Ridere fa bene alla salute: tutti i benefici della risata

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma RIDERE FA BENE ALLA SALUTE BENEFICI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgUno studio dell’Università di Basilea, pubblicato sulla rivista scientifica Cerebral Cortex, si è concentrato nello scoprire quali siano le aree del cervello coinvolte quando ridiamo. I ricercatori hanno suddiviso alcuni volontari in tre gruppi: il primo gruppo veniva solleticato sotto la pianta dei piedi e aveva il permesso di ridere, il secondo veniva solleticato ma doveva cercare di non ridere, infine il terzo doveva ridere volontariamente senza essere solleticato. Durante l’esperimento i volontari sono stati sottoposti a Risonanza Magnetica per Immagini. Nel cervello del primo gruppo, dove i partecipanti ridevano in modo genuino, alcune regioni del cervello si attivavano in maniera più consistente rispetto agli altri due gruppi. Le aree stimolate erano:

  • Ipotalamo laterale, coinvolto in un grande numero di processi come l’eccitazione, ma anche il comportamento alimentare, la riduzione della percezione del dolore, le funzioni digestive e la pressione sanguigna.
  • Opercolo parietale, responsabile di parte dei processi legati ai sensi, come il tatto e la percezione della temperatura.
  • Amigdala, coinvolta nel processo di memorizzazione, nel prendere decisioni e nelle reazioni emotive.
  • Cervelletto, importante nella attenzione visiva e nel linguaggio.

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Ridere riduce la sensazione di dolore

Nello studio è stata misurata anche l’attivazione della sostanza grigia periacqueduttale, che gioca un ruolo chiave nella percezione del dolore, producendo encefalina, un neurotrasmettitore che appunto inibisce il dolore, tanto che è qui che vengono sistemati gli impianti che stimolano il cervello nei pazienti con dolore cronico. Mentre si ride si attivano anche le regioni della corteccia prefrontale ventromediale che rilasciano endorfine, che riducono il dolore e aumentano la sensazione di euforia.

Combatte l’ansia

Una risata libera sostanze che hanno una funzione benefica sul sistema immunitario e migliorano il tono dell’umore; tali sostanze, inoltre, eliminano lo stress aiutandoci a prevenire tutta una serie di disturbi ad esso correlati (attacchi di panico, depressione, ansia, malattie cardiovascolari). Uno studio, pubblicato sulla rivista Heart&Lung, ha indagato sui benefici psicologici per le persone con broncopneumopatia cronica ostruttiva e ha dimostrato che ridere migliora sensibilmente l’umore e lo stato psicologico dei pazienti. 

Regola la pressione

È ormai universalmente riconosciuto che gli stati emotivi negativi possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolariUno studio, pubblicato sulla rivista The American Journal of Cardiology, ha messo sotto osservazione un gruppo di volontari mentre guardavano un film comico e un documentario. Mentre la visione del documentario non aveva alcun effetto sul sistema circolatorio, quella del film comico migliorava non solo la pressione, ma anche la flessibilità delle arterie e l’effetto durava 24 ore.

Meno rischio di infarti e ictus

Un’altra ricerca, pubblicata su the Journal of Epidemiology, si è concentrata sul rapporto tra ridere e il rischio di infarto e ictus. I ricercatori giapponesi hanno analizzato dati di quasi 21.000 persone che avevano almeno 65 anni. Chi non ride mai o ride poco ha il 21% di rischio in più di avere un attacco cardiaco rispetto a chi ride ogni giorno. Per quanto riguarda l’ictus il dato è eclatante: chi ride poco o mai aumenta la possibilità del 60% di esserne colpito.

Qualità del sonno

Uno studio sul rapporto tra qualità del sonno negli anziani e risate, pubblicato su Geriatrics and Gerontology, ha coinvolto 109 volontari. Solo la metà di loro è stata sottoposta alla terapia della risata (4 sessioni nel corso di un mese). In seguito sono stati interrogati da alcuni psicologi sul loro stato di salute mentale e sulla qualità del riposo prima e dopo l’esperimento. I risultati parlano chiaro: ridere ha migliorato la qualità del loro riposo, diminuendo ansia e tristezza.

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Stanco e di cattivo umore? Ecco i cibi che ti danno la carica ed i consigli per avere più energia

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma STANCO CATTIVO UMORE CIBI PIU ENERGIA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIl cibo che mangiamo può aumentare l’energia in tre modi: apportando una quantità sufficiente di calorie, apportando molecole stimolanti come la caffeina e stimolando il metabolismo affinché bruci energia in modo più efficiente. Per quanto riguarda l’umore, i cibi migliori sono quelli che stabilizzano i livelli di zuccheri nel sangue e stimolano le sostanze che ci fanno sentire bene, come la serotonina (nota anche come “ormone del buonumore”).

Carboidrati
I carboidrati sono vitali se volete dare una “spinta” a energia e umore. Sono la fonte di energia preferita dall’organismo. Inoltre, favoriscono l’incremento  dei livelli di serotonina. L’importante è evitare i dolciumi. Questi infatti causano l’aumento e il calo repentini dei livelli di zuccheri nel sangue, comportando stanchezza e cattivo umore.
Preferite i cereali integrali, come pane integrale e riso integrale. Il corpo assimila i cereali integrali lentamente, mantenendo stabili i livelli di energia e di zuccheri nel sangue.

Anacardi, mandorle e nocciole
Questo tipo di frutta secca non solo è ricco di proteine, ma contiene anche magnesio, un minerale che gioca un ruolo fondamentale nella conversione degli zuccheri in energia.
Varie ricerche affermano che la carenza di magnesio causa un calo drastico del livello di energia fisica e mentale. Il magnesio si trova anche nei cereali integrali e in alcuni tipi di pesce, incluso l’ippoglosso.

Noci brasiliane
Le noci brasiliane sono una fonte salutare di selenio, un aiuto naturale per l’umore. Gli studi hanno dimostrato un legame tra carenza di selenio e cattivo umore. Questo minerale è reperibile in minore quantità nella carne, nei fagioli, nei frutti di mare e nei cereali integrali.

Carni magre
La carne magra di maiale e manzo, il pollo senza pelle e il tacchino sono fonti salutari di proteine, incluso l’aminoacido tirosina. La tirosina aumenta i livelli di dopamina e norepinefrina, sostanze che aiutano la concentrazione.
Le carni contengono vitamina B12, un aiuto contro insonnia e depressione.

Salmone
Il pesce grasso, come il salmone, è ricco di acidi grassi omega 3.
Gli studi affermano che queste sostanze proteggono dalla depressione. In ogni caso, gli omega 3 offrono un’ampia gamma di benefici, tra cui preservare la salute del cuore. Potete trovare gli omega 3 anche nella frutta secca e nella verdura a foglia di colore verde scuro.

Verdura a foglia
Un altro nutriente in grado di ridurre il rischio di depressione è l’acido folico. Come per gli acidi grassi omega 3, è possibile trovare l’acido folico nella verdura a foglia verde, inclusi gli spinaci e la lattuga romana. Anche i legumi, la frutta secca e gli agrumi sono un’ottima fonte di acido folico.

Fibre
Le fibre sono una sorta di stabilizzatore di energia. Rallentano la digestione, assicurando un apporto stabile di energia durante il corso dell’intera giornata.
Consumate quindi fagioli, frutta, verdura, pane e cereali integrali.

Acqua
Disidratazione e stanchezza vanno di pari passo. Alcuni studi affermano che anche una lieve disidratazione può rallentare il metabolismo e minare il livello di energia. La soluzione è semplice: bere molta acqua o altre bevande non zuccherate ad intervalli regolari.

Frutta e verdura fresche
Un altro modo per mantenere un livello adeguato di idratazione ed energia, è quello di consumare alimenti ricchi di acqua come frutta e verdura fresche.
Altri cibi utili all’idratazione sono l’avena e la pasta, la quale assorbe acqua durante la cottura.

Caffè
Il caffè è considerato uno degli alimenti più popolari quando si tratta di ridare vigore al nostro livello di energia, e sembra che funzioni, almeno a breve termine.
La caffeina influisce sul metabolismo migliorando temporaneamente concentrazione ed energia. Mini porzioni di caffè vi permetteranno di essere concentrati e attenti più a lungo rispetto ad una singola dose elevata.
In ogni caso, consumate sempre una quantità adeguata e salutare di caffeina che non influisca sul vostro sonno notturno. La carenza di sonno è nemica giurata del vostro livello di energia.


Una fonte alternativa di caffeina è ovviamente il tè. La ricerca afferma che la combinazione di caffeina e dell’aminoacido L-teanina, presente nel tè, migliora il livello di attenzione, il tempo di reazione e la memoria. E’ stato anche dimostrato che il tè nero aiuta a contrastare gli effetti dello stress.

Cioccolato fondente
Alcuni cubetti di cioccolato fondente sono un valido aiuto contro stanchezza e cattivo umore. Anche in questo caso è bene sottolineare la presenza di caffeina in combinazione con un altro stimolante chiamato teobromina.

Colazione
Se è vostra intenzione mantenere il buonumore e un livello adeguato di energia durante la giornata, evitate di saltare la colazione.
Gli studi dimostrano che le persone che fanno colazione ogni mattina, presentano un maggiore livello di energia durante il giorno e il loro umore è influenzato positivamente. A questo proposito, il miglior tipo di colazione prevede la presenza di fibre e nutrienti (reperibili nei carboidrati integrali), di grassi “buoni” e di alcuni tipi di proteine magre.

Pasti frequenti
Un’altra strategia per stabilizzare i livelli di zuccheri nel sangue, energia e umore è quella di consumare piccoli pasti o spuntini ogni tre/quattro ore, piuttosto che pochi pasti sostanziosi. Questi mini-pasti possono essere composti da burro di arachidi spalmato su crackers integrali, mezzo panino con tacchino e insalata oppure cereali integrali con latte.

Attività fisica
Oltre a modificare la vostra dieta, il consiglio immancabile è quello di evitare una vita sedentaria. Ricordate che praticare attività fisica – anche moderata – contribuisce a qualsiasi età ad aumentare il livello di energia e a migliorare il buonumore. Anche una camminata di 15 minuti può essere di aiuto e i benefici aumentano praticando esercizio fisico con maggiore frequenza. Gli studi indicano che svolgere attività fisica regolarmente può essere di aiuto contro la depressione. Inoltre, può favorire cambiamenti a livello psicologico che garantiscono un livello maggiore di energia durante il corso della giornata.

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I 5 migliori benefici del cioccolato che ancora non conosci

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma 5 BENEFICI MIGLIORI CIOCCOLATO SALUTE    Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgI benefici del cioccolato per la nostra salute sono numerosi grazie alle sostanze che contiene, specie quello fondente. E’ importante non Continua a leggere

A cosa serve il magnesio e quali sono i cibi che ne sono ricchi?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO RAGAZZA TRISTE DONNA DEPRESSIONE STANCA PAURA FOBIA PENSIERI SUICIDIO FIUMA PONTEIl magnesio svolge un importante ruolo fisiologico per l’organismo umano: basti pensare che interviene come attivatore di circa 300 enzimi, che regolano fondamentali processi metabolici. Il contenuto corporeo normale di magnesio nell’organismo adulto è compreso tra 20 e 28 grammi: il 60% è presente nelle ossa, il 39% nei tessuti e circa l’1% nei liquidi extracellulari. Vi sono tuttavia alcuni periodi della vita in cui si possono perdere o consumare notevoli quantità di magnesio. Situazioni di stress prolungato tipiche della frenetica vita moderna, eccessiva sudorazione (soprattutto se legata a intensa attività fisica), gravi ustioni o lesioni, diarrea e vomito prolungati, malattie debilitanti. Per queste ragioni spesso occorre perciò intervenire con una sua integrazione.

Quali sono le funzioni e le proprietà del magnesio?

Il magnesio è impiegato in oligoterapia per le numerose proprietà terapeutiche: rilassa il sistema nervoso; svolge un’azione antidepressiva, cura le patologie cardiovascolari; migliora la rigenerazione cellulare; aumenta l’elasticità dei tessuti ed elimina le calcificazioni dannose dei tessuti molli e delle articolazioni.

1) Azione antidepressiva e calmante sul sistema nervoso

Il magnesio stimola la funzione nervosa, favorendone la trasmissione degli impulsi: al livello intracellulare, attiva l’esochinasi, enzima che converte il glucosio in glucosio-6-fosfato, primo gradino della glicolisi (processo attraverso il quale gli zuccheri vengono “bruciati” per produrre energia), necessaria per fornire energia a tutte le cellule; in particolare quelle nervose e muscolari che ne consumano una grande quantità.
Questo prezioso minerale tra le tante funzioni esercitate, stimola la produzione di serotonina, un’endorfina che agisce su recettori specifici del cervello, e che svolge azione analgesica, antidepressiva e stabilizzante del tono dell’umore. Lo stress tende ad esaurire le riserve di magnesio perché l’organismo lo utilizza per la sua capacità calmante e antidepressiva. Infatti una sua carenza produce depressione, nervosismo, ansia, tic nervosi e insonnia. Anche in sindrome pre-mestruale e in menopausa, a causa degli squilibri ormonali, si sono riscontrati notevoli abbassamenti dei livelli di magnesio, con conseguente depressione, senso di inadeguatezza e irritabilità.

2) Azione antispasmodica e rilassante della muscolatura

Il magnesio stimola le funzioni muscolari e normalizza il ritmo cardiaco e previene le malattie cardiovascolari: una carenza di questo minerale produce tensione muscolare e crampi. L’ipomagnesemia può produrre ipertensione arteriosa e sembrerebbe inoltre favorire l’insorgenza di aterosclerosi, soprattutto in caso di dieta ricca di colesterolo. Per queste proprietà è indicato per rilassare la muscolatura liscia in caso di intestino irritabile (ne favorisce la funzionalità, con delicato effetto lassativo), mal di testa causato da tensione nervosa, tachicardia, palpitazioni e dolori mestruali.

3) Azione remineralizzante

Il magnesio è essenziale per il processo di mineralizzazione e di sviluppo dell’apparato scheletrico. Rinforza lo smalto dei denti e insieme al calcio e al fosforo partecipa alla costituzione dello scheletro: più del 60% di tutto il magnesio presente nel nostro organismo si trova nel sistema osteoarticolare.

Quali cibi contengono più magnesio?

“Ho imparato a conoscere i due unici rimedi contro il dolore, la tristezza, le paturnie e piaghe simili del cuore umano: essi sono la cioccolata e il tempo”. Queste sono le parole di Tommaso Landolfi, uno degli scrittori italiani di maggior rilievo del ‘900 che ci forniscono un indizio su una delle maggiori fonti di magnesio tra gli alimenti: il cioccolato!
Tra gli altri alimenti ricchi di magnesio ricordiamo le verdure verdi fresche (essendo un elemento essenziale della clorofilla), legumi e cereali integrali (perché più dell’80% viene rimosso dai trattamenti di raffinazione), la soia, i fichi, il mais, le mele, i semi oleosi, in particolare le noci e le mandorle, le banane. Il magnesio è presente anche nel pesce, nell’aglio, nel tofu, nelle pesche e nelle albicocche.

Più presente nelle diete ricche in vegetali e cereali

Nel complesso, diete ricche in vegetali e cereali integrali hanno un contenuto di magnesio maggiore rispetto a quello di diete ricche di carni, prodotti caseari e alimenti raffinati. La dieta mediterranea prevede un consumo di 254 mg di magnesio al giorno. Mentre l’apporto di magnesio assunto attraverso l’acqua è variabile, ed è stato poco quantificato: sulla base di un consumo di un litro al giorno si può ipotizzare una quantità che varia da 1 a 50 mg. Il magnesio, oltre che attraverso gli alimenti e l’acqua, può essere assunto anche sotto forma di integratore naturale.

Quanto magnesio assumere al giorno?

Nel soggetto sano l’apporto di magnesio è da 3 a 4,5 mg/Kg (210 – 320 mg/die), sufficienti per il mantenimento del bilancio. L’assunzione raccomandata per la Commission of the European Communities (1993) è da 150 a 500 mg/die (il mio consiglio è quello di dividere la dose giornaliera in due diverse assunzioni al giorno).

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Il test che ti dice se hai paura di essere felice

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA TRISTE DEPRESSIONE PIANTO PIANGERE TRISTEZZA BIANCO E NERAPer alcuni la felicità è qualcosa da temere e da evitare: come spiega Scientific American alcune persone proverebbero un senso di ansia nel sentirsi felici, perché questo stato li obbligherebbe ad abbassare la guardia in vista di eventuali eventi negativi. Una spirale negativa che, in certi casi, può sfociare nella depressione o nei disturbi emotivi. Scientific American propone una serie di domande per capire se, anche noi, potremmo essere tra quelli che hanno paura della felicità.

Le domande del test

1. «Sono spaventato/a all’idea di lasciarmi andare ed essere troppo felice»

2. «Faccio fatica a fidarmi dei miei stessi sentimenti positivi»

3. «Quando mi sento felice non dura mai troppo a lungo»

4. «Credo di non meritarmi la felicità»

5. «Sentirmi felice mi fa sentire a disagio»

6. «Quando raggiungo un obiettivo o un traguardo, mi impongo di non gioirne troppo»

7. «Quando sei felice, non puoi mai sapere se, all’improvviso, ti potrà capitare qualcosa di brutto»

8. «Mi preoccupo del fatto che se sono troppo felice potrà succedermi qualcosa di brutto»

9. «Quando ti senti felice, abbassi la guardia»

Per fare il test originale clicca qui

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Combatti lo stress e ritrova il benessere psicofisico con il decalogo del buonumore

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NATURA FELICE LIBERA ALLEGRA FORTE CORAGGIO FIDUCIA SOLE CALDO VACANZA RELAXSe l’umore è lo specchio della condizione fisica, anche la condizione fisica è lo specchio dell’umore. Una persona felice tende ad ammalarsi di meno e, quando si ammala, guarisce prima. I nostri pensieri, a seconda che siano tristi o felici, mettono in moto i nostri ormoni in maniera molto diversa e ciò condiziona tutto il nostro corpo, sistema immunitario e secrezioni ghiandolari comprese.  Il segreto per una perfetta salute risiede quindi anche nella nostra emotività e se siamo giù di morale dovremmo impegnarci per cambiare il nostro umore.

Cambiare umore? Non è difficile

Secondo Robert E. Thayer, docente di psicologia alla California State University a Long Beach, le fluttuazioni dell’umore, ma anche dell’autostima, sono strettamente influenzate da fattori biologici interni e seguono le fluttuazioni ritmiche della temperatura del corpo e del ciclo sonno-veglia. Il buonumore, quindi, non sarebbe altro che lo specchio della condizione fisica. «Quando le risorse personali sono elevate, ci si sente di buon umore» riassume Thayer. «I test hanno dimostrato che quando si è pieni d’energia le emozioni positive su se stessi sono molto più forti».

I quattro livelli di energia dell’umore

Thayer riassume l’umore in 4 livelli di energia:

  1. “Stanchezza tesa”, l’umore peggiore: si è stanchi e anche stressati.
  2. “Stanchezza calma”, cioè stanchezza senza stress: può essere piacevole soprattutto al momento giusto, prima di andare a dormire.
  3. “Energia tesa”, ci si trasforma in una macchina da lavoro ad alto stress: non si funziona al meglio.
  4. “Energia calma”, è energia senza tensione, e dà una condizione di piacevole produttività, mentre l’attenzione è del tutto focalizzata.

Il decalogo del buonumore

Il rimedio cui molti ricorrono quando sentono la crisi di “stanchezza tesa”, fatta di malumore e stress, è il cibo, prevalentemente patatine fritte, dolci e cioccolato. Rimedio sbagliato: secondo Thayer servirebbe invece l’esercizio fisico. Thayer e altri ricercatori hanno individuato un decalogo di interventi d’emergenza per rimediare al cattivo umore, ma anche per prevenirlo. Eccoli.

1) Il movimento. Un esercizio moderato, anche solo una passeggiata di 10 minuti a passo veloce, aumenta immediatamente il livello di energia e migliora il tono dell’umore meglio di una barretta di cioccolato. La ricerca di Thayer ha infatti dimostrato che chi mangia il cioccolato, a distanza di un’ora si sente ancora più teso, mentre 10 minuti di marcia a passo veloce aumentano l’energia per 1-2 ore. In caso di bisogno, una passeggiata (possibilmente in mezzo al verde) basta a ridare serenità

2) Agenda e orologio. È utile fare caso agli alti e bassi della propria energia, che segue un andamento preciso. Immediatamente dopo la sveglia l’energia è bassa, anche se il sonno è stato ristoratore. Ha poi un picco nella tarda mattinata, dalle 11 alle 13. Riscende nel tardo pomeriggio fra le 15 e le 17, per rialzarsi prima della serata, dalle 18 alle 19, e crollare al suo punto più basso alle 22. Meglio piazzare gli impegni più difficili quando l’energia è elevata, e in corrispondenza dei cali d’energia l’ideale è fare una passeggiata.

3) Imparare a osservarsi. Come si comporta l’umore? Mangiare ci fa sentire subito meglio? E dopo due ore? Fare moto dà benefici immediati? E a distanza di tempo? Che effetto ha la caffeina (caffè, bibite a base di cola, tè) al mattino, al pomeriggio e alla sera? Ognuno ha le sue risposte, ed è importante verificarle per controllare l’umore.

4) Ascoltare musica è secondo solo all’esercizio fisico nella capacità di elevare l’energia e ridurre la tensione. La musica, secondo Thayer, è sottoutilizzata, ma è un sistema efficacissimo per alzare il tono dell’umore. «Scegli un’opera jazz, un’aria gioiosa, o una musica rock. Funziona qualsiasi musica allegra ti piaccia» dice Thayer. La musica aumenta nel cervello la produzione di noradrenalina, un ormone importante per il buonumore. La musica allegra fa mettere gli occhiali rosa, quella triste grigi: cambia la percezione del mondo. All’Università di Groeningen, in Olanda, i ricercatori hanno fatto sentire agli studenti musica allegra (il balletto Coppelia di Léo Delibes) e musica triste (Il cigno di Tuonela di Jan Sibelius); poi hanno mostrato loro le foto di alcuni visi con varie espressioni, alcune chiaramente felici, altre tristi, altre neutre. Dopo la musica triste i visi neutri sembravano tristi, anzi, depressi. La stessa espressione pareva felice dopo l’ascolto di musica allegra.

5) Schiacciare un pisolino. Molti non sanno pisolare nel modo giusto, cioè 10-30 minuti, non di più, altrimenti il pisolino peggiora la situazione: lascia intorpiditi e potrebbe addirittura ostacolare il sonno notturno.

6) Stare in buona compagnia. Gli studi dimostrano che chiamare un amico e fare quattro chiacchiere può essere estremamente efficace per l’umore.

7) Meditare. Richard Davidson, dell’EM Keck laboratory for functional brain imaging and behavior dell’University of Wisconsin, studiando 200 persone con la risonanza magnetica cerebrale, ha dimostrato che la meditazione attiva una zona del cervello sinistro (corteccia prefrontale) che dà sensazioni di felicità, entusiasmo, gioia, energia. In parallelo si riduce l’autocoscienza, con tutte le preoccupazioni. Non importa il tipo di meditazione: danno gli stessi risultati la preghiera religiosa, la meditazione buddista e lo yoga. Il malumore e le sensazioni di tristezza, ansia e pena attivano invece la zona controlaterale del cervello, la prefrontale destra.

8) Sorridere con gli occhi, consiglia invece Paul Ekman, docente di psicologia alla University of California. Le espressioni del viso influenzano l’umore. Se esiste una strada nervosa che collega l’umore con la sua espressione nella mimica facciale, perché dovrebbe essere a senso unico? «Nel corso della nostra ricerca abbiamo scoperto qualcosa di sorprendente» dice Paul Ekman. «Se si assume intenzionalmente un’espressione, si provoca un effetto anche nel cervello. Se si sorride nel modo giusto, si attiva la biochimica dell’allegria. La faccia non è solo un mezzo per manifestare l’emozione: serve anche ad attivarla. Le espressioni volontarie hanno un effetto sul sistema involontario. In altre parole, il semplice fatto di modificare il viso sorridendo attiva nel cervello l’area del buonumore, proprio come un’espressione corrucciata genera tristezza». Ma per cambiare umore bisogna che il sorriso abbia alcune caratteristiche. Gli angoli della bocca si piegano verso l’alto, la pelle a lato degli occhi si arriccia con il caratteristico aspetto a zampa di gallina. Questo è il “sorriso di Duchenne”, da Guillaume Duchenne, il neurologo francese che per primo lo descrisse.

9) Dimenticare i farmaci, se non sono prescritti dal medico per curare gravi alterazioni del tono dell’umore. Anche le droghe (alcol, nicotina, cocaina e amfetamine) migliorano – o sembrano migliorare sul momento – l’umore, ma hanno un effetto boomerang: alla lunga lo peggiorano.

10) Fare buone azioni. Quando sono spontanee e fanno appello alle potenzialità personali, trasformano l’umore di un’intera giornata. L’esercizio della bontà, dell’umanità, della cordialità porta all’oblio di sé, ed è una gratificazione diversa dal piacere. La vita piacevole può stare in un bicchiere di champagne o nella guida di una Porsche. Il benessere no.

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Chi arriva sempre in ritardo è efficiente ed ottimista di natura

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO OROLOGIO TEMPO MINUTI ORE RITARDO (3)Salvata la cattiva fama dei ritardatari: sono più positivi ed efficienti, contrariamente ai puntuali che risultano negativi ed ansiosi. La rivista scientifica Airone, in un numero di qualche tempo fa, spiega la teoria del Dr. Salvatore Di Salvo, psichiatra e presidente dell’Associazione per la ricerca sulla depressione di Torino. Tre sono i fattori che determinano la nostra capacità di gestione e controllo del tempo: temperamento, carattere e personalità. «Chi nasce con un temperamento ansioso è preoccupato, ha spesso paura di non farcela e, quindi, a un appuntamento cerca di arrivare sempre qualche minuto prima», viceversa, il ritardatario ha un temperamento più rilassato, per questo non si preoccupa di rispettare l’orario.

Carattere

«Il carattere invece è un insieme di qualità personali» acquisite dalla nascita in ambiente familiare e sociale, qualità che determinano la capacità di adeguarsi alla società. Chi ha avuto un’educazione e dei genitori autoritari ed iperprotettivi probabilmente sarà un ritardatario cronico poiché rifiuterà ogni tipo di regola, anche la puntualità. Di contro, «chi viene cresciuto da genitori capaci di trasmettere il rispetto delle regole e degli altri, difficilmente da adulto farà attendere qualcuno». La personalità è il risultato dei due fattori, carattere e temperamento: l’equilibrio fra i due è indice di puntualità, viceversa lo squilibrio, «determina modi di comportarsi differenti, a volte anche estremi sia che si tratti di un puntuale sia di un ritardatario cronico.

Vari tipi di ritardatario

Chi arriva tardi, però, molto spesso non lo fa per un disagio psicologico. Oltre al ritardatario involontario, vittima di fattori esterni, ritardi imprevedibili e indipendenti da sé, ci sono almeno altri tre tipi di ritardatari. C’è il ritardatario pieno d’impegni che corre dietro al tempo per sbrigare più cose possibili e che a fine giornata resta comunque sempre soddisfatto di ciò che è riuscito a fare (ritardatario ottimista). Infine ci sono due tipi di ritardatario «in perenne lotta contro il tempo»: uno estremamente sicuro di se, carattere forte, efficiente, competitivo e vincente che svolge un numero di attività inimmaginabile nelle sole ventiquattro ore, attività che per esser realizzate al meglio necessitano di un individuo che non si preoccupi di rispettare orari. Ma c’è anche un quarto tipo di ritardatario cronico, aggiunto dal Prof. Zucconi (psicoterapeuta cognitivo-comportamentale di Udine): colui che, pur non avendo granché da fare, è comunque in perenne ritardo, poiché troppo concentrato sui suoi bisogni; a volte si tratta di individui anche un po’ egocentrici, «incuranti degli altri». Tranne alcune eccezioni, efficienza e ottimismo, insomma, il “ben fare” è il fattore principale di ritardo. Pare proprio che a volte valga la pena non aver cura dell’orologio.

I proverbi della nonna non sbagliano mai: “A ben far non è mai tardi”.

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