Piromania: classificazione ICD-11, cause, sintomi, caratteristiche, rischi, trattamento, farmaci

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Etimologia

Il termine “piromania” deriva dal greco πῦρ (pronuncia “pur”, fuoco) e μανία (pronuncia “mania”, ossessione).

Epidemiologia

La piromania è il secondo tipo più comune di incendio doloso. La piromania è un disturbo raro con un’incidenza inferiore all’1% nella maggior parte degli studi; inoltre, i piromani detengono una percentuale molto piccola dei ricoveri negli ospedali psichiatrici. La piromania può verificarsi nei bambini di appena tre anni, sebbene tali casi siano rari. Solo una piccola percentuale di bambini e adolescenti arrestati per incendio doloso sono bambini piromani. Una preponderanza degli individui sono maschi; il 90% di quelli con diagnosi di piromania sono maschi. Uno studio del 1979 della Law Enforcement Assistance Administration ha rilevato che solo il 14% degli incendi è stato appiccato da piromani e altri con malattie mentali. Uno studio del 1951 di Lewis e Yarnell, uno dei più grandi studi epidemiologici condotti, ha rilevato che al 39% di coloro che avevano appiccato incendi intenzionalmente era stata diagnosticata la piromania.

Classificazione ICD-10

La piromania è inserita nella classe F63 nella classificazione ICD 10 (la decima classificazione internazionale delle malattie, incidenti e cause di morte; ICD è acronimo di International Statistical Classification of Diseases). La piromania è denominata “F63.1 – Attrazione patologica per incendio doloso” e descritta come “Un turbamento caratterizzato da numerosi atti di incendio doloso di proprietà o altri oggetti o tentativi di incendio doloso, che sono commessi senza alcuna motivazione evidente, e l’entusiasmo per tutto ciò che riguarda il fuoco e la combustione. Questo comportamento è spesso associato a una sensazione di tensione crescente prima di questa azione e ad una forte eccitazione subito dopo”. La classificazione esclude la piromania:

  • in un adulto con disturbo di personalità dissociale (F60.2)
  • come scusa per il monitoraggio di una persona con sospetto di disturbo mentale (Z03.2)
  • con intossicazione da alcol o sostanza psicoattiva (F10-F19)
  • nei disturbi del comportamento (F91)
  • in disturbi mentali organici (F00-F09)
  • nella schizofrenia (F20).

Classificazione ICD-11

Nel più recente ICD-11, entrato ufficialmente in vigore dal primo gennaio 2022, la piromania è denominata col codice “6C70” e definita in questa maniera:
“Pyromania is characterised by a recurrent failure to control strong impulses to set fires, resulting in multiple acts of, or attempts at, setting fire to property or other objects, in the absence of an apparent motive (e.g., monetary gain, revenge, sabotage, political statement, attracting attention or recognition). There is an increasing sense of tension or affective arousal prior to instances of fire setting, persistent fascination or preoccupation with fire and related stimuli (e.g., watching fires, building fires, fascination with firefighting equipment), and a sense of pleasure, excitement, relief or gratification during, and immediately after the act of setting the fire, witnessing its effects, or participating in its aftermath. The behaviour is not better explained by intellectual impairment, another mental and behavioural disorder, or substance intoxication.”

La traduzione in italiano è la seguente:

“La piromania è caratterizzata da una ricorrente incapacità di controllare i forti impulsi ad appiccare incendi, che si traducono in molteplici atti o tentativi di appiccare il fuoco a proprietà o altri oggetti, in assenza di un motivo apparente (per esempio guadagno monetario, vendetta, sabotaggio, motivi politici, attirare l’attenzione o il riconoscimento). C’è un crescente senso di tensione o eccitazione affettiva prima di accendere il fuoco, fascino o preoccupazione persistente per il fuoco e gli stimoli correlati (per esempio guardare gli incendi, appiccare incendi, attrazione per le attrezzature antincendio), e un senso di piacere, eccitazione, sollievo o gratificazione durante e immediatamente dopo l’atto di appiccare il fuoco, assistendo ai suoi effetti o partecipando alle sue conseguenze. Il comportamento non è meglio spiegato da menomazione intellettuale, un altro disturbo mentale e comportamentale, o intossicazione da sostanze”.

La classificazione esclude la piromania:

  • in un adulto con disturbo di personalità dissociale (6C91)
  • come scusa per il monitoraggio di una persona con sospetto di disturbo mentale (QA02.3)
  • disordine bipolare di tipo I (6A60)
  • nella schizofrenia o altro disordine psicotico primario (6A20-6A2Z)

Perché i piromani appiccano il fuoco? Le cause della piromania

Ancora ben poco si sa a proposito delle cause della piromania. Le probabili cause della piromania possono essere suddivise in due gruppi principali: individuali e ambientali.

Cause individuali

Possibili fattori individuali che potrebbero causare o favorire la comparsa di piromania, includono:

  • temperamento individuale;
  • famigliarità con la piromania (fratelli o genitori con piromania);
  • possibili predisposizioni neurochimiche e genetiche;
  • particolari condizioni neurologiche come la sindrome frontale;
  • malattie psichiatriche;
  • altre dipendenze comportamentali;
  • dipendenze da sostanza legale e/o illegale.

Alcune ricerche mediche hanno concluso che ci possa essere un collegamento con l’ipoglicemia o una diminuita concentrazione di 3-metossido-4-idrossofenilglicolico e di acido 5-idrossoindoleacetico nel fluido spinale. Si sono anche scoperte delle similarità negli individui malati, come anormalità nei livelli dei neurotrasmettitori come norepinefrina e serotonina, cosa che si potrebbe collegare a problemi di controllo degli impulsi, e così pure dei ridotti livelli di zuccheri nel sangue.

Cause ambientali

I fattori ambientali che potrebbero portare alla piromania includono:

  • psicopatologia dei genitori;
  • assenza di figura paterna;
  • l’abbandono da parte di entrambi i genitori;
  • traumi o abusi fisici, sessuali o di altra natura subiti in tenera età;
  • prime esperienze di osservazione di adulti o adolescenti che usano il fuoco in modo inappropriato e/o accendendo i fuochi come divertimento o antistress;
  • scarsità nelle abilità sociali;
  • sessualità poco gratificante;
  • accumulo di stress psico-fisico;
  • la percezione di avere un qualche tipo di mancanza (bassa statura, sentirsi brutti, sentirsi poco apprezzati dagli altri, pensare di avere genitali di scarse dimensioni…).

Spesso i bambini che soffrono di questo disturbo hanno alle spalle episodi di crudeltà verso gli animali; possono soffrire anche frequentemente di altri disordini comportamentali, avere disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento.

Sintomi e caratteristiche

Il piromane non riesce a controllare l’impulso di accendere deliberatamente fuochi. Accendere un fuoco permette al piromane di provare euforia ed alleviare la tensione. Prima dell’atto di accendere il fuoco la persona di solito sperimenta tensione ed accumulo emotivo. Quando si trova intorno ai fuochi, una persona che soffre di piromania acquisisce un intenso interesse o fascino e può anche provare piacere, gratificazione o sollievo. Se il fuoco non viene acceso, il piromane sente un’ansia crescente simili ai sintomi di astinenza. Nel piromane “vero” l’accensione deliberata di incendi NON viene effettuata per guadagno personale, monetario, politico o altro tipo, ad esempio per vendetta o per coprire altro reato. Il piromane agisce per soddisfazione personale, senza nessun’altra motivazione: in qualche caso si tratta solo del piacere di vedere cosa le proprie azioni provocano nelle altre persone oppure di osservare i comportamenti necessari per estinguere gli incendi scatenati; c’è alcune volte anche il piacere di leggere nei quotidiani o di sentire parlare da parte dei media delle proprie azioni degli effetti. Alcuni incendiari dichiarano che il loro piacere in questa azione risiede solo nell’accendere il fuoco per il gusto di farlo, nella visione delle fiamme dardeggianti: altri si sentono sollevati dalla tensione mentre guardano gli oggetti sciogliersi, bruciare, e il tutto si autoalimenta. I piromani spesso si fissano su oggetti che riguardano il fuoco in generale (esplosivi, estintori…) e su istituzioni di controllo del fuoco come caserme dei pompieri e vigili del fuoco. La piromania è frequentemente associata ad altre condizioni in cui il controllo degli impulsi risulta ridotto, in particolare le dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo patologico, dipendenza dal sesso, cleptomania, shopping compulsivo), le dipendenze da sostanza legale (alcolismo, dipendenza da farmaci, tabagismo…) e le dipendenze da sostanza illegale (cocaina, eroina…). Spesso il piromane soffre di disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento. In alcuni casi il piromane soffre di depressione ed ha tentato il suicidio, ad esempio tagliandosi le vene. I piromani hanno spesso comportamenti altalenanti fra la tristezza e la solitudine fino alla rabbia.

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Rischi

Uno dei rischi più pericolosi legati alla piromania è quello di creare danni a cose e/o esseri viventi, arrivando in alcuni casi a dar fuoco a case, animali e/o persone. Il rischio è quindi quello di una denuncia penale, anche grave (ad esempio omicidio colposo, preterintenzionale o volontario) che può condurlo agli arresti domiciliari o in prigione. Un altro rischio per il piromane è quello di ferire sé stessi, ad esempio ustionandosi o quello di perdere un bene perché gli si è dato fuoco (ad esempio la propria automobile o la propria casa).

Diagnosi

La diagnosi si basa principalmente sulla descrizione del comportamento del soggetto e sulle caratteristiche elencate nel paragrafo “Sintomi e caratteristiche”, escludendo i casi elencati nel paragrafo “Classificazione ICD-11”.

Trattamento

Il trattamento appropriato per la piromania varia con l’età del paziente e la gravità della condizione. Per bambini e adolescenti il ​​trattamento di solito consiste in sessioni di psicoterapia cognitivo-comportamentale. Altri trattamenti includono formazione genitoriale, terapia familiare, gruppi di supporto, strategie di medicina narrativa, di terapia espositiva e di terapia dell’esposizione narrativa. Negli adulti, oltre alla terapia cognitivo comportamentale, si possono associare anche farmaci come ad esempio gli SSRI, inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina.

Prognosi

La prognosi per la guarigione negli adolescenti e nei bambini che soffrono di piromania dipende dai fattori ambientali o individuali in gioco, ma è generalmente positiva. La piromania è generalmente più difficile da trattare negli adulti, spesso a causa della mancanza di cooperazione da parte del paziente. Negli adulti, tuttavia, il tasso di guarigione è generalmente scarso e sono più frequenti le recidive: per tali motivi è importante intervenire precocemente quando il soggetto è ancora giovane ed ha migliore prognosi.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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