Panettone con lievito di birra: ricetta facile, veloce e gustosa

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE TORRONE NOCCIOLE CIOCCOLATO BIANCO SFOGLIATA LIEVITAZIONE OFFELLA INGREDIENTI ZUCCHERO VENEZIANA A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZE DIETA CIBO DOLCE COLOMBA PASQUA.jpgIl panettone è il dolce natalizio nato a Milano ma immancabile sulle tavole delle feste di tutta Italia. Oltre al suo impasto soffice e ricco, la particolarità del panettone è la sua forma a cupola che lo rende inconfondibile.
Gli ingredienti per preparare il panettone sono molto semplici, l’impasto è formato da farina, uova, latte, zucchero insaporiti da uvetta e canditi. Preparare il panettone in casa non è complicato, è però necessario avere pazienza e prendersi un intero giorno per la preparazione perché il panettone richiede tempi di lievitazione abbastanza lunghi. Nella versione che vi presentiamo, il panettone è stato preparato utilizzando il lievito di birra anziché quello naturale, questo velocizza molto le fasi di lievitazione che altrimenti necessiterebbero di diversi giorni.
Le origini del panettone (letteralmente Pan del Toni) sono controverse, alcune leggende narrano che questo pane saporito sia nato per amore. A inventare per caso la ricetta fu Messer Ughetto degli Atellani che per conquistare la figlia del fornaio si fece assumere come garzone di bottega, e per risollevare la bottega provò a impastare questo pane dolce che ebbe un grande successo. Un’altra leggenda vuole che durante un pranzo di Natale alla corte di Ludovico il Moro, il cuoco fece bruciare il dolce. Vista la disperazione del cuoco, uno sguattero della cucina, di nome Toni, propose di servire in tavola il pane dolce preparato da lui quella stessa mattina, il dolce fu portato in tavola e riscosse l’entusiasmo di tutti i commensali.

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Ingredienti per la biga

  • Farina Manitoba 100 g
  • Lievito di birra secco (circa 7 grammi se fresco) 2 g
  • Malto oppure miele o zucchero 1 cucchiaino
  • Latte intero tiepido 60 g

PER L’IMPASTO (PER UNO STAMPO DA 1,3 KG)

  • Farina Manitoba 50 g
  • Farina 00 350 g
  • Lievito di birra secco 2 g (7 grammi se fresco)
  • Uova medio-grandi 4
  • Tuorli 3
  • Zucchero 160 g
  • Burro morbido 160 g (più 10 g per la cottura)
  • Scorza di limone 1
  • Arancia candita 40 g
  • Cedro candito 40 g
  • Uvetta passita 120 g
  • Baccello di vaniglia 1
  • Sale fino 5 g

Come preparare il Panettone con lievito di birra

Panettone con lievito di birra

Per preparare il panettone occorrono 4 fasi di lavorazione:

FASE 1, la biga: in una ciotola versate 100 g di farina Manitoba, unite 2 g di lievito disidratato (1) (verificate dalla confezione che possa essere unito agli altri ingredienti senza essere sciolto prima). Versate il latte tiepido (2) e il malto e impastate a mano direttamente nella ciotola (3).

Panettone con lievito di birra

Formate una pallina (4) e lasciate lievitare in una ciotola coperta con pellicola per 1 ora in forno spento con luce accesa (o a temperatura ambiente in un luogo asciutto al riparo da correnti d’aria) (5). Poi trasferite la ciotola in frigo e lasciatelo riposare per tutta la notte.

FASE 2: fate rinvenire l’impasto per 2 ore fuori dal frigo; poi ponete l’impasto lievitato nella tazza di una planetaria dotata di gancio (6),

Panettone con lievito di birra

mescolate la farina Manitoba alla farina 00 e versatene 200 g nella planetaria, insieme a 2 g di lievito, 60 g di zucchero (7). Quindi aggiungete 2 uova intere (8) e lavorate l’impasto con il gancio; quando avrete terminato e l’impasto sarà omogeneo e incordato (9),

Panettone con lievito di birra

unite 60 g di burro morbido, un pezzetto alla volta (10) aspettando che si sia assorbito prima di procedere con un altro. Quando si sarà assorbito tutto e l’impasto sarà ben incordato attorno al gancio (11), rovesciate l’impasto su un piano di lavoro e dategli una forma rotonda (12);

Panettone con lievito di birra

ponetelo a lievitare in una ciotola coperto con pellicola (13) per almeno 2 ore in forno spento con luce accesa (oppure a temperatura ambiente in un luogo asciutto al riparo da correnti d’aria); poi trasferitelo per tutta la notte in frigorifero (12 ore).

FASE 3: Fate rinvenire il panettone per 2 ore fuori dal frigo, intanto mettete in ammollo l’uvetta precedentemente sciacquata sotto acqua corrente (14). Quindi grattugiate la scorza di 1 limone e riducete a dadini piccoli il cedro candito (15)

Panettone con lievito di birra

e la scorza di arancia candita (16). Riprendete l’impasto lievitato (17) e ponetelo nella planetaria; unite anche i semi di 1 bacca di vaniglia (18),

Panettone con lievito di birra

poi la restante farina (19), le ultime 2 uova intere e i 3 tuorli (20) e iniziate ad impastare sempre con il gancio; versate anche la scorza grattugiata di 1 limone non trattato (21)

Panettone con lievito di birra

la dose rimanente di zucchero (22), il sale e la dose restante di burro morbido un pezzetto alla volta (23), aspettando che si sia assorbito il precedente prima di proseguire. Unite a questo punto l’arancia candita (24)

Panettone con lievito di birra

i canditi (25) e l’uvetta scolata accuratamente (26). Mescolate gli ingredienti per amalgamarli all’impasto, poi formate rovesciatelo sul piano di lavoro e formate una palla, quindi ponetelo in una ciotola a lievitare coperto con pellicola trasparente (27) in forno spento con luce accesa per circa 2 ore (oppure a temperatura ambiente lontano da correnti d’aria).

Panettone con lievito di birra

FASE 4: Quando l’impasto avrà raddoppiato il suo volume (28), rovesciatelo sul piano di lavoro (29) e stendetelo leggermente (30)

Panettone con lievito di birra

per formare delle pieghe (31) necessarie per dare più agevolmente all’impasto la forma sferica. Ponetelo in uno stampo da 1,3 kg imburrato e foderato con carta da forno (32-33); lasciatelo lievitare coperto con pellicola nel forno spento con luce accesa (o a temperatura ambiente in un luogo asciutto al riparo da correnti d’aria; l’impasto dovrà raggiungere il bordo, ci vorranno almeno due ore).

Panettone con lievito di birra

Togliete poi la pellicola e lasciate riposare 15 minuti il panettone in modo che la superficie si secchi leggermente: questo vi permetterà di incidere più facilmente il panenotte con la classica croce (34). Ponete al centro della croce 10 g di burro (35) e infornate il panettone in forno statico preriscaldato a 200° per circa 10-15 minuti, ponendolo nella parte inferiore del forno in modo da ottenere la giusta spinta in cottura e infornate anche una ciotolina con dell’acqua (questo favorirà la giusta umidità del forno in cottura). Dopo 15 minuti abbassate la temperatura a 190° e lasciate cuocere altri 10-15 minuti. Se la superficie tendesse a scurirsi troppo, abbassate ancora a 180° e proseguite la cottura per il tempo indicato. In totale il panettone dovrà cuocersi per circa 50 minuti (se forno ventilato potete regolare la temperatura iniziale a 180° per 5-8 minuti e poi diminuire di conseguenza); quando mancano 10 minuti, potete togliere la ciotolina con l’acqua e proseguire la cottura. Una volta cotto (36), fatelo intiepidire poi sformatelo e servitelo affettato con crema al mascarpone o crema al mascarpone senza uova!

Conservazione

Il panettone fatto in casa si conserva meno tempo rispetto a quello di un panettone industriale.

Potete conservarlo 2-3 giorni al massimo in un sacchetto per alimenti.

Si può congelare dopo l’ultima lievitazione, quindi scongelare in frigorifero e far rinvernire almeno 2 ore prima di inciderlo, porre il burro al centro della croce e infornarlo.

Consiglio

Se volete diminuire i tempi di lievitazione, potete sostituire le fasi di lievitazione in frigorifero con una lievitazione di 5-6 ore in forno spento con luce accesa o a temperatura ambiente lontano da correnti d’aria!
Se preferite le gocce di cioccolato potete sostituirle all’uvetta rispettando comunque i passaggi; eventualmente potete omettere e gustare il panettone senza!

Fonte originale: Giallo Zafferano

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Differenza tra pandoro e panettone

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE SFOGLIATA LIEVITAZIONE INGREDIENTI ZUCCHERO A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZE DIETA CIBO DOLCE COLOMBA PASQUA BUONE FESTE CAPODANNO.jpgQuali sono le differenze tra i due dolci natalizi più famosi al mondo? Scopriamolo insieme!

Pandoro

Il pandoro è un prodotto dolciario da forno a pasta morbida , ottenuto per fermentazione naturale da pasta acida, di forma a tronco di cono con sezione a stella ottagonale e con superficie esterna non crostosa , una struttura soffice e setosa ad alveolatura minuta ed uniformeed aroma caratteristico di burro e vaniglia .
Salvo quanto previsto all’art. 7, l’impasto del pandoro contiene i seguenti ingredienti:

farina di frumento, zucchero, uova di gallina di categoria «A» o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo, materia grassa butirrica, in quantità non inferiore al 20%, lievito naturale costituito da pasta acida, aromi di vaniglia o vanillina, sale.

E’ facoltà del produttore aggiungere anche i seguenti ingredienti: latte e derivati, malto, burro di cacao, zuccheri, lievito avente i requisiti di cui all’art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 30 Novembre 1998, n. 502, fino al limite dell’1%, zucchero impalpabile, aromi naturali e naturali identici, emulsionanti, il conservante acido sorbico, il conservante sorbato di potassio.

Panettone

Il panettone è un prodotto dolciario da forno a pasta morbida , ottenuto per fermentazione naturale da pasta acida, di forma a base rotonda con crosta superiore screpolata e tagliata in modo caratteristico , di struttura soffice ad alveolatura allungata e aroma tipico di lievitazione a pasta acida .
Salvo quanto previsto all’art. 7, l’impasto del panettone contiene i seguenti ingredienti:

farina di frumento, zucchero, uova di gallina di categoria «A» o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo, materia grassa butirrica in quantità non inferiore al sedici per cento, uvetta e scorze di agrumi canditi in quantità non inferiore al 20%, lievito naturale costituito da pasta acida, sale.

E’ facoltà del produttore aggiungere anche i seguenti ingredienti: latte e derivati, miele, malto, burro di cacao, zuccheri, lievito avente i requisiti di cui all’art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 30 Novembre 1998, n. 502, fino al limite dell’1%, aromi naturali e naturali identici, emulsionanti, il conservante acido sorbico, il conservante sorbato di potassio.

Differenze tra pandoro e panettone

Come abbiamo visto, al di la del gusto personale e delle varie marche, la differenza tra i due dolci è negli ingredienti. Nel panettone ci sono più uova e soprattutto ci sono canditi ed uvetta che mancano nel pandoro, ma soprattutto nel tipo di lavorazione e tempi di lievitazione. Il panettone è fatto con il lievito madre mentre il pandoro può essere fatto anche con il lievito di birra inoltre il panettone deve lievitare per circa 2-3 giorni mentre il pandoro 18 o al massimo 36 ore).

La quantità di burro non è molto differente, ma nel pandoro è maggiore, inoltre nel pandoro è inserito con la “sfogliatura” (il metodo che si usa per la pasta sfoglia) mentre nel panettone viene inserito direttamente nell’ultimo impasto, da ciò deriva che il pandoro ha un’alveolatura più fine e fitta rispetto al panettone.

Tra i due dolci cambiano anche gli aromi, più fruttati quelli del panettone, vanigliati quelli del pandoro. Il pandoro ha una pasta che risulta più giallastra, rispetto al pandoro, e sa di brioche. Il pandoro è anche generalmente più dolce e morbido rispetto al panettone.

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Differenza tra panettone e colomba: forma, ingredienti e calorie

MEDICINA ONLINE NATALE DOLCI NATALIZI PANDORO PANETTONE TORRONE NOCCIOLE CIOCCOLATO BIANCO SFOGLIATA LIEVITAZIONE INGREDIENTI ZUCCHERO A VELO CALORIE RICETTE DIFFERENZE DIETA CIBO DOLCEVoi preferite il panettone o la colomba? Entrambi questi famosi dolci tradizionali, uno natalizio l’altro pasquale, condividono gli ingredienti di base e la modalità di lievitazione: composti di farina, uova, zucchero e burro, entrambi vengono fatti lievitare due o più volte. Ma quali sono le differenze – a parte ovviamente la forma caratteristica – tra colomba e panettone?

Dal punto di vista calorico il panettone generalmente possiede tra le 330 e le 360 calorie per 100 grammi, mentre la colomba ha tra le 400 e le 450 calorie.

Nonostante la tradizione racconti che le origini della colomba ricadrebbero addirittura nella Lombardia del VI secolo, in realtà nella sua forma odierna il dolce pasquale risalirebbe solo al secolo scorso. Diversamente invece dal panettone, che comincia a diffondersi fin dal Medioevo.

Forme a parte, mandorle e granella di zucchero glassate coprono tutte le colombe, mentre esse si trovano solo nei panettoni non tradizionali; l’uvetta, ingrediente forte dei panettoni classici, è sostituita nelle colombe generalmente dalle scorzette di arancia candite. Una differenza sostanziale sta certamente nella distribuzione delle dosi tra i due dolci, conoscenza che rimane un segreto tra i pasticceri.

Secondo questo documento pubblicato dal Ministero delle Attività Produttive con lo scopo di tutelare alcune specialità dolciarie italiane, i passi fondamentali per la realizzazione di entrambi i dolci sono la lievitazione naturale e la presenza di burro e uova fresche. Per il resto i produttori sono liberi di creare la propria colomba e il panettone esclusivo della pasticceria. Unico limite da rispettare è la presenza di almeno il 50% dell’impasto base. Sempre aperte, dunque, le variazioni sul tema, ed è probabilmente così che nasce la differenza tra due dolci così simili tra loro.
Pochi ma fondamentali passaggi di pasticceria, provenienti da una tradizione consolidata, e ingredienti selezionati sono alla base della lavorazione sia del dolce natalizio che della colomba pasquale.

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Differenza tra peperoncino fresco e secco

MEDICINA ONLINE PEPE DI CAYENNA PEPERONCINO PAPRIKA PAPRICA NERO VERDE GRIGIO ROSA BIANCO SAPORE PICCANTE DIFFERENZA CALORIE RICETTA CUCINA USO CUCINARE SALSA PASTA CARNE PESCE IRRITA GASTRITE FA MALE CONTROINDICAZIONIIl peperoncino secco è più piccante perché aumenta la sua concentrazione di capsicina, anche per apprezzarne la piccantezza è necessaria una adeguata reidratazione della polvere di peperoncino.

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Panettone: la ricetta più facile e veloce rispetto a quella tradizionale

Panettone traditional italian cake.Typical italian foodIl panettone “sciuè sciuè” è una ricetta facile, perfetta per stupire amici e parenti con un lievitato semplice da fare, soffice e buonissimo! E’ un buon compromesso per chi vuole fare in casa un panettone che ricorda molto il sapore ed il profumo di quello tradizionale ma che è facile da realizzare e alla portata di tutti; certo non potrà mai avere un’alveolatura come quella del panettone classico che viene fatto con lievito madre e che richiede 3 giorni di lavoro, ma fidatevi e provatelo perché è ottimo e tutti vi faranno i complimenti.
Ho completato la ricetta del panettone sciuè sciuè con la glassa mandorlata, la croccantezza delle mandorle e la dolcezza dello zucchero rendono questo panettone perfetto, quindi non fatelo senza perché è proprio questa semplice glassa a renderlo buonissimo.
La ricetta di questo panettone è quella della colomba di pasqua di Papum, un pasticcere genovese che ha divulgato molte sue ricette ottime tramite il forum cookaround. Se avete sempre desiderato fare il panettone in casa, se volete assaporare un panettone genuino fatto con le vostre mani, provate il mio panettone sciuè sciuè ed il successo sarà assicurato!

 Tempo di cottura 45 minuti
 Porzioni
10 persone
GLI INGREDIENTI
  • 500 g di farina manitoba
  • 100 g di zucchero semolato
  • 150 ml di acqua
  • 100 g di burro
  • 5 g di sale
  • 15 g di lievito di birra
  • 2 uova
  • 1 tuorlo
  • 1 arancia solo buccia grattugiata
  • vaniglia 1 cucchiaino di estratto o baccello
  • 180 g uva sultanina o gocce di cioccolato
  • 1 limone solo buccia grattugiata
  • Per la glassa
  • 40 g di farina di mandorle
  • 10 g di amido di mais
  • 100 g di zucchero semolato
  • 1 albume
  • zucchero a velo
  • zucchero in granella
  • mandorle pelate
PREPARAZIONE
  1. In una ciotola o nella planetaria con gancio a foglia disponete la farina a fontana, mettete al centro il lievito di birra sbriciolato, lo zucchero, il burro a pezzetti, le uova intere, il tuorlo, la scorza grattugiata di limone ed arancia, la vaniglia e metà dell’acqua, impastate brevemente, aggiungete la restante acqua ed il sale.
 Impastate per circa 15-20 minuti con gancio ad uncino fino ad avere un impasto elastico e ben amalgamato. Potete fare quest’operazione anche a mano. Staccate un paio di volte a distanza di 10 minuti l’impasto dal gancio e capovolgetelo in modo da dare maggiore forza alla pasta.
  2. Aggiungete all’impasto l’uvetta fatta rinvenire in precedenza in acqua calda e poi asciugata. Impastate a bassa velocità, capovolgendo ogni tanto l’impasto fino a quando l’uvetta sarà ben distribuita. Rovesciate l’impasto sul piano di lavoro e con le mani leggermente imburrate arrotondatelo facendolo roteare sul piano di lavoro dandogli una forma sferica regolare, (pirlatura). Mettete a lievitare in una ciotola oliata ben coperta con pellicola alimentare fino a quando non triplica, circa 2 ore nel forno spento con luce accesa.
  3. Trascorso il tempo sgonfiate l’impasto e spostatelo su un piano di lavoro, arrotondatelo nuovamente con le mani come fatto in precedenza, formate una sfera e mettetela in uno stampo da 750 g di carta o in uno stampo alto antiaderente per panettone precedentemente imburrato. Fate lievitare ben coperto fino a quando non arriva a due dita dal bordo (sempre forno spento con luce accesa).
  4. Intanto in una ciotola unite l’albume con la farina di mandorle, l’amido di mais e lo zucchero semolato, mescolate bene con una frusta a mano. Spennellate delicatamente la glassa sul panettone (ve ne avanzerà un po’), cospargete con zucchero in granella, qualche mandorla e spolverate con abbondantemente zucchero a velo. Mettete lo stampo del panettone in una teglia in modo che se in cottura cola un po’ di glassa non sporcherete il forno. Fate cuocere in forno preriscaldato a 185° per circa 45 minuti nella parte più bassa del forno, fate sempre la prova stecchino prima di sformare. Se dopo 35 minuti si colora troppo coprite con un foglio di alluminio. Sformate, fate raffreddare su di una gratella.
NOTE
  • Si conserva soffice fino a 3 giorni basta conservarlo ben chiuso in un sacchetto per alimenti.
  • Se non amate l’uvetta usate le gocce di cioccolato. Prima di incorporarle all’impasto tenetele in frezeer, ve ne serviranno 180 g.

Fonte originale: Chiarapassion

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Panettone fatto in casa: ingredienti e ricetta facile, veloce e gustosa

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Ingredienti per il primo impasto per 1200 g di impasto

  • Farina Manitoba 250 g
  • Lievito madre (rinfrescato tre volte nell’arco della giornata) 65 g
  • Acqua (temperatura ambiente) 125 g
  • Burro morbido 70 g
  • Zucchero 65 g
  • Malto 2 g
  • Tuorli 50 g

PER IL SECONDO IMPASTO

  • Farina Manitoba 62 g
  • Zucchero 50 g
  • Burro morbido 40 g
  • Tuorli 50 g
  • Uvetta sultanina 150 g
  • Sale fino 2 g
  • Baccello di vaniglia 1
  • Miele di acacia 16 g
  • Cedro candito 30 g
  • Arancia candita 70 g
  • Pasta di arance 75 g
  • Pasta di mandarini 30 g
  • Pasta di limoni 20 g

PER IMBURRARE LA SUPERFICIE

Burro 20 g

PER LA PASTA DI MANDARINI (FACOLTATIVA)

Mandarini (o arance o limoni) 250 g
Zucchero 125 g

Per il primo impasto

Panettone

Per preparare il panettone iniziate a realizzare il primo impasto. Versate in una ciotola il malto (1), i 65 g di zucchero semolato (2) e i 125 g d’acqua a temperatura ambiente (3).

Panettone

Mescolate con una frusta fino a far sciogliere lo zucchero (4); dopodichè versate lo sciroppo in una planetaria dotata di una frusta a foglia (5). Aggiungete quindi i 250 g di farina manitoba in una volta sola (6) ed iniziate ad impastare.

Panettone

Basteranno circa 5 minuti e non appena l’impasto avrà preso consistenza (7) aggiungete 65 g di lievito madre rinfrescato 3 volte nell’arco della giornata (8) e continuate ad impastare a velocità moderata. Nel frattempo preparate un’emulsione di burro e tuorli. Trasferite 70 g di burro morbido in una ciotolina e lavoratelo con una frusta a mano fino ad ottenere una consistenza cremosa. Aggiungete circa la metà dei tuorli (9) e mescolate.

Panettone

Unite poi i restanti (10) e mescolate nuovamente modo da ottenere un’emulsione omogena (11). A questo punto aggiungetene metà nella planetaria in funzione (12).

Panettone

Per favorire l’assorbimento utilizzando una leccarda staccate l’impasto che sarà rimasto attaccato alla foglia e azionate nuovamente la planetaria. Quando l’impasto risulterà ben asciutto e il burro sarà stato assorbito completamente unite la parte restante dell’emulsione di burro e tuorli (13). Lavorate ancora fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo (14), dopodichè trasferitelo su un piano di lavoro, aiutandovi con un tarocco (15).

Panettone

Date una forma sferica all’impasto (16), trasferitelo all’interno di una ciotola di vetro, coprite con pellicola per alimenti (17) e lasciate lievitare per circa 12 ore ad una temperatura di circa 26° fino a che l’impasto non sarà triplicato di volume (18). Nel frattempo, se preferite preparare in casa la pasta di mandarini, arance o limoni guardate il box in fondo.

Per il secondo impasto

Panettone

Per il secondo imasto del panettone utilizzando un tarocco staccate il primo impasto (lievitato) dalla ciotola di vetro e trasferitelo in planetaria, sempre dotata di foglia. Aggiungete 65 g di farina manitoba (1) e azionate la macchina a velocità moderata fino a quando non sarà completamente assorbita. Unite poi le masse aromatiche, ovvero la pasta di arancia, quella di mandarini e quella di limone (2); aggiungete poi il miele (3)

Panettone

e i semi della bacca di vaniglia (4). Azionate nuovamente la planetaria fino a far assorbire completamente gli aromi (5). Nel frattempo preparate nuovamente l’emulsione con 40 g di burro e 50 g tuorli, unendoli in due volte come fatto in precedenza (6).

Panettone

Non appena il vostro impasto risulterà elastico, spegnete la macchina e aggiungete 50 g di zucchero (7). Azionate nuovamente la macchina per pochi minuti e unite un pizzico di sale (8). Lasciatelo assorbire e spegnete di nuovo la planetaria. Aggiungete l’emulsione di burro sempre in due volte (9)

Panettone

e ultimate di lavorare l’impasto, fino a che risulterà ben incordato (10). Nel frattempo mettete a mollo l’uvetta (11) e tagliate a cubetti sia il cedro che l’arancia candita (12).

Panettone

A questo punto scolate per bene l’uvetta e versatela in una ciotola, aggiungete anche arancia e cedro e mescolate (13). Per esser certi che l’impasto è pronto spegnete la macchina, prelevatene una porzione e se allargandola con le mani risulterà sottile ma non si spezzerà facilmente significa che ha raggiunto la giusta elacisticità (14); se così non fosse lavorate l’impasto ancora qualche minuto, altrimenti aggiungete il mix di frutta candita e uvetta in planetaria (15) e azionatela nuovamente a velocità moderata.

Panettone

Quando il mix di frutta candita e uvetta saranno ben incorporati spegnete la macchina, staccate la foglia e lasciate riposare l’impasto per circa 20 minuti all’interno della ciotola della planetaria (16), coprendola un canovaccio. Dopodichè trasferitelo su un piano, dategli alcune pieghe (17) e lasciate riposare per altri 30 minuti a temperatura ambiente (18); non ci sarà bisogno di coprirlo. Non preoccupatevi se l’impasto dovesse risultare un pò appiccicoso aiutatevi a lavorarlo utilizzando un tarocco.

Per formare e cuocere il panettone

Panettone

Trascorsi i 30 minuti prelevate 1050 gr di impasto, arrotondate delicatamente in modo da dare una forma sferica e trasferite all’interno di uno stampo di carta da 1 kg (le dimensioni esatte sono 22 cm di diametro e 8 cm di altezza) (1). Utilizzate l’impasto rimasto (circa 150 g) per preparare due piccoli panettoncini utilizzando gli stampi da muffin (2). Scaldate il forno a 35°, poi spegnetelo, coprite il panettone con una cupola di vetro (3) e riponete il panettone e i panettoncini a lievitare in forno per 6-8 ore.

Panettone

Una volta lievitato lasciatelo scoperto a temperatura ambiente per circa 30 minuti, in questo modo si formerà in superficie una sottile pellicina. Con un taglierino fate un’incisione a croce (4) e mettete una noce di burro al centro della croce (5). Infornate a 175° in modalità statica per 50 minuti, dopo 20-25 minuti sfornate i panettoncini e proseguite la cottura del panettone per i restanti minuti. Poi sfornatelo

Panettone

e infilzatelo con 2 stecchini d’acciaio sui due bordi esterni (7). Lasciatelo raffreddare capovolto per tutta la notte, utilizzando due pentole o due ciotole della stessa altezza per fissarlo (8). Il mattino successivo giratelo, togliete gli stecchini e il vostro panettone sarà pronto da gustare (9)!

Per preparare la pasta di mandarini

Panettone

Se volete potete realizzare la pasta dei vari agrumi in casa. Per realizzare quella al mandarino come prima cosa lavateli (1) ed eliminate le estremità; quindi senza sbucciarli tagliateli prima a metà (2) e poi a fette che dovrete dividere nuovamente a metà (3).

Panettone

Trasferitele in un tegame e unite lo zucchero (4), mescolate (5) e lasciate maturare per circa 15-20 minuti fino a che lo zucchero si sarà sciolto (6).

Panettone

A questo punto ponete sul fuoco e cuocete a fuoco basso per 35-40 minuti (7). Una volta cotti lasciate intiepidire e frullate il tutto con un mixer ad immersione (8), fino ad ottenere la vostra pasta di mandarini (9).

Consiglio

Prima di utilizzare il lievito madre rinfrescatelo 3 volte nell’arco della stessa giornata ad intervalli di circa 2 ore, fino a che non sarà raddoppiato di volume. Per i rinfreschi utilizzate una farina manitoba.

Per preparare la pasta di agrumi (facoltativa) potete utilizzare la stessa tecnica che abbiamo utilizzato per preparare quella ai mandarini. Le dosi resteranno invariate.

Una volta che il panettone sarà freddo chiudetelo in un sacchetto per alimenti per 2 giorni, in questo modo sprigionerà tutti i profumi.

Conservazione

Il panettone grazie al lievito madre una volta cotto si conserva ben chiuso in un sacchetto di plastica per 1 settimana. In alternativa è possibile congelarlo una volta cotto.

Fonte originale: Giallo Zafferano

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Differenza tra aglio rosso, rosa e bianco: proprietà e coltivazione

MEDICINA ONLINE DIFFERENZA AGLIO ROSSO ROSA BIANCO COLORE TAVOLA DIETA TIPO.jpgL’aglio ha moltissimi benefici per la nostra salute: oltre ad essere uno dei migliori antibiotici naturali, il suo consumo regolare ci aiuta a prevenire numerose malattie. Dal punto di vista nutrizionale l’aglio ha 41 kcal ogni 100 grammi. Inoltre è ricco di vitamine, come la vitamina A, C, E e le vitamine del gruppo B, e minerali come ferro, fosforo, calcio, sodio ed è estremamente ricco di potassio, circa 450 mg in 100 grammi di prodotto. Visti i suoi valori nutrizionali e le sue proprietà l’utilizzo dell’aglio viene consigliato anche a coloro che seguono diete dimagranti, infatti sembra che questo possa favorire la lipolisi, cioè favorisce lo scioglimento delle cellule adipose. L’azione dimagrante dell’aglio sarebbe da collegarsi anche alla sua capacità di stimolare il metabolismo, ed inoltre come vedremo in seguito, alle sue proprietà diuretiche. La quantità giornaliera di aglio da assumere è stimata intorno ai 4 g e può essere assunto ogni giorno salvo controindicazioni. L’assunzione può avvenire sia attraverso il consumo del bulbo fresco o secco, sia attraverso l’assunzione di compresse o sciroppi. E’ possibile anche assumere l’aglio sotto forma di tintura madre, 50 gocce tre volte al giorno. Esistono diversi tipi di aglio ed ognuno di essi ha specifiche caratteristiche.

Leggi anche: Proprietà dell’aglio: antibiotico, antitumorale, afrodisiaco, abbassa la pressione ed il colesterolo

Aglio bianco

L’aglio bianco è quello più comune e maggiormente coltivato in Italia, lo si può infatti trovare un po’ ovunque. Sono bulbi dal sapore deciso che possono essere seminati sia in autunno che a gennaio-febbraio, quando il terreno lo permetterà. Ma anche all’interno della ‘categoria’ aglio bianco, esistono diverse varietà.

  • Aglio ‘Piacentino’: ha il bulbo rivestito di tuniche bianco-argentate, è molto produttivo e si conserva a lungo. In genere si semina a settembre e novembre e si raccoglie a giugno-luglio. Dall’Aglio Piacentino è stato selezionato l’aglio Serena, esente da virosi, più tardivo e di buona pezzatura.
  • Bianco ‘Polesano’: bianco brillante ha forma regolare e compatta e si coltivava già nell’800. Si presta anch’esso, come tutti gli agli bianchi, ad ad essere conservato molto a lungo.
  • Bianco ‘Napoletano’: con striature rosate è molto ricco di oli essenziali, si raccoglie il 13 giugno (Sant’Antonio) e si fa seccare fino al 24 giugno (San Giovanni).

Aglio rosa

L’aglio rosa ha un sapore più delicato, si semina solitamente più tardi e ha una conservabilità, seppure buona, talvolta minore a quella dell’aglio bianco

  • Aglio ‘Rosa Primaticcio’: si presta a essere consumato fresco e per questo poco conservabile. E’ di buona pezzatura e tuniche rosa chiaro. Si semina a febbraio-marzo e si raccoglie a luglio quando le foglie sono ancora verdi. Molto simile al Rosa Primaticcio è il Rosa Napoletano e il Rosa di Agrigento, coltivati soprattutto al Sud Italia.
  • Aglio di Vessalico: viene coltivato in Liguria sui tipici terrazzamenti. Ha un aroma intenso, è digeribile e ben conservabile. Ha tuniche esterne bianco-rosato, o rosso-viola appena colto, e bulbilli bianchi. La semina si effettua tra ottobre e gennaio e la raccolta avviene verso la fine di giugno.
  • Aglio Rosa di Lautrec: come tutte i prodotti francesi è molto conosciuto e rinomato, ma non si tratta solo di ‘vana gloria’: l’aglio Rosa di Lautrec ha qualità gustative indiscutibili: aroma dolce e delicato, si adatta bene a quasi tutti i piatti e si presta anche ad essere mangiato a crudo. Se conservato in luogo fresco e arieggiato e a temperature intorno ai 12/13° può arrivare anche al raccolto successivo. Molto produttivo, i suoi bulbilli sono ricoperti da un involucro rosa. Periodo di semina dicembre/gennaio (ma comunque aspettiamo che il terreno sia agibile).

Aglio rosso

Ma non abbiamo ancora finito con i colori dell’aglio: ecco infine l’aglio rosso, che ha queste specifiche proprietà:

  • È molto ricco di vitamina C, tiamina e riboflavina, potenti antiossidanti necessari alla nostra salute generale.
  • Il suo sapore è intenso, piccante e apprezzato in gastronomia.
  • Questa varietà è molto utilizzata nella medicina naturale per elaborare compresse o estratti d’aglio.
  • A differenza del classico aglio bianco, quello rosso ha dimensioni più piccole, è stretto, la buccia esterna è di colore rosso intenso e di solito ogni testa contiene dagli 8 ai 12 spicchi.
  • Possiede una maggiore concentrazione di composti organici solforati, è ricco di zolfo, iodio e silicio. 
  • Contiene un livello molto elevato di allicina, quel composto con proprietà antibiotiche che dona il caratteristico odore e sapore all’aglio.

Ecco alcune varietà di aglio rosso:

  • L’aglio Rosso di Nubia (o di Paceco o di Trapani):  ha le tuniche dei bulbilli rosso acceso. In Sicilia si semina tra dicembre e gennaio e si raccoglie a maggio/giugno. Ha un gusto molto forte che si sposa benissimo con i saporiti piatti siciliani. Può essere consumato tutto l’anno.
  • L’aglio Rosso di Sulmona: è coltivato da secoli in Abruzzo, ha tuniche esterne bianche e bulbilli ricoperti da un involucro rosso vino. Si semina fino a fine gennaio e si raccoglie dopo sei mesi. Quest’aglio produce uno scapo floreale che va raccolto un mese prima del bulbo e può essere consumato fresco, sott’olio o in agrodolce.
  • L’aglio Rosso Maremmano: di pezzatura più piccola è rosso acceso, molto profumato e ha un bel sapore deciso. Purtroppo è poco diffuso e prodotto quasi esclusivamente per consumo proprio.

La differenza tra le varie tipologie di aglio è a livello di coltivazione in quanto l’aglio rosso ha un ciclo di coltivazione più breve e produce bulbi più grandi ma che hanno come caratteristica una minore conservabilità rispetto a quelli dell’aglio bianco.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Differenza tra peperoncino e pepe di Cayenna

MEDICINA ONLINE PEPE DI CAYENNA NERO VERDE GRIGIO ROSA BIANCO SAPORE PICCANTE DIFFERENZA CALORIE RICETTA CUCINA USO COSMETICA CUCINARE PIETANZA SALSA PASTA CARNE PESCE IRRITA GASTRITE FA MALE CONTROINDICAZIONI GRAVIDANZAIl nome pepe di Cayenna in realtà non indica un pepe ma una specie di peperoncino della pianta Capsicum annuum, probabilmente la più coltivata al mondo che, oltre alla varietà di Cayenna, comprende anche il peperoncino rosso comune, estremamente diffuso in Italia. Il nome Cayenna deriva dal nome della città della Guyana francese e spesso viene erroneamente usato per indicare qualsiasi varietà di peperoncino, come fosse un sinonimo.
I peperoncini di Cayenna sono sottili e di forma allungata (arrivano a 10 cm). Commercialmente è uno dei peperoncini più coltivati al mondo ma la sua produzione interessa per l’80% esclusivamente gli Stati Uniti, che lo utilizzano per la preparazione di salse piccanti.

Il pepe di Cayenna ha un sapore intenso e piccante e valorizza pietanze come il jambalaya (zuppa piccante della Louisiana), alcune ricette thai e il chili, piatto della cucina tex mex (a base di fagioli e salsa piccante) talmente diffuso in Messico e New Mexico che, quando si pone la domanda “Green or red?”, è sottinteso che si sta parlando del colore della salsa. Viene venduto già macinato ed è ottimo per insaporire formaggi, uova e crostacei. Alcuni lo considerano meno piccante e più gentile rispetto al peperoncino rosso piccante tipicamente usato in Italia e quindi più adatto per il pesce. Una preparazione che consente di utilizzare questa spezia in modo originale per aromatizzare bruschette o carni cotte alla griglia è quella dell’olio d’oliva aromatizzato al pepe di Cayenna.

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