Albert Bruce Sabin, il medico che fece un regalo a tutti i bambini del mondo

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma MITO ALBERT BRUCE SABIN VACCINO POLIO Radiofrequenza Rughe Cavitazione Cellulite Luce Pulsata Peeling Pressoterapia Linfodrenante Mappatura Nei Dietologo DermatologiaIl mio mito è il medico polacco Albert Bruce Sabin. Non lo conoscete? Sappiate che voi stessi o qualche vostro parente siete probabilmente vivi o comunque in salute anche grazie a quel simpatico signore che vedete in questa foto.

Questo grande uomo creò il vaccino anti-poliomielite, salvando la vita a decine di milioni di bambini. Grazie a questa sensazionale scoperta Sabin sarebbe potuto diventare uno degli uomini più ricchi della terra, ed invece non brevettò la sua invenzione, rinunciando allo sfruttamento commerciale da parte delle industrie farmaceutiche, facendo in modo che il prezzo del farmaco rimanesse estremamente basso ed alla disponibilità di tutti, anche dei più poveri, salvando milioni di bambini da una terribile malattia. A chi gli chiese il perché di questa sua decisione, lui rispose:

«Tanti insistevano che brevettassi il vaccino, ma non ho voluto. È il mio regalo a tutti i bambini del mondo»

Il mio mito è Albert Bruce Sabin, l’uomo che ha preferito non arricchirsi per regalare la vita a milioni di bambini nel mondo.

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Marito e moglie da dieci anni e con una figlia, scoprono di essere fratello e sorella

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma MARITO MOGLIE DIECI FIGLIA FRATELLO E SORELLA Radiofrequenza Rughe Cavitazione Grasso Pressoterapia Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Filler BotulinoStanno insieme da dieci anni, oggi scoprono di essere fratello e sorella. La sconvolgente storia viene dal Brasile e l’ha svelata una trasmissione di Radio Globo, «The Time Is Now». Leandro ed Adriana, rispettivamente 39 e 37 anni, entrambi brasiliani ed entrambi orfani, si conoscono anni fa, si innamorano e quindi coronano il sogno di andare a vivere insieme come marito e moglie. Hanno anche una figlia di sei anni. Una vita felice la loro con un unico grande buco nero: non sapere chi è la madre che ha abbandonato sia uno sia l’altro più o meno dalla nascita. E’ soprattutto Adriana, la moglie, che insegue ostinatamente il suo passato e vuole arrivare alla verità. Sa soltanto che sua madre si chiama Maria, come quella di suo marito Leandro: sembra solo una casualità. Le ricerche negli anni vanno tutte a vuoto, così Maria decide di tentare l’ultima carta, quella dell’appello sull’emittente Radio Globo che va in onda con una trasmissione dal titolo «The Time Is Now», che è un po’ come il nostro «Chi l’ha visto?», fatto apposta per trovare le persone scomparse.

La rivelazione choc

Radio Globo riesce a rintracciare la donna che aveva lasciato più di trenta anni fa la piccola Adriana e suo padre da soli. Il colpo di scena arriva però quando le due donne si parlano telefonicamente in diretta, durante il programma. La signora Maria svela alla figlia ritrovata che ha un altro figlio il cui nome è Leandro e che ha abbandonato quando era molto piccolo. In pochi minuti si capisce che quel Leandro è lo stesso uomo con il quale Adriana convive. «Non posso credere a quello che mi stai dicendo. Leandro è mio marito – esclama Adriana tra le lacrime – ho paura che ora non mi vorrà più». In studio è gelo per la verità appena svelata. Il seguito si svolge in casa della coppia. All’inizio, entrambi sotto choc per aver saputo di essere fratello e sorella, vivono giorni difficili ma poi decidono che l’amore è grande e continueranno a stare insieme. Dicono a Radio Globo: «Sarebbe stato diverso se avessimo saputo tutto questo prima, ma non lo sapevamo e ci siamo innamorati. Ora solo la morte può separarci». Un’unione che anzi si rafforzerà perché Adriana e Leandro hanno annunciato che diventeranno legalmente marito e moglie.

FONTE

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Il bello della conoscenza è…

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Specialista in Medicina Estetica Roma IL BELLO DELLA CONOSCENZA E...  Radiofrequenza Rughe Cavitazione Grasso Pressoterapia Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Filler Botulino SexIl bello della conoscenza è quello di colmare la nostra mente seminandovi dei dubbi, non riempendola di certezze.

Foto tratta dalla Biblioteca Angelica di Roma, fondata nel 1604, fu la prima biblioteca europea aperta al pubblico.

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Scoperto un nuovo codice nel DNA

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO LABORATORIO MICROSCOPIO DNA GENETICADalla sua scoperta negli anni ’60 gli scienziati hanno creduto che il Dna fosse “solo” il codice delle “istruzioni” necessarie alle cellule per produrre le proteine. Ma ora è stato scoperto un secondo codice all’interno del Dna. È quanto riferisce la rivista Science sottolineando che la novità potrebbe avere grandi implicazioni nell’uso del genoma dei malati per fare diagnosi. Il nuovo codice è “scritto” proprio sopra quello conosciuto e decodificato ma piuttosto che occuparsi delle proteine, quest’ultimo fornisce alle cellule le istruzioni per controllare i geni.

Continua la lettura su https://www.lastampa.it/scienza/2013/12/13/news/individuato-un-secondo-codice-del-dna-1.35946153/

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Scoperto un nuovo legamento nel ginocchio

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA CHE CORRE SPORT ALLENAMENTO RUNNER MARATONETA CORRERE GAMBE PIEDI MUSCOLIUno dei miei prof. di anatomia una volta mi disse che ormai, dell’anatomia macroscopica del nostro corpo, sappiamo tutto e non c’è più nulla da scoprire: si sbagliava. Nel numero di ottobre 2013 della rivista scientifica Journal of Anatomy alcuni medici dell’ospedale universitario di Lovanio, in Belgio, hanno annunciato l’identificazione di un nuovo legamento del ginocchio. La scoperta, come spiega il blog Well del New York Times, «dovrebbe migliorare la nostra comprensione del funzionamento del ginocchio e del perché alcune operazioni chirurgiche non danno l’effetto desiderato, oltre a sottolineare la complessità che continua a lasciare stupefatti dell’anatomia umana».

Continua la lettura su https://www.ilpost.it/2013/11/13/nuovo-legamento-ginocchio/

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Il Nobel per la medicina a tre biologi per il sistema di trasporto delle cellule, con un pizzico di Italia

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO LABORATORIO MICROSCOPIO (2)Possono essere considerati gli esploratori delle cellule, i tre vincitori del Nobel per la Medicina 2013. Gli americani James E. Rothman e Randy W. Schekman, premiati insieme al tedesco Thomas C.Sudhof, hanno gettato le basi per studiare in modo nuovo le malattie, partendo cioè dagli errori che avvengono nel cuore delle cellule.

È un campo che è appena agli inizi, ma che secondo alcuni potrebbe avere un grandissimo impatto sulla medicina del futuro, confrontabile perfino a quello che ha avuto la scoperta della struttura a doppia elica del Dna. Così come la chiave per capire molte malattie si nasconde nei geni, nella macchina complessa che fa funzionare le cellule c’è il grimaldello per comprenderne molte altre: da quelle del metabolismo, come il diabete, ad alcune malattie del sistema nervoso, compresa la schizofrenia, fino alla fibrosi cistica.

È un Nobel nel quale c’è anche un pizzico di ricerca italiana, considerando che nella bibliografia delle motivazioni viene citato lo studio coordinato da Cesare Montecucco, dell’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e dell’università di Padova. «Per noi le cellule sono come delle cittadelle medioevali, chiuse da una cinta di mura e con un vivacissimo traffico fra esterno e interno», spiega Montecucco. Rothman, Schekman e Sudhof hanno il merito di aver superato le «mura» che proteggono le cellule e di avere osservato da vicino il traffico che trasporta continuamente fuori dalle cellule le molecole utili a tutto l’organismo, `impacchettate´ all’interno di vescicole.

A Schekman va il merito di aver scoperto i “semafori” che regolano il traffico cellulare: sono i geni che producono le proteine che regolano la circolazione delle vescicole w li ha identificati confrontando le cellule di un microrganismo semplicissimo come il lievito. Rothman si è concentrato su un altro aspetto cruciale: il “portone” che lascia uscire dalle cellule le molecole utili all’organismo. Ha scoperto cioè l’insieme di proteine che permette alle vescicole di fondersi con la membrana cellulare e di rilasciare all’esterno il loro contenuto in modo corretto. Sudhof si è occupato del `software´ che regola i semafori, assicurando che tutte le merci siano trasportate al posto giusto nel momento giusto. Il suo punto di partenza è stato lo studio dei segnali trasmessi da una cellula all’altra grazie al trasporto degli ioni di calcio.

Rothman, Schekman e Sudhof sono arrivati alle loro scoperte in modo indipendente e insieme hanno gettato le basi per comprendere il meccanismo complesso che permette all’organismo di funzionare agendo dall’interno di ognuna dei miliardi di cellule che lo costituiscono. È la strada per riuscire a considerare da un punto di vista completamente nuovo malattie molto comuni, come il diabete, e per gettare le basi per future generazioni di farmaci.

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