Frutta secca: fa bene o fa ingrassare? Posso mangiarla se sono a dieta?

MEDICINA ONLINE MANGIARE TIPI DI ZUCCHERO MANDORLE ROSSE FRUTTA MAGRA DIABETE CALORIE GLICEMIA RICETTA INGRASSARE DIMAGRIRE INSULINA GLICATA COCA COLA ARANCIATA THE BERE ALCOL DIETA CIBOLa frutta secca è un alimento molto diffuso in Italia, specialmente nei mesi autunnali ed invernali. Ricca di sali minerali, di vitamine e di grassi “buoni”, la frutta secca è la soluzione perfetta per integrare la colazione e grazie alle sostanze nutritive che essa contiene crea quel mix di salute e benessere essenziale specialmente quando la giornata si prevede molto impegnativa.

Frutta secca: fa bene o fa ingrassare?

La frutta secca possiede straordinarie proprietà per la nostra salute, ma al contempo è molto calorica. Vediamo per prima cosa i suoi benefici.

Benefici della frutta secca

La frutta secca è nemica della stitichezza, favorisce il transito intestinale e aiuta anche in caso di emorroidi. La fibra che la frutta secca contiene, inoltre, è ricca di omega 3 e di omega 6 e quindi protegge anche il cuore. Ogni tipo di frutta secca ha della specifiche qualità, vediamone alcune tra le tipologie più diffuse sulle tavole degli italiani, in modo da poter scegliere quella migliore per noi:

Nocciole

La nocciola, tipico prodotto italiano, è ricchissima di vitamina E, contiene fitosteroli, che prevedono le malattie cardiache, e abbassano anche i livelli del colesterolo LDL. Le nocciole sono uno snack pratico da gustare in ogni situazione, senza sporcare, e anche in ufficio o come uno spuntino di metà mattina e contengono preziosi antiossidanti allontanano il rischio di cancro.

Noci

Che dire delle noci, anch’esse un tipo di frutta secca molto gustosa che fornisce acido alfa-linoleico, potassio, magnesio, calco, vitamine, ferro e zolfo. In particolare la vitamina E è un vero toccasana per la salute della pelle.

Prugne

Le prugne sono assai ricche di proteine, e consumate secche sono una toccasana per l’intestino ed un pieno di energia.

Mandorle

Le mandorle sono un tipo di frutta secca ricca di benefici per l’organismo ed ideali per una colazione proteica davvero al massimo. Questa frutta secca infatti fornisce sali minerali, come magnesio, ferro e potassio, vitamine (solo per citarne alcune, vitamina B ed E), proteine. Insomma, un pieno di salute per una colazione perfetta da portarsi anche in ufficio, se a casa si ha troppa fretta. Si possono infatti acquistare dei pratici sacchetti di mandorle mono-porzione da gustare, per fare un pieno di vitamine e di sali minerali in ogni momento della giornata, non solo a colazione.

Frutta secca: fa ingrassare? Quanta mangiarne?

Dato per assodato che frutta secca e semi oleosi, per la maggior parte, non sono cibi ipocalorici (una porzione di 30 grammi apporta circa da 150 ad oltre 220 calorie, come nel caso dei pinoli), quanta frutta secca si può mangiare al giorno? Fermo restando che ogni frutto secco ha un contenuto calorico diverso, generalizzando possiamo affermare che il consumo quotidiano di frutta secca non dovrebbe superare i:

  • 10 grammi (che corrispondono a circa 50 – 70 calorie) per chi è sottoposto a dieta ipocalorica;
  • 20 grammi (100 – 140 calorie) per chi non è a dieta,

in entrambi i casi lontano dai pasti principali, tra colazione e pranzo o tra pranzo e cena, come spuntino. Individui con elevato metabolismo basale e/o che svolgono molta attività fisica ogni giorno, possono permettersi quantità lievemente superiori, ma sempre usando il buon senso.

Calorie della frutta secca più diffusa

Ogni valore corrisponde a 100 grammi di prodotto:

  • nocciola: 628 calorie;
  • pistacchio: 562 calorie;
  • noce: 607 calorie;
  • anacardio: 553 calorie;
  • castagna secca: 369 calorie;
  • mandorla: 600 calorie;
  • pinolo: 673 calorie.

Concludendo: SI alla frutta secca ed alle sue straordinarie qualità, ma sempre con moderazione e buon senso!

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Marmellata di castagne: ricetta di una delizia autunnale

MEDICINA ONLINE MARMELLATA GELATINA CONSERVA MOSTARDA SENAPE VERDURA FRUTTA OLIO BARATTOLO BOTULINO DISINFEZIONE COTTURA BOLLITURA PESCA KIWI CREMA NUTELLA CASTAGNE RICETTA CACAO FATTA IN CASA YOGURT CALORIE DIETA FRAGOLA.jpgLa marmellata di castagne si prepara lessando le castagne per poi schiacciarle ed unirle allo zucchero ed agli aromi proseguendo la cottura, al termine il composto verrà messo in barattoli. Ecco i passaggi per la marmellata di castagne.

Difficoltà: Facile

Persone: 8

Tempo: 1 10 di cottura

Costo: Economico

INGREDIENTI

2  kg Castagne

1,6 kg Zucchero

3 bicchieri Acqua

1 stecca Vaniglia

1 pizzico Sale

PREPARAZIONE

  1. Fate cuocere le castagne in acqua bollente e leggermente salata, scolatele, sbucciatele e pelatele. Passatele quindi al setaccio o al passaverdura in modo da ottenere un composto che peserete.
  2. Mettete ora in una casseruola posta sul fuoco tanto zucchero quanto è il peso del composto ottenuto (da 2 kg di castagne fresche si ricaverà circa 1,6 kg di composto) e un bicchiere d’acqua per ogni ½ kg di zucchero (cioè 3 bicchieri).
  3. Unite quindi la vaniglia e fate sciogliere lo zucchero, mescolando continuamente sino a che otterrete uno sciroppo denso, togliete la stecca di vaniglia, unite il passato di castagne allo sciroppo e fate cuocere ancora sempre rimescolando a fuoco moderato per circa 40 minuti.
  4. Mettetela ancora calda nei vasetti ben lavati e perfettamente asciutti e lasciate raffreddare a vasi scoperti.
  5. Prima di chiuderli, posate sulla marmellata un dischetto di carta pergamena bagnata nel rum o nel cognac.

CONSIGLI

Una delizia autunnale da consumare in ogni periodo dell’anno. Se vorrete usare castagne secche al posto di quelle fresche, lasciatele prima ammorbidire una notte in acqua tiepida.

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Castagne: calorie, varietà, proprietà e tabella nutrizionale

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CASTAGNE CALORIE VAIETA PROPRIETA TABEL  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLa castagna è il frutto del castagno europeo (Castanea sativa), a differenza della castagna dell’ippocastano che invece è un seme. Le castagne essendo molto ricche di amido, dalla metà del secolo scorso hanno rappresentato per molte persone la principale fonte alimentare. Le castagne sono di stagione a ottobre, novembre e dicembre. Il castagno è originario dell’Europa meridionale, ma è anche facile trovarlo in Nord Africa e Asia occidentale e naturalmente in Italia, specialmente in Campania, Sicilia, Lazio, Piemonte e Toscana. Dall’inizio del terzo millennio la castanicoltura, che nei decenni precedenti aveva subito una preoccupante flessione, ha registrato un’importante ripresa. I “vecchi” castagni sono stati sottoposti ad un vero e proprio restyling, tramite potature e trattamenti e oggi i prodotti dell’albero (soprattutto i marroni), godono di un mercato molto remunerativo.

Quattro varietà di castagne
Il castagno appartiene alla famiglia delle Fagaceae, una pianta piuttosto longeva, che può essere alta fino a 25 metri, con tronchi a circonferenza larga, rami estesi e ramificati e foglie verdi con forma allungata. La sua fioritura avviene in piena estate e il suo frutto è chiamato castagna le cui varietà sono sostanzialmente quattro:
1) Marroni, molto ricercati, all’interno della buccia presentano frutti interi, con la pellicola che non penetra nella polpa ed è quindi facile da rimuovere quando si puliscono, destinati ad essere consumati freschi o sotto forma di marron glacé;
2) Castagne, ce ne sono tantissime varietà diffuse in varie zone italiane, caratterizzate da una pellicola interna che penetra nella polpa, fino a dividerla (in alcuni casi). Vengono consumate generalmente fresche o secche o sotto forma di farine o marmellate;
3) Ibridi Eurogiapponesi, molto diffusi anch’essi nelle varie zone italiane, derivano dall’incrocio tra castagno europeo e giapponese e sono stati introdotti in Italia, verso la metà degli anni ’70. La loro principale caratteristica è una forte resistenza al “cancro della corteccia” (vedi Malattie del castagno);
4) Giapponesi, caratterizzate da piante con uno sviluppo ridotto, hanno bisogno di molta acqua e potature annuali per consentire un rinnovo continuo della chioma al fine di evitare un’alternanza di produzione.

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Le proprietà della castagna
La castagna è un frutto tipico dell’autunno ed è caratterizzato da una coriacea buccia marrone con forma tonda da una parte e piatta dall’altra e un polpa chiara all’interno. Dal sapore molto gradevole, ha un contenuto calorico relativamente alto e quindi deve essere assunto con moderazione da chi ha problemi di sovrappeso o obesità. La castagna è molto ricca di sostanze amidacee, ed è quindi nutriente ed energetica, ma non solo: possiede anche una grande percentuale di sali minerali quali:

  • potassio che funge da antisettico e rinforza muscoli e ghiandole;
  • fosforo (calcificante), essenziale per la formazione della cellula nervosa;
  • zolfo, antisettico, disinfettante, particolarmente importante per la robustezza delle ossa;
  • sodio, utile alla digestione ed essenziale per l’assimilazione dei cibi;
  • magnesio, vero e proprio equilibratore dell’umore rigeneratore del sistema nervoso;
  • calcio, essenziale per la formazione delle ossa, del sangue e dei nervi;
  • cloro, importante per la salute dei denti e dei tendini e infine il ferro per una buona circolazione del sangue.

La castagna, grazie alla vitamina B ed al fosforo, contribuisce all’equilibrio nervoso e col potassio a quello della nutrizione. Come la maggior parte dei farinacei, giova a coloro che soffrono di itterizia. Contiene cellulosa in misura tale da evitare il problema della stitichezza e poiché è un tonico del sistema venoso, è particolarmente indicata se si ha predisposizione a varici o emorroidi. Inoltre questi frutti, proprio per la ricchezza di glucidi, dimostrano proprietà energetiche e sono perciò molto efficaci nelle astenie fisiche e intellettuali per chi pratica sport o è soggetto a stress, mentre sono sconsigliati per i diabetici. La presenza di zuccheri indica la castagna come alimento alternativo per i bambini allergici al latte di vacca o al lattosio. La farina sopperisce, nella preparazione di dolci e minestre, al fabbisogno di carboidrati anche nei soggetti che presentano intolleranza ai cereali. La fibra è ritenuta molto importante per l’effetto positivo sulla motilità intestinale, sulla microflora e sulla riduzione della colesterolemia. Infine la castagna viene utilizzata con successo anche nei casi di anemia, magrezza e in gravidanza, in virtù del suo apporto di acido folico (notoriamente consigliato in gravidanza per prevenire alcune malfomazioni fetali).

Valori nutrizionali per 100 grammi di parte edibile:

Kcal 165.00
KJoule 688.00
Calorie da proteine 7.00 %
Calorie da carboidrati 84.00 %
Calorie da grassi 9.00 %

Composizione chimica

Quantità Parte edibile 85.00%
Acqua 55.80 gr
Proteine 2.90 gr
Carboidrati 36.70 gr di cui
zuccheri solubili 8.90 gr
Amido 25.30 gr
Grassi 1.70 gr di cui
saturi 0.42 gr
monoinsaturi 0.78 gr
polinsaturi 0.89 gr
Fibra totale 4.70 gr di cui
fibra solubile 0.37 gr
fibra insolubile 4.33 gr
Colesterolo 0.00 mg
Alcool 0.00 gr
Acido Fitico 0.05 mg

Altri effetti benefici della castagna
La castagna ha anche qualità antinfiammatorie (grazie al potassio, presente in grandi quantità) ed è particolarmente indicato in caso di febbre e dolori reumatici. Anche le foglie del castagno possono essere utilizzate con buoni risultati contro le malattie da raffreddamento: basta semplicemente comporre con esse un decotto da sorseggiare alla sera. Infusi con l’aggiunta di miele sono invece indicati come rimedi alla tosse da bronchite, oppure sotto forma di impacchi contro i reumatismi. Infine si segnalano anche le proprietà cosmetiche della castagna: con la sua polpa, infatti, si può realizzare una tinta “fai da te” che, applicata sui capelli, li schiarirà in modo naturale. Un impacco formato da bucce appena cotte, applicate dopo lo shampo, potrà conferire ai capelli una rinnovata lucentezza.

Controindicazioni delle castagne
La castagna rappresenta, in generale, un ottimo alimento. Non è, però, consigliata in caso di diabete, per la ricchezza di zuccheri; nelle persone che stiano seguendo una dieta ipocalorica, per l’elevato apporto di energia; in chi soffre di colite e aerofagia; nei soggetti con disturbi a carico del fegato.

Che differenza c’è tra castagne e marroni?
In realtà, la distinzione tra castagne e marroni non è sempre semplice; in generale, comunque, possiamo chiamare castagna il seme della pianta selvatica e marrone quello dell’albero coltivato. Le castagne hanno forma e dimensioni sempre variabili, mentre i marroni presentano caratteristiche più standardizzate e sono più pregiati e costosi.

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Crostata con crema di castagne alla vaniglia: ricetta gustosa e pratica

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CROSTATA CON CREMA DI CASTAGNE VANIGLIA RICETTA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari.jpgQuesto è il periodo dell’anno migliore per gustarsi una buonissima crostata con crema di castagne alla vaniglia, ecco come prepararla:

Ingredienti per la pasta frolla:

  • Farina 00 300 g
  • Burro 150 g
  • Zucchero a velo 130 g
  • Tuorli 2

Ingredienti per la crema di castagne alla vaniglia:

  • Castagne 800 g
  • Acqua 260 g
  • Zucchero 240 g
  • Baccello di vaniglia 1
  • Scorza di limone

Per spennellare, imburrare e infarinare la tortiera:

  • Uova 1
  • Burro q.b.
  • Farina 00 q.b.

Preparazione della crema:

  1. Lavate con cura le castagne sotto acqua corrente.
  2. Trasferite le castagne in una pentola capiente colma d’acqua e, una volta raggiunto il bollore, lasciatele bollire per 15 minuti.
  3. Trascorso questo tempo, scolatele e lasciatele intiepidire, quindi privatele della buccia aiutandovi con un coltellino affilato.
  4. Una volta sbucciate, ponetele in un passaverdure, fino ad ottenere un composto sabbioso (3), in alternativa potete usare uno schiacciapatate.
  5. In una pentola ponete la bacca di vaniglia con i suoi semi, lo zucchero, l’acqua e fate sciogliere lo zucchero a fuoco medio per 10 minuti, mescolando con una frusta.
  6. Eliminate la bacca di vaniglia con una pinza e quindi aggiungete il composto di castagne.
  7. Mescolate il tutto e dopo aver aggiunto la scorza grattugiata di un limone, lasciate cuocere per 1 ora, girando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.

Mentre la crema di castagne cuoce, dedicatevi alla preparazione della pasta frolla:

  1. Versate la farina e il burro freddo a tocchetti nella ciotola di un mixer e azionate fino ad ottenere un composto sabbioso.
  2. Trasferite la “sabbiatura” su una spianatoia e formate una conca al centro, dentro la quale verserete lo zucchero a velo.
  3. Rompete le uova, tenete da parte gli albumi e unite i tuorli alla “sabbiatura” e allo zucchero, amalgamate il tutto e lavorate con le mani velocemente, per evitare che l’impasto si scaldi, fino a quando non formerete un panetto sodo ed omogeneo.
  4. Avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per mezz’ora.

Preparazione finale:

  1. Tirate fuori il panetto dal frigo, eliminate la pellicola e stendete un cerchio di pasta frolla con un mattarello (13).
  2. Imburrate e infarinate una tortiera dal diametro di 28 cm, quindi adagiateci sopra la pasta frolla (14), per agevolarvi in questa operazione, arrotolate la sfoglia di pasta sul mattarello per poi srotolarla sulla teglia.
  3. Esercitate una leggera pressione lungo il perimetro della tortiera con il mattarello, in modo da eliminare la pasta in eccesso, infine premete con le dita per far aderire la pasta alla tortiera.
  4. Versate la crema di castagne, che nel frattempo si sarà intiepidita.
  5. Livellate la crema di castagne con il dorso di un cucchiaio, stendete la pasta frolla avanzata e ritagliate delle strisce di pasta con un tagliapasta, quindi disponetele sulla superficie della crostata, formando le classiche losanghe delle crostate.
  6. Una volta adagiate tutte le losanghe (19), spennellate la frolla con un uovo (20), per conferire croccantezza e lucentezza alla crostata.
  7. Infornate in forno statico preriscaldato a 180° per 45 minuti, se usate il forno ventilato, cuocete a 160° per circa 35-40 minuti.
  8. Una volta sfornata, lasciate raffreddare la vostra crostata con crema di castagne alla vaniglia e servitela!

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Tronchetto alla crema di castagne: ricetta deliziosa e semplice da preparare

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TRONCHETTO ALLA CREMA DI CASTAGNE RICETTA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Pene.jpgE’ una delle ricette dolci più golose ma non è difficile da preparare, basta solo mettere tra gli ingredienti pazienza e passione. Non è certamente un dolce “dietetico” quindi va mangiato con moderazione! Vediamo oggi come cucinare il tronchetto alla crema di castagne.

Ingredienti per la pasta:

  • 80 gr di farina;
  • 80 gr di zucchero;
  • 4 uova;
  • 40 gr di maizena (amido di mais);
  • un cucchiaio di rum.

Ingredienti per la farcitura:

  • 1,3 kg di castagne;
  • foglia di alloro;
  • 200 ml di panna fresca;
  • 150 gr di burro;
  • 140 gr di zucchero;
  • 3 cucchiai di cacao in polvere;
  • 2 cucchiai di rum.

Preparazione della farcitura:

  1. Lessiamo le castagne per 40 minuti mettendole subito in acqua fredda con la foglia di alloro.
  2. Ancora calde togliamo la buccia e la pellicina.
  3. Frulliamo con lo zucchero, burro, cacao e rum.
  4. Dividiamo il composto in due e solo in uno uniamo la panna montata.
  5. Mettiamo entrambe in frigo.

Preparazione della pasta:

  1. Lavoriamo i tuorli con lo zucchero fino a renderli soffici.
  2. Uniamo la farina e la maizena setacciate.
  3. Uniamo il rum e alla fine  gli albumi montati a neve.
  4. Stendiamo l’impasto in una teglia 30×35, foderata con carta forno.
  5. Mettiamo in forno a 180° per 15 minuti.
  6. Rovesciamo la pasta sul canovaccio, togliamo la carta e arrotoliamo ancora calda.
  7. Lasciamo raffreddare e srotoliamo.

Preparazione finale: 

  1. Farciamo la crema raffreddata con la crema con la panna.
  2. Arrotoliamo nella carta forno e mettiamo in frigo per un’oretta.
  3. Pareggiamo le estremità dopo aver tolto la carta.
  4. Spalmiamo la superificie con la crema senza panna.
  5. Mettiamo di nuovo in frigo per un’ora.
  6. Righiamo la superficie e decoriamo a piacere, ad esempio con granella di zucchero e marron glaces.

Per la versione light di questo dolce, potete usare come farcitura questa crema di castagne, decisamente meno calorica di quella prima esposta: Crema di castagne alla vaniglia: ricetta salutare, buonissima e facile da preparare

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Crema di castagne alla vaniglia: ricetta salutare, buonissima e facile da preparare

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CREMA DI CASTAGNE VANIGLIA RICETTA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgQuesta buonissima crema spalmabile di castagne alla vaniglia, grazie alle benefiche proprietà della castagna ed al basso contenuto di zuccheri aggiunti, è ideale come salutare crema da colazione o per la merenda, ma può essere utilizzata anche per farcire i dolci ma sani. Facile da preparare, in circa 2 ore circa più il tempo di raffreddamento.

Leggi anche: Castagne: calorie, varietà, proprietà e tabella nutrizionale

Ingredienti per 300 ml:

  • 500gr di castagne;
  • 80 gr di zucchero di canna integrale;
  • 1 cucchiaino di vaniglia naturale in polvere;
  • 130 ml di acqua
  • Sale marino integrale q.b.
  • Vasetto con tappo a vite che contenga almeno 300 ml di prodotto. Il vasetto ed il tappo devo essere accuratamente sterilizzato: tal proposito leggi: Come sterilizzare accuratamente i vasetti sottovuoto per le conserve

Preparazione:

  1. Lavate le castagne sotto acqua corrente.
  2. Mettete sul fuoco una capiente pentola con abbondante acqua che salerete leggermente, quando avrà raggiunto il bollore tuffatevi le castagne e cuocete per 30 minuti o finché non saranno ben morbide.
  3. Scolatele e lasciatele intiepidire, quindi, privatele della buccia e della pellicina.
  4. In una casseruola scaldate l’acqua, unitevi lo zucchero e mescolate fino a che non si sarà sciolto, a quel punto aggiungete le castagne che avrete grossolanamente sbriciolato con le mani.
  5. Continuate la cottura per 30 minuti, mescolando di tanto in tanto e mantenendo la fiamma al minimo.
  6. Trascorso il tempo indicato frullate la preparazione, fino a ridurla in purea, servendovi di un frullatore ad immersione, quindi, continuate la cottura per altri 20 minuti, fintanto che la consistenza non sarà cremosa.
  7. A 5 minuti dal termine della cottura della crema, aggiungete la vaniglia in polvere, mescolate accuratamente e spegnete il fuoco.
  8. Trasferite immediatamente la preparazione ancora calda nel vaso sterilizzato riempiendolo fino a 2 cm dal bordo.
  9. Chiudete con il tappo e capovolgete il vasetto. Tale operazione serve per creare il sottovuoto che consente alla preparazione di conservarsi.
  10. Tenere il vaso capovolto per alcune ore fino a che non si sarà del tutto raffreddato.

Avvertenza: la crema di castagne con il sottovuoto può essere conservata per diverso tempo, una volta aperta deve essere tenuta in frigo e consumata entro qualche giorno.

Uno dei miei usi preferiti di questa crema è questo: Tronchetto alla crema di castagne: ricetta deliziosa e semplice da preparare ma anche questo: Crostata con crema di castagne alla vaniglia: ricetta gustosa e pratica

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo

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