Gonfiore addominale e meteorismo: otto trucchi per dirgli addio in modo definitivo

MEDICINA ONLINE DONNA CORPO DOLORE TRISTE PANCIA MESTRUAZIONI CICLOIl gonfiore addominale lo conosciamo tutti, specialmente le donne che ne sono più colpite. E’ quel senso di eccessiva tensione addominale, causato dall’eccessivo contenuto gassoso dello stomaco e/o dell’intestino. Può essere correlato a varie patologie (cirrosi, infezioni del tratto gastroenterico, colecistiti, occlusioni intestinali…) ma spesso è determinato da una alimentazione sbagliata. Bisogna ricordare che spesso, dietro al gonfiore addominale, si cela un problema di celiachia, cioè un’allergia al glutine (grano e frumento) quindi la presenza del medico è sempre importante per valutare la situazione. Ecco ora gli otto consigli a tavola, per dire addio al gonfiore addominale!

1) Meno latte e formaggi
Per limitare il fenomeno del gonfiore addominale, bisogna dire limitare il latte e i formaggi freschi, come la ricotta, il mascarpone e ripiegare su quello ad alta digeribilità o anche sul latte di riso, di soia, d’avena e sui formaggi stagionati. Questo perché alcuni di noi non riescono a digerire il lattosio presente nel latte ed i suoi derivati, a causa del deficit di un enzima (la lattasi).

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2) Attenzione alla fermentazione di ortaggi, pasta, pane
Ortaggi, frutta, e gli zuccheri raffinati contenuti nella pasta, nel pane e nelle farine bianche causano facilmente gonfiore addominale. Lo stesso accade con il lievito, la birra e le patate. Meglio limitare questi alimenti.

3) Le fibre non sono tutte uguali
Le fibre, una volta ingerite, sono trasformate dai batteri presenti nell’intestino attraverso un processo di fermentazione che è alla base del rigonfiamento. Però non tutte le fibre danno lo stesso risultato: il fenomeno è più evidente se si mangiano le fibre lunghe, come quelle contenute nella lattuga a foglia larga. Lo stesso vale per i legumi, gli ortaggi (vedi il cavolfiore), le noci o la frutta secca. Per evitare il gonfiore si deve puntare sulle verdure a foglia piccola, che fermentano di meno. Altro consiglio è centrifugare la frutta e la verdura, così da eliminare la parte di fibra che non è digerita.

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4) Mangia piano e mastica molto
Durante i pasti bisogna godersi il cibo. Questo è un concetto che spesso dimentichiamo, immersi in una routine che vede il cibo sempre più consumato a gran velocità, tra uno sguardo alla mail ed una telefonata di lavoro in arrivo. Invece è importante mangiare lentamente e masticare molto il cibo: ciò ci difenderà dal gonfiore addominale e ci farà assimilare meglio lo sostanze nutritive contenute nei cibi.

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5) Zenzero e finocchio
Lo zenzero aiuta a tenere a bada il gonfiore e la flatulenza. Si può gustare fresco o grattugiato sopra i centrifugati di frutta e verdura. Anche il finocchio è una vera panacea contro i disturbi digestivi, soprattutto se preso sotto forma di tisane, decotti e infusi preparati con i suoi semi. Tra le sue molte virtù, il finocchio sgonfia la pancia contrastando i processi di fermentazione.

6) Attenzione alla frutta dopo i pasti
Per evitare fenomeni di fermentazione, un altro importante consiglio è di evitare la frutta alla fine del pasto. E’ preferibile consumarla qualche tempo dopo per diminuire il rischio di gonfiore addominale.

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7) No a gomme da masticare ed a bibite gassate 
Masticare gomme favorisce l’ingestione di aria che va prima nello stomaco e poi nell’intestino, da qui il gonfiore. Meglio evitarle. Come è meglio evitare anche le bevande gassate, che incrementano l’aria nell’intestino.

8) L’aiuto viene dal carbone vegetale
Il carbone vegetale, o carbone attivo, ha una forte capacità di assorbire i gas presenti nell’intestino, arginando così il problema del gonfiore addominale, senza provocare alcun effetto collaterale.

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Stanco del traffico? Vieni a vivere a Giethoorn: il paese senza strade

00 Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica GIETHOORN TRAFFICO PAESE SENZA STRADE Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Sesso Pene Laser Filler RugheSiete anche voi stanchi, come me, del traffico metropolitano e delle strade affollate di macchine? In Olanda c’è il posto che potrebbe fare per noi: Giethoorn. Si tratta di un villaggio di 2.600 abitanti della provincia di Overijssel, conosciuto come la “Venezia del Nord” per i suoi stretti canali attraversati da imbarcazioni che si muovono come delle gondole. La sua caratteristica è che nel quartiere vecchio non ci sono strade, a parte una pista ciclabile. Qui per andare al bar vi conviene fare una bella nuotata in stile rana, o stile libero se andate di fretta!

GUARDA DOVE SI TROVA GIETHOORN

A Giethoorn ci si muove via acqua

I trasporti sono fatti via acqua nei vari canali che attraversano questo villaggio, famoso per i suoi 176 ponti di legno immersi nel verde. Giethoorn, che si trova a 120 chilometri da Amsterdam nel mezzo di un parco naturale in una zona costellata di torbiere acquitrinose, non ha strade, perché era nato per nascondere i suoi abitanti (della setta dei Flagellanti) dalle persecuzioni religiose del XII secolo.
Giethoorn è diventata una famosa destinazione turistica e qui è possibile trovare una casa per trascorrere un weekend o affittare la tipica imbarcazione del posto per un tour attraverso i canali.

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Come arrivare a Giethoorn ?

Per raggiungere Giethoorn è possibile arrivare all’aeroporto di Amsterdam e affittare una macchina. C’è anche un’altra soluzione molto interessante: Ryanair ha una tratta per Groningen che dista circa 60 chilometri da Giethoorn. E si può anche approfittare di questa possibilità per visitare la cittadina di Groningen e la zona circostante che è tra le più caratteristiche del nord dei Paesi Bassi. Nel frattempo che organizzate il viaggio, eccovi una breve rassegna di foto delle “strade” di Giethoorn, ma chi ci è stato assicura che dal vivo è tutta un’altra cosa! Buon viaggio a tutti!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Le 14 cose che sicuramente non sai sul raffreddore

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO RAFFREDDORE RINITE INFLUENZA FEBBRE TOSSE MAL DI GOLA SINUSITE FREDDO NASO CHE COLA BAMBINI BIMBI (3)Arriva poco dopo l’inizio della scuola e ci accompagna fino alle vacanze estive. Parlo del famigerato “raffreddore”, circondato da sempre da una marea di luoghi comuni che hanno ben poco di scientifico. C’è chi non abbandonerà mai la convinzione che un colpo di freddo faccia venire il raffreddore e chi è sicuro di prenderlo quando ha il sistema immunitario indebolito. Nonostante decenni di ricerche, alcune veramente curiose, bisogna ammettere che anche la scienza è ancora perplessa di fronte al raffreddore e tante domande sono ancora senza una risposta chiara. Ecco che cosa ad oggi si può dire in materia. Con un’avvertenza: la scienza non è fatta di dogmi (per fortuna!) e quindi non è detto che le risposte siano definitive.

1. Quanti sono i raffreddori?  Anche se perfino gli scienziati parlano del «virus del raffreddore», a causare il malanno sono cinque famiglie di virus. I più comuni, responsabili del 30-40 per cento dei raffreddori, sono i Rhinovirus, di cui esistono circa duecento varietà geneticamente distinte.

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Le dieci città più inquinate del mondo

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO INQUINAMENTO FUMO CAMINO INDUSTRIA GAS SCARICO PM10 NANOPARTICELLE NUBE TOSSICA (2)Ora che la scienza ha affermato ufficialmente che l’inquinamento è un cancerogeno, vi siete mai chiesti quali sono i luoghi più inquinati del Mondo nel 2013? La classifica è stata stilata dal Blacksmith Institute, organizzazione dedita alla salute ambientale e alla risoluzione dei problemi dell’inquinamento, che ha considerato quei luoghi, molto inquinati, “dove i bambini stanno morendo in massa, o vivono per malattie croniche”. Molti sono concentrati nei Paesi dell’ex-Unione Sovietica, in Cina e India.

1) Sumqayit, Azerbaigian. La città conta su 275.000 abitanti e si è guadagnata il triste primato a causa dei rifiuti tossici dell’industria ex-sovietica: metallo pesante, petrolio e prodotti chimici. Qui i livelli di cancro fino al 51% superiori rispetto alla media russa, mentre sui bambini si riscontrano difetti genetici.

2) Chernobyl, Ucraina. Le conseguenze dell’incidente nucleare continuano a farsi sentire con aumenti esponenziali di casi di cancro alla tiroide. In Ucraina si contano 5,5 milioni di malati di cancro, mentre le esportazioni agricole sono vietate da anni, con gravi danni per l’economia.

3) Dzershinsk, Russia europea. In questa cittadina russa le aspettative di vita sono le più basse di tutto il mondo, 45 anni appena, 15-20 in meno della media russa e la metà di quella occidentale. Tutta colpa dei rifiuti finiti direttamente nel terreno.

4) Kabwe, Zambia. Ha ospitato una delle più grandi fonderie di piombo del mondo fino al 1987: l’intera città – la seconda più grande dell’Africa meridionale è contaminata dal metallo pesante, che può causare danni cerebrali in bambini e feti.

5) Oroya, Perù. Soffre per il forte inquinamento da piombo, rame e zinco, estratti da una grande miniera nella quale lavora la società americana Doe Run.

6) Linfen, nella provincia dello Shanxi, Cina settentrionale. I suoi 3 milioni di abitanti soffocano nella polvere e nell’arsenico che percola dal carburante fossile sospeso nell’aria. Perfino la visibilità è ridotta.

7) Norilsk, Russia. Si trova al di sopra del Circolo Polare Artico. Ospita il più grande complesso mondiale di fusione del metallo e, di conseguenza, anche ha uno dei peggiori livello d’inquinamento del mondo.

8) Sukinda, India. E’ inquinata dalla produzione di acciaio inox, con circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti scaricati nel fiume Brahmani.

9) Tianying, Cina. Ospita un grande polo produttivo di piombo e si qualifica come una delle otto aree più inquinate del Paese secondo lo stesso Governo. Le concentrazioni di questo metallo nell’atmosfera e nel suolo sono 8,5-10 volte sopra gli standard sanitari nazionali e i livelli delle polveri di piombo rilevate sulle colture locali sono 24 volte superiori a quelli consentiti.

10) Vapi, India. Città alla fine della cintura industriale dell’India, nello stato del Gujarat: ospita i residui di più di 1.000 produttori petrolchimici, di pesticidi, di farmaci e altre sostanze chimiche.

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Carbone vegetale contro aerofagia, diarrea, meteorismo e flatulenza

MEDICINA ONLINE DIETA FIBRA VERDURA GRASSI ZUCCHERI PROTEINE GONFIORE ADDOMINALE MANGIARE CIBO COLAZIONE MERENDA PRANZO DIMAGRIRE PANCIA PESO MASSA BILANCIA COLON INTESTINO DIGESTIONE STOMACO CALORIE FLATULENZA METEORISMOPancia gonfia? Diarrea? Problemi intestinali “rumorosi” ed imbarazzanti? Combattiamo tutti questi sintomi decisamente fastidiosi con un’arma potente ma che non tutti conoscono: il carbone vegetale.

Il carbone vegetale, detto anche carbone attivo o carbone attivato, è una polvere ottenuta per lavorazione del legname e dei suoi cascami. Il legno, che può appartenere a specie differenti (di pioppo, salice, betulla ecc.) o essere sostituito da segatura, gusci e noccioli di frutta, viene sottoposto ad una combustione…

Continua la lettura con: https://www.my-personaltrainer.it/integratori/carbone-vegetale.html

I migliori prodotti per la salute dell’apparato digerente 

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