Quante ossa ci sono nella mano e come si chiamano?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma QUANTE OSSA MANO CHIAMANO NOMI NOME Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgOgni mano contiene 27 ossa, significa che in entrambe le mani noi esseri umani abbiamo 54 ossa totali.

Le ossa di una singola mano sono:

Ossa del carpo (fila prossimale), in numero di 4:

  • Scafoide;
  • Semilunare;
  • Piramidale;
  • Pisiforme.

Ossa del carpo (fila distale), in numero di 4:

  • Trapezio;
  • Trapezoide;
  • Capitato;
  • Uncinato.

Ossa del metacarpo, in numero di 5:

  • primo osso metacarpale, che si articola con la falange prossimale del pollice;
  • secondo osso metacarpale, con quella dell’indice;
  • terzo osso metacarpale, con quella del medio;
  • quarto osso metacarpale, con quella dell’anulare;
  • quinto osso metacarpale, con quella del mignolo.

Ossa delle dita della mano, in numero di 14:

  • 5 Falangi prossimali (o prime falangi);
  • 4 Falangi intermedie (o seconde falangi o medie falangi);
  • 5 Falangi distali (o terze falangi o falangi ungueali).

La “mancanza” di una falange intermedia è spiegata col fatto che il pollice, fa eccezione rispetto alle altre quattro dita: nel pollice sono presenti due sole falangi distinte in una falange prossimale o prima falange del pollice e falange distale o seconda falange o falange ungueale del pollice.

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Differenza tra farmaco originale, generico ed equivalente

MEDICINA ONLINE FARMACO FARMACIA PHARMACIST PHOTO PIC IMAGE PHOTO PICTURE HI RES COMPRESSE INIEZIONE SUPPOSTA PER OS SANGUE INTRAMUSCOLO CUORE PRESSIONE DIABETE CURA TERAPIA FARMACOLOGICPrincipio attivo e nome commerciale

Un farmaco ha un nome commerciale e contiene un dato principio attivo (o più principi attivi). La cosa più importante di un farmaco non è chiaramente il suo nome commerciale, bensì il suo principio attivo, perché è il principio attivo a determinare gli effetti che ricerchiamo quando assumiamo il farmaco che lo contiene. Prendiamo ad esempio Tachipirina ed Efferalgan: essi sono due farmaci che hanno nome commerciale diverso, ma contengono lo stesso principio attivo, cioè il paracetamolo. Quindi tra una compressa di Tachipirina 500 mg ed una di Efferalgan 500 mg non c’è nessuna differenza. Se un paziente avverte un maggior effetto con uno, piuttosto che con l’altro farmaco, è solo per un condizionamento psicologico. Ciò avviene spesso ad esempio con gli anziani, abituati per anni ad assumere un farmaco chiamato con un certo nome: difficilmente passeranno ad un farmaco con stesso principio attivo ma con nome commerciale diverso!

Farmaco “originale” e farmaco generico

La faccenda si è “complicata” per il consumatore, quando sono stati messi sul mercato i farmaci “generici” cioè la versione “non di marca famosa” di farmaci di cui è venuta meno la copertura brevettuale. Molti pensano, ancora oggi ed in particolare i consumatori più anziani, che il generico sia “meno buono” dell’originale. Ma è davvero così? Mettiamo ad esempio a paragone la Tachipirina e un farmaco gemello generico c ontenente paracetamolo:

TACHIPIRINA – Ogni compressa contiene PRINCIPIO ATTIVO: paracetamolo 500 mg. Eccipienti: cellulosa microcristallina, povidone, croscarmellosa sodica, magnesio stearato, silice precipitata.

PARACETAMOLO – Una compressa contiene PRINCIPIO ATTIVO: paracetamolo 500 mg. Eccipienti: Magnesio stearato; Amido di mais, Povidone.

Il principio attivo, riportato su entrambe le confezioni, come potete notare è uguale tra farmaco generico ed originale, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. La domanda che spesso ci facciamo è “Siamo sicuri che sia presente proprio la stessa identità quantità di principio attivo?”. Le risposte ci arrivano da varie fonti; nel dettaglio: dal sito Assogenerici e da un’intervista rilasciata dal Presidente Massimo Scarabozzi di Farmaindustria. I pareri combaciano perfettamente ed affermano la validità del farmaco generico, in quanto esso per legge – per essere immesso sul mercato – deve risultare bioequivalente al brand di marca; esso, infatti, deve possedere – rispetto all’originale – tali caratteristiche precise:

  1. lo stesso principio attivo in uguale dose;
  2. la stessa forma farmaceutica;
  3. la stessa via di somministrazione;
  4. le stesse indicazioni terapeutiche.

Proprietà che possiamo per legge riscontrare perfettamente in entrambi i farmaci (originale e generico). Possono comunque essere presenti delle differenze riguardanti il metodo di preparazione o la composizione degli eccipienti, come i coloranti e i leganti, fatti che non influenzano neanche minimamante gli effetti terapeutici del prodotto. L’unica vera differenza è chiaramente il prezzo: il costo del generico è molto più basso del farmaco originale.

Eccipienti diversi: una questione secondaria?

In realtà va comunque fatta una precisazione relativa agli eccipienti. Abbiamo visto che gli effetti terapeutici tra originale e generico, sono identici in virtù delle quattro caratteristiche precedentemente elencate, tuttavia la presenza di diversi eccipienti può in alcuni casi rappresentare una questione molto importante. Prendiamo il caso di un paziente che sia allergico agli eccipienti contenuti solo in un dato farmaco generico e non nell’originale: in questo caso il paziente dovrà assumere l’originale o comunque un generico di altra marca che non contenga l’eccipiente a cui è allergico.

Farmaco generico e farmaco equivalente

Ma quale differenza c’è tra farmaco “generico” e farmaco “equivalente”? Assolutamente nessuna. Il nome in origine era “generico” ma, dal momento che tale denominazione “spaventava” i consumatori – e ritorniamo ai famosi anziani abituati a prendere il farmaco “originale” e non certo un “meno efficiente generico” – il nome dei farmaci generici è stato cambiato in “farmaci equivalenti”, che psicologicamente è molto più rassicurante per i consumatori. Un farmaco equivalente con un dato principio attivo in una data quantità e uguale via di somministrazione, è assolutamente identico al farmaco generico con medesimo principio attivo nella stessa quantità e con medesima via di somministrazione ed entrambi sono identici al farmaco originale (sempre ricordando il discorso sugli eccipienti, che possono essere diversi in base alla marca).

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Nozze d’oro o di diamante? Tutti i nomi degli anniversari di matrimonio

MEDICINA ONLINE ANSIA DA MATRIMONIO MATRIMONIALE UOMO DONNA SINTOMI E NORMALE UN ANNO PRIMA SPOSI MARITO MOGLIE PAURA SPOSARSI CHE FAREGli anniversari di matrimonio sono traguardi importanti e vanno celebrati e festeggiati a dovere, sia che si tratti di pochi anni che di tantissimi, come nel caso di 25, 50 o 70 anni insieme. Gli anniversari hanno un nome, un significato e ad ogni ricorrenza è stato anche associato un fiore che è quello che il marito dovrebbe donare alla moglie. Il nome dell’anniversario, in teoria, dovrebbe anche indicare il materiale principale del regalo, anche se ormai questa usanza si sta perdendo. Qualunque sia il vostro traguardo festeggiatelo sempre, onorate il percorso intrapreso e la strada fatta insieme e, finché c’è amore, impegnatevi a far funzionare le cose.

Ecco i nomi degli anniversari di matrimonio:

1º carta
2º cotone
3º cuoio
4º lino o seta
5º legno
6º ferro
7º lana o rame
8º bronzo
9º ceramica o porcellana
10º stagno o alluminio
11º acciaio
12º seta
13º pizzo
14º avorio
15º cristallo
20º smeraldo
25º argento
30º perla
35º corallo
40º rubino
45º zaffiro
50º oro
55º smeraldo
60º diamante
65° zaffiro
70° platino

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Come si chiamano le dita dei piedi?

MEDICINA ONLINE NOME DITA PIEDI COME SI CHIAMANO ALLUCE MELLUCE TRILLICE PONDOLO MINOLO PIEDE DITO POLLICETutti conoscono i nomi delle dita della mano: pollice, indice, medio, anulare e mignolo. Ma non tutti conoscono i nomi delle dita dei piedi. Scopriamolo oggi!

A differenza delle dita della mano, secondo i libri di anatomia, le dita dei piedi non hanno – a parte l’alluce – un nome specifico.
In medicina, partendo dall’alluce (anche chiamato “primo dito del piede”) possiamo trovare il “secondo dito del piede”, poi il “terzo dito del piede”, il “quarto dito del piede” ed il “quinto dito del piede”.

Pur non essendo riconosciuti dalla medicina “ufficiale”, alcune tradizioni che si rifanno alla riflessologia plantare sono solite attribuire dei nomi specifici alle dita dei piedi: eccone la nomenclatura.

1) Alluce: come abbiamo visto è chiamato anche primo dito del piede. È il dito più grande dei cinque, e corrisponde al pollice della mano.

2) Illice: chiamato anche “melluce” o “secondo dito”, è il dito che segue l`alluce guardando le dita dei piedi dall`interno verso l`esterno. Corrisponde all’indice della mano. Ha la particolarità che in alcuni soggetti è più corto rispetto all’alluce, in altri è più lungo ed in altri la lunghezza tra alluce e illice è la stessa.

3) Trillice: o “terzo dito” del piede, è quello che, andando dall`interno verso l`esterno, segue l`illice. Corrisponde al dito medio della mano.

4) Pondolo: noto anche col nome di “pondulo” o di “quarto dito”, è quello che segue il trillice. Corrisponde all`anulare della mano.

5) Minolo: conosciuto anche come “mellino” o “quinto dito”, è l`ultimo dito, quello più esterno, il più piccolo. Corrisponde al dito mignolo della mano.

I migliori prodotti per la cura delle unghie

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere di mani e piedi, in grado di migliorare forza, salute e bellezza delle tue unghie e della tua pelle:

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