L’incredibile Grande Buddha della Thailandia

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO Grande Buddha della Thailandia Mano Phra Buddha Maha Nawamin Mahaminh Sakayamunee Visejchaicharn The Big Buddha Thailandia monastero di Wat Muang provincia Ang ThongSe per caso volessi dare la mano ad un Buddha gigante, sappi che in Thailandia puoi farlo! L’incredibile istallazione si Continua a leggere

Prega per anni statuetta del Signore degli Anelli: “Pensavo fosse S.Antonio”

MEDICINA ONLINE BRASILIANA DONNA PREGA SIGNORE DEGLI ANELLI LORD OF THE RING ELROND PRAY SANTO SAN ANTONIO PADOVA PREGARE STORIA CURIOSA NONNA RELIGIONE EFFIGE GABRIELA BRANDAOUn’anziana donna brasiliana ha pregato per anni davanti ad una statuetta di Sant’Antonio e, fin qui, potrebbe essere un fatto abbastanza banale. La cosa curiosa però è che la statuetta non raffigurava il celebre santo, bensì era un personaggio fra i più famosi della saga de Il Signore degli Anelli.

A scoprire questo incredibile equivoco una truccatrice carioca di Florianopolis, Gabriela Brandao, che è bisnipote dell’arzilla vecchietta. E racconta: “La mia bisnonna prega ogni giorno davanti a quell’immagine di Sant’Antonio, ma dando un’occhiata più da vicino ho scoperto che si trattava di una statuetta di Elrond“. Che, come ricorderanno gli appassionti del genere fantasy, è un elfo del mondo fantastico inventato dall’immaginazione di John R.R. Tolkien, signore di Gran Burrone e padre di Arwen.

Gabriela ha messo la foto su Facebook, dove è subito diventata virale: “In un primo momento la mia bisnonna non ha capito cosa fosse successo. Poi glielo abbiamo spiegato – conclude – e le abbiamo donato una vera immagine di Sant’Antonio”.

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Perché le statue greche hanno il pene minuscolo? La ragione è più seria di quanto pensiate

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PERCHE STATUE GRECHE HANNO PENE PICCOLO  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgTutti noi lo abbiamo notato almeno una volta: gli artisti che hanno vissuto nell’antica Grecia adornavano le statue maschili con ammassi di muscoli ben definiti, con sguardi impavidi e fieri ma con un pene oggettivamente piccolo. Per quale motivo questa discrepanza? Per pudore o per paura di imbarazzare chi avrebbe ammirato l’opera d’arte? Improbabile. La ragione delle scarse dimensioni sembrerebbe essere molto più seria e si riferisce all’immagine simbolica dei giovani guerrieri: un pene grande poteva significare uno scarso controllo degli impulsi e l’incapacità di agire con moderazione.

Un pene piccolo indica moderazione e controllo
“I greci associavano il pene piccolo e non eretto alla moderazione, una delle virtù principali del loro ideale di mascolinità”, spiega al sito Quartz, il professore di antichità classiche Andrew Lear, docente ad Harvard, Columbia e New York University e ora specializzato in storia dell’omosessualità. “C’è un contrasto tra i genitali minuscoli senza erezione degli uomini ideali (eroi, divinità, atleti…) ed il pene eretto e di grandi dimensioni dei Satiri (esseri mitici mezzi uomini e mezzi capra, ubriaconi e dediti alla lussuria selvaggia) e altri tipi di uomini non ideali. Le statue degli uomini molto anziani e decrepiti presentano spesso peni grandi”. Quartz cita un’altra esperta dell’antica Grecia che corrobora la teoria: “L’uomo ideale in Grecia era razionale, autorevole e intellettuale”, ha scritto la storica Ellen Oredsson. “Poteva certamente fare molto sesso, ma questo non era colegato alla grandezza del suo pene. Le sue piccole dimensioni, invece, gli consentivano di rimanere freddo e razionale”.

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Le statue dell’amore sfortunato di Ali e Nino: il video del bacio

Sul lungomare di Batumi in Georgia, affacciata sul Mar Nero, c’è una statua davvero particolare, rappresenta un uomo e una donna, due amanti innamorati. L’aspetto unico di quest’opera sta nel fatto che la statua si muove e muovendosi le due figure si incontrano, si trapassano e si allontanano nuovamente. La statua è un’opera monumentale in acciaio, i due soggetti sono costruiti in modo tale che le parti si intersechino in modo perfetto. Ogni sera al tramonto le statue collocate davanti al mare all’imbocco del porto di Batumi inscenano l’amore drammatico della leggenda di Ali e Nino.

L’amore ostacolato dalla guerra

L’autrice della statua è l’artista georgiana Tamara Kvesitadze che ha voluto rendere omaggio alla triste storia d’amore di Ali e Nino, un’opera letteraria attribuita a Kurban Said, un classico della letteratura caucasica. La storia si svolge durante la prima guerra mondiale e racconta di due amanti, Ali e Nino appunto: il ragazzo, un azero mussulmano si innamora della ragazza, una principessa georgiana, quando finalmente il loro amore può essere vissuto, lui muore in guerra difendendo il suo Paese. Per costruire l’opera alta sette metri, ci sono voluti 10 mesi ciascun elemento pesa 7 tonnellate, ogni giorno alle ore 19:00 per mezzo di un computer e illuminate con un’illuminazione colorata, le statue si muovono una verso l’altra.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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