Bikini Bridge, la nuova moda spopola sulla rete ma è polemica: rischio anoressia

Dott. Loiacono Emilio Alessio Medico Chirurgo Chirurgia Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia Massaggio Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Peso Dieta Sessuologia PSA Pene Laser Filler Rughe Botulino BIKINI BRIDGE NUOVA MODA RETE ANORESSIA 1Non c’è pace per gli esibizionisti del web. Dopo il Selfie e il Belfie – ovvero l’autoscatto del proprio “lato B” – dalla scorsa estate è diventato famoso un nuovo fenomeno che ha spopolato e sta ancora spopolando sul web: il bikini bridge. Un curioso trend fotografico che sta facendo impazzire da mesi gli internauti. Di cosa si tratta? Il termine si riferisce a quel “ponte” che il pezzo inferiore del costume femminile forma quando una ragazza ha le ossa dell’anca molto sporgenti. E non importa quale mese dell’anno sia, sono tantissimi a condividere foto di bikini bridge, con l’intimo stesi su un letto o col costume da bagno sdraiati su un lettino sulla spiaggia.

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Social e rischio anoressia

Le amanti del “bikini bridge” non perdono occasione per pubblicare sui social le immagini in cui il “ponte” è ben visibile. Su Facebook sono nate migliaia di pagine dedicate alla nuova ossessione social, mentre su Instagram e Twitter per mesi ha spopolato l’hashtag #bikinibridge. Insieme al clamore, però, è arrivata anche la polemica, proprio come accaduto nel caso del thigh gap (clicca qui per scoprire di cosa si tratta). Per ottenere il migliore effetto bikini bridge, infatti, è necessario che le ossa dell’anca siano piuttosto sporgenti. La donna protagonista della foto, dunque, deve essere molto magra, dal ventre piatto e senza un filo di ciccia. Questo, se da un lato ha esaltato gli amanti del corpo perfetto, dall’altro ha irritato chi vede in queste mode fotografiche un pericolo per la lotta contro l’anoressia.

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I costumi da bagno contengono sostanze tossiche?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA MARE COSTUME ABBRONZATURA ESTATE CALDO SPIAGGIA BAGNO SOLE VACANZESecondo uno studio di Greenpeace in Germania, alcuni costumi da bagno conterrebbero talune sostanze chimiche pericolose. Particolarmente sconvolgente è che le sostanze non sono state rilevate solo negli articoli di basso livello, ma anche nei prodotti di produttori rinomati. Lo studio presentato ad Amburgo ha verificato la presenza di per-e polyfluorinated (PFC) e alchilfenoli etossilati. In più della metà dei campioni è stato trovato PFC e anche quattro dei cinque campioni contenevano alchil-fenoli etossilati. Il PFC secondo quanto rilevato da Greenpeace può compromettere la riproduzione e disturbare il sistema immunitario ed endocrino.

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Le infradito: sì per la spiaggia, no per lunghe passeggiate in città

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO DONNA SPIAGGIA MARE SALTO FELICITA ALLEGRIA ESTATE CALDO VACANZE LIBERA LIBERTAE’ estate e tanti non rinunciano alla comodità delle infradito, calzate per andare in spiaggia o in piscina. Fin qui tutto ok, tuttavia l’uso di questo indumento è sconsigliato per fare lunghe passeggiate in città poiché l’uso prolungato può favorire infiammazioni ai piedi e aumenta il rischio di distorsioni.

«Queste ciabatte ultraleggere, infatti, non offrono adeguato sostegno e protezione, possono dunque procurare dei traumi al piede e di conseguenza compromettere il nostro benessere» precisa Mauro Montesi, presidente dell’Associazione Italiana Podologi. Eppure, che siano di paglia, cuoio, gomma o plastica, le infradito sono sempre più di moda e per alcuni addirittura irrinunciabili, il vero must della stagione estiva, da mettere ai piedi in qualsiasi occasione. Ma se è di gran lunga meglio indossare le “flip flops” che andare a piedi nudi, per esempio, quando si cammina sul bordo di una piscina, nelle camere d’albergo e negli spogliatoi delle palestre, per evitare verruche plantari o il piede dell’atleta (infezione causata da un fungo che si insinua tra le dita dei piedi), se indossate troppo spesso o per alcune attività ad alta intensità le infradito possono causare una serie di problemi ai nostri piedi. Per esempio, essendo super basse possono favorire infiammazioni ai metatarsi o della pianta del piede e, non sostenendo adeguatamente l’arco plantare e il tallone, aumentano il rischio di distorsioni. «Inoltre – aggiunge Montesi – a lungo andare la fascetta tra il primo e il secondo dito danneggia lo spazio interdigitale, a causa della pressione del piede che, nel fare il passo, procura un trauma meccanico all’intersezione tra le due dita, con il rischio di vesciche e infezioni».

I CONSIGLI DELL’APMA

Se però siete tra coloro che non riescono a rinunciare alle ciabatte infradito, meglio seguire le raccomandazioni dell’Associazione dei Medici Podologi Americani: una serie di consigli per non mettere a repentaglio la salute dei piedi indossando l’infradito sbagliato al momento sbagliato. Innanzitutto, meglio preferire i modelli in pelle o in cuoio, che riducono il rischio di vesciche e altre irritazioni. Al momento dell’acquisto, inoltre, verificare che non siano troppo fragili (piegandole da un capo all’altro, sono da scartare quelle che si piegano completamente a metà) e siano della misura giusta, evitando che il piede esca dai bordi. Inoltre, evitare di indossare lo stesso paio anno dopo anno, se non perfettamente integro. Infine, è sconsigliato metterle ai piedi in previsione di lunghe camminate, lavori in giardino o attività sportive, perché ci rendono più vulnerabili a lesioni, distorsioni e fratture.

LA SCARPA GIUSTA PER OGNI OCCASIONE 

«Insomma, buon senso e attenzione alla salute del piede dovrebbero guidarci al momento della scelta della scarpa da indossare, senza mettere al primo posto sempre e comunque l’estetica e il diktat della moda – commenta Montesi -. La scarpa deve essere infatti comoda, non deve procurare stress al piede e deve proteggerlo, perché un piede sano è fondamentale per la nostra salute». «Un uso prolungato del tacco alto, per esempio – ricorda il podologo – compromette una corretta postura, alterando la distribuzione del nostro peso a sfavore dell’avampiede, crea inoltre problemi alla schiena e alla cervicale. Così come l’uso eccessivo di scarpe estremamente basse può causare dolori ai polpacci e tendiniti». Attenzione dunque a scegliere la scarpa giusta per ogni occasione, a seconda delle attività previste nel corso della giornata. «Il tacco ideale non dovrebbe superare i 4-5 centimetri e anche la pianta dovrebbe essere adeguatamente larga, non costringendo le cinque dita dei piedi a entrare in uno spazio che ne può contenere al massimo due. E se per andare al mare, via libera alle infradito, per una giornata in montagna meglio la scarpa chiusa, in modo che il piede poggi correttamente sul terreno accidentato. Ben venga, invece, camminare scalzi sulla sabbia o sul brecciolino, per stimolare le articolazioni del piede e contrastare, nei bambini, la formazione del piede piatto».

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Oggi inizia l’estate e subito una buona notizia: mangiare cioccolato fa bene all’abbronzatura

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CIOCCOLATO CIOCCOLATINO DOLCI GRASSI DIETA MANGIARE CALORIEUltimamente gli amanti del cioccolato stanno avendo delle grandi soddisfazioni! Dopo il cioccolato che non ingrassa, il fatto che fa dimagrire, fa bene alla mente e fa bene al cuore ed alla circolazione, oggi abbiamo un motivo in più per amare questo alimento, soprattutto perchè oggi inizia l’estate e la voglia di abbronzatura aumenta! Pare infatti che il cioccolato aiuterebbe anche a proteggersi dai raggi del sole.

Uno studio scientifico inglese della European Dermatology e Cosmetic Science Group School of Management and Science della London University of The Arts dimostrerebbe l’efficace protezione svolta dai polifenoli contro i raggi del sole. In particolare le fave di cacao fresche, ricche di flavonoidi (potenti antiossidanti), mantengono il loro potere – in parte – anche durante la lavorazione del prodotto e sono loro ad essere importanti per la protezione della pelle.

I ricercatori hanno coinvolto 30 persone sane e le hanno divise in due gruppi: uno dei due ha consumato 20 grammi di cioccolato al giorno come spuntino per 12 settimane. Lo studio ha dimostrato che il consumo regolare di cioccolato ricco di flavonoidi conferisce una importante fotoprotezione e protegge la pelle dagli effetti dei raggi solari e quindi diminuisce il rischio di patologie della pelle. Tale effetto è ancora più potente tanto più il cioccolato è fondente.

Amanti del cioccolato: buona estate, buon appetito e buona tintarella, ma sempre con moderazione!

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