Le “dipendenze comportamentali” (anche dette “dipendenze patologiche comportamentali” o “dipendenze da comportamento” o “dipendenze senza sostanza” o “disturbi compulsivo-impulsivi“; in inglese “behavioral addiction” o “non-substance addictions” o “process addiction” o “non-substance-related addiction“) sono un insieme di comportamenti patologici caratterizzati dalla compulsione ad attuare un comportamento premiante (cioè che nel soggetto determina una “ricompensa naturale” che porta a piacere o annullamento dell’ansia) non connesso a sostanze (legali come farmaci o illegali come le droghe), nonostante le conseguenze negative psicologiche, fisiche, sociali, affettive, professionali, economiche e/o legali della persona. Con “compulsione” si indica una spinta incontrollabile che costringe chi ne è affetto a compiere determinate azioni, con il fine di placare – anche se solo temporaneamente – l’ansia. Nelle dipendenze comportamentali le compulsioni ricorrono in maniera insistente e progressivamente egodistonica dominando la vita psichica dell’individuo e rendendolo schiavo di quel dato comportamento. Le dipendenze comportamentali includono il disturbo da gioco d’azzardo, la cleptomania, la dipendenza dal sesso, lo shopping compulsivo, la dipendenza dal lavoro, la dipendenza dai videogiochi, la dipendenza patologica dal cibo e molti altri comportamenti.
Sintomi e caratteristiche
Il soggetto dipendente da un dato comportamento ha varie caratteristiche che però variano in base al tipo di dipendenza. Di seguito riportiamo alcune caratteristiche che tendono a ripetersi in modo simile in tutte le dipendenze (comprese quelle da sostanza). Il termine “comportamento”, da qui in poi, indica il comportamento da cui si dipende, come ad esempio il rubare nel caso della cleptomania, il giocare d’azzardo nel disturbo da gioco d’azzardo ed il masturbarsi o avere rapporti sessuali compulsivi nella dipendenza sessuale.
1) Preoccupazione per il comportamento
Il soggetto è assorbito dal comportamento per la maggioranza del tempo, anche quando non è intento in quel comportamento. Per esempio è continuamente intento a rivivere esperienze passate legate al comportamento, a pianificare il prossimo comportamento, a trovare nuove tecniche e materiale atto ad aumentare il piacere ricavato dal comportamento. Il soggetto ad esempio può andare a lavoro, o a scuola, o a fare sport, o a fare una semplice passeggiata e pensare continuamente al comportamento da cui dipende.
2) Necessità che il comportamento aumenti di intensità intenso per raggiungere lo stato di soddisfazione desiderato (tolleranza)
Esattamente come un tossicodipendente ha bisogno di dosi di sostanza sempre crescenti per provare il piacere che aveva con le prime dosi, allo stesso modo un dipendente comportamentale ha bisogno di aumentare l’intensità del comportamento per avere la stessa soddisfazione provata precedentemente. Il soggetto ad esempio è portato ad aumentare il numero di partner con cui fa sesso oppure a praticare sesso e/o masturbazioni sempre più estremi (ad esempio con pratiche illegali come sesso in pubblico, sesso con prostitute, voyeurismo o scaricando materiale pedopornografico) se dipendente dal sesso; oppure è portato a scommettere sempre più soldi se dipendente dal gioco d’azzardo; oppure è portato a rubare oggetti sempre più costosi se cleptomane. Se il soggetto non aumenta il “livello del comportamento”, avverte una diminuzione del piacere provato.
3) Tentativi infruttuosi di ridurre il comportamento
Il dipendente comportamentale in alcuni casi arriva a rendersi conto di avere un problema e tenta di ridurre, controllare o interrompere l’attuazione del comportamento, tuttavia o non ci riesce affatto, oppure ha successo ma dopo breve tempo ha una ricaduta e torna nei suoi soliti comportamenti. Il soggetto ha una incapacità ricorrente di resistere alla tentazione di mettere in atto il proprio comportamento, anche se si rende conto che ciò è inopportuno o addirittura illegale.
4) Nervosismo quando si è in astinenza dal comportamento
Il soggetto dipendente comportamentale tende a sentirsi irrequieto e/o irritabile quando non è possibile mettere in atto i suoi comportamenti: nei momenti in cui per qualche motivo non può metterli in atto poiché ad esempio è a lavoro oppure in una situazione in cui sarebbe opportuno evitare tali comportamenti o ancora se sta provando a smettere, il soggetto si sente nervoso e nulla può farlo tornare tranquillo se non il tornare a mettere in pratica il comportamento da cui dipende.
5) Mettere in pratica il comportamento anche in posti e momenti non opportuni
Il soggetto può arrivare ad essere talmente ossessionato dai comportamenti da cui dipende, da metterli in atto anche in posti e momenti in cui sarebbe inopportuno dedicarvici. Ad esempio un cleptomane può rubare oggetti a scuola o sul lavoro; un dipendente dal gioco d’azzardo può scommettere tramite smartphone mentre si trova ad un funerale; un dipendente sessuale può visionare filmati pornografici sullo smartphone mentre sta guidando o è in fila alle poste.
6) Usare il comportamento per evitare i sintomi d’astinenza ed il malumore e per non affrontare i problemi
Il dipendente comportamentale mette in pratica il comportamento da cui dipende per sfuggire ai propri problemi (ad esempio licenziamento, lutto, litigi con il proprio partner) o per alleviare un umore disforico (ad esempio tristezza, senso di impotenza, senso di colpa, ansia, depressione) o per alleviare i sintomi di astinenza dalla mancata attuazione del comportamento.
7) Impiegare troppo tempo nel comportamento
Il comportamento è assunto, dal soggetto dipendente, per un periodo di tempo molto più lungo o con livelli di intensità superiori a quanto lucidamente si era preventivato. Ad esempio un dipendente da gioco d’azzardo visita un sito dove si fanno scommesse giusto “per dare un’occhiata” e finisce per passarci ore, oppure un dipendente sessuale decide di masturbarsi per qualche minuto e finisce per farlo per ore usando la tecnica dell’edging. Il soggetto trascorre troppo tempo non solo nel realizzare il comportamento, ma anche nei preparativi per attuarlo e per riprendersi dai suoi effetti.
8) Mentire agli altri circa l’entità del problema
Tipicamente il soggetto dice bugie o minimizza l’entità della propria dipendenza con le altre persone, tra cui famigliari, amici e perfino terapeuti e medici. Ad esempio può riferire di non pensare continuamente al comportamento da cui dipende, mentre invece ci pensa la maggioranza del tempo, oppure può dire di giocare d’azzardo ogni tanto mentre invece lo fa più volte al giorno, oppure mente o tiene nascosto al proprio partner il problema evitando ad esempio di dire di tenere comportamenti illegali come rubare frequentemente oggetti nei negozi o scaricando da internet materiale pedopornografico.
9) Perdere una relazione o un’opportunità significativa a causa del comportamento
Il dipendente comportamentale impiega così tanta energia, tempo e/o soldi nel preparare ed attuare il comportamento da cui dipende, che può arrivare a vedere “distrutta” la propria vita sociale e/o professionale. Ad esempio, a causa della dipendenza sessuale o della cleptomania, può aver divorziato, o perso il lavoro, o perso opportunità scolastiche o di carriera per il troppo tempo dedicato al sesso o per le conseguenze penali del proprio comportamento. A causa del gioco d’azzardo può ad esempio perdere una grossa somma di denaro che aveva invece intenzione di investire nell’acquisto di un immobile.
10) Commettere azioni illegali a causa della dipendenza dal comportamento
Per aumentare il livello di intensità del comportamento, il soggetto può arrivare a compiere azioni illegali che possono avere conseguenze penali anche molto importanti e condurre il soggetto in prigione. Ad esempio un giocatore d’azzardo, per poter continuare a scommettere anche qualora non abbia più denaro, potrebbe compiere una rapina per procurarsi i soldi da impegnare nelle scommesse. Comportamenti illegali associati alla dipendenza dal sesso sono invece ad esempio produrre e/o scaricare e/o condividere materiale pedopornografico, avere rapporti sessuali con minori o con prostitute, praticare il voyeurismo, essere il protagonista di molestie, violenza sessuale, stupro e/o necrofilia. Nella cleptomania l’atto stesso del rubare è per definizione una azione illegale.
11) Sapere che questo comportamento è sbagliato, ma continuare lo stesso
Il comportamento persiste pur nella consapevolezza di conseguenze temporanee, persistenti o ricorrenti, sociali, finanziarie, penali, psicologiche e/o fisiche determinate o comunque accentuate del comportamento stesso.
Rischi e conseguenze
Esattamente come nella vita dei dipendenti da sostanza, come ad esempio gli eroinomani, la sostanza da cui si dipende tende sempre più ad occupare l’esistenza della persona, anche nel dipendente comportamentale il comportamento da cui si dipende diventa talmente prioritario che tutto il resto può venire sacrificato, inclusi la salute (fisica e mentale), i rapporti affettivi, i soldi, le amicizie, il lavoro e – nei casi più gravi – la fedina penale.
Conseguenze professionali
Il dipendente comportamentale può essere licenziato o perdere occasioni di carriera, perché il proprio comportamento eccessivo ha interferito con le sue mansioni professionali. Ad esempio un dipendente dal sesso può:
- assentarsi in bagno a lungo per masturbarsi;
- molestare una collega;
- essere “beccato” mentre visiona materiale pornografico durante gli orari di lavoro.
Un dipendente dal gioco d’azzardo può ad esempio:
- arrivare tardi a lavoro per poter scommettere;
- essere poco lucido perché magari la notte prima ha giocato a poker online fino all’alba;
- svolgere male il proprio lavoro perché la sua mente è sempre rivolta al gioco.
Un cleptomane può ad esempio essere licenziato per aver rubato oggetti sul posto di lavoro. Il rischio di conseguenze professionali aumenta maggiormente se il dipendente ha una dipendenza sessuale ed ha a che fare, per lavoro, direttamente con le persone tramite un contatto diretto (ad esempio medici, fisioterapisti, infermieri e massaggiatori). In questo caso il soggetto rischia di tenere comportamenti non consoni al proprio ruolo e sfruttare la propria posizione per compiere atti che possono sfociare nella violenza sessuale.
Conseguenze sullo studio
Le dipendenze in generale mal si sposano con l’impegno costante con lo studio. Ad esempio nel dipendente sessuale l’intrusione di pensieri e fantasie sessuali inopportune e non volute possono impedire ad uno studente di liceo di concentrarsi durante l’esecuzione di un compito in classe. Nello studente universitario giocatore d’azzardo patologico, il gioco può ad esempio occupare un intero pomeriggio ed impedire lo studio per un esame.
Conseguenze economiche
Una dipendenza può avere pesanti ripercussioni a livello economico. Per portare avanti in modo compulsivo il proprio comportamento, il dipendente comportamentale può spendere parecchio denaro ad esempio per:
- giocare alle slot machine;
- avere rapporti sessuali con prostitute;
- acquistare materiale sessuale (pornografia, sex toys, sex doll…);
- acquistare cibi costosi;
- acquistare videogiochi;
- acquistare smartphone;
- pagarsi un avvocato come conseguenza di una denuncia penale;
- risarcire le vittime in seguito di un reato;
- per il divorzio ed il mantenimento dei figli se le proprie azioni hanno compromesso il proprio rapporto di coppia.
Per non parlare anche delle perdite economiche in ambito lavorativo se il dipendente comportamentale viene licenziato o se perde una occasione di far carriera a causa della propria dipendenza.
Conseguenze fisiche
Il dipendente comportamentale, a causa della propria dipendenza, ha un rischio maggiore di sviluppare alcune patologie e condizioni. Ad esempio un dipendente sessuale è a rischio di:
- eiaculazione precoce;
- eiaculazione ritardata;
- anorgasmia;
- anoressia sessuale;
- perdita della normale libido;
- malattie sessualmente trasmesse (come l’HIV).
Un dipendente dal gioco d’azzardo è a maggior rischio di ipertensione arteriosa; un dipendente dal cibo ha un maggior rischio di obesità; un dipendente dall’uso di smartphone, social media e videogiochi ha un maggior rischio di malattie che interessano la vista, le articolazioni e la postura. Più in generale, le dipendenze comportamentali possono determinare:
- depressione;
- esaurimento nervoso;
- insonnia cronica;
- scarsa vigilanza diurna (che potenzialmente causa a sua volta incidenti sul lavoro e stradali).
Conseguenze sulla coppia
Il dipendente comportamentale tende spesso a privilegiare le proprie dipendenze rispetto al rapporto di coppia. Può ad esempio evitare i rapporti ed “allontanarsi” dalla coppia, rifugiandosi nel mondo dove le proprie dipendenze sono l’unica cosa importante. Le conseguenze sulla coppia sono ovviamente devastanti e sono distruttive ancor di più se la compagna o compagno scopre la dipendenza del soggetto e magari quest’ultima implica anche il compiere atti illegali (ad esempio rubare, andare con prostitute, visionare pedopornografia…): possono seguire anche separazioni, divorzi, denunce penali e perdita della responsabilità genitoriale (un tempo chiamata “patria potestà”).
Conseguenze psicologiche
La dipendenza comportamentali multiple hanno un profondo impatto sull’equilibrio mentale della persona: il dipendente intuisce che non ha pieno controllo della sua vita e che – da un momento all’altro – rischia di compiere atti che possono essere perfino illegali senza riuscire razionalmente a fermarsi in tempo. Il dipendente sente che deve compiere gli atti da cui dipende, ma prova sentimenti contrastanti relativamente ad essi: il piacere si mescola infatti spesso al fastidio. Al termine dell’atto il dipendente può provare sentimenti di ansia, inadeguatezza, colpa, vergogna, depressione e aggressività. Nei casi più gravi il dipendente può vivere isolato dal mondo o come un hikikomori e sviluppare pensieri suicidi, specie se ha una dipendenza multipla.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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