Filler a base di acido ialuronico per le rughe del contorno occhi e le zampe di gallina

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI ELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHE TRUCCO MAKE UP FIORI NATURACon l’invecchiamento sulla zona del contorno occhi tendono a concentrarsi alcuni fastidiosi inestetismi:

  • le cosiddette le zampe di gallina (rughe sul contorno occhi);
  • le occhiaie (solchi delle lacrime) ossia dei solchi delle palpebre inferiori.

Esistono tuttavia casi di invecchiamento e di inestetismi del contorno occhi di modesta entità, non ancora meritevoli di intervento chirurgico, oppure ci sono pazienti che non desiderano sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica (paura del ricovero, difficoltà ad assentarsi dal lavoro), in questi casi è possibile utilizzare un filler a base di acido ialuronico per il contorno occhi, per trattare:

  • le rughe periorbitarie laterali (zampe di gallina) vengono trattate con l’acido ialuronico che distende la cute del contorno occhi (al trattamento si aggiunge anche del botulino per ridurre le rughe di espressione);
  • il solco delle lacrime trattato con acido ialuronico viene riempito fino ad ottenere un volume simile a quello dell’età giovane ed un’attenuazione della colorazione scura delle occhiaie.

Il filler per il contorno occhi contiene acido ialuronico a minore viscosità, iniettabile con aghi molto sottili che consentono di ridurre il gonfiore post-trattamento.

Il filler all’acido ialuronico per il contorno occhi deve garantire:

  • una buona diffusività nella zona intorno all’impianto (requisito indispensabile per distendere le zampe di gallina);
     un’ottima capacità di idratazione poiché il richiamo di acqua dona un effetto naturale di tessuto tonico e turgido nella zona di confine tra palpebra inferiore-guancia-zigomo.

Il trattamento con filler a base di acido ialuronico per il contorno occhi si effettua in ambulatorio, ha una durata di qualche mese ed è ripetibile ed ha costi decisamente inferiori rispetto a quelli di un trattamento chirurgico. Il trattamento con filler a base di acido ialuronico per il contorno occhi è un tipico trattamento da pausa pranzo, ovvero una procedura di medicina estetica poco invasiva e che si svolge in tempi ridotti, permettendo un’assenza dal lavoro limitata.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Gli integratori alimentari che ringiovaniscono la nostra pelle

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Esistono infatti diverse classi di integratori:

  • di vitamine e/o minerali
  • di aminoacidi
  • di derivati di aminoacidi
  • di proteine e/o energetici
  • di acidi grassi
  • di probiotici
  • di prebiotici
  • di fibra
  • di ingredienti costituiti da piante o derivati
  • coadiuvanti di diete per il controllo e la riduzione del peso.

Gli integratori antiossidanti, composti prevalentemente da vitamine, minerali, aminoacidi, sono di gran lunga i più potenti agenti anti-invecchiamento. La teoria dei radicali liberi è infatti la più plausibile spiegazione dell’ invecchiamento umano. Tale teoria afferma che i radicali liberi sono scorie prodotte dal catabolismo metabolico che col passare degli anni si accumulano e svolgono una potente azione ossidante, dannosa per quasi tutti i costituenti dell’organismo.

La supplementazione con integratori antiossidanti ritarda l’invecchiamento e riduce l’incidenza di malattie, motivo per cui devono essere certamente parte di una dieta sana anti-invecchiamento.

Non c’è dubbio che gli integratori antiossidanti apportino benefici per la salute, ma per decidere la giusta combinazione di essi, si raccomanda vivamente un consiglio medico.

I tre antiossidanti più importanti per le loro proprietà sono le vitamine E e C e l’acido lipoico.

1) La vitamina E è il più significativo degli antiossidanti chain-breaking nel sangue umano.La vitamina E aumenta la risposta immunitaria e la resistenza alle infezioni. Essa esercita inoltre effetti anti cancro e protegge da agenti chimici tossici (mercurio, piombo, ozono). Una dieta anti aging corretta deve prevedere circa 300 UI di vitamina E.

2) La vitamina C, l’antiossidante primario solubile in acqua ottenuto dal cibo, è essenziale per molte funzioni del corpo, come il metabolismo del cervello, la sintesi della carnitina e la fabbricazione del tessuto connettivo. La vitamina C è un efficace eliminatore di radicali liberi e protegge contro il colesterolo LDL, ma in alcuni casi potrebbe fungere da pro-ossidante, una funzione che è controbilanciata dalla vitamina E. E’ molto importante perciò che queste due vitamine siano integrate tra loro.La vitamina C si è dimostrata benefica nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e di potenziamento immunitario. Circa 500 mg della sostanza dovrebbe essere presa giornalmente durante uno dei pasti.

3) Il terzo importante antiossidante è l’acido alfa-lipoico, che è sia idro che lipo-solubile. Esso svolge un ruolo nel metabolismo del glucosio, riduce lo stress ossidativo e ha dimostrato di contrastare la degenerazione legata all’invecchiamento nelle funzioni mitocondriali. Si consiglia l’assunzione di 120 mg al giorno.

Inoltre:
Il coenzima Q-10, agisce come una vitamina, svolge cioè un ruolo critico nella catena respiratoria per la fornitura di energia, e possiede inoltre proprietà antiossidanti.

Gli integratori alimentari contro l’invecchiamento, sono forse gli unici tipi di integratori per i quali non si può verificare l’efficacia a breve termine. I risultati portati dall’assunzione di questi prodotti sono visibili solo dopo alcuni anni di utilizzo.
I prodotti antinvecchiamento funzionano, ma gli effetti apprezzabili risultano visibili esteriormente soltanto dopo diversi anni, trascorsi i quali ci si accorge della differenza facendo un confronto fra chi usa gli integratori anti-age e chi non li usa.

Tuttavia l’effetto biologico si verifica fin dall’inizio del trattamento: si può rilevare la progressiva diminuzione dei superossidi nel sangue e nei tessuti, segno incontrovertibile dell’efficacia degli integratori alimentari utilizzati per contrastare l’invecchiamento.
In coloro che utilizzano gli integratori alimentari contro l’invecchiamento, il tempo sembra trascorrere molto più lentamente: i loro tessuti hanno un aspetto più giovanile, la pelle è più fresca, elastica e con meno rughe, i capelli più corposi e lucenti, le unghie più resistenti e con una colorazione più chiara, i muscoli più turgidi e tonici e il modo di muoversi più scattante.
Proprio perché gli effetti visibili si notano dopo diversi anni, coloro che ne sono i beneficiari tendono, per assuefazione visiva, a non accorgersi di questi benefici, ma facendo una comparazione con la media delle persone, a parità di età, la differenza è evidente: un quarantacinquenne che ha alle spalle una decina d’anni di trattamento anti-age con integratori specifici avrà un’età biologica inferiore di quella anagrafica ed apparirà alla vista – e non solo – più giovane di 6-7 anni.

Contrastare l’invecchiamento non significa solo apparenza; l’impiego regolare di integratori alimentari naturali contro l’invecchiamento specifici, permette agli stessi di agire su tutti i tessuti in genere, così che anche internamente l’organismo ne trae benefici: i vari organi interni ed apparati beneficeranno dell’azione antinvecchiamento e gli effetti si concretizzano in una maggiore salute che si protrae per maggior tempo rispetto ad una situazione normale. In questo caso gli integratori anti-age assumono quindi anche una valenza preventiva e salutistica.

Integratori antiossidanti

Vi presentiamo una lista di integratori, scelti dal nostro Staff sanitario, ricchi di sostanze ad azione antiossidante e con funzione tonificante ed energizzante:

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Via cellulite e gonfiori con il massaggio linfodrenante

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO ESTETICA MASSAGGIO LINFODRENANTE RELAX TRANQUILLITA SONNO RILASSAMENTO LINFODRENANTEIl linfodrenaggio è un massaggio dolce composto di manovre che hanno azione sulla circolazione della linfa, riducendone il ristagno che è causa di gonfiori. Il drenaggio linfatico manuale (come viene anche detto) aiuta il viaggio di questi liquidi, smuovendoli, e svolge un intervento di sblocco dei canali intasati. Esso si basa su alcuni movimenti leggeri, lenti e ripetuti, alternati a pressioni delicate. Può essere eseguito in qualsiasi zona del corpo (gambe, glutei, braccia, piedi, viso e schiena) ed è consigliato per trattamenti per insufficienza venosa, (varici), cellulite e linfedema.

Linfa
La linfa, dal latino lympha (acqua), ha un aspetto acquoso, con un leggero colore giallastro e contiene acqua, proteine, grassi, resti di cellule morte e cellule.
Le cellule dei tessuti sono immerse nel liquido interstiziale e perilinfa. Il sangue arterioso, giungendo nei capillari, lascia passare attraverso le pareti dei vasi gli elementi nutritivi, che finendo nel liquido interstiziale, alimentano le cellule dei tessuti. Quest’ultime riversano i residui nella perilinfa, che può contenere anche batteri, cellule morte e altre sostanze di scarto. In parte questo liquido viene riassorbito, con equilibrio dinamico, dai capillari venosi alimentando il flusso sanguigno relativo; il sistema linfatico serve quindi come via di eliminazione aggiuntiva, soprattutto per quegli elementi che non possono essere eliminati per via sanguigna.I linfonodi costituiscono veri e propri filtri lungo il percorso dei vasi linfatici, esercitando una funzione fondamentale immuno-difensiva come sede di produzione dei linfociti.
Dopo essere passata attraverso i tronchi linfatici, la linfa si riversa nel sistema venoso ai due lati della base del colle (Terminus). Gli edemi, o gonfiori, sono dovuti a un accumulo abnorme di liquido interstiziale, la cui causa può può essere di varia natura; il linfodrenaggio può essere di valido aiuto sia per la riduzione dell’edema, sia per la risoluzione delle conseguenze che l’edema stesso può provocare. Pertanto questa tecnica non è solo utile per scopi estetici, ma costituisce una terapia naturale, alternativa, per la soluzione di alcune patologie.

Leggi anche: E’ meglio il massaggio linfodrenante manuale o la pressoterapia?

Il linfodrenaggio per la cellulite
Il linfodrenaggio può essere effettuato con buoni risultati su qualsiasi area del corpo (braccia, viso, addome, collo, ecc) e quando è volto all’eliminazione della cellulite è praticato principalmente nella zona dei glutei e delle gambe. Tramite questa tecnica, i liquidi accumulati nel tessuto adiposo che determinano la cellulite e le relative impurità, sono spinti negli strati più profondi della pelle verso i vasi linfatici dove possono essere espulsi secondo le vie tradizionali del corpo. Il massaggio determina, inoltre, il rilassamento dei muscoli e contribuisce a creare uno stato di benessere fisico generale.

Tecniche di linfodrenaggio
Le tecniche del massaggio linfodrenante sono diverse in base al problema evidenziato dal paziente: le manualità, quindi, cambiano molto e se si vogliono avere effetti positivi è importante recarsi da un medico specializzato in linfodrenaggi o da un fisioterapista con un’adeguata manualità. È importante conoscere, infatti, la collocazione delle ghiandole linfatiche (linfonodi) ed eseguire i massaggi tenendo corso del flusso naturale della linfa. Il trattamento è molto rilassate e assolutamente indolore: non c’è bisogno di anestesia o di creme anestetiche. Esso, inoltre, non determina arrossamenti cutanei e le attività quotidiane possono essere riprese subito dopo il trattamento. Il terapista esegue i movimenti molto lentamente, con l’adeguata pressione e ripassando più volte sull’area interessata dalla cellulite (nel caso di gonfiori, i massaggi sono leggermente più delicati). La giusta pressione, inoltre, è applicata dallo specialista tenendo conto non solo del problema del paziente e dell’area da trattare, ma anche della sua età e dell’eventuale presenza di lesioni sulla cute. Per migliorare l’aderenza delle mani al corpo del paziente, inoltre, il medico specialista non usa creme o oli, in modo da manipolare adeguatamente l’area e influire sulla circolazione linfatica.

Leggi anche: Differenza tra massaggio linfodrenante e pressoterapia

Effetti del linfodrenaggio manuale
1) Effetto vegetativo: è importante che la tecnica venga eseguita con ritmo lento e monotono per provocare anche un rilassamento dei muscoli agendo sul sistema nervoso, in particolare sul parasimpatico.
2) Effetto sulla conduzione algica: se la tecnica del linfodrenaggio manuale viene esercitata correttamente, ossia con leggere pressioni continuamente variate, si eccitano cellule inibitrici che minimizzano, o addirittura estinguono, ogni sensazione dolorosa.
3) Effetto immunologico: vengono trattati tutti i linfonodi che si possono sentire con le dita. Questi come già detto, fanno parte del sistema immunitario, ossia il sistema che difende il nostro corpo da stimoli infettanti.
4) Effetto sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni linfatici: il linfodrenaggio manuale agisce come tonificante sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni, ossia nell’ambito dei capillari sanguigni si arriva ad una contrazione degli sfinteri precapillari.
5) Effetto drenante: ha un effetto rilevante sul drenaggio (= eflusso di acqua). Grazie a questa tecnica, infatti, si sottrae quota fluida dal tessuto connettivo lasso.

Leggi anche: Per dimagrire è meglio eliminare carboidrati o i grassi? L’esperimento dei due gemelli

Indicazioni
Il drenaggio linfatico manuale ha indicazioni sia in estetica, sia in medicina. Nel campo estetico, le problematiche che possono trarre beneficio da questo tipo di massaggio sono:

  • Acne
  • Cellulite
  • Cicatrici
  • Smagliature
  • Couperose
  • Dermatite periorale
  • Invecchiamento cutaneo

In campo medico si può applicare con successo per:

  • disturbi articolari;
  • disturbi extra-articolari;
  • sclerodermia;
  • apoplessia;
  • cefalee ed emicranie;
  • encefalopatie linfostatiche;
  • nevralgie del trigemino;
  • edemi in gravidanza;
  • edemi della sindrome premestruale;
  • edemi post-operatori e post-traumatici;
  • stitichezza.

Controindicazioni
Esistono casi in cui deve essere evitato il linfodrenaggio, sia perché inefficace, sia perché può essere dannoso. Il linfodrenaggio manuale va evitato in caso di:

  • infezioni acute;
  • insufficienza cardiaca;
  • flebite o trombosi;
  • gravi problemi renali o al fegato;
  • asma o bronchiti acute;
  • disturbi del basso ventre;
  • ipotensione.

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Pelle idratata, tonica e senza più rughe grazie alla foto-stimolazione del collagene

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medicina Chirurgia Estetica Benessere Dietologia Sessuologia Ecografie Tabagismo Smettere di fumare Pelle idratata, tonica e senza più rughe grazie alla foto-stimolazione del collagene

La foto-stimolazione del collagene è una ottima arma per contrastare i segni del tempo sulla nostra pelle. Ma prima di parlare di come funziona, c’è prima da farsi una domanda:

Che cos’è il collagene?
Il tessuto connettivo è il supporto elastico di tutte le cellule del corpo e degli organi.
Il collagene è un tessuto elastico che sostiene ed avvolge il nostro tessuto connettivo. Il
collagene è costituito da fibre che conferiscono forma ed elasticità, ed influiscono in misura determinante sulla forza, ma anche sulla debolezza, del nostro tessuto connettivo.
Quelle del collagene sono proteine che rassodano la pelle, composte da fibre finissime
attorcigliate tra loro come corde che formano una sorta di rete tridimensionale. Il tessuto
connettivo così formato determina l’aspetto esteriore del nostro corpo.

Quali sono gli effetti di una carenza di collagene?
Gli strati di collagene con il passare degli anni si riducono e si induriscono e, di conseguenza, viene meno l’elasticità. Se al nostro tessuto connettivo mancano queste fibre elastiche, il nostro corpo mostra i segni di un invecchiamento accelerato dovuto alla carenza di collagene, una generale debolezza del tessuto connettivo, dei muscoli, dei tendini e dei legamenti. Da un punto di vista cosmetico, la carenza di collagene dà luogo a grinze cutanee e rughe, soprattutto nella zona del viso e del décolleté. Per effetto del cedimento della struttura del collagene, la pelle perde la sua elasticità.

Da cosa deriva la riduzione del collagene nella pelle?
La diminuzione delle fibre di collagene nella pelle è dovuta all’invecchiamento.
Sino all’età di 25 anni la pelle produce sufficiente collagene per conservarla più elastica e
compatta. Dopo questa età la produzione di collagene diminuisce gradualmente, generando
invecchiamento della pelle. La pelle diventa più debole ed appaiono rughe e rilassamenti
dell’ovale del viso.
Anche una predisposizione genetica può incidere sulla variazione della struttura del collagene.
A tutto questo si aggiungono gli agenti atmosferici e le abitudini di vita individuali.

Come si può migliorare la struttura del collagene della pelle?
E’ dimostrato che determinate cellule della pelle possono essere stimolate per produrre fibre di collagene. Questo processo avviene tra le pareti di piccoli vasi sanguigni. E’ oggi possibile stimolare questo processo grazie a speciali onde luminose, emessi da speciali tubi, che lavorano in una determinata gamma dello spettro della luce (633 mm).

Esistono tubi e apparecchiature di varie dimensioni che possono andare a stimolare o solo viso e decolté oppure apparecchiature e tubi che coprono l’intera superficie del corpo. In questo modo la pelle, che è il più esteso organo del nostro corpo, viene trattata nella sua totalità. Di conseguenza, gli effetti positivi della fototerapia al collagene si vedono su tutto il corpo.
L’effetto stimolante di queste onde luminose nella produzione di collagene della pelle è
scientificamente confermato da numerosi studi e dai risultati estremamente positivi ottenuti dai primi utilizzatori. L’80% di loro ha infatti riscontrato un miglioramento dopo 3 settimane e, dopo aver completato le sedute, quasi il 100% era soddisfatto dei risultati ottenuti. La luce rosa per il collagene non contiene raggi ultravioletti o irradiazione infrarossi e non sono conosciuti a livello scientifico effetti collaterali negativi.
Non è necessario indossare occhiali protettivi, ma sarà sufficiente tenere gli occhi chiusi durante
il trattamento
Cosa succede nella pelle?

Per effetto della stimolazione, l’assorbimento di ossigeno della pelle migliora e la
disintossicazione è nuovamente stimolata. Anche l’idratazione della pelle e la capacità di
assorbire l’umidità risultano migliorate. Il processo ha un effetto tonificante sulla pelle ed influisce positivamente sulla rigenerazione cutanea, la rete di collagene risulta rinforzata. In questo modo, le strutture cutanee già segnate vengono rimodellate.
L’attivazione dei processi del collagene facilita anche la formazione di pelle nuova e sana: un aspetto importantissimo, ad esempio, per la guarigione delle ferite.

I test effettuati
La tempistica ed i risultati dipendono dal tipo di pelle, dall’età, dallo stile di vita ed in generale è differente per ognuno ma voi potrete vedere dei risultati dopo un certo periodo. Basandoci su test effettuati possiamo fornire le seguenti indicazioni:

Dopo 10 trattamenti entro circa 3 settimane il metabolismo si attiva, la pelle viene
disintossicata e l’aspetto della pelle migliora. Quasi il 70% degli utilizzatori ha rimarcato un netto miglioramento delle rughe sottili nel viso e nel decolleté e un rafforzamento del tessuto connettivo su tutto il corpo e un rassodamento della pelle.

Dopo 20 trattamenti entro circa 6 settimane Le impurità svaniscono, la pelle appare più pulita, fresca e sana, aumenta l’idratazione. Quasi il 90% degli utilizzatori ha rimarcato un netto miglioramento delle rughe sottili nel viso e nel decolleté e un rafforzamento del tessuto connettivo su tutto il corpo e un rassodamento della pelle.

Dopo 30 trattamenti entro circa 9 settimane la pelle, grazie al rassodamento della struttura del collagene, riacquista elasticità, i segni e le rughe si appianano. Il 100% degli utilizzatori ha rimarcato un netto miglioramento delle rughe sottili nel viso e nel decolleté e un rafforzamento del tessuto connettivo su tutto il corpo e un rassodamento della pelle.

Concludendo
1) Il collagene rivitalizza e rinfresca la pelle e restituisce l’idratazione!
2) Il collagene distende i segni e le rughe, soprattutto sul viso, il collo e il décolleté!
3) Il collagene ridona volume ai tratti del volto segnati e rimodella i profili!
4) Il collagene in generale rinforza il tessuto connettivo in tutto il corpo e rassoda la
pelle!

Trattamento per tutte le età

Nei pazienti più giovani, mantiene la struttura fresca e liscia della pelle. Ai pazienti più maturi offre invece una bellezza senza tempo, rigenerando la pelle e regalando una bella
abbronzatura!

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La guida rapida alle sostanze riempitive (filler) più usate per trattare le rughe

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A che serve un filler

il termine, dall’inglese “to fill” ossia riempire, indica una serie di sostanze di riempimento che vengono iniettate sottopelle, nel derma superficiale o profondo, a seconda che s’intenda stimolare la cute (vedi biostimolazione), rinforzare le strutture di sostegno (vedi bioristrutturazione) o creare o ridare volume (vedi anche lipofilling con grasso autologo).
In base alla tipologia della sostanza, alle caratteristiche delle molecole di cui sono composti e alla profondità cui sono iniettati.

I tipi di filler
Riassorbibili: acido ialuronico naturale o cross-linkato (modifica delle molecole che aumenta la durata del filler), collagene
Semi-riassorbibili: acido polilattico, idrossipatite di calcio, trifosfato calcico, polycaprolactone
Permanenti: poliacrilamide, polimetilmetacrilati, silicone liquido (materiale il cui uso è vietato in Italia)

Sicurezza
L’articolo 1 della direttiva 93/42 CE del giugno 1998 fa rientrare i filler nella categoria dei “medical device” (dispositivi medici). Pur avendo simili finalità, le sostanze che li compongono sono molto diverse tra loro per caratteristiche biologiche e chimico-fisiche. La ricerca di un impianto sempre più duraturo ha immesso sul mercato sostanze potenzialmente dannose che hanno generato un’esplosione di eventi avversi ormai sotto gli occhi di tutti. Per questo molte società scientifiche si sono schierate contro l’uso di filler permanenti, che vanno quindi evitati per non incorrere in pericolose reazioni, difficilmente gestibili, con esiti anche a distanza nel lungo periodo.

Come funziona
I filler sono utilizzati per ridurre rughe e solchi di viso e décolleté, aumentare il volume dei tessuti molli del viso, cioè labbra, zigomi, guance, delinearne i contorni, quindi zigomi, guance, mento; ridurre lo scheletrimento della pelle, nel dorso di mani e piedi; per fini ricostruttivi, in caso di cicatrici depresse, esiti di acne, asimmetrie e atrofie facciali.
Dove e come: in ambulatorio medico, con o senza anestesia locale. Alcuni filler contengono piccola percentuale di lidocaina (0,3%), un anestetico locale che diminuisce il disagio delle punture.

Effetti collaterali
Filler permanenti: ascessi, fibrosi, necrosi, reazioni granulomatose, infezioni batteriche, migrazione dal sito d’iniezione
Filler riassorbibili: reazioni infiammatorie (arrossamento, edema, eritema) ipersensibilità specifiche immediate o ritardate, granulomi, necrosi soprattutto nella zona della glabella

Quando non usarli
1. Gravidanza e allattamento (per carenza di studi approfonditi).
2. Cute lesa con eczemi, herpes labiale, eritemi, è consigliabile effettuare il trattamento una volta risolta la patologia locale.
3. Sensibilità specifiche accertate o tendenza a sviluppare cicatrici ipertrofiche.
4. Malattie autoimmuni o del collagene.
5. Presenza di filler pregressi non noti. La stimolazione meccanica creata dal nuovo filler può scatenare una reazione granulomatosa nei confronti del materiale preesistente, come un filler non riassorbibile.

Le regole prime di usarli
1. Farsi dire dal medico (oltre a leggerli nel consenso informato), scopi, limiti e rischi del trattamento, non solo risultati, durata e costi.
2. Farsi consegnare dal medico sia l’etichetta della confezione del filler, su cui sono indicati tipo di filler iniettato, lotto, data di scadenza, produttore, sia un certificato che riporta la data dell’impianto e quantità di filler impiantata, da conservare per ripetere il trattamento o per gestire eventuali reazioni avverse.
3. Assicurarsi comunque che non si tratti di filler permanenti, ovvero non riassorbibili.
4. Informare il medico delle proprie condizioni di salute, compresi farmaci e integratori eventualmente assunti.

Le regole dopo averli usati
1. Evitare l’attività fisica intensa per 6 ore.
2. Non sfregare e massaggiare l’area per 24 ore e non applicare make-up o creme per almeno quattro ore dal trattamento.
3. Non esporsi al sole e lampade o fare attività al freddo fino a che rossori e gonfiori non siano scomparsi.
4. Se prescritte dal medico, si possono utilizzare creme dermatologiche per ridurre lividi e gonfiori oppure per prevenire le infezioni (pomate antibiotiche).

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Combatti la cellulite con la tecnica della radiofrequenza

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SEDERE TANGA PERIZOMA INTIMO GLUTEI CULO CELLULITE ESTETICAAvevo già parlato di radiofrequenza medica in questo articolo. E’ una tecnica molto potente e messa in mano ad un medico estetico preparato riesce non solo a ridurre le rughe del viso ma anche a rassodare la pelle del corpo e addirittura ridurre o eliminare la cellulite tramite onde sonore. I costi per ogni seduta partono da circa 100 euro e variano in base alla grandezza dell’area da trattare e alla situazione cutanea di partenza. Come per ogni trattamento prevedo un grosso sconto quando il trattamento è compreso in pacchetti di 5 o di 10 applicazioni, in questo caso il prezzo può essere ridotto anche del 50%, senza contare che il trattamento è realmente efficace quando viene ripetuto più volte, anche se i risultati sono sempre visibili fin dalla prima seduta. Vediamo da vicino di che cosa si tratta.

La Radiofrequenza può essere monopolare, bipolare o tripolare

Io uso la tecnologia monopolare, è la metodica più potente, ottima per il trattamento della cellulite, il rimodellamento del corpo ed il rassodamento della pelle del viso con risultati visibili fin dal primo trattamento.

Trattare la cellulite alla radice

Per quanto riguarda la riduzione della cellulite, la radiofrequenza consente di trattare il problema alla radice e non esclusivamente i suoi sintomi, combinando gli effetti della radiofrequenza monopolare e bipolare e permette di agire contemporaneamente sugli strati adiposi a diverse profondità.
Lo specialista accenderà il generatore di onde elettromagnetiche che tramite l’utilizzo di un manipolo verranno fatte penetrare nella parte interessata dalla cellulite.

Cosa sente la paziente?
La paziente percepirà un calore sulla pelle differente a seconda dell’intensità con cui viene utilizzato il macchinario. Potranno svilupparsi eritemi che in genere scompaiono il giorno dopo.

Controindicazioni

La radiofrequenza però non è per tutti. Coloro che soffrono di gravi problemi cardiaci, donne incinta, non possono effettuarla. E’ bene anche non esporsi al sole dopo il trattamento, così come chi presenta escoriazioni sulla pelle non deve sottoporsi alla procedura.

Perché i prezzi sono elevati?

I costi della radiofrequenza medica, come dicevo all’inizio dell’articolo, partono da almeno 100 euro a seduta. Ciò può sembrare un prezzo elevato tuttavia vi ricordo che il costo della struttura, dei macchinari e della lunghissima preparazione a cui si deve sottoporre un medico sono molto alti e ciò ovviamente si ripercuote sul costo della prestazione. Ricordate inoltre che il prezzo è elevato, ma i risultati sono davvero eccezionali e visibili fin dalla prima seduta!

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La radiofrequenza elimina efficacemente le rughe del viso

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NUDA BELLA CORPO ESTETICA BELLEZZA FISICO MAGRAL’uso della radiofrequenza con scopi estetici è di introduzione piuttosto recente, anche se in realtà in campo più generalmente medico, essa ha una storia di sperimentazione lunga oltre un cinquantennio, con un ampio utilizzo in ambito chirurgico in qualità di coadiuvante in caso di interventi su tessuti delicati come quelli ginecologici o di ricostruzione. La scoperta delle possibilità legate al suo utilizzo per la cura degli inestetismi della pelle, quali tipicamente le rughe o la cellulite, ha però offerto a tutte le donne (e agli uomini!) una alternativa interessante, meno invasiva e spesso più efficace al botulino – utilizzabile solo per il miglioramento temporaneo delle rughe di alcune parti del viso – e all’intervento di lifting chirurgico, che, ovviamente, è un trattamento assai più “traumatico” in quanto “ablativo”, che ricorre cioè all’asportazione di tessuti della pelle per ottenere l’effetto estetico desiderato.

Un efficace trattamento degli inestetismi: la radiofrequenza

A partire dall’uso terapeutico della radiofrequenza per i suoi effetti fisioterapici, studi recenti ne hanno evidenziato le proprietà anche per contrastare il sedimentarsi del grasso nella pelle alla base della cellulite e per stimolare la rigenerazione e la produzione di collagene ed elastina, le principali proteine che costituiscono il tessuto epiteliale e il cui deterioramento è la causa principale del formarsi di rughe e pieghe. Il funzionamento è piuttosto semplice e si basa sul riscaldamento dell’ipoderma – lo strato meno superficiale della pelle – attraverso un apparecchio che produce un’onda elettromagnetica a bassa frequenza in grado di trasformarsi in calore ad una intensità controllata e costante: tale onda si trasmette dagli strati più superficiali ad una temperatura di 30-35 gradi propagandosi in quelli più profondi secondo un “gradiente inverso”, ovvero aumentando a mano a mano che si scende in profondità fino a giungere a 55-60 gradi nell’ipoderma. L’aumento della temperatura comporta da un lato una maggiore irrorazione dei vasi sanguigni con un effetto drenante sul grasso accumulatosi nel derma e dall’altro la “denaturazione” – reazione chimica che porta alla “modifica” dei legami originari di una proteina – del collagene.

I benefici della radiofrequenza

La maggior parte delle degenerazioni della pelle che col tempo portano ad una diminuzione di tonicità ed elasticità sono dovute all’indebolimento dei legami fra collagene e tessuti: la denaturazione conseguente all’aumento di temperatura comporta un immediata nuova “tensione” delle fibre, con un effetto di contrazione e distensione che ne rimette in moto l’elasticità originaria, oltre a “costringere” i tessuti alla produzione di nuovo collagene in sostituzione di quello vecchio e deteriorato. L’effetto, dunque, è quello di un vero e proprio lifting “incruento” e che agisce su fattori naturali come le reazioni chimiche proprie delle proteine che costituiscono la pelle e che permettono quindi di ottenere in tempi brevi di rimuovere i danni, tonificare la pelle e ridonarle elasticità e lucentezza. In questo senso, il trattamento si rivela efficace sia nell’alleviare i danni derivanti dall’invecchiamento, sia quelli più generalmente arrecati alla pelle da specifici eventi traumatici come cicatrici o segnature. Non ci sono limiti di utilizzo o in termini di “attesa” di risultati, anche se è provato che gli effetti migliori del trattamento si hanno su pelli di soggetti fra i 30 e i 70 anni e con un grado di “rilassamento” cutaneo medio.

Radiofrequenza medica: le controindicazioni

Il fatto che il trattamento con radiofrequenza sia poco invasivo non significa che non debba essere fatto responsabilmente e, possibilmente anche se auto-somministrato in casa, sotto il controllo di un medico specializzato. Lo strumento di emissione delle onde, infatti, basa la propria efficacia sulla produzione di calore che innalza la temperatura della pelle “profonda”, contrastando tale effetto sulla pelle “superficiale” grazie all’azione di alcuni elementi criogeni – ovvero raffreddanti – che impediscono anche il fastidio percepito dal contatto con l’elettrodo ad alta temperatura. L’eventuale sensazione di “surriscaldamento” in genere termina con la sospensione del trattamento, ma in alcuni casi può persistere in piccoli eritemi o rigonfiamento che però scompaiono quasi sempre nel giro di qualche ora. Prima di iniziare il trattamento è opportuno affrontare una visita specialistica che escluda la presenza di infiammazioni o dermatiti sulla pelle, dato che il trattamento può essere effettuato rigorosamente e unicamente su porzioni di pelle sana. Allo stesso modo, meglio evitare l’applicazione in presenza di scottature solari anche lievi o, al contrario, esporsi ai raggi del sole, anche artificiali, nel periodo immediatamente successivo al trattamento. Inoltre, come qualunque altra terapia che si basa sull’utilizzo di onde elettromagnetiche, la radiofrequenza estetica non deve essere usata in persone con pacemaker, protesi metalliche o in stato di gravidanza.

Radiofrequenza viso: i costi

In linea generale, le parti del viso in cui maggiormente è possibile intervenire sono le “zampe di gallina”, le pieghe su naso e labbra, le rughe della fronte, nel contorno occhi e sulle palpebre, il mento rilassato e le pieghe del collo. Modalità e lunghezza di ogni trattamento è variabile in funzione della zona da trattare – sia “quale” zona, sia in relazione all’ampiezza della superficie” – sia del tipo di strumento utilizzato. Per questo, ogni trattamento specifico deve avere una durata ed una intensità concordata col medico ed adeguata alla singola situazione, allo stato “di partenza” della pelle e ai risultati che si desidera ottenere. Per questo, anche i costi di un trattamento sono variabili, in funzione del numero di sedute necessarie e della durata delle stesse. A semplice titolo esemplificativo, posso dire che mediamente una seduta da 30 minuti può avere un costo medio di circa 100 euro.

La radiofrequenza non è solo efficace sulle rughe: è anche una potentissima arma per combattere la cellulite!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Scopri come inquadrare la tua cellulite in una delle fasi della sua evoluzione: è il primo passo necessario per contrastarla in maniera realmente efficace

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SEDERE TANGA PERIZOMA INTIMO GLUTEI CULO CELLULITE ESTETICALe celluliti? Non sono tutte uguali! Noi medici che sviluppiamo esperienza nel campo di tale patologia siamo abituati a vederne di tutti i tipi e di ogni “sfumatura” tuttavia per praticità si è deciso per una classificazione standard che consta di quattro gradi in ordine di gravità e solo l’occhio esperto di un medico sarà in grado di distinguere di quale tipologia é il vostro inestetismo.

Per semplificare al massimo e dare alle persone la capacità di riconoscere per grandi linee il proprio inestetismo possiamo definire una cellulite dura o adiposa frequente nelle giovani con tessuti tonici magari con qualche chilo di troppo; se il grasso degenera si trasforma nel primo stadio della cellulite e quando si pizzica la pelle appare la buccia d’arancia (stadio congestizio ed edematoso) e una cellulite molle o flaccida presente a tutte le età nelle donne sedentarie o in quelle che non hanno mai praticato attività sportiva con regolarità.

Le zone colpite tendono a formare gradini di grasso pieni di liquidi. Se palpiamo in superficie le zone interessate si rileva la buccia d’arancia ma se la palpazione é più profonda si sentono i noduli. Spesso si vedono capillari dilatati mentre sono più rare le smagliature (stadio fibroso e sclerotico).

Una delle prime valutazioni da parte del medico, è capire a quale stadio appartiene la cellulite, inquadrandola in uno dei 4 gradi:

Primo grado

Nel grado meno incisivo della pelle a buccia d’arancia non si presenta nessuna variazione fisiologica, ma l’istopatologia rileva sottostanti cambiamenti anatomici.

Secondo grado

In questa fase la pelle perderà il tono di colore, diminuirà la sua temperatura e il suo grado di elasticità, rendendo meno efficienti anche i movimenti e le torsioni dei muscoli delle zone affette. Anche se qui l’effetto a buccia d’arancia deve ancora manifestarsi, avrete comunque determinati sintomi d’allarme che qualcosa, all’interno del vostro corpo, non funziona correttamente.

Terzo grado

In questa fase compaiono i primi segni realmente visibili della cellulite, tra cui la rugosità a buccia d’arancia tanto temuta dalle donne quanto dagli uomini.

Quarto grado

Il grado finale sarà quello più difficile da sconfiggere, in quanto la cellulite avrà già piantato profonde radici nei tessuti connettivi sottocutanei. Qui la pelle sarà affetta da una grave forma di deformazione cutanea, priva di elasticità e tonicità.

Cosa avviene dal punto di vista patologico? Il processo che porta alla formazione della cellulite è diviso in cinque diversi momenti (o fasi):

Prima fase

Durante la prima fase, il flusso di sangue che interessa arterie e capillari, assieme alla circolazione ed al flusso linfatico, viene compromessa notevolmente. È proprio tale fenomeno che causerà un indebolimento dei tessuti circostanti la zona affetta dalla cellulite. Ecco che come conseguenze avrete un accumulo di liquidi generanti la ritenzione idrica, assieme ad un accumulo di sangue lungo i canali circolatori.

La ritenzione dei liquidi linfatici non avrà altro che risvolti negativi, in quanto avrà la conseguenza di un accumulo degli elementi tossici trasportati da tali canali, che andranno a diventare causa principale della formazione delle cellule adipose nei tessuti connettivi.

In questa fase, le modifiche che il vostro corpo stà subendo non saranno visibili ad occhio nudo.

Seconda fase

Una volta che i tessuti della pelle si sono indeboliti a causa delle conseguenze della prima fase, si avrà una fuoriuscita di sangue da tali tessuti. La pressione causata da tale rilascio sanguigno renderà la pelle più grassa e tenera, dando via alla formazione vera e propria della cellulite, ora visibile anche ad occhio nudo, anche se in piccola parte.

Terza fase

Dopo il lungo processo di immagazzinaggio di rifiuti e di liquidi linfatici, ecco che tale massa inizierà a spingere contro i tessuti esterni, dando vita ai tipici grumi adiposi caratterizzati dalla pelle a buccia d’arancia. È proprio in questa terza fase che gli effetti della cellulite raggiungono la visibilità che tutti noi conosciamo.

Fase Quattro

Il fluido linfatico, solitamente responsabile del trasporto delle sostanze nutritive lungo il corpo umano, in questa condizione volta la faccia per agire direttamente contro il vostro corpo, combattendo quindi a fianco della cellulite. Sono proprio le fibre da esso trasportate, infatti, ad intrappolare le cellule grasse e a farle prosperare nei tessuti sottocutanei, dando origine alla pelle a buccia d’arancia.

Fase Cinque

A causa della pressione di cui è affetta la zona in questione, ci sarà un dirottamento della circolazione del sangue che verrà dirottato nei tessuti circostanti, causando l’effetto simile alla superficie della ricotta. In questa fase le cellule di grasso sono bloccate completamente, sarà quindi molto difficile cercare di espellerle o sbloccarle dai tessuti connettivi, in modo da garantirne l’eliminazione. Sebbene in questa fase finale della formazione adiposa della cellulite ci sia una grossa ostruzione di tutti i canali circolatori – nonché una sedimentazione consistente delle cellule di grasso che rende veramente difficile la loro distruzione – un’attività fisica regolare combinata con un’alimentazione adeguata e ad un protocollo di cavitazione/radiofrequenza/linfodrenaggio, possono risultare veramente utili per liberarsi dal problema.

Ricordate sempre che inquadrare la vostra cellulite nel grado e nella fase giusta, permette di affrontarla nella maniera migliore visto che ogni stadio ha dei metodi di intervento ben precisi ed individuali.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
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