Le feci si formano lo stesso quando si è a digiuno?

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Le feci si formano lo stesso quando si è a digiuno? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima farcene un’altra: di cosa sono fatte le feci? Le feci umane sono composte da:

  • residui alimentari non digeribili (cellulosa e cheratina),
  • residui di acidi gastrici,
  • bile che agisce principalmente sul colore,
  • muco,
  • cellule morte,
  • batteri,
  • acqua.

Come potete notare, quindi, solo una parte delle feci deriva dagli alimenti introdotti con la dieta: la composizione delle feci è indipendente dall’alimentazione, infatti una parte delle stesse non ha origine alimentare. Le feci si continuano quindi a formare anche in caso di digiuno, anche se tendono – se il digiuno si prolunga – a diminuire molto di volume.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Manovre ed altri accorgimenti per facilitare l’evacuazione

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  • rilassare lo sfintere anale esterno e stimolare la peristalsi intestinale;
  • diminuire la grandezza della massa fecale in modo da facilitare l’espulsione.

Le tecniche evacuative più diffuse sono:

  • il massaggio intestinale manuale, mediante un movimento lento e circolare, nel senso di svuotamento del colon (orario), per tempi prolungati;
  • le stimolazioni digitali, effettuate a livello dello sfintere anale esterno (mediante dito guantato e lubrificato, per determinare il rilassamento dello sfintere striato) e a livello dell’ampolla rettale (da parte del personale infermieristico);
  • l’introduzione di supposte o di microclismi di glicerina;
  • l’attivazione del torchio addominale (“spingere” con i muscoli dell’addome);
  • l’introduzione di supposte di glicerina;
  • la frantumazione digitale feci;
  • lo svuotamento manuale dell’ampolla rettale.

Ricordiamo che le stimolazioni digitali, come pure lo svuotamento manuale dell’ampolla rettale, devono essere effettuate con estrema prudenza sia da parte del paziente che del personale sanitario: infatti la parete anale non consente di percepire con chiarezza eventuali segnali di “pericolo” quali stiramenti eccessivi, lesioni della mucosa, irritazione del canale anale che a lungo andare possono provocare l’insorgenza di complicanze fastidiose e potenzialmente gravi.

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Le tue feci dicono se sei in salute: con la Scala di Bristol impara ad interpretarle

Le scorie prodotte indicano molto della salute di un organismo vivente. Le feci, ad esempio, cambiano colore, odore, struttura e consistenza in base al tipo di alimentazione ed al funzionamento corretto/scorretto del vostro intestino, quindi sarebbe buona norma, dopo l’evacuazione, controllare che le feci siano in un range di normalità.

Come sono le feci “sane”?

Le feci ideali:

  • sono di colore oro scuro/marrone chiaro/marrone scuro;
  • hanno la forma di un cilindro allungato;
  • hanno struttura omogenea o leggermente crepata;
  • hanno consistenza solida ma non eccessivamente dura;
  • galleggiano o vanno a fondo;
  • non sono “verniciate” di sangue rosso vivo;
  • non includono traccie di sangue scuro o pus;
  • hanno il caratteristico odore fecale;
  • non includono elementi non digeriti, anche se è possibile ritrovare fisiologicamente nelle feci alcuni tipi di cibo, come ad esempio il mais ed alcuni legumi: ciò non deve preoccupare.

I 5 segni da tenere in considerazione:

  1. frequenza dell’evacuazione;
  2. odore delle feci;
  3. galleggiamento delle feci;
  4. forma e consistenza delle feci;
  5. colore delle feci.

Leggi anche: Feci dalla bocca: il vomito fecaloide

1) Frequenza dell’evacuazione

La defecazione dovrebbe avvenire una volta al giorno, solitamente al mattino, dopo aver assunto il caffè caldo, fatto che può stimolare il riflesso gastro- colico  (un impulso nervoso fisiologicamente trasmesso dallo stomaco al colon quando le pareti gastriche sono distese dal cibo e che determina un aumento della motilità intestinale). La regolarità della defecazione è una condizione basilare per una buona salute: una irregolarità nell’evacuazione delle feci potrebbe essere sintomo di problemi intestinali, di patologie o anche di un particolare stress emotivo. Alcune persone riescono ad andare in bagno anche 2 o 3 volte al giorno. Esistono moltissimi fattori che possono influenzare la frequenza delle evacuazioni, tra cui:

  • metabolismo soggettivo;
  • età del soggetto;
  • stato di salute generale del soggetto;
  • ormoni (un aumento degli ormoni tiroidei può aumentare la frequenza delle evacuazioni);
  • ileo paralitico (stato di occlusione intestinale in assenza di una evidente causa di ostruzione);
  • ileo meccanico (occlusione intestinale determinata da molte cause come fecalomi, aderenze, corpi estranei, strangolamento da volvolo, ammassi di elminti, compressione da parte di masse di varia natura…);
  • quantità di batteri contenuti nell’intestino;
  • quantità e qualità del cibo ingerito;
  • assunzione di fibre;
  • stato emotivo del soggetto.

Per approfondire: Frequenza defecazione: quante volte al giorno è normale andare di corpo?

2) Odore delle feci

Un cattivo odore delle feci può essere sintomo di cattiva digestione o di una alimentazione non adeguata, ma anche di malassorbimento (vedi anche l’articolo presente al seguente link: steatorrea).

3) Galleggiamento delle feci

Delle feci particolarmente “pesanti” che affondano nell’acqua, potrebbero essere sintomo di cattiva digestione o di una alimentazione non adeguata, ma anche di una masticazione inefficace. Feci particolarmente leggere e galleggianti sull’acqua, potrebbero indicare malassorbimento dei grassi.

Leggi anche: Feci galleggianti e maleodoranti: cause e quando chiamare il medico

4) Forma delle feci

Per interpretare la corretta forma e consistenza delle feci ci viene in aiuto un pratico riferimento chiamato Bristol Stool Scale o Scala delle feci di Bristol che potete vedere nell’immagine qui sotto:

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  • Tipo 1: Grumi duri separati tra loro, come noci/nocciole (difficili da espellere); dette anche feci caprine: sono espressione di stipsi severa.
  • Tipo 2: A forma di salsiccia, ma formata da grumi uniti tra loro: indicano stipsi di minore entità rispetto al tipo precedente.
  • Tipo 3: Come un salame, ma con crepe sulla sua superficie: sono feci normali.
  • Tipo 4: Come una salsiccia o un serpente, liscia e morbida: sono feci normali.
  • Tipo 5: Pezzi separati morbidi con bordi come tagliati/spezzati; chiara (facile da evacuare): sono feci normali anche se in alcuni casi potrebbero indicare una mancanza di fibre nell’alimentazione.
  • Tipo 6: Pezzi soffici/flocculari con bordi frastagliati, feci pastose: potrebbero essere sintomo di infiammazione.
  • Tipo 7: Acquosa, nessun pezzo solido, diarrea, feci completamente liquide: indicano malassorbimento e infiammazione.

Leggi anche: Feci pastose e maleodoranti: malassorbimento e cattiva digestione

5) Colore

Il colore perfetto dovrebbe essere tra il marrone chiaro e il marrone scuro e dovrebbe essere omogeneo. Per approfondire: Colore delle feci: normale e patologico

Pezzi di cibo intero nelle feci

Nelle feci sane non dovrebbero essere presenti pezzi di cibo intero, anche se in alcuni casi è possibile trovare cibo non digerito o non completamente digerito anche in assenza di malattia (ad esempio il mais).

Feci del neonato

Le feci del neonato dovrebbero essere giallo-arancioni e piuttosto soffici e abbastanza maleodoranti. Per approfondire:

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Quale contenitore sterile usare per l’esame delle feci?

In caso di un eventuale esame delle feci, per raccogliere e conservare correttamente il campione di feci da inviare in laboratorio, è necessario usare un contenitore sterile apposito, dotato di spatolina. Il prodotto di maggior qualità, che ci sentiamo di consigliare per raccogliere e conservare le feci, è il seguente: http://amzn.to/2C5kKig

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