Come si fa a capire se l’imene si è davvero rotto o no?

MEDICINA ONLINE IMENE ROTTURA SANGUE VAGINA DOLORE SESSO PENE PENETRAZIONE DONNA RAGAZZA SESSUALITA RAPPORTO SESSUALE SPERMA EMORRAGIA CHIAMARE DOTTORE FEMMINILE GINECOLOGIA MESTRUAZIONI.jpgL’imene è situato subito prima dell’inizio della vagina, non in profondità, appena dopo le piccole labbra. Lo si può vedere anche da sola, usando uno specchietto, sedendosi sul bidet a cosce aperte e con una fonte di luce davanti: si vede una specie di plica di tessuto carnoso, rosa-rosso, attaccata alle pareti vaginali subito all’interno delle piccole labbra, che non chiude completamente l’orifizio vaginale. Solitamente nel mezzo dell’imene, anche se ancora integro, vi è uno o più forellini, necessari per la fuoriuscita delle mestruazioni.

Quando la donna non è più vergine, cioè se l’imene è stato lacerato, il tessuto potrà apparire in vari modi:

  • come un anello di tessuto di colore uguale alla mucosa vaginale, inserito tutt’intorno all’ingresso della vagina;
  • come dei resti di tessuto come delle piccole sporgenze rosa-rosse.

Potrebbe anche essere praticamente non più visibile, vedi immagine in alto, sul lato destro.

Leggi anche:

Lo staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!

Prima volta e sesso: consigli su come introdurre il pene in vagina

MEDICINA ONLINE SESSO ANALE ANO RETTO LUBRIFICANTE PRIMA VOLTA COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA CAMEL TOE LOVE FIRST TIME LOVER SEX GIRL MAN YOUNG WOMAN WA SQUIRTIG.jpgUna delle difficoltà che molti ragazzi e ragazze vivono, soprattutto nel corso delle prime loro esperienze sessuali, è quello di riuscire ad introdurre con semplicità il pene all’interno della vagina.
Nelle scene di molti film questa fase abbastanza delicata viene mostrata come se si trattasse di un’azione automatica che consente un incastro facilissimo da realizzare ma, in realtà, non è sempre così. Infatti spesso nei film accade che gli attori, in qualsiasi luogo si trovino, mediante qualsiasi posizione assunta e con ogni tipologia di abito addosso, riescano soltanto attraverso l’avvicinamento dei corpi, ad iniziare il rapporto con estrema naturalezza.

Da dove cominciare?

Conoscere la corretta anatomia degli organi genitali è il primo punto di partenza per non avere difficoltà nell’atto penetrativo. La vagina infatti non è perpendicolare al corpo ed è quindi fondamentale conoscerne la direzione per orientare correttamente il pene al momento della penetrazione; anche il pene in erezione non è mai tangenziale al corpo. Al fine di non provare e non far sentire dolore al partner ma, al contrario, godere appieno del rapporto sessuale, è quindi importante agevolare le conformazioni corporee e pensare alla penetrazione del pene in vagina come se si dovesse infilare un guanto partendo dall’alto verso il basso con la massima inclinazione del corpo femminile per iniziare e poi modificando l’angolo di questa fino alla posizione desiderata. La vagina bisogna considerarla come se fosse un sacchetto vuoto per tipologia di forma, capace di modificarsi straordinariamente grazie alla sua naturale capacità elastica.

Preliminari

Per fare l’amore la prima volta come si deve, prima di tutto non saltate i preliminari. Queste carezze permettono di scoprire il corpo dell’altro e instaurano una complicità tra i partner. Lasciati andare a queste sensazioni ancora sconosciute, per capire quello che provoca piacere a te e al tuo compagno. Carezze intime, baci languidi e massaggi erotici favoriscono l’eccitazione di cui avrete bisogno per passare all’atto sessuale. Toccate, massaggiate e baciate il vostro partner dappertutto, fino alle parti intime. Non esitare a dire al tuo partner di rallentare, se provi fastidio.

Leggi anche: Un uomo può avere un orgasmo senza eiaculare sperma?

Preparare la vagina con le dita alla prima penetrazione

L’erezione del pene e la lubrificazione vaginale indicano la presenza di uno stato eccitatorio da parte dei due partner; tali condizioni sono importantissime per iniziare la penetrazione nel modo giusto. Bisogna “preparare” la vagina (e l’imene se presente) con un dito (e poi due) in precedenza durante le “prime volte” senza la penetrazione con il pene. Inoltre i ragazzi/adulti devono sapere che non solo con la masturbazione si possono procurare facilmente orgasmi in tutte le donne e a tutte le età, ma anche con le dita in vagina (e anche con un dito nell’ano, che facilita l’orgasmo, come scriveva Grafenberg già nel 1950) che si muovono circolarmente o avanti e indietro, specialmente se contemporaneamente si stimola anche il clitoride. Insomma si deve spiegare ai ragazzi a distendere gradualmente l’imene con le dita, delicatamente, senza dolore prima della deflorazione. La delicata stimolazione del punto G (vedi immagine in basso: il punto G è indicato in giallo) è molto eccitante per la maggioranza delle donne.

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DIRETTORE MEDICINA ONLINE TROVARE STIMOLARE PUNTO G FIND G SPOT SEX SESSO SESSUALITA VAGINA UTERO DONNA RAPPORTO AMORE CLITORIDE

Lubrificante per facilitare la penetrazione?

Una penetrazione vaginale difficoltosa, può essere di molto facilitata da un lubrificante di buona qualità, fatto che rende il rapporto più piacevole ed appagante per entrambi i partner. Il miglior lubrificate attualmente sul mercato, selezionato, testato e consigliato dal nostro Staff, è il seguente: http://amzn.to/2BUNEAO. Questo prodotto facilita e rende più piacevole sia il sesso vaginale che anale e può essere usato da solo, cospargendolo su dito/sex toy e superficie esterna dell’ano, o inserendolo all’interno dell’ano tramite un clistere di alta qualità come questo: http://amzn.to/2kmuIU4

Vibratori e sex toy

Esistono una serie di vibratori e sex toy, che possono essere usati per ottenere più piacere e rendere più appagante il rapporto per entrambi i partner, noi vi consigliamo questi:

Leggi anche:

DOTT. EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO DIRETTORE MEDICINA ONLINE COME INTRODURRE PENE IN VAGINA PRIMA VOLTA PUNTO G FIND G SPOT SEX SESSO SESSUALITA VAGINA UTERO DONNA UOMO RAPPORTO SESSUALE AMORE CLITORIDE ORGASMO

In che posizione farlo la prima volta?

Se è la tua prima volta, rimanda le posizioni acrobatiche a quando sarete entrambi più esperti. Importante: non correre. Per la prima volta, la posizione del missionario (donna stesa a pancia in alto e lui sopra di lei) è la migliore. In questa posizione, la penetrazione è più naturale, dato che il pene si trova abbastanza allineato con la vagina. In seconda opzione, la donna può scegliere di stare a cavalcioni su di lui. Questa posizione permette alla donna di guidare il pene all’interno della sua vagina e di poter controllare i suoi movimenti. Tuttavia, al primo dolore, la donna potrebbe totalmente fermarsi, mentre invece – nella posizione del missionario – è l’uomo che spinge, anche se la donna prova un po’ di dolore e questo potrebbe aiutare la deflorazione. A penetrazione avvenuta, poi, se vi sentite pronti, potete già sperimentare qualche posizione diversa: usate la fantasia! Alla fine del rapporto, ed anche nelle prime ore successive, è normale essere un po’ indolenziti nelle zone dei genitali.

Fare l’amore la prima volta: la rottura dell’imene fa male?

Fare l’amore la prima volta implica quasi sempre la rottura dell’imene, una membrana che ricopre parzialmente l’orifizio vulvare della vagina. L’imene non ricopre del tutto la vagina, bensì ha una o più piccole aperture fisiologiche, necessarie per far defluire il sangue mestruale anche nel caso in cui la donna sia vergine nel menarca (cioè la prima mestruazione). Durante la penetrazione l’imene si rompe parzialmente o totalmente, il che – in alcune – può provocare un leggero sanguinamento e/o un lieve dolore. Queste perdite possono ricomparire anche nel secondo o terzo rapporto e ciò è del tutto normale. L’imene può anche non rompersi del tutto nel primo rapporto, tuttavia – dopo alcune penetrazioni – tenderà a logorarsi fino a praticamente sparire. La pratica regolare di uno sport, come ad esempio la danza o l’equitazione, distende molto l’imene: in questi casi la penetrazione sarà meno dolorosa. Dolore e sanguinamento sono comunque molto limitati: solo in caso di grande emorragia che non si blocca da sola, sarebbe il caso di contattare il medico.

Leggi anche:

Com’è fare l’amore la prima volta?

È davvero difficile arrivare “al settimo cielo” durante la prima volta, questo a causa di molti fattori, come ad esempio la paura di sentire dolore e lo stress. Solitamente c’è bisogno di pratica prima di arrivare a provare sensazioni veramente piacevoli, quindi non preoccupatevi se la prima volta è stata un “disastro”: spesso la prima volta viene idealizzata e quasi sempre, subito dopo, si ha come la sensazione che non sia stato un granché, specie tra le donne. Ripeto: non preoccupatevi: i vostri rapporti saranno sempre migliori e presto vi renderete conto che la penetrazione non è l’unica fonte di piacere.

Leggi anche:

Quanto conta la lunghezza del pene?

Il piacere fisico provato durante il rapporto non è necessariamente correlato alle dimensioni del pene. Certamente un micropene potrebbe rendere impossibile fornire un piacere sessuale completo ed appagante alla partner. In genere qualsiasi pene di dimensioni normali, che almeno superi i 10 cm di lunghezza in erezione, è capace di fornire buone “prestazioni”, tuttavia la sensazione di pienezza – in base all’opinione di molte donne – si raggiunge con un pene di oltre i 16 cm di lunghezza e 13 di circonferenza.

Leggi anche:

E se il pene è troppo grande?

Alcuni ragazzi potrebbero giustamente avere dubbi e timori riguardo la penetrazione, facendo i calcoli sulla lunghezza della vagina e su quella del pene: “se la vagina è lunga circa 7 cm mentre il pene in erezione raggiunge misure maggiori, in media circa 15 cm, come fa un pene ad entrare in vagina senza che si percepisca dolore?”.
La vagina nella parte anteriore misura circa dai 6 ai 7,5 cm mentre nella parte posteriore raggiunge i 9 cm ma la sua grande capacità è quella di potersi dilatare, come se fosse un elastico, sia in lunghezza che in larghezza e quindi di potere accogliere senza alcun problema un pene che in erezione risulta essere più lungo e grosso delle sue dimensioni.
È anche vero che se in media un pene eretto raggiunge la lunghezza di circa 15 cm, ci sono alcuni casi in cui il pene dell’uomo si spinge oltre i 20 cm: in tale circostanza può essere necessario fare entrare il pene in vagina con una certa attenzione, ovvero più lentamente e meno in profondità, per evitare fastidiosi traumi alla vagina ed all’utero. Può anche accadere che una piccola parte del pene resti fuori dalla vagina durante la penetrazione ma senza che questo rappresenti un impedimento al piacere del rapporto ed al raggiungimento dell’orgasmo per entrambi i partner.

Le precauzioni da prendere

Il fatto che si tratti della tua prima volta non vi esime dal prendere precauzioni: usate il preservativo per evitare qualsiasi malattia sessualmente trasmissibile e gravidanze indesiderate. Inoltre prima e dopo ogni rapporto lavate in modo adeguato i vostri genitali e le zone limitrofe, soprattutto l’ano. Per approfondire:

Dolore durante la penetrazione

Secondo alcune statistiche, addirittura 1 donna su 7 prova dolore durante l’atto penetrativo. È ovvio che questa condizione, spesso tenuta nascosta da molte donne, crea un intenso disagio sia per la donna che all’interno del rapporto di coppia. Se c’è dolore durante la penetrazione, è chiaro che continuare ad  insistere senza prima affrontare efficacemente il problema, non farà altro che intensificare il dolore. Sia fattori psicologici che fisici possono determinare tale situazione. Il vaginismo ad esempio è un tipo di disturbo caratterizzato dalla contrazione involontaria dei muscoli perivaginali che può rendere difficile e dolorosa il tentativo di penetrazione. Tale contrazione per la donna è involontaria, nel senso che non è lei che decide consapevolmente di irrigidirsi ma accade per motivi fisiologici ma più spesso per cause di natura psichica.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Rottura dell’imene (deflorazione): fa sempre male?

MEDICINA ONLINE VULVA LABBRA GRANDI PICCOLE LABIA MINORA MAJOR VAGINA SEX SESSO DONNA APPARATO SESSUALE FEMMINILE CLITORIDE MEATRO URETRALE OPENING IMENE VERGINITA WALLPAPER PICS PICTUREL’imene è una sottile membrana mucosa che ricopre parzialmente l’estero dell’apertura della vagina. Si trova tra la parete vaginale posteriore e il vestibolo ma non chiude completamente l’orifizio. Permette infatti la normale fuoriuscita delle secrezioni vaginali e del flusso del ciclo mestruale attraverso dei forellini sulla sua membrana. Esiste infatti una vera e propria patologia medica che provoca l’inesistenza di aperture sull’imene. Per curarla, c’è bisogno un piccolo intervento chirurgico, l’imenectomia, che però non comporta alcuna conseguenza fisica o sessuale.

A che età si verifica?

Non esiste un’età specifica in cui avviene la lacerazione dell’imene. Solitamente l’imene viene rotto durante la “deflorazione”, cioè la perdita della verginità. Con il primo rapporto sessuale e la prima penetrazione del pene, la membrana viene lacerata in parte o del tutto. Per affrontare un momento tanto importante per una donna, è consigliabile aspettare fino a quando non ci si sente pronte, così da non caricare il rapporto di ansie e preoccupazioni inutili.

La rottura dell’imene fa male?

La rottura dell’imene non provoca sempre dolore. Tutto dipende dall’anatomia, dalla conformazione e dall’elasticità della membrana. Non è detto dunque che fare sesso per la prima volta sia un’esperienza dolorosa. Non di rado si affronta un momento simile con estrema ansia, cosa che causa una contrazione eccessiva dei muscoli vaginali.

Leggi anche: Imene: anulare, imperforato, tipologie, resistenza e funzioni

Si perde sempre sangue?

Non tutte le donne hanno la stessa anatomia ed irrogazione sanguigna ed è per questo che la rottura dell’imene non sempre comporta delle perdite di sangue. Nel caso in cui l’imene è sottile ed elastico, il primo rapporto sessuale non provocherà alcuna perdita ematica.

Com’è fatto l’imene?

L’imene è una membrana che ricopre l’apertura della vagina. Il tipo “anulare” è quello più diffuso, ha la forma di un anello, presenza un’apertura al centro e non provoca particolari problemi quando si tenta di fare sesso per la prima volta. Esiste inoltre anche l’imene imperforato (che può essere congenito, cioè già presente alla nascita, o acquisito, cioè causato da malattie). Nell’imene imperforato, l’imene non ha i normali fori necessari per la fuoriuscita del sangue mestruale, cosa che può determinare un accumulo di sangue e fluidi nella vagina e nell’utero, oltre a determinare rapporti sessuali dolorosi. Per risolvere un problema simile, ci si deve sottoporre ad un intervento chirurgico (l’imenectomia) per creare un’incisione sull’imene.

Leggi anche: Come si fa a capire se una ragazza è vergine o no?

Si può rompere l’imene anche senza un rapporto sessuale?

Certamente si. Essendo molto vicino alla parte più esterna dei genitali, spesso l’imene viene rotto durante la masturbazione o i preliminari, senza arrivare all’atto sessuale vero e proprio. In alcune donne, inoltre, l’imene è inesistente o poco sviluppato e di conseguenza il canale vaginale è già totalmente o parzialmente aperto. In alcuni casi, la rottura dell’imene può avvenire anche in seguito a forti traumi oppure ancora facendo sport.

Leggi anche: Rottura dell’imene (deflorazione): come avviene, è dolorosa?

Gli uomini ce l’hanno?

Gli uomini non hanno l’imene, ma una struttura concettualmente simile denominata “frenulo”, cioè il filetto che lega il glande al prepuzio. A differenza delle donne, alla perdita della verginità non tutti i frenuli si rompono. Alcuni frenuli rimangono integri anche dopo il primo rapporto. Anche il frenulo, come limene, può rompersi prima del primo rapporto, ad esempio a causa di traumi o di una masturbazione troppo intensa.

Leggi anche: Come si fa a capire se un ragazzo è vergine o no? E come si comporta?

Quanto influisce il fattore psicologico sul dolore?

Nella maggior parte dei casi, la rottura dell’imene causa solo un piccolo fastidio, il dolore nasce da uno spasmo involontario dei muscoli all’ingresso della vagina. In alcuni casi, il timore di farsi male può portare ad una forma di vaginismo primario, cioè ad una contrazione dei muscoli della vagina che precedono la penetrazione. La cosa finisce per rendere il rapporto sessuale problematico.

Cos’è l’imenoplastica?

Sono sempre di più le donne che ricorrono all’imenoplastica, cioè alla ricostruzione chirurgica dell’imene. Ricomporre la membrana posta all’interno della vagina permette di ripristinare la verginità anatomica. L’intervento dura al massimo un’ora, non necessita il ricovero e ha dei tempi di guarigione molto rapidi. Consiste nella ristrutturazione dei lembi lacerati oppure nella creazione di questi ultimi con dei materiali appositi.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Rottura dell’imene (deflorazione): si perde sangue e quanto?

MEDICINA ONLINE VULVA LABBRA GRANDI PICCOLE LABIA MINORA MAJOR VAGINA SEX SESSO DONNA APPARATO SESSUALE FEMMINILE CLITORIDE MEATRO URETRALE OPENING IMENE VERGINITA WALLPAPER PICS PICTUREDurante il primo rapporto sessuale completo solitamente, avviene la deflorazione, cioè la rottura dell’imene, la membrana mucosa che sovrasta o ricopre parzialmente l’esterno dell’apertura della vagina (canale vaginale). Tale evento può determinare una perdita di sangue variabile, da qualche goccia a quantità più elevate. In alcuni casi la perdita di sangue è assente. Alcune donne testimoniano di non aver subito nessuna perdita ematica o che essa si è verificata solo diverse ore dopo l’atto sessuale: da ciò si intuisce quanto può essere variabile tale evento.

Non avviene sempre

In passato si era convinti del fatto che per verificare la verginità di una donna, essa dovesse perdere sangue durante il primo rapporto con l’uomo. In realtà non è affatto detto che la rottura dell’imene comporti una piccola o grande emorragia o che sia dolorosa. Tutto dipende dalla tipologia del singolo imene che, se particolarmente elastico, può anche attraversare indenne un rapporto sessuale completo e rimanendo integro, fatto che non porta a nessuna perdita di sangue.
Non abbiate quindi paura se durante la vostra prima volta non avete avuto alcuna perdita ematica, si tratta di un fenomeno più comune di quanto si pensi e non avete “nulla che non va”.

Non fatevi prendere dal panico

In ogni caso è preferibile, durante il vostro primo rapporto, di non dimenticare di avere sempre con voi delle salviettine, fazzoletti o un asciugamano e di essere pronte che un tale evento possa verificarsi. Ricordate sempre che la perdita di sangue tende a fermarsi da sola e che questo è un fatto del tutto fisiologico. Solo nel caso in cui l’emorragia sia realmente copiosa ed inarrestabile, conviene contattare un medico. Anche nei giorni successivi al primo rapporto potrebbe verificarsi qualche piccolo sanguinamento che non deve allarmare, anche se in caso di dubbio – e se il sanguinamento non accenna a fermarsi – è bene non sottovalutare il problema e contattare subito il vostro medico.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!