Olio essenziale di lavanda, proprietà e impieghi

Spa Essential Oil.Aromatherapy

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L’olio essenziale di lavanda è uno degli oli essenziali più diffusi e anche tra i più delicati. Non è irritante per la cute, ma prima dell’impiego di qualsiasi tipo di olio essenziale, vi consigliamo sempre di usarne qualche goccia diluito in olio vegetale sulla piega interna del gomito così da osservare eventuali reazioni cutanee.

In aromaterapia, l’olio essenziale di lavanda (Lavanda officinalis) è considerato un’autentica panacea: distende i muscoli, calma lo spirito, facilita il sonno e ha anche proprietà antibatteriche fino a favorire la digestione: questo rimedio naturale è usato soprattutto per il mal di stomaco e di pancia dei bambini, diluendo 2 gocce di olio essenziale di lavanda in un cucchiaio di olio d’oliva. Con le dita lubrificate con questa lozione, si andrebbe poi a massaggiare il pancino del bambino. Questo è solo uno degli utilizzi dell’olio essenziale di lavanda!

Olio essenziale di lavanda – Proprietà

L’olio essenziale di lavanda può vantare molteplici proprietà: è un calmante, utile contro l’insonnia, l’ansia, lo stress e il mal di testa. Tra le sue applicazioni, vediamo che è usato come cicatrizzante per piaghe, bruciature e per velocizzare il processo di guarigione da una puntura di insetto. Nella cosmesi naturale, l’olio essenziale di lavanda è apprezzato per il suo effetto contro acne e dermatosi.

Come usare l’olio essenziale di lavanda

Chi si sta interrogando sugli usi dell’olio essenziale di lavanda può contare su una moltitudine di preparati. Gli usi dell’olio essenziale di lavanda sono elencati di seguito:

  • Olio essenziale di lavanda per la cura della pelle
    Per eliminare brufoli, foruncoli, alleviare punture di insetto e bruciature, si consiglia di mettere 3 gocce di olio essenziale di lavanda su un batuffolo di cotone da applicare direttamente sulla zona interessata. Lasciate agire per 5 – 10 minuti.
  • Olio essenziale di lavanda contro il mal di testa
    Un rimedio naturale contro l’emicrania consiste nell’aggiungere 10 gocce di olio essenziale di lavanda e 2 gocce di olio essenziale di menta a un bicchierino (50 ml) di olio vegetale. Frizionate le tempie con un massaggio circolare usando questo composto. Chi soffre di mal di testa cronico può farlo 2 o 3 volte al giorno.
  • Olio essenziale di lavanda come rimedio naturale per ansia e insonnia
    L’olio essenziale di lavanda è considerato un blando calmante naturale. Aggiungete 2 gocce di olio essenziale sul cuscino per distendervi al meglio e predisporvi al sonno. Contro l’ansia, ponete qualche goccia di olio essenziale su un fazzoletto da inalare durante la giornata.
  • Olio essenziale di lavanda, rimedio naturale contro l’otite
    Aggiungete a 2 cucchiai di olio vegetale, 2 gocce di olio essenziale di lavanda, 2 gocce di olio essenziale di eucalipto radiata e 2 gocce di melaleuca. Frizionate e massaggiate delicatamente intorno alle orecchie.

Dove comprare l’olio essenziale di lavanda

Quando si parla di aromaterapia ed efficacia dei trattamenti con oli essenziali, sono due i fattori determinanti: quanto il vostro corpo è “intossicato” (e quindi meno predisposto a beneficiare del trattamento con oli essenziali) e la qualità dell’olio essenziale scelto. I principi attivi degli oli essenziali vengono conservati solo se il processo produttivo è seguito con estrema attenzione così da rispettare le caratteristiche di ogni pianta. Per queste ragioni vi invitiamo a comprare (online o in botteghe di fiducia) solo oli essenziali di qualità comprovata.

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Coprire i capelli bianchi in gravidanza: ecco le tinte più sicure

MEDICINA ONLINE GRAVIDANZA ATTESA MATERNITA ESTATE SOLE CALDO MARE PISCINA ABBRONZATURA PELLE MAMMA FIGLIO INCINTA FETO BIMBO BAMBINO SOLE AMNIOTICO MALE DOLORE UMIDITA FASTIDIO GINECOLOGIAE’ del tutto ingiustificato temere che le tinture per capelli in gravidanza possano creare dei problemi. In particolare è infondata l’idea che sostanze potenzialmente nocive, che potrebbero essere presenti nei prodotti usati per la tintura, passando attraverso i vasi sanguigni presenti nel cuoio capelluto possano raggiungere il nascituro attraverso la placenta. Le sostanze impiegate in tali prodotti, infatti, sono preventivamente valutate e approvate dal Comitato scientifico europeo e il loro uso in gravidanza è ritenuto assolutamente sicuro.

Per precauzione, una sola volta al mese e con un breve tempo di posa

Va a ogni modo precisato che le applicazioni delle tinture per capelli in gravidanza devono essere poco frequenti (circa una volta al mese) e il contatto con la cute non deve superare la mezz’ora. In ogni caso, per evitare ogni possibile e più remoto rischio, è preferibile evitare i trattamenti più penetranti e aggressivi soprattutto nei primi tre mesi di gravidanza, la delicata fase in cui il feto va formandosi.
Alcune sostanze potenzialmente sensibilizzanti contenute nei prodotti per la colorazione dei capelli potrebbero, invece, indurre reazioni allergiche (arrossamenti, gonfiori e prurito ecc.) che, nei nove mesi, risultano favorite dalle variazioni ormonali che l’organismo della gestante subisce.

Verificare che non provochino reazioni allergiche

Prima di ricorrere alle tinture per capelli in gravidanza, sia a casa sia dal parrucchiere, è importante accertarsi dell’assenza di eventuali fenomeni allergici attraverso il “test di sensibilità cutanea”. Basta applicare una piccola dose di tintura sulla pelle, seguendo le istruzioni riportate nelle avvertenze dei prodotti, e verificare che cosa accade: se nell’arco di 48 ore compaiono nella zona rossori, pruriti o gonfiori, il prodotto non deve essere applicato.

Meglio trattamenti che non penetrano in profondità

Per sentirsi sicure nei nove mesi il consiglio degli esperti è sempre quello di preferire trattamenti che non penetrano in profondità. Si tratta di prodotti come le fialette ravvivanti, gli spray riflessanti o i mascara per capelli, le cui particelle coloranti sono legate a resine dall’azione fissativa e ad altri componenti che rimangono sulla superficie del capello senza entrare in contatto con la cute e la radice. Di solito, il loro effetto scompare dopo uno shampoo.

Le colorazioni da preferire

Le possibili colorazioni sono:
1. colorazioni a ossidazione leggera tono: si tratta di tinte leggermente ossidanti che coprono bene i capelli bianchi senza un cambiamento deciso della tonalità. La durata varia in base alla quantità di ossidante presente nel prodotto;
2. colorazioni a ossidazione classica: sono soluzioni o emulsioni in crema molto penetranti che fissano le sostanze coloranti nella parte più profonda del capello grazie all’azione dell’ammoniaca o di altre sostanze basiche (alcaline). Aprendo le squame del capello permettono ai principi attivi di entrare al suo interno. Si tratta di tinte permanenti perché modificano in modo definitivo il colore dei capelli.

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Proprietà cosmetiche dell’anguria: capelli e viso più belli

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L’anguria è un valido ricostituente per capelli particolarmente secchi e sfibrati dal sole e dalla salsedine. In casi come questi si sfruttano le proprietà della polpa e dei semi del cocomero, ricchi di oli OMEGA 6 e 9 che proteggono dalla disidratazione del capello e aiutano a fronteggiare situazioni di stress per la cute. Se a tali proprietà andiamo ad unire una combinazione vincente di oli vegetali avrete un rimedio eco bio e naturale per capelli lucenti ed idratati.

Viso

L’anguria, col suo alto potere idratante, può essere impiegata nei modi più svariati per donare benefici alla pelle del viso. Ad esempio, la sua polpa, che aiuta a schiarire le macchie del viso, può essere frullata e filtrata ed il succo che se ne ricava può essere impiegato come tonico per il viso, da solo o con l’aggiunta di qualche idrolato a piacere ( che sia di rose, di lavanda, di hamamelis) per miscelare più proprietà insieme. Gli acidi della frutta contenuti nell’anguria possono invece tornare utili come esfoliante per il viso: basterà massaggiare un piccolo pezzo di questo frutto sul viso per alcuni minuti per ottenere così, in pochi semplici gesti, una pelle pulita e luminosa.

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Corpo

L’anguria e il suo alto potere diuretico ha sicuramente un efficace effetto drenante sul corpo e la rende dunque particolarmente indicata per contrastare la ritenzione idrica e la cellulite. Costituisce però anche un ottimo ingrediente per l’esfoliazione della pelle del corpo, grazie agli acidi della frutta di cui l’anguria è ricca, contribuendo a renderla luminosa ed idratata. Basterà tritare una fetta d’anguria ed unirla a 6 cucchiai di zucchero di canna e 2 cucchiai di limone fresco per ottenere una coccola rinfrescante per il vostro corpo.

E ricordate anche che l’anguria:

  • aiuta a ridurre gli attacchi di asma;
  • aiuta a combattere i problemi ai reni e alla vescica;
  • aiuta a prevenire l0intasamento del colesterolo cattivo, favorendo invece la formazione di quello buono;
  • riduce i rischi di malattie cardiovascolari;
  • riduce la ritenzione idrica;
  • aiuta nei problemi di costipazione;
  • riduce i rischi di infarto grazie alla combinazione di vitamine e acido folico;
  • aiuta a prevenire il cancro alla prostata.

E’ stupefacente scoprire tutte queste proprietà in un solo frutto, no? Nel caso dell’anguria è interessante sapere che se ne consiglia il consumo a temperatura ambiente in quanto pare che l’anguria fredda perda proprietà importanti come licopene e betacarotene.

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Come truccarsi quando siamo abbronzate?

MEDICINA ONLINE SOLE MARE ABBRONZATURA PELLE CUTE MELANINA SPIAGGIA MARE DONNA COSTUME SEA SAND GIRL BEACH SWIMMING WALLPAPER HI RES PICS PICTURE PHOTO BEAUTIFUL VETRO UVA UVB ULTRAVIOLETTI RADIAZIONE CANCRO NEO.jpgDopo numerose esposizioni al sole, la nostra pelle cambia, si abbronza, e inevitabilmente cambia anche il nostro colore. A quel punto sorge il dilemma caratterizzato dal trucco più adatto al nostro nuovo aspetto ambrato: come conciliare makeup e abbronzatura? Se è pur vero che ci ritroviamo con un beauty pieno di colori magari acquistati nel periodo invernale,  che temiamo possano non stare così bene come quando eravamo eteree e “color latte“, in realtà trovare i giusti abbinamenti che ci consentano di sfruttare comunque i nostri prodotti abituali nonostante il colorito assunto non è poi così difficile.

In inverno, dato il colorito spento, tendiamo nella maggior parte dei casi ad utilizzare colori mirati a ravvivare la nostra immagine conferendone un aspetto sano e colorito. In estate al contrario, con l’abbronzatura, la maggior parte di noi teme di utilizzare il trucco in modo inappropriato, probabilmente un po’ spaventate dall’idea di apparire eccessive, ma con qualche piccolo accorgimento, possiamo sfruttare in toto il nostro beauty case, senza dover necessariamente ricorrere a nuovi acquisti che nell’arco di qualche mese non utilizzeremmo più perché inadatti ad una carnagione non più abbronzata!

La base trucco

Per conciliare makeup e abbronzatura è fondamentale creare una base trucco adatta alle nostre esigenze e che sia appropriata alla nostra pelle ambrata.

Se in inverno siamo abituate ad utilizzare il correttore per nascondere eventuali macchie e discromie, con l’abbronzatura c’è il vantaggio che in parte esse vengono naturalmente minimizzate dal colore della pelle più scuro: date le temperature piuttosto alte, se potete farne a meno ben venga in quanto è sempre meglio lasciare che la pelle respiri il più possibile, ma nel caso tali imperfezioni risultino comunque marcate, consiglio l’utilizzo di un correttore preferibilmente liquido, più leggero dei classici cake compatti, da sfumare in maniera adeguata. Se possediamo una palette di correttori composta da differenti colorazioni, possiamo divertirci a miscelarle per trovare quella che si addica maggiormente al nostro colorito in modo da uniformare ma senza creare ulteriori macchie che sarebbero particolarmente antiestetiche (naturalmente mescolando correttori liquidi, tale operazione risulta decisamente molto più facile e riusciamo a modulare meglio anche la colorazione).

Si passa poi all’applicazione di un fondotinta che, anche in questo caso, sceglieremo nella tonalità che più si avvicina alla nostra abbronzatura. Scegliendo un fondotinta minerale saremo sicuramente agevolate proprio perché essendo un prodotto in polvere, si presta particolarmente alla miscelazione di nuances differenti per ricreare quella più simile alla nostra pelle, ma nulla ci vieta di utilizzare anche uno o più fondotinta liquidi sempre prestando attenzione alla coprenza che deve essere piuttosto leggera. Lo si applica preferibilmente con un flatbuki proprio per consentire una stesura leggera, uniforme e aerata che conferisca un aspetto naturale.

Per fissare il tutto senza andare ad appesantire la pelle, possiamo optare per uno spray fissante che sostituisce la cipria in tutto e per tutto, e garantisce una tenuta estrema del nostro makeup, utilissimo se abbiamo la necessità di un makeup che duri tranquillamente tutta la giornata, senza dover essere vincolate a continui ritocchi!

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Il blush

Per suggellare il sodalizio tra makeup e abbronzatura, una volta completata la nostra base trucco, possiamo ravvivare il colorito con un blush, da scegliere rigorosamente nella gamma di toni caldi, quali pesca, corallo, arancio a seconda della nostra carnagione in quanto sono proprio i toni caldi a compattare maggiormente la texture della nostra pelle abbronzata rendendo il trucco più naturale e il nostro aspetto più sano. Andrà ovviamente sfumato sulle guance ma senza abbondare troppo: il colore deve essere percepibile ma non eccessivo.

L’illuminante

Personalmente, in estate, amo molto valorizzare l’abbronzatura con un’illuminante: distribuito con leggerezza sopra gli zigomi, sulla fronte e sul mento, conferisce una luminosità naturale alla pelle e valorizza ulteriormente il nostro colorito ambrato. La parola d’ordine è “non esagerare“, in quanto essendo un prodotto un po’ particolare, il confine tra makeup sobrio ed eccessivo è davvero minimo!

La terra abbronzante

La terra abbronzante si può applicare tranquillamente al posto del blush o eventualmente per creare un leggero countouring che vada a valorizzare i tratti del nostro viso, ma è fondamentale scegliere anche in questo caso una tonalità ambrata e calda, che non vada a rendere grigio il nostro colorito, errore fondamentale in cui si incappa di norma per quanto riguarda i prodotti viso e l’abbronzatura.

Makeup occhi

Gli occhi sono decisamente la parte del viso che risalta maggiormente con l’abbronzatura, per questo è fondamentale creare un makeup sobrio ed elegante che sia in grado di valorizzarli senza sfociare nell’eccessivo: per quanto riguarda gli ombretti, la combinazione ideale è quella tra toni caldi sul marrone e neutri che si abbinano bene a qualsiasi colore di iride. Possiamo tranquillamente sbizzarrirci per quanto riguarda il finish: perlato e satinato dona luminosità alla palpebra valorizzando così anche il makeup.  La texture a mio parere migliore è quella in crema che si applica facilmente, si sfuma senza troppe difficoltà, garantisce una pigmentazione maggiore e una resa cromatica più satura combinate ad una durata decisamente strong. Infine una bella linea di eyeliner grafico nero o marrone e abbondante mascara valorizzeranno i nostro occhi in maniera elegante e per nulla eccessiva.

Rossetti e prodotti labbra

Il rossetto è senza dubbio il prodotto meno impegnativo se parliamo di makeup e abbronzatura: via libera infatti ai colori accesi quali rosso, fucsia, pesca e corallo che sceglieremo in base al nostro gusto personale. Evitiamo semplicemente colori cupi e scuri che con la pelle ambrata poco si addicono e tendono a conferire un aspetto piuttosto invecchiato. Prima di concludere, possiamo quindi formulare una sorta di “lista” di errori comuni da evitare, per realizzare un makeup adatto all’abbronzatura, duraturo, non eccessivo e soprattutto elegante.

Errori da evitare:

– Utilizzare lo stesso correttore e lo stesso fondotinta che utilizziamo in inverno: cosa assolutamente da evitare proprio perché il colore della nostra pelle cambia e di conseguenza i prodotti che utilizziamo in inverno sono sempre troppo chiari e l’effetto sull’abbronzatura sarebbe pessimo. Per quanto riguarda il correttore in particolare, un tono aranciato è perfetto per chi ha occhiaie marcate e bluastre che con l’abbronzatura tendono ulteriormente a scurirsi.

– Dimenticarsi di idratare la pelle: l’idratazione della nostra pelle è basilare durante tutto l’anno, ma a maggior ragione in estate proprio perché l’esposizione solare tende a disidratare la pelle rendendola spesso secca. Prediligiamo pertanto sieri e creme sorbetto leggere e che si assorbano facilmente in modo da essere idonee all’utilizzo come base pre-trucco.

– Abbondare con la cipria: è importante non incappare nell’errore di abbondare con la quantità di cipria nel tentativo di attenuare l’effetto lucido dato dal caldo. Non solo sull’abbronzatura otterremo un colorito grigiastro davvero antiestetico, ma rischiamo di appesantire troppo la nostra base, incrementandone l’effetto lucido stesso. Ricorriamo piuttosto alle classiche salviette assorbi-sebo reperibili facilmente nella grande distribuzione.

– No ai blush in toni freddi: essi infatti tendono a non conferire un aspetto naturale alla pelle, ma bensì a conferire un colorito grigiastro e spento poco piacevole, specie in estate. Sì ai toni caldi!

– No ai rossetti cupi e troppo freddi: viene da sé che un incarnato reso caldo dall’abbronzatura va valorizzato con colori accesi e saturi, quindi si a tutti i toni caldi e brillanti a seconda del nostro gusto!

– Evitiamo di abbondare con l’illuminante: come già detto, al contrario, rischiamo di assomigliare alla classica palla da discoteca tanto in voga negli anni 80. Scegliamone uno preferibilmente dorato e applichiamolo con parsimonia, nelle zone del viso normalmente colpite dalla luce naturale.

 Ombretti perlati sì, ma con moderazione: specie quando abbiamo a che fare con colori particolarmente tenui che tendono ad invecchiare un po’. Se desideriamo utilizzare bianchi o rosati, limitiamoci ad utilizzarli semplicemente come punti luce. L’effetto sarà sicuramente più elegante e raffinato.

Makeup e abbronzatura possono convivere pacificamente insieme, basta semplicemente puntare sempre a realizzare un trucco naturale, adatto al nostro viso e alle circostanze: in questo modo risulteremo sicuramente eleganti grazie anche alla nostra amata tintarella.

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A cosa è dovuto il colore dei capelli?

MEDICINA ONLINE VOLTO DONNA CAPELLI SGUARDO RAGAZZA BIONDA OCCHI OCCHIAIE TERAPIA TRATTAMENTO EYES TRUCOS DE BELLEZZA VISO DONNA RIMEDI SEXY SEX CHIRURGIA MEDICINA ESTETICA PELLE SCURA PANDA OCCHIO NERO ORIENTALE YOUNG GIRL.jpgIl colore dei capelli è dovuto alla presenza di melanociti a livello dello strato basale del bulbo pilifero. La colorazione dipende dalla quantità e dal tipo di melanina che viene prodotta, nonché dalla dimensione dei melanosomi.
Nei capelli scuri, per esempio, è presente eumelanina; in quelli biondi e rossi feomelanina. Il pigmento è sempre e comunque limitato alla corteccia.

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Con l’avanzare dell’età i melanociti diventano sempre meno attivi, fino a cessare completamente la produzione di melanina. Si parla in questo caso di incanutimento (capelli bianchi), una condizione che si rende evidente mediamente dai 40 anni in poi. Sono tuttavia frequenti eccezioni, poiché il suo manifestarsi è programmato geneticamente.
Si dice che un grave trauma possa portare ad un incanutimento pressoché istantaneo. Si tratta in realtà di una leggenda metropolitana, poiché il capello, come i peli, è una cosa morta e come tale non può rispondere a stimoli traumatici.
E’ tuttavia possibile che i capelli possano ingrigire in seguito ad un trauma, anche se il fenomeno non insorge dalla sera alla mattina. Una possibile spiegazione è la seguente: innanzitutto occorre tener presente che i peli terminali sono più sensibili all’incanutimento di quelli del vello. In seguito ad un trauma (paura, emozione, stress, problemi di salute ecc.) può esserci un diradamento dei capelli, a causa dell’accorciamento del ciclo vitale dei peli più sottili, che cadono rapidamente lasciando più spazio a quelli terminali depigmentati. Per questo motivo un evento traumatico può determinare incanutimento, anche se la cosa non è così fulminea come viene proposta in certi film, fumetti o cartoni animati.

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A che servono i capelli ed i peli?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma A CHE SERVONO PELI CAPELLI Pelle Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgPeli e capelli pur se apparentemente poco importanti, svolgono svariate funzioni utili all’organismo. Tra cui:

  • funzione percettiva. Peli e capelli funzionano come veri e propri meccanismi sensori, in grado di captare stimoli tattili anche molto leggeri. I follicoli piliferi sono circondati da una fitta rete nervosa e funzionano come una specie di leva che amplifica gli stimoli tattili;
  • funzione estetica. I peli possono avere anche una funzione estetica e di richiamo sessuale. I capelli, per esempio, sono un’arma di seduzione tipicamente femminile, capace di donare un certo fascino anche al volto maschile. Anche i peli sul petto negli uomini e i peli sul pube femminile possono rappresentare un forte richiamo sessuale. I peli, specie quelli ascellari, hanno la funzione di diffondere il sudore apocrino, ricco di sostanze deputate al richiamo sessuale, dette feromoni.
  • funzione protettiva. Peli e capelli hanno il compito di proteggere alcune zone del corpo sia dal punto di vista fisico che chimico, pensiamo ad esempio a come una folta capigliatura protegge la testa dai traumi, o come i peli delle ciglia e sopracciglia impediscono a sudori ed oggetti estranei di penetrare nell’occhio. I peli del naso e delle orecchie ostacolano l’entrata dei corpi estranei, mentre i capelli, se abbondanti, riparano efficacemente dal sole e dai traumi.
  • funzione termoregolatrice. A tale proposito leggi: Perché viene la pelle d’oca?

Altre funzioni sono:

  • funzione comunicativa. I peli sono molto importanti per la mimica facciale e ci consentono di esprimere molti stati d’animo.
  • funzione “antinquinamento”. I capelli sono anche buoni indicatori di inquinamento ambientale, poiché sono in grado di assorbire e trattenere determinate sostanze nocive, come il piombo ed il mercurio. L’analisi del capello è importante anche in medicina legale, poiché in questa sede si concentrano determinati veleni, come l’arsenico, e le droghe, come gli oppiacei (morfina, eroina e derivati) e determinati alcaloidi (cocaina, crack).

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Differenza tra pelo e capello

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma DIFFERENZA PELO CAPELLO Pelle Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene HD.jpgSia i peli che i capelli hanno in comune alcune funzioni, come ad esempio:

  • funzione percettiva. Peli e capelli funzionano come veri e propri meccanismi sensori, in grado di captare stimoli tattili anche molto leggeri;
  • funzione protettiva. Peli e capelli hanno il compito di proteggere alcune zone del corpo (pensiamo ad esempio a come una folta capigliatura protegge la testa dai traumi, o come i peli delle ciglia e sopracciglia impediscono a sudori ed oggetti estranei di penetrare nell’occhio).

Esistono differenze tra i capelli ed i peli.

I capelli (o “peli terminali”) sono più grossi, più rigidi, più spessi e pigmentati, inoltre se non tagliati tendono a crescere virtualmente all’infinito. Sono presenti solo sulla testa.

I peli (o “peli del vello”), invece, sono molto più corti, morbidi e sottili dei capelli. Se non tagliati tendono a raggiungere una certa misura e fermarsi. Non sono così pigmentati come i peli terminali, tanto che in alcune zone sono praticamente invisibili se non osservati da vicino o con una lente. Sono presenti quasi in ogni parte del corpo anche se con lunghezza variabile, si pensi ad esempio alla differente lunghezza tra i peli dell’addome femminile ed i peli pubici o delle ascelle. Le aree cutanee assolutamente prive di peli (glabre) sono molto poche. Anche la fronte, apparentemente glabra, presenta peli del vello. Le uniche zone realmente glabre del corpo umano sono i palmi delle mani, le piante dei piedi, le labbra, le areole mammarie, il glande ed il clitoride.

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Henné, caffè, the e cacao: copri i capelli bianchi con le tinte naturali

MEDICINA ONLINE SHAMPOO CAPELLI MASCHERA DEBOLI BIANCHI WHITE HAIR STYLE STYLIST GRAY COLOR CABELLO CANOSO COLORE TINTA COPRIRE COLOR COLORARE ACCONCIATURA TESTA DONNA RADICE PELO CAPELLO WALLPAPER SFONDO PICTURE PHOTO PICS.jpgÈ inevitabile. I capelli bianchi prima o poi spuntano a tutte. Si chiama “canizie” ed è un fenomeno che dipende da una diminuzione della melatonina presente nei capelli. Il colore dei capelli dipende infatti dall’azione dei melanociti, le cellule che producono la melatonina: poiché i melanociti che si trovano nel bulbo capillare con l’età diminuiscono, i capelli bianchi avanzano di conseguenza.

Rimedi naturali per coprire i capelli bianchi

Anche se i capelli bianchi sono sinonimo di saggezza e, negli ultimi anni, sono tornati di moda, molte persone preferiscono nasconderli. Per evitare lunghe ed estenuanti sedute dal parrucchiere e preservare la salute e la bellezza dei nostri capelli, rispettando l’ambiente, vi suggeriamo dei rimedi naturali che vi permetteranno di non spendere tempo e denaro in trattamenti con prodotti chimici, che potrebbero danneggiare tutta la capigliatura.

Tinture naturali per capelli bianchi 

Vediamo quindi come coprire i capelli bianchi senza ricorrere alla tinta tradizionale o all’aiuto del parrucchiere. Molti sono i sistemi di colorazione naturale per coprire i capelli bianchi senza tinta e molti sono usati fin dall’antichità. Uno dei più conosciuti e apprezzati è l’henné ma ce ne sono anche altri, il cui uso dipende dal colore che si vuole avere e dalla tipologia di capelli che si ha.

  1. COPRIRE I CAPELLI BIANCHI CON L’HENNÉ

L’henné è una polvere naturale che si ottiene dal processo di essiccazione di una pianta di origine nord africana e indiana. Ne esistono diverse tonalità che permettono di coprire i capelli bianchi e sono tutte sul rosso-castano; meglio quindi farsi consigliare in base ai propri capelli e al risultato che si vuole ottenere. L’henné si acquista in erboristeria, in farmacia o nei negozi di prodotti per parrucchieri. Bisogna scegliere la tonalità più vicina al proprio colore naturale di capelli e miscelare la polvere con acqua bollente, fino ad ottenere una crema densa e senza grumi. Per rendere il colore più intenso si può aggiungere all’impasto anche del succo di limone o di aceto. Le dosi di prodotto da utilizzare dipendono dalla lunghezza dei capelli.  In ogni caso, una volta ottenuta la consistenza desiderata, si può passare all’applicazione sui capelli umidi, precedentemente lavati con shampoo neutro. Bisogna poi lasciare il prodotto in posa per il tempo indicato sulla confezione e in base all’intensità che si vuole ottenere, e risciacquare, applicando uno shampoo neutro. L’henné non penetra nel capello ma lo avvolge in un film protettivo, restituendo un colore che resta sui capelli per 6-8 settimane. Se la propria tonalità di capelli è più scura, l’henné può essere applicato con la stessa modalità, dopo essere stato mescolato all’indigo. Si tratta di un’altra polvere vegetale che, a differenza dell’henné, può tingere i capelli di nero, restituendo sfumature mogano o violacee, in base alla propria colorazione naturale.

  1. TINGERE I CAPELLI BIANCHI CON IL CAFFÉ

Uno dei rimedi più semplici e immediati è quello di tingere i capelli con il caffè. Basta fare una macchinetta di caffè forte, far raffreddare e versare sui capelli prima di lavarli. I capelli, sui quali è stato applicato il caffè, devono essere delicatamente massaggiati e il caffè deve essere lasciato in posa per almeno cinque minuti. È opportuno usare sempre il caffè naturale e non istantaneo, poiché questo contiene additivi. Per fissare meglio il colore e ottenere un effetto più duraturo, si può fare anche un ultimo risciacquo con l’aceto bianco. Grazie alla caffeina, il caffè agisce anche a contrastare la caduta dei capelli.

  1. TINTA NATURALE PER CAPELLI CON IL TÈ NERO

Per applicare questo rimedio sui capelli, bisogna prendere alcune foglie di tè nero e metterle in infusione in un litro d’acqua. Il passo successivo è far bollire per 30 minuti e lasciare in infusione per 24 ore. Trascorso questo tempo, l’acqua va filtrata e il composto applicato sui capelli, dove sarà lasciato in posa per circa un’ora, prima di procedere ad uno shampoo neutro. Il tè riesce a mascherare i capelli bianchi poiché è ricco di pigmenti e di antiossidanti benefici per la salute dei capelli.

  1. COME COPRIRE I CAPELLI BIANCHI CON SALVIA E ROSMARINO

Le erbe aromatiche sono tra i rimedi naturali meno noti per tingere i capelli ma sono molto efficaci. Il rosmarino si può usare per realizzare un infuso, da far raffreddare e usare come risciacquo dopo l’ultimo shampoo. Per usare la salvia, invece, bisogna portare a bollore un litro d’acqua e versarvi all’interno circa 200 gr di foglie, poi lasciare bollire per 30 minuti e far raffreddare. L’infuso può essere utilizzato come pre-shampoo, prima del lavaggio, cercando di lasciarlo in posa per almeno 30 minuti: l’impacco ravviverà il colore della chioma e scurirà i primi “fili” bianchi.

  1. TINGERE I CAPELLI CON IL CACAO

Anche con il cacao possiamo scurire i capelli bianchi in maniera naturale. In questo caso, occorre mescolare 3 cucchiai di miele con 3 cucchiai di cacao, fino a creare una crema densa. Il composto va lasciato agire sui capelli asciutti per circa un’ora, prima di risciacquare. I capelli saranno subito più scuri e avranno anche una gradevole profumazione.

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