragia gastrointestinale,
- melena (emissione di feci nere, picee),
- ematemesi (vomito di sangue o di materiale “a fondo di caffè”),
- dolore addominale,
- nausea,
- dispepsia (cattiva digestione),
- vomito,
- ulcera gastrica,
- ulcera duodenale.
Effetti sul tratto gastrointestinale superiore:
- esofagite (infiammazione dell’esofago),
- duodenite erosiva (infiammazione del primo tratto dell’intestino),
- gastrite erosiva,
- ulcera esofagea,
- perforazioni.
Effetti sul tratto gastrointestinale inferiore:
- ulcera del piccolo (digiuno ed ileo) e grande (colon e retto) intestino,
- colite,
- perforazioni intestinali.
Effetti sul fegato:
- tossicità epatica,
- aumento degli enzimi del fegato,
- danno epatico, principalmente a livello cellulare.
Effetti sulla pelle:
- orticaria (prurito e piccole macchie sulla pelle),
- eruzione cutanea,
- angioedema (gonfiore della pelle del viso e delle mucose),
- sindrome di Stevens-Johnson,
- sindrome di Lyell (necrolisi epidermica tossica,
- porpora (macchie rossastre sulla pelle),
- eritema nodoso (malattia caratterizzata da noduli rossi sotto la pelle, localizzati alle gambe e ai piedi, più raramente agli avambracci),
- eritema multiforme (infiammazione delle pelle che si manifesta con chiazze o lesioni rossastre a forma di bersaglio).
Effetti sui reni:
- insufficienza renale acuta (rapida riduzione della funzionalità dei reni),
nefrite interstiziale acuta (infiammazione dei reni).
Patologie sistemiche:
- sindrome di Reye (in pazienti di età inferiore ai 16 anni), una malattia acuta a carico del cervello e del fegato, potenzialmente fatale, che colpisce quasi esclusivamente i bambini,
- reazioni anafilattiche/anafilattoidi (gravi reazioni allergiche/simil-allergiche) in pazienti con storia di allergia all’acido acetilsalicilico e/o altri medicinali antinfiammatori non steroidei; questo può succedere anche in pazienti che in precedenza non hanno mostrato allergia a questi medicinali.
Effetti sulla gravidanza:
- ritardo del parto.
Cosa fare in caso di effetti collaterali?
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e conservazione
Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola e sul blister dopo “scadenza”. La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno di quel mese. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. Conservare a temperatura inferiore a 30 °C. Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
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Coumadin: quando si usa, dosaggio ed effetti collaterali (foglio illustrativo)
Coumadin 5mg compresse divisibili, in confezione da 30 compresse contenenti ciascuna 5 mg di warfarin sodico (principio attivo); gli altri componenti della compressa sono amido, magnesio stearato, acido stearico, lattosio.
Chi assume Coumadin deve evitare di mangiare grandi quantità di cibi che contengono vitamina K (ortaggi a foglia verde come spinaci, lattuga, broccoli, cavolfiore, cavoletti di Bruxelles e, in quantità inferiori, cereali, carne e latticini).
Perché si usa Coumadin?
COUMADIN è un anticoagulante, cioè aiuta a prevenire la formazione di coaguli nel sangue.
COUMADIN è una medicina con un indice terapeutico ristretto, ciò significa che piccole variazioni della dose possono avere gravi conseguenze, infatti troppo medicinale può causare sanguinamento, poco medicinale può portare alla formazione di coaguli sanguigni pericolosi. Il medico le ha prescritto COUMADIN per prevenire la formazione di coaguli. Questi coaguli sono pericolosi perché possono bloccare il normale flusso sanguigno. Per esempio, se un coagulo arriva al cervello può causare un ictus (interruzione del flusso di sangue al cervello).
COUMADIN è usato per trattare e prevenire i coaguli:
- nelle gambe e nei polmoni;
- associati a un battito cardiaco irregolare e veloce, chiamato “fibrillazione atriale”;
- associati a sostituzione di valvole cardiache.
Se lei ha avuto un infarto (attacco di cuore) COUMADIN è usato per:
- diminuire il rischio di avere un altro infarto;
- diminuire il rischio di ictus;
- diminuire il rischio che i coaguli arrivino alle gambe o ai polmoni.
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- Glomerulo renale: schema, funzione e flusso ematico renale
- Filtrazione glomerulare, riassorbimento e secrezione
Controindicazioni
Non prenda COUMADIN:
- Se è allergico al warfarin sodico o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo Cosa contiene).
- Se ha un rischio di sanguinamento o un sanguinamento in corso.
- Se è incinta o potrebbe esserlo.
- Se è una donna in età fertile che non usa contraccettivi.
- Se è incinta e rischia di perdere il bambino o ha la pressione del sangue molto alta.
- Se si è recentemente sottoposto o sta per sottoporsi ad un’operazione, anche in anestesia locale (interruzione del dolore in una zona del corpo).
- Se deve essere sottoposto ad una procedura in ospedale, inclusa una puntura nella schiena.
- Se soffre di pressione del sangue molto alta, che può causare un danno agli occhi (ipertensione maligna).
- Se sta assumendo preparazioni a base di erba di san Giovanni – Hypericum perforatum (medicinale a base di erbe per trattare la depressione) (vedere paragrafo Altri medicinali e Coumadin).
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere COUMADIN:
- Se nota qualsiasi sanguinamento insolito o se le capitano segni o sintomi di sanguinamento (vedere Possibili effetti indesiderati).
- Se ha o ha avuto in passato valori di rapporto internazionale normalizzato (INR), un indice della coagulazione del sangue, superiori a 4,0 o molto variabili.
- Se ha avuto un sanguinamento di stomaco e intestino.
- Se soffre di pressione del sangue alta.
- Se soffre di una malattia dei vasi sanguigni della testa.
- Se soffre di una diminuzione dell’emoglobina, una proteina che trasporta l’ossigeno ai tessuti, nel sangue (anemia).
- Se ha un tumore maligno (cancro).
- Se soffre di una malattia dei reni.
- Se qualcuno nella sua famiglia soffre di una malattia del sangue.
- Se è anziano (età maggiore o uguale a 65 anni). Il suo medico deciderà qual è la dose giusta per lei. Questa dose può cambiare di volta in volta.
- Se le dita del piede le diventano blu e le fanno male. Interrompa la terapia con COUMADIN e si rivolga al medico che le prescriverà un altro medicinale.
- Se soffre di una diminuzione del numero di piastrine, un tipo di cellule del sangue, in seguito a trattamento con eparina, un medicinale per rendere il sangue più fluido.
- Se soffre di una malattia del fegato, da lieve a grave. Il suo medico deciderà qual è la dose giusta per lei.
- Se durante la terapia con COUMADIN ha vomito, diarrea o un’infezione.
- Se durante la terapia con COUMADIN nota che una parte del corpo o della pelle diventa nera (necrosi della pelle o dei tessuti).
- Se le hanno applicato un catetere (tubicino piccolo e flessibile).
- Se ha una malattia che riguarda la proteina C, una proteina naturalmente presente nell’organismo che rende il sangue più fluido.
- Se deve essere sottoposto ad un’operazione all’occhio.
- Se soffre di un aumento delle cellule del sangue, rilevabile dagli esami del sangue.
- Se soffre di un’infiammazione dei vasi sanguigni.
- Se soffre di diabete mellito (aumento dei livelli di zucchero nel sangue).
- Se soffre di una carenza di vitamina K.
- Se sta assumendo medicinali o cibi che contengono vitamina K.
- Se deve essere sottoposto ad un’operazione, anche dal dentista. Informi qualsiasi operatore sanitario che le presta assistenza (dentista compreso) che sta prendendo COUMADIN poiché la terapia con COUMADIN deve essere sospesa o diminuita prima, durante e immediatamente dopo l’intervento.
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- Differenza tra trombo, embolo, coagulo, embolia e trombosi
- Differenza tra arterie, vene, capillari, arteriole e venule
- Differenza tra arteriola afferente ed efferente: struttura e funzioni
Quali farmaci o alimenti possono modificare l’effetto di Coumadin?
Informi il medico se nota qualsiasi cambiamento del suo stato di salute, apporta cambiamenti alle medicine che sta prendendo, al suo stile di vita (viaggi, condizioni ambientali, attività fisica). In particolare informi il medico se sta assumendo:
- preparazioni a base di erbe, specialmente Hypericum perforatum (usato per trattare la depressione)
- medicinali per trattare le infezioni (amoxicillina, benzilpenicillina, penicillina G, piperacillina, ticarcillina, cefaclor, cefamandolo, cefazolina, cefixime, cefotetan, cefonicid, cefotiam, cefoxitina, ceftriaxone, cefuroxima, doxiciclina, tetraciclina, tigeciclina, azitromicina, claritromicina, eritromicina, roxitromicina, telitromicina, neomicina, ciprofloxacina, levofloxacina, acido nalidixico, moxifloxacina, norfloxacina, pefloxacina, ofloxacina, sulfadossina, sulfafurazolo, sulfametizolo, sulfametoxazolo/trimetoprim, sulfisoxazolo, acido aminosalicilico, isoniazide, cloramfenicolo, vancomicina, clindamicina, dicloxacillina, nafcillina, rifampicina, rifapentina)
- medicinali per trattare le infezioni causate da funghi (miconazolo, econazolo, fluconazolo, chetoconazolo, itraconazolo, voriconazolo, griseofulvin)
- medicinali per prevenire e trattare le infezioni causate da parassiti (proguanil, metronidazolo, nimorazolo, tinidazolo, chinina)
- medicinali per trattare le infezioni causate da virus (delavirdina, efavirenz, etravirina, nevirapina, atazanivir, ritonavir, peginterferon alfa-2b, ribavirina, darunavir)
- medicinali per trattare il rigetto d’organo nei pazienti trapiantati (ciclosporina)
- medicinali per trattare l’infiammazione e il dolore (paracetamolo, acido acetilsalicilico, diflunisal, propoxifene, tramadolo, diclofenac, indometacina, ketorolac, sulindac, fenoprofene, ibuprofene, chetoprofene, naproxene, oxaprozin, celecoxib, etoricoxib, lumiracoxib, rofecoxib, acido mefenamico, acido meclofenamico, lornoxicam, iroxicam, glucosamina, desametasone, metilprednisolone, prednisone, cortisone)
- medicinali per rendere il sangue più fluido (prasugrel, ticlopidina, abciximab, tirofiban, eparina, argatroban, bivalirudina, desirudina, lepidurina)
- medicinali per sciogliere i coaguli di sangue (streptochinasi, alteplasi)
- medicinali per trattare la depressione (desvenlafaxina, duloxetina, venlafaxina, citalopram, escitalopram, fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina, sertralina, viloxazina, trazodone)
- medicinali per trattare l’epilessia, malattia caratterizzata da movimenti incontrollati del corpo e perdita di coscienza (acido valproico, valproato, fosfenitoina, fenitoina, fenobarbital, primidone, carbamazepina)
medicinali per trattare i disturbi mentali e l’ansia (aloperidolo, clordiazepossido) - medicinali per trattare la Malattia di Parkinson, malattia del sistema nervoso centrale che si manifesta ad esempio con tremore, rigidità muscolare, rallentamento nei movimenti, difficoltà nel mantenere l’equilibrio (entacapone, tolcapone, ropinirolo)
- medicinali per trattare la demenza, malattia caratterizzata da perdita di memoria, orientamento nello spazio e nel tempo, difficoltà a parlare (Ginko biloba, memantina)
- medicinali che stimolano il cervello (metilfenidato)
- medicinali per trattare l’insonnia (idrato di cloralio, glutetimide, butobarbital, pentobarbital, secobarbital)
- medicinali per trattare le malattie dei polmoni (zafirlukast)
- medicinali per trattare la tosse (noscapina, oxolamina)
- medicinali per trattare nella donna i disturbi legati alla menopausa (interruzione definitiva del ciclo femminile) (tibolone, lasofoxifene, raloxifene)
- medicinali per trattare i tumori (tamoxifene, toremifene, megestrolo, bicalutamide, flutamide, nilutamide, ciclofosfamide, ifosfamide, carboplatino, capecitabina, fluorouracile, tegafur, paclitaxel, trastuzumab, etoposide, erlotinib, gefitinib, imatinib, sorafenib, romidepsin, vorinostat, aminoglutetimide, mercaptopurina, mitotano)
- medicinali per la contraccezione (pillola) (medrossiprogesterone, contraccettivi orali contenenti estrogeno)
- medicinali per trattare i disturbi sessuali (testosterone)
- medicinali per trattare il ciclo femminile irregolare (danazolo)
- medicinali che aumentano il metabolismo (metandienone, oxandrolone, ossimetanolone,stanozololo)
- vaccini (vaccino antiinfluenzale)
- vitamine (vitamina E, C, K)
- medicinali per trattare le malattie della pelle (isotretinione, etretinato, cloruro di benzetonio)
- medicinali per trattare la dipendenza dall’alcol (disulfiram)
pomate per trattare il dolore (metil salicilato unguento, trolamina salicilato unguento) - medicinali per trattare l’obesità (orlistat)
- medicinali per trattare gli alti livelli di zucchero nel sangue (diabete) (exenatide)
- medicinali per trattare i bassi livelli di zucchero nel sangue (glucagone)
medicinali per trattare le malattie della tiroide, una ghiandola del collo (levotiroxina, liotironina, estratti tiroidei, metimazolo, propiltiouracile)
medicinali per trattare l’incapacità a trattenere l’urina (incontinenza urinaria) (tolterodina) - medicinali per trattare l’ingrossamento della prostata, la ghiandola che nell’uomo produce il liquido seminale (tamsulosin)
- medicinali per trattare l’artrite reumatoide, malattia caratterizzata da infiammazione delle giunture, gonfiore, difficoltà di movimento e dolore (leflunomide, azatioprina)
- medicinali per trattare i disturbi del ritmo del cuore (chinidina, propafenone, amiodarone, disopiramide)
- medicinali per trattare la pressione del sangue alta (propanololo, pentossifillina, benziodarone)
- medicinali per trattare la pressione del sangue alta nell’arteria polmonare (bosentan)
- medicinali per trattare le malattie del cuore (acido etacrinico, acido tienilico, spironolattone, clortalidone)
- medicinali per trattare la mancata produzione di coenzima Q10, una sostanza utile all’organismo (ubichinone o ubidecarenone
- medicinali per trattare i livelli elevati di grassi nel sangue (benzafibrato, clofibrato, ciprofibrato, fenofibrato, gemfibrozil, atorvastatina, fluvastatina, lovastatina, pravastatina, rosuvastatina, simvastatina, ezetimibe, colesevelam, colestiramina)
- medicinali per trattare il bruciore di stomaco (cimetidina, ranitidina, esomeprazolo, lansoprazolo, omeprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo, sucralfato)
- medicinali per trattare il vomito (aprepitant, fosaprepitant)
- medicinali per trattare i calcoli o sassolini, nella colecisti, l’organo che immagazzina la bile, una sostanza importante nei processi di digestione (chenodiolo)
- medicinali per trattare i disturbi della digestione (cisapride)
- medicinali per trattare le infiammazioni dell’intestino (olsalazina)
- medicinali per trattare gli accumuli di acido urico che danno dolore alle articolazioni (gotta) allopurinolo, benzbromarone, sulfinpirazone)
corticotropina, medicinale diagnostico - medicinali contenenti alcol (vedere paragrafo COUMADIN con cibi, bevande e alcol)
Avvertenze
- Non inizi una dieta senza prima aver consultato il suo medico.
- Se il bambino sta assumendo latte artificiale, la terapia con COUMADIN potrebbe risultarne influenzata.
- Non assuma aglio, Ginko biloba, ginseng, echinacea, succo di pompelmo e idraste durante il trattamento con COUMADIN. Per un elenco completo degli alimenti e delle erbe da evitare si rivolga al medico.
- Eviti il consumo di alcol.
Gravidanza
Non prenda COUMADIN durante la gravidanza o se sospetta di essere incinta.
Allattamento
COUMADIN non passa nel latte materno e i neonati allattati al seno da madri che prendevano COUMADIN non hanno avuto cambiamenti del tempo di protrombina. Prenda COUMADIN con cautela durante l’allattamento al seno e monitori il neonato per la comparsa di lividi e sanguinamento.
Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
La terapia con COUMADIN non influenza la sua capacità di guidare o di azionare macchinari.
Lattosio
Questo medicinale contiene lattosio (zucchero del latte). Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.
Dose, Modo e Tempo di Somministrazione
Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico e alla stessa ora ogni giorno. Può prendere COUMADIN sia ai pasti che lontano dai pasti. La dose che prende può variare nel tempo, in base alla sua risposta a COUMADIN e in base alle condizioni del suo fegato.
Per decidere che dose somministrarle, il suo medico le prescriverà un esame del sangue per misurare il tempo di protrombina (PT); i valori dei tempi di protrombina sono spesso registraticome INR (Rapporto Internazionale Normalizzato), che è un modo standard di esprimerli.
Gli esami per valutare il PT/INR sono molto importanti, poiché aiutano il medico a capire quanto ci mette il sangue a coagulare e a valutare se deve cambiare la dose di COUMADIN.
Quando inizia la terapia con COUMADIN dovrà effettuare i controlli del PT/INR molto spesso, in seguito potranno essere diradati. Questo però non avverrà se lei soffre di una malattia dei reni. Questi esami, e le visite regolari dal suo medico, sono molto importanti per la riuscita della terapia con COUMADIN. Per tutto il corso della terapia con COUMADIN dovrà controllare il PT/INR periodicamente (circa una volta al mese) e mantenerlo nell’intervallo migliore per le sue condizioni di salute. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista.
La compressa può essere divisa in parti uguali.
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Coumadin?
Se ha preso una quantità troppo elevata di COUMADIN contatti immediatamente il suo medico o una struttura sanitaria per ricevere un adeguato supporto.
Se dimentica di prendere COUMADIN
Cerchi sempre di prendere COUMADIN come le è stato prescritto dal medico. Se le dovesse capitare di saltare una dose, avverta subito il suo medico. Prenda la dose dimenticata lo stesso giorno appena se lo ricorda. Se ormai è tempo di prendere la dose successiva, non assuma anche quella dimenticata, ma vada avanti con il suo normale schema di dosaggio.
Quali sono gli effetti collaterali di Coumadin?
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.
Gli effetti indesiderati gravi comprendono:
- sanguinamento (emorragia) in vari distretti del corpo (intorno al cuore, del surrene, dell’occhio, dell’intestino, della parte posteriore dell’addome, del fegato, della testa, nel polmone)
- ostruzione di un vaso sanguigno dovuta a del grasso (ateroemboli sistemici e microemboli di colesterolo). In questo caso potrebbe accorgersi che le dita del piede diventano blu e fanno male (Sindrome del dito blu).
Nel caso manifestasse uno degli effetti indesiderati sopra citati INTERROMPA il trattamento con COUMADIN e si rivolga al medico.
Inoltre, gli effetti indesiderati che si possono osservare, indicati secondo la frequenza. sono:
- Diminuzione dell’emoglobina, una proteina che trasporta l’ossigeno ai tessuti, nel sangue (anemia)
- Dolore al petto
- Gonfiore nella zona della pancia (distensione dell’addome), dolore alla pancia, diarrea, sapore metallico in bocca (disgeusia), difficoltà a deglutire (disfagia), emissione di gas (flatulenza), sanguinamento delle gengive, vomito con sangue (ematemesi), sangue nelle feci (ematochezia), feci scure e maleodoranti (melena), nausea, vomito
- Debolezza (astenia), brividi, affaticamento, malessere, dolore, pallore, gonfiore causato da ritenzione di liquidi (tumefazione)
- Infezione del fegato (epatite)
- Reazione allergica (anafilattica), allergia (ipersensibilità)
- Alterazione degli esami del sangue (enzima epatico aumentato)
- Dolore alle articolazioni (artralgia), raccolta di sangue intorno ad un’articolazione (emartrosi), dolore ai muscoli (mialgia)
- Capogiro, mal di testa, intorpidimento (parestesia), perdita totale o parziale della capacità di movimento (paralisi), raccolta di sangue intorno alla colonna vertebrale (ematoma vertebrale)
- Stato di sonno profondo con ridotta risposta ai normali stimoli (letargia)
- Sangue nelle urine (ematuria)
- Eccessiva perdita di sangue durante il ciclo femminile (menorragia)
- Sangue dal naso (epistassi), difficoltà a respirare (dispnea), sangue con un colpo di tosse (emottisi), versamento di sangue nel torace (emotorace), deposito di sali di calcio nel polmone (calcificazione del polmone)
- Perdita di peli e capelli (alopecia), irritazione della pelle (dermatite), irritazione della pelle con bolle (dermatite bollosa), lividi (ecchimosi), macchie della pelle (petecchie), prurito, eruzione della pelle, arrossamento della pelle accompagnato da prurito (orticaria)
- Ostruzione di un’arteria dovuta ad una bolla di gas (embolia arteriosa), abbassamento della pressione del sangue (ipotensione), diminuzione della pressione del sangue con grave riduzione della funzionalità del cuore (shock), svenimento (sincope), infiammazione dei vasi sanguigni (vasculite)
Possono verificarsi inoltre variazioni, riscontrabili dagli esami del sangue, dei livelli di emoglobina, dell’ematocrito e degli enzimi che indicano lo stato del fegato e delle vie biliari (epatobiliari).
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione al sito www.agenziafarmaco.gov.it. Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
Scadenza e Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 30°C. Conservare nella confezione originale. Tenere questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini.
Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola dopo Scadenza. La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno di quel mese.
Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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Ho dimenticato di assumere l’anticoagulante, cosa fare?
E’ una domanda che mi sento rivolgere abbastanza spesso dai miei pazienti, che mi chiamano disperati in orari sempre più inusuali, dicendo di essersi dimenticati di prendere la dose di Coumadin. La prima cosa da fare è stare calmi, il problema – come vedremo tra poco – può essere risolto. Ma per cominciare mi sembra giusto spiegare cos’è un anticoagulante orale e quando è necessario assumerlo.
Cos’è il trattamento anticoagulante orale?
I farmaci anticoagulanti orali attualmente disponibili in Italia sono il COUMADIN 5mg (warfarin) ed il SINTROM 4mg ed 1mg (acenocumarolo). Questi anticoagulanti riducono la normale capacità del sangue di coagulare e non possono essere somministrati a dosi fisse come invece avviene per altri farmaci. La terapia deve essere individualizzata, cioè ogni paziente richiede una dose diversa di farmaco per raggiungere il livello di anticoagulazione adeguato. Per controllare l’effetto della T.A.O. (acronimo di “Terapia Anticoagulante Orale“) occorre misurare l’INR su un campione di sangue. E’ indispensabile ripetere periodicamente il controllo dell’INR poiché, anche nella stessa persona, può essere necessario cambiare la dose di farmaco anticoagulante per mantenere un livello adeguato di anticoagulazione (range terapeutico).
Leggi anche: Coumadin: quando si usa, dosaggio ed effetti collaterali (foglio illustrativo)
Cos’è l’INR?
Il test di laboratorio che misura il livello di coagulazione del sangue si chiama “Tempo di Protrombina” (PT). Per le persone in T.A.O., il Pt viene espresso dall’INR (acronimo di “International Normalized Ratio”, che significa “Rapporto Internazionale Normalizzato”) che permette un’espressione uniforme dei risultati indipendentemente dal tipo di reagente usato nel laboratorio: in questo modo i valori di INR determinati in diversi laboratori sono paragonabili tra loro. Questo consente al paziente di poter controllare il proprio trattamento anticoagulante anche se si trova lontano dal Centro di Sorveglianza a cui abitualmente fa riferimento.
Leggi anche: Test della coagulazione PT, INR PTT, aPTT, TT: valori e significato
Dosi ed orari di assunzione
Occorre seguire scrupolosamente le prescrizioni nell’assunzione della dose giornaliera di anticoagulante orale e presentarsi puntualmente al controllo dell’INR. La dose di anticoagulante prescritta dovrebbe essere assunta sempre alla stessa ora (possibilmente di pomeriggio, tra le 17:00 e le 18:00), scegliendo un orario in cui sia più facile ricordarselo. Non occorre il digiuno.
Leggi anche: Cardioaspirin 100mg: effetti indesiderati, a cosa serve, dosaggi (foglio illustrativo)
Ho dimenticato di assumere l’anticoagulante: cosa fare?
Eccoci finalmente alla domanda presente nel titolo di questo articolo. Nella stessa giornata, la dose di anticoagulante può essere assunta anche più tardi (fino alla mezzanotte); oltre questo termine – salvo diversa indicazione medico – in genere si salta la dose dimenticata avendo cura di segnalare la mancata assunzione sulla propria scheda terapeutica. Si evita in questa maniera di assumere due dosi di anticoagulante nella stessa giornata. Non assumere l’anticoagulante è un errore, ma è molto peggio assumerlo due volte. Il giorno dopo si assume l’anticoagulante alla stessa ora, come al solito.
IMPORTANTE: chiedere comunque al proprio medico prima di saltare la dose di anticoagulante.
Cosa posso mangiare?
Non esiste una dieta specifica per il paziente in trattamento anticoagulante orale. L’indicazione è di seguire un regime alimentare equilibrato, mantenendo costante nel tempo l’apporto di frutta e vegetali, soprattutto quelli a foglia verde (spinaci, broccoli, cavoli, lattuga, ecc…) più ricchi di Vitamina K (che riduce l’effetto degli anticoagulanti orali). Se il paziente assume abitualmente verdure, non c’è nessun problema e quindi nessun motivo di eliminare dalla dieta le stesse. Bisogna fare attenzione qualora il paziente sia un assuntore occasionale o abbia propensione verso verdure stagionali. In questo caso si possono creare situazioni di scompenso. Tisane ed infusi potrebbero avere effetti sul livello di anticoagulazione. Gli alcolici, se assunti in quantità eccessiva, influenzano il livello di coagulazione. No alle diete fai da te! E’ bene mantenere le stesse abitudini alimentari in vacanza.
Leggi anche: Differenza tra trombosi arteriosa e venosa profonda e superficiale
Se devo assumere altri farmaci, cosa succede?
Molti farmaci interferiscono aumentando o diminuendo l’effetto della T.A.O.: non bisogna assumere nuove medicine se non prescritti dal medico. Tutto il personale sanitario con cui entrate in contatto deve essere informato che siete in T.A.O. In caso di assoluta necessità, qualunque farmaco può essere usato sotto stretta sorveglianza medica e con l’obbligo di effettuare controlli dell’INR più frequenti se è nota l’interferenza con la TAO. Le iniezioni intramuscolari possono provocare ematomi; è bene limitarle il più possibile avendo cura di applicare del ghiaccio sulla zona prima e dopo l’iniezione. Non esistono particolari controindicazioni per le vaccinazioni, compresa quella antinfluenzale. I prodotti di erboristeria che contengono sostanze ad effetto farmacologico possono influenzare la T.A.O. in modo imprevedibile ed importante; per tale motivo se ne sconsiglia l’suo. Avvertire il Centro di Sorveglianza T.A.O. dell’intenzione di avere una gravidanza o immediatamente dopo un test di gravidanza positivo.
Posso praticare sport?
E’ ammessa attività fisica in rapporto alle proprie condizioni generali. Sono sconsigliate attività sportive che possano procurare traumi o ferite.
Leggi anche: Qual è la differenza tra arteria e vena?
Cosa comunicare al medico?
Ricordarsi di comunicare tempestivamente al Centro di Sorveglianza:
- Errori nell’assunzione della dose di anticoagulante.
- Inizio di una dieta o notevoli variazioni al regime alimentare precedente: il digiuno potenzia l’effetto degli anticoagulanti.
- Assunzione di nuovi farmaci e durata prevista del trattamento.
- Sospensione di farmaci.
- Comparsa di lividi senza trauma accertato.
- Problemi emorragici: avendo cura di quantificare il grado di emorragia (quanto sangue si è perso), la sede dell’emorragia (da dove esce il sangue) e la frequenza del sintomo (quante volte è successo).
- Aumento importante del flusso mestruale.
- Traumi importanti anche senza danno apparente, soprattutto se alla testa e/o alla schiena.
- Appuntamenti per esami endoscopici e/o invasivi.
- Appuntamenti per estrazioni dentarie o interventi odontoiatrici.
- Segnalare al Centro di Sorveglianza T.A.O. eventuali cambiamenti di indirizzo e numero telefonico.
- In caso di ricovero portare una lettera di dimissione dell’Ospedale.
Nota: abbi cura di portare sempre con te uno scritto che informi che sei in trattamento anticoagulante e la motivazione dello stesso (Ad esempio: “Mi chiamo Rossi Ugo, nato il …e sono in trattamento anticoagulante orale perché sono portatore di protesi valvolare meccanica dal…”).
FONTE DI QUESTO ARTICOLO: http://www.diagnosticaconte.it/?pagina=interno&id=25
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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