Il narghilè fa più male delle sigarette

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMO SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZA UOMOIn Italia non è certamente diffuso come le sigarette, ma si può trovare in alcuni locali e chi va in alcuni Paesi africani o orientali può acquistarne uno da tenere in casa. È il narghilè, o pipa ad acqua, spesso considerato un modo di fumare più «sano» rispetto alle sigarette. Così non è, e lo ribadisce una revisione di studio firmata da ricercatori della Universidad Anahuac di Huixquilucan, in Messico, pubblicata sulla rivista Respiratory Medicine con il titolo «Hookah, is it really harmless?» (narghilè, è davvero innocuo?).

I rischi

Il narghilè determina per la salute gli stessi rischi di ogni altro modo di consumare tabacco, a partire dalla dipendenza. Nelle urine di chi ne fa uso tutti i giorni sono stati trovati livelli di metaboliti della nicotina equivalenti a quelli di una persona che fuma 10 sigarette al giorno, sufficienti a dare dipendenza. Inoltre alcune ricerche hanno legato il narghilè agli stessi tumori e problemi respiratori delle sigarette (bronchite cronica, tumori al polmone, alla bocca, alla prostata, disturbi cardiovascolari), con in più il rischio di trasmissione di herpes ed epatite C dovuto alla condivisione del dispositivo. Per non parlare del rischio di avvelenamento da monossido di carbonio. «Il narghilè spesso è visto come una forma di uso del tabacco più socialmente accettabile – spiega Ruben Blachman-Braun, uno degli autori -, ma non dovrebbe essere considerata un’alternativa più salutare». Tanto più che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità chi usa il narghilè lo fa in genere per un tempo che va dai 20 agli 80 minuti, e in questo lasso di tempo è possibile inalare un quantitativo di fumo equivalente a quello di cento sigarette.

Come funziona

Il narghilè, chiamato anche «shisha» o «hookah», produce il fumo grazie a un contenitore d’acqua, spesso profumata, al cui interno viene fatta passare una spirale che consente al fumo di raffreddarsi prima di giungere alla bocca del fumatore attraverso un tubicino flessibile. «È proprio il sapore profumato del tabacco usato nei narghilè che lo rende uno strumento attraente e alla moda per i ragazzi – sottolinea Tracey Barnett dell’Università della Florida interpellata dalla Reuters -, che in questo modo credono falsamente che sia meno dannoso rispetto alle sigarette. Ma l’acqua non filtra nessuna delle tossine presenti nel tabacco».

I migliori prodotti per il fumatore che vuole smettere di fumare

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, pensati per il fumatore che vuole smettere di fumare o che ha smesso da poco:

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Sigarette: vietata la vendita dei pacchetti da 10

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMO SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZA UOMOScatta il divieto per la vendita dei pacchetti di sigarette “da dieci” all’interno dei paesi dell’Unione Europea. Sarebbe questa la decisione presa dai rappresentanti permanenti degli Stati membri nel Consiglio Ue (Coreper), che con questo divieto impongono un nuovo giro di vite sul problema del fumo. La ragione che sta alla base di una decisione del genere è molto semplice: i pacchetti contenenti meno di 20 sigarette attraggono inevitabilmente i giovani e i giovanissimi, dal momento che costano sicuramente meno rispetto ai normali pacchetti di sigarette da 20. Proprio rivolta ai giovanissimi è inoltre la norma che vieta l’utilizzo di additivi e di aromi (come quelli alla menta o alla vaniglia) che possano rendere più gradevole il fumo. Tale divieto sarà però applicabile nel 2020, ovvero quattro anni dopo l’entrata in vigore della direttiva.

Secondo quanto riportato dal responsabile Ue alla Salute, Tonio Borg, e la relatrice del parlamento europeo, Linda McAvan, il nuovo divieto sarebbe peraltro meno severo rispetto a quello che avrebbe voluto la Commissione europea. Fra le altre modifiche, vi è anche quella relativa alle dimensioni delle avvertenze sanitarie contro il fumo che si trovano sui pacchetti di sigarette, che corrisponderanno al 65% e si troveranno sia sulla facciata che sulla parte posteriore dei pacchetti. Inoltre, nei pacchetti di sigarette dovranno necessariamente essere inserite delle immagini approvate dalla Commissione che mostrino quali sono gli effettivi danni che il fumo provoca. Qualora i Paesi membri volessero adottare misure più rigide, potranno infine introdurre i cosiddetti pacchetti “neutri”, ovvero quelli senza marchio. Per quanto concerne il dibattuto argomento delle sigarette elettroniche, la normativa lascia agli Stati Membri la scelta se considerare tali prodotti come delle medicine, oppure come dei derivati dal tabacco.

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Tutte le falsità che girano su internet a proposito delle sigarette

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMA SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZA OCCHIALI DA SOLE UOMOSui vari forum di internet girano una serie di falsità incredibili a proposito della sigaretta e della nicotina. Eccone alcune tipiche:

“fuma le sigarette light che fanno meno male” ho già risposto in questo articolo

“fuma le Camel che hanno meno additivi delle Marlboro” le sigarette fanno male. TUTTE.

“fuma il drum che non fa venire il vizio” la nicotina crea dipendenza nell’uomo, sempre e comunque!

“fatti una canna perché le canne non fanno male” la cannabis può essere usata in alcune terapie, ma solo sotto controllo medico!

“le canne fanno bene perché sono naturali” anche la Cicuta è naturale, ma non fa certo bene: chiedetelo a Socrate!

“fumare qualche sigaretta ogni tanto fa bene alla salute” nessuna sigaretta al mondo fa bene alla salute del nostro corpo.

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“fumare è una abitudine” non è vero! lavarsi i denti prima di andare a dormire è una abitudine, fumare non è un’abitudine: è una tossicodipendenza. Il fumatore è – dal punto di vista fisiologico – come un eroinomane, quello che cambia è la sostanza (nicotina al posto di eroina) e il fatto che fumare è moralmente e socialmente accettato mentre farsi di eroina no. Il livello top si raggiunge nel sito AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) dove ho trovato un articolo intitolato così: “L’abitudine al fumo? È scritta nel DNA”

“fumare è un vizio” vedi il punto precedente

“ci vuole tanto tempo per diventare dipendenti dalle sigarette” lo sapevate che la nicotina è la droga che induce dipendenza più velocemente rispetto a tutte le altre? E’ più veloce perfino di cocaina ed eroina

“è inutile smettere di fumare, in ogni caso le nostre città sono inquinate” certo che sono inquinate, ma siete davvero sicuri di voler aggiungere ai danni che già vi provoca l’inquinamento, anche i danni da sigaretta?

“ho smesso di fumare da tanti anni, me ne fumo giusto una, non mi farà male” anche dopo 20 anni aver smesso vi prometto che basterà anche solo un tiro per ricadere facilmente nel circolo vizioso della dipendenza da nicotina. Tanti sacrifici per smettere, perché rischiare?

“la nicotina è innocua” la nicotina è altamente tossica, è usata come insetticida, se vi iniettassi nelle vene la nicotina contenuta in una singola sigaretta, rischiereste di morire

“io fumo, di qualcosa si dovrà pur morire” contento tu di morire 10 anni prima rispetto alla media e dopo aver vissuto una vita piena di malanni

“il fumo passivo fa più male di quello attivo” questa vi assicuro che è totalmente falsa

“il fumo del sigaro e della pipa non si inala quindi non provoca il cancro” certamente, ma solo se omettiamo i pazienti ricoverati da noi per tumori del cavo orale che fumavano pipa o sigaro. Questo tipo di fumo non viene di norma inalato, però rimane comunque in bocca ed è qui che può determinare il cancro. Inoltre, anche non inalando, una piccola quantità di fumo raggiunge lo stesso i polmoni. Quindi, anche se il rischio di tumore del polmone per i fumatori di sigaro o pipa non è così alto quanto per i fumatori di sigaretta, è comunque molto più alto rispetto i non fumatori.

“fumo il sigaro o la pipa perché fa meno male della sigaretta” in parte ciò è vero, come abbiamo potuto vedere nel punto precedente. Ma c’è solo un problema: il fumo passivo. Il sigaro emette nell’ambiente una quantità di particelle sospese (PM) e idrocarburi policiclici aromatici (IPA) fino a 8 volte più alta rispetto alla sigaretta. Esaminando le sostanze prodotte dalla combustione di un grammo di tabacco fumato, si nota che il “tar” (materiale particolato eliminate l’umidità e la nicotina), il monossido di carbonio e l’ammoniaca sono prodotti in quantità maggiori dai sigari rispetto alle sigarette. Insomma il fumo passivo ed il fumo di terza mano che rimane nell’ambiente – e che continuerete a respirare assieme ai vostri figli anche dopo aver spento il sigaro – fa molto più male rispetto al fumo passivo di sigaretta.

“fumare fa male solo ai polmoni” la sigaretta ripone nel vostro sangue un veleno, il vostro sangue arriva a TUTTE le miliardi di cellule del vostro corpo. Fate voi il sillogismo e vediamo se siete ancora sicuri che il fumo faccia male SOLO ai vostri polmoni. Il fumo di sigaretta è fattore di rischio di arteriosclerosi, di aneurisma dell’aorta addominale, di infarto del miocardio, di ictus cerebrale, di enfisema, di impotenza, di morte prematura del feto, di fratture, di tutte le malattie respiratorie e di tutti i tumori. Vi dico solo che agli esami universitari, quando elencavo le cause di una malattia e non sapevo più che dire al prof, tiravo puntualmente fuori il fumo di sigaretta e non sbagliavo mai. La sigaretta aumenta il rischio di sviluppare virtualmente QUALSIASI MALATTIA ESISTENTE!

Leggi anche: La vera rivoluzione è smettere di fumare

Queste sono frasi prese da alcuni forum, le ho lasciate in originale. Sono piene di vere e proprie assurdità:

Oggi ho fumato con il mio migliore amico la prima sigaretta… Nè io nè lui abbiamo il vizio del fumo… Ci siamo prefissati di fumare senza prendere il vizio (tipo una volta al mese) perchè ho sentito dire che dal punto di vista salutare, la sigaretta se non fumata più volte alla settimana fa bene perchè la nicotina fa bene al corpo… Secondo voi è possibile fumare ogni tot senza prendere il vizio?

Il fumo è un vizio o una abitudine? io fumo da dieci e + anni,all’inizio( i primi anni )è abitudine)poi dopo 4 o 5 propio il fisico comincia a non riuscire a farne a meno finchè non diventi fumatore fisso di un pacchetto o 1|5 al giorno,arrivato a quel punto per come ti senti senza fumare ti assicuro che è un vizio(io mi sono anche andato a comprare le sigarette di notte)

Non c’è niente di più bello al mondo di una sigaretta davanti a una birra ghiacciata mentre si chiacchiera con un amico. A me fumare quando bevo in compagnia piace, mi piace da matti e non voglio smettere.

Domanda: È normale che dopo aver fumato due sigarette giri la testa? Risposta: Spera che ti venga sempre il mal di testa, è una cosa positiva perché significa che non hai ancora preso il vizio

Uno dei miei preferiti è questo messaggio, scritto dal classico fumatore convinto che fumare sia piacevole:

Io preferisco il sigaro. Un buon sigaro fumato su una buona poltrona accompagnato da una bella musica regala un momento di pace e tranquillità che nient’altro può eguagliare. E’ un incontro col pensiero, una mezz’ora o meglio un ora di pace, che gratifica dopo una giornata di lavoro, studio o fatica in generale. Conosco tante persone che provano lo stesso piacere che provo io con un bel sigaro, in comode rate da cinque minuti con dieci sigarette. C’è chi invece lo prova con un’ ora di corsa, o di palestra (contenti loro xD) o di quel che preferisce in generale. Obbietterai citando tutti i danni che provoca il fumo, ma anche questo è una questione di punti di vista. Magari per il mio vizio a sessant’anni mi verrà un cancro, vivrò trent’anni in meno di chi invece è stato un vero salutista (il tutto se dio vuole). E con ciò? Dovrei rinunciare alla mia ora di piacere al giorno in cambio della possibilità di vivere altri trent’anni su questo mondo, anni che passerò chiaramente da vecchio, rincoglionito, assistendo al mio lento e patetico declino verso la morte. Che poi, per avere questi trent’anni in più, a quante cose dovrei rinunciare? Perché prima c’è il tabacco, poi c’è l’ alcol, alcuni cibi, la sedentarietà ecc, ecc. Ma a quel punto, se la mia vita è un inferno di regole alimentate dalla paura dell’inevitabile, allora tanto vale averla. No, no, non fa per me, tanto il viaggio deve finire per tutti prima o poi, preferisco che duri meno accompagnato da ogni piacere che questo mondo può offrirmi che non che sia lungo e ricco di privazioni!

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Quali sono le sigarette che fanno più male alla salute? E quelle che fanno meno male?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMA SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZAQuali sono le sigarette che fanno più male alla salute?

Fumare fa male. Sempre. Ma quali sono le sigarette che fanno più male alla salute? Tanto per cominciare, fumare appena svegli aumenta enormemente il rischio di ammalarsi di tumore alla bocca e ai polmoni. Lo dimostra uno studio della Penn State University, pubblicato recentemente sulla rivista Cancer, Epidemiology, Biomarkers and Prevention che ha valutato i dati di circa 2000 fumatori americani. In particolare, i ricercatori hanno analizzato i livelli nelle urine di biomarcatori specifici della presenza di cancerogeni dovuti alla combustione del tabacco. Dall’analisi è così emerso che il tasso di sostanze nocive in chi fuma entro i primi cinque minuti dal momento del risveglio è il doppio rispetto a chi aspetta almeno un’ora prima di prendere in mano una sigaretta. Fumare fa male, ma fumare appena svegli fa ancora più male.

Leggi anche: Smettere di fumare: quanto e per quanto tempo ingrasserò? L’esperienza mia e dei miei pazienti

Quali sono le sigarette che fanno meno male alla salute?

Risposta facilissima: quelle che non fumi! Delusi dalla risposta? Vi assicuro che è la risposta scientificamente più corretta che si possa dare. Ed è incredibile come, sui forum sparsi per internet, a questa domanda rispondono mediamente gli utenti (clicca qui se vuoi qualche esempio di falsità che gira su internet a proposito delle sigarette).  Volendo potete provare con la sigaretta elettronica che in teoria fa meno male delle sigarette normali (dico “in teoria” perché i dati a nostra disposizione sono ancora insufficienti per poterlo dire con certezza). Ma il mio consiglio è di smettere completamente visto che con la sigaretta elettronica correte il rischio di tornare prima o poi a fumare le sigarette standard in una quantità maggiore rispetto a prima.

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Sigarette in Italia: tutti i numeri del 2013

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMA SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZAQuanti sono i fumatori in Italia nel 2013? Quanti uomini e quante donne? Eccovi un po’ di numeri! In Italia i fumatori sono 10,6 milioni, che corrispondono al 20,6% della popolazione sopra i 15 anni, tuttavia quasi 1 su 10 (il 13,4%) ha cominciato prima, mentre l’età media della prima sigaretta è circa 17 anni. Questi i dati ottenuti dal Rapporto 2013 sul fumo dell’Istituto superiore si sanità, dal quale emerge anche che il 12,2% di chi è tabagista vorrebbe smettere nei prossimi sei mesi e che in media chi decide di abbandonare il pacchetto ha superato i 40 anni (il 42,5%).

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Le sigarette sono radioattive e le aziende produttrici ce l’hanno tenuto nascosto per anni

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMO SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZA UOMOForse non tutti sanno che tra le circa 4.000 sostanze aspirate con le sigarette, almeno una cinquantina delle quali tossiche e cancerogene, ce ne sono anche di radioattive. Ma il fatto sconvolgente, denunciato dai ricercatori dell’Università di Los Angeles su Nicotine and Tobacco Research è la reticenza a rendere noto questo particolare di cui le aziende sarebbero a conoscenza da molti anni.

Continua la lettura su https://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/11_ottobre_27/sigarette-radioattive-polonio-valetto_252c5b10-f98a-11e0-bc4b-5084eabf7820.shtml

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Il pacchetto di sigarette che ti parla e ti invita a smettere di fumare

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMA SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZA UOMOAlcuni ricercatori dell’Universita’ di Stirling, nel Regno Unito, hanno creato a scopo di ricerca dei pacchetti di sigarette davvero particolari: hanno la capacità di… parlare! L’obbiettivo è che sia il pacchetto di sigarette stesso a far smettere di fumare il tabagista, “parlando” direttamente con lui! Due i messaggi audio registrati finora, ma in futuro potrebbero essere di più. I ricercatori dell’Università di Stirling hanno testato il pacchetto parlante su un gruppo di ragazzi di età compresa tra i 16 e i 24 anni ma ben presto saranno testati anche su altre fasce d’età. 

I messaggi incorporati in questi pacchetti di sigarette sono per ora due: il primo messaggio dà un numero di telefono da chiamare per ricevere consigli e aiuto su come smettere di fumare; il secondo messaggio informa il tabagista che le sigarette riducono la fertilità. Coloro che si sono sottoposti all’esperimento hanno dichiarato che questa trovata è abbastanza incisiva, soprattutto per la ripetizione del messaggio: quest’ultimo infatti parte ogni volta che il consumatore apre il pacchetto per prendere una sigaretta. Secondo l’esperimento l’efficacia maggiore si è registrata soprattutto fra le ragazze di circa 16 anni.

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Scatta l’aumento record per le sigarette: un motivo in più per smettere

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMA SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZAProprio ieri, 16 ottobre 2013, ho festeggiato un anno da quando ho smesso di fumare. Sono veramente soddisfatto della mia scelta e spero che tutti voi lettori fumatori possiate trovare la forza e la voglia per prendere quel pacchetto che avete in tasca o in borsa e buttarlo definitivamente nella spazzatura. Non volete farlo per la vostra salute? Non volete farlo per la salute dei vostri figli? Non volete farlo per essere più belli e per avere più energia “sotto le coperte”? Presto avrete un motivo in più per smettere, visto che viene ad essere colpito qualcosa che di questi tempi sta soffrendo già veramente molto: il portafogli.

Aumento record

Sta per scattare infatti l’aumento record per le sigarette voluto dal governo e questa non è la sola brutta notizia per i fumatori visto che ulteriori aumenti sono già programmati per i prossimi tre anni. I consumatori delle “bionde” dovranno sorbirsi a partire dal primo gennaio 2014 almeno quaranta centesimi di aumento per ciascun pacchetto. Non che sia il primo, ma, certamente, è l’incremento più consistente mai messo in atto in una volta sola. Il rincaro così come concepito dai tecnici di Fabrizio Saccomanni è programmato per tappe: sarà di ben il 18,7% in tre anni. Dopo i quaranta centesimi del 2014, infatti, seguiranno almeno due aumenti di venti centesimi a pacchetto dal 2015 in poi.

Troppo aumento, minori entrate

Tutto questo serve per ricavare qualche soldo per questa Italia in piena crisi economica, anche se i risultati sperati (le maggiori entrate) potrebbero essere minori delle aspettative. Dovete infatti sapere che proprio l’anno scorso, tra gennaio e giugno del 2012, le vendite di tabacchi lavorati hanno messo a segno un calo del 9%. Detta così sembra che qualche campagna contro il tabagismo abbia sortito l’effetto sperato. E invece no. Semplicemente sembra essere stata raggiunta la soglia massima di tassazione portando il prezzo del pacchetto oltre i 5 euro e quindi nel migliore dei casi qualcuno ha smesso, nel peggiore si è rivolto al mercato di contrabbando delle sigarette. E’ quello che molti prevedono che avverrà anche con l’ultimo aumento dell’IVA: i prezzi aumentano, la gente non compra, i ricavi per lo Stato diminuiscono. Ma l’Economia non è proprio la mia materia, forse è meglio se torno alla mia amata Medicina!

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