Cardiopatie in gravidanza: sindrome di Marfan, cardiopatie congenite e protesi valvolari

MEDICINA ONLINE SINDROME DI MARFAN GENETICA VITA MORTE PROGNOSI SEGNI CLINICI CARATTERISTICHESindrome di Marfan

Le donne in gravidanza affette da sindrome di Marfan hanno un rischio aumentato di dissecazione e rottura dell’aorta, specialmente durante il terzo trimestre e nel primo mese dopo il parto. Le pazienti che presentano un diametro della radice aortica superiore ai 40 mm hanno il massimo rischio di sviluppare tale complicanza e in tal caso deve essere preso in considerazione un aborto terapeutico nel primo trimestre. Le donne con diametro della radice aortica inferiore ai 40 mm devono sottoporsi a ecocardiogrammi seriali al fine di monitorare le dimensioni della radice aortica durante la gravidanza. Inoltre, la limitazione dell’attività fisica e il trattamento con un ~-bloccante può aiutare a prevenire l’ulteriore dilatazione dell’aorta. Per approfondire: Sindrome di Marfan: trasmissione, sintomi e frequenza

Cardiopatie congenite

La sopravvivenza fino all’età riproduttiva è frequente nelle pazienti con difetti congeniti corretti. Il rischio di gravidanza in queste pazienti è correlato alla completezza della correzione e alla capacità funzionale della madre. I difetti del setto interventricolare o interatriale non complicati e non associati a sintomi o a ipertensione polmonare sono solitamente ben tollerati durante la gravidanza. Gli shunt intracardiaci associati a ipertensione vascolare polmonare presentano un’alta mortalità materna in gravidanza, quale risultato di un aumento dello shunt destro-sinistro e del peggioramento della desaturazione ematica di ossigeno. In queste donne la gravidanza è contro indicata. Nel caso si verifichi comunque la gravidanza, si deve raccomandare un aborto terapeutico nel primo trimestre. Le donne con tetralogia di Fallot non corretta devono subire una correzione definitiva o palliativa prima del concepimento al fine di migliorare gli esiti materni e fetali della gravidanza. Le donne con ostruzione residua del tratto di efflusso ventri colare destro rimangono a rischio di scompenso ventricolare destro durante la gravidanza.

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Valvole cardiache protesiche

La maggior parte delle pazienti con valvola protesica normofunzionante tollerano la gravidanza senza sviluppare complicanze. Tuttavia, nelle pazienti con valvole meccaniche, un’attenzione particolare va data alla scelta e al dosaggio della terapia con anticoagulanti al fine di evitare le complicanze tromboemboliche nella madre e gli effetti teratogeni nel feto. Le donne devono iniziare una terapia con eparina per via sottocutanea prima del concepimento al fine di evitare i potenziali effetti teratogeni del warfarin durante i primi mesi dello sviluppo critico degli organi fetali. Questa terapia può essere continuata per tutta la gravidanza o, in alternativa, il warfarin può essere somministrato nuovamente nel
secondo trimestre o durante il terzo trimestre di gravidanza.
La terapia eparinica, sebbene riduca il rischio di teratogenicità associata all’uso di warfarin, è associato a un alto rischio di complicanze emorragiche nella madre. L’eparina a basso peso molecolare può costituire un’alternativa accettabile, tuttavia non vi è alcun dato certo disponibile che possa sostenere queste raccomandazioni. Al momento del parto, la terapia anticoagulante viene interrotta per evitare complicanze emorragiche. La profilassi con antibiotici non è generalmente raccomandata al momento del parto.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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