A che velocità viaggiano sperma e spermatozoi? Quanto è lungo il loro viaggio?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma VELOCITA SPERMA SPERMATOZOI Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina GluteiA che velocità viaggia il liquido seminale quando viene emesso dal pene?

La velocità media che possiedono i circa 5 ml di sperma emessi al momento dell’eiaculazione è circa 45 km/h, ovviamente questo dato può variare molto tra persona e persona ed anche nello stesso soggetto. In linea di massima, una persona più giovane, con maggiore libido ed alla prima eiaculazione giornaliera, tende ad emettere liquido seminale con una velocità maggiore rispetto ad un soggetto meno giovane, con meno libido ed alla seconda o terza eiaculazione giornaliera.

Leggi anche: Com’è fatto uno spermatozoo e quanto è piccolo rispetto al gamete femminile?

A che velocità viaggiano gli spermatozoi?

Gli spermatozoi si muovono ad una velocità media di circa 2,2 millimetri al minuto, cioè quasi 15 centimetri all’ora. Potrebbe sembrare poco, ma non lo è: è stato calcolato che, con le debite proporzioni, la velocità di uno spermatozoo sarebbe pari a quella di una persona che corre a quasi 55 km/h; per paragone, vi basti pensare che l’attuale primatista dei 100 metri piani è il giamaicano Usain Bolt, che il 16 agosto 2009 a Berlino ha corso i 100 metri in 9,58 secondi, ad una media di 37,578 km/h: nulla contro i 55 km orari di uno spermatozoo!

Quanto è lungo il viaggio degli spermatozoi fino all’oocita?

Il viaggio che devono compiere gli spermatozoi copre un tragitto di una ventina centimetri (l’utero è lungo circa 6-9 cm e le tube uterine circa 10 cm), e dura circa un’ora/un’ora e mezza.

Leggi anche: Per quanto vivono gli spermatozoi dopo un’eiaculazione in vagina e nell’ambiente?

Gli spermatozoi viaggiano tutti alla stessa velocità?

No, non tutti gli spermatozoi viaggiano alla stessa velocità. La velocità degli spermatozoi sani può oscillare tra 1,5 e 3 millimetri al minuto.

Quali sono i fattori che influenzano la velocità di uno spermatozoo?

La rapidità con cui uno spermatozoo “nuota” per fecondare l’ovulo dipende da molti fattori, tra cui:

  • Morfologia: la velocità di un gamete maschile dipende molto dalla sua forma, specialmente quella della “testa”, che contiene il materiale genetico ereditario, e soprattutto quella del “flagello”, l’appendice lunga e sottile che ha compiti di locomozione: spermatozoi con alterazioni morfologiche e funzionali possono essere molto più lenti degli spermatozoi in salute.
  • Viscosità dello sperma: la viscosità del liquido lattescente in cui si trova immerso, può caratterizzare la sua velocità. Liquidi più viscosi oppongono più resistenza e causano un rallentamento nello spermatozoo.
  • Gene Y o X: gli spermatozoi portatori del gene Y (e che quindi in caso di fecondazione possono produrre un embrione maschile) sono più veloci arrivando anche sui 3 mm/minuto, ma vivono per un periodo di tempo più limitato; gli spermatozoi che portano il gene X (caratteristici della femmina) sono più lenti (circa 1,5 mm/minuto) ma vivono più a lungo.

Leggi anche: Come fa uno spermatozoo a fecondare un ovulo femminile?

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Come si muovono gli spermatozoi?

Gli spermatozoi si muovono grazie al flagello (una sorta di coda, vedi immagine in alto). Il loro movimento è particolare: preferiscono strisciare invece che “nuotare”. Raramente transitano nella parte centrale del tratto riproduttivo femminile e, anzi, cercano proprio di evitare questa zona per spostarsi verso le pareti della vagina, sulle quali strisciano e quando incontrano una svolta improvvisa lasciano l’angolo in cui si trovavano per lasciarsi cadere sulla parete opposta, contro la quale vanno a sbattere come se si trovassero su un autoscontro.
Questo tipo di movimento non è affatto casuale, ma ha a che fare con la necessità degli spermatozoi di perforare lo strato di muco che normalmente protegge la cervice uterina: andando a urtarvi ripetutamente, perforano il muco che li separa dall’utero e si aprono un varco per raggiungere la meta. Ecco perché quando trovano una parete davanti a loro, queste cellule vi vanno naturalmente a impattare contro. Un gruppo di ricercatori statunitensi grazie a un ingegnoso sistema a LED è riuscito a osservare il percorso di circa 1.500 spermatozoi. Ha scoperto che compiono percorsi a “turacciolo” e – curiosamente – girano quasi sempre verso destra.

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Presenza di sangue nello sperma: cause e terapie dell’ematospermia

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma EMATOSPERMIA SANGUE SPERMA CAUSE TERAPIE Radiofrequenza Rughe Cavitazione Cellulite Luce Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Mappatura Dietologo DermatologiaCon ematospermia (anche detta “emospermia“, i due termini sono sinonimi) in medicina si indica la presenza di sangue nello sperma. La maggior parte dei pazienti affetti descrive il problema lamentando evidenti chiazze o striature di sangue color rosso acceso all’interno del liquido seminale; alcuni soggetti affermano che le macchie si presentano addirittura con un colore nero, paragonandole alle tonalità del caffè. Pur rappresentando un segno clinico fortemente allarmante per il paziente affetto, nella stragrande maggioranza dei casi, il sangue nello sperma, clinicamente, non desta preoccupazioni particolari: l’ematospermia viene infatti considerata una condizione benigna ed autolimitata nella maggior parte dei casi. Ad ogni modo, visto che in alcuni casi può essere spia di patologie anche molto gravi, il parere del medico risulta fondamentale, al fine di escludere eventuali patologie nascoste e chiarire ogni dubbio.

Leggi anche: Cancro del testicolo: prevenzione, diagnosi, stadiazione, cure

Incidenza dell’ematospermia

Molti sono i pazienti che, almeno una volta nel corso della vita, hanno osservato tracce di sangue nello sperma: il più delle volte, il target della condizione apparentemente patologica sono i giovani, in particolare quelli con una vita sessualmente attiva e promiscua. Per contro, altre fonti riportano che anche l’astinenza sessuale prolungata potrebbe rappresentare un fattore di rischio per l’ematospermia.
Solo di rado, gli adulti e gli anziani lamentano episodi di ematospermia legata ad un’intensità e ad una certa frequenza dei rapporti sessuali: in simili frangenti, spesso, la causa del sangue nello sperma risiede in problematiche più gravi, che saranno esaminate nel prossimo paragrafo. Chiaramente, l’occasionalità della condizione non deve preoccupare esageratamente; quando invece l’ematospermia diviene un fenomeno frequente è assolutamente inevitabile la visita medica. Si osserva che l’ematospermia è una situazione ricorrente all’incirca nel 2% delle problematiche di tipo urologico.

Cosa causa l’ematospermia?

Sono molte le possibili cause di ematospermia. A tal proposito è doveroso distinguere due grandi classi di ematospermia:

  1. sangue nello sperma da cause non patologiche;
  2. sangue nello sperma secondario a patologie.

Per approfondire le cause che possono determinare ematospermia, argomento importante perché vi permetterà di comprendere appieno le sue possibile cure, vi consiglio di leggere questo articolo: Cause patologiche e non patologiche dell’ematospermia

Leggi anche: Ipoposia: quando lo sperma è troppo poco. Cause e terapie per aumentare la quantità di eiaculato

Classificazione delle ematospermie

Sulla base della caratteristiche cliniche del sangue nello sperma, è opportuno effettuare una precisa classificazione: a tal proposito, si distingue il sangue prettamente rosso vivo, dal sangue più scuro (marrone o nero) all’interno del liquido seminale.
Nella maggior parte del soggetti diagnosticati, il sangue nello sperma si presenta di un colore rosso acceso: quando la condizione si manifesta frequentemente, è assai probabile che sia in atto una flogosi a carico dell’uretra, della prostata o delle vescicole seminali. Ciò è spiegato dalla rottura – o comunque da microlesioni dei vasi ematici – verificatasi durante l’eiaculazione: infatti, le inevitabili contrazioni della muscolatura liscia generate dall’atto eiaculatorio sottopongono le pareti dei capillari, già lese precedentemente, ad una sforzo eccessivo, che si traduce nella fuoriuscita di sangue mescolato allo sperma. Quando l’ematospermia diviene una problematica particolarmente ricorrente, il sangue emesso insieme allo sperma, durante l’eiaculazione, tende a divenire più scuro, variando tonalità dal marrone al nero. Nella quasi totalità dei casi, i pazienti che lamentano episodi di sangue marrone nello sperma hanno assistito precedentemente anche ad emissioni di sangue rosso vivo nel liquido seminale. Il sangue marrone o nero è la conseguenza di residui di sangue accumulato in precedenza nella prostata o nella vescica seminale: a causa di processi ossidativi, il colore del sangue varia dal rosso acceso al bordeaux – marrone.

Diagnosi delle ematospermie

Lo spermiogramma rappresenta sicuramente l’esame diagnostico più indicato per il riconoscimento di eventuali patogeni nello sperma. La spermiocoltura, invece, completa lo spermiogramma e dà un’idea sulla tipologia e sulla quantità di microorganismi presenti all’interno del liquido seminale.
Quando il paziente, dopo i 50 anni, lamenta episodi di sangue nello sperma sarebbe opportuno un approfondito test della prostata: i rigonfiamenti anomali ed eventuali ascessi potrebbero essere i responsabili del sanguinamento in esame. Quando la palpazione medica ano-rettale non risulta sufficiente, il paziente dovrà sottoporsi ad un’ecografia trans-rettale, sicuramente più precisa rispetto al controllo manuale: quest’ultima evidenzia altre ipotizzabili patologie, quali calcolosi, cisti della prostata, dei dotti eiaculatori o calcificazioni prostatiche.
L’esame PSA (Antigene Prostatico Specifico) è un test diagnostico di screening utile ad escludere la possibile eventualità di carcinoma prostatico. A tale proposito, leggi anche: PSA totale e free alto: capire i risultati dell’esame e rischio di tumore alla prostata
È opportuno il monitoraggio periodico della pressione arteriosa, soprattutto in quei pazienti avanti con l’età: abbiamo visto, infatti, che l’ipertensione potrebbe rappresentare un fattore di rischio per l’ematospermia.
Ancora, al fine di accertare se il sanguinamento nello sperma deriva da una condizione morbosa prostatica od uretrale, sono consigliate, rispettivamente, la cistoscopia e l’uretroscopia.
In caso di sospetta infezione sessualmente trasmessa, sono opportuni i relativi test diagnostici.

Terapie: cura dell’ematospermia

La terapia dell’ematospermia varia notevolmente in base alla causa che l’ha determinata, a tale proposito leggi: Cure dell’ematospermia: dilatatori uretrali, farmaci e chirurgia

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Ipoposia: quando lo sperma è troppo poco. Come aumentare la quantità di eiaculato

MEDICINA ONLINE ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE PAURA TIMORE COPPIA MENTE PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE MATRIMONIO FIDANZATI UOMO DONNA LIBIDO SPERMA PIACERE SEXDopo aver parlato degli esercizi di Kegel che, tra i vari effetti, potenziano la forza dell’eiaculazione, e dopo aver descritto i metodi per aumentare il volume dell’eiaculato in condizioni fisiologiche, oggi invece parliamo di quando lo sperma è diminuito a causa di una patologia e di come alcune terapie possano risolvere il problema riportando la quantità di eiaculato a livelli ottimali.

La situazione tipica in ambulatorio è il paziente che giunge da me lamentandosi di come il suo sperma sia poco e/o “strano”. Il soggetto, di solito non giovanissimo, riferisce di aver notato ipoposia, cioè la riduzione del volume dello sperma, e l’agglutinazione , cioè uno sperma non liquido, ma finemente granuloso (sperma “a grumi”) o con presenza di fiocchi. Ciò può indicare la presenza di prostatite. Il mio obbiettivo a questo punto diventa curare la prostatite e ciò determinerà fisiologicamente un aumento della quantità dello sperma e della sua qualità. Ma cominciamo come al solito dal principio con la domanda più importante:

Cos’è lo sperma?

Lo sperma, anche chiamato “liquido seminale“, è un liquido organico di consistenza liquido-albuminosa, generalmente di colore biancastro oppure bianco-perlato, con aspetto opalescente o lattescente, che contiene gli spermatozoi prodotti nei testicoli ed altre sostanze di natura organica prodotte dalla prostata, dalle vescichette seminali e dalle ghiandole periuretrali. Interventi chirurgici come la vasectomia permettono all’uomo di avere rapporti eiaculando solamente liquido spermatico privo di spermatozoi, annullando così la possibilità di concepire un figlio.

Leggi anche: Cattivi odori del pene: cause e consigli per neutralizzarli

Qual è la quantità normale di sperma e di spermatozoi?

Un uomo adulto con una singola eiaculazione emette circa dai 1,5 ml ai 6 ml di sperma (circa un cucchiaino), quantità che dipende dall’intervallo di tempo che passa tra un’eiaculazione all’altra, dalla produzione di testosterone, dallo stress psicofisico del soggetto e da molti altri fattori individuali non del chiariti. In genere, più è lungo l’intervallo passato dall’ultima eiaculazione, più sperma viene prodotto, con una quantità massima cumulabile che si raggiunge generalmente dopo circa una settimana di astinenza. Variabile è anche il numero di spermatozoi per millilitro di eiaculato, legato soprattutto allo stato di salute del soggetto, tale numero varia da 20 a 200 milioni per millilitro. Anche la densità del liquido spermatico dipende da più fattori. Nella maggior parte dei casi ha una densità discreta, ma il suo aspetto può variare da una cremosità vistosa ad uno stato quasi completamente liquido, ma mai trasparente. La viscosità del liquido seminale cambia rapidamente dopo l’emissione; inizialmente molto denso e cremoso, tende a fluidificarsi in tempi variabili da pochi minuti a mezz’ora. Il caratteristico intenso odore è dovuto all’ossidazione della spermina nella sua base volatile.

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Protezione e nutrimento nel lungo viaggio fino all’ovulo da fecondare

Il seme degli esseri umani contiene una complessa gamma di costituenti organici ed inorganici e rappresenta per gli spermatozoi sia una protezione che un nutrimento, durante il loro viaggio attraverso il tratto riproduttivo femminile. L’ambiente vaginale è infatti ostile per le cellule dello sperma, poiché è un ambiente molto acido (per via della microflora ivi esistente che produce acido lattico), viscoso e ricco di cellule immunitarie. I tanti componenti presenti nel seme, favorevoli agli spermatozoi, cercano di compensare con questo ambiente ostile affinché gli stessi possano sopravvivere per il tempo necessario al raggiungimento dell’ovulo da fecondare.

Leggi anche: Sperma e sesso orale sono antidepressivi naturali per le donne

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, erezione e libido

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna:

Cause di riduzione dello sperma

Il ridotto volume del liquido seminale – che come dicevo all’inizio dell’articolo si chiama ipoposia – può essere dovuto principalmente ad infiammazione, in genere delle vescicole seminali o della prostata (prostatite), o ad una carenza di testosterone. Per decidere la terapia è necessario valutare la situazione vescicolare e prostatica (con una ecografia) ed il quadro ormonale. Elenchiamo comunque le maggiori possibili cause di ipoposia.

1) Prostatiti e ipertrofia prostatica: il processo infiammatorio altera la qualità del secreto prostatico ed induce inibizione sull’attività testicolare di produzione degli spermatozoi. La presenza della infiammazione produce edema all’interno della ghiandola prostatica che determina un aumento della pressione interna (dato che la prostata è dotata di una capsula inestensibile), fa collabire i dotti eiaculatori, per cui per il passaggio dello sperma sarà necessaria una maggiore spinta. La presenza di questa pseudostruzione transitoria fa fuoriuscire solo una parte dello sperma al momento della eiaculazione, mentre un’altra parte dello sperma viene poi espulso lentamente con le urine. Il meccanismo della prostatite può valere anche nella ipertrfoia prostatica, dove l’aumento volumetrico della ghiandola da incremento delle ghiandole e delle dimensioni di esse, porta a ipoposia.

2) Malattie a trasmissione sessuale: i microrganismi possono interferire con la vitalità e la produzione degli spermatozoi, nonché con la qualità del secreto prostatico e vescicolare. La reazione immunitaria può indurre danni alla struttura degli spermatozoi ed alla funzione prostatico-vescicolare.

3) Malattie sistemiche: febbre, infezioni, malattie renali, alterazioni metaboliche ed immunitarie possono determinare alterazioni qualitative e quantitative dello sperma.

4) Varicocele: l’alterazione indotta dei flussi vascolari peritesticolari e pelvici può alterare la capacità funzionale della prostata e dei testicoli.

5) Criptorchidismo: la mancanta discesa nello scroto dei testicoli induce la perdita della funzione produttiva degli spermatozoi.

6) Disfunzioni ormonali: i disordini della regolazione ipotalamico-ipofisario-testicolare altera gli equilibri necessari alla stimolazione ormonale degli organi produttori; tali disordini possono essere dovuti a fattori endogeni e talvolta all’azione di alcuni farmaci.

7) Farmaci: oltre quelli interferenti con la regolazione ormonale, altri farmaci hanno azioni tossiche più o meno dirette, soprattutto nelle assunzioni a medio-lungo periodo.

8) Eiaculazione retrograda: in seguito ad alcune disfunzioni motorie del collo vescicale od a seguito di interventi su di esso, l’eiaculazione può essere riversata totalmente o in parte nella vescica anziché avere la sua naturale espulsione all’esterno.

9) Traumi testicolari e cancro testicolare: il danno indotto altera la funzione produttiva degli spermatozoi o la loro emissione verso il dotto deferente.

10) Ostruzioni dei dotti deferenti ed eiaculatori: microtraumi, infezioni, infiammazioni, malformazioni, possono indurre l’occlusione dei dotti impedendo la migrazione degli spermatozoi verso l’uretra prostatica.

11) Malattie geniche: alcune malattie genetiche possono portare ad alterazioni testicolari o delle strutture coinvolte impedendo la produzione di spermatozoi e la loro emissione.

12) Malattie autoimmunitarie. Anticorpi prodotti nella via maschile o femminile possono paralizzare gli spermatozoi impedendo loro di nuotare verso la loro destinazione.

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Terapie per l’ipoposia

Non esiste una unica terapia che risolva tutti i casi di ipoposia. Ogni terapia deve essere specifica per la patologia o per la condizione che a monte ha determinato la riduzione dello sperma. Essendo prostatite, ipertrofia prostatica e calo del testosterone le cause più diffuse di ipoposia, facciamo un rapido accenno sulle terapie per queste tre patologie:

1) Terapia per la prostatite (anche se asintomatica o come unico sintomo presenza di riduzione del volume dello sperma): Antibiotico , possibilmente chinolonico, ad ottima penetrazione tessutale prostatica, ed antinfiammatorio. A questi prodotti è possibile associare una varietà di integratori che hanno il compito di migliorare la quantità dello sperma (come tribulus terrestre e arginina). In caso di secrezione più vischiosa , ci sono indicazioni ad assumere anche dei fluidificanti ed effettuare terapia idropinica (almeno due litri di acqua oligominerale al giorno)

2) Terapia per l’ipertrofia prostatica (anche se asintomatica o come unico sintomo presenza di riduzione del volume dello sperma): diverso sarà il quadro della ipoposia che si realizza nella ipertrofia prostatica. In questo caso , anche se non sono presenti sintomi irritativi ed ostruttivi , dovrà essere intrapresa una terapia volta alla riduzione del volume della ghiandola. Oltre ai farmaci che possono essere usati anche per la prostatite, si può usare serenoa repens associata allo zinco , per arrivare fino alla finasteride o dudasteride (anche se questi farmaci sono caratterizzati dal rischio diminuizione libo/deficit erettile).

3) Terapia per il calo di testosterone
Si ricorda che un’altra importante causa della ipoposia può essere il calo del testosterone, l’importante ormone maschile. Verificato il deficit di quest’ultimo il medico vi saprà indicare una buona terapia. Importante limitare l’uso della melatonina. Ovvio che prescrizione e somministrazione di tutti i farmaci e gli integratori fin qui descritti, dovranno avvenire sotto stretto controllo medico.

Leggi anche: Come aumentare il testosterone per migliorare muscoli e rapporti sessuali

IMPORTANTISSIMO: Se cerchi un aumento del testosterone e della quantità/qualità dell’eiaculazione, poche cose sono peggiori della masturbazione compulsiva attuata nella dipendenza da video pornografici su internet. Leggi questo articolo per capire in cosa consiste l’enorme trappola del porno online: Masturbazione compulsiva e dipendenza dalla pornografia online causano impotenza anche nei giovani: colpa dell’effetto Coolidge

ATTENZIONE ALLA MELATONINA: La melatonina, usata per trattare l’insonnia, influenza molto negativamente la sfera sessuale dell’uomo. La melatonina diminuisce – da parte dell’ipotalamo – il rilascio di GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine) che induce il rilascio di gonadotropine (FSH e LH) dall’ipofisi anteriore, per questo motivo diminuisce la sintesi di testosterone e quindi la libido. Più precisamente, inibisce la secrezione dell’LH (ormone luteinizzante) che stimola nel maschio l’attività endocrina delle cellule interstiziali del testicolo con produzione di testosterone e di sperma. Smettete di assumere la melatonina, o almeno limitate l’assunzione alla dose di 1mg/die.

Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici

Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare, anche se di poco, circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

Le pompe Bathmate non sono tuttavia sempre disponibili su Amazon. Un prodotto più economico, ma comunque caratterizzato da buona costruzione, è questo: https://amzn.to/3qn4ILB
Un altra pompa peniena, ancora più economica ma comunque ben funzionante, è questa: https://amzn.to/3K7H6Ti

Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un suo allungamento non chirurgico. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

Nota bene: le indicazioni che leggete qui sono solo indicative, non giocate con la vostra salute cercando di curarvi da soli: rivolgetevi ad un bravo medico!

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Esercizi di Kegel: allena il muscolo pubococcigeo per aumentare potenza sessuale ed eiaculazione

Sono definiti esercizi di Kegel, dal nome del dr. Arnold Kegel, che li ha ideati, delle semplici contrazioni volontarie attuate per esercitare i muscoli del pavimento pelvico, più precisamente il muscolo pubococcigeo. Questi esercizi vengono utilmente prescritti da medici in caso di incontinenza urinaria, ma sono ottimi per contrastare la disfunzione erettile (quella che una volta veniva chiamata impotenza) e l’eiaculazione precoce. Imparare a governare il muscolo pubococcigeo ti permetterà di aumentare il piacere nel rapporto regalando addirittura erezioni ed eiaculazioni più potenti.

Se ti interessa come aumentare il volume dello sperma e modificarne sapore, odore, colore e consistenza, clicca su questo link

Allenare il tuo muscolo pubococcigeo

1) Trova il tuo muscolo pubococcigeo

Il muscolo pubococcigeo forma il pavimento della cavità pelvica e si estende, formando una specie di amaca, dall’osso pubico all’osso sacro (vedi immagine).

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Gli uomini possono individuare grossolanamente la posizione del muscolo pubococcigeo mettendo due dita subito dietro ai testicoli (in pratica tra lo scroto e l’ano). Per individuarlo prova questo semplice esercizio che puoi effettuare anche subito, anche se sei a lavoro (nessuno se ne accorgerà!): prova a fare finta di urinare, poi cerca di fermare improvvisamente il flusso con una veloce contrazione muscolare. Quel muscolo che hai appena contratto per bloccare il flusso virtuale dalla vescica è il tuo muscolo pubococcigeo. Se non riesci ad individuarlo subito, non preoccuparti: la prossima volta che andrai in bagno ad urinare, prova ad interrompere il flusso di urina, poi ricomincia a urinare per poi riprovare a bloccare il flusso. Con questo sistema sono sicuro che riuscirai a localizzare il “misterioso” muscolo!

2) Tendi il muscolo pubococcigeo venti volte

Una volta che hai capito come contrarre volontariamente il muscolo in questione, procediamo con l’allenamento, che puoi praticare ovunque, anche quando sei seduto alla scrivania del tuo ufficio. Per prima cosa cerca di tenere i muscoli delle cosce e dello stomaco rilassati e concentrati solo sul muscolo pubococcigeo, cercando di visualizzare mentalmente la sua posizione all’interno del tuo corpo.  Inizia a contrarlo e cerca di mantenere tale contrazione per uno o due secondi, poi rilassalo. Procedi per dieci volte l’esercizio di contrazione/rilassamento. Ripeti l’intera sequenza tre volte al giorno. Respira normalmente mentre esegui questo esercizio e cerca di evitare di trattenere il respiro.

3) Aggiungi dieci contrazioni molto lente

Appena sarete diventati pratici con l’esercizio precedente – basato sul controllo e sulla reattività del muscolo – potete aggiungere anche questo secondo esercizio, basato sulla resistenza. Esegui delle contrazioni molto lente di cinque secondi e  in maniera graduale fino ad arrivare a contrarre il muscolo pubococcigeo il più possibile. Usa i successivi cinque secondi per rilassare gradualmente il muscolo tornando nella posizione di partenza.

Consigli e avvertenze

Fate attenzione a queti consigli:

  • Poiché gli esercizi del muscolo pubococcigeo coinvolgono movimenti solo interni e le contrazioni sono virtualmente invisibili alle persone intorno a te, puoi eseguirli praticamente ovunque: ad esempio, mentre sei seduto in macchina, in ufficio, all’università o mentre sei a letto.
  • Gli esercizi possono risultare un po’ difficili all’inizio. Sii perseverante e cerca infine di raggiungere, passo per passo, il numero massimo di ripetizioni. Potrebbero volerci alcuni giorni, o anche alcune settimane, per riuscirci.
  • Come ogni altro muscolo, il pubococcigeo può strapparsi o affaticarsi. Se senti dolore o avverti un crampo mentre esegui gli esercizi, fermati immediatamente.
  • L’esercizio del muscolo pubococcigeo è come l’esercizio di qualsiasi altro muscolo. Più ti eserciti e più veloci e di effetto saranno i risultati, ma il concetto più importante è la costanza.

Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici

Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

Le pompe Bathmate non sono tuttavia sempre disponibili su Amazon. Un prodotto più economico, ma comunque caratterizzato da buona costruzione, è questo: https://amzn.to/3qn4ILB
Un altra pompa peniena, ancora più economica ma comunque ben funzionante, è questa: https://amzn.to/3K7H6Ti

Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un suo allungamento non chirurgico. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, potenza dell’erezione e libido sia maschile che femminile

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna:

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L’allergia “al sesso”, quando il contatto con lo sperma scatena bruciore e gonfiore

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AMORE COPPIA SESSO FIDANZATI (2)Una ricerca condotta da un gruppo di medici dell’Università di Cincinnati, Stati Uniti, ha recentemente confermato che esiste una allergia “al sesso”. Più in particolare è una allergia legata al contatto della pelle o delle mucose con il liquido seminale, cioè lo sperma. E’ una forma allergica rara, ma in aumento, tuttavia è ancora difficile stimare la percentuale della popolazione che ne soffre, a causa del fatto che molti si vergognano di ammettere di averla di fronte al proprio medico.

Chi ne soffre?

L’allergia allo sperma può interessare sia uomini che donne. In genere l’allergico allo sperma ha anche altre allergie, come allergie ad alcuni alimenti, ai pollini e ad altri allergeni. L’allergico allo sperma ha generalmente un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Circa il 40% ha manifestato il disturbo già nel primo rapporto sessuale, ma il 60% avrebbe sviluppato l’allergia in seguito, dopo che i primi contatti con lo sperma non avevano scatenato alcuna reazione allergica.

Cause

La reazione allergica allo sperma è causata dal contatto di cute e/o mucose ad allergeni presenti nello sperma, probabilmente frazioni glicoproteiche del liquido seminale, in particolare l’antigene prostatico specifico (PSA) o la spermidina, contenuti nel plasma seminale (la parte liquida dello sperma, in cui “nuotano” gli spermatozoi). L’antigene prostatico specifico è un enzima appartenente alla classe delle idrolasi, che viene prodotto dalla prostata. Il dosaggio di tale antigene, permette di valutare lo stato di salute della prostata (livelli di PSA tra 4 e 10 ng/mL indicano un rischio di tumore prostatico più alto del normale. La spermidina, detta anche monoamminopropilputresceina, è una poliammina biogena; Philipp Schreiner la isolò dallo sperma nel 1870. L’esatta funzione fisiologica della spermidina non è ancora del tutto chiara; la quantità di spermidina presente nell’organismo aumenta in caso di accelerazione del metabolismo, mentre a seguito di un rallentamento del metabolismo, la sua produzione diminuisce. Inoltre, la concentrazione di spermidina endogena diminuisce con l’invecchiamento.

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Sintomi e segni

I sintomi e segni di allergia allo sperma si possono manifestare durante o dopo il rapporto, in genere dopo brevissimo tempo dal contatto tra il liquido seminale e la pelle e/o le mucose. I sintomi e segni possono essere sia locali (rossore, bruciore , fastidio e gonfiore alla vagina, al pene, all’ano), che sistemici (orticaria, prurito generalizzato, dispnea, angioedema).

Diagnosi

L’allergia allo sperma può essere diagnosticata in base all’anamnesi ed a test specifici, in particolare il prick test, che consiste nell’applicare una goccia di allergene sulla pelle facendola penetrare negli strati superficiali della cute tramite la punta di una piccola lancetta sterile. Il prick test è un test di provocazione cutanea utilizzato per determinare se una data sostanza provoca allergia con meccanismo immediato ovvero mediato da IgE (immediate-type hypersensitivity o reazione di ipersensibilità di I tipo). In parole semplici il test “provoca” la reazione della pelle esponendola agli allergeni contenuti nel liquido seminale: se la reazione si verifica, il soggetto è allergico allo sperma; se la reazione non si verifica, il soggetto non è allergico. Per approfondire, leggi: Prick test in bambini e adulti: esecuzione, allergeni, controindicazioni, rischi

Terapie

La terapia consiste nell’evitare l’allergene, quindi nell’evitare il contatto tra sperma e cute e/o mucose. Nei casi più lievi può bastare l’uso di un profilattico, di antistaminici o di creme vaginali. In alcuni casi si può provare a desensibilizzare il sistema immunitario, esponendo più volte alla settimana la pelle e le mucose allo sperma. Se è una donna a cercare gravidanza, l’allergica, esistono metodi di lavaggio dello sperma che consentono di separare gli spermatozoi dal plasma seminale, consentendo di fecondare direttamente l’utero ed evitando il contatto con gli allergeni (che sono presenti nel plasma seminale).

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Allergia al profilattico

A volte l’allergia allo sperma può essere scambiata per una allergia al lattice contenuto nel profilattico e viceversa. I sintomi ed i segni sono in parte simili. Le due allergie possono coesistere. In caso di dubbio, chiedere al proprio medico.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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