La marmellata o confettura di kiwi è una marmellata abbastanza insolita rispetto alle classiche al gusto di fragola, pesca o albicocca ma è decisamente molto gustosa. Il periodo giusto per preparala è in ottobre quando inizia la stagione dei kiwi.
Ingredienti
- 1 kg di kiwi maturi ma non molli;
- 700 gr di zucchero;
- il succo di 2 limoni.
Procedimento
- Sbucciate i kiwi, tagliateli a piccoli pezzi togliendo eventualmente la parte bianca interna. Metteteli in una pentola dal fondo pesante, insieme al succo dei limoni e allo zucchero.
- Mescolate molto bene, coprite e lasciate riposare per 4/5 ore.
- Trascorso questo tempo mettete la pentola sul fuoco e portate a bollore, lasciando cuocere per circa 10 minuti. Togliete con una palettina bucata l’eventuale schiuma che si formasse in superficie.
- Abbassate la fiamma e continuate la cottura a fuoco medio per ancora 40 minuti, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
- Per vedere quando la marmellata è pronta, fate la prova piattino, che consiste nel mettere un cucchiaino di marmellata su un piatto freddo. Inclinando il piattino la marmellata dovrà aderire senza scivolare rapidamente.
- Versate la marmellata ancora calda nei vasetti caldi preventivamente sterilizzati e perfettamente asciutti. Chiudeteli con un tappo nuovo e capovolgeteli, girandoli solo a completo raffreddamento.
- Se volete mantenere la marmellata più a lungo, pastorizzatela, facendo bollire i vasetti raffreddati avvolti in tovaglioli in una pentola completamente coperti di acqua fredda . L’acqua deve superare di 10 cm il tappo dei vasetti.
- Portate a bollore e fate bollire per circa 30 minuti, quindi spegnete la fiamma e lasciateli raffreddare all’interno della pentola con l’acqua.
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Il Mojito è un famoso cocktail (long drink) alcolico di origine cubana, a base di rum bianco e profumato con foglie di menta pestate assieme a zucchero di canna, e succo di lime, ingredienti ai quali vanno aggiunti dell’angostura, ghiaccio e soda.
Il pandoro è insieme al panettone uno dei dolci tradizionali natalizi che non può assolutamente mancare sulla tavola delle feste. Nella nostra ricetta vi presentiamo un pandoro preparato con il lievito madre, ovvero un impasto fermentato in cui si sviluppano batteri e fermenti lattici che favoriscono la lievitazione naturale. Il lievito madre può essere utilizzato al posto del lievito di birra fresco o disidratato nella preparazione di lievitati dolci e salati, conferendo un aroma più caratteristico all’impasto. L’impiego della lievitazione naturale porta ad un allungamento delle tempistiche di riposo perché gli impasti possano lievitare a dovere prima di essere infornati: per realizzare il pandoro è quindi necessario rispettare i diversi tempi di lievitazione e aggiungere gli ingredienti nell’ordine poco alla volta. Il dolce risultato finale non vi deluderà e vi ripagherà dei vostri sforzi: un buon pandoro preparato con le proprie mani è proprio quello che vi serve per stupire i vostri commensali!










Le pesche sciroppate sono una delle conserve più amate da grandi e piccini: semplici, dolci al punto giusto, croccanti ma non dure, nutrienti ma non troppo caloriche. Ideali per essere gustate al naturale, per preparare torte o dolci di piccola pasticceria, per accompagnare creme o gelati. Da sempre le pesche sciroppate sono una conserva di facile realizzazione che si tramanda da madre in figlia e che in estate si fa spazio tra le conserve più gettonate per affrontare l’inverno in compagnia di questo frutto tanto apprezzato! Nel fare le pesche sciroppate, la scelta delle pesche è fondamentale per ottenere un ottimo risultato. La pesche migliori per questo tipo di conserva sono le percoche, pesche gialle dalla polpa bella dura e compatta. Io le preparo senza precottura, perché le preferisco belle sode, se voi invece preferite avere delle pesche più “morbide” scottatele qualche minuto in acqua bollente prima di tagliarle e seguire il resto della ricetta.
Cosa c’è di meglio da fare di una buona e gustosa marmellata di pesca fatta in casa? Armatevi di pazienza e di tante pesche biologiche e non trattate, specie se utilizzate anche la buccia.
Può capitare a tutti di notare un indebolimento dei propri capelli, durante i cambi di stagione oppure nei periodi di stress. Prima di rivolgerci ad uno specialista, possiamo recuperare il benessere dei nostri capelli con dei rimedi naturali. Le proprietà ricostituenti e protettive di alcuni prodotti vegetali consentono di rafforzare la fibra capillare rispettando la natura.
L’”offella d’oro” è il delizioso dolce natalizio nato dall’intuizione di Giobatta Perbellini, che, nel 1891, modificò la ricetta classica del “nadalìn”, un antico dolce veronese, arricchendola di burro e rendendola molto più soffice. Il “Nadalin”, da cui è stata ricavata “l’offella d’oro”, è una specialità casereccia antica che ricorda la tradizione e la vita in campagna. A forma di stella a cinque punte, è un biscotto molto ricercato e fragrante che, a differenza del pandoro che ha esteso la sua fama a livello nazionale, rimane un prodotto esclusivamente veronese che si trova solo in alcune pasticcerie della provincia o della città di Verona, che producono questo dolce secondo gli antichi e artigianali procedimenti.