Sei chiuso in casa da pochi giorni e già non ce la fai più a resistere alla noia? Oggi ti forniamo qualche consiglio su come far Continua a leggere
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Parli troppo? Sei noioso. Ecco i consigli per evitare le banalità
“La vita è un pendolo che oscilla incessantemente tra il dolore e la noia”.
Lo diceva il grande pensatore tedesco Arthur Schopenhauer 200 anni fa, avendo ben presente quanto la Continua a leggere
Mi sento solo ed annoiato: le 20 cose da fare a casa per vincere noia e solitudine
Noia e solitudine possono “uccidere” una persona, specie quando – per vari motivi – si è costretti a stare da soli a casa per lunghi periodi. Oggi vi consigliamo le 20 cose che potete fare, sia da giovani che da adulti, per ingannare noia, solitudine e tristezza e rendere piacevole e, perché no, produttivo il prezioso tempo che avete a disposizione.
1) Leggi un libro
Un buon libro è un come un amico fidato: sempre al tuo fianco quando sei solo, annoiato o triste. Rovista tra gli scaffali della tua libreria e trova un libro, uno che non hai mai letto o uno che hai già letto e che ti piacerebbe tanto rileggere. Scegli qualcosa di avvincente, dal momento che un romanzo dalla trama lunga e pesante farà più fatica a sedurti rispetto ad un libro di racconti moderni che ti permette di entrare rapidamente nella storia, ma questo ovviamente dipende molto dai gusti che hai. Se in casa non riesci a trovare una lettura piacevole, acquista un libro online, ad esempio scegliendolo tra questi bestseller: http://amzn.to/2BYnP6p
2) Guarda un film
Scopri se c’è un film in televisione girando tra i vari canali oppure naviga su internet e cerca su film Netflix o sul sito della Rai. Per alleviare la noia, scegli un genere emozionante. Guarda un film horror o d’azione pieno di suspense che catturi completamente la tua attenzione. Se ti senti triste scegli una bella commedia, magari romantica, se ti senti in vena. Qualche idea di film, la puoi trovare qui: http://amzn.to/2BZV5u3
3) Trova un gioco di logica su internet
Cerca “gioco di logica” sul web e trova qualcosa che ti tenga impegnato mentalmente, come ad esempio indovinelli, cruciverba, sudoku e giochi di illusione ottica: sono modi divertenti per ammazzare il tempo e – magari – anche a migliorare un po’ la “velocità” del tuo cervello!
Leggi anche: Mi sento così sola, perché non riesco a trovare l’amore?
4) Guarda video divertenti
Apri YouTube o un altro sito di condivisione dei video. Scrivi “video divertenti” nel motore di ricerca. Puoi scegliere personaggi che sono diventati famosi su YouTube grazie alla loro comicità o guardare scherzi e spezzoni di cabaret. Esistono migliaia di video divertenti online che ti permettono di divertirti quando sei annoiato.
5) Riprendi un vecchio hobby o iniziane uno nuovo
Hai qualche passione che non coltivi più da tempo? Pensa a quello che hai fatto in passato nel tempo libero. Sicuramente troverai qualcosa, come il lavoro a maglia o la pittura, che ti piaceva praticare, ma che hai lasciato perdere. Se ti stai annoiando in casa, cogli l’opportunità per riprendere un hobby che avevi trascurato. Non hai vecchi hobby, o semplicemente vuoi fare qualcosa di nuovo? Inizia un nuovo hobby, ad esempio dedicati al modellismo o impara a suonare uno strumento musicale. Su internet trovi le istruzione per dedicarti a qualsiasi hobby esistente! Puoi trovare idee nuove ed originali qui: http://amzn.to/2CUMLIE
6) Fai shopping online
Fatti un giro sui negozi virtuali presenti sul web, potresti trovare un bel vestito scontatissimo, quell’accessorio per il computer che ti serve tantissimo o quell’idea regalo che tanto avevi cercato! Fare shopping online è diventato una realtà anche in Italia ormai, fate solo attenzione a non esagerare con la carta di credito!
7) Disegna e colora
Uno degli hobby più semplice è colorare/disegnare: cerca in casa qualche vecchio album da disegno ed usa pastelli, ceroni, tempera, acquarelli… Anche se ti senti troppo grande per distrarti in questo modo, può essere un ottimo modo per passare il tempo. Prova anche a realizzare un disegno e colorarlo, oppure fodera con disegni colorati un block-notes o i raccoglitori delle materie scolastiche. Esistono anche album da colorare per adulti, concepiti per alleviare lo stress, in vendita anche online, come questi: http://amzn.to/2DwTF8i
8) Suona uno strumento musicale
Se avete un piano, una chitarra, un basso o altri strumenti, suonare un po’, magari usando una base trovata su YouTube, potrebbe essere una idea!
Leggi anche: Non ho amici: ecco come gestire la solitudine ed essere felici anche da soli
9) Ascolta un po’ di musica
Crea una playlist con le canzoni che più ti emozionano, intitolata “Playlist per i momenti di noia” ed inserisci all’interno canzoni allegre, travolgenti e vivaci. Ti sentirai elettrizzato e pieno di energie, magari allevierai anche la noia. Attenzione solo a non aumentare troppo il volume, che può danneggiare le tue orecchie – se usi le cuffie – o dare avvio ad una guerra tra condomini, se non le usi! Qui trovi qualche idea sulla musica da ascoltare: http://amzn.to/2BZMV4U
10) Balla e fai pesi
Visto che hai “messo su” un po’ di musica, perché non ballare? Scegli canzoni ritmate, fai un po’ di spazio nella stanza più grande della casa e… muoviti! Non vergognarti, specie se sei da solo a casa dai libero sfogo alla tua fantasia! Attento solo a non urtare con mobili o divani. E, dal momento che sei già “riscaldato”, perché non fare stretching e qualche flessione, magari da abbinare ad un po’ di pesi? Il tuo fisico sarà più bello e sano! Il materiale si trova facilmente online, ad esempio qui: http://amzn.to/2C0cFOm
11) Comincia a tenere un diario per controllare ciò che pensi e provi
Se ti senti solo e triste, un diario può aiutarti a capire meglio le sensazioni che accompagnano la solitudine – ed è anche un ottimo modo per alleviare lo stress. Per iniziare a scrivere, scegli un luogo confortevole e stabilisci circa 20 minuti al giorno da dedicare a questa attività. Prova ad annotare come ti senti o quello che pensi.
12) Crea un collage fotografico sulla parete
Rovista nella tua camera in cerca di vecchie foto. Sfoglia i giornali e ritaglia le immagini più interessanti, incluse le pubblicità stravaganti o le foto graziose. Una volta realizzato un collage di immagini divertenti, attacca tutto sulla parete. Oltre a ricorrere alle immagini, utilizza le parole. Prova a ritagliare da un giornale una parola stimolante, come “sogno”. Naviga in Internet alla ricerca di una poesia o una citazione che ti piace, stampala e appendi tutto sul muro.
13) Pratica la meditazione
Alcune ricerche suggeriscono che la meditazione può mitigare le sensazioni associate alla solitudine e alla depressione. È anche un ottimo modo per mettersi in contatto in maniera più profonda con i sentimenti che accompagnano questo stato d’animo e iniziare a capire da dove provengono. Imparare a meditare richiede tempo, pratica e una guida, quindi la cosa migliore è frequentare un corso di meditazione. Se non lo trovi nella tua città, puoi acquistare qualche CD che ti aiuti ad apprendere a meditare. Per cominciare a meditare, trova un posto tranquillo e mettiti a tuo agio. Potresti sederti su una sedia o su un cuscino posizionato sul pavimento con le gambe incrociate. Chiudi gli occhi e focalizzati sul respiro. Mentre sei concentrato sulla respirazione, cerca di non farti distrarre dai tuoi pensieri. Lasciali nascere e andare via.
14) Cucina qualcosa
Se sei bravo/a in cucina, prepara qualcosa di buono da mangiare come una cioccolata calda, un dolce o una pizza. Scopri quali ingredienti hai a disposizione e pensa a qualche piatto che puoi realizzare. Può essere divertente sperimentare nuove ricette in cucina: su internet ne trovate moltissime! Se invece non sai cucinare, perché non iniziare ad imparare oggi? Qui trovate interessanti libri di cucina: http://amzn.to/2BX8rXW
15) Riordina casa
Anche se non sembra un’attività divertente, riportare un po’ di ordine in casa può distrarti nei momenti di noia. Se non sai cosa fare, trova qualcosa da organizzare. Potresti sistemare i cassetti di casa, il materiale scolastico, la scrivania o il tuo armadio. Per divertirti di più, usa la tua creatività. Ad esempio, realizza etichette spiritose e decorative per i diversi cassetti e i contenitori del guardaroba.
16) Chatta con amici o videochiamalo
Se sei costretto a casa, una idea potrebbe essere quella di chattare con uno o più amici, o fargli una telefonata o – ancora più divertente – una videochiamata!
17) Gioca ai videogiochi
Un videogioco, su console o su pc, può essere un ottimo modo per trascorrere il tempo quando sei da solo in casa. Scegli un gioco appassionante e ricco di azione e se possibile gioca online contro altri giocatori reali. Attento solo a non esagerare coi tempi, stai abbatanza lontano dallo schermo per non affaticare gli occhi ed ogni 45 minuti fai una pausa per sgranchirti le gambe. Qui trovi tanti giochi interessanti: http://amzn.to/2zfStmq
18) Studia o recupera i compiti arretrati.
Se ti annoi, fai qualcosa di produttivo: studiare è sempre importante, a 15 anni come a 65 anni. Se vai a scuola e sei rimasto indietro con lo studio o i compiti, cerca di recuperare.
19) Scatta qualche foto
Se hai una macchina fotografica (è sufficiente anche la fotocamera del cellulare), utilizzala per scattare qualche foto divertente. Fai un giro per casa e immortala oggetti interessanti o i tuoi animali domestici. Affacciati dal balcone e trai ispirazione da ciò che ti circonda. Se puoi uscire, fotografa qualche particolare del giardino o del quartiere in cui vivi. Alla fine passa le foto sul pc e divertiti a modificarle con qualche programma di fotoritocco, poi magari le puoi postare su un social, creando ad esempio una tua pagina Facebook dove esporre i tuoi capolavori!
20) Prendi in considerazione l’idea di adottare un animale domestico
Se sai che dovrai passare un lunghissimo periodo a casa, spesso solo, considera la possibilità di comprare un animale o – scelta decisamente migliore e consigliatissima – adottare un cane od un gatto presso il canile o il gattile della tua zona. Ricorda però che questa è una decisione da prendere in modo responsabile: un animale NON è un pupazzo ma è un essere vivente che abbisogna di amore e cure. Dovrai assicurati di sterilizzarlo o castrarlo, farlo visitare dal veterinario, dargli da mangiare, portarlo fuori spesso. Impegnati a far entrare nella tua vita un animale da compagnia solo se sei in grado di gestire ogni giorno tutto ciò che ti serve per prendertene cura, altrimenti meglio evitare.
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Trasforma la noia in una tua alleata
A tutti sarà capitato di sentirsi annoiati di tanto intanto, di essere vittime della noia. Lo si inizia a sperimentare da subito, fin da bambini. Si tende a far derivare la noia dalla mancanza di stimoli, dall’ambiente circostante, o comunque da qualcosa di esterno a noi. Aimè purtroppo, la noia, spesso, non è dovuta ad una causa esterna, ma nasce dentro di noi.
Dove attecchisce la noia
La noia è un fenomeno studiato da diversi lustri. Lo si è osservato da diverse prospettive sottolineandone diverse sfumature, ma una cosa sembra unire tutti i risultati e cioè che ci si sente annoiati principalmente quando si è sconnessi dal momento presente, dal mondo circostante, da se stessi. Questo rimanda ad una capacità fondamentale nell’essere umano: la capacità di auto-intrattenimento. Cioè, non si risolve quel particolare stato di insoddisfazione, chiamato noia, cercando nel mondo esterno qualche novità o stimolo, ma cercando dentro se stessi, diventando noi stessi parti attive. Chiunque dovrebbe essere capace di stare seduto in silenzio, come chi medita, senza annoiarsi, essendo in contatto con sé, con la vita che scorre, con la crescita di se stessi. Perché è proprio da quei momenti di vuoto, apparentemente improduttivo, che si aprono le porte alla creatività, alla capacità di risolvere i problemi, all’intuizione, alla bellezza.
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Generazioni a confronto
Oggi come oggi, i nostri bambini sono pieni di attività, di intrattenimenti, di cose da fare, tanto che non hanno il tempo di annoiarsi, di sperimentare il vuoto di cui prima. Conosco mamme che passano i pomeriggi dopo scuola a scarrozzare i loro figli da una parte all’altra della città. Questi bimbi, spesso, hanno agende piene di impegni. Forniamo ai nostri bimbi grandi quantità di intrattenimento, sotto forma di tablet, computer, iphone, ipad, attività extra scolastiche, ecc., tanto al punto che gli impediamo di sviluppare le difese naturali contro la noia.
Vi ricordate i pomeriggi di noia mortale che si passava noi da piccoli? “Godevamo così di un accesso illimitato alle sterminate miniere della noia, sperimentate lungamente in una gamma praticamente infinita di variabili. La noia scolastica, la noia pomeridiana, la noia dei viaggi in macchina… E quella potentissima, quasi metafisica noia domenicale, che forse è l’incubatrice di tutti i destini individuali, di tutti i caratteri” così scrive E. Trevi sul Corriere della sera. Questo accadeva non perché i nostri genitori ci amavano meno di quelli di oggi, ma perché semplicemente non ci vedevano niente di male ad annoiarsi un po’. La soluzione, comunque, non è abbandonando i figli a se stessi per fargli vivere a tutti i costi i nostri pomeriggi di noia mortale, né quella di iper-stimolarli. La soluzione sta nell’insegnarli a leggere la realtà, a farli entrare in contatto con se stessi, con le proprie emozioni e risorse.
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Noia e droga
Ci sono diverse ricerche che confermano questo connubio. Le persone che non sanno capire i propri sentimenti e quelle che si lasciano dominare dalle emozioni si annoiano più facilmente. E’ proprio per fuggire dalla noia, alla ricerca di nuove emozioni, che le persone entrano in contatto con la droga, il tabacco, l’alcool, il gioco d’azzardo. È paradossale pensare che spesso questo avviene nel tempo libero, cioè quando una persona dovrebbe impegnarsi in una qualche attività piacevole, e invece, non essendo in contatto con se stessa, pensa bene di allontanarsene ancora di più.
Quando senti la noia, chiediti dove sei
La noia ci spinge a fuggire, a cercare nuovi bisogni da soddisfare. Il problema è che, a volte, tendiamo a soddisfare i bisogni sbagliati. La noia, in senso positivo ed esistenziale, rappresenta uno stato nel quale sono stati raggiunti tutti i nostri obiettivi principali e il loro superamento ci provoca la necessità di perseguire nuovi progetti e nuovi risultati. Ma per non sbagliare strada occorre iniziare a chiedersi da dove partiamo, e per farlo bisogna sapere dove ci si trova in quel preciso momento.piramide maslow
Ci sarebbero tante mappe da utilizzare per sapere a che punto del nostro viaggio ci troviamo. Intanto, per iniziare, vi consiglio di guardare a quella postulata da Maslow (scienziato, psicologo americano): la piramide dei bisogni. Guardando la piramide potremmo chiederci: su quale scalino mi trovo? A quale prossimo gradino mi avvicino?
Per salire ogni gradino c’è uno sforzo da fare, delle energie da attivare, così come per superare la noia.
Riconoscere che “mi sto annoiando”
Fintanto che tentiamo di fuggire dalla noia rimaniamo ad essa legati, la nostra mente cercherà sempre più nuovi stimoli, effimeri (e in quantità sempre maggiore). È una battaglia persa in partenza. L’unica soluzione è entrare nella noia, con grado, fino ad arrivare giù in fondo. Riconoscere che “mi sto annoiando”. Attivare i cinque sensi e chiedersi: cosa mi sta accadendo? quello che sto facendo mi corrisponde, mi appartiene? C’è qualcosa da cui sto fuggendo? C’è qualcosa da modificare? Sono stanco?
Entrare in contatto con la noia in modo sano ci riporta al centro di noi stessi e ci aiuta a capire in che direzione spiegare le vele per continuare il nostro viaggio.
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Noia, rabbia e delusioni amorose ci fanno mangiare di più
Una serata casalinga davanti alla tv rischia di rendere irresistibile la tentazione di uno spuntino? La rabbia verso un collega di lavoro maleducato vi ha fatto divorare dolci a non finire in pausa pranzo? Le delusioni d’amore rendono indispensabile generi di conforto come gelato e cioccolato? Attenzione: noia e rabbia non rovinano solo la nostra qualità della vita, ma rischiano anche di farci ingrassare e questo vale per le donne molto più che negli uomini.
Nelle donne l’aumento di peso è strettamente legato all’insoddisfazione, alla noia, alla frustrazione, alle delusioni sentimentali: lo dimostra una ricerca inglese che evidenzia come il continuo bisogno di mangiare non sia strettamente correlato alla semplice fame. Su commissione dell’azienda inglese Appesat sono state infatti intervistate 5 mila persone adulte, sia maschi sia femmine, commissionate da un’azienda inglese.
Dai risultati si delinea un quadro molto chiaro: le donne tendono ad ingrassare maggiormente in situazioni legate alla noia. In questi casi infatti le donne che hanno partecipato alla ricerca hanno ammesso di mangiare di più in momenti di tedio. La situazione peggiora ulteriormente se oltre alla monotonia della vita si trovano a dover affrontare anche emozioni come la rabbia o la frustrazione spesso legate all’ambiente familiare – o professionale – e alla situazione sentimentale. La cosa interessante è che gli stessi risultati non vengono confermati invece dalle interviste con il campione maschile.
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Sbadigliamo per sonno o per noia? Entrambe le risposte sono sbagliate
Sbadigliamo per sonno o per noia? Entrambe le risposte sono sbagliate. E allora perché lo facciamo? Continuate con la lettura per scoprirlo! La prossima volta che sbadigliate dopo aver visto qualcuno sbadigliare, non lo fate perché avete sonno ma per partecipare ad un antico rituale programmato che si perde nella notte dei tempi, che potrebbe evolversi per aiutare i gruppi a rimanere in allarme per rilevare il pericolo. Questa è la conclusione di uno studio ormai datato, ma mai smentito da successivi studi, dei ricercatori Andrew C. Gallup e Gordon G. Gallup, Jr. dell’Università di Albany, riportata nel “Evolutionary Psychology” (Volume 5.1., edizione, maggio 2007).
Questione di calore
Gli psicologi, dopo aver studiato lo sbadiglio degli allievi universitari, sono arrivati alla conclusione che le persone non sbadigliano perché hanno necessità di più ossigeno – come prima si pensava – lo sbadiglio funge invece da meccanismo di raffreddamento del cervello . Questa la scoperta fatta dagli psicologi dell’Università di Albany, dopo aver escluso, con esperimenti, altri fattori. Il cervello brucia fino ad un terzo delle calorie che consumiamo, di conseguenza genera calore. Secondo Andrew C. Gallup e Gordon G., i nostri cervelli – non diversi dai computer – funzionano efficientemente quando sono più freddi e sbadigliare raffredda il cervello. Per dimostrare la teoria della nuova ricerca, gli psicologi hanno prodotto il filmato recuperato dalla videocamera di sorveglianza. Nel filmato sono stati presi in esame gli sbadigli normali degli allievi e quelli contagiosi. Per realizzare l’esperimento, la metà delle persone cui è stato chiesto di respirare normalmente o attraverso la bocca, ha sbadigliato mentre osservava altri che sbadigliavano; quelli cui è stato chiesto di respirare solo con il naso, non hanno per nulla sbadigliato.
Impacco freddo sulla fronte
In un altro esperimento è emerso che lo sbadiglio contagioso non ha influenzato le persone che hanno tenuto un impacco freddo sulla loro fronte, comportandosi similmente a coloro che hanno respirato attraverso il naso. Contrariamente quelle persone che hanno tenuto sulla loro fronte oggetti un po’ caldi o alla temperatura ambiente, hanno sbadigliato, contagiati da quelli che sbadigliavano.
L’esperimento, ha indicato che non si sbadiglia quando il sangue – che affluisce al cervello -, è raffreddato con la respirazione nasale o con il raffreddamento della fronte.
Sclerosi a placche
E’ interessante notare che esperimenti recenti hanno collegato la sclerosi a placche, una malattia degenerante del sistema nervoso, ad una disfunzione termoregolatoria. Sbadigliare eccessivamente è un sintomo comune della sclerosi a placche, rilevata dai rapporti emersi su un certo numero di pazienti colpiti dalla malattia.
In conclusione, secondo la ricerca, lo sbadiglio serve per raffreddare il cervello quando la sua temperatura aumenta, ottimizzando i livelli di efficienza mentale. Di conseguenza, a detta dei ricercatori, quando l’elaborazione mentale ritarda e qualcuno sbadiglia, la tendenza contagiosa di altri a sbadigliare, potrebbe evolversi per promuovere uno stato d’attenzione collettivo, per rilevare un possibile pericolo.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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