L’allergia “al sesso”, quando il contatto con lo sperma scatena bruciore e gonfiore

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AMORE COPPIA SESSO FIDANZATI (2)Una ricerca condotta da un gruppo di medici dell’Università di Cincinnati, Stati Uniti, ha recentemente confermato che esiste una allergia “al sesso”. Più in particolare è una allergia legata al contatto della pelle o delle mucose con il liquido seminale, cioè lo sperma. E’ una forma allergica rara, ma in aumento, tuttavia è ancora difficile stimare la percentuale della popolazione che ne soffre, a causa del fatto che molti si vergognano di ammettere di averla di fronte al proprio medico.

Chi ne soffre?

L’allergia allo sperma può interessare sia uomini che donne. In genere l’allergico allo sperma ha anche altre allergie, come allergie ad alcuni alimenti, ai pollini e ad altri allergeni. L’allergico allo sperma ha generalmente un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Circa il 40% ha manifestato il disturbo già nel primo rapporto sessuale, ma il 60% avrebbe sviluppato l’allergia in seguito, dopo che i primi contatti con lo sperma non avevano scatenato alcuna reazione allergica.

Cause

La reazione allergica allo sperma è causata dal contatto di cute e/o mucose ad allergeni presenti nello sperma, probabilmente frazioni glicoproteiche del liquido seminale, in particolare l’antigene prostatico specifico (PSA) o la spermidina, contenuti nel plasma seminale (la parte liquida dello sperma, in cui “nuotano” gli spermatozoi). L’antigene prostatico specifico è un enzima appartenente alla classe delle idrolasi, che viene prodotto dalla prostata. Il dosaggio di tale antigene, permette di valutare lo stato di salute della prostata (livelli di PSA tra 4 e 10 ng/mL indicano un rischio di tumore prostatico più alto del normale. La spermidina, detta anche monoamminopropilputresceina, è una poliammina biogena; Philipp Schreiner la isolò dallo sperma nel 1870. L’esatta funzione fisiologica della spermidina non è ancora del tutto chiara; la quantità di spermidina presente nell’organismo aumenta in caso di accelerazione del metabolismo, mentre a seguito di un rallentamento del metabolismo, la sua produzione diminuisce. Inoltre, la concentrazione di spermidina endogena diminuisce con l’invecchiamento.

Leggi anche: PSA totale e free alto: capire i risultati dell’esame e rischio di tumore alla prostata

Sintomi e segni

I sintomi e segni di allergia allo sperma si possono manifestare durante o dopo il rapporto, in genere dopo brevissimo tempo dal contatto tra il liquido seminale e la pelle e/o le mucose. I sintomi e segni possono essere sia locali (rossore, bruciore , fastidio e gonfiore alla vagina, al pene, all’ano), che sistemici (orticaria, prurito generalizzato, dispnea, angioedema).

Diagnosi

L’allergia allo sperma può essere diagnosticata in base all’anamnesi ed a test specifici, in particolare il prick test, che consiste nell’applicare una goccia di allergene sulla pelle facendola penetrare negli strati superficiali della cute tramite la punta di una piccola lancetta sterile. Il prick test è un test di provocazione cutanea utilizzato per determinare se una data sostanza provoca allergia con meccanismo immediato ovvero mediato da IgE (immediate-type hypersensitivity o reazione di ipersensibilità di I tipo). In parole semplici il test “provoca” la reazione della pelle esponendola agli allergeni contenuti nel liquido seminale: se la reazione si verifica, il soggetto è allergico allo sperma; se la reazione non si verifica, il soggetto non è allergico. Per approfondire, leggi: Prick test in bambini e adulti: esecuzione, allergeni, controindicazioni, rischi

Terapie

La terapia consiste nell’evitare l’allergene, quindi nell’evitare il contatto tra sperma e cute e/o mucose. Nei casi più lievi può bastare l’uso di un profilattico, di antistaminici o di creme vaginali. In alcuni casi si può provare a desensibilizzare il sistema immunitario, esponendo più volte alla settimana la pelle e le mucose allo sperma. Se è una donna a cercare gravidanza, l’allergica, esistono metodi di lavaggio dello sperma che consentono di separare gli spermatozoi dal plasma seminale, consentendo di fecondare direttamente l’utero ed evitando il contatto con gli allergeni (che sono presenti nel plasma seminale).

Leggi anche: Differenza tra sperma, liquido seminale, plasma seminale e spermatozoi

Allergia al profilattico

A volte l’allergia allo sperma può essere scambiata per una allergia al lattice contenuto nel profilattico e viceversa. I sintomi ed i segni sono in parte simili. Le due allergie possono coesistere. In caso di dubbio, chiedere al proprio medico.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Obesità infantile: potenziale di obesità e conseguenze sulla salute da adulto

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Tiroidite di Hashimoto e gravidanza: rischi, diagnosi e cura

gravidanza tiroidite HashimotoLe donne in età fertile colpite dalla tiroidite di Hashimoto corrono un maggior rischio di partorire figli affetti da ritardi intellettivi e problemi epatici e renali, fortunatamente è Continua a leggere

Mastite e dotti galattofori otturati, patologie della donna che allatta

allattamento mastite dotti galattoforiDopo alcuni articoli su argomenti più leggeri, ora si torna seri nel parlare di patologie che interessano un momento molto particolare della donna: l’allattamento. Le patologie in questione sono la mastite e i dotti galattofori otturati.

La mastite è un’infezione batterica della mammella che spesso insorge nella donna che allatta. Tuttavia può anche interessare donne che non allattano o che siano incinte. Non si sa per certo perché la mastite colpisce alcune donne mentre altre non ne sono soggette. E’ possibile che i batteri trovino accesso tramite le ragadi del capezzolo, ma non è insolito vedere l’insorgere di una mastite in una donna con il capezzolo integro.

Bisogna distinguere la mastite dal dotto galattoforo otturato. Il dotto galattoforo otturato non si cura con gli antibiotici, mentre per la mastite spesso ci si ricorre.

Continua la lettura con: http://www.allattiamo.it/jnmastite.htm

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Vuoi avere migliori orgasmi? Indossa scarpe col tacco!

MEDICINA ONLINE SCARPE TACCO PIEDI DITA MANI GAMBE SEXY SHOPPING DONNA WOMAN FEET GIRL FETICISTA APERTE CHIUSE MODA AUTUNNO INVERSO ESTATE PRIMAVERA TVHo ricordato nel post precedente quanto possono essere dannosi i tacchi alti. Tuttavia l’uso di questo tipo di abbigliamento potrebbe nella donna favorire dei migliori… orgasmi! I tacchi alti insomma aiuterebbero l’eros, non solo perché rappresentano da sempre una raffinatissima arma di seduzione cara agli uomini quanto alle donne, ma proprio perché allenano i muscoli pelvici, quelli coinvolti nell’orgasmo femminile (chiamati non a caso ‘muscoli del piacere‘) contribuendo ad intensificare l’eccitazione sessuale.

Per evitare il mal di schiena basterebbe non superare i 10 cm di altezza del tacco. Questa misura è l’ideale anche per trarre benefici dal punto di vista sessuale. Parola degli studiosi dell’Università di Verona. Proprio loro hanno rilevato i numerosi benefici che i muscoli pelvici, quelli coinvolti nell’orgasmo femminile, traggono dalle scarpe alte, responsabili di tenere allenati tali muscoli aumentando l’eccitazione e l’intensità del piacere.

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La dottoressa Maria Cerruto dell’Università di Verona ha sottoposto a un test 66 donne al di sotto dei 50 anni, misurando l´attività elettrica prodotta dalle pelvi a seconda della posizione assunta dai piedi e ha scoperto che coloro che tengono i piedi ad una angolatura di 15 gradi dal pavimento, corrispondente a un tacco di 7 centimetri, evidenziano una riduzione del 15% dell´attività pelvica. Ciò significherebbe, in sostanza, che i tacchi alti rilassano i muscoli pelvici, aumentandone la forza e la capacità di contrazione. E muscoli pelvici bene allenati permettono una maggiore eccitazione sessuale e di conseguenza un piacere più intenso.

Con i tacchi alti ai piedi le donne farebbero questo tipo di ginnastica quasi senza accorgersene, afferma la ricerca. “Le donne sono spesso in difficoltà nell´eseguire esercizi per la zona pelvica – osserva la dottoressa Cerruto – e indossare i tacchi alti può dunque rappresentare una soluzione. Anch´io amo i tacchi alti, sebbene siano scomodi. Ora sappiamo che hanno anche possibili effetti positivi sulla salute”.

Ma sappiamo bene che la saggia prescrizione di evitare i trampoli sovente viene disattesa, perché sono davvero poche le donne che riescono a resistere alla tentazione di indossare scarpe dal tacco over 12. I tacchi alti hanno il grande merito di allungare la gamba, sono molto seducenti e stimolano l’elemento feticista legato ai piedi, da sempre oggetto erotico nell’immaginazione maschile. Ma queste non sono buone ragioni per mettere a rischio la nostra salute!

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Scarpe coi tacchi e problemi alla salute, consigli e rimedi

MEDICINA ONLINE SCARPE TACCO PIEDI DITA MANI GAMBE SEXY SHOPPING DONNA WOMAN FEET GIRL FETICISTA APERTE CHIUSE MODA AUTUNNO INVERSO ESTATE PRIMAVERA TVÈ l’appoggio del piede che garantisce la stabilità del corpo e permette di camminare bene. Camminare è un atto fra i più naturali e quotidiani ed è salutare farlo ogni giorno, per almeno mezzora. Quando si cammina, l’ impatto del tallone viene subito assorbito dall’appoggio completo del tallone stesso, poi il piede si trasforma in una leva rigida che trasferisce il carico in avanti prima sulla parte esterna (fase di supinazione) poi su quella interna (fase di pronazione) fino alla spinta finale del metatarso che coinvolge anche le dita del piede. L’eccesso di pronazione è spesso legato ai piedi piatti ed è tipico dei più giovani, mentre l’eccesso di supinazione si riscontra di più nelle donne e negli uomini che fanno sport e che hanno piedi reattivi, tesi e tendenzialmente incavati. Non si tratta solo di un problema estetico ma di un problema funzionale perché entrambi questi difetti portano ad alterazioni nella camminata e possono ripercuotersi sulle caviglie, aumentando il rischio di distorsioni, e trasformarsi in dolori alle ginocchia, alle anche e alla schiena. Proprio la natura spontanea dell’atto del camminare fa sì che non ci si possa auto-correggere: il piede ha una certa forma prevista nel patrimonio genetico individuale e consolidata nello sviluppo e la camminata viene di conseguenza, giusta o sbagliata che sia. Si può, però, intervenire sui fattori esterni: correzione degli errori posturali, riduzione del sovrappeso, scelta delle calzature adeguate. Gli esercizi, chiamati propriocettivi, fanno parte della preparazione atletica in quegli sport dove l’ equilibrio è fondamentale, per esempio lo sci, il pattinaggio e il judo, ma sono anche ottimi strumenti di prevenzione perché sono basati sulla progressiva capacità di resistere agli squilibri.

Il nostro piede è un radar

Il piede, lungi dall’essere un’appendice passiva, ha una sensibilità quasi pari a quella della mano: il piede ha una sorta di radar che rileva con costanza e precisione la posizione del corpo nello spazio e la comunica al cervello affinché possa adattare il movimento alle mutevoli condizioni esterne, fra cui appunto il terreno su cui camminiamo. Gli esercizi propriocettivi vanno a stimolare i sistemi e i centri nervosi dai quali dipende la regolazione dell’equilibrio posturale.

Scarpa sbagliata, problemi al piede

Una scarpa sbagliata è inoltre alla base di molti problemi del piede. Le donne, che già partono svantaggiate rispetto agli uomini perché hanno i tendini più corti, dovrebbero scegliere scarpe con certe caratteristiche funzionali. Prima di tutto, no ai tacchi vertiginosi perché spostano tutto il peso sull’avampiede creando un sovraccarico pericoloso per il piede stesso: a breve possono insorgere metatarsalgie, cioè dolori localizzati nella zona anteriore, e alla lunga può svilupparsi l’ alluce valgo, non a caso molto più frequente nelle donne e in particolare nelle ultracinquantenni. Con tacchi molto alti il piede poi non sopporta più il peso e per compensare lo sposta sulle altre dita che si contraggono e, a furia di battere come martelletti sulla tomaia, diventano doloranti. Non è solo il piede a soffrire ma anche il ginocchio, i cui muscoli della parte anteriore sono troppo sollecitati dallo sforzo di stare in equilibrio. L’ ideale è un tacco medio, dai 2 ai 5 centimetri di altezza. Man mano che si sale, i rischi aumentano. Se proprio non si possono eliminare i tacchi alti, sarebbe bene non indossarli per più di due ore al giorno e non usarli se si deve camminare a lungo.

Il pediluvio per il benessere dei piedi: acqua tiepida, sale e rosmarino

Non è sempre possibile limitare l’ uso dei tacchi e le posture sbagliate perché ci sono alcune professioni che costringono a trascorrere molte ore in piedi. Quello che invece è sempre possibile fare è un bel pediluvio a fine giornata. Nell’acqua tiepida si possono aggiungere una manciata di sale da cucina e qualche rametto di rosmarino dall’azione tonificante. Dopo il pediluvio e dopo aver frizionato il piede con l’ asciugamano, si può ammorbidire la pelle con una crema specifica o qualche goccia di olio d’ oliva, da far penetrare con un leggero massaggio al piede.

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L’alimentazione per avere unghie più forti e più belle: mai più unghie spezzate o che si sfaldano

UNGHIEChiudo con questo post la mia piccola “trilogia dedicata alle unghie” con la regola secondo me più importante per avere unghia belle e forti: mangiare bene! Per avere avere unghie belle, forti e lucide è importante curare l’alimentazione adottando una dieta sana e variata: vediamo quindi insieme come rinforzare le unghie in modo naturale tramite alcune ‘attenzioni’ alimentari.
La dieta per le unghie deve essere varia, ricca di vitamine, minerali e sostanze nutritive, avendo cura soprattutto di assumere in quantità sufficiente i seguenti elementi

CALCIO: è un metallo alcalino veramente importante per il nostro corpo specie per ossa, denti e unghie, lo troviamo soprattutto in latte, yogurt, formaggio, verdure a foglia verde, fagioli, piselli, sardine, salmone, mandorle. Si deve ricordare che la vitamina D è necessaria all’organismo per assorbire il calcio dagli alimenti assunti. Il calcio è vitale insomma ma attenti a non esagerare però: un eccesso di calcio nella dieta porta alla formazione di calcoli renali.

SILICIO: è contenuto soprattutto nelle patate, segale, miglio, granturco, asparagi, riso, prezzemolo e nei cereali in genere.

ZOLFO: lo troviamo in aglio e cipolla e che aumenta, come il silicio, la robustezza delle unghie.

PROTEINE SULFONATE : contribuiscono a rinforzare la cheratina. Troviamo questi nutrienti soprattutto nei crostacei.

MOLIBDENO: gli alimenti più ricchi di molibdeno sono le crucifere (una famiglia di piante), i legumi ed alcuni cereali.

ZINCO: questo metallo importantissimo lo troviamo nelle ostriche, cereali, fegato bovino, sesamo, funghi secchi, latticini, legumi, uova, pesce, germe di grano e riso integrale.

VITAMINA H: anche detta Biotina, è molto diffusa nel regno animale (carne di bue, vitello, maiale, agnello e pollo) e vegetale (cavolfiore, funghi, carote, pomodori, spinaci, fagioli e piselli secchi, frutta, quali la mela). Inoltre è contenuta sia nel latte umano che in quello di mucca, nei formaggi, nelle uova intere e nei pesci di mare.

Quindi, massima attenzione all’alimentazione e piccoli gesti di cura quotidiana per avere unghie sane e forti, oltre che una salute di ferro!

I migliori prodotti per la cura delle unghie
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere di mani e piedi, in grado di migliorare forza, salute e bellezza delle tue unghie e della tua pelle. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperte:

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Le 10 regole d’oro per rinforzare le unghie

unghie1Ecco a voi qualche consiglio per avere unghie robuste come l’acciaio!

1) Applicare CREMA da mani nutriente ogni giorno massaggiando in modo che la crema si assorba fino in profondità.

2) Applicare a giorni alterni l’OLIO specifico per le cuticole: ammorbidisce le cuticole e nello stesso tempo aiuta anche le unghie a crescere forti e nutrite. Un buon olio per le cuticole é inoltre l’ideale per una manicure ultra rapida: se non c’è tempo per fare una manicure completa potete utilizzare questo prodotto per donare in pochi miniti alle vostre unghie un aspetto più curato.

3) Indossare i GUANTI durante i lavori domestici. Tutta la cura che possiamo avere per le nostre unghie è vana se poi le mani e le unghie entrano in contatto prolungato con prodotti chimici, polvere e sostanze aggressive. Utilizziamo quindi sempre guanti di gomma preferibilmente con rivestimento interno in cotone durante i lavori domestici.

4) Non ROSICCHIARE le unghie e non strappare le pellicine.

5) LIMARE le unghie solamente in una direzione, utilizzando lime a grana sottile per non provocare abrasioni frastagliate al bordo dell’unghia.

6) Utilizzare SMALTO per unghie di buona qualità e diffidare di prodotti no-brand venduti a prezzi stracciati: questi infatti potrebbero essere scaduti, di dubbia provenienza e quindi contenere sostanze dannose.

7) Utilizzare SOLVENTI non aggressivi e preferibilmente a base oleosa per eliminare lo smalto dalle unghie: i prodotti a base di acetone sono da evitare.

8) Concedersi di tanto in tanto una seduta di MANICURE professionale

9) Lasciare periodicamente le unghie al NATURALE: lo SMALTO può svolgere sull’unghia anche un’azione protettiva dagli agenti esterni, ma è consigliabile lasciare periodicamente le unghie senza smalto, frizionandole solo con olio d’oliva fino a completo assorbimento.

10) Il vecchio consiglio di bellezza dei guanti di cotone alla notte è sempre valido: per concedersi una cura di bellezza per unghie e mani si potrà di tanto in tanto andare a DORMIRE con i guanti di cotone dopo avere distribuito sulle mani una buona crema nutriente e corposa.

Infine adottare una DIETA equilibrata, ricca di vitamine, minerali e sostanze nutritive: cosa che farà felici non solo le nostre unghie ma anche tutte le miliardi di cellule che compongono il nostro corpo!

I migliori prodotti per la cura delle unghie
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere di mani e piedi, in grado di migliorare forza, salute e bellezza delle tue unghie e della tua pelle. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperte:

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