In quale giorno e settimana del ciclo è più probabile rimanere incinta?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma quale giorno settimana ciclo piu fertile Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgVolete tanto rimanere incinte o avete paura di rimanere incinte? In entrambi i casi vi farà comodo sapere qual è il momento del ciclo più fertile, ovvero quello quello in cui statisticamente con un rapporto sessuale si hanno più possibilità di rimanere incinte. Come scoprirlo?

Se il tuo ciclo è regolare

In una donna con un ciclo mestruale regolare di 28 giorni, il momento più fertile corrisponde all’ovulazione, che avviene  intorno al 13°-14° giorno a partire dal primo giorno di inizio delle ultime mestruazioni.
L’ovulazione è il momento in cui la cellula uovo, che è maturata all’interno di un follicolo ovarico, viene rilasciata e catturata da una delle due tube di Falloppio ed “aspetta” l’arrivo degli spermatozoi. Ma il periodo fertile non si limita ad il giorno dell’ovulazione. Tieni conto che gli spermatozoi sopravvivono nel collo dell’utero per 3-5 giorni mentre l’ovulo ha una durata di vita di 12-24 ore: quindi il periodo fertile va da circa 4/5 giorni prima dell’ovulazione a 24 ore dopo che questa ha avuto luogo. La massima fertilità statisticamente possibile è quindi tra l’11° ed il 15° giorno del ciclo. In pratica è il periodo a cavallo tra la fine della seconda settimana di ciclo e l’inizio della terza settimana di ciclo. L’immagine posta in alto a questo articolo vi può senza dubbio aiutare ad individuare il periodo fertile (evidenziato in azzurro).

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Se il tuo ciclo è irregolare

Tutto cambia se ci troviamo di fronte ad un ciclo irregolare: a quel punto è difficile capire quale sia il momento dell’ovulazione, anche se alcuni sistemi di calcolo possono aiutare la donna a capirlo, ecco i metodi più usati:

  • Temperatura basale: è la temperatura del corpo umano che si registra al momento del risveglio. Il progesterone, ormone prodotto a livello ovarico dal corpo luteo a ovulazione terminata, ha un effetto termogenico, cioè alza lievemente la temperatura corporea della donna. La registrazione della temperatura a partire dai primi giorni del ciclo su una tabella o un grafico, in commercio in molte farmacie, permette di individuare il periodo ovulatorio quando la temperatura si abbassa lievemente per poi aumentare di 0,3 gradi per effetto della produzione del progesterone. La metodica però è poco precisa e spesso di difficile interpretazione da parte della donna.
  • Muco cervicale. La quantità e la qualità della sostanza prodotta dalle ghiandole che si trovano nel canale cervicale cambiano durante il ciclo, ed è per questo che l’osservazione delle perdite vaginali può servire a monitorare l’ovulazione. In prossimità dell’ovulazione, il muco si presenta acquoso, trasparente e molto filante, simile all’albume, mentre diventa denso subito dopo l’ovulazione.
  • Stick ovulatori: venduti in farmacia, costituiscono un metodo fai da te più preciso. Questi test permettono di individuare il picco di Lh, l’ormone luteinizzante, che precede di 24-36 ore il momento dell’ovulazione, tuttavia il picco dell’Lh è una condizione necessaria ma non sufficiente per un’ovulazione corretta.

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Ricapitolando

  1. scopri il giorno della tua ovulazione (13° o 14° giorno se hai un ciclo regolare di 28 giorni);
  2. togli 4/5 giorni per avere l’inizio del periodo più fertile;
  3. aggiungi un giorno per avere l’inizio del periodo più fertile;
  4. se non sei riuscita a capire il giorno della tua ovulazione, usa i sistemi prima elencati o – ancora meglio – chiedi aiuto al tuo medico.

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Perché l’uomo può avere figli per tutta la vita e la donna no?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma PERCHE UOMO FIGLI TUTTA LA VITA DONNA NO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIn questo articolo: Che possibilità ho di rimanere incinta?, abbiamo visto come la donna ha possibilità limitate di avere dei figli, mentre in un altro articolo: Fino a che età un uomo può avere figli?, abbiamo visto come l’uomo possa avere figli virtualmente per tutta la vita. Ma perché c’è questa differenza nei due sessi?

La risposta è semplice: mentre gli uomini producono continuamente nuovi spermatozoi (ininterrottamente e per tutta la vita), le donne nascono avendo già nelle ovaie tutti gli ovociti che useranno nella loro vita fertile.

Il maggior numero di ovociti una donna lo possiede quando si trova ancora nell’utero di sua madre: quando il feto femminile si trova alla ventesima settimana di sviluppo, le sue ovaie contengono fino a 6-7 milioni di ovociti! Al momento della nascita questo numero si riduce a 1-2 milioni e continuerà a diminuire. Al momento della pubertà una ragazza ha 200-500 mila ovociti nelle ovaie, e di questi ne userà solo una piccolissima parte (400-500 in tutto) nel corso della sua vita fertile. Infatti la maggior parte degli ovociti è destinata a degenerare per un processo di “morte spontanea” chiamato atresia: ogni mese iniziano a maturare molti follicoli, ma di questi solo uno o due si svilupperanno completamente mentre gli altri andranno incontro a una degenerazione spontanea.

Con il passare degli anni il processo di atresia può assumere un ritmo più serrato, oppure possono intervenire patologie che provocano una distruzione parziale o totale del patrimonio follicolare.

Ma soprattutto con il passare del tempo diminuisce la qualità degli ovociti, oltre alla loro quantità. La riserva di ovociti della donna invecchia insieme a lei, e questo invecchiamento del patrimonio ovocitario è il principale responsabile della diminuzione, col tempo, della fertilità femminile, perché tanto più un ovocita invecchia tanto più è probabile che sviluppi un’anomalia cromosomica che potrà renderlo inadatto a essere fecondato oppure causare un aborto spontaneo.

La più comune causa di aborto spontaneo è infatti la presenza di un’anomalia cromosomica nell’ovocita fecondato (si calcola che almeno la metà di tutti gli aborti spontanei sia dovuta ad anomalie genetiche dell’embrione). Un donna di 20 anni ha il 12-15% di probabilità di incorrere in un aborto se resta incinta, mentre la percentuale sale al 40% per una donna di 40 anni.

Anche i risultati della procreazione assistita confermano che c’è un forte legame tra l’età della donna e la sua probabilità di restare incinta: sia nelle IUI sia nelle FIVET le percentuali di successo sono maggiori se la donna ha meno di 35 anni, e i dati relativi alle ovodonazioni dimostrano che la probabilità di riuscita dipende molto più dall’età della donatrice (e dunque dell’ovocita) che dall’età della ricevente: le FIVET con ovociti donati da una donna giovane possono raggiungere percentuali di successo del 60% anche se le donne riceventi hanno più di 40 anni.

Quando, per qualunque motivo, il patrimonio ovarico si esaurisce prima del previsto, si parla di esaurimento ovarico prematuro o menopausa precoce: in questo caso la menopausa può arrivare a 35-40 anni, o anche prima (se il patrimonio ovarico si esaurisce nell’arco dei primi 10-12 anni di vita della donna non ci sarà neanche la prima mestruazione!). Quando invece si ha una riduzione (ma non l’esaurimento totale) della capacità di produrre ovociti, si parla di diminuzione della riserva ovarica.

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Come fa uno spermatozoo a fecondare un ovulo femminile? Perché solo uno su milioni?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COME SPERMATOZOO FECONDA OVULO Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina GluteiNon è affatto facile la vita degli spermatozoi emessi nella vagina durante un rapporto sessuale: li aspetta un viaggio lungo e tortuoso che comunque lascerà scontenti decine di milioni di loro, visto che solo uno verrà premiato con la fecondazione, cioè l’unione dell’ovulo femminile con lo spermatozoo, per formare una cellula – lo zigote – da cui si svilupperà una nuova vita.

Leggi anche: Com’è fatto uno spermatozoo e quanto è piccolo rispetto al gamete femminile?

Cosa avviene quando lo sperma viene eiaculato nella vagina?

Al culmine dell’atto sessuale, l’eiaculato maschile fuoriesce dal pene e si riversa nella parte superiore della vagina, insieme al suo carico di spermatozoi, che – negli uomini sani – sono compresi tra 40 e gli oltre 100 milioni di unità per eiaculazione. Dopo l’emissione del liquido seminale dal meato uretrale del pene, gli svariati milioni di spermatozoi sani disponibili iniziano un lungo viaggio alla ricerca della cellula uovo, annidata in una delle due tube di Falloppio. La stragrande maggioranza dei gameti maschili perisce ancor prima di intravedere l’ambita meta: è un vero e proprio viaggio di eliminazione, dove la selezione è estrema e così deve essere: permette statisticamente solo agli spermatozoi più sani di diventare parte del corredo genetico del bimbo che nascerà. Tra i primi ostacoli presenti, c’è il muco cervicale, una secrezione dell’utero che intrappola gli spermatozoi meno vitali, non completamente maturi o con caratteristiche morfologiche non favorevoli.

Leggi anche: A che velocità viaggiano sperma e spermatozoi? Quanto è lungo il loro viaggio?

Gli spermatozoi come trovano la strada?

Grazie alle “indicazioni” dell’apparato genitale femminile: il pH, l’ossitocina che li attrae, le contrazioni dell’utero, le cellule ciliate che li spingono verso l’ovocita: tutto è organizzato dalla natura per favorire il “grande incontro”.

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Superato il muco cervicale, via in alto

Gli spermatozoi che riescono a sfuggire al muco proseguono la risalita verso la parte superiore dell’utero. E’ stato calcolato che, con le debite proporzioni, la velocità di uno spermatozoo sarebbe pari a quella di una persona che corre a 55 km/h. In realtà, vista la ridottissima dimensione, la loro velocità di avanzamento assoluta è piuttosto bassa, pari a circa 15 centimetri all’ora (l’utero è lungo circa 6-9 cm e le tube uterine una decina di cm). In genere la fecondazione avviene nello stesso giorno in cui si ha il rilascio della cellula uovo da parte del follicolo ovarico (intorno al 14° giorno del canonico ciclo ovarico di 4 settimane). L’ovocita maturo sopravvive al massimo per 24 ore circa dopo la liberazione. Gli spermatozoi depositati dal maschio possono invece resistere fino a 4 giorni (in alcuni casi anche di più) nelle cripte della mucosa cervicale e da qui risalire verso le tube. Normalmente la fecondazione avviene in prossimità dell’ovaio.

Uno su centinaia di milioni

Nonostante la fecondazione metta in gioco milioni di spermatozoi, solamente uno di questi riesce a fecondare l’ovulo: quest’ultimo, infatti è protetto da uno strato di cellule chiamato corona radiata. Dopo aver superato questo primo ostacolo, lo spermatozoo si trova davanti alla barriera glicoproteica chiamata zona pellucida. Per poterla attraversare, gli spermatozoi rilasciano enzimi tramite un processo chiamato reazione acrosomale, che consente agli spermatozoi di scavarsi un canale nell’ovulo.Il privilegio della fecondazione spetta solamente al primo spermatozoo che completa l’assalto all’ovocita. La fusione delle due membrane cellulari è molto importante perché stimola l’ovulo a completare la sua seconda divisione meiotica; consente al nucleo dello spermatozoo di raggiungere quello dell’ovocita e con esso fondersi; impedisce la fecondazione dell’ovulo da parte di altri spermatozoi (cioè impedisce la “polispermia”).

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Cosa avviene dopo l’entrata dello spermatozoo nell’ovocita?

L’unione dei nuclei di spermatozoo e oocita origina una nuova cellula, lo “zigote“, che possiede 46 cromosomi, 23 dei quali ereditati dallo spermatozoo e 23 dei quali dalla cellula uovo. Lo zigote subirà varie divisione mitotiche, che porta alla formazione dell’embrione. Le prime fasi di sviluppo dell’organismo umano (zigote, morula, blastula, gastrula) o alcune di esse a volte sono incluse nella definizione di embrione, altre volte no. L’embrione, giorno dopo giorno, inizia ad assumere le caratteristiche dell’organismo umano. Sviluppa un metabolismo basale, si rapporta con l’ambiente esterno, modificando le proprie risposte metaboliche in relazione a esso, si accresce e si rigenera, seppur dipendendo completamente dalla madre per quanto riguarda l’assunzione di nutrienti, gli scambi gassosi e la rimozione delle sostanze di scarto. A partire dall’ottava settimana di gestazione il prodotto del concepimento prende il nome di feto.

Perché tutta questa concorrenza per generare un nuovo essere vivente?

La fecondazione sessuata, così come avviene nell’uomo e in molti altri organismi, consente al nuovo individuo di ereditare una combinazione di cromosomi paterni e materni, e quindi di caratteristiche, tra le miliardi possibili. Tutto ciò spiega perché ognuno di noi – tranne i gemelli omozigoti – abbia caratteristiche genotipiche praticamente uniche e permette il rafforzamento della specie, poiché si pone alla base della selezione naturale, vale a dire di quel processo che – nel lungo periodo – favorisce gli organismi dotati dei caratteri più adatti in un determinato ambiente e scarta quelli meno adatti, raffinando la specie. Questi caratteri, innati in seguito a piccole mutazioni casuali, sono ereditati, cioè trasmessi ai discendenti tramite la fecondazione sessuata di cui abbiamo oggi parlato. Alcuni soggetti avranno quindi ereditato una combinazione genetica meno favorevole e tenderanno storicamente ad essere “scartati” dalla selezione naturale, mentre altri avranno combinazioni genetiche più favorevoli e continueranno la specie, contribuendo al suo progressivo miglioramento genetico globale.

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A che velocità viaggiano sperma e spermatozoi? Quanto è lungo il loro viaggio?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma VELOCITA SPERMA SPERMATOZOI Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina GluteiA che velocità viaggia il liquido seminale quando viene emesso dal pene?

La velocità media che possiedono i circa 5 ml di sperma emessi al momento dell’eiaculazione è circa 45 km/h, ovviamente questo dato può variare molto tra persona e persona ed anche nello stesso soggetto. In linea di massima, una persona più giovane, con maggiore libido ed alla prima eiaculazione giornaliera, tende ad emettere liquido seminale con una velocità maggiore rispetto ad un soggetto meno giovane, con meno libido ed alla seconda o terza eiaculazione giornaliera.

Leggi anche: Com’è fatto uno spermatozoo e quanto è piccolo rispetto al gamete femminile?

A che velocità viaggiano gli spermatozoi?

Gli spermatozoi si muovono ad una velocità media di circa 2,2 millimetri al minuto, cioè quasi 15 centimetri all’ora. Potrebbe sembrare poco, ma non lo è: è stato calcolato che, con le debite proporzioni, la velocità di uno spermatozoo sarebbe pari a quella di una persona che corre a quasi 55 km/h; per paragone, vi basti pensare che l’attuale primatista dei 100 metri piani è il giamaicano Usain Bolt, che il 16 agosto 2009 a Berlino ha corso i 100 metri in 9,58 secondi, ad una media di 37,578 km/h: nulla contro i 55 km orari di uno spermatozoo!

Quanto è lungo il viaggio degli spermatozoi fino all’oocita?

Il viaggio che devono compiere gli spermatozoi copre un tragitto di una ventina centimetri (l’utero è lungo circa 6-9 cm e le tube uterine circa 10 cm), e dura circa un’ora/un’ora e mezza.

Leggi anche: Per quanto vivono gli spermatozoi dopo un’eiaculazione in vagina e nell’ambiente?

Gli spermatozoi viaggiano tutti alla stessa velocità?

No, non tutti gli spermatozoi viaggiano alla stessa velocità. La velocità degli spermatozoi sani può oscillare tra 1,5 e 3 millimetri al minuto.

Quali sono i fattori che influenzano la velocità di uno spermatozoo?

La rapidità con cui uno spermatozoo “nuota” per fecondare l’ovulo dipende da molti fattori, tra cui:

  • Morfologia: la velocità di un gamete maschile dipende molto dalla sua forma, specialmente quella della “testa”, che contiene il materiale genetico ereditario, e soprattutto quella del “flagello”, l’appendice lunga e sottile che ha compiti di locomozione: spermatozoi con alterazioni morfologiche e funzionali possono essere molto più lenti degli spermatozoi in salute.
  • Viscosità dello sperma: la viscosità del liquido lattescente in cui si trova immerso, può caratterizzare la sua velocità. Liquidi più viscosi oppongono più resistenza e causano un rallentamento nello spermatozoo.
  • Gene Y o X: gli spermatozoi portatori del gene Y (e che quindi in caso di fecondazione possono produrre un embrione maschile) sono più veloci arrivando anche sui 3 mm/minuto, ma vivono per un periodo di tempo più limitato; gli spermatozoi che portano il gene X (caratteristici della femmina) sono più lenti (circa 1,5 mm/minuto) ma vivono più a lungo.

Leggi anche: Come fa uno spermatozoo a fecondare un ovulo femminile?

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Come si muovono gli spermatozoi?

Gli spermatozoi si muovono grazie al flagello (una sorta di coda, vedi immagine in alto). Il loro movimento è particolare: preferiscono strisciare invece che “nuotare”. Raramente transitano nella parte centrale del tratto riproduttivo femminile e, anzi, cercano proprio di evitare questa zona per spostarsi verso le pareti della vagina, sulle quali strisciano e quando incontrano una svolta improvvisa lasciano l’angolo in cui si trovavano per lasciarsi cadere sulla parete opposta, contro la quale vanno a sbattere come se si trovassero su un autoscontro.
Questo tipo di movimento non è affatto casuale, ma ha a che fare con la necessità degli spermatozoi di perforare lo strato di muco che normalmente protegge la cervice uterina: andando a urtarvi ripetutamente, perforano il muco che li separa dall’utero e si aprono un varco per raggiungere la meta. Ecco perché quando trovano una parete davanti a loro, queste cellule vi vanno naturalmente a impattare contro. Un gruppo di ricercatori statunitensi grazie a un ingegnoso sistema a LED è riuscito a osservare il percorso di circa 1.500 spermatozoi. Ha scoperto che compiono percorsi a “turacciolo” e – curiosamente – girano quasi sempre verso destra.

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Rimanere incinta: i 30 migliori consigli alla coppia per aumentare le possibilità di gravidanza

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO GRAVIDANZA PANCIA MATERNITA MAMMA GINECOLOGIA CONCEPIMENTO PARTO PANCIONE FIGLIO MADREAvere un bambino è per la coppia un passo importante, purtroppo alle volte il concepimento tarda ad arrivare: ecco oggi una lunga lista coi trenta migliori consigli medici per la coppia per cercare di aumentare di molto la probabilità di una gravidanza. Prima però un rapido ripasso su quali possono essere cause di impedimento a rimanere incinte.

Leggi anche questo importante articolo che ti aiuterà a capire se è già in corso una gravidanza: Capire se sono incinta: i primi sintomi di gravidanza

Colpa dell’uomo, della donna o di entrambi? Possibili cause della difficoltà del concepimento
Rimanere incinta non è semplice come la maggior parte delle persone sembra pensare, soprattutto per le coppie in età non più giovanissima. In circa un terzo dei casi, il problema riguarda la donna – forse lei non ovula regolarmente, o forse i suoi liquidi vaginali sono ostili allo sperma. In un altro terzo delle coppie sterili, il problema riguarda l’uomo. Potrebbe esserci ad esempio una patologia che interferisce nella produzione di spermatozoi determinando un calo di numero o di qualità degli stessi. In questo caso è utile effettuare uno spermiogramma, leggi questo articolo: Astenospermia: spermiogramma, spermatozoi deboli e fattori che influenzano la loro motilità
In un altro terzo dei casi il problema riguarda entrambi i partner oppure è idiopatico, cioè risulta sconosciuto. In ogni caso – se la donna è giovane cioè fino ai 38 anni – si aspetta un anno di tentativi prima di avviare accertamenti per ricercare eventuali cause di infertilità di coppia. Durante questo anno si può mettere in pratica qualche piccolo accorgimento che ci permette di aumentare la possibilità di rimanere incinta.

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1) Conosci il tuo ciclo
Il ciclo ovarico di una donna fertile dura 28 giorni circa. Durante questo arco di tempo il momento propizio per una gravidanza è intorno a metà ciclo, quando generalmente si verifica l’ovulazione, ovvero quando l’ovaio libera l’oocita pronto per essere fecondato da uno spermatozoo. Avere rapporti sessuali in questo periodo del mese (anche prima per la verità visto che gli spermatozoi dopo l’eiaculazione rimangono vitali a lungo) aumenta la probabilità di rimanere incinta. Si consigliano dunque rapporti mirati ovvero rapporti sessuali a giorni alterni in quella settimana circa che va dall’11° al 18° giorno del ciclo.

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2) Misurazione della temperatura basale ed osservazione del muco cervicale
Occorre misurare la temperatura corporea tutti i giorni alla stessa ora, preferibilmente al mattino. Intorno all’ovulazione la temperatura aumenta di 0,5-1 grado. Il muco cervicale nel periodo peri-ovulatorio diventa denso e filante. L’osservazione costante del muco secreto dai genitali permette di identificarne le caratteristiche e di cogliere i cambiamenti di densità e consistenza che si verificano nel corso del ciclo ovarico.

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3) Dosaggio di ormoni sessuali sull’urina
L’ovulazione è caratterizzata da un determinato livello di ormoni circolanti. Questo particolare momento del ciclo ovarico è il meccanismo sfruttato da metodi contraccettivi, che dosano gli ormoni presenti nelle urine e identificano il picco di fertilità di una donna. Questo metodo può essere utilizzato al contrario, ovvero sfruttando le informazioni per avere rapporti sessuali mirati durante il periodo più fecondo per un concepimento.

4) Mantenere un peso sano
Donne e uomini estremamente magri o obesi hanno spesso alterazioni ormonali che influiscono negativamente sulla loro fertilità. Nelle donne molto magre ad esempio c’è il rischio che si possa fermare del tutto l’ ovulazione a causa di un netto calo nei livelli degli estrogeni mentre negli uomini obesi cala di molto la qualità degli spermatozoi. Il mio consiglio è quello di mantenere un peso sano.

5) Vitamina B12
La vitamina B12 è particolarmente importante per gli uomini con un numero di spermatozoi inferiore a 20 milioni per millilitro; in questo caso hanno bisogno di 1.000 microgrammi di vitamina B12 al giorno sotto forma di supplemento oppure da apportare con gli idonei alimenti dietetici. Buone fonti naturali di vitamina B12 sono carne bovina, uova, latte e frutti di mare, e in particolare il fegato di manzo. Anche le donne come è stato dimostrato hanno bisogno della vitamina B12 per una buona salute generale.

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6) Dieta proteica
Anche la dieta influenza la capacità riproduttiva di una donna. Sembra che le proteine sia animali che vegetali migliorino la ricettività dell’utero agli estrogeni, aumentandone la capacità di accogliere il prodotto del concepimento. Quindi mettiamo a tavola carni bianche, pesce, uova ma anche latticini e legumi accompagnati da verdura, meglio se a foglia verde, ricca di acido folico, cercando di contenere eccessi di carboidrati e lipidi.

7) Lo zinco
Questo elemento minerale si trova in piccole quantità in ogni parte del corpo umano, ed è essenziale per avere un adeguato numero di spermatozoi sani, buoni livelli di testosterone ematico, e una prostata sana quanto funzionale. Inoltre tale minerale aumenta la mobilità degli spermatozoi in modo da essere in grado di raggiungere il loro obiettivo. Lo zinco può essere assunto anche sotto forma di supplemento o all’interno di una miscela integrativa multiminerale. Fonti naturali di zinco sono presenti nel manzo, maiale, agnello, tacchino, polpa di granchio, salmone, pollo, ostriche e aragoste. La dose ottimale nell’assunzione di zinco al fine di ottimizzarne le sue funzioni, qui sopra citate, è di circa 30 mg due volte al giorno.

8) Non fumate
Gli uomini che fumano hanno tipicamente un numero di spermatozoi inferiore rispetto alle loro controparti non-fumatori. Analogo effetto negativo dicasi per le fumatrici, infatti queste, spesso, producono meno ovuli vitali e possono anche andare incontro ad una precoce insorgenza della menopausa. Inoltre, una volta che la donna è arrivata in stato di gravidanza, dovrà eliminare le cattive abitudini, perché il fumo nuoce gravemente ad entrambe (donna e nascituro). Ecco qui tutti i miei articoli sullo smettere di fumare

9) Utilizzate la doccia e non la vasca da bagno
Gli uomini che utilizzano la vasca da bagno hanno un numero di spermatozoi inferiore rispetto ai maschi che invece fanno uso della doccia; infatti le alte temperature dell’acqua non sono favorevoli alla spermatogenesi. La nascita di nuovi spermatozoi è infatti favorita da una temperatura non troppo alta, non a caso i testicoli sono situati nello scroto, all’esterno del corpo dell’uomo, dove la temperatura è inferiore al resto del corpo. La stessa regola vale per le vasche idromassaggio, bagno turco e saune.

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10) Aumentate la frequenza dei vostri rapporti sessuali
Sembra un consiglio banale ma molti non gli danno la giusta importanza. Dovete avere rapporti sessuali frequenti, cioè almeno ogni 48 ore nel corso dei cinque giorni precedenti l’ovulazione. Tuttavia, aumentare troppo i rapporti sessuali, potrebbe avere effetti negativi poiché ad ogni eiaculazione ravvicinata il numero di spermatozoi diminuisce mentre potrebbe aumentare il vostro “stress” che non favorisce di certo il concepimento.

Leggi anche: Probabilità di rimanere incinta: l’età maschile è importante quanto quella femminile nel determinare la capacità riproduttiva della coppia

11) Riposatevi e sfruttate la forza di gravità
Fate una pausa dopo il rapporto sessuale. Le donne dovrebbero rimanere sdraiate, con i glutei sollevati da un cuscino, per circa 30 minuti. La forza di gravità aiuterà gli spermatozoi a raggiungere la destinazione desiderata.

12) Limitate la caffeina
Troppa caffeina può influire negativamente sulla fertilità della coppia: entrambi dovrebbero limitare il loro consumo di caffeina bevendo al massimo due tazzine di caffè o di the al giorno. Per gli uomini, la caffeina può ridurre il numero degli spermatozoi, aumentare l’incidenza di anomalie cromosomiche, e ridurre la mobilità degli spermatozoi. Per le donne, troppa caffeina può creare problemi alle tube di Falloppio. Oltre a caffè, the, coca cola ed altre bevande analcoliche, la caffeina si trova anche nel cioccolato, nel cacao ed in alcuni farmaci ed integratori termogenici. Superate le due tazzine vi consiglio di passare ad un sano succo di frutta fatto in casa, al latte scremato o all’acqua.

Leggi anche: Come e quando fare il test di gravidanza

13) Bere il the
Diversi studi rivelano che le donne che bevono almeno mezza tazza di the al giorno al posto del caffè hanno il doppio delle probabilità di concepire rispetto a coloro che non ne bevono affatto. La ragione può dipendere dal fatto che i composti polifenolici del the inibiscono l’instaurarsi di anomalie a livello dei cromosomi. Non esagerate – limitate il consumo di the a due tazze al giorno.

14) Evitate gli alcolici
Il numero e la qualità degli spermatozoi può essere pregiudicato dal consumo di alcol. L’alcol entra nel testicoli attraverso la circolazione sanguigna e può avere un impatto negativo sulla qualità e sulla quantità dello sperma; infatti gli alcolisti spesso hanno uno sperma che contiene spermatozoi con frequenti problemi malformativi, specie a livello della coda: ciò significa un danneggiamento sulla capacità natatoria dello spermatozoo. Inoltre, l’alcol diminuisce la produzione di testosterone.

15) Evitate gli slip troppo stretti e “caldi”
Le parti intime maschili devono essere mantenute fresche e libere per i motivi che dicevo al punto 9. Non indossate troppo spesso indumenti atletici o pantaloncini stretti da bike per la stessa ragione.

Siamo solo a metà dell’articolo, per scoprire gli altri 15 consigli vitali per rimanere facilmente incinta, segui questo link: Rimanere incinta: i 30 migliori consigli alla coppia, seconda parte

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