Una versione in miniatura del cervello umano è stata ottenuta in provetta dopo anni di ricerche. Il cervello è stato costruito a partire da cellule staminali umane pluripotenti, ossia cellule immature in grado di svilupparsi in ogni direzione. Di appena quattro millimetri, è frutto di uno studio guidato dall’Istituto di Biotecnologie molecolari dell’Accademia austriaca delle scienze, insieme alle Università di Edimburgo e Londra e all’Istituto Sanger, della Wellcome Trust. I ricercatori, coordinati da Madeline Lancaster e Juergen Knoblich, osservano: “Siamo fiduciosi che questo metodo permetterà di studiare una varietà di malattie legate allo sviluppo neurologico”. Il cervello in miniatura si è rivelato uno strumento unico per studiare l’intero processo di sviluppo del cervello umano: “Lo sviluppo delle regioni della corteccia – dicono i ricercatori riferendosi al mini cervello artificiale – avviene secondo un’organizzazione simile a quella che si osserva nei primi stadi di sviluppo del cervello umano”.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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Sono stati identificati per la prima volta i geni “della giovinezza” che garantiscono una pelle sempre liscia, anche dopo i 100 anni di età. Sono 3 variazioni genetiche congenite, identificate con le sigle Kcnd2, Diaph1 e Edem1 e sono state trovate in un’area del DNA umano di un gruppo di ultracentenari con una pelle eccezionalmente giovane. La scoperta è dei ricercatori del dipartimento di dermatologia della Stanford university school of medicine e dell’Albert Einstein College of medicine di New York. Lo
Capelli cresciuti in laboratorio grazie alle cellule staminali: è questa la nuova scommessa per combattere calvizie e alopecia di un team di ricercatori inglesi e americani. Gli studiosi hanno iniziato a ricreare l’intera struttura che permette ai capelli di nascere e svilupparsi e sperano, dopo i tentativi sugli animali, di poter presto applicare la loro tecnica anche all’uomo, risolvendo uno dei problemi più sofferti soprattutto dall’universo maschile. A oggi i tentativi di far nascere nuovi capelli in laboratorio non avevano mai avuto frutti positivi e duraturi, e per combattere l’alopecia si passava dai trapianti, ai riporti, alla
Possono essere considerati gli esploratori delle cellule, i tre vincitori del Nobel per la Medicina 2013. Gli americani James E. Rothman e Randy W. Schekman, premiati insieme al tedesco Thomas C.Sudhof, hanno gettato le basi per studiare in modo nuovo le malattie, partendo cioè dagli errori che avvengono nel cuore delle cellule.
Prima o poi ogni uomo si è fatto questo domanda: “Le dimensioni del pene contano? E quanto contano?”. Questo quesito potrebbe finalmente avere ha una risposta scientifica. Secondo uno studio effettuato da ricercatori canadesi in concorso con ricercatori australiani e pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle scienze, le dimensioni del pene sarebbero considerate dalle donne uno dei principali motivi di fascino di un uomo.