Peli incarniti: cause, creme, infezione, depilazione e rimedi naturali

MEDICINA ONLINE PELI INCARNITI CAUSE CREME INFEZIONE DEPILAZIONE ZONE RIMEDI PELLE CUTE DOLORE COME RIMUOVERLI.jpgI peli incarniti sono dei peli che, successivamente alla depilazione, ricrescono sottopelle, senza fuoriuscire dall’epidermide. I peli non riescono ad uscire al di fuori dell’epidermide soprattutto per due ragioni: pelle secca o peli ricci. La pelle secca è dura e quindi difficile da rompere per i peli; nel secondo caso, si tratta della tendenza a curvarsi dei peli ricci che quindi non si svilupperanno verticalmente verso l’epidermide.

Conseguenze

Oltre ad essere antiestetici poiché visibili ma inarrivabili per cerette e rasoi, i peli incarniti possono determinare infiammazione (follicolite). Ogni pelo incarnito forma un piccolo brufolo quasi sempre pruriginoso e lievemente doloroso. Questi brufoletti segnalano la presenza di leggere irritazioni, dall’irritazione si passa facilmente all’infezione del follicolo pilifero, con formazione di pus e sangue.
Queste infiammazioni quindi, non solo sono antiestetiche, ma provocano prurito, bruciore, dolore e a volte dopo la guarigione, lasciano piccole ma brutte cicatrici.

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Come prevenire i peli incarniti

Di seguito elenchiamo alcune regole per prevenire i peli incariniti:

  • Mantenere la pelle idratata: una pelle idratata e morbida consente al pelo di uscire facilmente.
  • Esfoliare la pelle: l’eliminazione delle cellule morte libera i pori consentendo la fuoriuscita del pelo, me contrastando la formazione di infezioni.
  • Scegliere il sistema di depilazione più adatto alla parte ed alle specifiche esigenze: il sistema di depilazione dovrebbe variare non solo in base alla zona da trattare, ma anche in base alla lunghezza e alla quantità dei peli.
  • Non accostare nella stessa depilazione diversi metodi: è sbagliato applicare creme depilatorie o passare la lametta, su una cute già stressata dallo strappo di ceretta; abbiate cura di aspettare almeno 12 ore prima di reintervenire sulla pelle.
  • Curare l’infezione causata dai peli incarniti prima di effettuare una nuova depilazione: l’utilizzo di rasoi, creme o depilatori su zone infette provoca infatti un aumento dei batteri e della stessa infezione.

Leggi anche: Follicolite da depilazione inguinale ed alle gambe: rimedi naturali

Zone maggiormente interessate

Le parti del corpo più esposte al problema, sono le gambe, la zona bikini e le ascelle per le donne, e la pancia il petto ed il volto per gli uomini.
Per le donne, il problema sembra più diffuso perché sono molteplici le zone da depilare e le modalità di depilazione fai da te, spesso effettuate senza adeguata accortenza e preparazione, che quindi sottopongono zone del corpo delicate, come ascelle e bikini, a continuo stress.
Anche gli uomini sono però soggetti al problema dei peli incarniti a causa dell’uso quotidiano del rasoio per la rasatura della barba che sottopone la pelle ad uno stress continuo nonostante la pelle maschile sia generalmente più spessa e resistente di quella femminile. Il problema della follicolite da barba si verifica soprattutto nei soggetti con pelo molto riccio e talvolta, in casi gravi è necessario evitare la rasatura e farsi crescere la barba. Inoltre i canoni di bellezza attuali impongono un corpo muscoloso e glabro, per cui molti giovanissimi depilano anche altre parti del corpo, soprattutto il torace, con conseguente maggiore possibilità di avere peli incarniti.

Leggi anche: Differenza tra ceretta brasiliana e classica: pro, contro e consigli per farla bene

Quali sono le tecniche di depilazione responsabili dei peli incarniti?

La depilazione quindi, sia che si tratti di parti estese che di zone piccole e delicate, andrebbe sempre effettuata con le opportune cautele. L’ideale sarebbe rivolgersi a centri estetici che effettuano trattamenti delicati e con un adeguata preparazione della pelle; è raro però che si ricorra sistematicamente a questi ultimi, per motivi economici, ma anche di altra natura: fragilità capillare oppure impossibilità o indisponibilità nell’aspettare i tempi necessari tra una ceretta e l’altra, poiché per fare la ceretta c’è bisogno di far crescere i peli ad una lunghezza adatta allo strappo. Quindi molto più comunemente si ricorre a rasoi o creme, pratiche veloci ma sicuramente irritanti per le zone delicate e i maggiori responsabili dei peli incarniti.Vediamo quindi quali sono gli effetti dei diversi metodi depilatori.
Il rasoio è il sistema peggiore in quanto non solo taglia il pelo obliquamente rendendone più difficile la fuoriuscita, ma le lame rimuovono le cellule superficiali rendendo la pelle più delicata e quindi più soggetta ad irritazioni ed infiammazioni.
Le creme depilatorie semplici ed indolori, eliminano i peli grazie a sostanze che indeboliscono la struttura della cheratina. Anche in questo caso però, i peli vengono recisi ma non strappati dal bulbo e quindi si incarniscono più facilmente. Inoltre le sostanze chimiche sono piuttosto irritanti e quindi facilitano le infiammazioni.
Gli epilatori elettrici grazie alle testine rotanti strappano i peli dal follicolo. Se usati correttamente, cioè mantenendolo in posizione verticale e quando i peli sono della giusta lunghezza, non causano peli incarniti in quanto strappano il pelo senza spezzarlo.
La ceretta sembra essere il metodo più adatto per diminuire l’incidenza di peli incarniti, essa infatti, se fatta quando il pelo è abbastanza lungo, lo ingloba tutto nella cera strappandolo con tutto il bulbo. Purtroppo è controindicata per chi soffre di vasodilatazione, soprattutto quella a caldo, così come in generale lo strappo di una qualsiasi ceretta è controindicato per chi soffre di fragilità capillare.

Leggi anche: La differenza tra epilazione e depilazione e le rispettive tecniche

Che fare per evitare la formazione di peli sottopelle?

La prevenzione è il vero rimedio per combattere i peli incarniti: cura della pelle e una corretta depilazione, sono gli unici veri alleati nella lotta ai peli incarniti. La pelle deve essere quindi idratata, morbida e pulita dalle scorie quanto più spesso possibile, per favorire la fuoriuscita del pelo: l’idratazione deve avvenire attraverso l’applicazione di creme ed in generale lozioni a base di olio ed acqua (molto usate sono quelle a base di olio di mandorle), che ammorbidiscono ed umidificano la pelle, prevenendone la secchezza. Bisogna tenere presente inoltre che le fasi immediatamente precedenti e successive alla depilazione sono fondamentali per aiutare la pelle a sopportate lo stress del rasoio o della ceretta, e prevenire peli incarniti: la pelle quindi va ben idratata soprattutto dopo la rasatura. Inoltre è bene proteggere le zone appena depilate evitando indumenti troppo stretti che strofinando sulla pelle possono accentuare l’irritazione.
L’esfoliazione, ovvero l’eliminazione meccanica delle più superficiali cellule morte delle pelle, necessaria per rimuovere ogni ostacolo che ostruisce i pori, può essere attuata in diversi modi:

  • Molto diffuso è l’utilizzo di solito attraverso guanti o spugnette specifiche, che sfregate contro la pelle, portano via le cellule morte, senza però irritare la cute. I guanti esfolianti sono prodotti in vari materiali e venduti sia in farmacia che nei comuni venditori di prodotti per l’estetica ed il benessere. Importante è scegliere dei guanti fatti con estratti naturali, per diminuire l’incidenza di irritazioni ed allergie causati da materiali grezzi, che tendono a procurare abrasioni più che esfoliazioni della pelle.
  • Un altro rimedio simile, è lo scrub, ovvero l’applicazione di lozioni granulate che hanno un simile effetto esfoliante ma sicuramente inferiore rispetto ai guanti; il massaggio effettuato con questi composti granulati ha comunque vari benefici: oltre ad una leggera esfoliazione è utile ad esempio come contributo per la riattivazioni della microcircolazione.

Il metodo preventivo e curativo più usato, resta comunque il guanto esfoliante, utile ad eliminare lo strato superficiale della cute, sia come quotidiana cura preventiva della pelle che come metodo per “liberare” i peli già incarniti.

Leggi anche: Ceretta: quale scegliere? Tecniche a confronto con pro e contro

Trattamenti contro i peli incarniti

Che fare se nonostante tutto i peli non riescono ad uscire dal derma e continuano a crescere sotto pelle creando rossori e infezioni batteriche soprattutto nelle zone più delicate? Ovviamente se l’infezione risulta dolorosa e protratta nel tempo, bisogna rivolgersi al medico per la prescrizione di farmaci, spesso sotto forma di crema, per risolvere il problema. Se infatti i foruncoli non vengono curati e l’epidermide viene ancora stressata con pinzette non disinfettate, e depilazione con rasoi e cerette la situazione si può aggravare sviluppando infezioni ancora più gravi. Quando si è in presenza di peli incarniti quindi si dovrebbe sospendere ogni trattamento di depilazione fino a quando la situazione non si sia completamente ristabilizzata. Se il problema persiste per eliminare i peli superflui si può pensare di ricorrere alla terapia laser per un’epilazione definitiva.

Leggi anche: Depilazione inguine: i metodi più efficaci, indolori e sicuri

Rimedi naturali e fai da te

Nella maggior parte dei casi, però, è possibile eliminare i peli incarniti con rimedi semplici e casalinghi.
Il trattamento più efficace è quello di massaggiare la parte con acqua calda ed oli (mandorla o karitè) in modo da ammorbidire la pelle, aprire i pori e far fuoriuscire il pelo che potrà essere poi estratto con un ago o con una pinzetta sterilizzata.
Un rimedio fai da te per curare l’inestetismo è quello delle cipolle.

Ingredienti:

  • Due grosse cipolle rosse.
  • 1 cucchiaio di olio di oliva.
  • 1 bicchiere di sale grosso da cucina.

Preparazione:

  • Tagliate le cipolle sottilmente e cospargetele interamente di sale.
  • Lasciate macerare le cipolle per oltre due ore e poi unite l’olio.
  • Impastate il tutto e lasciate ancora riposare.
  • Quando il composto sarà omogeneo versatelo in acqua calda e lasciate emulsionare per circa un’ora.

Applicazione:

  • Mescolate e bagnate una spugnetta nel liquido ottenuto e con questa strofinate delicatamente la parte con i peli incarniti.
  • Grazie al potere antinfiammatorio della cipolla ed alla capacità emolliente dell’olio, la pelle sarà decongestionata ed i pori si apriranno lasciando fuoriuscire i peli che potranno facilmente essere eliminati con la pinzetta.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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La menopausa rovina la tua pelle, ecco i consigli per mantenerla giovane

MEDICINA ONLINE DONNA ANZIANA MENOPAUSA ADULTA VAMPATE FITOESTROGENI SENO INGRANDIMENTO SOIA ORMONI ESTROGENI PIANTETutte noi temiamo i segni del tempo visibili sulla pelle; infatti, i segni dell’invecchiamento, frutto dei cambiamenti ormonali, sono particolarmente evidenti su quest’organo. In particolar modo è il viso, ovvero lo strumento che ci consente di proiettare la nostra immagine agli altri, oltre che darci la possibilità di avere una maggiore percezione fisica di noi stesse, a mostrare per primo i sintomi dell’età che avanza.

Dal momento in cui compaiono i primi sintomi della menopausa sino a quando termina la post menopausa, la riduzione graduale degli estrogeni e del collagene ha un impatto diretto sulla pelle, provocando il suo invecchiamento progressivo. L’azione di questi ormoni aumenta lo spessore della pelle, mantenendo alti i livelli di elasticità e umidità, mentre quando essi smettono di funzionare gli effetti negativi per la nostra pelle sono subito percepibili e ravvisabili. Sebbene la genetica giochi un ruolo importante per mantenersi giovani a lungo, le conseguenze sono inevitabili. Che succede alla pelle in questo periodo?

Effetti negativi della menopausa sulla pelle

  • Pelle disidratata: la pelle perde elasticità, si mostra secca ed ha un aspetto rugoso.
  • Rughe più profonde e numerose: le fibre di elastina e collagene si degradano e la pelle cade, generando maggiore flaccidità e la comparsa di rughe.
  • Maggiore fragilità: la pelle si assottiglia e, con la perdita di elasticità, si lesiona più facilmente.
  • Tono irregolare: la pelle perde luminosità e freschezza e il tono smette di essere uniforme; ciò rende la pelle più trasparente.
  • Maggiori difficoltà a cicatrizzare.
  • Macchie scure pigmentate che si accentuano nelle zone esposte al sole.

Non possiamo evitare questi cambiamenti, ma possiamo minimizzarli e ritardare il processo di invecchiamento. Ti forniamo una serie di trucchi per far sì che la tua pelle si mantenga giovane più a lungo.

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Consigli per salvaguardare la pelle a partire dalla menopausa

  •  Idrata dall’esterno: è fondamentale usare creme per il viso e per il corpo che ci aiutino a ristabilire l’idratazione perduta. Molte marche hanno messo a punto formule studiate per le caratteristiche tipiche della pelle matura. Inseriscile nella tua routine quotidiana.
  • Bevi due litri di acqua al giorno. Idrata la pelle anche dall’interno.
  • Utilizza una crema solare ogni giorno: in questa fase della vita il sole è importante per il nostro corpo perché ci aiuta a sintetizzare la vitamina D e a fissare il calcio nelle ossa. Ma anche se il medico ti raccomanda di prendere almeno 15 minuti di sole al giorno, evitando le ore di maggiore esposizione ai raggi ultravioletti (dalle 12 alle 16), devi sempre utilizzare una protezione solare adeguata al tuo tipo di pelle. Anche se il tempo è nuvoloso, le radiazioni solari danneggiamo la pelle molto più di quanto sembri.
  • Dimenticati delle tossine: abitudini sbagliate come il fumo e l’alcol contribuiscono ad accelerare l’invecchiamento della pelle. Evitali.
  • Fai esercizio fisico: l’attività fisica mantiene il nostro corpo ossigenato, migliora la circolazione sanguigna e purifica i pori. Inoltre, ti aiuterà a contrastare gli effetti della temuta osteoporosi.
  • Mangia alimenti ricchi di vitamina A (antiossidante), C (sintetizza il collagene) ed E (combatte i radicali liberi). Queste vitamine sono presenti, tra gli altri, in frutta fresca, frutta secca e verdure.
  • Non andare a letto senza struccarti. Durante le ore di sonno la nostra pelle ne approfitta per rigenerarsi e ossigenarsi. Per questo è importante compiere queste tre azioni: pulizia, tonificazione e nutrizione.
  • Presta maggiore attenzione alla tua igiene personale: assicurati che i saponi che utilizzi abbiano un PH neutro per evitare allergie e secchezza. Soprattutto, presta la massima attenzione alle zone intime che sono particolarmente sensibili a causa dell’atrofia e della secchezza vaginale proprie di questa fase della vita, nella quale inoltre le infezioni sono più frequenti.
  • Evita le irritazioni se soffri di incontinenza urinaria: usa assorbenti specifici per le perdite urinarie.

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Se stacchi un capello bianco ne ricresceranno altri? I 10 miti sui capelli bianchi

MEDICINA ONLINE CAPELLI BIANCHI WHITE HAIR GRAY COLOR CABELLO CANOSO COLORE TINTA COPRIRE COLOR BROWN COLORARE ACCONCIATURA TESTA DONNA RADICE PELO CAPELLO WALLPAPER SFONDO PICTURE PHOTOIl primo capello bianco viene spesso vissuto come una tragedia, come il primo segno della vecchiaia incombente. Ma non è vero che capelli grigi e maggiore età sono sempre collegati. Moltissimi sono i miti relativi alla canizie: da quello classico, che esorta a non staccarsi alcun capello bianco se non si vuole rischiare di ritrovarsi con la testa piena di fili argentati; alla teoria che associa stress e incanutimento. Ecco alcuni miti sui capelli bianchi:

1) Non è vero che se stacchi un capello bianco ne ricresceranno altri
Staccare un capello bianco non influisce sul colore degli altri capelli. Il rischio però è quello di danneggiare il follicolo e che quindi là dove è stato staccato un capello non ne crescano altri.

2) Lo stress non fa ingrigire la chioma
Lo stress non può fare diventare i capelli bianchi, ma può farli cadere. D’altra parte quando ricrescono i capelli in genere contengono meno pigmenti e ciò può far sì che si ingrigiscano. Lo stress può quindi contribuire, ma non è la causa diretta dei capelli bianchi.

3) È in gran parte una questione legata a madre natura
Se vuoi sapere a che età la canizie inizierà a incombere sulla tua testa, pensa a tua madre. I capelli bianchi infatti dipendono molto dalla genetica.

4) L’etnia gioca un ruolo fondamentale
Le persone di etnia caucasica tendono ad avere i capelli bianchi prima dei neri e degli asiatici.

5) La regola del 50-50-50 non è così accurata
Un qualche studio sostiene che il 50 per cento della popolazione a 50 anni ha il 50 per cento dei capelli bianchi. Ma un sondaggio ha dimostrato che questo vale solo per una fetta della popolazione compresa tra il 6 e il 23 per cento.

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6) Troppa tinta potrebbe farti diventare i capelli bianchi?
Non si tratta altro che di un mito, usato soprattutto per dissuadere le ragazzine dal tingersi i capelli dei coloro più improbabili.

7) Il sole può essere dannoso, ma il suo ruolo non è così decisivo
I capelli si ingrigiscono quando le loro cellule iniziano a produrre troppo perossido di idrogeno. Il sole di per sé non fa diventare i capelli bianchi, ma la canizie -poiché i capelli contengono meno melanina- è più suscettibile ai danni causati dai raggi solari. Indossare un cappello può essere una buona soluzione.

8) Lo stile di vita influisce
I dottori affermano che scarsi livelli di vitamina B12 possono ridurre i pigmenti nei capelli. Inoltre i capelli dei fumatori tendono a ingrigirsi prima dei 30 anni.

9) I capelli bianchi crescono più forti e più velocemente?
Vero a metà anche il fatto che i capelli bianchi crescono più velocemente rispetto a quelli colorati. Se da una parte ci sono studi che avvallano questa convinzione, altri affermano l’esatto contrario. Anche in questo caso, varia tutto da persona a persona. E non è detto nemmeno che i capelli bianchi abbiano un diametro maggiore di quelli colorati. È vero invece che la rifrazione della luce può fare apparire i primi più grossi e robusti.

10) Il capello può essere di colore grigio
Falso, i capelli “grigi” non esistono. L’effetto sale e pepe deriva dal miscuglio di capelli colorati e bianchi, ma il capello ha solo due alternative: colorato o bianco.

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Differenza tra occhio di pernice, verruca e callo

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Estetico Medicina Estetica Roma PRURITO ALLA PELLE COSE COME FARE ALLEVIARLO Cuore Radiofrequenza Rughe Cavitazione Cellulite Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Mappatura Dietologo DermatologiaLa verruca plantare o, in genere, le verruche del piede sono davvero semplici da riconoscere. Tuttavia, possono essere confuse con i calli, i duroni o l’occhio di pernice. Vediamo le terapie e le cure per le une e per le altre. La prima differenza tra una verruca e un occhio di pernice è che la prima si cura, mentre il secondo è recidivo. La verruca è causata da un virus che si impianta nelle lesioni del piede, mentre il callo è un ispessimento della pelle sottoposta a continue sollecitazioni.

L’occhio di pernice è un tipo di tiloma (ispessimento della pelle) che si sviluppa sulle dita del piede a causa di una forte pressione, solitamente dopo aver indossato scarpe nuove, strette ed inadeguate. E’ un tipo particolare di callo che, anziché svilupparsi sulla pianta del piede, tende a svilupparsi tra le dita, inoltre l’occhio di pernice ha una forma più piccola rispetto ai calli.

Detto questo, bisogna anche dire che può accadere di confondere una verruca plantare con un callo. Il motivo è semplice: somigliano abbastanza, o meglio, spesso si confondono l’una nell’altra. Nel caso dell’occhio di pernice, la faccenda si fa ancora più complicata perché, essendo questo tipo di callo posto tra le dita, se il virus della verruca è impiantato anche esso nella stessa sede,il callo potrebbe non guarire con la semplice pedicure, inducendo a pensare a un fenomeno particolarmente produttivo e fastidioso. Ad ogni modo, il dermatologo saprà diagnosticare la presenza di verruca plantare e decidere la terapia da utilizzare per l’asportazione. La verruca plantare, infatti, va trattata con la crioterapia o con il laser che attualmente sono le tecniche più innovative ed efficaci.

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Capelli luminosi in modo naturale: provate l’aceto e il limone

MEDICINA ONLINE CAPELLI DEBOLI BIANCHI WHITE HAIR STYLE STYLIST STILER GRAY COLOR CABELLO CANOSO COLORE TINTA COPRIRE COLOR BROWN COLORARE ACCONCIATURA TESTA DONNA RADICE PELO CAPELLO WALLPAPER SFONDO PICTURE PHOTO PICS.jpgUn po’ di aceto e limone e il gioco è fatto, senza costose lozioni o aggressivi prodotti chimici: eccoci con un nuovo consiglio di bellezza fai da te, per aiutarvi a farvi una cosmesi naturale e low cost. Anche in questo caso ci servono prodotti poveri e facilmente a disposizione nelle nostre credenze, poche mosse e la tecnica giusta.

CAPELLI LUCIDI IN MODO NATURALE

Oggi parliamo dell’aceto: umile e prezioso, è estremamente versatile nell’utilizzo casalingo, per fare le pulizie, da aggiungere al detersivo per il bucato in lavatrice, per lucidare le posate e addirittura è eccellente per fare i gagarismi contro le infiammazioni delle tonsille.

Cosa vi serve:

  • Un litro di acqua distillata
  • Il succo di un limone
  • Mezzo bicchiere di aceto

CAPELLI LUCENTI CON IL LIMONE

Risciacquate i capelli, immergendoli più volte in questa lozione:  grazie al limone, resteranno morbidi e lucenti senza trattenere l’odore di aceto.

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Bruciore della pelle al tatto con e senza arrossamento: cause, cure, prodotti consigliati

MEDICINA ONLINE PELLE COLLO MACCHIE ROSSO PRURITO GRATTARE GLICEMIA DIABETE ANALISI INSULINA ZUCCHERO CARBOIDRATI CIBO MANGIARE DIETA MELLITO TIPO 1 2 CURA TERAPIA FARMACI STUDIO NUOVE TIl bruciore alla pelle, con o senza prurito e arrossamento, può essere determinato da un numero enorme di condizioni e patologie, essendo Continua a leggere

Perché non riesco a coprire i capelli bianchi con l’henné? Ecco cosa stai sbagliando

MEDICINA ONLINE SHAMPOO CAPELLI MASCHERA DEBOLI BIANCHI WHITE HAIR STYLE STYLIST GRAY COLOR CABELLO CANOSO COLORE TINTA COPRIRE COLOR COLORARE ACCONCIATURA TESTA DONNA RADICE PELO CAPELLO WALLPAPER SFONDO PICTURE PHOTO PICS.jpgL’henné non copre i capelli bianchi forse perché:

1. Usi una qualità scadente di henné e/o di erbe tintorie

Una delle principali cause che incide sulla resa del colore e la copertura dei capelli bianchi è che la qualità di henné e erbe tintorie che usi non è delle migliori. Come fai a capirlo? Sia dalla resa povera del colore sui tuoi capelli che dalla consistenza della pastella: se cade a pezzetti molto probabilmente il tuo henné è stato tagliato con della sabbia. Il più delle volte è l’henné venduto sfuso che presenta questi problemi di qualità ma non solo. Se le erbe tintorie che usi sono di ottima qualità, la consistenza della tua pastella dev’essere simile a quella dello yogurt e di facile stesura e risciacquo.

2. Usi un mix pronto di erbe tintorie

Un altro errore tipico è che le persone provano a coprire i capelli bianchi con mix pronti di henné e erbe tintorie. Niente di più sbagliato.

3. Applichi la pastella di henné sui capelli sporchi oppure sui capello puliti?

Potrebbe fare la differenza se vuoi coprire i capelli bianchi con l’henné. E’ molto soggettivo ma visto che ci dedichi tutto questo tempo (tra l’applicazione e il tempo di posa) tanto vale togliere qualsiasi dubbio che ci possa esser qualche cosa che può interferire nella resa del colore.

4. Usi nel tuo mix di henné e erbe tintorie ingredienti sconsigliati

Un’altra cosa che potrebbe interferire nel rilascio del colore sui capelli è cosa aggiungi alla tua miscela di henné e erbe tintorie: attenzione agli ingredienti!

5. Usi un tempo di posa non adeguato

Ci sono donne deluse della inefficace copertura dei capelli bianchi con l’henné che avevano usato un tempo di posa di solo 1 ora. Per ottenere una copertura perfetta dei capelli bianchi ci vogliono invece  almeno 2 – 3 ore di posa. 2 ore nel caso in cui si sceglie di fare il doppio passaggio, 3 ore nel caso in cui si sceglie di fare un unico passaggio.

6. Le percentuali di henné e erbe tintorie che hai usato nel tuo mix non sono tarate per riuscire a coprire in modo ottimale i capelli bianchi

Il motivo per il quale il più delle volte l’henné non copre i capelli bianchi sono le percentuali di henné e erbe tintorie che vengono usate nel mix. Non puoi ottenere un’ottima copertura dei capelli bianchi aggiungendo le erbe tintorie a occhio o a cucchiai.

7. Usi prodotti per capelli a base siliconica

Ultima causa ma non meno importante che potrebbe interferire con la resa del colore dell’henné nella copertura dei capelli bianchi sono i prodotti per la cura dei capelli che utilizzi. Se i prodotti che utilizzi nella cura quotidiana dei tuoi capelli sono a base siliconica molto probabilmente anche la resa del colore dell’henné e delle erbe tintorie e la copertura dei capelli bianchi saranno meno soddisfacenti.

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Rinforza i capelli deboli con la dieta e l’impacco di olio di semi di lino

MEDICINA ONLINE CAPELLI DEBOLI BIANCHI WHITE HAIR STYLE STYLIST STILER GRAY COLOR CABELLO CANOSO COLORE TINTA COPRIRE COLOR BROWN COLORARE ACCONCIATURA TESTA DONNA RADICE PELO CAPELLO WALLPAPER SFONDO PICTURE PHOTO PICS.jpgPuò capitare a tutti di notare un indebolimento dei propri capelli, durante i cambi di stagione oppure nei periodi di stress. Prima di rivolgerci ad uno specialista, possiamo recuperare il benessere dei nostri capelli con dei rimedi naturali. Le proprietà ricostituenti e protettive di alcuni prodotti vegetali consentono di rafforzare la fibra capillare rispettando la natura.

COME RINFORZARE I CAPELLI

Le cattive abitudini alimentari sono la causa principale dell’indebolimento della fibra capillare. Cambiare dieta può essere il primo passo per prenderci cura dei nostri capelli in modo naturale. A colazione, possiamo mangiare dei cereali integrali, ricchi di vitamine B7 ed H che sono indispensabili per la salute del capello. A pranzo ed a cena, invece, possiamo concludere i pasti mangiando della frutta secca, ricca di vitamina E che dona vigore e lucentezza alla fibra capillare.

COME RINFORZARE I CAPELLI CON I RIMEDI NATURALI

Per avere una chioma forte e splendente possiamo realizzare delle soluzioni fai da te, utilizzando degli ingredienti che già abbiamo in casa. In questo modo, evitiamo di applicare degli agenti aggressivi e non inquiniamo l’ambiente. Ecco alcune soluzioni per avere dei capelli forti e splendenti:

  • Massaggio della cute con l’olio d’oliva

Per rafforzare la nostra chioma è indispensabile migliorare la circolazione sanguigna del cuoio capelluto. Dopo lo shampoo, massaggiamo i capelli con dell’olio extravergine di oliva. Le sue proprietà idratanti ci consentiranno di vedere gli effetti già dopo poche applicazioni.

  • Impacchi di olio di semi di lino

Un altro rimedio naturale sono gli impacchi a base di olio di semi di lino. Per preparare la soluzione, dobbiamo versare 250 ml di acqua e due cucchiai di olio in un pentolino. Facciamo bollire il tutto a fiamma bassa e, dopo averlo filtrato, lasciamo riposare la soluzione per una notte.

COMPOSTO NATURALE PER NUTRIRE E RINFORZARE I CAPELLI

Possiamo rinforzare i capelli anche con un composto fai da te nutritivo e rinforzante. La preparazione è semplice e richiede degli ingredienti che già abbiamo in casa.

OCCORRENTE

  • 38 ml di acqua
  • 40 ml di birra
  • Aceto di sidro
  • 10 ml di succo di limone
  • 5 gocce di olio essenziale di rosmarino
  • 5 gocce di olio essenziale di limone
  • Caraffa in pyrex

PREPARAZIONE

Versate l’acqua, la birra, l’aceto di sidro e il succo di limone all’interno di una caraffa in pyrex, che poi riponete a bagnomaria. Riscaldate il tutto a 80°C per 30 minuti e successivamente lasciate raffreddare fino a 40°C. Infine, aggiungete le 5 gocce di olio essenziale di rosmarino e di olio essenziale di limone. Una volta ottenuto il composto, utilizzatelo per massaggiare i capelli, dopo lo shampoo, senza doverli risciacquare.

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