Orbiting: quando un ex continua a “girarti attorno” sui social

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO SMARTPHONE SOCIAL TECNOLOGIA TABLET CELLULARE TELEFONINO TELEFONOL’orbiting è una modalità relazionale che porta l’ex partner ad “orbitare” (cioè “girare intorno”) continuamente attorno alla vittima, mantenendosi in questo modo agganciata ad essa e la sua vita. Per ottenere questo scopo l’orbiter usa spesso il “likeing“, cioè il mettere il “mi piace” sui post che la vittima immette sui propri social network, ad esempio foto su Istagram o su Facebook. L’orbiter, così come la vittima di orbiting, può essere sia maschio che femmina.

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Perché l’orbiter si comporta così?

L’orbiter continua a “girare attorno” alla vita della vittima, probabilmente perché sente il bisogno di soddisfare i propri bisogni emotivi e narcisistici: ad esempio ha un calo di autostima e sente il bisogno di essere amato o ammirato o adulato da qualcuno e si aspetta tale risposta dalla persona che aveva precedente abbandonato.
Nella maggioranza dei casi, il comportamento tenuto dall’orbiter avviene, quindi, non perché egli tenga davvero all’ex partner o perché magari abbia intensione di tornare con lui, ma esclusivamente per egoismo e per un vantaggio per sé stessi, nonostante a volte la modalità del riaggancio sia particolarmente emotiva, ad esempio usando comportamenti molto “dolci” (come il mettere “like” sotto post che parlano di amore e sentimenti). L’orbiter spesso ha tratti di personalità narcisistica, tende ad essere poco empatico, egoista e con grosse fragilità emotive. L’orbiter ha spesso desiderio di onnipotenza e di controllo, derivato da una bassa autostima.

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Conseguenze nella vittima

Subire un’orbiting non consente alla vittima di avere lo spazio mentale e fisico necessario per elaborare la fine di una relazione. Se l’orbiting diventa cronico, in particolare, disorienta e genera confusione nella vittima (che può chiedersi il motivo di questo comportamento e può illudersi) e può renderle molto difficile chiudere del tutto la relazione. La vittima può stare molto male anche perché questa modalità relazionale la porta a riaprire tutte quelle ferite legate all’abbandono che si erano generate nel momento in cui la persona se n’era andata, magari attuando il ghosting, cioè sparendo all’improvviso senza dare troppe spiegazioni. Nei casi più gravi, a causa dell’orbiting, la vittima potrebbe aver bisogno di un supporto da parte di uno psicoterapeuta.

Se credi di essere intrappolato o intrappolata in una relazione tossica o che il tuo partner o la tua partner possiedano le caratteristiche descritte in questo articolo e che tu sia vittima di manipolazione, prenota subito la tua visita e, grazie a colloqui riservati, ti aiuterò a gestire ed a superare questa situazione.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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