Cardiopatie in gravidanza: stenosi mitralica e stenosi aortica nella donna incinta

MEDICINA ONLINE GRAVIDANZA INCINTA DIARREA FECI LIQUIDE FETO PARTO CESAREO DIETA FIBRA GRASSI ZUCCHERI PROTEINE GONFIORE ADDOMINALE MANGIARE CIBO PRANZO DIMAGRIRE PANCIA PESO INTESTINOIl periodo della gravidanza è associato a notevoli modificazioni del sistema cardiovascolare che possono provocare uno stress emodinamico significativo per la paziente affetta da cardiopatia sottostante. Durante una gravidanza normale, la volemia aumenta in media del 50%, a partire dal primo trimestre e raggiungendo il picco tra la 20ª e la 24ª settimana di gestazione. Questa modificazione si accompagna a un aumento del volume sistolico, della frequenza cardiaca e, di conseguenza, della gittata cardiaca. Inoltre, si verifica una concomitante diminuzione della resistenza vascolare sistemica e della pressione arteriosa media a causa degli effetti degli ormoni gravidici sul sistema vascolare e della creazione di una circolazione a bassa resistenza nell’utero gravido e nella placenta. Durante il travaglio, le contrazioni uterine conducono a un aumento temporaneo di 500 ml di sangue nella circolazione centrale, causando ulteriori aumenti del volume sistolico e della gittata cardiaca. Dopo il parto, il volume intravascolare e la gittata cardiaca aumentano ulteriormente poiché la compressione della vena cava inferiore esercitata dall’utero gravido diminuisce e il fluido extravascolare viene mobilizzato. I sintomi e i segni che possono simulare la cardiopatia accompagnano spesso queste modificazioni a livello emodinamico e comprendono astenia, ridotta tolleranza allo sforzo, edema agli arti inferiori, distensione delle vene del collo, un galoppo S3 e nuovi soffi sistolici. Può essere difficile
differenziare i sintomi della cardiopatia da quelli attribuibili a una gravidanza normale. In queste circostanze, l’ecocardiografia può essere un esame sicuro, utile e non invasivo per valutare la struttura e la funzionalità cardiache nella gestante.
Molte pazienti in gravidanza con cardiopatia nota possono portare a termine una gravidanza e un parto normali senza danno significativo per la madre o il feto. Tuttavia, alcune condizioni cardiache, comprese l’ipertensione polmonare irreversibile, la cardiomiopatia associata a insufficienza cardiaca severa e la sindrome di Marfan con dilatazione della radice aortica sono associate a un alto rischio di complicanze cardiovascolari e di morte. In queste circostanze, si deve consigliare alle pazienti di non avere figli. Nel caso che si verifichi comunque la gravidanza, si deve raccomandare vivamente un aborto terapeutico nel primo trimestre.

Stenosi mitralica

La stenosi mitralica secondaria a cardiopatia reumatica spesso si verifica nelle giovani donne in età fertile. Gli aumenti fisiologici della frequenza e della gittata cardiaca durante la gravidanza conducono a un aumento significativo del gradiente transvalvolare e delle pressioni venosa polmonare ed atriale sinistra. Lo scompenso cardiaco congestizio può svilupparsi man mano che la gravidanza progredisce per tutto il secondo e il terzo trimestre o verificarsi più acutamente a seguito di una fibrillazione atriale. La gestione della paziente affetta da stenosi mitralica dipende dalla sua capacità funzionale prima della gravidanza e dalla gravità dell’ostruzione valvolare. In linea generale, le pazienti affette da stenosi mitralica gravemente sintomatica devono essere sottoposte a una correzione chirurgica o percutanea del difetto valvolare prima del concepimento. Le donne che presentano sintomi minimi (classi funzionali I e II della New York Heart Association) di solito tollerano bene la gravidanza e il parto per via vaginale,
anche se è presente una stenosi da moderata a severa. La gestione comprende la restrizione dell’assunzione di sale, la terapia diuretica e il trattamento aggressivo delle infezioni polmonari. Le pazienti che sviluppano fibrillazione atriale con risposta ventricolare rapida devono essere trattate con
farmaci che bloccano il nodo AV e con la cardioversione, se possibile. Le pazienti che sviluppano insufficienza cardiaca refrattaria durante la gravidanza devono essere prese in considerazione per la valvuloplastica della mitrale con palloncino perché la commissurotomia chirurgica o la sostituzione valvolare possono essere associate a morte del feto.

Stenosi aortica

La stenosi aortica in una donna in gravidanza è solitamente congenita. Le pazienti che presentano un’ostruzione significativa del tratto di efflusso possono sviluppare angina o cardiopatia durante l’ultimo periodo della gravidanza man mano che aumenta la gittata cardiaca. La terapia di supporto comprende il riposo a letto e la prevenzione dell’ipovolemia. Se queste misure non riescono a controllare i sintomi
e la gravidanza non è vicina al termine, si deve prendere in considerazione la valvuloplastica con palloncino o la sostituzione della valvola aortica al fine di ridurre il rischio di morte materna.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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