Fantasie sessuali e sogni erotici maschili e femminili sono diversi, ecco come

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (7)Le fantasie sessuali, sono con ogni probabilità la più comune e privata forma di esperienza sessuale dell’essere umano. Sono quei pensieri a sfondo sessuale, che insorgono in modo spontaneo o riflesso, in pratica scattano anche da sole, quando uno meno se le aspetta! Di che tipo sono? Ci sono tante fantasie sessuali quanti gli individui, un po’ come le impronte digitali, e tante diverse in ogni individuo stesso! Hanno una funzione importantissima. Potremmo considerarle un afrodisiaco potente, inesauribile a costo zero: accendono il desiderio erotico, mantengono l’eccitazione durante il rapporto, arricchiscono di stimoli imprevedibili e gustosi la sessualità umana.

Sono un fenomeno molto diffuso: non esiste comportamento sessuale (masturbazione o coito) che non sia accompagnato, almeno in parte, da qualche fantasia sessuale e, ovviamente. riguardano sia gli uomini che le donne.

Un aspetto attualmente molto gettonato è quello delle differenze di genere nelle fantasie sessuali. Degli uomini si può dire che fantasticano in media molto più, e che al fantasticare fa spesso seguito la masturbazione, sostituisco più spesso il partner in una stessa fantasia, di cui immaginano attributi sessuali (genitali, seni, natiche) , in tre parole sono sempre ‘a luci rosse’! Il ricordo delle generose forme di una amica (della moglie, magari), suscita una fantasia subito più carnale, alla quale è solitamente associato uno stato di eccitazione fisica, il suo film mentale non prevede troppi preludi romantici, ma velocemente include… forse è meglio lasciare alla fantasia di chi legge intuire il seguito!

L’immaginario erotico delle donne è assai più ricco e articolato, contraddistinto dalla trama a supporto delle scene fantasticate: predominano le sensazioni tattili ed l’idea di dare intenso godimento al partner, di cui fantasticano anche personalità e status. Tutto ciò ha un potere erogenico forte assieme all’idea di sentirsi desiderata in modo ardente, essere irresistibile, dover essere posseduta a tutti costi. Un esempio? Fantasticare una situazione erotica proibita (col proprio capo sposatissimo) fortuito contatto, le mani si sfiorano incidentalmente, l’inebriante suo profumo, le carezze osé, baci e sfioramenti audaci, fino all’inclusione (ma non sempre) del rapporto sessuale e le varie pratiche di contorno.

In quanto alla trasgressione è una componente presente in entrambi i sessi: immaginare di essere blandamente percossi, fantasticare partner proibiti (conoscenti, partner dell’amico/a, eccetera), persone del proprio sesso, molto diffuse le fantasie con amore di gruppo, e l’utilizzo di strumenti di piacere, maschere ed indumenti sexy da indossare. Le fantasie sessuali se condivise col proprio partner nell’intimità offrono spunti originali per ‘giocare’ ruoli insoliti, buon antidoto per la monotonia sessuale, insidiosa per le coppie stabili. Questo la dice lunga sul ruolo non trascurabile che l’immaginario esercita sul benessere psicologico e la salute della coppia! Quello che potremmo chiederci ancora è se l’immaginario erotico è diverso fra etero ed omosessuali, e forse potrebbero non mancare delle sorprese!”

Non distinguendo tra uomo e donna risulterebbe come tra tutte le fantasie, quelle più comuni riguardino il sesso di gruppo (ben il 36% degli intervistati), seguono quelle legate aspecifiche situazioni (10%) insieme a fantasie di prestazione (10%). Esibizionismo e dominare o essere dominati sono indicate come fantasie principali nel 5% dei casi. Il 4% esprime fantasie quali essere legati o bendati, scambio di coppia, voyeurismo e fantasie omosessuali (in soggetti eterosessuali).

Ma le cose cambiano quando analizziamo il campione dividendolo in uomini e donne. Allora scopriamo dati davvero interessanti. Tra chi ha espresso fantasie orgiastiche il 70% sono uomini ed il 30% donne ma le le percentuali sono quasi equamente distribuite quando per si parla di “sesso a tre” (45% donne e 55% uomini): come dire fantasie trasgressive si, ma senza esagerare. Specificando ulteriormente si scopre come nelle donne eterosessuali che esprimono fantasie relative a “sesso di gruppo” ben il 75% dichiara di poter avere rapporti sia con gli uomini che con le donne presenti nella situazione mentre soltanto il 25% degli uomini dichiara lo stesso (la gelosia non sembra abbandonare del tutto i maschietti neppure nella fantasia). Anche quando le fantasie erotiche sono di tipo omosessuale in soggetti eterosessuali la distribuzione percentuale è la stessa (75% donne, 25% uomini). Questo dato spiegherebbe il motivo dell’uso frequente di immagini di rapporti omosessuali tra donne (e meno tra uomini) in film, video musicali e pubblicità con target sia femminile che maschile.

Un’altra differenza tra uomini e donne riguarda le fantasie di prestazione e situazionali. Le donne esprimono più frequentemente fantasie legate a situazioni specifiche (sesso nella vasca da bagno, in ascensore, in un camerino di un negozio, davanti al camino, in un prato, ecc.) mentre negli uomini sono più comuni fantasie di prestazione (sesso anale, sesso orale, specifiche posizioni, ecc.).

Le fantasie di violenza o di essere presi con forza e contro la propria volontà sono più comuni tra le donne così come le fantasie di esibizionismo mentre quelle voyeuristiche e lo scambio di coppia (scambiarsi i partner ma non sesso di gruppo) sono più comuni tra gli uomini.

Notare bene: La maggior parte degli intervistati dichiara di non aver mai realizzato concretamente la fantasia ma che lo desidererebbero. Di fatto però il desiderio di realizzazione sembra essere parte integrante della fantasia stessa. Insomma, l’intenzione di realizzare la propria fantasia altro non è che parte della fantasia stessa. Raggiunto lo scopo per il quale la fantasia è stata prodotta (desiderio-eccitazione-orgasmo) la stessa fantasia perde, in quel momento, il suo valore erotico. Come dire: sognare è stimolante, facile e perfino opportuno, ma tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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L’uomo sceglie in modo diverso compagna ed amante

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO AMORE COPPIA SESSO FIDANZATI (3)E’ scientificamente provato che gli uomini hanno un diverso approccio nei riguardi della donna nel momento in cui devono sceglierla come compagna o come semplice amante: se l’uomo cerca un rapporto duraturo e stabile punterebbe a concentrarsi sul viso della donna, nel caso in cui sia solo interessante ad un’avventura o ad una notte di sesso, allora la sua attenzione sarà focalizzata prevalentemente sul suo corpo. I ricercatori che hanno portato avanti questo studio, hanno sottolineato che i maschi, nel momento in cui si soffermano solo sulle curve di una donna, mettono in azione i loro istinti primordiali e vanno alla ricerca di quei richiami che sappiano stimolare e garantire le loro qualità riproduttive, esattamente come accade nel mondo animale. La dottoressa Jaime Confer, che ha portato avanti questi esperimenti, spiega: “La priorità dell’uomo cambia a seconda di ciò che vogliono in una compagna, con i tratti del viso che assumono maggiore importanza quando l’obiettivo è una relazione a lungo termine”. Tutto sommato queste ricerche, seppur condotte con serietà e rigore, non ci dicono nulla di particolarmente rivoluzionario. Magari servono solo a confermare regole note a tutti!

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Come aumentare le dimensioni del pene riducendo il grasso sul pube senza chirurgia

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma Ecografia Spalla Ginocchio Traumatologia Gambe Articolare Sesso Sessualità Uomo AUMENTARE DIMENSIONI PENE RIDUCENDO GRASSO PUBE SENZA CHIRURGICA Medicina Estetica Radiofrequenza Cavitazione Grasso HDSolitamente gli uomini, al contrario delle donne, si preoccupano molto poco delle adiposità localizzate del proprio corpo, ma c’è una eccezione: l’accumulo di grasso a livello del pube.

L’effetto iceberg
Il motivo di tale preoccupazione è che questo tipo di adiposità crea quello Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma Ecografia Spalla Ginocchio Traumatologia Sesso Sessualità Uomo AUMENTARE DIMENSIONI PENE RIDUCENDO GRASSO PUBE SENZA CHIRURGICA EFFETTO ICEBERG Medicina Estetica Radiofrequenza Cavitazione Grasso Anoche io chiamo “effetto iceberg”. In un iceberg la punta visibile è solo una piccola parte del ghiaccio che lo compone, mentre la maggior parte di esso giace nascosto sotto il mare, esattamente come buona parte della base del pene giace nascosta sotto il grasso pubico. Il tessuto adiposo in sede pubica determina un accorciamento visivo del pene, poiché il grasso accumulato tende a ricoprire parte della base del pene “rubando” visivamente vari centimetri ad esso. La lunghezza organica del pene non è in questo caso effettivamente più corta, ma il pene appare più corto alla vista perché parte di esso è ricoperto dal grasso. L’adipe a livello del pube non rappresenta un problema solo dal punto di vista “visivo”, ma anche funzionale dal momento che l’accumulo adiposo causa – durante il rapporto sessuale – una minore profondità di penetrazione con minore stimolazione della partner e minore soddisfazione sia dell’uomo che della donna.

Un centimetro ogni 10 kg
E’ interessante notare come mediamente, per ogni dieci chilogrammi di sovrappeso, vi sia un accorciamento penieno visibile di circa un centimetro, con relativa minore lunghezza di stimolazione sessuale. Un uomo di peso normale di, ad esempio, 70 chilogrammi che abbia una lunghezza del pene allo stato eretto di 13 centimetri, arrivando a pesare 100 chilogrammi di peso, avrebbe un pene “accorciato” di 3 centimetri: il suo pene misurerebbe solo 10 centimetri di lunghezza visibile e sessualmente utile. I restanti centimetri del pene sarebbero bloccati dal suo strato di grasso a livello del pube. Come risolvere questa situazione? Ovviamente la cosa migliore nel caso appena citato sarebbe quella di invitare il paziente a dimagrire di 30 kg, ma sappiamo che ciò è difficile da realizzare. Ecco allora che ci può venire incontro la medicina, che possiede varie armi per ridurre il grasso localizzato – in questo caso particolare il grasso pubico – scoprendo tutti i centimetri nascosti del pene e regalandogli la possibilità di una maggiore penetrazione e stimolazione della partner durante l’atto sessuale.

Come ridurre ed eliminare il grasso sul pube?
Per risolvere questo problema, tanto sentito da noi uomini, io uso una serie di tecniche non chirurgiche combinate tra loro per ottenere una riduzione del grasso localizzato a livello del pube e una riduzione della flaccidità della cute della zona. Ogni singola seduta, che dura circa un’ora, comprende una combinazione perfetta di queste quattro tecniche:

1) Cavitazione: ultrasuoni a bassa frequenza che distruggono gli adipociti (le cellule che contengono il grasso) e quindi “svuotano” il pube del grasso senza lasciare inestetiche cicatrici chirurgiche. Clicca qui per leggere il mio articolo completo sulla cavitazione.

2) Radiofrequenza monopolare: onde elettromagnetiche che agiscono sul collagene, sulla circolazione e sui fibroblasti locali, con effetto tensorio immediato: la cute del pube sarà più tonica e giovane. Clicca qui per leggere il mio articolo completo sulla radiofrequenza monopolare.

3) Massaggio linfodrenante: aiuta la circolazione locale a “smaltire” il grasso fuoriuscito dagli adipociti durante la cavitazione. I grassi rimessi in circolo saranno eliminati con le urine. Il massaggio linfodrenante nella zona pubica ha anche l’azione di migliorare la circolazione sanguigna della zona, con il piacevole risultato di avere potenzialmente migliori erezioni, più potenti e durature. La migliore ossigenazione dei tessuti penieni può inoltre portare ad un aumento della sensibilità del pene: il rapporto sessuale sarà enormemente più piacevole ed appagante. Clicca qui per leggere il mio articolo completo sul massaggio linfodrenante.

4) Applicazione di crema ad azione lipolitica: una mia speciale crema che viene applicata durante il massaggio linfodrenante e che aiuta l’eliminazione del grasso locale.

La sicurezza prima di tutto
Prima di iniziare il primo trattamento, effettuo io stesso una ecografia della zona pubica in modo da scoprire eventuali controindicazioni.

Come si svolge la seduta?
Dopo la visita generale ed una accurata anamnesi, per me necessaria per escludere eventuali controindicazioni, il paziente indossa uno speciale slip usa e getta, si stende sul lettino e scopre il pube. Successivamente inizierò con il primo trattamento (la cavitazione) per poi passare alla radiofrequenza monopolare: per entrambe le tecniche si usano opportuni manipoli che – tramite specifiche manovre – faccio passare sulla parte interessata ricoperta da un gel apparentemente simile a quelli che si usano per le ecografie (alcuni medici usano il normale gel per ultrasuoni, io invece uso uno speciale gel all’acido ialuronico che produco nel mio piccolo laboratorio e che permette di ottenere risultati migliori). Non si avverte dolore, al limite si percepisce calore nella zona trattata e si ode una specie di fischio nelle orecchie causato dagli ultrasuoni, fischio che scompare al termine della cavitazione. Eseguite queste due prime tecniche, si passa al massaggio linfodrenante con contemporanea applicazione della crema ad azione lipolitica. Alla fine della seduta il paziente si toglie il gel in eccesso e può tranquillamente tornare alle proprie attività, avvertirà solamente lieve rossore ed indolenzimento nella zona trattata per alcuni minuti. Il paziente può letteralmente fare il trattamento durante la pausa pranzo e tornare a lavoro subito dopo.

Quali sono le controindicazioni?
Le controindicazioni al trattamento sono l’ipertensione arteriosa grave non in trattamento farmacologico, l’insufficienza renale, l’insufficienza epatica. Non possono sottoporsi al trattamento i portatori di pacemaker e di protesi metalliche. Se non sei sicuro di avere o non avere queste patologie, non devi preoccuparti: tutte le controindicazioni verranno comunque escluse durante la visita medica generale, che effettuo SEMPRE PRIMA della seduta iniziale. Per questo motivo consiglio di portare – al primo incontro – le vostre analisi del sangue più recenti ed altra documentazione sul vostro stato di salute.

Il trattamento è sicuro?
Certamente si: negli anni di esperienza ho sviluppato una particolare tecnica di esecuzione che impedisce agli ultrasuoni ed alle onde elettromagnetiche di danneggiare le delicate strutture presenti nella zona. Attualmente risulto essere l’unico medico in Italia ad effettuare la riduzione del grasso pubico senza chirurgia tramite l’azione combinata delle quattro tecniche prima elencate e sono quindi il medico con più esperienza nell’uso di ultrasuoni e radiofrequenza in zona pubica, una zona estremamente delicata e sensibile e da far trattare solo a personale molto esperto.

Quante sedute sono necessarie?
Dipende molto dalla situazione di partenza del paziente e dal risultato che vuole ottenere, oltre ovviamente alla variabilità individuale. Secondo la mia esperienza posso dire che mediamente solito sono necessarie dalle 6 alle 12 sedute, con cadenza settimanale o bisettimanale.

Quando si vedono gli effetti e quanto durano?
Solitamente i risultati tendono a diventare macroscopicamente evidenti già tra la seconda e la terza seduta. Gli effetti benefici sono estremamente duraturi, ovviamente a meno che il paziente nel tempo non si alimenti con cibi ricchi di grassi: così facendo l’accumulo adiposo che era stato eliminato potrebbe naturalmente riformarsi. Per questo motivo tendo a dare al paziente dei consigli dietologici e sulla attività sportiva che dovrà seguire in modo da evitare il riformarsi dell’accumulo di grasso pubico. Dopo il trattamento completo – se il paziente segue una alimentazione ed uno stile di vita adeguato – i risultati durano tutta la vita. Se il paziente ha difficoltà ad alimentarsi in modo adeguato, si potrà procedere con una bioimpedenziometria (clicca qui per scoprire di cosa si tratta) e la formulazione di una dieta specifica per rimettersi in forma ed evitare il riformarsi in futuro dell’accumulo di grasso in sede pubica.

Aumentare gli effetti visivi di allungamento definendo i peli attorno ai genitali
Parallelamente ai trattamenti prima descritti, l’effetto visivo di allungamento penieno può ancora migliorare praticando una attenta epilazione permanente con Luce Pulsata Medicale che va ad eliminare senza fatica i peli della zona attorno ai genitali. L’epilazione non sarà di tutta la zona dei genitali, ma solo in alcune zone “strategiche” che, una volta “ripulite” dai peli, scopriranno ancor più la pelle peniena, regalando un importante e definitivo allungamento visivo del vostro pene (clicca qui se vuoi leggere il mio articolo completo sulla epilazione definitiva con Luce Pulsata Medicale).

Aumentare la lunghezza del pene con ausili meccanici

Esistono due tipi di strumenti per l’allungamento del pene: le pompe a vuoto e gli estensori. Le pompe a vuoto per l’allungamento penieno sono costituite da un cilindro in cui infilare il pene e di un meccanismo di pompaggio che fa espandere il pene oltre le sue normali capacità. Le pompe a vuoto, pur non fornendo guadagni macroscopici delle dimensioni, in alcuni soggetti potrebbero aumentare circonferenza e lunghezza del pene. Esempi di pompe a vuoto tecnicamente ben costruite, sono:

Le pompe Bathmate non sono tuttavia sempre disponibili su Amazon. Un prodotto più economico, ma comunque caratterizzato da buona costruzione, è questo: https://amzn.to/3qn4ILB
Un altra pompa peniena, ancora più economica ma comunque ben funzionante, è questa: https://amzn.to/3K7H6Ti

Un estensore penieno è una struttura composta da due anelli (uno da fissare alla base del pene, l’altro appena sotto il glande) uniti da aste metalliche ai lati, che vengono regolate in modo da tenere in trazione il pene, “stirandolo”, per ottenere un suo allungamento non chirurgico. Esempi di estensori tecnicamente ben costruiti, sono:

Integratori alimentari efficaci nel migliorare quantità di sperma, potenza dell’erezione e libido sia maschile che femminile

Qui di seguito trovate una lista di integratori alimentari acquistabili senza ricetta, potenzialmente in grado di migliorare la prestazione sessuale sia maschile che femminile a qualsiasi età e trarre maggiore soddisfazione dal rapporto, aumentando la quantità di sperma disponibile, potenziando l’erezione e procurando un aumento di libido sia nell’uomo che nella donna. Ogni prodotto viene periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

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La coppia “scoppia” in vacanza: ecco i 10 motivi che vi faranno litigare ed i consigli per evitarli

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO COPPIA AMORE LITIGIO TRISTE RABBIA NERVOSO SEPARAZIONE DIVORZIO LITIGARE (2)Non voglio portarvi sfortuna, ma statisticamente durante le vostre vacanze tutti voi litigherete almeno una volta col vostro lui o la vostra lei. Una vacanza senza neanche un piccolo litigio è quasi impossibile da realizzare visto che sono tantissime le potenziali cause di nervosismo. Dalle valigie di lei troppo piene di scarpe ai passaporti che lui si è dimenticato di portare all’aeroporto, da lei che in spiaggia non riesce a staccare gli occhi dal suo cellulare, a lui che non riesce a staccarli dalle altre ragazze: ecco i dieci motivi che vi hanno fatto (o vi faranno) litigare in vacanza e la rispettiva “cura” semiseria. E buone vacanze a tutti!

1) Scegliere una meta che a lui/lei non piace

La vacanza è una sola ma si è in due. Mare o montagna? Mare in Sardegna o mare alle Cicladi? Vacanza culturale o vacanza tutta discoteca? Si sceglie in due ma ci sarà sempre uno contento della meta e l’altro no. La persona scontenta durante la vacanza prima o poi rinfaccerà qualcosa all’altro a riguardo ed il litigio è assicurato. Cura: prima di scegliere, meglio accertarsi che la destinazione piaccia al vostro partner almeno un pochino!

2) Preparare la valigia

“Cara, ma questo bagaglio supera il limite, non può pesare così tanto!”. Tutto quello che ruota attorno alle nostre valige può essere causa di nervosismo: lei otto paia di scarpe col tacco per tre giorni in montagna le potrebbe anche evitare, anche perché poi si sa che sarà l’uomo a trasportare le valige di entrambi su scale e salite! Lui invece potrebbe anche portarsi un po’ più di due paia di mutande per due settimane al mare, anche perché alla fine sarà probabilmente lei a doverle lavare! Cura: usate ognuno la propria valigia e mettete dentro la giusta quantità di indumenti. Usate il buon senso!

3) Direzione: aeroporto

Scelta la meta e fatte le valigie, prossimo ostacolo: prendere l’aereo! La puntualità, si sa, è fondamentale quando si deve prendere un volo. Uno scenario molto frequente, che si verifica proprio prima di andare in aeroporto, è il seguente: il più sensibile della coppia insisterà su come arrivare con almeno tre ore di anticipo, prevedendo un’ora di imbottigliamento nel traffico e la caduta di un meteorite sullo svincolo dell’autostrada; l’altro, quello più rilassato, farà di tutto per ritardare le cose e uscire di casa il più tardi possibile, probabilmente contando sul teletrasporto se le cose dovessero mettersi male. Ancora non si parte e già si discute! Cura: lei dice di uscire alle 7 e lui dice di uscire alle 8? Uscite alle 7 e mezza!

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4) Ma i passaporti non dovevi prenderli tu?

Niente provoca nervosismo improvviso – con conseguente battibecco – come il pensiero di aver lasciato accidentalmente i documenti a casa. “Li avevi presi tu”; “Ma no, di sicuro li hai tu, guarda bene”: inizia così la frenetica ricerca in tutte le tasche e in tutte le borse che avete con voi. Quando il primo della coppia li trova, proprio nella sua giacca, l’altro inevitabilmente esclama trionfante: “Te l’avevo detto!”. Cura: stabilite solennemente chi ha il compito di prendere i passaporti. Se il compito è il tuo ricordatene assolutamente altrimenti il tuo lui/lei avrà ragione ad arrabbiarsi!

5) Fissare le altre donne/gli altri uomini

Uno dei due prova a sbirciare ma l’altro puntualmente se ne accorge lo stesso e scoppia il litigio. Cura: se siete voi a sbirciare, evitate di farlo oppure, se proprio non potete farne a meno, evitate di farvi scoprire! Se è il vostro partner a sbirciare… cambiate partner!

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6) Ustionarsi

Siete andati al mare e lo sappiamo che volete ottenere una tintarella invidiabile da sfoggiare quando sarete tornati in ufficio, ma non è una cosa molto intelligente il primo giorno prendere il sole alle 13 ed evitare di mettere la crema solare: fa male alla pelle e soprattutto potrebbe essere causa di litigi. Infatti, basta qualche ora al sole senza protezione per rovinare la vacanza di entrambi: l’ustionata/o dovrà evitare il sole e dovrà stare chiuso in hotel con colorito da gambero e mal di testa, il partner dovrà fare l’infermiere/a a tempo pieno. La ciliegina sulla torta? Questa situazione vi farà perdere due giorni di vacanza e senza neanche una carezzina complice pelle ustionata e… mal di testa! Cura: l’ideale sarebbe partire dopo aver già passato due o tre week end al mare in modo da presentarsi al primo sole con la pelle già un minimo abbronzata. In alternativa, se arrivate in vacanza più bianchi di una mozzarella, almeno evitate di prendere il sole nelle ore più cale e spalmatevi addosso una buona crema solare!

7) Il flirt col cameriere

La cena a lume di candela vi fa sognare, l’atmosfera è incantata e tutto va per il meglio, ma… a rovinare il momento magico ecco arrivare il/la cameriere/cameriera, che guarda con insistenza la vostra lei o lui e gli/le riserva un po’ troppe attenzioni. Ma lei/lui che fa? Ricambia le occhiate? Cura: andate solo in ristoranti dove i camerieri non assomiglino a Brad Pitt o a Monica Bellucci! In alternativa ritornate al punto 5.

8) A letto presto o a letto tardi?

Un paio di cocktail vanno benissimo per entrambi, ma se avete prenotato una vacanza all-inclusive ci sarà probabilmente, tra i due, quello che vuole restare a degustare tequila sunrise e a valutare quanto è fatto bene il mojito fino a notte fonda nella discoteca dell’hotel, e l’altro che vuole andare a dormire ad un’ora decente per alzarsi in forma la mattina ed andare a correre o a visitare la città, pimpante e felice. Cura: provate a mettervi d’accordo nel pomeriggio sul programma della sera e cercate di decidere una sera per uno!

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9) Non riuscire a staccare dal lavoro o dai social

Siete nel museo più bello della città, quello che volevate visitare fin dai tempi del liceo, ed il vostro partner non toglie gli occhi dal proprio smartphone per verificare se siano arrivate nuove mail di lavoro? Siete in intimità e vostra suocera continua a chiamarvi per sapere se state mangiando abbastanza? State guardando il tramonto sull’oceano e il vostro partner continua a controllare le notifiche di Facebook sul cellulare per sapere come vanno le vacanze di sua cognata? Cura: gustatevi il tramonto e peggio per lui/lei! In alternativa: prendetegli il cellulare e lanciatelo nell’oceano! Tornando un minimo seri: nei momenti più intensi della vacanza perché non decidere a tavolino di spegnere entrambi il cellulare?

10) Il parcheggio in aeroporto

Congratulazioni, siete sopravvissuti alla vostra vacanza: i bagagli ci sono tutti, voi vi amate più di prima ed è il momento di tornare a casa. Ma… la macchina!? Dov’è? B1? C1? E1? E la fila qual era? La 22? La 78? Siete li a cercare la macchina da due ore, non la trovate e siete indecisi se andare ai carabinieri perché pensate che l’abbiano rubata? Vi siete dimenticati i dettagli e state dando i numeri proprio nel momento in cui siete più stanchi e vorreste essere già a casa sotto la doccia. Siete ancora in tempo per litigare con la vostra metà. Cura: scrivetevi tutte le indicazioni su un taccuino o sul cellulare, vedrete che troverete la vostra automobile in un attimo. Ma… chi ha le chiavi della macchina? Ops!

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Un regalo inaspettato

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Illustrazione di Soso Haru

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I benefici dell’abbraccio: dieci buoni motivi per abbracciarsi più spesso

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (6)In questo articolo ci eravamo occupati dei benefici che ci regala il bacio, vediamo oggi insieme dieci buoni motivi scientifici per abbracciarsi più spesso. Che sia materno, del compagno o di un vecchio amico, l’abbraccio è un atto che è rimasto immutato fin dall’uomo preistorico, quando abbracciarsi poteva significare sopravvivere ad una fredda notte invernale. Ci si abbraccia quando si ha paura, ci si abbraccia per allentare la tensione dopo uno scampato pericolo, ci si abbraccia quando si ha piena fiducia nell’offrire il nostro corpo inerme ad un’altra persona, ci si abbraccia quando si ama… ci si abbraccia insomma per manifestare una variegata lista di sentimenti, tutti estremamente potenti e significativi nella nostra esistenza. Abbracciarsi è importante, ma nella nostra vita, sempre di corsa, ci abbracciamo sempre meno. Allora di seguito vi voglio regalare dieci buoni motivi per abbracciarvi più spesso (e non solo tra persone: valgono anche per voi e… il vostro cane!).

1. L’abbraccio stimola la secrezione dell’ossitocina, il neuro-ormone dell’intimità e dell’affettività che procura un senso di appagamento;

2. Varie ricerche sembrano confermare il fatto che i bambini che non ricevono sufficienti abbracci subiscono ritardi nel camminare, nel parlare e nel leggere;

3. L’abbraccio ha un potente effetto anti-stress: diminuisce le manifestazioni di ansia e calma gli attacchi di rabbia;

4. Abbracciarsi abbassa la pressione e rallenta i battiti cardiaci;

5. Un abbraccio stimola la pazienza, consentendo di prendersi il tempo necessario per conoscere l’altro;

6. Stringersi l’uno all’altro rafforza il sistema immunitario poiché stimola la ghiandola del timo localizzata all’altezza del diaframma;

7. Aumenta l’autostima in special modo nei bambini perché li fa sentire accolti, protetti, riconosciuti e amati;

8. Stimola la secrezione della serotonina e della dopamina, neurotrasmettitori connessi al buon umore ed alla motivazione;

9. È il modo più diretto per esprimere quello che stiamo proviamo;

10. Secondo un recente studio il 75% delle persone dichiara di voler essere abbracciato ma di ricever troppo pochi abbracci, quindi… forza, stringiamoci tutti insieme!

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Amore senza sesso o sesso senza amore?

La sessualità è uno degli argomenti su cui elaboriamo sempre mille ipotesi, congetture e supposizioni. Si tratta di un tema complesso, che è stato trattato dalle discipline più diverse. Alcuni cercano di comprenderlo a partire dall’enigmatico mondo dei neurotrasmettitori. Altri vogliono decifrarlo dal punto di vista culturale, oppure semplificarlo appellandosi alla semplice questione istintiva. La cosa certa è che sul tema della sessualità non esiste l’ultima parola. I modi diversi di godere della sessualità oppure di soffrirla sono innumerevoli, tanti quanti gli esseri umani che abitano il nostro pianeta. Una delle maggiori fonti di inquietudini è la relazione tra sesso e amore. Fino a che punto può esistere l’amore in una coppia senza che ci sia del sesso nella relazione? E fino a che punto può esistere una relazione sessuale senza che intervenga l’amore?

Amore senza sesso

È stato chiamato in mille modi diversi: “amore platonico”, “amore cortese” o, a volte, “amore bugiardo“. La domanda è: può esserci davvero amore in una coppia senza incontro a livello sessuale? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima specificare un dettaglio che a volte dimentichiamo: la sessualità non si limita soltanto ai nostri genitali. Quest’affermazione potrebbe risultare incomprensibile ad alcuni, in particolare alle persone che non concepiscono una sessualità che vada al di là dell’atto sessuale in quanto tale. La sessualità coinvolge anche un vasto insieme di esperienze sensoriali diverse. Un bacio o una carezza sono un’espressione della sessualità, e non soltanto un suo “preambolo”. Le mani, la voce, le carezze sono uno modo di creare vicinanza sessuale nella coppia. Ma torniamo alla domanda centrale: può esistere amore senza sesso? La risposta è senz’altro un bel SÌ. In materia di sessualità non esiste nulla di fisso e irremovibile. Al contrario: non dovremmo mai imporre delle regole. Uno studio condotto dal professor Anthony Bogaer dell’Università di Ottawa ha scoperto che alcune coppie, dopo diversi anni di convivenza, continuano a sentirsi innamorate, ma non hanno rapporti sessuali. Non vogliono lasciare il loro partner perché hanno una relazione stabile e gratificante, ma allo stesso tempo non provano più nessuna attrazione sessuale. D’altra parte, anche lo psicanalista Oscar Menassa ha indicato che in realtà è molto raro che l’amore e il desiderio sessuale coincidano. Quando ciò accade, inoltre, spesso è soltanto per un breve periodo. Infine, ha aggiunto che non dobbiamo dimenticare le persone che si definiscono “asessuali”.

Sesso senza amore

Al giorno d’oggi, il “sesso senza amore” è diventato per qualcuno quasi la norma. Per molte persone affermare che ci sia bisogno di amore per avere un rapporto sessuale è un’idea romantica e ormai sepolta. Si è fatta strada l’idea che il sesso corrisponda al piacere, mentre l’amore all’impegno e, per tanto, ai problemi. Molte coppie mettono subito in chiaro che un rapporto sessuale “non significa niente” a livello affettivo. In modo che nessuno si faccia idee sbagliate. E molti vedono di cattivo occhio che uno dei due voglia “qualcosa di più” o inizi a provare sentimenti dopo un rapporto sessuale apparentemente senza impegno. Si presuppone che il rapporto sessuale sia una sorta di “test di qualità”. Se il risultato è soddisfacente, potrebbe dar luogo ad una relazione un po’ più lunga; altrimenti, che ognuno prosegua per la sua strada. Ma quindi, può esistere il sesso senza amore? Anche in questo caso dobbiamo tornare alla definizione di sessualità. Se concepiamo il sesso come il puro atto sessuale, la risposta è senz’altro SÌ. Ma se estendiamo il concetto come abbiamo spiegato poco fa, la risposta è NO.

Amore: molteplici realtà

A questo punto vale la pena anche chiarire che la parola “amore” può definire molteplici realtà. La portata di questo sentimento dipende dalle caratteristiche di chi lo prova. Per alcuni si tratta di un lago di acqua gelida, in cui riescono a mala pena a immergere la punta delle dita. Altri invece si tuffano e nuotano in profondità, senza curarsi della temperatura. Se parliamo dal punto di vista della salute mentale, senz’altro è molto più sano e gratificante il sesso con amore. Ma questo non significa affatto che il sesso senza amore sia un’esperienza negativa! Al contrario: in alcuni casi è un modo totalmente legittimo di godere appieno dei piaceri della vita. In ogni caso, ogni persona deve trovare il suo personale modo di godere della sua sessualità. Non esiste la norma, la “normalità” è un semplice dato statistico. Soltanto noi possiamo sapere se il modo in cui stiamo vivendo la nostra sessualità ci gratifica o ci fa stare male. Se ci gratifica, ciò che facciamo non importa: lo stiamo facendo nel modo giusto. Se invece ci fa stare male, vale la pena prendersi del tempo per riflettere e capire che cosa c’è che non va.

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Lo Staff di Medicina OnLine

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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