Erezioni del mattino: che indicano? Devono essere sempre presenti? 

MEDICINA ONLINE PENE LUNGHEZZA TEDESCHI ACCUSANO MISURA ACCORCIA DOTTORE AIUTO IL MIO PENE SI STA ACCORCIANDO SPERMA AUMENTO EIACULAZIONE ORGASMO SESSO UOMO DONNALe tipiche erezioni peniene che l’uomo prova al momento del risveglio, devono essere sempre presenti? La risposta è no: se è vero che la presenza di erezioni di buona qualità al risveglio è un chiaro segnale di buon funzionamento del sistema erettile, è falso che esse debbano essere presenti ad ogni risveglio come è falso che una loro assenza sia sintomo di cattivo funzionamento del pene e dei meccanismi erettivi.

Perché si verifica l’erezione mattutina?

L’erezione mattutina è dovuta a vari motivi. Generalmente l’erezione è accompagnata ad un bisogno fisiologico di urinare: l’urina gonfia la vescica per tutta la notte e va a stimolare la mattina la prostata, determinando inconsciamente una sottospecie di piacere che stimola l’erezione peniena. Inoltre, dato che urina e sperma fuoriescono nell’uomo dallo stesso condotto (l’uretra), esistono dei meccanismi che impediscono la fuoriuscita di urina quando si verifica l’erezione, in modo da non far mescolare urina e liquido seminale: tale meccanismo potrebbe essere messo in funzione tramite l’erezione per evitare perdite accidentali di urina al mattino. La vescica piena inoltre tende ad ostacolare anche l’abbandono del sangue dai corpi cavernosi del pene favorendo l’erezione. A tutto ciò si aggiunge il fatto che l’uomo presenta al mattino un altissimo livello di testosterone, fatto che potrebbe favorire l’erezione.

Erezioni e fase REM del sonno

Il fenomeno delle erezioni notturne è collegato ad una fase ben specifica del sonno e cioè al sonno REM. Tale fase non è costantemente presente in tutto il periodo di sonno, ma si attiva a cicli. Pertanto se il risveglio capita nel corso di una fase REM potremo vedere l’erezione, ma se il risveglio accade in un’altra fase del sonno non ci sarà erezione visibile e questo in assenza di qualunque anomalia dell’erezione.

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Omeprazen (omeprazolo): posologia, effetti collaterali [FOGLIETTO ILLUSTRATIVO]

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Roma Medicina Chirurgia Estetica Rughe Filler Cavitazione Peso Dimagrire Pancia Grasso Dietologo Cellulite Senologo Pene H Grasso Pancia Sex Sessuologo Auguri Buon Natale 2013 CURA FARMACI ANTICOLESTEROLOOMEPRAZEN è un farmaco che contiene il principio attivo omeprazolo. Appartiene ad un gruppo di farmaci denominati ‘inibitori di pompa protonica’, i quali agiscono riducendo la quantità di acido prodotta dallo stomaco.

Disponibilità in commercio:

  • OMEPRAZEN 10 mg capsule;
  • OMEPRAZEN 20 mg capsule;
  • OMEPRAZEN 40 mg capsule.

Confezioni:

  • 10 mg: Blister contenenti 14, 28 e 35capsule;
  • 20 mg: Blister contenente 14 capsule;
  • 40mg: Flacone in HDPE contenente 14 capsule.

OMEPRAZEN viene usato per il trattamento delle seguenti patologie:

Negli adulti:

  • ‘Malattia da reflusso gastro-esofageo’ (GERD). Questa malattia si verificaquando l’acido fuoriesce dallo stomaco e passa nell’esofago (il tubo che collega la gola allo stomaco) causando dolore, infiammazione e bruciore di stomaco.
  • Ulcere nella parte superiore dell’intestino (ulcera duodenale) o dello stomaco (ulcera gastrica).
  • Ulcere infettate da un batterio chiamato ‘Helicobacter pylori’. Se soffre di questa malattia, il medico può prescriverle anche degli antibiotici per trattare l’infezione e permettere la cicatrizzazione dell’ulcera.
  • Ulcere causate da medicinali chiamati FANS (Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei). OMEPRAZEN può essere utilizzato anche per prevenire la formazione di ulcere se sta assumendo FANS.
  • Eccessiva presenza di acido nello stomaco causata da un accrescimento di tessuto nel pancreas (sindrome di Zollinger-Ellison).

Nei bambini di età superiore a 1 anno e con peso corporeo superiore o uguale a 10 kg:

  • ‘Malattia da reflusso gastro-esofageo’ (GERD). Questa malattia si verifica quando l’acido fuoriesce dallo stomaco e passa nell’esofago (il tubo che collega la gola allo stomaco) causando dolore, infiammazione e bruciore di stomaco.Nei bambini, i sintomi di questa malattia comprendono anche il ritorno nella bocca del contenuto dello stomaco (rigurgito), malessere (vomito) e scarso aumento di peso.

Nei bambini di età superiore a 4 anni e adolescenti:

  • Ulcere infettate da un batterio chiamato ‘Helicobacter pylori’. Se il bambino soffre di questa malattia, il medico può prescrivere anche degli antibiotici per trattare l’infezione e permettere la cicatrizzazione dell’ulcera.

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Controindicazioni, non prenda OMEPRAZEN:

  • Se è allergico (ipersensibile) ad omeprazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti di OMEPRAZEN.
  • Se è allergico a medicinali contenenti altri inibitori di pompa protonica (ad es. pantoprazolo, lansoprazolo, rabeprazolo, esomeprazolo).
  • Se sta assumendo un medicinale contenente nelfinavir (utilizzato per le infezioni da HIV).

Se ha dei dubbi, si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere OMEPRAZEN.

Precauzioni
OMEPRAZEN può nascondere i sintomi di altre malattie. Pertanto, se dovesse manifestare i sintomi sotto descritti prima di prendere OMEPRAZEN o mentre lo sta assumendo, contatti il medico immediatamente:

  • Perdita di peso immotivata e problemi di deglutizione.
  • Dolore di stomaco o indigestione.
  • Vomito di cibo o sangue.
  • Colorazione scura delle feci (presenza di sangue nelle feci).
  • Diarrea grave o persistente, perché omeprazolo è stato associato ad un lieveaumento di diarrea contagiosa.
  • Gravi problemi di fegato.

Se assume OMEPRAZEN da lungo tempo (più di 1 anno) il medico le prescriverà dei controlli regolari. Informi il medico se nota la comparsa di sintomi nuovi e particolari. Se assume un inibitore di pompa protonica come OMEPRAZEN, specialmente per un periodo superiore ad un anno, si potrebbe verificare un lieve aumento del rischio di fratture dell’anca, del polso o della colonna vertebrale. Se soffre di osteoporosi o sta assumendo corticosteroidi (che possono aumentare il rischio di osteoporosi) consulti il suo medico.

Interazioni
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, compresi quelli senza prescrizione medica. Questo è importante perché OMEPRAZEN può influenzare il modo in cui agiscono alcuni medicinali e a loro volta alcuni medicinali possono avere effetti sull’azione di OMEPRAZEN.

Informi il medico o il farmacista se sta assumendo uno o più dei seguenti medicinali:

  • medicinali contenente nelfinavir (utilizzato per il trattamento delle infezioni da HIV)
  • Ketoconazolo, itraconazolo o voriconazolo (usati per trattare le infezionicausate da funghi)
  • Digossina (usato per il trattamento dei problemi cardiaci)
  • Diazepam (usato per il trattamento dell’ansia, per rilassare la muscolatura oper l’epilessia)
  • Fenitoina (usata per l’epilessia). Se sta assumendo fenitoina, il medico la terràsotto controllo all’inizio e alla fine del trattamento con OMEPRAZEN
  • Medicinali usati per fluidificare il sangue, come warfarin o altri bloccanti della vitamina K. Il medico la terrà sotto controllo all’inizio e alla fine deltrattamento con OMEPRAZEN
  • Rifampicina (usata per il trattamento della tubercolosi)
  • Atazanavir (usato per il trattamento dell’infezione da HIV)
  • Tacrolimus (utilizzato nei trapianti di organo)
  • Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum) (usata per il trattamento delladepressione lieve)
  • Cilostazolo (usato per il trattamento della claudicazione intermittente)
  • Saquinavir (usato per il trattamento dell’infezione da HIV)
  • Clopidogrel (usato per prevenire coaguli del sangue (trombi))
  • Erlotinib (usato per il trattamento del cancro)
  • Metotrexato (un medicinale chemioterapico utilizzato in dosi elevate per iltrattamento delcancro) – se sta assumendo metotrexato in dosi elevate, il medico può farle interromperetemporaneamente il trattamento con Omeprazen.

Se il medico le ha prescritto gli antibiotici amoxicillina e claritromicina insieme a OMEPRAZEN per il trattamento delle ulcere causate da infezioni da Helicobacter pylori, è molto importante che riferisca se sta prendendo qualsiasi altro medicinale.

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Assunzione di OMEPRAZEN con cibi e bevande
Le capsule possono essere assunte insieme al cibo o a stomaco vuoto.

Gravidanza e allattamento
Prima di prendere OMEPRAZEN informi il medico se è in stato di gravidanza o se desidera iniziare una gravidanza. Il medico deciderà se potrà prendere OMEPRAZEN durante questo periodo. Il medico deciderà se potrà prendere OMEPRAZEN durante l’allattamento.

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari
È improbabile che OMEPRAZEN possa influenzare la capacità di guidare veicoli o di usare strumenti o macchinari. Possono verificarsi reazioni avverse al farmaco come capogiri e disturbi visivi (vedere paragrafo 4). Se ne soffre, non deve guidare veicoli o utilizzare macchinari.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti di OMEPRAZEN
OMEPRAZEN capsule contiene lattosio. Se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.

Posologia
Prenda sempre OMEPRAZEN seguendo esattamente le istruzioni del medico. Se ha dubbi consulti il medico o il farmacista. Il medico le dirà quante capsule prendere e per quanto tempo. Questo dipenderà dalle sue condizioni e dall’età. Le dosi abituali sono qui di seguito riportate.

Adulti:

  • Trattamento dei sintomi della GERD, come bruciore di stomaco e rigurgito acido. Se il medico le ha riferito che il suo esofago è leggermente danneggiato, la dose abituale è di 20 mg una volta al giorno per 4-8 settimane. Il medico potrebbe aumentare la dose a 40 mg per altre 8 settimane nel caso l’esofago non sia ancora completamente cicatrizzato.
    La dose abituale una volta che l’esofago si è cicatrizzato è 10 mg una volta al giorno.
    Se l’esofago non risulta danneggiato, la dose abituale è 10 mg una volta al giorno.
  • Trattamento delle ulcere nella parte superiore dell’intestino (ulcera duodenale). La dose abituale è 20 mg una volta al giorno per 2 settimane. Il medico puòprolungare l’assunzione di questa dose per altre 2 settimane, se l’ulcera nonsi è ancora cicatrizzata. Se l’ulcera non risulta completamente cicatrizzata, la dose può essereaumentata a 40 mg una volta al giorno per 4 settimane.
  • Trattamento delle ulcere dello stomaco (ulcera gastrica). La dose abituale è 20 mg una volta al giorno per 4 settimane. Il medico può prolungare l’assunzione di questa dose per altre 4 settimane, se l’ulcera nonsi è ancora cicatrizzata. Se l’ulcera non risulta completamente cicatrizzata, la dose può essereaumentata a 40 mg una volta al giorno per 8 settimane.
  • Prevenire la ricomparsa di ulcere duodenali e gastriche. La dose abituale è 10 mg o 20 mg una volta al giorno. Il medico puòaumentare la dose a 40 mg una volta al giorno.
  • Trattamento delle ulcere duodenali e gastriche causate dall’assunzione di FANS (Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei). La dose abituale è 20 mg una volta al giorno per 4-8 settimane.
  • Prevenire la formazione di ulcere duodenali e gastriche se sta utilizzando FANS. La dose abituale è 20 mg una volta al giorno.
  • Trattamento delle ulcere causate da infezione da Helicobacter pylori e prevenzione della loro ricomparsa. La dose abituale è 20 mg di OMEPRAZEN due volte al giorno per unasettimana. Il medico le dirà di assumere anche due antibiotici tra amoxicillina,claritromicina e metronidazolo.
  • Trattamento dell’eccessiva quantità di acido nello stomaco causata da un accrescimento di tessuto nel pancreas (sindrome di Zollinger-Ellison). La dose abituale è 60 mg al giorno. Il medico adatterà la dose in base alle sue necessità e deciderà anche per quanto tempo dovrà assumere il medicinale.

Bambini:

  • Per il trattamento dei sintomi della GERD, come bruciore di stomaco e rigurgito acido: OMEPRAZEN può essere assunto dai bambini di età superiore a 1 anno e conpeso corporeo superiore a 10 kg. La dose per i bambini è basata sul peso del bambino stesso e la dose esatta verrà decisa dal medico.
  • Per il trattamento e la prevenzione della ricomparsa delle ulcere causate da infezione da Helicobacter pylori: OMEPRAZEN può essere assunto dai bambini di età superiore ai 4 anni. Ladose per i bambini è basata sul peso del bambino stesso e la dose esattaverrà decisa dal medico. Il medico prescriverà al suo bambino anche due antibiotici chiamatiamoxicillina e claritromicina.

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Assunzione di questo medicinale

  • Si raccomanda di prendere le capsule al mattino.
  • Le capsule possono essere assunte con il cibo o a stomaco vuoto.
  • Le capsule vanno ingerite intere con mezzo bicchiere di acqua. Le capsule nondevono essere masticate o frantumate, poiché contengono granuli rivestiti in modo tale da impedire che il medicinale venga decomposto dall’acido presente nello stomaco. È importante non danneggiare i granuli.

Se lei o il bambino ha problemi a deglutire le capsule:
Apra le capsule e ingerisca il contenuto direttamente con mezzobicchiere di acqua oppure versi il contenuto in un bicchiere di acqua (non frizzante), in un succo di frutta acido (per esempio mela, arancia o ananas) o purea di mele.
Agiti sempre il contenuto prima di berlo (la miscela non risulterà limpida), quindi beva la preparazione immediatamente o entro 30 minuti.
Per essere certi di aver assunto tutto il medicinale, risciacqui molto bene il bicchiere con mezzo bicchiere di acqua e beva il contenuto. Le particelle solide contengono il medicinale – non le mastichi o non le frantumi.
SovradosaggioCosa fare se avete preso una dose eccessiva di Omeprazen

Se prende più OMEPRAZEN di quanto deve
Se prende una quantità di OMEPRAZEN superiore a quella prescritta dal medico, si rivolga immediatamente al medico o al farmacista.

Se dimentica di prendere OMEPRAZEN
Se dimentica di prendere una dose, la prenda non appena se ne ricorda. Tuttavia, se è già quasi ora di prendere la dose successiva, salti la dose dimenticata. Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza dell’altra dose.

Effetti collaterali Omeprazen
Come tutti i medicinali, OMEPRAZEN può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Se nota uno dei seguenti effetti indesiderati rari ma gravi, interrompa l’assunzione di OMEPRAZEN e contatti immediatamente il medico:

  • Improvviso ansimare,
  • gonfiore delle labbra, della lingua e della gola o del corpo,
  • eruzione cutanea,
  • svenimento o difficoltà nel deglutire (reazione allergica grave).
  • arrossamento della pelle con comparsa di bolle o desquamazione. Può apparire anche una grave formazione di vesciche con sanguinamento delle labbra, degli occhi, della bocca, del naso e dei genitali. Potrebbe trattarsi della “sindrome di Stevens-Johnson” o “necrolisi epidermica tossica”.
  • ingiallimento della pelle,
  • colorazione scura delle urine e stanchezza potrebbero essere sintomi di problemi al fegato.

Effetti indesiderati comuni

  • Mal di testa.
  • Effetti sullo stomaco o sull’intestino: diarrea, mal di stomaco, stitichezza,emissione di aria (flatulenza).
  • Sensazione di malessere (nausea) o stato di malessere (vomito).

Effetti indesiderati non comuni e rari

  • Gonfiore dei piedi e delle caviglie.
  • Sonno disturbato (insonnia).
  • Capogiri, formicolio, senso di sonnolenza.
  • Sensazione di giramento (vertigini).
  • Alterazioni degli esami del sangue relativi alla funzionalità del fegato.
  • Eruzione cutanea, eruzione cutanea con rigonfiamento della pelle (orticaria) e prurito sulla pelle.
  • Sensazione generale di malessere e mancanza di energia.
  • Alterazioni della composizione del sangue, come riduzione del numero dei globuli bianchi o delle piastrine. Ciò può causare debolezza e facile comparsa di lividi, o può rendere più probabile la comparsa di infezioni.
  • Reazioni allergiche, talvolta molto gravi, compreso gonfiore delle labbra, della lingua e della gola, febbre, respiro ansimante.
  • Bassi livelli di sodio nel sangue. Ciò può causare debolezza, malessere (vomito) e crampi.
  • Senso di agitazione, confusione o depressione.
  • Alterazioni del gusto.
  • Problemi alla vista, come visione offuscata.
  • Improvviso ansimare o affanno (broncospasmo).
  • Secchezza della bocca.
  • Infiammazione all’interno della bocca.
  • Infezione chiamata “candidosi” che può colpire l’intestino ed è causata da unfungo.
  • Problemi al fegato, compreso ittero, che può causare ingiallimento della pelle, colorazione scura delle urine e stanchezza.
  • Perdita dei capelli (alopecia).
  • Eruzione cutanea durante l’esposizione al sole.
  • Dolori articolari (artralgia) o dolori muscolari (mialgia).
  • Gravi problemi renali (nefrite interstiziale).
  • Aumento della sudorazione.
  • Alterazioni del conteggio delle cellule ematiche, compresa agranulocitosi (mancanza di globuli bianchi)
  • Aggressività.
  • Visione, sensazione o ascolto di eventi non reali (allucinazioni).
  • Gravi problemi di fegato fino all’insufficienza epatica ed infiammazione delcervello.
  • Improvvisa comparsa di eruzione cutanea grave o di vesciche edesquamazione della pelle. Questi effetti possono essere associati a febbre alta e dolori articolari (eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica)
  • Debolezza muscolare.
  • Ingrossamento del petto negli uomini.
  • Infiammazione dell’intestino (con conseguente diarrea)

Se assume un inibitore di pompa protonica come OMEPRAZEN, specialmenteper un periodo superiore ad un anno, si potrebbe verificare un lieve aumento del rischio di fratture dell’anca, del polso o della colonna vertebrale. Se soffre di osteoporosi o sta assumendo corticosteroidi (che possono aumentare il rischio di osteoporosi) consulti il suo medico.
Se assume OMEPRAZEN per più di tre mesi, è possibile che i livelli ematici di magnesio diminuiscano. Bassi livelli di magnesio possono manifestarsi con affaticamento, contrazioni muscolari involontarie, disorientamento, convulsioni, vertigini, aumento della frequenza cardiaca. Se ha qualcuno di questi sintomi consulti immediatamente il suo medico. Bassi livelli di magnesio possono anche comportare una riduzione dei livelli ematici di potassio o calcio. Il medico dovrebbe decidere se controllare periodicamente i livelli di magnesio nel sangue.

Scadenza e Conservazione
Tenere OMEPRAZEN fuori dalla portata e dalla vista dei bambini. Non usi OMEPRAZEN dopo la data di scadenza che è riportata sulla confezionedopo Scad. La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno del mese. Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
Conservare il blister nella confezione originale o tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall’umidità. I medicinali non devono essere gettati nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Eccipienti
Gli eccipienti sono sodio fosfato dibasico diidrato, idrossipropilcellulosa, ipromellosa, lattosio anidro, magnesio stearato, mannitolo, acido metacrilico – etil acrilato copolimero (1:1) dispersione 30%, cellulosa microcristallina, macrogol (polietilen glicole 400), sodio laurilsolfato, ferro ossido E172, titanio diossido E171, gelatina, inchiostro da stampa (contiene gommalacca, ammoniaca, potassio idrossido e ferro ossido nero E172), silice colloidale anidra e paraffina liquida.

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Qual è il momento della giornata in cui la febbre è più alta e perché?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA FEBBRE IPERTERMIA COLPO DI CALORE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie CapillariTutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo avuto la febbre e tutti ci siamo accorti che la temperatura del nostro corpo non rimane stabile ma tende a variare durante le ore del giorno. In caso di febbre la temperatura corporea tende infatti a:

  • essere più elevata dopo i pasti a causa della digestione in atto e specie se i pasti e le bevande sono caldi;
  • essere più bassa al mattino ed intorno a mezzogiorno;
  • aumentare progressivamente nel tardo pomeriggio, la sera e la notte.

Cortisolo

La variazione tra la mattina e la sera – che può superare anche un grado di differenza –  si verifica perché nel corso della giornata diminuisce da parte del nostro organismo la produzione di cortisolo. Il cortisolo è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, più precisamente dalla zona fascicolata della loro porzione corticale. È un ormone di tipo steroideo, derivante cioè dal colesterolo, ed in particolare appartiene alla categoria dei glucocorticoidi, di cui fa parte anche il corticosterone (meno attivo). Alti livelli di cortisolo sono associati ad una dieta iperproteica (ovvero in cui la quantità di proteine introdotta con l’alimentazione è superiore a quella di carboidrati e grassi), ma anche al digiuno, all’attività fisica intensa ed a periodi stressanti della nostra vita, non a caso il cortisolo viene anche chiamato “ormone dello stress”, anche se sarebbe più giusto chiamarlo “ormone antistress”. Il cortisolo è un potente antinfiammatorio perché blocca la produzione di prostaglandine, che sono responsabili dell’insorgenza della febbre; tale ormone viene prodotto maggiormente nelle prime ore del mattino con un picco tra le ore 9 e mezzogiorno e diminuisce nel pomeriggio ed in particolare verso le ore serali toccando il punto minimo intorno a mezzanotte, ecco il motivo per cui la sera e la notte sono i momenti della giornata in cui la febbre tende ad essere più elevata. Alla luce di ciò, quando si misura la temperatura corporea? A tale proposito leggi: Come e quando si misura la febbre?

I migliori prodotti per il benessere in caso di febbre, influenza e raffreddore

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche, utilissimi in caso di febbre, influenza e raffreddore. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

Per approfondire, leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Colazione sana: perché è così importante e cosa mangiare?

MEDICINA ONLINE COLAZIONE LATTE YOGURT CORNETTO MATTINA DIFFERENZE PIU CALORIE DIABETE GLICEMIA INSULINA ZUCCHERI CARBOIDRATI CIBO DOLCE MANGIARE ACQUA VALORI PROPRIETA NUTRIZIONISTA TAVLa colazione è un pasto spesso sottovalutato in confronto al pranzo o alla cena. Per iniziare la giornata con grinta e anche con il giusto apporto energetico, invece, la prima colazione è un pasto fondamentale: ogni dieta sana prevede al suo interno un primo piatto della mattina, in grado di dare al tuo fisico le energie per iniziare la giornata con il piede giusto. Con il primo pasto del mattino, ti assicuri in media già circa il 20-30% dell’apporto calorico giornaliero. Per questo, saltarla potrebbe comportare sonnolenza, difficoltà di concentrazione ed ipoglicemia. Ma come diventare consapevoli dell’importanza di mangiare la mattina e come fare a gestirla al meglio, specialmente se non si è abituati a farla? E, infine, come fare una colazione dietetica?

Continua la lettura con https://www.melarossa.it/nutrizione/mangiare-sano/colazione/

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Otto cose che al mattino ti sveglieranno più di un caffè

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COSE SVEGLIANO PIU CAFFE Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Linfodrenaggio Pene Vagina Glutei PressoBere il caffè è una delle primissime azioni che qualsiasi italiano compie subito dopo essersi svegliati e non c’è da meravigliarsi: quando per motivi lavorativi o scolastici è necessario esser lucidi e reattivi velocemente, una tazzina di caffè espresso è una ottima “terapia”. Pensate che niente potrebbe sostituire la vostra dose di caffeina? Probabilmente non vi sbagliate, eppure ci sono alimenti e attività che possiedono virtù risveglianti ed eccitanti come quelle del caffè, se non addirittura migliori, che potete assumere in qualsiasi momento della giornata.

1) Thè nero. Per un risveglio istantaneo ed energico una tazza di thè nero è un’ottima alternativa al caffè. Il thè nero contiene teina, una sostanza stimolante del sistema nervoso: stimola l’attenzione e la concentrazione. Bevendo un thè nero a colazione otteniamo un risveglio eccezionale e fulmineo. Una famosa bevanda a base di thè nero è il Chai. Si tratta di un preparato indiano a base di thè nero, latte e spezie quali cannella, zenzero e cardamomo. Al gusto e all’aspetto somiglia notevolmente a un caffè e proprio per questo motivo vi aiuterà a sentire meno l’astinenza da caffè, sopratutto da un punto di vista psicologico.

2) Energy drink. Chi preferisce una bevanda meno calda e non ha il tempo materiale per lasciare in infusione il thè ed aspettare che sia pronto, può optare per un energy drink pronto in lattina. Le bevande energetiche hanno il potere di svegliarci in pochissimi minuti grazie al loro contenuto di caffeina e taurina, una sostanza energizzante e stimolante. Ovviamente non esagerate con l’assunzione di queste bevande, specie se soffrite di patologie cardiache.

3) Carruba in polvere. Si tratta del frutto del carrubo, un albero sempreverde originario dell’Arabia, ma che oggi viene coltivato da molte nazioni Europee che si affacciano sul Mediterraneo.  I semi del carrubo spesso vengono macinati per ottenere una farina molto fine e polverosa che, unita al latte, vi darà una bevanda ricca di fibre, vitamine e minerali. Il sapore ricorda vagamente il cioccolato (di cui è un ottimo sostituto), mentre l’assenza di caffeina e la presenza di proteine, zuccheri, potassio e magnesio la rendono una perfetta sostituta del caffè.

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4) Cioccolato. Un’altra alternativa – gustosissima – alla classica tazza di caffè può essere il cioccolato. Fra le innumerevoli motivazioni che possono spingerci a consumare il tanto apprezzato cioccolato (ossia la fame, la tristezza, un improvviso calo di zuccheri, la noia, etc) vi è anche l’esigenza di svegliarsi. Uno o due quadratini di cioccolato infatti sono in grado di avviare il nostro risveglio grazie al contenuto di tiramina e serotonina. Anche qui: non esagerate con le quantità.

5) Caffè verde. Si tratta semplicemente di semi di caffè fatti essiccare anziché torrefatti e questa diversa lavorazione determina un assorbimento più lento, ma più continuo della caffeina: per questo motivo è consigliato a chi ha bisogno di energia a lunga durata. Inoltre, essendo ricco di metilxantine, velocizza il metabolismo, contrasta il diabete e riduce l’assorbimento di zuccheri nel nostro corpo.

6) Musica. È stato dimostrato che ascoltare la propria canzone preferita al risveglio (logicamente a volumi umani e preferibilmente con delle cuffie audio, al fine di non arrecare disturbo ai familiari) ha la capacità di risvegliarci in maniera delicata, gradevole e funzionale.

7) Caffè al tarassaco. Potrete acquistare l’infuso di tarassaco in erboristeria, oppure seguire la preparazione tradizionale del caffè al tarassaco, secondo una ricetta pugliese: raccogliete le radici di tarassaco tra giungo e agosto. Risciacquatele e lasciatele asciugare al sole. Arrostitele in forno a bassa temperatura, in modo che si scuriscano. Tagliatele e macinatele. Con questa polvere preparate il caffè al tarassaco. Versatene 1 cucchiaino in 1 litro d’acqua e fate bollire a fuoco lento per qualche minuto. Filtrate e bevete. Il caffè al tarassaco purifica il fegato e aiuta a liberare l’intestino.

8) Cacao. La mia alternativa preferita! Sostituire il caffè con una bevanda al cacao è una ottima alternativa? La raccomandazione è di scegliere cacao in polvere biologico, ancora meglio se non sottoposto ad alte temperature (cacao raw). Ciò permette che il cacao conservi tutte le propria ricchezza di sostanze stimolanti. Anche il cacao può aiutarvi a recuperare le energie e a sentirvi più attivi, proprio come il caffè. Sostituitelo al caffè per la preparazione di un cappuccino, oppure, di tanto in tanto, regalatevi una buona tazza di cioccolata fatta in casa (sia il cappuccino che la cioccolata possono essere preparati anche con il latte vegetale).

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Quali sono le sigarette che fanno più male alla salute? E quelle che fanno meno male?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO FUMA SIGARETTA NICOTINA TABAGISMO TOSSICODIPENDENZAQuali sono le sigarette che fanno più male alla salute?

Fumare fa male. Sempre. Ma quali sono le sigarette che fanno più male alla salute? Tanto per cominciare, fumare appena svegli aumenta enormemente il rischio di ammalarsi di tumore alla bocca e ai polmoni. Lo dimostra uno studio della Penn State University, pubblicato recentemente sulla rivista Cancer, Epidemiology, Biomarkers and Prevention che ha valutato i dati di circa 2000 fumatori americani. In particolare, i ricercatori hanno analizzato i livelli nelle urine di biomarcatori specifici della presenza di cancerogeni dovuti alla combustione del tabacco. Dall’analisi è così emerso che il tasso di sostanze nocive in chi fuma entro i primi cinque minuti dal momento del risveglio è il doppio rispetto a chi aspetta almeno un’ora prima di prendere in mano una sigaretta. Fumare fa male, ma fumare appena svegli fa ancora più male.

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Quali sono le sigarette che fanno meno male alla salute?

Risposta facilissima: quelle che non fumi! Delusi dalla risposta? Vi assicuro che è la risposta scientificamente più corretta che si possa dare. Ed è incredibile come, sui forum sparsi per internet, a questa domanda rispondono mediamente gli utenti (clicca qui se vuoi qualche esempio di falsità che gira su internet a proposito delle sigarette).  Volendo potete provare con la sigaretta elettronica che in teoria fa meno male delle sigarette normali (dico “in teoria” perché i dati a nostra disposizione sono ancora insufficienti per poterlo dire con certezza). Ma il mio consiglio è di smettere completamente visto che con la sigaretta elettronica correte il rischio di tornare prima o poi a fumare le sigarette standard in una quantità maggiore rispetto a prima.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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