Papille gustative ingrossate: quando la lingua è infiammata

MEDICINA ONLINE LINGUA BOCCA FRENULO ANATOMIA FISIOLOGIA ORAL TONGUE LABBRA LEPORINO GENGIVE DENTI MANDIBOLA MASCELLA PAPILLE GUSTATIVE GUSTO CIBO FONAZIONE GLOSSODINIA PALATO SCHISILa lingua è una delle parti più sensibili del nostro corpo, non per niente è la responsabile del senso del gusto e ci aiuta a percepire e godere dei sapori in tutta la loro intensità. Tuttavia, in alcune occasioni, a causa di cibi che ci causano irritazioni, per delle infezioni, cattive abitudini o anche solo per avere una vita stressante, possono apparire brufoletti che irritano le papille gustative e provocano grande fastidio. Per risolvere questo problema, leggi con attenzione il mio articolo.

Evita di infiammarla ancora di più

In alcune occasioni crediamo che l’infiammazione delle papille gustative della lingua non abbia bisogno di essere curata allo stesso modo di un’infiammazione lieve o moderata in qualsiasi altra parte della nostra pelle, solamente per il semplice fatto di non essere in un punto a vista. Però la realtà è che queste lesioni richiedono anch’esse attenzione per diminuire il fastidio, ridurre il bruciore e favorire la cura. Di fronte ad una infiammazione alle papille gustative spesso ci troviamo tentati a raschiare, fregare o passare lo spazzolino da denti in maniera decisa sulla parte, aspettandoci che quello che sembra la bolla di un brufolo si apra. In realtà questo tipo di azioni peggiorano solo il problema e fanno si che la nostra lingua si infiammi ancora di più.

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Il freddo

Per curare l’infiammazione delle papille gustative la prima cosa che si deve fare è applicare qualcosa di freddo nella zona ai fini di diminuire i fastidi e alleviare l’infiammazione. La cosa più raccomandata da fare è bere dell’acqua molto fredda, trattenerla nella bocca per alcuni secondi e ingoiare. Ripeti il procedimento varie volte per almeno un paio di minuti: il freddo aiuterà ad alleviare in maniera notevole i fastidi del bruciore. Anche il latte freddo è un buon elemento per eliminare il bruciore dalla bocca. Come abbiamo già detto, il il freddo è una buona maniera per controllare il dolore e il gonfiore, per questo consumare alimenti freddi vi aiuteranno inoltre a ridurre il fastidio. Quindi mangia ghiaccioli, gelati di frutta o di yogurt se li hai a disposizione, perché la temperatura bassa genererà la sensazione di benessere per la lesione in questa parte del corpo che sicuramente sarà molto sensibile. Quando i brufoli compaiono a causa di una infezione, conviene usare un buon collutorio antibatterico con antisettici. Questo prodotto vi aiuterà a mantenere i batteri sotto controllo e a guarire più velocemente.

Leggi anche: Glossodinia, sindrome della bocca che brucia: sintomi e cure

Consigli

È molto importante che, se hai un’infiammazione alle papille gustative, la curi allo stesso modo di come faresti con una lesione esterna. In questo senso sarà importante migliorare la dieta e controllare quali alimenti vengono consumati. Per questo se vuoi curare l’infiammazione delle papille gustative nella bocca è necessario:

  • evitare gli alimenti troppo caldi o i cibi piccanti che aumentano il calore e i fastidi;
  • evitare gli alimenti croccanti come le patatine fritte, le arachidi, le noci o gli alimenti fritti, che faranno ancora più male alla lesione;
  • fare attenzione a non consumare eccessivamente condimenti, poiché le spezie causeranno bruciore e molestie nella lesione mentre è sensibile;
  • moderare l’assunzione di limone e agrumi.

Se l’infiammazione delle tue papille gustative dura più di 4 giorni vi consigliamo di contattare uno specialista perché potrebbe trattarsi di un’infiammazione pericolosa o potrebbe essere sintomo di altre malattie.

I migliori prodotti per l’igiene orale

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere della bocca e del viso, in grado di migliorare l’igiene orale, combattere l’alito cattivo, pulire la lingua dalla patina ed idratare le labbra:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Differenza tra ufficiale ed ufficioso nella lingua italiana

MEDICINA ONLINE STUDIO STUDIARE LIBRO LEGGERE LETTURA BIBLIOTECA BIBLIOGRA LIBRERIA QUI INTELLIGENTE NERD SECCHIONE ESAMI 30 LODE UNIVERSITA SCUOLA COMPITO VERIFICA INTERROGAZIONE ORALE SCRITTO Library PICTURE HD WALLPAPERCon “ufficiale” si intende una notizia, decisione o documento che siano stati resi pubblici essendo emanati da un’autorità competente con caratteri formali che gli conferiscono piena garanzia di comprovata validità e di autenticità.

Con “ufficioso” si intende una notizia, decisione o documento che non siano stati resi pubblici o che non hanno carattere ufficiale ma che sono lo stesso stati diffusi e considerati autorevoli e credibili, perché annunciati da una fonte reputata attendibile. Una informazione ufficiosa è simile ad una “confidenza” che – pur essendo considerata abbastanza attendibile – non raggiunge la piena garanzia di una informazione ufficiale, dal momento che alcune informazioni ufficiose date per vere, a volte si rivelano poi false o non del tutto veritiere.

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Differenze tra l’inglese e l’americano

MEDICINA ONLINE STUDIO STUDIARE LIBRO LEGGERE LETTURA BIBLIOTECA BIBLIOGRA LIBRERIA QUI INTELLIGENTE ESAMI 30 LODE TEST INGRESSO MEDICINA UNIVERSITA SCUOLA COMPITO VERIFICA INTERROGAZIONE ORALE SCRITTO PICTURE HD WALLPAPERPer gli amanti delle lingue ed in particolare di quella britannica è essenziale conoscere le particolarità che caratterizzano questo idioma molto diffuso. Difatti la lingua inglese si è evoluta col tempo e le influenze dovute alla distanza geografica dalla madre patria. Per questo l’inglese che si parla a New York non è lo stesso che la Regina Elisabetta parla con i propri figli e nipoti nel suo palazzo reale a Londra. Allo stesso modo anche lo spagnolo parlato in Spagna e le varianti parlate in Sud America hanno alcuni aspetti che non coincidono.

Per quanto riguarda la differenza che c’è tra l’inglese e l’americano (anche se sarebbe più corretto parlare di “statunitense”), senza dubbio quella principale riguarda l’accento. L’inglese è più melodico, al contrario dell’americano che risulta meno curato e più aperto. In ogni caso capirete benissimo quello che il vostro interlocutore vi sta dicendo. Un’altra differenza è l’ortografia di alcuni vocaboli, ad esempio quelli che finiscono in our. In americano la u sparisce (flavour diventa flavor), così come la desinenza ise si trasforma in ize (recognise cambia in recognize). Le maggiori difficoltà, se non si dà un’occhiata ai termini divergenti, le potreste incontrare per quanto concerne il lessico.

Sono infatti molti gli oggetti che hanno due nomi differenti per l’inglese britannico e l’inglese americano. Vedendo un film o una serie televisiva in lingua originale vi sarà capitato di ascoltare un termine diverso da quelli che conoscevate e magari non siete riusciti ad afferrarne il senso. Per questo serve ripassare sempre i termini che sono la principale differenza tra l’inglese e l’americano. Appartamento ad esempio si dice apartament a New York e flat a Londra, così come l’antipasto viene detto appetizer negli Stati Uniti e starter in Inghilterra.

I termini differenti riguardano tutti i campi: il conto del ristorante si chiama bill in inglese e check in americano, la melanzana invece è detta eggplant negli Stati Uniti e aubergine in Gran Bretagna. Una parola molto particolare è bagno: in America lo chiamano solamente bathroom, mentre in Inghilterra può essere indicato come toilet, loo oppure wc. E come dimenticare le amatissime patatine fritte? Il termine inglese, ovvero chips, è utilizzato molto anche in Italia, mentre in America le chiamano french fries.

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Differenza tra carie, placca e tartaro dei denti

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Placca dentale

La “placca dentale“, anche chiamata placca batterica o più semplicemente “placca”, è un aggregato di microrganismi incorporati tra loro e ben aderenti ai denti. È composta da batteri, cellule di sfaldamento della mucosa orale, sostanze che derivano dalla saliva e dagli alimenti. È la principale causa della carie e delle malattie parodontali. La placca è, dunque, il nemico numero uno dei denti e si annida negli spazi più nascosti ed in cui è più arduo arrivare con lo spazzolino:

  • spazi interdentali,
  • superfici occlusali,
  • irregolarità dentali,
  • in prossimità del colletto dei denti (quindi tra dente e gengiva).

Inizialmente la placca è morbida è la sua rimozione ostacola la formazione della carie. Dopo circa 24 ore la placca si indurisce, diventa tartaro ed è difficile da eliminare.

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Tartaro

Tartaro

Il “tartaro” è un deposito dentale dovuto all’indurimento della placca batterica e alla presenza di sali di calcio nella saliva. È un insieme di composti minerali formato per circa l’80% da sali inorganici, contenenti fosforo, calcio e sodio, e per il restante 20% da sostanze diverse. Tali formazioni vengono rimosse tramite detartrasi da un dentista o da un igienista dentale. Il tartaro può essere:

  • sottogengivale, ha un colore rossiccio per la presenza di piccole emorragie gengivali, è più consistente e si deposita nelle profondità del solco gengivale. Trovandosi al di sotto della gengiva non è immediatamente visibile e contribuisce alla formazione della tasca parodontale collegata alla parodontite. Il tartaro sottogengivale provoca spesso alitosi.
  • sopragengivale, si forma in meno di due settimane. Si presenta sotto forma di piccole incrostazioni bianche o giallognole che ricoprono la superficie del dente intorno all’orlo gengivale.
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Carie

Carie

La “carie” è un processo patologico che consiste nell’erosione o nella distruzione del dente. A causarla sono i comuni microrganismi presenti nel cavo orale, principalmente quelli adesi al dente nella forma di placca batterica e – successivamente- di tartaro, che se non mantenuti sotto controllo attraverso le comuni pratiche di igiene orale, o nel caso di abbassamento delle difese immunitarie, riescono a dissolvere la matrice minerale e organica che costituisce il dente, creando lesioni cavitate. Le carie appaiono di colore nerastro.

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A quale sapore corrisponde il gusto umami?

MEDICINA ONLINE PROSCIUTTO COTTO O CRUDO DIFFERENZE PIU CALORIE DIABETE GLICEMIA INSULINA ZUCCHERI CARBOIDRATI CIBO DOLCE MANGIARE ACQUA VALORI PROPRIETA NUTRIZIONISTA TAVOLA DIETA DIMAGEsistono cinque gusti primari percepiti dalla lingua umana:

  • l’acido,
  • il dolce,
  • il salato,
  • l’amaro,
  • l’umami.

Se i primi quattro non hanno bisogno di spiegazioni, lo stesso non si può dire per il quinto gusto. L’umami è uno dei cinque gusti fondamentali percepiti dalle cellule recettrici specializzate presenti nel cavo orale umano (gli altri sono dolce, salato, amaro e aspro).

In lingua giapponese significa “saporito” e indica per la precisione il sapore di glutammato, che è particolarmente presente in cibi come la carne, il formaggio ed altri alimenti ricchi di proteine. Da alcuni viene erroneamente confuso con il gusto salato con cui in effetti condivide alcune caratteristiche.

Come gli altri recettori del dolce e dell’amaro, l’umami viene riconosciuto principalmente da recettori associati a proteine G. In particolare è stato identificato un recettore metabotropico costituito da un dimero T1R1 e T1R3. Venne identificato nel 1908 da Kikunae Ikeda (池田 菊苗), professore di chimica all’Università Imperiale di Tokyo, mentre compiva ricerche sul sapore forte del brodo di alghe. Ikeda isolò il glutammato monosodico come responsabile del sapore.

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Ipotesi di Sapir-Whorf e determinismo linguistico: esempi e spiegazione

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO Ipotesi di Sapir-Whorf e determinismo linguisticoIn linguistica, l’ipotesi di Sapir-Whorf (in inglese “hypothesis of linguistic relativity” o “Whorfianism” o “Sapir-Whorf hypothesis“, da cui l’acronimo SWH), conosciuta anche come “ipotesi della relatività linguistica” o semplicemente “relatività linguistica“, afferma che Continua a leggere

Quali sono i muscoli che compongono la lingua?

MEDICINA ONLINE LINGUA BOCCA FRENULO ANATOMIA FISIOLOGIA ORAL TONGUE LABBRA LEPORINO GENGIVE DENTI MANDIBOLA MASCELLA PAPILLE GUSTATIVE GUSTO CIBO FONAZIONE GLOSSODINIA PALATO SCHISILa lingua è un organo del corpo umano che occupa gran parte della cavità orale, essa è composta da varie strutture anatomiche: mucose, papille linguali (anche dette papille gustative) e vari muscoli. L’apparato muscolare della lingua è costituito dalla muscolatura estrinseca e da quella intrinseca:

Muscolatura estrinseca

La muscolatura estrinseca della lingua è composta da:

  • Muscolo genioglosso, muscolo laminare di forma triangolare, origina dai processi geni superiori della spina mentale della mandibola; a breve distanza si affossa nel corpo della lingua dove si snoda a ventaglio, mantenendosi in posizione sagittale paramediana. Le sue fibre si distinguono in anteriori (decorrono pressappoco verticalmente e si spingono nella punta della lingua), medie (decorso obliquo e si portano al corpo) e posteriori (decorrono orizzontalmente e raggiungono la radice). La contrazione dei fasci anteriori arretra e piega in basso la punta della lingua, la contrazione dei fasci posteriori spinge la lingua al di fuori della bocca e la contrazione dell’intero muscolo abbassa e appiattisce la lingua.
  • Muscolo ioglosso, muscolo laminare di forma quadrilatera che origina dal corpo e dalle grandi corna dell’osso ioidee, spingendosi in avanti e in alto lateralmente al muscolo genioglosso, si porta sotto la superficie inferolaterale del terzo posteriore della lingua dove le sue fibre si intersecano con quelle dello stiloglosso. La sua contrazione tira la lingua in basso e indietro
  • Muscolo stiloglosso, muscolo cordoniforme che origina dal processo stiloideo del temporale, decorrendo poi lateralmente al muscolo costrittore superiore della faringe si porta in avanti e in basso sul margine laterale della lingua nel punto di unione tra i 2/3 anteriori e il terzo posteriore della lingua. Qui le sue fibre si intersecano con quelle del muscolo ioglosso e proseguono lungo il margine della lingua fino alla punta. La sua contrazione tira la lingua indietro e in alto
  • Muscolo palatoglosso, origina dalla superficie inferiore della aponeurosi palatina, decorre nello spessore del pilastro palatino anteriore e raggiunge la radice della lingua, qui le sue fibre, intersecandosi con i fasci muscolari trasversali intrinseci della lingua, raggiungono la linea mediana e si interdigitano con le controlaterali formando una unità funzionale che agisce da sfintere. Nel corso della deglutizione e delle fonazione la contrazione di questo muscolo chiude la comunicazione tra cavità orale e faringe.

Muscolatura intrinseca

La muscolatura intrinseca della lingua è costituita da fasci di fibre disposte su tre piani e distinti in fasci longitudinali, trasversali e perpendicolari:

    • fasci longitudinali sono a loro volta distinti in superiori e inferiori, decorrono dalla radice della lingua alla punta e lungo i margini laterali della lingua sono accomunati con le fibre terminali dei mm. stiloglosso e ioglosso
    • fasci trasversali decorrono da un margine all’altro della lingua e in corrispondenza della radice sono strettamente connessi con le fibre del muscolo palatoglosso in modo da formare un dispositivo sfinteriale che chiude l’istmo delle fauci durante la fase di predeglutizione
    • Le fibre verticali sono disposte tra la superficie dorsale e quella ventrale.

Tutti i fasci intrinseci originano e terminano nel contesto dell’organo, e in parte sono ancorati allo scheletro fibroso della lingua. Grazie a tale muscolatura la lingua può accorciarsi, ispessirsi e appiattirsi.

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Patina bianca sulla lingua: da cosa può essere causata?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LINGUA BIANCA IMPASTATA CAUSE PERICOLOSA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneLa comparsa di una patina bianca sulla lingua può essere attribuita a varie condizioni e patologie.

Questo segno clinico si può riscontrare in corso di stati febbrili ed affezioni che inducono a respirare con la bocca aperta, come il raffreddore e le sindromi parainfluenzali. In tali contesti, le cellule superficiali della mucosa linguale si desquamano, depositandosi sul dorso e facendo apparire la lingua asciutta e ricoperta da un sottile strato biancastro.

Anche una mancanza fisiologica di saliva all’interno del cavo orale può produrre questa manifestazione.

La presenza di una patina bianca dalla consistenza simile a quella della ricotta è, invece, sintomo del mughetto (o candidosi orale), un’infezione provocata dal fungo Candida albicans. Questa condizione può essere favorita dall’indebolimento del sistema immunitario per affaticamento, stress o cure debilitanti (uso prolungato di cortisone, radioterapia e chemioterapici).

La patina bianca sulla lingua può indicare anche una scarsa igiene orale.

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