Quante calorie ha il melone e quali sono le sue proprietà?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO MELONE ARANCIONEIl cucumis melo, meglio conosciuto con il nome di melone è un frutto prodotto per il 60% in Asia, mentre in Europa i maggiori produttori sono Spagna, Romania, Francia e Italia. Il melone ha una forma rotonda o leggermente ovale; la buccia esterna ha un colore giallognolo e la sua polpa, ricca di semi piccoli e piatti, si presenta dolce e succosa. Esistono tre varietà di meloni: quelli estivi (cosiddetti retati, caratterizzati da striature in rilievo) e i cantalupi che hanno la buccia liscia e sono più aromatizzati e profumati; molto apprezzato e consumato è anche il melone invernale che si presenta con la scorza gialla o verde e la polpa chiara, generalmente dolce e saporita. Mediamente il melone possiede circa 34 calorie per 100 grammi ed è molto utile inserito nelle diete ipocaloriche.

Valori nutrizionali per
Calorie 34
Grassi 0,2 g
Acidi grassi saturi 0,1 g
Colesterolo 0 mg
Sodio 16 mg
Potassio 267 mg
Carboidrati 8 g
Fibra alimentare 0,9 g
Zucchero 8 g
Proteine 0,8 g
Vitamina C 36,7 mg Calcio 9 mg
Ferro 0,2 mg Vitamina D 0 IU
Vitamina B6 0,1 mg Cobalamina 0 µg
Magnesio 12 mg

Quali sono le proprietà del melone?
Il melone è considerato un frutto molto gustoso, mediamente saziante e abbastanza dissetante, grazie all’alto contenuto di acqua (circa il 91%). Per questo motivo aiuta anche a prevenire la disidratazione. In tavola viene servito abbinato al prosciutto crudo e rappresenta un ottimo e poco calorico antipasto. Un vasetto di yogurt magro abbinato ad una fetta di melone tagliato a pezzettini è un ottimo spuntino per chi sta osservando una dieta; leggermente lassativo, è rinfrescante ed è inoltre adatto a chi soffre d’anemia essendo ricco di ferro. È anche ricco di vitamine A e C ed è considerato un ottimo ricostituente per chi è carente di questi elementi. La vitamina A, nella forma di betacarotene, previene la formazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e delle smagliature. Anche la vitamina B è presente in questo frutto e oltre a tonificare, ricarica dal punto di vista “umorale” e si è anche rivelata ottima nel contrastare la fame nervosa. Inoltre questa vitamina migliora la capacità visiva e rinforza le ossa e i denti.

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Altre proprietà del melone
Il melone ha anche proprietà rinfrescanti, diuretiche, depurative e lassative ed è indicato in caso di stipsi e/o emorroidi e di dolori reumatici. La presenza di calcio, fosforo, magnesio e potassio rende il melone un ottimo integratore naturale contro il caldo: ne basta una fetta per migliorare e riattivare l’intestino pigro (quando “soffre” eccessivamente le alte temperature) ed ottenere un effetto anti gonfiore. Quindi le sue proprietà disinfiammanti, diuretiche e fluidificanti per il sangue sono molto efficaci per la rigenerazione delle cellule. Il suo apporto bilanciato di acqua e fibra rinfresca l’apparato digestivo e migliora la circolazione, eliminando il colesterolo e i trigliceridi in eccesso. Infine la sua polpa viene utilizzata, sotto forma di impasto, per curare ferite e ustioni.

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Il melone in cosmesi
Il melone si è rivelato anche un ottimo alleato di bellezza. In cosmesi viene utilizzato sotto forma di maschera che tonifica la pelle, rendendola morbida e vellutata. Ecco come preparare un’ottima crema per pelli secche: mescolare 1 dl di succo di melone ottenuto con la centrifuga, 1 dl di acqua oligominerale naturale e 1 dl di latte intero. Conservare il tutto in frigo (al massimo per una settimana) e agitare prima dell’uso. Molto utilizzata è anche la lozione rinfrescante “fai da te”, al melone e argilla: sbucciare un melone maturo, frullare la polpa e filtrarla attraverso un fitto colino. Raccogliere il succo in una terrina, aggiungere un cucchiaino di argilla verde e mescolare per un minuto. Lasciate riposare per 5 minuti. Dopo un’eccessiva esposizione al sole, se la pelle brucia particolarmente, immergere un batuffolo di cotone nel liquido e tamponare delicatamente le parti arrossate, ripetendo l’azione fino ad ottenere il sollievo desiderato. Lasciate agire per qualche minuto, quindi risciacquate con acqua tiepida. Il succo del melone ha un effetto rinfrescante ed astringente e attenua gli effetti negativi dell’eccessiva esposizione al sole. L’argilla dal canto suo, ha un effetto antiinfiammatorio, lenitivo e cicatrizzante.

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Acquisto e conservazione del melone
Per conservare bene il melone, tenere presente che la temperatura non dovrebbe mai scendere sotto i 5 °C, altrimenti il frutto potrebbe deteriorarsi. L’ideale sarebbe conservarlo in frigorifero, per 2-3 giorni, separandolo dagli altri altrimenti che potrebbero rimanere “contaminati” dal forte aroma che la polpa emana. Piccoli accorgimenti per non sbagliare quando si acquista un melone: percuotere il frutto con le nocche e accertarsi che non emetta nessun suono; premere i due estremi del melone e accertarsi che non sia troppo duro, ma neanche eccessivamente molle; la buccia deve essere intatta, priva di ammaccature o macchie scure e deve avere un profumo intenso. Tenere anche presente che il melone più gustoso è quello maschio, che ha un punto nero nella parte opposta rispetto al picciolo.

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Si possono mangiare i semi del cocomero o fanno male alla salute?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO ANGURIA MELONE COCOMERO FRUTTA (4)Chi li toglie uno ad uno, chi invece li manda giù senza porsi troppi problemi, sto parlando dei semi del cocomero, o dell’anguria se vi piace chiamare così il frutto estivo più famoso al mondo. Ma vi siete mai chiesti se questi semi fanno bene o fanno male alla nostra salute? Non esiste una risposta univoca a questa domanda, anche perché, come spesso accade, è la dose che fa il “veleno”!

I lati positivi del mangiare i semi di cocomero

I semi dell’anguria sono molto ricchi di fibre, antiossidanti e proteine: un etto di semi di cocomero ha circa 35 grammi di proteine (più di quelle contenute nella stessa quantità di carne, anche se ovviamente il loro valore biologico è inferiore). Un apporto, quello proteico, che consente addirittura di ridurre l’impatto glicemico del frutto stesso e mangiarne così un po’ di più anche a fine pasto.
I semini sono inoltre ricchi di grassi poli-insaturi (specie omega 6), utili per tenere a bada il colesterolo, il rischio cardiovascolare e l’iperattivazione del sistema immunitario. Ciò significa che potrebbero tornare utili per coloro che soffrono di allergie, asma o di autoimmunità.
I semi di anguria sono pieni anche di vitamine del gruppo B, importanti per il fegato, e di zinco, magnesio, manganese, fosforo, potassio, rame. Contenendo ferro, inoltre, questo è facilmente assorbito se i semini vengono mangiati insieme alla polpa che, avendo a sua volta una buona quota di vitamina C, consentirà una rapida assimilazione proprio del ferro (se assunto con l’acido ascorbico, infatti, il ferro si assorbe rapidamente).
Si ritiene inoltre che i semi di anguria possano apportare benefici in caso di parassiti o vermi intestinali; infine i semi masticati hanno effetto lassativo e una piccola quantità può apportare benefici all’apparato digerente.
Proprio per tutte queste loro incredibili qualità, si è diffusa tra le popolazioni asiatiche la tradizione di essiccare i semi di anguria e sbriciolarli per fare zuppe o infusi.

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Quando mangiare i semi di cocomero fa male alla salute

Mangiare i semi di cocomero diventa sbagliato in un caso specifico quando si esagera con le quantità: ingerire una grande quantità di semi di anguria, soprattutto se i semi vengono masticati, potrebbe infatti causare stipsi (cioè costipazione, la difficile o infrequente defecazione) e diarrea. Se al contrario non vengono masticati, potrebbero addirittura – se assunti in grandi quantità – determinare o favorire una occlusione intestinale. Meno problemi danno i semi “bianchi”, più piccoli ed elastici, mentre quelli più scuri sono più voluminosi e duri. Per diminuire il rischio di questi ed altri problemi relativi al loro transito intestinale, sarebbe bene preferire i semi bianchi a quelli scuri, assumerne quantità ridotte (o non assumerne affatto) e – se assunti in quantità ridotta – NON masticare i semi.

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In conclusione, i semi di anguria fanno bene o male alla salute?

Come abbiamo visto i semi del cocomero possono essere mangiati e – in quantità ridotte – possono apportare benefici alla nostra salute, tuttavia – esattamente come accade per qualsiasi altro alimento – è bene non esagerare ed usare il buon senso: la virtù è nel mezzo! Il mio consiglio inoltre è di provare almeno una volta la diffusa pratica asiatica citata prima: mettete da parte i semi di anguria, fateli essiccare e fateci degli infusi o metteteli in qualche gustosa zuppa per approfittare delle loro proprietà.

Prodotti per gustare al meglio l’anguria

Di seguito riportiamo una serie di prodotti davvero utilissimi per gustare al meglio questo buonissimo frutto, consigliati dagli appassionati dell’anguria:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Cocomero o melone: quale ingrassa di più?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO FRUTTA DIETA CIBO MELONE COCOMERO FRAGOLE UVAIn estate c’è chi preferisce il primo, chi preferisce il secondo o chi li adora entrambi, quello che è certo è che è veramente difficile trovare Continua a leggere

L’anguria fa ingrassare o dimagrire? Quante calorie ha?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO ANGURIA MELONE COCOMERO FRUTTA (1)In questi giorni di caldo sono sicuro che moltissimi di voi avranno optato per un frutto meraviglioso, che solo a vederlo richiama periodi estivi e vacanze: sto parlando dell’anguria.

Cos’è l’anguria?

L’anguria o cocomero (Citrullus lanatus), chiamato anche “melone d’acqua” nel meridione, è una pianta della famiglia delle Cucurbitaceae, originariamente proveniente dall’Africa tropicale. La polpa è ricca di acqua (più del 90%) e il contenuto in zuccheri semplici la rende particolarmente dolce, cosa che lo rende molto amato dai bambini. Le angurie sono disponibili esclusivamente nel periodo estivo, da maggio a settembre. Fatti curiosi: il nome “anguria” deriva dal greco tardo “angurion”, parola che significa cetriolo (il fatto ancora più divertente è che in inglese il termine “cetriolo” si dice “cucumber”!). coltivato fin dai tempi degli egiziani, tale frutto veniva spesso deposto nelle tombe dei faraoni, come mezzo di sostentamento per l’aldilà. La parte culturale termina qui, passiamo ora all’argomento che più ci interessa: l’anguria fa ingrassare o fa invece dimagrire? Scopriamolo insieme!

Valori nutrizionali per 100 grammi di anguria

Per 100 grammi di prodotto in media i valori nutrizionali saranno circa:

  • calorie: 16;
  • percentuale d’acqua: 92%;
  • proteine: 0, 6 mg;
  • fibre: 0,4 mg;
  • carboidrati: 6,2 g (in particolare fruttosio e nessun amido);
  • sodio: 1 mg;
  • minerali: 112 mg di potassio, 10 mg di magnesio, 11 mg di fosforo;
  • vitamina A: 189 mg;
  • vitamina C: 37 mg.

Meno calorie di una mela

Il primo dato da cui partire è che il cocomero ha solo circa 16 calorie per 100 grammi (come confronto ricordiamo che una mela ne ha circa 45) e contiene grandi quantità d’acqua: il suo consumo è quindi consigliato – specie per gli anziani – in estate e quando fa molto caldo per fare il pieno di idratazione e per tenere i reni in buona salute. Possiamo quindi affermare che l’anguria è un frutto light e che è anche un’ottima alleata nella lotta contro il colesterolo ed alcuni tipi di cardiopatie perché contiene grandi quantità di citrullina, una molecola che avrebbe un’azione preventiva nei confronti dell‘ipertensione.

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L’anguria è utile per perdere peso?

Pur avendo così poche calorie, il cocomero non fa ovviamente dimagrire perché non esiste un cibo con proprietà dimagranti di per se. E’ però un cibo consigliato in una dieta ipocalorica proprio per il suo modesto apporto di calorie: dolce e fresco l’anguria è un frutto che può dare molta soddisfazione al palato e spegnere temporaneamente la fame. L’anguria non andrebbe però mangiata al termine di un pasto, soprattutto se molto abbondante: l’alta percentuale di acqua che contiene, infatti, limita l’azione dei succhi gastrici, rendendo il processo digestivo più lungo e faticoso. L’ideale è sfruttarla per un piacevole snack pomeridiano oppure di metà mattina: soddisferà la fame senza essere pesante né grasso. L’anguria è inoltre ricchissima di potassio che abbinato alla vitamina C ha un effetto diuretico e drenate. Se avete patologie del circolatorio o soffrite di cellulite, il cocomero sarà un perfetto alleato per aiutarvi nella lotta a questo inestetismo.

Le proprietà dell’anguria

Rossa e succosa, l’anguria aiuta a combattere il caldo e la disidratazione perché – come già prima ricordato – è ricca di acqua, vitamine e sali minerali. L’anguria è ricchissima delle vitamine A e C, che proteggono la pelle, e di vitamine B. E’ così rossa proprio per la presenza di carotenoidi, sostanze antiossidanti che combattano i radicali liberi. Molte caratteristiche dell’anguria sono simili a quelle del pomodoro: entrambi contengono licopene che ha un’importante azione protettiva della vista e ha proprietà antitumorali. Questo frutto è anche ottimo per il potenziamento del sistema immunitario. Infine, potrebbe anche essere ribattezzato il frutto dell’amore. Secondo una ricerca condotta dall’americana Texas A&M University, il già citato aminoacido citrullina è capace di aiutare chi ha problemi di disfunzione erettile agendo sui piccoli vasi sanguigni. La citrullina, presente in buona quantità soprattutto nella parte bianca tra la polpa e la buccia del frutto, favorisce infatti la vasodilatazione grazie alla produzione di arginina e di monossido di azoto, mimando gli effetti ottenuti con l’assunzione di Viagra, ovviamente con le debite proporzioni. Con la polpa dell’anguria, unita a latte e succo di limone possono essere infine preparate delle ottime creme rinfrescanti ed idratanti, mentre il succo di anguria con argilla è base per una maschera rinfrescante dopo sole.

Prodotti per gustare al meglio l’anguria

Qui di seguito vi presentiamo alcuni prodotti utili per gustare al meglio l’anguria ed inventare ricette divertenti e gustose:

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