Condannati a morte: gli ultimi pasti più strani

MEDICINA ONLINE MORTE COSA SI PROVA A MORIRE TERMINALE DEAD DEATH CURE PALLIATIVE TERAPIA DEL DOLORE AEROPLANE TURBINE CHOCOLATE AIR BREATH ANNEGATO TURBINA AEREO PRECIPITA GRATTACIELO GLASS WALLPAPER PIC HI RES STRAGE PHOT.jpgSe dovessi scegliere cosa mangiare nell’ultimo pasto della tua vita cosa sceglieresti? Forse da buon italiano vorresti un bel piatto di pasta, una pizza o un arrosto, ad ogni modo qualcosa di speciale, non tutti però seguirebbero questa linea di pensiero. Recentemente Henry Hargreaves, un fotografo statunitense, ha ricreato e fotografato gli ultimi piatti richiesti da alcuni tra i più famosi condannati a morte del Texas. Quando un carcerato veniva condannato a morte, nel suo ultimo giorno di vita gli veniva richiesto che tipo di pietanza volesse mangiare prima di passare a miglior vita.

Progetto “No Seconds”

Tuttavia, questa non era una regola scritta, ma una sorta di rito, che però lo stato del Texas ha deciso di abolire nel 2011. Hargreaves, quando era ancora in vigore questa “regola”, aveva chiesto di poter fotografare dal vivo gli ultimi pasti di alcuni condannati a morte, ma le autorità carcerarie gli avevano negato ogni richiesta. Il fotografo dopo un po’ di tempo, dopo essersi documentato online, ha cercato quali fossero stati gli ultimi piatti mangiati da questi carcerati. Dopo aver trovato fonti attendibili per ciascuno ha avuto l’idea di ricrearli e di fotografarli, avviando così il progetto “No Seconds”che negli ultimi anni è stato più volte segnalato e pubblicato da siti e giornali in tutto il mondo.

Dal pollo all’oliva

I piatti richiesti vanno dalle alette di pollo di KFC, ad un gelato fino ad una semplice oliva. In un’intervista fatta dalla CBS, Hargreaves ha raccontato che i pasti che l’hanno sorpreso particolarmente sono stati quelli di Ricky Ray Rector e di Victor Feguer. Rector era stato condannato a morte per l’omicidio di due persone, tra cui un’agente di polizia a cui sparò mentre si costituiva per l’omicidio precedente. Nello stesso momento l’uomo cercò di suicidarsi sparandosi in testa, ma il suo colpo non ebbe l’esito sperato, infatti sopravvisse, ma le profonde ferite gli causarono una grave infermità mentale. Rector per il suo ultimo pasto chiese una fetta di torta di noci pecan, che lasciò da parte per poi finirla successivamente. L’altro criminale, Feuger, come ultimo pasto scelse un’oliva: “Pensiamo agli ultimi pasti come a qualcosa di assolutamente goloso, spiega Hargreaves. “E lui ha scelto solo una singola oliva. È così semplice, è come definitivo. È quasi come un punto fermo alla fine della sua vita”.

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Tortura un gattino lanciandolo nel vuoto

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO POLIZIA CARABINIERI FORZE ORDINE REATO LEGGE ARRESTO ARRESTATO (1)Un 24enne francese è stato processato per direttissima e condannato a un anno di reclusione per aver maltrattato il proprio gatto, facendo filmare la scena e pubblicandone infine il video su Internet. Nel video si vede il micio, un maschio di cinque mesi, chiamato Oscar, lanciato più volte in aria come un pupazzo, per poi ricadere su un pavimento in cemento. L’uomo, Farid Ghilas, 24 anni, ha cercato di giustificarsi davanti al giudice che lo ha condannato per atti di crudeltà nei confronti di un animale domestico. «Non so cosa mi abbia preso – ha detto Ghilas – mi sono comportato da idiota, mi dispiace». Troppo poco per l’avvocato dell’accusa che nella sua requisitoria lo ha accusato di aver agito con «perversità e grande sadismo, un atteggiamento che ha disgustato chiunque». Troppo poco anche per il giudice che non ha esitato a condannarlo.

Non potrà mai più avere un gatto

L’aguzzino era stato arrestato tre giorni fa a Marsiglia dopo le denunce presentate contro di lui da diverse associazioni zoofile, tra cui la Società per la Protezione degli Animali, che si sono anche costituite in giudizio. Come pena accessoria, al giovane è stato vietato in perpetuo di tenere altri compagni a quattro zampe. Rischiava una pena detentiva ben più severa, ma il verdetto è stato comunque accolto favorevolmente dall’opinione pubblica, indignata per la vicenda. Dal canto suo Oscar è riuscito a sopravvivere cavandosela con una zampina fratturata, che sarà operata a breve. Fare una cosa del genere ad un povero gattino indifeso è vergognoso e abominevole.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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