La radiofrequenza monopolare: effetto lifting su viso, collo, mani, addome, glutei e gambe

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA NUDA BELLA CORPO ESTETICA BELLEZZA FISICO MAGRATra le moderne tecnologie della medicina estetica, una delle più efficaci è senza dubbio la radiofrequenza (RF) monopolare. Se ne parla tantissimo ultimamente, ma in cosa consiste di preciso il trattamento con radiofrequenza monopolare? La radiofrequenza è un innovativo trattamento di medicina estetica che si basa sul principio della cessione di calore. È una procedura di rimodellamento semplice e veloce, non invasivo e indolore.

Come si svolge una seduta di radiofrequenza?

Il paziente viene fatto stendere sul lettino e viene messo in contatto con una piccola placca metallica. Successivamente sulla zona da trattare viene spalmato un apposito gel (alcuni medici usano il normale gel per ultrasuoni, io invece uso uno speciale gel con acido ialuronico che permette di ottenere risultati migliori). A quel punto, grazie all’impiego di un sofisticato macchinario (nel mio studio io uso il potentissimo DermaCode RF monopolare della XPRO engineering), con una manopola particolare vengono trasmesse particolari onde sul tessuto da trattare, facendolo scivolare – con movimenti circolari e longilinei particolari – sulla cute resa “scivolosa” dal gel all’acido ialuronico. Le onde attraversano i vari strati dell’epidermide, fino a raggiungere la fascia muscolare.

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Come agiscono queste onde?

Durante questo percorso, le onde prodotte dal macchinario incontrano delle resistenze ad attraversare i tessuti, convertite poi in energia termica, che si sviluppa in maniera tanto elevata quanto maggiore sono le onde che giungono in profondità. La radiofrequenza sfrutta infatti il principio della diatermia, cioè il riscaldamento profondo del tessuto in seguito al passaggio delle onde ad alta frequenza il cui flusso cambia verso molto rapidamente.
Il passaggio di onde determina uno spostamento di cariche elettriche (ioni) presenti nei tessuti in stato di quiete, generando vere e proprie correnti di spostamento: i tessuti offrono una naturale resistenza (impedenza) al flusso delle correnti di spostamento provocate dalla RF e quando una corrente incontra una resistenza, genera calore: maggiore è la resistenza che il tessuto oppone al passaggio di tale corrente (bioimpedenza), maggiore è il calore endogeno generato.
È proprio tale calore endogeno che porta al ringiovanimento cutaneo. La temperatura raggiunta, infatti, provoca nel derma la denaturazione del collagene, questa molecola diventa più corta e spessa, ottenendo l’effetto lifting. Il risultato, già ben visibile fin dalla prima seduta, consente il ringiovanimento cutaneo, contrastando la lassità della pelle non più giovane, in maniera non ablativa: la radiofrequenza monopolare è in definitiva uno dei migliori alleati per favorire la distensione delle rughe.

Radiofrequenza a casa

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Uno strumento per la radiofrequenza bipolare, maggiormente indicata per il viso: https://amzn.to/3I4npJv

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Effetti

I quattro effetti principali della radiofrequenza che determinano il “biolifting”, sono:

  1. Iperemia: capillarizzazione e stimolazione del microcircolo con maggior apporto di ossigeno e sostanze nutritive e conseguente aumento del metabolismo cellulare e tissutale.
  2. Idratazione: mantenimento dei livelli ottimali di acqua nei tessuti interessati. Elevata rimozione dei cataboliti e tossine dalle zone interessate.
  3. Effetto tensorio immediato: una cronica “usura” del collagene determina le prime rughe e una progressiva perdita di tonicità cutanea. L’alta temperatura che si raggiunge nel derma causa la denaturazione delle molecole di collagene provocandone un’immediata contrazione e ispessimento.  La molecola denaturata è più corta e più spessa e questo fenomeno determina un aumento della consistenza del derma e un marcato effetto tensorio immediato e percepibile sia ispettivamente (a vista) che palpatoriamente (al tatto). Se si utilizzano apparecchiature e pratiche poco serie, questo turgore viene in realtà prodotto attraverso un edema, un risultato all’apparenza apprezzabile ma decisamente scorretto da un punto di vista medico, soprattutto se ripetuto nel lungo periodo (sovrapproduzione di collagene fibrotico di tipo 3).
  4. Formazione di nuovo collagene: l’aumento della temperatura incrementa l’attività cellulare dei fibroblasti del derma, con conseguente stimolazione della sintesi proteica (Acido Ialuronico, Collagene, Elastina). A distanza di tempo si assisterà ad un ulteriore aumento della compattezza cutanea, grazie al contributo del nuovo collagene e ad una maggiore elasticità dei tessuti dovute a nuova elastina.

Radiofrequenza per i dolori cronici

Anche se la radiofrequenza monopolare viene usata principalmente in medicina estetica, uno dei suoi possibili usi è la riabilitazione in caso di dolori articolari e di radicolopatie. Alcune sedute di radiofrequenza possono infatti diminuire il dolore cronico alle articolazioni ed alla schiena, soprattutto se al gel di conduzione viene mescolata una sostanza ad azione antinfiammatoria, come una crema gel all’arnica.

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Il trattamento è doloroso?

Assolutamente no: con un bravo operatore si avverte solo una sensazione di calore sulla cute che, unita al massaggio del manipolo, per alcuni pazienti è addirittura piacevole e rilassante! Finito il trattamento potrete tornare subito alle vostre attività quotidiane. Potete fare un trattamento nella pausa pranzo e tornare in ufficio subito dopo come se nulla fosse ma con una pelle compatta, tonica e vitale.

Il risultato è immediato? Quanto dura?

In parte. Come dicevo prima il risultato è fin da subito visibile grazie alla denaturazione del collagene, ma il risultato diventerà ancora più evidente a distanza di alcuni giorni dal trattamento. La radiofrequenza spinge infatti i fibroblasti a produrre nuovo collagene e ciò determina un effetto progressivamente migliore. A livello visivo si ottiene in definitiva il rimodellamento della zona trattata, a livello palpatorio un ispessimento ed un aumento di consistenza ed elasticità della pelle, che appare notevolmente più compatta e vitale. Le smagliature di recente formazione tendono a scomparire, mentre le rughe più “anziane” appaiono meno intense. Le rughe sono immediatamente distese e molto meno visibili. Il “doppio mento” e le “braccia a tendina” diminuiscono di intensità e le mammelle sono più toniche al tatto ed alla vista. La radiofrequenza esplica un’azione a lungo termine che si mantiene per almeno sei mesi dall’inizio del trattamento.

Quali parti del corpo possono essere trattate?

La radiofrequenza dà ottimi risultati nel trattamento delle rughe che si formano intorno agli occhi, sulla fronte, tra le sopracciglia, attorno alla bocca, sul collo (collare di Venere) e sul décolleté. È possibile anche intervenire sul sottomento, migliorando la sua tonicità ed elasticità, e sulle occhiaie. Ho trattato pazienti con cute del viso estremamente rilassata ed il risultato è stato un bellissimo lifting globale ed un compattamento della pelle. Altre parti trattate spesso sono il dorso delle mani, i gomiti e le mammelle.

Ha effetto su pancia e gambe?

Effetti importanti si ottengono nei confronti delle smagliature e del rilassamento cutaneo di tutto il corpo: rassodamento delle braccia, interno cosce, glutei e addome. Utilissimo, se usato da mani esperte, anche per contrastare borse ed occhiaie. È efficace inoltre come terapia di mantenimento dei risultati raggiunti dopo un lifting chirurgico o una blefaroplastica.

Si può usare per combattere l’acne?

Sicuramente è un buon deterrente. La motivazione è nell’effetto regolarizzante del sebo sulle ghiandole che favorisce il trattamento di radiofrequenza sull’acne in fase attiva, con un conseguente miglioramento dell´inestetismo e delle eventuali cicatrici.

Si possono trattare pazienti con la couperose?

Si, prestando particolare attenzione. La couperose è caratterizzata da una sensibilità accentuata della cute e da un particolare stato del microcircolo. L’utilizzo della radiofrequenza con la combinazione di un mio specifico prodotto lenitivo ed utilizzando una potenza ridotta (max 15%) permettono di ottenere un effetto assolutamente positivo fin dal primo trattamento. Con il susseguirsi delle sedute si osserva un miglioramento che diventa sempre più stabile.

Si possono trattare pazienti che si sono sottoposte ad un filler?

Assolutamente si, anzi l’utilizzo combinato di radiofrequenza e filler risulta particolarmente efficace per un risultato finale complessivamente ottimale: recupero di tonicità, compattezza e luminosità della pelle e “spianamento” delle rughe.
La cosa fondamentale è la sequenza: prima si devono effettuare 4 o 5 trattamenti di Radiofrequenza e successivamente procedere all’infiltrazione con il filler;  la pelle in questo modo risulterà più idratata, più luminosa e “preparata” alla metabolizzaione del riempitivo del filler.
Nel caso il/la paziente si siano già sottoposti ad un trattamento con filler, è opportuno attendere almeno due mesi prima di procedere con un trattamento di Radiofrequenza: l’acido ialuronico ad esempio, è uno zucchero che trattiene acqua e si scioglierebbe con il calore endogeno indotto dalla radiofrequenza.

La radiofrequenza può ridurre il dolore muscolare ed articolare?

Come già detto precedentemente, la risposta è si! La radiofrequenza è davvero un sistema formidabile per combattere alcuni tipi di dolore. Io la uso in associazione ad alcuni prodotti antiinfiammatori applicati direttamente sulla parte dolorante. Il calore prodotto dalla radiofrequenza ha potenti effetti antalgici, potenziati dal maggior assorbimento di antiinfiammatorio dovuto alla vasodilatazione da calore: i risultati sono eccezionali su dolori come il torcicollo, su quello articolare e su quello muscolare. Zone che beneficiano moltissimo di questo trattamento sono la schiena (soprattutto la zona lombare), la spalla e gli arti inferiori. La radiofrequenza monopolare, in associazione ad alcuni prodotti antiinfiammatori applicati direttamente sulla parte dolorante, è ottima anche per diminuire l’indolenzimento muscolare che interviene tipicamente dopo un allenamento (DOMS). Per approfondire: Dolore muscolare il giorno dopo l’allenamento: cause, cure e prevenzione

Radiofrequenza sul pene

La radiofrequenza monopolare viene usata – con opportuna potenza – sui genitali maschili con vari scopi. Per prima cosa tende la pelle del pene, quindi attenua le rughe e gli dona un aspetto più giovane e vitale. Non solo: dal momento che la radiofrequenza induce di un riscaldamento endogeno dei corpi cavernosi, ossigena l’organo e previene la fibrosi, quindi può essere utile nella malattia di Peyronie. La radiofrequenza, inducendo vasodilatazione locale, può essere inoltre un’alleato contro la disfuzione erettile (quella che una volta veniva chiamata impotenza). Ha anche un potere antalgico, quindi è capace di ridurre i dolori cronici a livello penieno e viene usata per contrastare la sindrome da dolore pelvico cronico. Dal momento che la spermatogenesi (la creazione di nuovi spermatozoi) che avviene a livello dei testicoli, viene influenzata negativamente dal calore, la radiofrequenza dovrebbe essere evitata sullo scroto, soprattutto se in presenza di varicocele.

Radiofrequenza dal medico o dall’estetista?

La radiofrequenza è uno strumento innocuo, ma solo se usato da mani capaci! Nel caso opposto si possono verificare dei danni ai tessuti. Proprio per questo motivo il Ministero della Salute ha vietato per legge alle estetiste di effettuare trattamenti di radiofrequenza ad alta potenza (oltre i 50 W e frequenza di uscita a 0,3 MHz), permettendo loro solo l’uso di strumenti a bassa potenza (massimo 50 W e 0,4 MHz). Tali strumenti a bassa potenza, usati dalle estetiste, non procurano danni ai tessuti ma di contro hanno un effetto veramente lieve: i risultati saranno minimi o addirittura assenti! Lo strumento più potente, che per legge può usare solo il medico, può potenzialmente procurare più danno – se usato male – ma è anche quello che permette risultati estetici realmente visibili e duraturi. Ora voi che leggete siete liberissimi di fare un trattamento di radiofrequenza monopolare dall’estetista pagandolo magari venti o trenta euro in meno rispetto a quello fatto dal medico, però poi non aspettatevi gli stessi risultati. Inoltre, se vedete una estetista che usa illegalmente su di voi uno strumento che solo un medico può usare, sappiate che non sta “solamente” compiendo un reato grave (esercizio abusivo della professione medica), ma anche che con quello strumento rischia di procurare dei danni alla vostra salute! A voi la scelta.

La legge a cui faccio riferimento è il D.M. 12 maggio 2011, n. 110, Gazzetta Ufficiale 15 luglio 2011.

Leggi il PDF: DECRETO 12 maggio 2011 , n. 110

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Quanti trattamenti devo fare per un protocollo antiage?

Premesso che trattandosi di un’apparecchiatura medicale  la valutazione del numero di trattamenti necessari e di altri parametri di utilizzo vanno valutati dal medico in funzione dello stato di salute del paziente e della sua reazione al trattamento, di solito suggerisco un protocollo medio di 10-12 sedute che statisticamente portano al risultato desiderato su pazienti che rientrano in un range di età tra i 25 e i 75 anni.

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma RADIOFREQUENZA MONOPOLARE LIFTING Radiofrequenza Rughe Cavitazione Grasso Pressoterapia Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Filler Botulino 1

Quanto tempo deve trascorrere tra un trattamento e l’altro?

Nel periodo iniziale consiglio una o due sedute a settimana, successivamente il tempo tra una seduta e l’altra arriva fino a 2 settimane o un mese nelle fasi finali del trattamento: questo perché in base a numerosi studi come ad esempio quello di Zelickson et al. del 2004, la produzione di nuovo collagene di tipo 1 aumenta progressivamente subito dopo il trattamento e il tempo tra una seduta e la successiva permette di mantenere costante ed elevata la produzione di questa molecola.
In particolari situazioni, su pelli affaticate e segnate, si può anche procedere con una strategia di “attacco” che comprende fino a 3 sedute settimanali, per poi passare ad un intervallo di due settimane per i trattamenti successivi. Ad ogni modo tutto deve essere valutato in base al paziente e alla situazione di partenza, quindi i dati che vi ho appena fornito sono del tutto indicativi.

Quanto costa un trattamento?

Il prezzo varia in funzione della zona da trattare, della situazione iniziale, della durata del trattamento e molti altri fattori. Mediamente un trattamento viso costa circa dagli 80 ai 120 euro a seduta, ma sono previsti degli sconti se si associano altri trattamenti.

Quali sono i vantaggi – in sintesi – della radiofrequenza?

1) Effetto lifting naturale e duraturo: il risultato finale é una ridefinizione dei lineamenti e un recupero del tono dei tessuti assolutamente naturale, senza stravolgimenti “artificiali” dei connotati del volto;
2) Trattamento non invasivo: piacevole, con una sensazione di calore simile a tepore;
3) Sicuro: senza reazioni indesiderate di tipo allergologico, senza incompatibilità di tipo farmacologico, senza possibili complicazioni come infezioni, cicatrici, ematomi;
4) Tempi di trattamento assolutamente brevi;
5) Indipendente dal fototipo e applicabile tutto l’arco dell’anno;
6) Non comporta tempi di recupero post trattamento: potete fare il trattamento perfino nella pausa pranzo per poi tornare a lavoro senza alcun problema;
7) Trattamento assolutamente indolore.

Quali sono le controindicazioni della Radiofrequenza?

La Radiofrequenza è fondamentalmente priva di controindicazioni per soggeti sani; va evitata nei seguenti casi:
1) Portatori di pacemaker
2) Aritmie cardiache gravi
3) Gravidanza/allattamento
4) Neoplasie in atto
5) Patologie autoimmuni sistemiche gravi
6) Placca metallica in situ

Quali sono gli effetti collaterali della Radiofrequenza?

Utilizzando correttamente la terapia, gli effetti indesiderati sono pochi e lievi: leggero rossore e sensazione di calore temporanei sono effetti assolutamente normali. In rari casi, possono verificarsi affezioni cutanee o leggeri gonfiori che, manifestandosi con eritema, scompaiono comunque nel giro di 2-3 ore successive la terapia.

Consigli dopo il trattamento di Radiofrequenza?

Suggerisco di non esporsi a fonti solari, artificiali o naturali: è preferibile aspettare qualche giorno.

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Una buona attività sessuale migliora la bellezza della pelle e diminuisce le rughe

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (10)Sempre più spesso, nell’ambito della medicina del benessere, si parla degli apporti benefici dell’attività sessuale. Penso di poter mettere virtualmente tutti d’accordo quando dico che, quando la vita sessuale è ottimale e non vi sono patologie che la ostacolano come ad esempio il vaginismo, essa è un modo piacevole ed estremamente appagante per poter perdere calorie, inoltre aiuta ad avere una buona circolazione sanguigna e protegge dai rischi di ipertensione. Recenti studi hanno anche dimostrato che porta ad un ritardo nella comparsa dei sintomi propri dell’osteoporosi e garantisce per gli uomini un maggior benessere alla prostata, che difficilmente incorre in problemi di salute (leggi anche: masturbarsi regolarmente ti protegge dal cancro alla prostata). Ma da oggi sappiamo che una buona attività sessuale migliora la salute della pelle ed ha addirittura un effetto anti età non indifferente, almeno a giudicare dai risultati cui sono arrivati alcuni studiosi britannici che hanno sostenuto con la loro ricerca che il sesso giova alla salute della pelle. Lo studio è stato condotto da David Weeks, neuropsicologo del Royal Edinburgh Hospital. Il professore ha notato come fare sesso può giovare alla salute della pelle e garantire agli individui l’effetto di un ottimo anti-età sia per il viso che per le mucose genitali, garantendo un effetto “ringiovanente” fino a ben sette anni di età in meno! L’attività sessuale ci mantiene dunque giovani a 360° anche nelle parti più intime. In primo luogo l’attività sessuale nelle donne stimola il rilascio di estrogeni, che hanno un benefico effetto sulla pelle, sui capelli e sulle mucose. Gli estrogeni influenzano, infatti, lo spessore delle pareti della vagina, stimolano l’attività delle cellule del sistema immunitario determinando una protezione contro le infezioni e favoriscono l’attività della ghiandole del Bartolini, preposte a secernere il liquido lubrificante. In sintesi: l’attività sessuale permette il rilascio di ormoni che riescono ad avere un effetto benefico sulla pelle.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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L’invecchiamento è una “malattia” da cui si può guarire

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA BELLA ESTETICA CAPELLI OCCHI ELLEZZA COSMETICI PELLE RUGHEL’invecchiamento è un processo reversibile, a patto di intervenire in tempo. Si potrebbero riassumere così i risultati di uno studio condotto dall’Università del Nuovo Galles del Sud, in Australia, e pubblicata sulla rivista Cell, nella quale il professor David Sinclair e colleghi avrebbero individuato una delle cause reversibili dell’invecchiamento in un modello animale. La loro scoperta, sostengono gli autori, potrebbe aprire la strada a nuove cure per malattie legate all’età, compresi il cancro, il diabete di tipo 2, malattie infiammatorie e l’atrofia muscolare.

Tutto ruota intorno ai mitocondri, che sono la centrale elettrica delle cellule, alle quali forniscono l’energia necessaria per vivere, funzionare, riprodursi. All’interno della cellula una serie di eventi molecolari, individuati dai ricercatori, rendono possibile la comunicazione tra mitocondri e nucleo. Quando questa si inceppa comincia i declino dell’invecchiamento. Ristabilire la corretta comunicazione avrebbe quindi il potere di invertire il processo.

L’informazione da cui prende le mosse lo studio è che con il passare degli anni i livelli della molecola NAD, iniziatrice della comunicazione tra mitocondri e nucleo, calano. L’unico modo conosciuto fino ad ora per rallentare questo declino era l’abbinamento di restrizione calorica ed esercizio fisico intenso. Gli autori di questo studio sono riusciti a imitarne l’effetto grazie all’uso di un composto che le cellule sono in grado di trasformare in NAD, ripristinando così rapidamente la corretta comunicazione e la funzione mitocondriale.

Due team lavoravano separatamente a Boston e a Sydney, uno su tessuti muscolari in coltura, l’altro su modelli animali, ed entrambi hanno ottenuto gli stessi risultati. “Se il composto è somministrato abbastanza precocemente nel processo di invecchiamento, in una sola settimana i muscoli di un topo anziano erano indistinguibili da quelli di un topo giovane”, spiega Nigel Turner, coautore della ricerca. I topi maturi, di circa due anni, presentavano anche buoni valori per quel che riguarda l’infiammazione e l’insulino-resistenza, due parametri correlati all’invecchiamento. Il confronto è stato fatto con topi dell’età di sei mesi: “L’effetto è stato molto marcato”, spiega Turner. “E’ come un sessantenne che assomiglia a un ventenne per certi aspetti”.

I benefici però potrebbero riguardare anche i giovani adulti sani a giudicare dall’effetto che ha avuto lo stesso composto somministrato ai topi giovani. Ora i ricercatori si prefiggono di studiare gli effetti a lungo termine del composto sui topi prima di dare inizio ai primi trial clinici sull’uomo, cosa che contano di fare verso la fine del prossimo anno. Vogliono scoprire se, oltre agli effetti dimostrati sulla molecola HIF-1, di cui si conosce il ruolo nella genesi del cancro e che in questo studio si è scoperto essere coinvolta anche nell’invecchiamento, il composto che stimola la produzione di NAD possa essere usato per curare in modo sicuro alcuni rari disordini mitocondriali e altre malattie come il diabete.

“Chiaramente c’è ancora molto lavoro da fare”, ammette David Sinclair, che ha recentemente fondato una società, la Metrobiotech, per testare il composto, e che è anche consulente per molte altre aziende che lavorano nel settore biotech, tra cui colossi come GlaxoSmithKline. “Ma se i risultati reggono, allora l’invecchiamento potrebbe essere una condizione reversibile, se presa per tempo”.

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Gli integratori alimentari che ringiovaniscono la nostra pelle

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO MEDICINA ONLINE FARMACI FARMACIA FARMACISTA BUGIARDINO BLISTER COMPRESSE CAPSULE PILLOLE FARMACOLOGIA ANTIBIOTICI ANSIOLITICI DROGHE DRUGS TERAPIA CHIMICA EFFETTI COLLATERALIDecidere se e quali integratori prendere, è un compito non semplice.

Esistono infatti diverse classi di integratori:

  • di vitamine e/o minerali
  • di aminoacidi
  • di derivati di aminoacidi
  • di proteine e/o energetici
  • di acidi grassi
  • di probiotici
  • di prebiotici
  • di fibra
  • di ingredienti costituiti da piante o derivati
  • coadiuvanti di diete per il controllo e la riduzione del peso.

Gli integratori antiossidanti, composti prevalentemente da vitamine, minerali, aminoacidi, sono di gran lunga i più potenti agenti anti-invecchiamento. La teoria dei radicali liberi è infatti la più plausibile spiegazione dell’ invecchiamento umano. Tale teoria afferma che i radicali liberi sono scorie prodotte dal catabolismo metabolico che col passare degli anni si accumulano e svolgono una potente azione ossidante, dannosa per quasi tutti i costituenti dell’organismo.

La supplementazione con integratori antiossidanti ritarda l’invecchiamento e riduce l’incidenza di malattie, motivo per cui devono essere certamente parte di una dieta sana anti-invecchiamento.

Non c’è dubbio che gli integratori antiossidanti apportino benefici per la salute, ma per decidere la giusta combinazione di essi, si raccomanda vivamente un consiglio medico.

I tre antiossidanti più importanti per le loro proprietà sono le vitamine E e C e l’acido lipoico.

1) La vitamina E è il più significativo degli antiossidanti chain-breaking nel sangue umano.La vitamina E aumenta la risposta immunitaria e la resistenza alle infezioni. Essa esercita inoltre effetti anti cancro e protegge da agenti chimici tossici (mercurio, piombo, ozono). Una dieta anti aging corretta deve prevedere circa 300 UI di vitamina E.

2) La vitamina C, l’antiossidante primario solubile in acqua ottenuto dal cibo, è essenziale per molte funzioni del corpo, come il metabolismo del cervello, la sintesi della carnitina e la fabbricazione del tessuto connettivo. La vitamina C è un efficace eliminatore di radicali liberi e protegge contro il colesterolo LDL, ma in alcuni casi potrebbe fungere da pro-ossidante, una funzione che è controbilanciata dalla vitamina E. E’ molto importante perciò che queste due vitamine siano integrate tra loro.La vitamina C si è dimostrata benefica nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e di potenziamento immunitario. Circa 500 mg della sostanza dovrebbe essere presa giornalmente durante uno dei pasti.

3) Il terzo importante antiossidante è l’acido alfa-lipoico, che è sia idro che lipo-solubile. Esso svolge un ruolo nel metabolismo del glucosio, riduce lo stress ossidativo e ha dimostrato di contrastare la degenerazione legata all’invecchiamento nelle funzioni mitocondriali. Si consiglia l’assunzione di 120 mg al giorno.

Inoltre:
Il coenzima Q-10, agisce come una vitamina, svolge cioè un ruolo critico nella catena respiratoria per la fornitura di energia, e possiede inoltre proprietà antiossidanti.

Gli integratori alimentari contro l’invecchiamento, sono forse gli unici tipi di integratori per i quali non si può verificare l’efficacia a breve termine. I risultati portati dall’assunzione di questi prodotti sono visibili solo dopo alcuni anni di utilizzo.
I prodotti antinvecchiamento funzionano, ma gli effetti apprezzabili risultano visibili esteriormente soltanto dopo diversi anni, trascorsi i quali ci si accorge della differenza facendo un confronto fra chi usa gli integratori anti-age e chi non li usa.

Tuttavia l’effetto biologico si verifica fin dall’inizio del trattamento: si può rilevare la progressiva diminuzione dei superossidi nel sangue e nei tessuti, segno incontrovertibile dell’efficacia degli integratori alimentari utilizzati per contrastare l’invecchiamento.
In coloro che utilizzano gli integratori alimentari contro l’invecchiamento, il tempo sembra trascorrere molto più lentamente: i loro tessuti hanno un aspetto più giovanile, la pelle è più fresca, elastica e con meno rughe, i capelli più corposi e lucenti, le unghie più resistenti e con una colorazione più chiara, i muscoli più turgidi e tonici e il modo di muoversi più scattante.
Proprio perché gli effetti visibili si notano dopo diversi anni, coloro che ne sono i beneficiari tendono, per assuefazione visiva, a non accorgersi di questi benefici, ma facendo una comparazione con la media delle persone, a parità di età, la differenza è evidente: un quarantacinquenne che ha alle spalle una decina d’anni di trattamento anti-age con integratori specifici avrà un’età biologica inferiore di quella anagrafica ed apparirà alla vista – e non solo – più giovane di 6-7 anni.

Contrastare l’invecchiamento non significa solo apparenza; l’impiego regolare di integratori alimentari naturali contro l’invecchiamento specifici, permette agli stessi di agire su tutti i tessuti in genere, così che anche internamente l’organismo ne trae benefici: i vari organi interni ed apparati beneficeranno dell’azione antinvecchiamento e gli effetti si concretizzano in una maggiore salute che si protrae per maggior tempo rispetto ad una situazione normale. In questo caso gli integratori anti-age assumono quindi anche una valenza preventiva e salutistica.

Integratori antiossidanti

Vi presentiamo una lista di integratori, scelti dal nostro Staff sanitario, ricchi di sostanze ad azione antiossidante e con funzione tonificante ed energizzante:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Pelle idratata, tonica e senza più rughe grazie alla foto-stimolazione del collagene

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medicina Chirurgia Estetica Benessere Dietologia Sessuologia Ecografie Tabagismo Smettere di fumare Pelle idratata, tonica e senza più rughe grazie alla foto-stimolazione del collagene

La foto-stimolazione del collagene è una ottima arma per contrastare i segni del tempo sulla nostra pelle. Ma prima di parlare di come funziona, c’è prima da farsi una domanda:

Che cos’è il collagene?
Il tessuto connettivo è il supporto elastico di tutte le cellule del corpo e degli organi.
Il collagene è un tessuto elastico che sostiene ed avvolge il nostro tessuto connettivo. Il
collagene è costituito da fibre che conferiscono forma ed elasticità, ed influiscono in misura determinante sulla forza, ma anche sulla debolezza, del nostro tessuto connettivo.
Quelle del collagene sono proteine che rassodano la pelle, composte da fibre finissime
attorcigliate tra loro come corde che formano una sorta di rete tridimensionale. Il tessuto
connettivo così formato determina l’aspetto esteriore del nostro corpo.

Quali sono gli effetti di una carenza di collagene?
Gli strati di collagene con il passare degli anni si riducono e si induriscono e, di conseguenza, viene meno l’elasticità. Se al nostro tessuto connettivo mancano queste fibre elastiche, il nostro corpo mostra i segni di un invecchiamento accelerato dovuto alla carenza di collagene, una generale debolezza del tessuto connettivo, dei muscoli, dei tendini e dei legamenti. Da un punto di vista cosmetico, la carenza di collagene dà luogo a grinze cutanee e rughe, soprattutto nella zona del viso e del décolleté. Per effetto del cedimento della struttura del collagene, la pelle perde la sua elasticità.

Da cosa deriva la riduzione del collagene nella pelle?
La diminuzione delle fibre di collagene nella pelle è dovuta all’invecchiamento.
Sino all’età di 25 anni la pelle produce sufficiente collagene per conservarla più elastica e
compatta. Dopo questa età la produzione di collagene diminuisce gradualmente, generando
invecchiamento della pelle. La pelle diventa più debole ed appaiono rughe e rilassamenti
dell’ovale del viso.
Anche una predisposizione genetica può incidere sulla variazione della struttura del collagene.
A tutto questo si aggiungono gli agenti atmosferici e le abitudini di vita individuali.

Come si può migliorare la struttura del collagene della pelle?
E’ dimostrato che determinate cellule della pelle possono essere stimolate per produrre fibre di collagene. Questo processo avviene tra le pareti di piccoli vasi sanguigni. E’ oggi possibile stimolare questo processo grazie a speciali onde luminose, emessi da speciali tubi, che lavorano in una determinata gamma dello spettro della luce (633 mm).

Esistono tubi e apparecchiature di varie dimensioni che possono andare a stimolare o solo viso e decolté oppure apparecchiature e tubi che coprono l’intera superficie del corpo. In questo modo la pelle, che è il più esteso organo del nostro corpo, viene trattata nella sua totalità. Di conseguenza, gli effetti positivi della fototerapia al collagene si vedono su tutto il corpo.
L’effetto stimolante di queste onde luminose nella produzione di collagene della pelle è
scientificamente confermato da numerosi studi e dai risultati estremamente positivi ottenuti dai primi utilizzatori. L’80% di loro ha infatti riscontrato un miglioramento dopo 3 settimane e, dopo aver completato le sedute, quasi il 100% era soddisfatto dei risultati ottenuti. La luce rosa per il collagene non contiene raggi ultravioletti o irradiazione infrarossi e non sono conosciuti a livello scientifico effetti collaterali negativi.
Non è necessario indossare occhiali protettivi, ma sarà sufficiente tenere gli occhi chiusi durante
il trattamento
Cosa succede nella pelle?

Per effetto della stimolazione, l’assorbimento di ossigeno della pelle migliora e la
disintossicazione è nuovamente stimolata. Anche l’idratazione della pelle e la capacità di
assorbire l’umidità risultano migliorate. Il processo ha un effetto tonificante sulla pelle ed influisce positivamente sulla rigenerazione cutanea, la rete di collagene risulta rinforzata. In questo modo, le strutture cutanee già segnate vengono rimodellate.
L’attivazione dei processi del collagene facilita anche la formazione di pelle nuova e sana: un aspetto importantissimo, ad esempio, per la guarigione delle ferite.

I test effettuati
La tempistica ed i risultati dipendono dal tipo di pelle, dall’età, dallo stile di vita ed in generale è differente per ognuno ma voi potrete vedere dei risultati dopo un certo periodo. Basandoci su test effettuati possiamo fornire le seguenti indicazioni:

Dopo 10 trattamenti entro circa 3 settimane il metabolismo si attiva, la pelle viene
disintossicata e l’aspetto della pelle migliora. Quasi il 70% degli utilizzatori ha rimarcato un netto miglioramento delle rughe sottili nel viso e nel decolleté e un rafforzamento del tessuto connettivo su tutto il corpo e un rassodamento della pelle.

Dopo 20 trattamenti entro circa 6 settimane Le impurità svaniscono, la pelle appare più pulita, fresca e sana, aumenta l’idratazione. Quasi il 90% degli utilizzatori ha rimarcato un netto miglioramento delle rughe sottili nel viso e nel decolleté e un rafforzamento del tessuto connettivo su tutto il corpo e un rassodamento della pelle.

Dopo 30 trattamenti entro circa 9 settimane la pelle, grazie al rassodamento della struttura del collagene, riacquista elasticità, i segni e le rughe si appianano. Il 100% degli utilizzatori ha rimarcato un netto miglioramento delle rughe sottili nel viso e nel decolleté e un rafforzamento del tessuto connettivo su tutto il corpo e un rassodamento della pelle.

Concludendo
1) Il collagene rivitalizza e rinfresca la pelle e restituisce l’idratazione!
2) Il collagene distende i segni e le rughe, soprattutto sul viso, il collo e il décolleté!
3) Il collagene ridona volume ai tratti del volto segnati e rimodella i profili!
4) Il collagene in generale rinforza il tessuto connettivo in tutto il corpo e rassoda la
pelle!

Trattamento per tutte le età

Nei pazienti più giovani, mantiene la struttura fresca e liscia della pelle. Ai pazienti più maturi offre invece una bellezza senza tempo, rigenerando la pelle e regalando una bella
abbronzatura!

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La biorivitalizzazione: innovativa tecnica anti età

La biorivitalizzazione è una metodica innovativa, che si prefigge di prevenire e combattere i segni dell’invecchiamento dell’organo cute, agisce sui punti deboli della pelle favorendo il benessere e l’equilibrio della stessa. La metodica consiste nell’iniettare, mediante aghi sottilissimi e quindi con la sola percezione di un lieve di fastidio, a livello del derma superficiale, sostanze perfettamente biocompatibili e totalmente riassorbibili, le quali stimolano le varie funzioni della pelle favorendo, oltre che un riequilibrio della normale fisiologia, anche uno stimolo ed una riattivazione del derma, ovvero la parte più vitale della cute.

I vari prodotti che vengono iniettati nella cute, possono essere infiltrati sostanzialmente con due tecniche, la cosidetta tecnica “cross-linked” e la tecnica “picotage“.
La tecnica cross-linked permette di combattere efficacemente l’invecchiamento sia come prevenzione che come terapia. Si eseguono, una volta valutata la geometria del viso ed il grado di invecchiamento, precise infiltrazioni intradermiche, lineari, in senso verticale e orizzontale, che si intersecano tra loro in modo da formare una sorta di reticolo col materiale iniettato. Questa tecnica è particolarmente vantaggiosa in alcune zone a “rischio” come le guance, le regioni perioculari ed il collo, che risultano essere le zone più interessate al cedimento strutturale legato alla senescenza. Per ciò che concerne il numero delle sedute, se ci si trova di fronte ad una pelle non eccessivamente danneggiata è possibile che bastino tre o quattro sedute, soprattutto se questa tecnica è integrata da altre metodiche medico estetiche e non. Una volta terminata la serie terapeutica si procede alla valutazione del mantenimento, generalmente può anche essere sufficiente un richiamo ogni tre quattro mesi. È indispensabile, per mantenere sempre ad un livello ottimale il grado di idratazione, compattezza ed elasticità cutanea, affidarsi a mane esperte per sedute settimanale di stimolazioni e linfodrenaggi. Molto importante è anche il trattamento con massaggi, ed in tal caso risulta essere fondamentale, al fine di un corretto trattamento estetico, l’uso di creme certificate e con validi principi attivi in grado di continuare quella stimolazione metabolica iniziata tramite la rivitalizzazione.
La tecnica del picotage, invece, si è rivelata più utile in persone giovani che vogliono prevenire e contrastare l’invecchiamento cutaneo dovuto all’esposizione solare o a lampade abbronzanti. Si procede alla somministrazione del prodotto per microiniezioni, molto superficiali, praticamente indolori, distanziate di un centimetro l’una dall’altra, su tutto il viso, collo e decolleté; inoltre, nei casi che lo richiedono, può essere anche praticata sulle mani. La sostanza così iniettata, si distribuisce uniformemente nel derma legando acqua ed il miglioramento è praticamente immediato; migliora il grado di idratazione e soprattutto il turgore della cute trattata. Prima dell’esposizione solare è consigliabile effettuare una infiltrazione in modo da sfruttare l’azione protettiva delle sostanze iniettate che sarà rafforzata da un massaggio per esempio condotto con creme contenenti sostanze anti-radicali liberi.
I rischi? Pochi e trascurabili: in genere non rimangono segni evidenti e la paziente può riprendere immediatamente la sua vita sociale; sono tuttavia possibili dei piccoli inconvenienti, in genere di lieve entità e di durata assai fugace, quali arrossamenti dovuti alle microiniezioni, eventuali formazioni di piccole ecchimosi riconducibili a traumi dell’ago che si risolvono spontaneamente nell’arco di qualche giorno.

I prodotti in commercio usati come biorivitalizzanti attualmente, sono in numero sempre crescente. È tuttavia sempre attuale l’acido ialuronico, usato come biorivitalizzzante e non come riempitivo. Numerosi studi, infatti, hanno messo in evidenza che il contenuto cellulare di questa sostanza, si riduce gradualmente con l’età; grazie ai trattamenti di biorivitalizzazione cutanea combinati con prescrizione di creme specifiche e con trattamenti mirati in cabina, utilizzando preparazioni di acido ialuronico naturale, esso sarà in grado di legare quantità d’acqua da 40 a 70 volte superiori rispetto al suo peso, si riesce così a ridare alla cute quel senso di freschezza e turgore cutaneo che viene richiesto.
Altri prodotti usati come rivitalizzanti sono le miscele di aminoacidi da soli od in combinazione con acido ialuronico. Si combinano quindi due azioni, quella idratante dell’acido ialuronico, alla quale si aggiunge il potere stimolante degli aminoacidi, che portano ai fibroblasti il substrato nutritivo per formare le nuove molecole di collagene e acido ialuronico.
L’introduzione di complessi polivitaminici ed estratti placentari sono risultati efficaci nel migliorare complessivamente il tono cutaneo.

Prodotti ancora più interessanti, si sono dimostrati i farmaci omotossicologici, sostanze biorivitalizzanti a tutti gli effetti. La loro azione di stimolo sul derma papillare è risultata simile a quella dell’acido ialuronico, inoltre, è stato evidenziato un effetto ritardante sulla degradazione del collagene e dell’acido ialuronico stesso mediante la inoculazione della Jaluronidasi.
Secondo la visione omotossicologica, le rughe sono principalmente una “alterazione metabolica” risultata dalla sofferenza delle cellule invecchiate; la terapia dunque deve avvalersi di trattamenti integrati che mirano alla ripresa del fibroblasta in primis, e questo è possibile somministrando il Cenzyme Compositum in grado di stimolare i metabolismi cellulari con maggior produzione di aciudo ialuronico, collagene, elastina e gag. Altro passo importante è la detossificazione e drenaggio del derma, che si ottiene con il Galium Heel in modo da mantenerne integra la struttura. Il Made è un prodotto complesso che permette di compattare al meglio la cute del viso e collo, inoltre, contenendo il musculus suis favorisce la stimolazione dei metabolismi muscolari con maggior tono degli stessi. Con l’omotossicologia, infine, possiamo stimolare ai vari livelli la circolazione miscelando nel cocktail: il Lymphomiosot che stimola la circolazione linfatica, l’Hamamelis homaccord e l’Aesculus Compositum, responsabili di un impulso positivo sul resto della circolazione.
Dopo il trattamento omotossicologico è possibile osservare un ringiovanimento globale con apprezzabile rassodamento dei tessuti ed evidente distensione delle rughe. La vera novità del trattamento omeopatico sta nella durata degli effetti che sembrerebbe essere più lunga rispetto all’uso degli altri prodotti.

Per concludere, la biorivitalizzazione è una metodica innovativa destinata a prevenire e combattere i segni dell’invecchiamento cutaneo del viso, del collo e di alcune zone del corpo (braccia, interno cosce, pancia ecc.). Essa si avvale dell’impiego di diverse sostanze che vengono usate seguendo precisi protocolli. L’effetto che si ottiene alla fine dei trattamenti è di stimolazione della funzionalità cellulare, in modo da riprodurre le condizioni della “pelle giovane”. L’assenza di effetti collaterali la pone sicuramente, come terapia anti-invecchiamento di primo piano.

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